Programmazione FSE 2014-2020: definizione dei contenuti e confronto con il partenariato ed i territori. Rieti, 5 novembre 2013

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Programmazione FSE 2014-2020: definizione dei contenuti e confronto con il partenariato ed i territori Rieti, 5 novembre 2013

Presentazione degli incontri territoriali Finalità degli incontri Dare continuità all lniziativa LAZIO IDEE, per definire strategia e contenuti della programmazione del FSE 2014-2020, attraverso un confronto che va incontro alle istanze ed alle proposte del territorio e che richiede al partenariato socioeconomico locale ed ai Comuni di divenire soggetti attivi del processo di lavoro. I punti all ordine del giorno 1. Le principali criticità territoriali del contesto socio-economico per le politiche del FSE; 2. Il processo di programmazione FSE 2014-2020: stato dell arte; 3. L Iniziativa Lazio Idee: il coinvolgimento del partenariato e dei territori; 4. Prime proposte della Regione sulla strategia generale e sugli interventi portanti del FSE; 5. Il contributo dei territori per le scelte di concentrazione; 6. La proposta della Regione Lazio per la governance ed il partenariato per l implementazione del POR FSE 2014-2020.

1. Gli indicatori di contesto socio-economico per le politiche del FSE Provincia di Rieti (1/5)

1. Gli indicatori di contesto socio-economico per le politiche del FSE (2/5)

1. Gli indicatori di contesto socio-economico per le politiche del FSE (3/5)

1. Gli indicatori di contesto socio-economico per le politiche del FSE (4/5)

1. Gli indicatori di contesto socio-economico per le politiche del FSE (5/5) Dati sul sistema scolastico Anno 2011/2012 Scuole Classi Alunni Docenti Alunni / docenti Frosinone 556 3.465 70.598 6.834 10,3 Latina 407 3.786 82.226 7.502 11,0 Rieti 219 1.100 21.654 2.233 9,7 Roma 1.908 22.873 509.896 46.338 11,0 Viterbo 255 1.863 40.071 3.551 11,3 Lazio 3.345 33.087 724.445 66.458 10,9 Alunni ripetenti alla scuola secondaria di II grado per anno di corso Anno 2011/2012 - Indice ogni 100 iscritti Gli studenti iscritti agli istituti scolastici nella Provincia di Rieti sono oltre 21.500 unità. Il sistema dell istruzione mostra un livello di selettività in linea con il dato regionale: in Provincia gli alunni ripetenti alla scuola secondaria di secondo grado sono pari al 6% della popolazione scolastica. La quota di laureati (9,5%) è inferiore al dato medio regionale (14,7%), dato da ricondurre in parte alla particolare struttura economica dell area. I principali target del FSE per la Provincia di Rieti

2. La programmazione FSE 2014-2020: i campi di intervento (1/2) Il FSE sostiene le seguenti categorie di interventi: Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale (Obiettivo tematico 8) Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà (Obiettivo tematico 9) Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente (Obiettivo tematico 10) Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace (Obiettivo tematico 11) Il FSE favorisce le persone, compresi i gruppi svantaggiati quali i disoccupati di lunga durata, le persone con disabilità, i migranti, le minoranze etniche, le comunità emarginate e le persone che devono affrontare l'esclusione sociale. L'FSE apporta inoltre un sostegno alle imprese, ai sistemi e alle strutture al fine di agevolare il loro adattamento alle nuove sfide e promuovere la buona governance nonché l'attuazione delle riforme, in particolare nel settore dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali. Pur disponendo di un ampio campo di intervento, bisogna partire dalla consapevolezza che sarà necessario darsi delle priorità per l impiego della risorse: non a tutte le istanze regionali e a quelle provenienti dai territori potrà essere data attuazione. I regolamenti comunitari chiedono ai programmi operativi di concentrare il Fondo su pochi e chiari interventi e definire risultati quantificabili e verificabili. L 80% delle risorse devono essere concentrate su sole quattro priorità di investimento tra quelle previste dal Regolamento FSE.

2. La programmazione FSE 2014-2020: stato dell arte (2/2) La programmazione del FSE è ancora una partita aperta sia a livello nazionale sia a livello regionale. Il quadro esterno regolamentare, che definisce i vincoli e le opportunità offerte dal FSE, non è ancora pienamente formalizzato.vi è ancora incertezza per quanto riguarda: I Regolamenti Allo stato attuale non vi è ancora un testo definitivo del Regolamento Generale per i molti nodi ancora irrisolti; una volta approvati in sede di Commissione REGI e consolidati con il Consiglio, i regolamenti saranno approvati presumibilmente entro novembre 2013. L Accordo di partenariato Il quadro finanziario Continuano i lavori di revisione e completamento dell Accordo, soprattutto nell ottica di una maggiore concentrazione dei risultati attesi e delle azioni individuate. Attualmente, le Regioni e DPS stanno lavorando per operare una semplificazione dell Accordo di Partenariato, con riferimento agli obiettivi tematici di diretta pertinenza del FSE (8, 9, 10, 11). All Italia sono stati assegnati 31.131 milioni di euro (solo cofinanziamento comunitario, a prezzi correnti) che raggiungono i 63.600 Me incluso il cofinanziamento nazionale (ipotesi al 50%). Alle Regioni più sviluppate le risorse assegnate comprensive della quota nazionale ammontano a 15.391 Me di cui 7.742 a valere sul FSE e 7.649 Me a valere sul FESR. Secondo un primo accordo tra Stato e regioni 2 miliardi di euro dovrebbero andare a finanziare Programmi nazionali.

3. L Iniziativa Lazio Idee. Il coinvolgimento del partenariato e dei territori nel processo di definizione del Programma Operativo: le tre fasi (1/5)

3. L Iniziativa Lazio Idee. Primi risultati del processo partenariale: i livelli di partecipazione (2/5) Il convegno di lancio (25 giugno 2013) L evento ha coinvolto 539 soggetti e ha consentito di raccogliere numerose proposte/suggerimenti in termini di ambiti di azione su cui puntare e di modalità di declinazione delle azioni stesse, interessando tutte le tematiche previste dai regolamenti (obiettivi 8, 9,10,11 del FSE). I tavoli tematici (3 giornate: 8-10-12 luglio 2013) Partecipazione agli incontri partenariali: I giornata: 340 accreditati II giornata: 213 presenze III giornata: 237 presenze La tipologia di interlocutori che hanno partecipato (II e III giornata): ente/organismo pubblico 25,7% ente/organismo privato 74,3% (soprattutto terzo settore, imprese, enti di formazione pubblici e privati) La consultazione online attraverso il sito Lazio Idee (luglio-settembre 2013) La consultazione online è avvenuta attraverso la somministrazione dei questionari, da compilare ed inviare sul sito http://www.lazioidee.it/, rivolti rispettivamente al partenariato socio-economico e istituzionale e alla cittadinanza. Sono stati complessivamente raccolti 305 questionari, di cui: Partenariato: 140 questionari Cittadinanza: 165 questionari

3. L Iniziativa Lazio Idee. Primi risultati del processo partenariale: le scelte tematiche (3/5) Visualizzazione grafica dell intensità dei risultati (preferenza) degli obiettivi tematici in base agli attori della consultazione Attori della consultazione OT 8 Occupazione OT 9 Inclusione sociale OT 10 Istruzione e competenze OT 11 Capacità Istituzionale Partenariato Favorire più occupazione e spirito d impresa Focus su inclusione attiva e qualità dei servizi Puntare specialmente su formazione permanente e formazione superiore Rafforzare soprattutto l efficacia delle azioni delle PPAA Cittadini Favorire più occupazione e spirito d impresa Focus su inclusione attiva ed economia sociale Migliorare in particolare l'accesso a istruzione e formazione permanente Rafforzare soprattutto l efficacia delle azioni delle PPAA

3. L Iniziativa Lazio Idee. primi risultati del processo partenariale: le priorità di intervento (4/5) Sintetica rappresentazione delle priorità indicate, con riferimento alle scelte tematiche Attenzione rivolta alle tematiche dell occupazione: l accesso al lavoro, soprattutto delle categorie più colpite dagli effetti della recessione, giovani, e in special modo i NEET, e soggetti vulnerabili ed il rafforzamento dell auto-impreditorialità e della competitività dei sistemi produttivi locali, ricevono un forte sostegno da parte di tutti i soggetti consultati (sia tra il partenariato che tra la cittadinanza). OT 8 OT 9 Centralità della dimensione sociale, sostenuta soprattutto dalla cittadinanza, nella lotta alle povertà per l inserimento lavorativo di gruppi a rischio di marginalità ed è, in particolare, indicata a favorire l economia sociale (sia in termini di potenziali occasioni occupazionali sia in termini di strumenti in grado di rispondere ai bisogni e alle aspettative sociali della popolazione). OT 10 OT 11 Priorità di miglioramento dei livelli di istruzione e formazione, in particolare potenziamento delle strategie di apprendimento permanente per i lavoratori e di adattamento dei sistemi formativi e d istruzione alle esigenze del mercato del lavoro. Le questioni legate al sistema di governance ed inerenti la capacità istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni sono ritenute essenziali per il successo della strategia e per evitare carenze nell attuazione.

3. L Iniziativa Lazio Idee. primi risultati del processo partenariale: le azioni (5/5) Le azioni che saranno previste nel nuovo POR faranno riferimento ai termini maggiormente utilizzati dalla cittadinanza e dal partenariato all interno delle proposte effettuate nei momenti di confronto già realizzati. Partenariato Cittadini

4. Prime proposte regionali per dare risposta alle richieste del partenariato e all esigenza di concentrazione del Fondo I risultati della consultazione partenariale, incluse le indicazioni che proverranno a valle dell incontro odierno, costituiranno parte integrante della struttura strategica e delle azioni del nuovo POR. Azioni cardine regionali saranno attivate con lo scopo di determinare le condizioni essenziali, di sistema e procedurali, a garanzia di una futura programmazione adeguata alle istanze del territorio ed innovativa. Obiettivo Tematico 8. Lavoro e Occupazione 9. Politiche sociali 10. Istruzione e formazione 11. Capacità amministrativa Azioni cardine Network Porta Futuro Offerta formativa on demand Programmi di visiting scholarship Laboratori a sostegno delle imprese creative Garanzia Giovani Reddito al cittadino in formazione Centri tematici per la formazione delle nuove professioni Reddito al cittadino in formazione Programmi di visiting scholarship Formazione per i green jobs Network Porta Futuro Piattaforme Coworking Iniziative per il rafforzamento del partenariato e delle competenze della PA

5. La proposta per il coinvolgimento del partenariato nell implementazione del POR FSE 2014-2020: i principi (1/3) La Regione vuole attivare una governance innovativa che preveda un coinvolgimento del partenariato basato sui seguenti principi: Condivisione Le relazioni partenariali si basano su informazioni condivise da tutte le parti, per consentire lo svolgimento delle funzioni consultive. I flussi informativi devono consentire un contributo tempestivo, informato, tecnicamente adeguato. Integrazione Deve essere garantita l integrazione tra Amministrazione e Partenariato in tutto il ciclo di vita del Programma, rafforzando il confronto tra i diversi livelli decisionali dell amministrazione e portatori di interesse partecipanti alle sedi di confronto. Stabilità Il confronto partenariale avverrà nell ambito di sedi permanenti e chiaramente definite secondo una cadenza periodica fissata in appositi cronoprogrammi condivisi tra le parti, tenuto conto del ciclo di vita del Programma. Innovatività Il confronto partenariale sarà realizzato non soltanto attraverso modalità tradizionali (incontri di lavoro, riunioni, attività seminariali, ecc.), ma anche privilegiando modalità di interazione snelle ed affidabili messe a disposizione dalle nuove tecnologie (posta certificata, consultazioni online, social network, ecc.).

5. La proposta per il coinvolgimento del partenariato nell implementazione del POR FSE 2014-2020: il modello (2/3) Soggetti Sedi Modalità e strumenti Il partenariato socio-economico e istituzionale Comitato di Sorveglianza del POR Tavoli tematici territoriali Riunione annuale CdS e attività previste dal Regolamento Incontri periodici con Amministrazione regionale, Enti Locali e Parti economiche e sociali con funzioni di indirizzo e di verifica dei risultati dell attuazione del PO Il partenariato allargato (cittadini e società civile) Incontri territoriali Piattaforma online Grandi eventi divulgativi e di confronto con la cittadinanza e i referenti della società civile Area Web sito LAZIOIDEE Strutture di coordinamento regionale Cabina di Regia Autorità di Gestione FSE Struttura di supporto tecnico FSE

6. La proposta per il coinvolgimento del partenariato nell implementazione del POR FSE 2014-2020: il Patto con i Comuni (3/3) La Regione individua nelle realtà comunali un nuovo interlocutore per lo sviluppo degli interventi del FSE. A garanzia della piena partecipazione di queste realtà territoriali, la Regione si prefigge di definire i contenuti e le modalità di confronto all interno di un «Patto» per lo sviluppo. Un apposita azione di sistema sarà indirizzata a supportare i Comuni, in forma singola o associata, attraverso azioni di: Trasferimento di conoscenze/competenze tecniche; Facilitazione dei processi; Coprogettazione e affiancamento negli interventi di programmazione integrata sui territori del FSE-FESR-FEASR.

7. La raccolta dei contributi del partenariato del territorio provinciale Ai partecipanti alla seconda fase di confronto partenariale è richiesto di indicare proposte progettuali, con riferimento ai campi di intervento e agli strumenti del FSE, declinate sulla base di specifiche, mirate esigenze territoriali. E interesse della regione acquisire indicazioni anche su interventi a carattere integrato, che vedano il contributo anche degli altri Fondi strutturali (FESR, FEASR).