In questa sezione si affronteranno: Formati di modulazione ottici. Tecniche di rigenerazione del segnale

Documenti analoghi
Trasmissione in banda base: interferenza intersimbolica

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

SisElnD3ddc 01/12/ /12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC.

Lezione C1 - DDC

M286- ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

Scienze e Tecnologie Applicate L. Agarossi - ITIS P. Hensemberger - Monza

Fotonica per telecomunicazioni Sistemi di comunicazione ottici Pagina 1 di 5 ESERCIZI

TRASMISSIONE dei SEGNALI del MODULATORE

La porta seriale nei PC

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

Rappresentazione dell Informazione

Esercitazioni Link Budget

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI. Fondamenti Segnali e Trasmissione

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

intervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k.

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap. 3: Anelli ad aggancio di fase

Memoria cache. Corso di Laurea in Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Firenze AA 2008/2009

Elementi di Misure Elettroniche E. Silva - a.a. 2016/2017 Parte 2.5 Rumore elettrico. Riduzione del rumore. v Introduzione.

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

4. Codifica digitale dei segnali analogici

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI

Fondamenti di Automatica

9 Verso la terza generazione

GENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE

Si definisce analogico un segnale che può assumere infiniti valori nel campo di variabilità del segnale stesso (fig. 1.4a).

, proporzionale alla RH%, si fa riferimento allo schema di figura 3 composto dai seguenti blocchi:

POLITECNICO DI MILANO

9.4.4 Filtro adattato 9.4. FILTRAGGIO DI SEGNALI E PROCESSI 235

ITI GALILEO FERRARIS S. GIOVANNI LA PUNTA APPUNTI DI TELECOMUNICAZIONI PER IL 5 ANNO IND. ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

Lezione 20. Lezione 20. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM + - Materiale di riferimento. Sommario

Modi di Trasferimento

Elettronica per l'informatica 02/10/2005

Medie statistiche Processi stazionari Trasformazioni di processi casuali Ergodicità di processi WSS Analisi spettrale di processi WSS

P8 CIRCUITI SEQUENZIALI ELEMENTARI

Lezione 20. Lezione 20

SDH: Synchronous Digital Hierarchy

Sistemi Lineari e Tempo-Invarianti (SLI) Risposta impulsiva e al gradino

Si trova all interno dell unità centrale e su di essa sono montati la maggior parte dei dispositivi che compongono il PC.

ElapE3 23/11/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ing. Informatica/Telecomunicazioni. Lez. E3: regolatori a commutazione

Moltiplicazione di segnali lineari

17.4 Collegamenti Numerici PAM e ASK/PSK/QAM

PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof. Bittanti, BIO A-K) 25 Settembre 2006 Cognome Nome Matricola. y=x 2 =i L

9. Conversione Analogico/Digitale

sedimentazione Approfondimenti matematici

Elettronica di potenza - I Lezione

Lezione 20. Lezione 20

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

Il circuito RC Misure e Simulazione

Cosa c è nella lezione. In questa sezione si affronteranno: Reti in fibra ottica. La struttura complessiva. Il trasmettitore ottico

Teoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1

Soluzione degli esercizi del Capitolo 3

In questa sezione si affronteranno i seguenti argomenti: Introduzione agli amplificatoriottici. Amplificatori ottici ad Erbio (EDFA)

Tratto dal Corso di Telecomunicazioni Vol. I Ettore Panella Giuseppe Spalierno Edizioni Cupido. lim. 1 t 1 T

Corso di Reti di Telecomunicazione. Elementi delle reti WDM

Circuiti Integrati : 555

Metodologia di Previsione e Ricostruzione delle Prestazioni di un SRM durante un tiro al banco

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Corso di Comunicazioni Elettriche. 2 RICHIAMI DI TEORIA DEI SEGNALI Prof. Giovanni Schembra TEORIA DEI SEGNALI DETERMINATI

Misura della potenza di uscita di un trasmettitore TV analogico mediante wattmetro a termocoppia (bolometro)

GENERATORE D'ONDA TRIANGOLARE E D'ONDA QUADRA

REOVIB REOVIB VUI-126. Convertitore di misura per trasduttori di accelerazione AZIONAMENTI PER SISTEMI DI TRASPORTO A VIBRAZIONE

TIPI DI REGOLATORI. Esistono diversi tipi di regolatori che ora analizzeremo.

Trasformata di Fourier (1/7)

Page 1. Elettronica per l informatica ELINF - B1 28/04/ DDC 1. Facoltà dell Informazione. Contenuti di questo gruppo.

Struttura di un alimentatore da parete

Minimi Quadrati Ricorsivi

Circuiti dinamici. Circuiti del primo ordine. (versione del ) Circuiti del primo ordine

Lezione n.12. Gerarchia di memoria

FDM e TDM. Esempio: 4 sorgenti FDM. frequency. time TDM. frequency. time DIPARTIMENTO DI INFORMATICA. Architetture Multimediali A.A.

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Filtri. RIASSUNTO: Sviluppo in serie di Fourier Esempi:

POLITECNICO DI MILANO

Misura della potenza di uscita di un trasmettitore TV analogico mediante wattmetro a termocoppia (bolometro)

Lezione 13. Elementi di controllo digitale

Laboratorio di Fisica I: laurea in Ottica e Optometria

MULTIPLAZIONE A DIVISIONE DI TEMPO NEI SISTEMI TRASMISSIVI

APPLICAZIONE DI UN RETE CORRETTRICE

Capitolo 8 Il regime periodico e il regime alternativo sinusoidale

Amplificatori Ottici

INDICE. 1 Introduzione Trasmissione analogica in banda base Trasmissione analogica in banda traslata... 72

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line) Prima prova Intermedia

1. Introduzione: I sistemi di Telecomunicazione (TLC) Modulo TLC:TRASMISSIONI Introduzione: I sistemi di TLC

MISURE DI DISTANZA TRAMITE LASER

Soluzione degli esercizi del Capitolo 1

Enrico Ambrosini Pierpaolo Maini Ippolito Perlasca Filippo Spadaro. Elettrotecnica. ed Elettronica. Articolazione elettronica.

APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposta in Frequenza: Introduzione ai Filtri Passivi e Attivi. Filtri del I ordine

A K CARICHE MOBILI POSITIVE

ElapB5 21/09/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Lez. B5: generatori di onda quadra. Ingegneria dell Informazione

Impulso di una forza

Lezione 4 Material Requirement Planning

Codifica dei caratteri (ASCII) ASCII ESTESO. Codifica dei caratteri (UTF-8) Codifica delle immagini

Lezione XXXV - 15/05/2003 ora 14:30 16:30 - Propagazione e misure acustiche nelle sale - Originale di Di Veneziano Lucio

Esercitazione di Laboratorio

Mixers. Capitolo Introduzione

Progettazione di Amplificatori ad Alta Frequenza

Soluzione degli esercizi del Capitolo 10

I metodi di valutazione degli interventi

Transcript:

Rei in fibra oica 1/61 Cosa c è nella lezione In quesa sezione si affroneranno: Formai di modulazione oici Presazioni sisemi oici Tecniche di rigenerazione del segnale Tecniche di muliplazione nei sisemi oici 2/61

Rei in fibra oica 3/61 Formai di modulazione oici 1/2 Power I formai di modulazione oicisono esremamene semplici: 1 Si usa solo modulazione binaria 2 Si spegne e accende la sorgene, modulandone dunque la sua poenza ime 4/61

Formai di modulazione oici 2/2 Terminologia: IM: Inensiy Modulaion OOK: On/Off Keying L informazione digiale è codificaa ramie la poenza del segnale oico Non si usano invece (almeno fino ad ora) modulazioni di fase o di frequenza 5/61 Modulazioni NRZ e RZ x ( ) TB 0 x ( ) 1 0 1 1 0 6/61

Modulazioni NRZ e RZ x ( ) TB NRZ: No-Reurn o Zero 0 x ( ) 1 0 1 1 0 7/61 Modulazioni NRZ e RZ x ( ) TB NRZ: No-Reurn o Zero 0 x ( ) 1 0 1 1 0 RZ: Reurn o Zero 8/61

Modulazione oica e speri Per un segnale NRZ in banda base, il segnale risulane in banda base ha uno spero che occupa una banda approssimabile con il bi rae x() T B { } X ( f ) = F x( ) Spero del segnale in banda base B B R f B R = bi rae 1 TB = empodi bi = B banda occupaa= B B R R 9/61 Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 10/61

Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 11/61 Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 12/61

Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 13/61 Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 14/61

Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie 15/61 Richiami sui diagrammi ad occhio x() T B Tipica modalià di rappresenazione delle modulazioni digiali binarie Eye diagram 16/61

Diagrammi ad occhio I diagrammi ad occhio al riceviore sono uili per capire la qualià del segnale ricevuo Experimenal eye diagram 17/61 Rei in fibra oica 18/61

Le presazioni dei sisemi oici A livello fisico/rasmissivo, i sisemi oicisono limiai daisegueni due fenomeni: Accumulo del rumore Disorsione Nelle prossime slides, rappreseneremo l effeo di quesifenomeni sui diagrammiad occhio 19/61 Diagrammi ad occhio ideali 1/2 Diagrammi ad occhio per sisemi ideali, senza rumore né disorsione Rappresenazione radizionale Tempo 20/61

Diagrammi ad occhio ideali 2/2 Diagramma ad occhio Tempo (2 inervalli di bi) 21/61 Diagrammi ad occhio ideali 2/2 Isanidi campionameno oimi Diagramma ad occhio Tempo (2 inervalli di bi) 22/61

Diagrammi ad occhio ideali 2/2 Occhio compleamene apero Diagramma ad occhio Tempo (2 inervalli di bi) 23/61 Diagrammi ad occhio e rumore 1/2 Diagrammi ad occhio per segnali affei da rumore I diagrammi risulai hanno andameni casuali, caraerizzabili solo ramie grandezze saisiche 24/61

Diagrammi ad occhio e rumore 2/2 25/61 Diagrammi ad occhio e rumore 2/2 Fascia di rumore relaiva ai bi a 1 26/61

Diagrammi ad occhio e rumore 2/2 Fascia di rumore relaiva ai bi a 1 Fascia di rumore relaiva ai bi a 0 27/61 Disorsione e ISI 1/2 Disorsione: insieme di effeiche porano una chiusura deerminisica (non casuale) del diagramma ad occhio La disorsione è ipicamene dovua ad effei: Lineari (filraggi srei, dispersione della fibra, ec) Non lineari (saurazione disposiivi elerici, effei Kerr in fibra, ec) 28/61

Disorsione e ISI 2/2 La disorsione soliamene ende ad allargare nel empo il segnale rasmesso Al rasmeiore il segnale corrispondene ad un bi è conenuo enro un empo T b Al riceviore, la disorsione ende ad allargarlo olre un empo T b generando ISI 29/61 ISI: Iner Symbol Inerference 1 0 1 Transmied signal (wihou noise) -T b 0 +T b +2T b Received and filered Signal (wihou noise) -T b 0 +T b +2T b 0 30/61

Disorsione e diagrammi ad occhio 1/2 Sisema con sola disorsione 31/61 Disorsione e diagrammi ad occhio 1/2 Sisema con sola disorsione ISI 32/61

Disorsione e diagrammi ad occhio 2/2 Sisema con disorsione e rumore 33/61 Disorsione e diagrammi ad occhio 2/2 Sisema con disorsione e rumore Chiusura del diagramma ad occhio 34/61

Rei in fibra oica 35/61 Rigenerazione 1/2 In un qualunque sisema di rasmissione, rumore e disorsione endono a crescere al crescere della disanza di rasmissione Al di là di una deerminaa disanza, il segnale deve essere rigenerao con opporune ecniche 36/61

Rigenerazione 2/2 Apparai di rigenerazione T X R X 37/61 Rigenerazione 2/2 Apparai di rigenerazione T X R X Segnale in ingresso al rigeneraore 38/61

Rigenerazione 2/2 Apparai di rigenerazione T X R X Segnale in ingresso al rigeneraore Segnale in uscia al rigeneraore 39/61 Rigenerazione 2/2 Apparai di rigenerazione T X R X Segnale in ingresso al rigeneraore 40/61

Rigenerazione 2/2 Apparai di rigenerazione T X R X Segnale in ingresso al rigeneraore Segnale in uscia al rigeneraore 41/61 Classificazione: rigenerazione 1R 1/2 1R: (Resore) Pura amplificazione lineare del segnale Ingressi ed uscie del rigeneraore sono analogici Tecnica di rigenerazione Semplice Trasparene ai formai di modulazione 42/61

Classificazione: rigenerazione 1R 2/2 Signal in 1R Regeneraion Signal ou 43/61 Rigenerazione 2R 2R: (Resore & Reshape) Amplificazione del segnale e discreizzazione dei livelli di uscia Il segnale di uscia presena solo due livelli Poco uilizzaa 44/61

Rigenerazione 3R 1/2 3R: (Resore, Reshape & Reime) Amplificazione del segnale, recupero del clock e dei livelli di uscia Un rigeneraore 3R è dunque consiuio sosanzialmene da un riceviore digiale compleo seguio da un rasmeiore compleo 45/61 Rigenerazione 3R 2/2 Presazioni molo elevae Più cososa delle ecniche 1R È una rigenerazione NON rasparene a bi rae e formai di modulazione 46/61

Rigenerazione 1R, 2R e 3R 1R regeneraion 2R regeneraion Inpu Signal 3R regeneraion 47/61 Rigenerazione nei sisemi oici 1/2 Rigenerazione 3R Si implemena ramie circuii di ricerasmissione compleamene elerici Richiede una conversione da oico ad elerico (O/E opical o elecrical) e successivamene da elerico ad oico (E/O elecrical o opical) È spesso indicaa con la sigla OEO (opical o elerical o opica) 48/61

Rigenerazione nei sisemi oici 2/2 Rigenerazione 1R In oica, è molo diffusa grazie agli amplificaori oici Non richiede conversione OEO Rigenerazione 2R Per ora, poco usaa, salvo esperimeni di laboraorio 49/61 Rei in fibra oica 50/61

Tecniche di muliplazione Muliplazione: rasmissione simulanea di vari flussidi informazione sullo sesso canale fisico Nelle rasmissioni oiche si uilizza: Time Division Muliplexing (TDM) Opical Frequency Division Muliplexing, indicaa come Wavelengh Division Muliplexing (WDM) in oica 51/61 Time Division Muliplexing TDM I flussi di bi provenieni daivari canali sono inerallacciai (a livello di bi, bye o word) nel empo Channel 1 Channel 2 Channel N Inpu channels B T ch R ch B = bi rae per channel 1 = bi duraion = B ch R TDM MUX 52/61

Time Division Muliplexing TDM I flussi di bi provenieni daivari canali sono inerallacciai (a livello di bi, bye o word) nel empo Channel 1 Channel 2 Channel N Inpu channels B = bi rae per channel T ch R ch B 1 = bi duraion = B ch R TDM MUX Oupu Digial Sream B ou B T ou R ch TB = N = N B ch R 53/61 Time Division Muliplexing TDM 1/3 Bi rae dei proocolli SONET/SDH: SONET STS-1 Opical Carrier OC-1 SDH Bi Rae 51840 Mbi/s Bi Rae approx STS-3 OC-3 STM-1 155520 Mbi/s 155 Mbi/s 54/61

Time Division Muliplexing TDM 2/3 Bi rae dei proocolli SONET/SDH: SONET STS-12 Opical Carrier OC-12 SDH STM-4 Bi Rae 622080 Mbi/s Bi Rae approx 622 Mbi/s STS-48 OC-48 STM-16 248832 0 Mbi/s 25 Gbi/s 55/61 Time Division Muliplexing TDM 3/3 Bi rae dei proocolli SONET/SDH: SONET STS- 192 Opical Carrier OC-192 SDH STM-64 Bi Rae 995328 0 Mbi/s Bi Rae approx 10 Gbi/s OC-768 STM-256 398131 2 Mbi/s 40 Gbi/s 56/61

Wavelengh Division muliplexing (WDM) l 1 l 1 Spero Oico l Salvo la diversa erminologia, si raa semplicemene della classica muliplazione a divisione di frequenza Spero Oico l 2 l N l 2 l N l l WDM MUX l 1 l 2 l N l 57/61 Wavelengh Division muliplexing (WDM) l 1 l 1 Spero Oico l Salvo la diversa erminologia, si raa semplicemene della classica muliplazione a divisione di frequenza Spero Oico l 2 l N l 2 l N l l WDM MUX l 1 l 2 l N l Il muliplaore WDM è, in oica, implemenao da un disposiivo (filro o accoppiaore ) oalmene passivo 58/61

Spaziaura canali WDM Si definisce come spaziaura ra i canali WDM la disanza sperale ra il cenro di due canali adiaceni Spero Oico Spaziaura λ l 1 l 2 l 3 l 59/61 WDM erminologia 1/2 La rasmissione WDM è alvola indicaa come Colored Transmission Analogia lunghezze d onda-colori Coarse WDM (CWDM): pochi canali (da 2 a 8), molo disanziai in frequenza (a 1300 e/o 1550 nm) 60/61

WDM erminologia 2/2 Dense WDM (DWDM) : moli canali (fino a 80-100) nella finesra sperale a 1550 nm Esisono oggi sisemi commerciali con 80 lunghezze d onda, ciascuna a 10 Gbi/s, per un oale di 800 Gbi/s per fibra I sisemi DWDM auali sono sandardizzaida ITU-T su una griglia con 100 GHz ( o mulipli) di spaziaura ra i canali 61/61