ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove



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ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove ANNO Il mercato delle autovetture ha totalizzato nel oltre 1,403 milioni di unità, in flessione del 19,8% rispetto all anno precedente. Rispetto al 2007, la perdita ammonta a circa 1,1 mln vetture (-44%). La media delle vetture immatricolate nel biennio - è di 1,57 milioni di unità, ben lontana dal volume medio conseguito nel periodo 2007-2010, pari a 2,19 mln di unità. Nel il Gruppo Fiat-Chrysler detiene il 29,6% del mercato, seguita dal Gruppo VW con il 13,2% e il Gruppo PSA con il 9,9%. Secondo i dati diffusi da Istat, il 1 semestre del sarà sicuramente di stagnazione, molto poi dipenderà dalle azioni del futuro Governo, se saranno in grado di allentare la pressione fiscale ad aziende e famiglie, rilanciare gli investimenti e i consumi. Ad oggi il mercato auto è stimato attorno a 1,3 milioni di unità, in flessione di oltre il 7% sul. ITALIA MERCATO AUTOVETTURE NUOVE VOLUMI E VAR.% MARZO e I TRIMESTRE A marzo sono state immatricolate oltre 132 mila autovetture nuove, in calo del 4,9% sullo stesso mese del, una perdita contenuta per effetto del confronto con un marzo penalizzato dallo sciopero delle bisarche (-26,4% su marzo ). Hanno spinto le immatricolazioni anche le promozioni delle Case in concomitanza con gli incentivi statali per i veicoli a basse emissioni. 1

Nel 1 trimestre si immatricola generalmente tra il 29 e il 31% dell intero mercato. Nel periodo di gennaio-marzo sono state immatricolate appena 355 mila autovetture, 50 mila in meno rispetto ai volumi dello stesso trimestre. La media del primo trimestre degli anni 2008- ammontava a 597 mila auto, dal raffronto con i primi 3 mesi si evidenzia una perdita netta del 40%. Anche l indagine condotta da ISTAT sulla fiducia dei consumatori relativamente alle intenzioni d acquisto di una nuova autovettura, conferma una tendenza negativa: dal 2 trimestre la percentuale dei consumatori che non acquisterebbe un auto è salita da 88% a 92,2% del campione intervistato. In generale a gennaio l'indice del clima di fiducia dei consumatori, in base 2005=100, diminuisce a 84,6 da 85,7 di dicembre. Registrano flessioni sia la componente riferita al clima personale (da 90,7 a 89,3), sia, in misura più lieve, quella relativa al clima economico generale (da 72,9 a 72,7). 1 trimestre volumi var. % t/t peso % T su tot mercato 2001 748.490-2,5 31% 2002 656.792-12,3 29% 2003 695.368 5,9 31% 2004 677.488-2,6 30% 2005 642.495-5,2 29% 2006 704.115 9,6 30% 2007 737.377 4,7 30% 2008 666.721-9,6 31% 2009 540.198-19,0 25% 2010 668.020 23,7 34% 515.073-22,9 29% 407.901-20,8 29% 355.002-13,0 27% stima Intenzioni di acquisto: serie grezze (a) PERIODO Autovettura (b) ++ + - - - NR 2010 I trim 1,6 4,3 4,0 90,0 0,2 II trim 1,9 3,9 6,0 88,1 0,2 III trim 1,7 4,3 3,9 89,8 0,4 IV trim 1,8 3,2 4,1 90,6 0,4 I trim 1,2 3,1 3,8 91,7 0,4 II trim 1,3 3,4 9,7 85,5 0,3 III trim 0,9 1,9 4,3 92,5 0,5 IV trim 0,7 2,1 3,5 93,4 0,3 I trim 1,1 1,9 5,4 91,1 0,6 II trim 0,9 2,7 8,2 88,0 0,4 III trim 1,3 3,0 6,8 88,7 0,3 IV trim 1,1 2,6 5,6 90,3 0,5 I trim 1,1 1,7 4,7 92,2 0,5 (a) Frequenze percentuali per modalità di risposta (b) Modalità di risposta: "++": certamente si; "+": probabilmente si ; "-": probabilmente no; "--": certamente no; NR: non sa, non risponde ITALIA PIL Trend trim. Valori concatenati (anno di riferimento 2005) -Var. % su stesso trim. anno prec. In termini tendenziali, si è registrato nel 4 trimestre un aumento del PIL dell 1,8% negli Stati Uniti, dello 0,8% in Germania, dello 0,3% in UK e in Giappone, mentre la variazione è stata negativa in Francia -0,1% e in Italia -2,8%. 2

Mercato per alimentazione L aumento dei prezzi dei carburanti e il calo generalizzato dei consumi, incluso quelli di benzina e gasolio, hanno spinto gli acquirenti verso modelli ad alimentazione alternativa, le cui vendite sono passate dal 5,6% di quota del al 13,5% del, con una crescita del 92% rispetto all analogo periodo del, con circa 189 mila vetture. In particolare le vetture a GPL e a metano hanno conquistato rispettivamente il 9,1% e il 3,8% del mercato. Le vetture a metano potrebbero avere sicuramente più mercato, ma sono penalizzate rispetto a quelle a GPL, da una rete distributiva insufficiente e localizzata principalmente in alcune regioni del centro Italia. Le vetture ibride rappresentano appena lo 0,5% del mercato. Il 14 Marzo sono partiti gli incentivi per l acquisto di auto a basse emissioni complessive e quindi destinati solo ai veicoli elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili oppure a idrogeno. Agli incentivi auto possono accedere sia i privati che le aziende, però queste ultime hanno più fondi a disposizione. I fondi infatti sono stati ripartiti in due blocchi: 35,5 milioni di euro sono riservati dallo Stato all acquisto di auto utilizzate esclusivamente come beni strumentali d impresa (con obbligo di rottamazione) e 4,5 milioni di euro sono destinati all acquisto da parte di tutte le categorie di acquirenti (senza necessità di rottamazione) di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, con una quota pari a 1,5 milioni di euro riservata all acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km (per informazioni consultare il sito: www.bec.mise.gov.it). A marzo le vetture ad alimentazione alternativa conquistano il 15,6% del venduto, 2,1 punti in più rispetto alla media d anno. In particolare aumentano le vendite di autovetture alimentate a metano, oltre 7.600 e una quota del 5,76% e le vetture ibride, 1.121 e una quota dello 0,8%. Le nuove registrazioni di vetture a GPL hanno conquistato il 9% del mercato con circa 11.900 unità. Nei primi 3 mesi le vetture ad alimentazione alternativa hanno raggiunto la quota del 14,9% e una variazione tendenziale del 52%. TOTALE % TOTALE % var% /11 Gen/Mar % Gen/Mar % var% /12 DIESEL 965.771 55,2 745.524 53,1 0,1 226.466 55,5 190.405 53,6-15,9 BENZINA 685.210 39,2 468.604 33,4 0,0 146.634 35,9 111.689 31,5-23,8 BZ+GPL 54.709 3,1 127.882 9,1-0,8 20.910 5,1 32.462 9,1 55,2 BZ+METANO 35.598 2,0 48.247 3,4-0,4 11.878 2,9 15.086 4,2 27,0 METANO 2.693 0,2 5.375 0,4-0,2 736 0,2 2.211 0,6 200,4 ELETTRICA 291 0,0 524 0,0 3,0 118 0,0 77 0,0-34,7 IBRIDA BE 5.152 0,3 5.640 0,4 0,1 948 0,2 2.691 0,8 183,9 IBRIDA BT 80 0,0 92 0,0-0,5 10 0,0 1 0,0-90,0 IBRIDA GE 12 0,0 1.198 0,1-201 0,0 380 0,1 - TOTALE 1.749.516 100,0 1.403.086 100,0 100,0 407.901 100,0 355.002 100,0-13,0 ALIM. ALTERNATIVA 98.535 5,6 188.958 13,5 91,8 34.801 8,5 52.908 14,9 52,0 Nel, la quota diesel era tornata sui livelli del 2007 (55,2%), a fine risulta appena sotto con il 53,1%, e un calo dei volumi del 23%, anche a causa dell aumento del prezzo alla pompa del gasolio. A marzo le vetture diesel perdono il 7,5% circa su marzo e raggiungono la quota del 54,5%. Nel cumulato la quota si attesta al 53,6%. 3

ITALIA - Mercato vetture nuove diesel - trend 2000-1600,0 70,0 1400,0 60,0 1200,0 1000,0 800,0 600,0 400,0 200,0 0,0 58,0 58,6 58,2 55,6 55,2 53,1 50,5 48,4 43,0 41,8 45,9 33,4 36,2 805,5 876,0 989,8 1090,7 1318,3 1314,0 1360,1 1386,3 1092,5 903,3 900,2 965,7 745,1 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 volumi in.000 quote 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ANFIA-Studi e statistiche Il prezzo medio alla pompa dei carburanti è cresciuto a marzo, rispetto al prezzo medio praticato a febbraio, dello 0,9% per la benzina senza pb, mentre è calato dello 0,3% per il gasolio auto e dell 1,7% per il GPL. L incidenza fiscale (accise+iva) sul prezzo medio alla pompa dei carburanti nel mese di marzo è del 58% sul prezzo della benzina, del 54% su quello del gasolio e del 35% sul GPL. Alle accise nazionali si aggiungono anche quelle regionali (applicate in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria). Nel i consumi di carburanti sono scesi del 10,8% per la benzina senza pb e del 10,4% per il gasolio auto, crescendo, invece, del 6,3% per il GPL. Nel, i consumi di benzina erano già scesi del 6% sul 2010, mentre quelli del gasolio auto erano leggermente cresciuti (+1%) e quelli del GPL del 4,4%. Nei primi 2 mesi i consumi calano ancora per benzina (-6%) e gasolio (-4%), mentre sono in aumento per Gpl autotrazione (+7,8%). La media delle emissioni di CO 2 delle nuove vetture immatricolate nel scende a 126,2 g/km da 129,9 g/km del. L obiettivo della Commissione Europea per il 2015 (130 g/km) è quindi già stato raggiunto dal nostro Paese. 4

Mercato per modalità d acquisto In cinque anni dal 2007 al il potere d acquisto delle famiglie è crollato del 5%, secondo le indagini di Istat, e 6,7 milioni di italiani si trovano in forte difficoltà. Una sempre più ampia fascia della popolazione è poi esclusa dal mondo del lavoro e quindi senza possibilità di investire nel proprio futuro: nel 2009, anno di inizio della crisi, i Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e ormai, dopo molti tentativi non cercano più neppure un lavoro, erano il 19,5% di questo segmento di età. Due anni dopo () erano cresciuti di oltre tre punti percentuali (22,7%). Sicuramente cresciuti anche nel. L incertezza sul futuro induce alla prudenza anche chi in realtà potrebbe o vorrebbe acquistare o cambiare l automobile. Tra i fattori che frenano l acquisto di un auto ci sono poi i costi per il suo utilizzo (aumento dei prezzi dei carburanti, dei premi assicurativi, il costo dei parcheggi, etc), le imposte/tasse, le limitazioni all uso dell auto nei centri urbani (aumenta il numero di persone che va a piedi o usa la bicicletta per brevi percorsi in sostituzione dell auto). Le vetture intestate a privati (persone fisiche, leasing persone fisiche, taxi) sono passate dal 71,7% del 2010 al 66,5% del e a fine sono scese al 64%. E aumentata, per contro, la quota di vetture a noleggio, che passa dal 13,3% del 2010 al 18% del. A marzo le vetture intestate ai privati proprietari sono il 63,3% del totale immatricolato, mentre il noleggio il 21,8% e le società (proprietarie e leasing persone giuridiche) il 14,8%. TOTALE % TOTALE % var. % Gen/Mar % Gen/Mar % var. % Privati proprietari 1.135.754 64,9 873.488 62,3-23,1 258.309 63,3 228.188 64,3-11,7 Leasing persone fisiche 22.950 1,3 20.755 1,5-9,6 5.270 1,3 6.078 1,7 15,3 Società proprietarie 271.769 15,5 227.822 16,2-16,2 64.007 15,7 52.459 14,8-18,0 Leasing persone giur. 33.018 1,9 23.949 1,7-27,5 7.037 1,7 5.198 1,5-26,1 Noleggio 280.479 16,0 252.706 18,0-9,9 72.140 17,7 62.198 17,5-13,8 Taxi 5.062 0,3 4.098 0,3-19,0 1.068 0,3 622 0,2-41,8 Altri 484 0,0 268 0,0-44,6 70 0,0 259 0,1 270,0 TOTALE 1.749.516 100,0 1.403.086 100,0-19,8 407.901 100,0 355.002 100,0-13,0 Mercato per segmento Le superutilitarie pesano a marzo per il 18,2% del mercato e le utilitarie per il 28,7%, insieme arrivano al 46,8% del nuovo immatricolato. I SUV complessivamente rappresentano il 17,6% del totale e i Monovolumi il 12,2%. Nel cumulato cresce la quota di: Supertutilitarie, 18,9% vs 17,7% di un anno fa; Medioinferiori, il 14 vs il 13,6%; SUV compatti, 9,2% vs 8,6%; Monovolumi piccoli, 6,5 vs 4,7%. 5

TOTALE % TOTALE % var% Gen/Mar % Gen/Mar % var% Superutilitarie 304.044 17,4 268.198 19,1-11,8 72.205 17,7 66.997 18,9-7,2 Utilitarie 557.978 31,9 427.081 30,4-23,5 124.333 30,5 103.936 29,3-16,4 Medio-inferiori 239.164 13,7 179.996 12,8-24,7 55.481 13,6 49.820 14,0-10,2 Medie 115.849 6,6 84.661 6,0-26,9 24.883 6,1 17.618 5,0-29,2 Superiori 26.940 1,5 19.488 1,4-27,7 5.923 1,5 4.500 1,3-24,0 Lusso 3.425 0,2 1.985 0,1-42,0 646 0,2 394 0,1-39,0 Sportive 13.552 0,8 9.218 0,7-32,0 2.638 0,6 1.767 0,5-33,0 SUV Piccoli 51.823 3,0 36.824 2,6-28,9 11.015 2,7 12.050 3,4 9,4 SUV Compatti 117.915 6,7 118.782 8,5 0,7 35.069 8,6 32.802 9,2-6,5 SUV Medi/ 66.000 3,8 55.346 3,9-16,1 16.923 4,1 13.210 3,7-21,9 SUV Grandi 22.305 1,3 14.173 1,0-36,5 4.570 1,1 3.048 0,9-33,3 Monovolumi piccoli 90.110 5,2 70.025 5,0-22,3 19.259 4,7 23.021 6,5 19,5 Monovolumi medi 90.949 5,2 79.305 5,7-12,8 23.853 5,8 17.966 5,1-24,7 Monovolumi grandi 10.976 0,6 7.846 0,6-28,5 2.553 0,6 905 0,3-64,6 Multispazio 29.381 1,7 22.781 1,6-22,5 6.607 1,6 5.383 1,5-18,5 Combi 9.105 0,5 7.377 0,5-19,0 1.943 0,5 1.585 0,4-18,4 TOTALE 1.749.516 100,0 1.403.086 100,0-19,8 407.901 100,0 355.002 100,0-13,0 Mercato per area geografica Nel sono aumentate le immatricolazioni nelle regioni autonome (vedi Valle d Aosta e Trentino Alto Adige), poiché non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalle Legge n. 148/ entrata in vigore il 17 settembre 1 che avevano sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il mantenimento del calcolo dell IPT in misura fissa per gli atti soggetti ad IVA nelle Regioni a Statuto Speciale ha provocato, ad esempio, in Val d Aosta un 2,6% del totale immatricolato vs 1,8% del e in Trentino Alto Adige un 12,2% del mercato vs l 1,9% dell anno precedente. Il Lazio, invece, ha visto ridimensionarsi il peso del noleggio sul totale mercato: il 9,7% contro il 16,5% di un anno fa. Una situazione che ha determinato una evidente distorsione del mercato. In particolare le imprese di noleggio, hanno approfittato dell'agevolazione costituita dalla possibilità di creare una nuova sede legale nelle province di Trento e Bolzano che permettono di immatricolare i veicoli pagando per l'ipt una tariffa fissa, generando un'imponente flusso di nuove immatricolazioni. Il beneficio è al contrario rimasto più teorico che pratico per le società di leasing, che non offrono in locazione solo auto, ma anche imbarcazioni, immobili e macchinari industriali, per le quali aprire nuove sedi è dunque una faccenda assai più complicata. Tale fenomeno ha creato una diminuzione rilevante del gettito derivante dall'ipt nelle province dove si paga quella a tariffa normale, ma nemmeno le modifiche normative introdotte recentemente sono riuscite ad arrestarla. Il successivo D.L. 10 ottobre, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o 1 La Legge citata prevede: Per tutte le vetture nuove e usate fino a 53 kw = 150,81 Per le vetture nuove e usate di potenza > 53 kw = 3,51 per ogni kw (100 kw = 351 ) In entrambi i casi è consentita l applicazione di una addizionale provinciale fino al 30% 6

intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con Ipt ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. A fine marzo nel Trentino Alto Adige sono state immatricolate ancora il 10,6% di tutte le auto. TOTALE TOTALE Gen/Mar Gen/Mar % % var.% % % var.% VALLE D'AOSTA 31.019 1,8 36.693 2,6 18,3 16.148 4,0 1.147 0,3 92,9 PIEMONTE 174.208 10,0 148.387 10,6 14,8 40.495 9,9 44.431 12,5 9,7 LOMBARDIA 328.487 18,8 249.836 17,8 23,9 75.391 18,5 64.135 18,1 14,9 LIGURIA 39.262 2,2 29.429 2,1 25,0 9.031 2,2 7.293 2,1 19,2 ITALIA NORD-OVEST 572.976 32,8 464.345 33,1 19,0 141.065 34,6 117.006 33,0 17,1 FRIULI 34.470 2,0 25.409 1,8 26,3 7.544 1,8 6.232 1,8 17,4 TRENTINO ALTO ADIGE 32.798 1,9 171.718 12,2 423,6 45.593 11,2 37.780 10,6 17,1 VENETO 134.493 7,7 107.221 7,6 20,3 32.280 7,9 27.846 7,8 13,7 EMILIA ROMAGNA 143.048 8,2 114.397 8,2 20,0 32.918 8,1 30.815 8,7 6,4 ITALIA NORD-EST 344.809 19,7 418.745 29,8 21,4 118.335 29,0 102.673 28,9 13,2 TOSCANA 169.403 9,7 105.398 7,5 37,8 30.292 7,4 32.910 9,3 8,6 UMBRIA 23.975 1,4 18.769 1,3 21,7 5.338 1,3 4.852 1,4 9,1 MARCHE 41.305 2,4 32.216 2,3 22,0 9.118 2,2 8.412 2,4 7,7 LAZIO 288.384 16,5 135.509 9,7 53,0 38.930 9,5 32.826 9,2 15,7 ITALIA CENTRO 523.067 29,9 291.892 20,8 44,2 83.678 20,5 79.000 22,3 5,6 ABRUZZI 31.024 1,8 23.369 1,7 24,7 6.502 1,6 5.851 1,6 10,0 BASILICATA 7.264 0,4 5.349 0,4 26,4 1.419 0,3 1.403 0,4 1,1 CAMPANIA 73.662 4,2 54.223 3,9 26,4 15.102 3,7 13.187 3,7 12,7 MOLISE 4.288 0,2 2.998 0,2 30,1 829 0,2 774 0,2 6,6 PUGLIA 53.372 3,1 41.822 3,0 21,6 11.772 2,9 10.899 3,1 7,4 CALABRIA 28.768 1,6 21.934 1,6 23,8 6.220 1,5 5.670 1,6 8,8 SICILIA 79.344 4,5 55.428 4,0 30,1 16.185 4,0 13.295 3,7 17,9 SARDEGNA 30.942 1,8 22.981 1,6 25,7 6.794 1,7 5.244 1,5 22,8 ITALIA SUD-ISOLE 308.664 17,6 228.104 16,3 26,1 64.823 15,9 56.323 15,9 13,1 TOTALE 1.749.516 100,0 1.403.086 100,0 19,8 407.901 100,0 355.002 100,0 13,0 Trasferimenti di proprietà e radiazioni Nel sono stati registrati complessivamente 4,18 milioni di passaggi di proprietà lordi, il 10,7% in meno rispetto al. Le minivolture (vendite temporanee al concessionario) sono state invece 1,67 milioni l 11,3% in meno. A marzo, secondo i dati del Ministero dei Trasporti, i trasferimenti complessivi sono stati 375 mila, il 4,4% in meno rispetto ad un anno fa e 1,09 milioni nei primi 3 mesi dell anno (+0,69%). 7

Parco autovetture I risultati negativi del delle vendite di autovetture nuove e usate non potranno che pesare sull invecchiamento del parco. A fine, secondo i dati appena pubblicati da ACI risulta che l età mediana per le autovetture a benzina è di circa 11 anni, per quelle a gasolio è di poco più di 6 anni, per le autovetture nel complesso è di poco superiore ai 9 anni. Più bassi i valori per le autovetture a doppia alimentazione: l età mediana di quelle a benzina-gpl è di quasi 5 anni, mentre per quelle a benzina-metano è poco più di 4 anni. Le autovetture circolanti che hanno più di 10 anni rappresentano il 41,7% del parco circolante totale (37.113.300 vetture) e quelle con più di 20 anni sono ancora l 11%. parco vetture al 31.12. (dati ACI) EURO 4 35% EURO 5 8% EURO 0 12% EURO 1 5% EURO 3 21% EURO 2 19% Secondo la normativa Euro invece, le vetture circolanti Euro 0,1,2,3 sono il 57% dell intero parco, mentre le vetture Euro 4, 5, 6 sono il 43%. La riduzione dei volumi di vendita ha determinato una costante diminuzione del tasso di sostituzione (dal 6,3% del 2007 al 3,9% del ), causando un progressivo invecchiamento del parco circolante, che a fine per la prima volta è sceso a 37.078.274 (35.000 vetture in meno rispetto al ). Questa inversione di tendenza non preoccupante in sé, ma in quanto accompagnata dalla mancata sostituzione delle vetture rottamate o radiate, con conseguente invecchiamento del parco circolante rischia di consolidarsi, visto che le previsioni stimano ancora un mercato in flessione rispetto a quello dell anno precedente (dal 7 al 10% in meno). La vita media di un auto è aumentata per la rinuncia o il rinvio dell acquisto/sostituzione dell auto per scelta o necessità. L utilizzo più moderato del mezzo (calo della percorrenza media) ha determinato anche un allungamento della vita tecnica dell auto. Negli anni 2000, 2001, 2002 sono state immatricolate complessivamente oltre 7,1 milioni di auto, pari ad una media d anno di 2,37 milioni di vetture, pertanto potenzialmente si tratta di mezzi con 10 13 anni di vita che potrebbero/dovrebbero essere sostituiti nel breve termine. Un invecchiamento progressivo del parco ha conseguenze negative in termini ambientali e di sicurezza. A questo si aggiunge l elevata pressione fiscale generale e sulla motorizzazione, che pesano enormemente sulla capacità di spesa dei cittadini in termini di acquisto e di mantenimento della autovettura, considerando anche, che l offerta di trasporto pubblico non è in grado di soddisfare la domanda da un lato e la qualità di servizio adeguata alle esigenze degli utenti dall altro. A cura dell Area Studi e Statistiche di ANFIA Responsabile Marisa Saglietto 8