susanna neuhold responsabile area food - Firenze 31 marzo 2012



Documenti analoghi
susanna neuhold responsabile area food - Firenze 31 marzo 2012

PUGLIA FOR ALL: RISTORAZIONE PER TUTTI Seminario informativo per operatori turistici. Bari - 15 dicembre 2015

La sanitàpubblica locale e le associazioni pazienti: AIC

PROGETTO CUCINARE SENZA GLUTINE A.s e

Il personale addetto allo stoccaggio dei prodotti senza glutine.

Nuovo regolamento europeo CE 41/2009 sulla composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine

..\..\Leggi+Articoli rist + logo+immag\loghi AIC\Loghi AFC\AFC definitivobis.pdf

Progetto di miglioramento dell alimentazione senza glutine

La produzione artigianale e la somministrazione due regioni a confronto : Az. USL Bologna - Emilia Romagna

La formazione agli OSA da parte dei SIAN: esperienza della provincia di Teramo

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Agenzia per il Lavoro

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

susanna neuhold responsabile area food - Firenze 30 marzo 2012

1. Soggetto proponente

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Le nuove linee guida dalla teoria alla pratica

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

OBIETTIVO Migliorare il servizio offerto ai soci incontrando le vostre esigenze

LA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

L acqua rappresenta la base della vita.

Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati

Effettuare gli audit interni

Sistema di Gestione per la Qualità

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE...

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

Ecosportello GPP per gli acquisti verdi

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROGETTO REGIONALE DI FORMAZIONE SULLA CELIACHIA

DELIBERAZIONE N. 36/6 DEL

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

Corsi di Formazione-informazione

Criteri e risultanze della vigilanza sulla ristorazione scolastica in provincia di Modena

MANUALE DELLA QUALITA SISTEMA GESTIONE QUALITA SISTEMA GESTIONE QUALITA

RELAZIONE FINALE. FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 a.s. 2014/2015 GESTIONE del SITO WEB e COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI a cura del prof.

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

IO MANGIO A SCUOLA : IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

CAP04 Gestione del Processo di Consulenza Tecnica

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

MANUALE DELLA QUALITÀ

DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA

GESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI

CARTA DEGLI IMPEGNI E DELLA QUALITÀ DELLE FATTORIE DIDATTICHE TICHE DELLA REGIONE PIEMONTE

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Politica per la Sicurezza

Corsi di formazione Haccp

AIC Lombardia Onlus per EXPO Milano, novembre 2013 Rev2

PROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

Data inizio : Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Associazione Italiana Celiachia VENETO

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste

Alto livello igienico

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

Attività federale di marketing

Quadri dell edilizia nel settore principale della costruzione Modello per la formazione e il perfezionamento

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

ALLEGATO 2-B MODELLO DI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA RAGGRUPPAMENTI CONSORZI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA

Ristorazione collettiva senza glutine: le novità introdotte dalle delibere Regionali in materia di celiachia in Puglia

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

ACCREDITAMENTO PROVIDER FAD

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

D.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)

APPLICAZIONE DEL (D.L.1937/07) SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP. DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

Il Sistema di qualità. delle Unità di raccolta Avis

INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

Linee guida per le Scuole 2.0

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

VOLONTARIATO SICURO. QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato*

REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE

Ristorazione Aziendale CIR food. Più valore alla tua pausa pranzo.

ISO/IEC : 2005 per i Laboratori di Prova

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara

Transcript:

AIC nell alimentazione fuori casa Celiachia: oltre la sicurezza alimentare, ristorazione fuori casa e qualità susanna neuhold responsabile area food - Firenze 31 marzo 2012 1

alimentarsi non è solo un esigenza fisiologica.. ma è anche un momento importante di socializzazione (lavoro, vita personale) è un esigenza, ma anche un piacere socialità e cultura (convivio cum vivere ) 2

ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA finalità: migliorare la qualità di vita dei celiaci rimuovendo tutti gli ostacoli che possono incontrare nello svolgimento della vita quotidiana 3

L AIC da sempre ha l obiettivo di ottenere maggiori diritti e servizi per il celiaco, normativamente garantiti: diritto di avere una diagnosi tempestiva e corretta diritto ad avere un contributo per l acquisto dei prodotti sostitutivi (pane, pasta, prodotti da forno dolci, ecc.) diritto ad avere un pasto garantito senza glutine nei luoghi di lavoro, di studio e di cura diritto ad una etichettatura degli alimenti chiara e corretta 4

..e laddove le Istituzioni non arrivano, AIC implementa progetti propri: dove l etichettatura era insufficiente, AIC ha realizzato il Prontuario degli Alimenti e Spiga Barrata dove il celiaco non aveva garanzie per l alimentazione fuori casa, è nato il progetto AFC 5

Progetto AFC Finalità Ridurre il disagio sociale CREARE una rete di strutture informate ELEVARE e RENDERE omogeneo il livello di formazione delle strutture Preservare la QUALITÀ del servizio offerto, non solo quantità 6

L AIC ha in essere da più di 10 anni il Progetto Alimentazione Fuori Casa AIC linee guida per la gestione del rischio formazione sulla celiachia e sulla cucina senza glutine consulenza ad hoc, presso il locale (ad es. nella definizione del menù o per identificare le aree e le procedure più adatte) controlli periodici professionali comunicazione gli esercizi aderenti al progetto espongono un apposita vetrofania 7

- Ristoranti, hotel e Pizzerie - Gelaterie - Bed & Breakfast quasi 3.000 strutture in tutta Italia -Colazione (bar) 8

- Ristorazione in viaggio Airest Autogrill Mychef - Barca a Vela - Vending - Crociere Costa Crociere MSC Crociere quasi 3.000 strutture in tutta Italia 9

li progetto AFC prevede (1): LINEE GUIDA DI GESTIONE DEL RISCHIO: specifici requisiti tecnici, afferenti le procedure di autocontrollo e di gestione del rischio glutine, che devono essere soddisfatti dai locali aderenti al progetto. Questi requisiti sono stati sviluppati, nel corso degli anni di applicazione del progetto, con la collaborazione della Sanità Pubblica Locale. 10

li progetto AFC prevede (1): LINEE GUIDA DI GESTIONE DEL RISCHIO: -Selezione delle materie prime -Stoccaggio -Preparazione delle pietanze e procedure di cottura -Servizio -Formazione Inserimento della gestione del rischio di contaminazione da glutine nel piano di autocontrollo dell esercizio 11

Il piano di autocontrollo per la ristorazione senza glutine progetto Alimentazione Fuori Casa AIC 12

HACCP 4 Hai analizzato tutti i possibili punti critici, cioè quei momenti della tua filiera produttiva in cui c è il rischio che un errore ( non conformità ) porti a somministrare al cliente celiaco un piatto/gelato contenente più di 20 ppm di glutine? Individuali. 13

HACCP 5 Per facilitarti nella individuazione dei punti critici, può essere utile analizzare la tua produzione fase per fase: 1) approvvigionamento ingredienti/materie prime 2) trasporto ingredienti/materie prime 3) stoccaggio ingredienti/materie prime 4) preparazione 5) stoccaggio temporaneo prodotto finito/ semilavorati 6) pulizie 7) somministrazione ma anche: 8) formazione/aggiornamento del personale 14

HACCP 6 Per ogni fase individua tutti i possibili errori che il tuo staff potrebbe fare (analisi di rischio): scambio prodotti/ingredienti conformi (senza glutine) con prodotti/ingredienti non conformi (con glutine) contaminazione crociata (da altri ingredienti/ prodotti con glutine) contaminazione ambientale (da attrezzature o dal personale) 15

HACCP 7 Una volta individuati i possibili errori che il tuo staff potrebbe fare, individua le soluzioni opportune per evitarli: definisci aree, attrezzature da utilizzare per il senza glutine definisci procedure da seguire per l acquisto, lo stoccaggio, la preparazione, le pulizie, la somministrazione, ecc. definisci ruoli e responsabilità 16

HACCP 8 ATTENZIONE! Scegli procedure semplici, facili da ricordare e a prova di errore è importante, infatti, tenere sempre conto dell abbassamento della soglia di attenzione nella ripetizione di azioni nella routine quotidiana. 17

HACCP 9 Non dimenticare di individuare anche: opportune azioni correttive, in caso doveste scoprire di aver fatto un errore (ad esempio: buttare via il prodotto o, laddove possibile, declassarlo a prodotto per il consumatore non celiaco) misure di controllo, laddove necessario (ad esempio: chi ha la responsabilità e come controlla che la pulizia dell attrezzatura utilizzata per il senza glutine sia stata eseguita correttamente?) 18

HACCP 10 A questo punto, non ti resta che inserire la descrizione della tua analisi di rischio e delle procedure, dei ruoli e delle responsabilità individuate nella documentazione del tuo piano di autocontrollo, secondo lo schema con cui è costituito. 19

li progetto AFC prevede (2): FORMAZIONE: un corso base sulla celiachia e sull'alimentazione senza glutine corredato dal rilascio di materiale didattico. Il corso comprende una parte teorica ed una parte pratica, che illustra le caratteristiche tecnologiche dei prodotti base senza glutine, come farine e pasta. 20

li progetto AFC prevede (3): CONSULENZA: un completamento formativo che avviene tramite successivi incontri presso l esercizio, dove l AIC offre la propria consulenza, ad esempio nella definizione del menù o per identificare le modalità di stoccaggio e le aree dove preparare i pasti gluten free. 21

li progetto AFC prevede (4): CONTROLLO: svolgiamo controlli periodici (ogni 6 o 12 mesi, a seconda della tipologia di locale) tramite personale qualificato e un apposita check-list a punteggio, che ci permette di verificare il mantenimento del rispetto dei requisiti tecnici del progetto e di monitorare nel tempo l andamento del locale, nell ottica del miglioramento continuo dell offerta senza glutine dell esercizio. Inoltre, abbiamo implementato un sistema di gestione dei reclami e delle segnalazioni degli utenti dei locali aderenti al progetto AFC, che ci permette di intervenire tempestivamente e puntualmente sulle criticità specifiche che si possono presentare 22

li progetto AFC prevede (5): COMUNICAZIONE: l elenco dei locali aderenti al progetto AFC viene pubblicato su una Guida cartacea, diffusa in circa 85.000 copie su tutto il territorio nazionale, e sul sito web di AIC www.celiachia.it, dove viene aggiornato in tempo reale. È stato recentemente diffuso anche un applicativo per smartphone. Ad ogni locale aderente al programma viene consegnata una vetrofania che deve esporre sulla vetrina del proprio locale. 23

Guida per l Alimentazione Fuori Casa 24

Versione on-line e versione mobile 25

Ma AIC non è solo AFC nella ristorazione AIC sensibilizzare e portare istanze alle istituzioni (richiesta di specifiche tutele normative) Attivare un progetto specifico 26

Ma AIC non è solo AFC nella ristorazione Legge 123/2005, art. 4 è anche frutto del lavoro dell Associazione Obiettivo: agevolare l'inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva. Art. 4: Diritto al pasto senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche 27

Ristorazione commerciale in attesa dell approvazione (Conferenza Stato Regioni): una norma nazionale che (dopo il recepimento da parte delle Amministrazioni Regionali), regolamenterà la ristorazione senza glutine, prevedendo precise procedure, apposita formazione e controlli per quegli esercizi che vogliano dotarsi anche di un offerta senza glutine. Anche AIC (Nazionale e AIC Regionali) ha dato il proprio contributo alla realizzazione di questa norma. 28

Ma AIC non è solo AFC nella ristorazione Sottocommissione UNI Ristorazione norma UNI 11407 "Servizi di ristorazione fuori casa Requisiti minimi per la stesura di capitolato di appalto, bando e disciplinare L AIC ha portato in Sottocommissione il punto di vista dei consumatori celiaci speciale paragrafo completamente dedicato alle Diete senza glutine Riconosce come requisiti fondamentali non solo la scelta degli ingredienti, che devono essere naturalmente privi di glutine o comunque garantiti con contenuto di glutine < 20 ppm, ma anche le specifiche modalità con cui si attuano i diversi processi di conservazione, lavorazione, trasformazione, trasporto e somministrazione dei pasti. Bibliografia: Legge 123/2005, decreto legislativo 111 del 1992, Regolamento 41 2009, Prontuario dell AIC. 29

Obiettivi futuri Formazione dedicata a tutti i soggetti coinvolti nella ristorazione fuori casa, sia collettiva sia commerciale = diffusione della cultura del senza glutine Sviluppare maggiormente gli interventi formativi presso gli Istituti Alberghieri. Sviluppare collaborazioni con le Associazioni di categoria, come l Associazione Professionale Cuochi Italiani, o la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Manuale di Corretta Prassi Operativa per la Ristorazione) 30

Lavorare sull eccellenza del progetto AFC sicurezza per il celiaco qualità totale del servizio 31

AIC nell Alimentazione Fuori Casa Celiachia: oltre la sicurezza alimentare, ristorazione fuori casa e qualità susanna neuhold responsabile area food - Firenze 31 marzo 2012 32