1. RICERCA, INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE



Documenti analoghi
COMMISSIONE FORMAZIONE

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

VADEMECUM UFFICIO PACE

Ruolo e attività del punto nuova impresa

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani

Protocollo d Intesa. tra

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

Piano di Sviluppo Competenze

Programma Gioventù in Azione

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

FORMATORE DI CITTADINANZA RESPONSABILE COMUNICATORE. Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» Riduzione alla fonte

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

1. IL SERVIZIO I.L.CO.M.

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

Imprese sociali e politiche di welfare: l esperienza della cooperazione sociale italiana

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

Un patto territoriale per il Welfare Locale

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

COMUNE DI MASSAFRA. C.A.S.A. Custodia e Assistenza Sociale per Anziani

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014.

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

Protocollo d intesa tra. Associazione Culturale Pediatri (ACP) Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap (FISH)

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre Federata

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

Attività di consulenza alle aziende realizzata da MedianetForm nel 2013 con finanziamento Fondazione San Zeno

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S.

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo.

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

La Fondazione e gli enti beneficiari ESITI DEL QUESTIONARIO 2012

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

AVIS COMUNALE ROMA & AVIS PROVINCIALE DI ROMA

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Accordo Tra. L anno.., il giorno. del mese di., alle ore. presso la sede della Regione Toscana, Piazza Duomo 10 Firenze.

International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Il Volontariato e i piani di zona : attività e prospettive

PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Progetto Mattone Internazionale Il Patto per l internazionalizzazione dei SSR: impegni dei livelli regionali"

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze

La responsabilità speciale

CERCHI LAVORO? Da oggi sul tuo territorio c è un opportunità in più! PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE RINFORZO AUTONOMIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Per i diritti dei cittadini. una rete a sostegno dei più deboli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto.

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

Disegno di Legge Regionale. Norme per contrastare e prevenire la violenza di genere. Art.1 Principi

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

LINK TO SCHOOL. Il tema per l anno scolastico : il diritto alla salute e ad un ambiente sano

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI E DELLE COMPETENZE. INFORMATICHE DI BASE e/o AVANZATE

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

LA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI

Le Cooperative Sociali di tipo B

La rete per la promozione della salute in Lombardia

Transcript:

1. RICERCA, INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE 6 Non appena si è avviato il progetto, le prime iniziative che la Spazio - Lavoro ha intrapreso sono state quelle relative alla preparazione del territorio nel quale la Agenzia delle Opportunità avrebbe dovuto essere costituita. Per meglio conseguire questo risultato si sono promossi studi sulla situazione economica che hanno dato una panoramica della tendenza imprenditoriale locale ed hanno anche permesso l acquisizione di dati relativi alla situazione occupazionale dei disabili. Si è provveduto poi al rafforzamento della propria azione presentando il progetto a tutte le realtà, istituzionali e private, che si riteneva potessero esserne interessate e che avrebbero potuto, con la loro partecipazione, contribuire alla riuscita del progetto. Tra i tanti interlocutori ne sono stati selezionati alcuni ritenuti di fondamentale importanza per il buon andamento della iniziativa ed appartenenti ad aree diverse, ma tra loro sinergiche. Tra i partners istituzionali si è dato un ruolo prioritario al Comune di Albano Laziale, alla Provincia di Roma ed al 42 Distretto scolastico, con i quali si è puntato a creare una collaborazione che fosse utile, nel tempo, anche per stringere rapporti con altri Enti Locali. È stata anche particolarmente curata la collaborazione con gli operatori dei servizi socio-sanitari di diversi comuni oltre a quelli appartenenti alla Azienda Sanitaria Locale RM H. Nel settore produttivo il partenariato locale si è realizzato attraverso la collaborazione con tre consorzi di imprese: il Cartello Industriale Castelli Romani, il Consorzio delle Imprese Castelli Romani ed il Consorzio Artigiani di Genzano, che offrivano la possibilità di potersi relazionare al mondo dell imprenditoria con una magggiore efficacia. Su un piano diverso, ma non meno importante, è stata scelta l associazione di volontariato Desideri che rappresentava il coordinamento di associazioni di volontariato e cooperative sociali nell area dei Castelli Romani. Una collaborazione particolarmente intensa è andata poi sviluppandosi con il Centro di Formazione Professionale di Albano Laziale, per la qualità e congruità degli interventi formativi che esso avrebbe potuto fornire e che ha fornito nell ambito del progetto stesso. Tutti questi partners avrebbero dovuto collaborare tra loro in modo da potenziare ognuno gli effetti inerenti alla propria azione e servire da stimolo per gli altri. Per meglio valutare nel tempo gli effetti di queste collaborazioni tra organismi così diversi è stato istituito un apposito Comitato di Valutazione che si è periodicamente riunito nel corso dei mesi successivi, per valutare i progressi del progetto. La scelta di questi partners ha permesso alla Spazio - Lavoro di venire a contatto con una vasta rete di interlocutori con i quali si è potuto meglio valutare il livello della conoscenza delle problematiche relative alle persone disabili nel mondo delle imprese ed all interno stesso della società civile. Si è indagato intorno al livello di informazione sulle diverse forme di disabilità, sullo stato di conoscenza della legislazione

riguardante l inserimento professionale delle persone con handicap. Uno degli effetti dell attività del progetto Agenzia delle Opportunità e della sua metodologia di intervento è stato quello di ottenere in breve tempo una crescente attenzione sui temi proposti da parte degli stessi partners e del territorio nel suo insieme. Questo rapporto di fiducia e collaborazione si è poi consolidato permettendo di ottimizzare l uso delle energie disponibili, come nel caso del questionario d indagine sull inserimento lavorativo di persone disabili. I legami creati con i consorzi di categoria nei mesi precedenti hanno in quella occasione dimostrato di funzionare, permettendo un livello superiore di intervento e di analisi. Quando si è deciso di elaborare un questionario da inviare alle piccole e medie imprese del territorio per rilevare quale fosse esattamente il livello di informazione tra gli imprenditori intorno a questa problematica, sono stati gli stessi rappresentanti degli imprenditori a sollecitare la collaborazione dei propri iscritti all iniziativa. Non appena il testo del questionario venne elaborato, la Federlazio (federazione piccole e medie industrie del Lazio) lo pubblicò sulle pagine della propria rivista (n 27 del 30 novembre 1998), mentre la presidente del Cartello Industriale Castelli Romani inviò una lettera accompagnatoria del questionario, a propria firma, alle oltre duecento imprese aderenti al cartello. Il rapporto con questi consorzi è poi continuato proficuamente dopo questo episodio e la Spazio-Lavoro è stata invitata a partecipare a diversi convegni come quelli del Consorzio Industriale Castelli Romani del 1 aprile 1999 sul tema Valorizzazione del bacino del lago di Nemi e del 11 novembre 1999 su Progetto di valorizzazione e marketing del Bacino del Lago di Nemi. La prima lettura dei risultati del questionario confermò la necessità di una approfondita azione di informazione e sensibilizzazione per altro prevista dal progetto Agenzia delle Opportunità. Si è così proceduto ad allargare i contatti con le associazioni di categoria rappresentative di altre realtà produttive, istituzionali e sopratutto verso la cittadinanza. Furono così contattate anche la CNA provinciale di Roma, la Coltivatori Diretti e la Confederazione italiana agricoltori. Anche il mondo dell Università, del sindacato e della cooperazione sociale venne più volte sollecitato ed in questo caso si ebbero numerosi contributi che si concretizzarono con la partecipazione a convegni o nell invio di saggi ed articoli che vennero pubblicati sulla rivista Vita Indipendente News realizzata nell ambito del progetto. Come già accennato, l analisi dei risultati del questionario evidenziava la carenza di informazione sull argomento nel mondo imprenditoriale. Per la stragrande maggioranza degli interpellati il portatore di handicap veniva considerato una persona con gravi problemi fisici piuttosto che con problemi psicologici. Risultava anche che solo lo 0.7% degli intervistati aveva una conoscenza almeno parziale della legislazione in materia di diritto al lavoro dei disabili e che solo lo 0.8% degli occupati nelle azien- 7

de interpellate era costituito da portatori di handicap. Emergeva anche, che la maggior parte degli imprenditori non sembrava avere preclusioni verso l inserimento nel mondo produttivo dei portatori di handicap. Questo stato di cose testimoniava della necessità di un sistema informativo facilmente raggiungibile da tutti gli interessati, ma anche di una attività di sensibilizzazione e di informazione a più ampio raggio. Questa attività di sensibilizzazione si è concretizzata nei mesi successivi in una serie di scambi informali estremamente articolati con istituzioni, aziende e in momenti di riflessione pubblica culminati in alcuni convegni tenutisi ad Albano. Si è dato anche impulso ad una campagna informativa ad ampio raggio attraverso la produzione di depliants informativi destinati alle aziende, alle istituzioni o ai singoli individui interessati, aumentando la circolazione di informazioni relative alla possibilità di assunzione delle persone disabili, all attuazione di inserimenti mirati attraverso specifici percorsi formativi, tirocini di lavoro e stages in azienda. 8 I momenti di riflessione e coinvolgimento più importanti sono stati rappresentati dai diversi Convegni promossi dalla Spazio-Lavoro. Questi hanno teso a mantenere e sviluppare i rapporti tra mondo dell impresa, Istituzioni e cittadini, offrendo sia un luogo di sensibilizzazione e aggiornamento su questi argomenti, che uno stimolo attorno alle novità presenti in questo settore sia a livello legislativo che di buone prassi. Ad ognuno dei sei convegni locali che hanno accompagnato dal 1998 le attività di sensibilizzazione, informazione ed aggiornamento promosse dalla Spazio - Lavoro, hanno partecipato in media 250 cittadini, eccezion fatta per il primo, quello su handicap, lavoro e territorio cui parteciparono 350 invitati. A quel convegno che aveva un carattere di presentazione alla cittadinanza del progetto, parteciparono con loro interventi il Sindaco di Albano Laziale, il Direttore del Dipartimento Politiche del Lavoro della Provincia di Roma, il Responsabile Politiche per la Qualità della Vita della Regione Lazio, i rappresentanti dei consorzi della Federlazio (federazione piccole e medie industrie del Lazio), del Cartello Industriale Castelli Romani, del Centro di Formazione Professionale di Albano, del Consorzio Cooperative Integrate, del Consorzio Imprese Castelli Romani, e diversi esponenti del mondo sindacale ed associativo. Questo primo convegno svolse sopratutto un compito di presentazione del progetto, dei suoi obiettivi e dei partners che ad esso partecipavano e delle potenzialità e possibilità di collaborazione tra tutte queste strutture ed il territorio. Del convegno vennero pubblicati gli atti che riportiamo anche in appendice. Nei convegni successivi venne curato sopratutto l aspetto sostanziale. Essi vennero sempre abbinati alla presentazione di esperienze significative o di nuove attività realizzate sul territorio nell ambito del progetto Agenzia delle Opportunità. Nel convegno del 24 febbraio 1999 dal titolo Territorio, occupazione, ambiente

venne, ad esempio, proiettato il video documentario sto lavorando? realizzato e prodotto dalla Fondazione La Città del Sole, nel quale venivano analizzati i risultati della loro esperienza. Nel terzo convegno svoltosi il 7.5.99, sempre ad Albano Laziale, intitolato Territorio, Occupazione, Autoimpresa, si affrontarono due argomenti, si cominciò a proporre la realizzazione di un centro servizi telematici, quale strumento necessario per migliorare l inserimento nel mondo del lavoro dei disabili. E si presentò - e questa fu la vera novità del convegno - la nuova Cooperativa RESEDA. Questa nasceva con lo scopo di perseguire un modello di impresa capace di realizzare l nserimento professionale delle persone disabili coniugando mercato, solidarietà ed ambientalismo. Fondata da un gruppo di volontari della sezione dei Castelli Romani del WWF, i quali avevano deciso di costituirsi in cooperativa grazie all esempio ed al sostegno della Spazio-Lavoro nell ambito del progetto Agenzia delle Opportunità. Come ebbe a dichiarare il Presidente della Reseda L idea di costituire una cooperativa integrata ecologica è stato il naturale epilogo di una collaborazione avviata in questi anni. Una collaborazione iniziata tra questi due soggetti (la Reseda e la Spazio - Lavoro, ndr) appartenenti a due mondi, l ambientalismo e la solidarietà con le persone svantaggiate, a volte ancora concepiti in modo separato. Uno dei primi risultati concreti conseguiti dalla Reseda, ed in linea con le sue dichiarazioni, è stata l assunzione al proprio interno di un disabile. La cooperativa RESEDA non è stato un caso isolato. Anche nel caso della Cooperativa Sociale Progettidea, la Spazio - Lavoro ha svolto un ruolo essenziale di sostegno e consulenza legislativa per l avvio di impresa. Fondata nel 1997 questa è in parte composta da un gruppo di operatori professionali, tra cui psicologi ed infermieri del dipartimento di salute mentale di Aprilia, il suo obiettivo è quello di creare occupazione concependo il lavoro come opportunità uguale per tutti: svantaggiati e no, senza distinzione alcuna.. La nascita di queste due cooperative testimonia della potenzialità insite nel progetto stesso, ma anche della necessità di sapere operare con una grande elasticità mentale nell individuare quelle iniziative che possano rivelarsi portatrici di interessanti attività di integrazione dei disabili. Attualmente le cooperative Reseda e Progettidea fanno parte dell associazione Nessuno Ultimo che si è costituita per continuare a fornire i servizi svolti dall Agenzia delle Opportunità. La continua attività di riflessione e di promozione di iniziative sempre nuove, messa in opera nell ambito del progetto ha portato, nello spazio di alcuni mesi alla firma di una serie di accordi di partenariato, con soggetti che operavano nello stesso settore. Questi accordi avevano una natura diversa tra loro, spaziando da quelli tesi a promuovere corsi di formazione, a quelli voluti per scambiare servizi, pubblicazioni o addirittura volti a creare occupazione e sono stati realizzati proprio con l intento di 9

creare sinergie tra progetti diversi. Il riconoscimento alla validità delle proposte avanzate dal progetto Agenzia delle Opportunità, si è avuto con la firma della convenzione locale siglata da Comune di Albano laziale, CILO, CFP, Learning Club- Ecipa e Coop. Spazio-Lavoro. Con questo atto i firmatari si sono impegnati a creare una rete integrata in grado di potenziare la formazione, l informazione e l orientamento al lavoro quali strumenti di politica attiva per il lavoro come indicato dalla L.R. n 38 del 7.8.1998. La rete integrata, aperta ad ulteriori collaborazioni ed in primo luogo ad altri Enti Locali, avrà lo scopo di: -sviluppare azioni per facilitare l accesso delle persone disabili al mercato del lavoro attraverso formazione, orientamento, informazione e sensibilizzazione, inserimento lavorativo; -promuovere l inserimento mirato favorendo l incontro tra le necessità delle imprese e la capacità delle persone disabili; -agevolare l incontro tra domanda ed offerta di lavoro anche mediante il coinvolgimento delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali; -supportare i servizi per l impiego; -prevenire l espulsione dal mercato del lavoro anche attraverso il consolidamento della formazione professionale dei soggetti deboli; -intraprendere iniziative di accompagnamento e affiancamento per l autoimpresa, la creazione di impresa e la cooperazione sociale. Con questa convenzione si è realizzata quella rete integrata capace di potenziare le sinergie di ciascuna struttura per migliorare l inserimento nel mondo del lavoro dei disabili attraverso l informazione, la sensibilizzazione, la formazione, l orientamento professionale. Lo sforzo di costruire rapporti durevoli con le altre strutture ha dato quindi un esito positivo. Adesso la Spazio - Lavoro ha identificato nella costituzione di una associazione la forma migliore di impresa, affinchè la Agenzia delle Opportunità possa continuare ad operare al di là del progetto Horizon, continuando a fornire quei servizi di consulenza, informazione e supporto a singole persone, gruppi, famiglie, enti, operatori e imprese per l inserimento nel lavoro dei disabili, stimolando ancora di più l incontro tra domanda ed offerta. Contemporaneamente alla propria attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione il progetto l Agenzia delle Opportunità ha portato avanti una azione formativa nei confronti di 15 portatori di handicap per l acquisizione di quelle nuove competenze tecnologiche ritenute utili per favorire l ingresso nel mondo del lavoro. 10