inshare Economia Innovarea, progetto operativo Ora caccia ai fondi europei
DI F.G. L'obiettivo è ambizioso: trasformare il Veneto in un caso di successo come fosse un land tedesco e per farlo a Padova è nato il movimento delle imprese più performanti. Università Ca Foscari Venezia, Confindustria Veneto e Regione Veneto si sono alleate per fornire all imprenditoria del Nordest gli strumenti più avanzati per vincere sfide globali: trend economici di successo, best practice, accesso ai fondi europei troppo spesso inutilizzati, le occasioni di Horizon 2020. La «chiamata alle armi» è arrivata da Luca Marzotto, delegato all'innovazione per Confindustria Veneto, e in 40 hanno risposto. Fra queste, Api Spa, Unox, Tecnofer, Gasparini Spa e L Inglesina Baby Spa. L appuntamento di ieri alla Torre della Ricerca Città della Speranza di Padova ha segnato il decollo di InnovArea, il movimento presentato l'estate scorsa che punta a un vero e proprio rinascimento dell impresa
veneta. I dati fotografano un «sistema in corto circuito» fra potenzialità, finanziamenti (soprattutto europei) e innovazione cruciale per un vero rilancio. Con un obiettivo: diventare come il «land tedesco dei record». Fra gli esempi cui guardare, infatti, c è la Regione del Baden Wurttenberg, il land tedesco dove si concentrano i molti istituti di Fraunhofer Society riconosciuta come best practice a livello mondiale: 80 istituti di ricerca tra loro collegati e 20.000 dipendenti. Un luogo in cui il rapporto tra investimenti in ricerca e innovazione e PIL è pari al 5,6%, collocato dalla UE tra gli Innovation leaders. Come emulare una tale concentrazione di risultati? 412 imprese venete «antifragili», capaci, cioè, di migliorare le loro performance nonostante (o forse grazie) alla crisi sono ripartite dai numeri: nel 2012 (ultimo dato consolidato disponibile), il valore della produzione ha superato i 10 miliardi (10.362.041.958 euro) con un risultato operativo di 1, 1 miliardi (1.103.255.758 euro) e 31.088 dipendenti. La forza di InnovArea sta nel mettere insieme capitali tangibili e intangibili puntando con decisione a opportunità e risorse che l Europa mette a disposizione. Anche in questo caso, i numeri sono eloquenti: i Fondi gestiti direttamente dall Unione Europea (a cui possono accedere tutti gli Stati membri) nel 2012 (ultimo dato disponibile) sono stati di 20 miliardi di euro di cui solo 59 milioni sono arrivati in Veneto. E di questi, 17, lo 0,08% sono effettivamente arrivati alle imprese venete ponendo la regione al 40 posto su 200 regioni europee. La maggior parte di questi fondi è destinata alla ricerca e all innovazione. E nel periodo 2007-2013, nel VII
Programma Quadro di ricerca e innovazione, l Italia ha perso 2,8 miliardi di euro: ha versato 7 miliardi alla UE ma i progetti finanziati ammontano a 4,2 miliardi. Nel periodo 2014-2020, Horizon, il nuovo programma di ricerca e innovazione della UE, metterà a disposizione quasi 80 miliardi di euro. Se non si invertirà il trend, la perdita stavolta sarà di ben 4,5 miliardi. Se il Veneto vuole affrontare in modo efficace questa partita è necessario superare la frammentazione presente sia nell offerta di ricerca e innovazione (i centri nella nostra regione sono troppi e non coordinati tra loro) sia nella domanda: gli investimenti arrivano solo allo 0,67% del Pil regionale. L appuntamento da non perdere, a livello europeo, è Horizon 2020. Come arrivarci preparati? InnovArea ha individuato tre linee guida: scegliere le priorità, guardare ai migliori e adattare queste esperienze al Veneto. L incontro che ha riunito a Padova il gotha dell imprenditoria veneta e ha visto la partecipazione dell assessore allo sviluppo, Marialuisa Coppola, ha puntato sull individuazione dei trend emergenti. Si parte da una base già solida anche in Veneto: il progetto Innoveneto (ora confluito in InnovArea) mappa i centri di trasferimento per creare una sorta di «Tripadvisor della ricerca regionale»; la Regione ha definito le proprie strategie Smart, individuando ambiti di intervento, e sono ai nastri di partenza i tavoli di lavoro tra imprese e centri tecnologici per definire orientamenti e linee progettuali. Questi aggregati potranno costituire le piattaforme per partecipare al nuovo programma Horizon 2020.
Marzotto ha spiegato che in Veneto «ci sono oltre 400 imprese che anche nel periodo più difficile della crisi economica sono riuscite a crescere e ottenere performance d eccellenza grazie a investimenti in innovazione tecnologica. InnovArea vuole ripartire dal successo di queste imprese, dalla loro visione strategica e culturale, per creare un movimento di imprenditoria innovatrice che diventi punto di riferimento per tutto il territorio».