Servizio integrativo CENTRO BAMBINE-BAMBINI / CENTRO BAMBINO-GENITORI



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Transcript:

Progetto pedagogico educativo - organizzativo Servizio integrativo CENTRO BAMBINE-BAMBINI / CENTRO BAMBINO-GENITORI spazi: La conformazione particolare del centro bambini/e, strutturato come open space, richiede un'attenta organizzazione dei tempi che scandiscono la giornata e che danno ai bambini il senso del muoversi nello spazio. Dopo le attività di accoglienza, gioco, pulizia, merenda, i bambini vengono organizzati in gruppi, a seconda della tipologia di attività, omogenei o meno per età. La progettazione degli spazi è improntata alla massima versatilità, per garantire lo svolgimento delle attività più varie, dal motorio, alla pittura, la narrazione, la manipolazione... Centro bambine-bambini Servizio part time per bambini dai 18 ai 36 mesi con orario base 8-13,30 (massimo cinque ore di frequenza), con possibilità di entrata anticipata alle ore 7,30. Non è previsto il consumo del pasto. Centro bambino-genitori E un servizio educativo organizzato per l accoglienza dei bambini fino ai 36 mesi di età, insieme ai genitori o adulti accompagnatori. Offre occasioni di gioco, incontro e comunicazione organizzate da personale specializzato, prevedendo momenti di attività anche separate per bambini e genitori. Giornata educativa Centro Bambini: 7.30 8.00 ingresso con richiesta di anticipo orario (per i piccoli che entrano con anticipo è prevista la colazione ) 8.30 9.30 accoglienza e gioco libero 9.30 bagno e cure personali 10 spuntino a base di frutta 10.30-13.30 attività libere e strutturate 12 13.30 uscita Le attività di routine (l ingresso a scuola, il saluto, i momenti dedicati alla cura e all igiene personale, il commiato) accompagnano, attraverso piccoli riti, i bambini durante la mattinata scolastica. Pomeriggio con Tempi e Spazi per le famiglie 15.00 18,30 accoglienza e attività con famiglie e bambini frequentanti Finalità del progetto educativo http://www.comune.genova.it/content/manifesto-pedagogico I bambini sono al centro del processo di apprendimento e di crescita; una particolare attenzione viene dedicata alle relazioni interpersonali, improntate alla creazione di legami affettivi. A tutti i bambini vengono garantite attenzioni individuali nell ambito di attività dove l adulto ha il ruolo dell osservatore e del facilitatore. Gli ambienti sono strutturati per offrire tranquillità e rilassatezza, sono a misura di bambino, studiati per favorire la crescita, la curiosità e l autonomia. Gli obiettivi formativi mirano alla socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psico-fisico e allo sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali. Il gioco spontaneo, all interno di spazi organizzati, viene incentivato per permettere al bambino

di sperimentare, favorendo il percorso evolutivo di crescita. Modalità di ambientamento http://www.atlantepedagogico.comune.genova.it/repository/in_evidenza/continuita/linee%20guida%20ambientamento.pdf L ambientamento è parte integrante della programmazione in quanto consente di costruire un rapporto di fiducia con il bambino e la sua famiglia che costituirà una solida base per i futuri anni di frequenza. Ritenendo che l accesso al Centro bambini rappresenti la prima esperienza al di fuori del nucleo familiare è naturale offrire ai bambini un clima di accogliente serenità. L ambientamento dei bambini avviene attraverso la scelta della modalità dell inserimento di gruppo che prevede l accoglienza di più bambini contemporaneamente e la presenza costante dei loro genitori all interno del Centro bambini per una settimana consecutiva. La scelta di questo modello prevede che sia il genitore stesso a favorire l ambientamento del suo bambino partecipando attivamente alla vita della scuola, ciò consente al genitore stesso di rassicurarsi rispetto al contesto che accoglie il suo bambino e di trasmettere serenità e fiducia favorendo la transizione tra famiglia e scuola. Programmazione educativa Ad inserimenti avvenuti e consolidati, il gruppo di lavoro ha pensato di approfondire il percorso, già intrapreso lo scorso anno, che si occupa di accogliere le emozioni del crescere e diventare adulti, attraverso attività trasversali per bambini ed adulti,dal tocco leggero. Quest'anno l'argomento prescelto è quello della paura, o meglio, della paura di aver paura. Metafore d'infanzia oh-oh! E PIPPO PETTIROSSO FA UN GIRETTO La metafora del nido è presente in molti libri per ragazzi e non solo per la prima infanzia: Costruire il nido Annidarsi La protezione del nido Rifugiarsi nel nido Lasciare il nido Spiccare il volo dal nido Cadere dal nido. Rimanere soli nel nido Anche l'utilizzo del gufo come rappresentazione del bambino è molto sfruttato dagli scrittori e illustratori per ragazzi. Sarà per le loro grandi teste, per i loro

grandi occhi espressivi, per il loro muoversi, sul ramo, a piccoli passi o a lente e grandiose battute d'ali. Tutto questo è unito al fatto che il gufo, nell'iconografia e nella tradizione classica, è sempre stato considerato il saggio per eccellenza, quindi intelligente. Insomma sembra sia molto facile immedesimarsi nel gufo! Il gufo sfida la notte e le nostre paure. Che possa volare via lontano, poi, ci rassicura sul nostro libero arbitrio. "Lasciare il nido", per le famiglie, è spesso una scelta volontaria, ma può essere anche obbligatoria e comunque mai completamente indolore. A volte, la consapevolezza che è venuto il momento che il piccolo prenda il volo, non è supportata dalla convinzione che le sue piccole ali sappiano sorreggerlo. "E se anche sa volare, dove potrà posarsi? Chi incontrerà? Chi si occuperà di lui ancora così piccolo e inesperto?" Noi educatori siamo come lo scoiattolo di "oh-oh!", Il gufetto è caduto dal nido e noi lo aiutiamo a ritrovare la sua mamma, a fare tanti incontri che si rileveranno interessanti, a intraprendere esperienze che consolideranno le sue competenze. Dobbiamo anche aiutare la mamma/famiglia a ricongiungersi al suo piccolo, evitando l'ansia di averlo perso o abbandonato; per poter tornare al nido e festeggiare con i biscotti. Nessun' altra caduta o primo volo dal nido farà più così paura come la prima/o. L'avventura di Gufetto richiama una serie di emozioni che coinvolgono tanto i bambini quanto gli adulti (la lacrima che scende sulla guancia di mamma Gufo). Tra queste, quella che "spaventa" di più è la PAURA. Le separazioni, anche le meno dolorose sono cariche della paura dell'ignoto e dell'aver perso la persona amata. E allora, parliamo di paura! E di quanto la paura ci spaventi, ci preoccupi, quale fosse solo un'emozione negativa. Ancora una volta ci vengono in aiuto i libri che ci facilitano nell'accogliere, nel rappresentare, e nell'elaborare l'emozione della paura dei bambini e degli adulti. I bambini/e che sono con noi per il secondo anno, invece, "sanno già volare bene" Loro sanno che il loro nido (la loro casa) è sicuro e sempre pronto ad accoglierli. Come Pippo Pettirosso, sono pronti a sfruttare proposte e occasioni. Pronti a confrontarsi e ad identificarsi, ma consapevoli della propria identità e del proprio ruolo all'interno della famiglia e del Centro Bambini. Interpreteranno i ruoli dell'orso, della lepre e della rana del libro aiutando i nuovi compagni ad ambientarsi e ad acquisire sicurezza, solo dopo aver superato la "paura di essere messi da parte" o "di essere meno importanti" dei nuovi bambini arrivati. Il pensiero che sottende al nostro obbiettivo pedagogico è supportato nel quotidiano attraverso: Gioco libero Attività motoria Narrazione-Lettura-Animazione Manipolazione Grafico-pittorica Logica Gioco del far finta Sabbiera Uscite e visite a mostre, teatro, musei Giochi cantati

Musica e canzoni Giochi affettivi... Queste proposte vengono quotidianamente documentate in un diario a disposizione dei genitori che informa quasi con puntualità sulle esperienze del proprio bambino. Per ogni bambino viene costruito inoltre, giorno dopo giorno, un diario personale, corredato da schede tecniche sulle singole attività, da fotografie, lavori grafici. Attività e strumenti Osservazione: Il gruppo di lavoro si propone di utilizzare l osservazione in stretta relazione con la programmazione educativa, come strumento per conoscere i bambini, le loro caratteristiche e le loro potenzialità e modulare l azione educativa. Documentazione: La documentazione prodotta dagli educatori assume forme differenti: interna (percorso relativo alla progettazione, relazioni, verbali, comunicazioni scuola/famiglia, fotografie, elaborati dei bambini); esterna (elaborati dei bambini esposti nel nido o raccolti in piccoli libretti, foto, CD ) Monitoraggio: Verifica: Il monitoraggio della programmazione delle attività e dei progetti viene svolto periodicamente dal gruppo di lavoro per valutare l adeguatezza del percorso educativo. Viene valutato il percorso educativo riflettendo su: interesse partecipazione dei bambini alle attività proposte; competenze attivate nella logica dei traguardi di sviluppo; corrispondenza tra ciò che il gruppo di lavoro si propone di svolgere a inizio anno e il percorso educativo realmente affrontato. La valutazione è quindi pensata come una bussola che consente agli insegnanti di mantenere la rotta. Modalità di partecipazione delle famiglie Come prevede il regolamento del Comune di Genova (adottato con Delibera Consiglio Comunale n 4 del 2009) gli organismi di partecipazione per i Servizi educativi per la prima infanzia sono:

Comitato di partecipazione, organo di partecipazione delle famiglie e del territorio alla vita scolastica. Assemblea di Scuola, formata dal gruppo di lavoro e dai genitori dei bambini Assemblea di sezione, momento di incontro tra i genitori ed il personale della scuola Nel rispetto delle indicazioni della Carta dei Servizi ai Bambini di 0/6 anni, ogni anno scolastico sono previste tre riunioni di sezione con gli educatori : a settembre per uno scambio sull organizzazione del servizio a dicembre per presentare la programmazione educativa e il calendario delle attività a maggio per la verifica dell attività didattica e della crescita dei bambini e sono programmati colloqui individuali, svolti possibilmente con entrambi i genitori. I genitori collaborano alla realizzazione delle finalità educative partecipando alle diverse iniziative programmate quali : feste, incontri, uscite didattiche e laboratori. Strategie per continuità educativa I servizi educativi per la prima infanzia comunali fondano la propria offerta formativa sulla continuità educativa e didattica. Esse si pongono in continuità e complementarità con il sistema delle molteplici esperienze sociali ed educative compiute dal bambino. Momenti delicati come il primo ingresso al Centro bambini, il passaggio dal Centro bambini alla scuola dell infanzia sono oggetto di attenzione particolare. Continuità educativa come confronto con le insegnanti della scuola infanzia affinché il passaggio per il bambino avvenga in modo armonico. Vengono, inoltre, ricercati e mantenuti attivi scambi e raccordi con molteplici realtà e servizi operanti a livello territoriale: associazioni, enti e istituti pubblici e privati.