APPUNTI PER UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA



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Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

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OLTRE LO «Speciale» APPUNTI PER UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA ROBERTO MEDEGHINI - Pedagogista Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies milieu.it gridsitaly.com

Le rappresentazioni sociali della disabilità (M.Mercier, 1999) Immagine Rappresentazione Visti come bambini incapaci di inserirsi da soli nella vita sociale e diventare autonomi. HF = impossibilità Impotenza HM=down Follia Autismo HF = approccio tecnico, voglia di vivere protesico, compensativo HM= incapacità d apprendere, infermità mentale, mondo chiuso Positiva Negativa Autonomia Dipendenza HF+HM sofferenza, esclusione. Roberto Medeghini Gallarate, 22 giugno 2012

Rappresentazione comune dei disabili, come persone o come gruppo, che contravviene a tutti i valori normativi di corpo e, di conseguenza, ai criteri che definiscono i principi di «attività», di «produttività» e di «capacità gestionale dello spazio e del tempo», di «creatività». É l esplicitazione di una concezione sociale in cui si condivide l immagine di una disabilità prigioniera del suo deficit.

UN PO DI CHIAREZZA: LE EPISTEMOLOGIE DISABILITÁ BISOGNI ED.SP. normalità/deficit NORMA abilità/inabilità ABILISMO Relazione causale norma-deficit-bisogno Riferimento al non funzionamento Problema «interno» alle persone Neutralità dei contesti

Ricadute sulla natura dei processi formativi, sociali, produttivi a.richieste a. adattamento come indicatori di funzionamento individuale b. autonomia in un contesto fondato sull omogeneità 1. Integrazione progressiva Processi di normalizzazione e compensazione b.modi di intendere l integrazione 2. Integrazione differenziale basate sul criterio di gravità 3. Integrazione condizionale possibilità dell «handicap da conversione»

Quale rapporto fra rappresentazioni del lavoro e di arte e quelle di disabilità, fra? Devono conciliarsi rappresentazioni contrastanti: da una parte l inabilità e dall altra la proprietà normativa abilista del lavoro con le componenti della competenza, dell autonomia. E per quanto riguarda il linguaggio artistico, da una parte viene collocata l inabilità ad uscire dal concreto e, dall altra, la dimensione creativa dell arte. Gli esiti di questo rapporto rimandano in genere ad un immagine di inconciliabilitàchediventa dominante nella percezione sociale, impedendo così la costruzione di una rappresentazione adulta della persona con disabilità.

COME USCIRNE?

Spostamento della riflessione dal deficit rappresentato all interno della persona alle barriere e agli ostacoli ( aspettative, organizzazione, ruoli, linguaggi ) costruiti dai e nei contesti istituzionali, sociali, lavorativi, culturali disabilitanti e costituenti l area dei «senza voce» (Rifer Inclusione e Disability Studies)

DEFICIT, BISOGNI SPECIALI Quanto è autonomo? Qual è la difficoltà che crea maggiori problemi nel lavoro? Punti di partenza INCLUSIONE Quali condizioni e aiuti gli permettono di essere autonomo? Qual è l organizzazione, gli strumenti, la tempistica maggiormente facilitanti? Qual è la causa della sua difficoltà relazionale? Quali condizioni organizzative (contesti, gruppi, attività ) e relazionali permettono di costruire un clima adeguato? Roberto Medeghini Gallarate, 22 giugno 2012

Educare i contesti per modificarli Interdipendenza fra Sistema di relazioni ( carattere interattivo, negoziale, storie, discorsi comuni) Aspettative, Percezioni e Attribuzioni Visibilità e peso sociale del compito

La competenza si configura come un insieme complesso e articolato di abilità e capacità ed ha a che fare con i modi in cui sono riconosciute, scambiate ed utilizzate nelle comunità di pratiche: vi è quindi una continua ricorsività fra individuale e sociale. La competenza esperta non è riducibile all individuale, ma all organizzazione delle comunità di pratiche di cui la persona è parte. Roberto Medeghini Gallarate, 22 giugno 2012

RIDARE VOCE al «voler dire» Superare l egemonia del linguaggio tecnico normativo, riconoscendo le diverse pratiche discorsive e non, comprese quelle che la persona fa o non fa di se stessa. I linguaggi come luoghi dell imperfetto, dell assenza, dello scarto, delle sgrammaticature come condizione per il «poter dire»; I linguaggi non solo come segno, ma traccia di esistenze, epistemologie e di biografie; I linguaggi come appartenenza e partecipazione alle comunità di discorsi; I linguaggi come elementi di decostruzione di stereotipi; I linguaggi come pratiche della contemporaneità.

RISCHI L interdizione La rarefazione La mediazione

Da qui la ricerca di continue ritraduzioni, come se non si riuscisse mai davvero a incontrare chi ci interpella, come se non potessimo mai interpretare «il voler dire». Da qui non facciamo altro che constatare che i nostri codici, i nostri linguaggi non bastano a se stessi, ma necessitano, per esistere, di altre lingue e di altri discorsi, di altre vite.

Armstrong,F. and Barton, L. (2007) Policy, Experience and Change and the Challenge of Inclusive Education: The Case of England, in L.Barton and F.Armstrong (eds) ) Policy, Experience and Change: Cross-cultural Reflections on Inclusive Education, Dordrecht: Springer Foucault, M. (1973), La verità e le forme giuridiche, in Archivio Foucault,2. 1971-1977. Milano:Feltrinelli. Medeghini, R. Valtellina E. (2006). Quale disabilità? Culture, modelli e processi di inclusione. Milano: Franco Angeli. Medeghini R. (2006) Disabilità e corso della vita Angeli Ed. Milano. Medeghini R. (2006), La personalizzazione del progetto di vita in Animazione Sociale 6/7 pp. 10-19 Medeghini R.(2006), Le pratiche inclusive come presupposto di cittadinanza in Animazione Sociale 10 pp. 70-80 Medeghini R. (2007). Idee di differenze. Rappresentazioni e prassi per le disabilità nella formazione professionake di Bergamo e provincia. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R., Messina M (2007) Come uscire dalla dicotomia autonomia/dipendenza in Animazione Sociale 10 pp. 70-80 Medeghini R.et al. (2009). L inclusione scolastica. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R. et al (a cura di), 2011. L educazione inclusiva. Culture e pratiche nei contesti educativi e scolastici:una prospettiva psicopedagogica. Milano : Angeli Editore. Medeghini R. (2012). Diritti, comunità ed ecodipendenze, in Osio O. e Braibanti P.(a cura di). Il diritto ai diritti. Franco Angeli editore, Milano. Medeghini R. (2012). Quali servizi nella prospettiva inclusiva? In Medeghini R. et al (a cura di) L adulto disabile è risorsa di una comunità inclusiva. In Animazione Sociale 261 pp. 42-51.