Alcol e lavoro Compiti del medico competente



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Transcript:

Alcol e lavoro Compiti del medico competente D.Lgs 81/08 Legge 125/2001 art. 15 Provvedimento del 16 marzo 2006 San Bonifacio (VR) Polo Ospedaliero Fracastoro 26 marzo 2009 Dott. Emilio Cipriani Dipartimento di Prevenzione S.P.I.S.A.L. 1

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Valutazione del rischio Il datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente quando presente, deve valutare il rischio legato alla assunzione di alcolici nella propria azienda. Tale valutazione va inserita in uno specifico capitolo del D.V.R. 3

Valutazione del rischio La valutazione deve riguardare in particolare le attività elencate nel provvedimento del 16 marzo 2006. Il medico competente terrà conto della valutazione del rischio nel predisporre la sorveglianza sanitaria. 4

Valutazione del rischio Per i lavoratori addetti alle attività elencate dal provvedimento del 16 marzo 2006 non è prevista la sorveglianza sanitaria obbligatoria 5

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 articolo 25,1.a) Il medico competente collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale 6

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 articolo 41 comma 4 Le visite mediche di cui al comma 2, a cura e spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente. Nei casi ed alle condizioni previste dall'ordinamento, le visite di cui al comma 2, lettere a), b) e d) sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. Ciò non significa sottoporre tutti i lavoratori a batterie di esami di laboratorio per l alcol! 7

Alcoldipendenza La condizione di alcoldipendenza non è una diagnosi laboratoristica ma è una diagnosi specialistica (psichiatrica). Per porre il dubbio di alcoldipendenza il medico competente deve disporre di un ampio ventaglio di strumenti tecnici che permettano di valutare e raccogliere informazioni quanto più dettagliate possibile: visita medica, anamnesi e colloquio clinico rilievi obiettivi e analisi di laboratorio informazioni provenienti dall organizzazione aziendale ricerche di tipo epidemiologico questionari 8

Alcoldipendenza DSM IV Manuale Statistico Diagnostico delle malattie mentali IV ed. almeno tre dei seguenti criteri diagnostici 1. presenza di tolleranza ovvero necessità di aumentare il consumo per raggiungere gli stessi effetti psichici oppure effetti clinici ridotti mantenendo costante il consumo; 2. Sindrome di astinenza 3. Assunzione della sostanza per periodi prolungati o in quantità maggiori di quelle previste dal soggetto; 4. Persistente desiderio di smettere o di ridurre il consumo alcolico con ripetuti insuccessi; 5. Una grande quantità di tempo spesa in attività necessarie a procurarsi alcol ad assumerlo o a riprendersi dagli effetti; 6. Interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell alcol; 7. Uso continuativo dell alcol nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica causato o esacerbato dall uso di alcol. 9

Dipendenza ICD 10 Classificazione Internazionale delle Malattie dell OMS almeno tre dei seguenti criteri diagnostici 1. Forte desiderio o senso di compulsione a usare una o più sostanze; 2. Evidente compromissione della capacità di controllare l uso di una o più sostanze. Ciò può essere in relazione a difficoltà nell evitare l uso iniziale, difficoltà nel sospendere l uso, difficoltà di controllo del livello d uso; 3. Stato di astinenza, o uso della sostanza per attenuare o evitare sintomi di astinenza, e consapevolezza soggettiva dell efficacia di tale comportamento; 4. Presenza di tolleranza agli effetti della sostanza; 5. Progressiva trascuratezza dei piaceri, comportamenti o interessi a favore dell uso della sostanza; 6. Uso persistente della sostanza nononstante la evidente presenza di conseguenze dannose. 10

Abuso alcolico DSM IV Manuale Statistico Diagnostico delle malattie mentali IV ed. una o più delle seguenti condizioni nell ultimo anno 1. Uso ricorrente di sostanze alcoliche che incide negativamente su impegni lavorativi, scolastici o quotidiani; 2. Uso ricorrente si sostanze in situazioni che sono fisicamente rischiose; 3. Problemi legali relativi all uso di alcol; 4. Uso continuativo di alcol nonostante vi sia evidenza di ricorrenti problemi sociali e interpersonali causati o esacerbati dall alcol. 11

Base per una ricerca bibliografica Riboldi e Bordini (2008) in Giornale di Medicina del Lavoro e Ergonomia (vol XXX n.3 supplemento 2008) http://gimle.fsm.it/30/3s/0i.pdf ---> pag. 56 Ranieri Diagnosi mediante test e questionari in http://digilander.libero.it/massimilianogentile/testpsicologici.pdf Aradottir, Asanovska, Gjerss, Hansson, Alling (2006) in Alcohol and alcoholism http://alcalc.oxfordjournals.org/cgi/reprint/41/4/431 --> free pdf Linee Guida sull'audit dell'who http://whqlibdoc.who.int/hq/2001/who_msd_msb_01.6a.pdf --> pag. 18 il test in INGLESE Struzzo, De Faccio, Moscatelli, Scafato (2006) in Bollettino per le farmacodipendenze e l'alcolismo http://www.bollettinodipendenze.it/viewdocument/25-contributi-originali.html --> contiene le domande a pag. 2 12

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GGT: cause di falsi positivi Metabolici: obesità,, diabete, iperlipemia Altre patologie: danno tubulare renale, traumi, pancreatite,, infarto miocardico Farmaci: fenobarbitale,carbamazepina carbamazepina, fenitoina,, acido valproico,, anticoagulanti Altri tossici: solventi ( percloroetilene). 14

CDT: cause di falsi pos / neg Falsa positività Bassi livelli di sideremia Uso di estroprogestinici,, ACE inibitori Cirrosi epatica e insufficienza epatocellulare Falsa negatività BMI elevato trigliceridi, colesterolo HDL Varianti genetiche delle transferrina 15

Diagnosi di PAC: Questionari I più utilizzati sono CAGE, A.U.D.I.T.,, MALT, MAST Ricercano segni/sintomi di tolleranza, astinenza, uso problematico Hanno sensibilità e specificità più elevati dei marcatori bioumorali Vanno validati nelle varie popolazioni Dipendenti dal setting in cui sono utilizzati Dovrebbero essere inseriti (in edizione semplificata?) in qualsiasi raccolta anamnestica 16

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D. Lgs. n. 81/2008 Art. 18. - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; f) richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro (*) bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l obbligo di s. s. non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità (*) Politiche aziendali di promozione della salute 18

D. Lgs. n. 81/2008 Art. 19 - Obblighi del preposto f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; (sanzione: arresto da 1 a 3 mesi o con l ammenda da 500 a 2.000 euro) g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall'articolo 37. (sanzione: ammenda da 300 a 900 euro) 19

Valutazione del Rischio esempio di procedura aziendale e formazione del preposto D.Lgs. 81/2008 art. 37 comma 7 1) Impedire che il lavoratore (in condizione di malessere o di alterazione psicofisica) svolga operazioni pericolose Non farlo lavorare Non permettere che usi la propria auto Farlo riposare in un luogo adeguato Avvisare il diretto superiore 2) Se il soggetto sta male, attivare il Servizio di Primo Soccorso Aziendale, il quale provvederà a: accompagnarlo a casa chiamare il 118 3) Se il soggetto è agitato e violento, attivare le forze dell ordine 20

LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E DI PROBLEMI ALCOLCORRELATI legge 30.03.2001 n. 125 Art. 15. disposizione per la sicurezza sul lavoro 1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumità o la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro della sanità, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è di fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Intesa 16 marzo 2006 21

LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E DI PROBLEMI ALCOLCORRELATI legge 30.03.2001 n. 125 Art. 15. 2. Per le finalità previste dal presente articolo i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono essere effettuati esclusivamente dal medico competente ai sensi dell articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero dai medici del lavoro dei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro con funzioni di vigilanza competenti per territorio delle aziende unità sanitarie locali. 22

LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E DI PROBLEMI ALCOLCORRELATI legge 30.03.2001 n. 125 Art. 15. 3. Ai lavoratori affetti da patologie alcolcorrelate che intendano accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione presso i servizi di cui all articolo 9, comma 1, o presso altre strutture riabilitative, si applica l articolo 124 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con decreto del Presidente della Repubblica, 9 ottobre 1990, n.309. 23

Intesa 16 marzo 2006 Allegato 1: Attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi 1. attività per le quali è richiesto un certificato di abilitazione per l espletamento dei seguenti lavori pericolosi: a) impiego di gas tossici (articolo 8 del regio decreto 9 gennaio 1927, e successive modificazioni); b) conduzione di generatori di vapore (decreto ministeriale 1 marzo 1974); c) attività di fochino (articolo 87 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 302); d) fabbricazione e uso di fuochi artificiali (decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1973, n. 145); e) vendita di fitosanitari (articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290); f) direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari (decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1970, n. 1450, e successive modifiche); G )manutenzione degli ascensori (decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162); 24

Intesa 16 marzo 2006 Allegato 1: Attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi 2. dirigenti e preposti al controllo dei processi produttivi e alla sorveglianza dei sistemi di sicurezza negli impianti a rischio di incidenti rilevanti (articolo 1 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334); 3. sovrintendenza ai lavori previsti dagli articoli 236 e 237 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547; 4. mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private in qualità di: medico specialista in anestesia e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attività diagnostico terapeutica di tipo invasivo; infermiere; ostetrica; caposala e ferrista; 5. vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svolte in strutture pubbliche e private; 25

Intesa 16 marzo 2006 Allegato 1: Attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi 6. Attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado; 7. mansioni comportanti l obbligo della dotazione del porto d armi, ivi comprese le attività di guardia particolare e giurata; 8. mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali è richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D, E, e quelli per i quali è richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi o di veicoli in servizio di noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione professionale per guida di veicoli che trasportano merci pericolose su strada; b) personale addetto direttamente alla circolazione dei treni e alla sicurezza dell esercizio ferroviario; c) personale ferroviario navigante sulle navi del gestore dell infrastruttura ferroviaria con esclusione del personale di camera e di mensa; d) personale navigante delle acque interne; 26

Intesa 16 marzo 2006 Allegato 1: Attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi Segue 8. mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: e) personale addetto alla circolazione e alla sicurezza delle ferrovie in concessione e in gestione governativa, metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie, autolinee e impianti funicolari aerei e terrestri; f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di sollevamento, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie; g) personale marittimo delle sezioni di coperta e macchina, nonché il personale marittimo e tecnico delle piattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibito ad attività off-shore e delle navi posatubi; h) responsabili dei fari; i) piloti d aeromobile; l) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo; m) personale certificato dal Registro aeronautico italiano; n) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, terrestre ed aerea; o) addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti; p) addetti alla guida di macchine di movimentazione terra o merci; 27

Intesa 16 marzo 2006 Allegato 1: Attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi 9. addetto e responsabile della produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita di esplosivi; 10. lavoratori addetti ai comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attività in quota, oltre i due metri di altezza; 11. capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione; 12. tecnici di manutenzione degli impianti nucleari; 13. operatori addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili, settore idrocarburi; 14. tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere. 28

informazioni provenienti dall organizzazione aziendale RAGIONEVOLE DUBBIO Il dirigente ha l obbligo di affidare i compiti al lavoratore (art 18 comma 1 lettera c); deve allontanare il lavoratore (art. 15 comma 1 lettera m); richiede al medico competente (art. 18 comma 1 lettera g); vigila affinché (art. 18 comma 1 lettera bb); richiede l osservanza da parte dei singoli lavoratori (art. 18 comma 1 lettera f). Il preposto sovrintende e vigila in caso di persistenza della inosservanza informa i superiori diretti (art.19 comma 1 lettera a); segnala tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente (art. 19 comma 1 lettera f). 29

M.R.* SI M.R.* NO SALUTE S. S.** SI 3 2 S. S.** NO 4 1 * mansioni a rischio inserite nell allegato del provvedimento 16 marzo 2006 ** sorveglianza sanitaria 30

NO S.S. NO mansione a rischio impiegato non addetto a VDT e quindi non soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria. Viene al lavoro spesso in evidente stato di alterazione alcolica. Non è possibile sottoporlo a controllo alcolimetrico in quanto non rientra nelle categorie elencate nell allegato al provvedimento del 16 marzo 2006. Il medico competente, se presente in azienda non è tenuto a farsi carico del caso. Il datore di lavoro potrà inviare il lavoratore alla commissione ex art. 5 della L.300/70 istituita presso ciascuna Ulss. 31

SI S.S. NO mansione a rischio Impiegato addetto a VDT e quindi soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria. Viene segnalato al medico competente perché a volte viene al lavoro in stato di ebbrezza. Il medico competente è tenuto a farsi carico del caso accertando l eventuale condizione di alcoldipendenza senza ovviamente porre in dubbio l idoneità alla mansione di videoterminalista che non rientra nella tabella allegata al provvedimento del 16 marzo 2006. Lavoratore notturno soggetto a S.S., addetto alla reception di un albergo e quindi ad una attività che non rientra nell allegato al provvedimento del 16/03/06. Il lavoratore non può essere sottoposto a controllo dell alcolemia ma il M.C. potrà verificare la condizione di alcoldipendenza se ha un sospetto o riceve una segnalazione di ragionevole dubbio. Non è in discussione 32 l idoneità alla mansione.

SI S.S. Si mansione a rischio Lavoratore notturno soggetto a S.S., addetto alla vigilanza del territorio in automobile (patente B). Il M.C. deve finalizzare la visita medica anche alla verifica dell assenza di alcoldipendenza ai fini della idoneità alla mansione. Lavoratore edile soggetto a SS sarà analogamente sottoposto a verifica di assenza di condizioni di alcoldipendenza. Autista di camion (patente C) soggetto a S.S. per stupefacenti. Il M.C. deve finalizzare la visita medica anche alla verifica dell assenza di alcoldipendenza ai fini della idoneità alla mansione. 33

NO S.S. SI mansione a rischio L insegnante non soggetto a S.S. può essere sottoposto a controllo alcolimetrico. Non essendoci il medico competente a cui affidare il controllo, potrà intervenire solamente il medico dello Spisal che tuttavia non è tenuto a verificare la condizione di assenza di alcoldipendenza. Il datore di lavoro potrà inviare il lavoratore alla commissione ex art. 5 della L.300/70 istituita presso ciascuna Ulss. Autista con auto di servizio (patente B) non è soggetto a S.S. ma rientra nell elenco del provvedimento del 2006. C è il M.C. aziendale per la presenza di altri lavoratori soggetti alla S.S. che potrà effettuare accertamenti alcolimetrici. Il lavoratore non può rifiutare di sottoporsi all esame con l etilometro o sulla saliva, mentre è necessario il consenso informato per l alcolemia. 34

Il consenso informato Il prelievo ematico è un atto cruento che richiede il consenso informato. L art. 25, comma 1, lettera g del D.L.vo 81/08 prevede che il m.c. informi il lavoratore sul significato della sorveglianza sanitaria a cui è sottoposto (art. sanzionato) NON SI PUO OPERARE SENZA IL CONSENSO INFORMATO 35

Negazione del consenso Nel caso il lavoratore neghi il consenso: Non è possibile esprimere il giudizio di idoneità relativamente al compito lavorativo. 36

Gestione del lavoratore con problemi alcolcorrelati in mansioni non a rischio Azienda con MC, lavoratore spostato a mansioni non a rischio, sottoposto alla sorveglianza sanitaria per altri rischi: Il Medico Competente: Counselling Coinvolgimento del MMG Eventuale invio al Sert Invio alla commissione ex art. 5 L. 300/70 Azienda priva di MC perché non presenta rischi lavorativi con obbligo di sorveglianza sanitaria Il datore di lavoro: Eventuale invio al Sert Invio alla commissione ex art. 5 L. 300/70 37