XXXIX Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Milano, 28-30 Ottobre 2015



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SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

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Dipartimento di Scienze Biomediche Sezione di Citomorfologia XXXIX Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Milano, 28-30 Ottobre 2015 STUDIO MULTICENTRICO ITALIANO SULL INTERAZIONE GENI-AMBIENTE NELL EZIOLOGIA DEI LINFOMI: ATTIVAZIONE DEL RECETTORE ARILICO (AhR) COME BIOMARCATORE DELL ESPOSIZIONE ALLA TCDD Sonia Sanna, PhD 2007 1

STUDIO MULTICENTRICO Responsabili Scientifici Università di Cagliari: Prof. Pierluigi Cocco Prof.ssa Maria Grazia Ennas Partecipanti all Unità di Ricerca: Azienda Sanitaria ASL8 CAGLIARI Azienda Sanitaria ASL3 NUORO Università di Cagliari Università di Bari ISPO Firenze Università di Firenze Università di Novara Università di Verona Età Casi: 20/74 Controlli: Assistiti SSN Sardegna Altri Centri: Ricoveri Ospedalieri Intervista con questionario: Storia sanitaria, stile vita, storia residenziale e lavorativa. 2

OBIETTIVI DELLO STUDIO Valutare il ruolo dell attivazione del recettore AhR (Aryl Hydrocarbon Receptor) quale fase intermedia del processo di linfomagenesi indotto da diossine. Sfruttando l attivazione del recettore come biomarcatore siamo in grado di valutare la presenza dello xenobiotico (TCDD) nel siero campione in studio per cui stiamo effettuando uno Screening nella coorte che comprende pazienti affetti da linfoma e controlli sani. L evidenza di attivazione del recettore arilico, indicata quale principale meccanismo d azione delle diossine e di composti diossino simili, ci consente di considerare come non esposti i soggetti negativi al test, riducendo così i costi della determinazione diretta delle diossine. 3

PCDD Policlorodibenzodiossine DIOSSINE PCDF Policlorodibenzofurani Persistent Organic Pollutans (POPs), definita dalla Convenzione di Stoccolma promossa dall Environmental Program delle Nazioni Unite nel 2001. Presentano similitudini nella struttura chimica, nelle proprietà fisiche e nell azione biologica Dotate di elevata termostabilità, liposolubili, resistenti alla degradazione chimica e microbiologica Persistono nell ambiente, si accumulano nel siero e nei tessuti ricchi di grassi dell uomo e degli animali Distribuiti in modo ubiquitario nell ambiente e tra i composti tossici più conosciuti vi è la TCDD TCDD: 2,3,7,8 Tetraclorodibenzo-p-diossina 4

MECCANISMO D AZIONE DELLA TCDD AhR: Coinvolto nell organogenesi Detossificazione di endo e xenobiotici Implicato in diverse risposte organo-specifiche indotte dalla diossina. 5

FASI DELLA SPERIMENTAZIONE IN VITRO DELL ATTIVAZIONE DEL RECETTORE AhR Transfezioni su cellule HepG2 con utilizzo di Sistemi Reporter Saggi Luminometrici Dual-Luciferase Assay Sistem 6

PROTOCOLLO 7

SCHEMA DELLA REAZIONE L'enzima luciferasi eventualmente espresso, catalizza la carbossilazione ossidativa della luciferina (substrato), causando la luminescenza. La quantità di luce rilevata correla con l espressione della luciferasi ed è direttamente proporzionale all'attività del promotore attivato dal recettore. 8

ANALISI EPIDEMIOLOGICA Risultati preliminari -1- Descrizione della popolazione in studio N Genere (M, F, M/F) Età (media; ds) AhR + (N, %) Controlli 189 101, 88, 1,15 56,0; 14,0 56, 29,6 Dlbcl 62 39, 23, 1,70 58,3; 16,17 10, 16,1 Follicolare 41 21, 20, 1,05 55,2; 12,95 16, 39,0 LLC 39 21, 18, 1,17 66,5; 10,31 15, 38,5 Hodgkin 58 23, 35, 0,66 39,2; 14,91 17, 29,3 Mieloma m. 50 27, 23, 1,17 64,8; 10,45 12, 24,0 Altri 76 50, 26, 1,92 60,0; 11,40 20, 26,3 Linfoma nas 17 11, 6, 1,83 59,6; 14,41 9, 52,9 Tutti i linfomi 343 192,151, 1,27 57,0; 15,34 99, 28,9 Rischio di linfoma per tutti i sottotipi combinati, e per i maggiori tipi istologici, classificati secondo la Classificazione WHO del 2008. Calcolo dell Odds ratio e intervallo di confidenza associato alla positività AhR per ciascun maggiore tipo istologico di linfoma, mediante regressione logistica non condizionale, aggiustando per età e genere. 9

ANALISI EPIDEMIOLOGICA Risultati preliminari -2- N AhR + (N, %) OR (I.C. 95% ) Controlli 189 56, 29,6 - Dlbcl 62 10, 16,1 0.6 (0.3 1.3) Follicolare 41 16, 39,0 2.0 (1.0 4.0) LLC 39 15, 38,5 2.3 (1.0 5.0) Hodgkin 58 17, 29,3 1.2 (0.6 2.5) Mieloma m. 50 12, 24,0 1.1 (0.5 2.3) Altri 76 20, 26,3 1.2 (0.6 2.2) Tutti i linfomi 343 99, 28,9 1.2 (0.8 1.9) 10

CONCLUSIONI I nostri risultati mostrano un associazione tra l attivazione del recettore AhR ed il rischio di linfoma follicolare e di leucemia linfatica cronica. La presenza di attivatori del recettore AhR nella popolazione studiata è risultata pari al 29%; studi successivi permetteranno di capire in quale misura altre esposizioni, lavorative, ambientali, dietetiche o da stili di vita, possono essere co-responsabili di questa attivazione. Uno dei limiti del Saggio Luminometrico è la mancata quantificazione della diossina presente nel siero. Il test è sensibile, ma di specificità sconosciuta fino al momento in cui sarà possibile dosare la diossina negli stessi campioni con precisione. La fase successiva prevede l esecuzione del dosaggio di TCDD e TCDF nel siero in gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa ad alta risoluzione nei soli campioni che attivano il recettore AhR, il che permetterà di contenere i costi estremamente elevati di tali determinazioni. Valutare adeguatamente la specificità del test di attivazione del recettore arilico quale biomarcatore della contaminazione da diossine. 11

RINGRAZIAMENTI Prof. Pierluigi Cocco Prof.ssa M.Grazia Ennas M.Grazia Zucca PhD Arianna Murgia Intervistatrice Università degli Studi di Cagliari Centro di Novara Centro di Firenze Unità di Statistica Medica e SCDU Epidemiologia dei Tumori, Dipartimento di Scienze Mediche, Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Alessandria, Novara, Vercelli e CPO-Piemonte, Novara Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, ISPO Firenze Centro di Perugia Dipartimento di Medicina, Università degli Studi di Perugia Centro di Bari Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Bari Centro di Verona Dipartimento di Patologia e Diagnostica, Università degli Studi di Verona 12

Dichiarazione di Assenza Conflitti d Interesse degli Autori Il lavoro è stato finanziato dall Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. L autrice del presente lavoro e tutti i collaboratori dichiarano assenza di conflitti di interesse e di rapporti diretti o indiretti con enti, fondazioni, istituzioni, sponsor, organizzazioni non governative, o qualsiasi altra organizzazione i cui interessi potrebbero influenzare la conduzione delle analisi e le conclusioni del presente lavoro. 13