ZUMBO ROSARIANNA LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE

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ZUMBO ROSARIANNA LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE

LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE Rosarianna Zumbo Pubblicato da Mistal Service sas Via U. Bonino, 3, 98100 Messina (Italy) Questo libro e distribuito come un lavoro Open Access. Ogni lettore può scaricare, copiare e usare il presente volume purché autore e casa editrice siano opportunamente citati. AVVISO IMPORTANTE L'editore non si assume nessuna responsabilità per qualsiasi svantaggio o danno derivante dalle informazioni, raccomandazioni o consigli elencati dovute all uso di materiale, illustrazione, metodo o idea contenuti nel presente volume. Opinioni ed affermazioni contenute in questo libro appartengono all Autore e non all Editore. Inoltre, l Editore non si assume nessuna responsabilità per l'accuratezza delle informazioni contenute nel presente volume. Pubblicato: Febbraio, 2013 Questo libro in forma elettronica e disponibile sul sito www.mistralservice.it/books LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE Rosarianna Zumbo 978-88-98161-03-4 3

INTRODUZIONE La SISSIS, Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per l Insegnamento Secondario, è una struttura didattica interateneo, cui partecipano con convenzione le Universit{ di Messina, Catania e Palermo. E stata istituita, al pari delle SISS nazionali, nel 1998, con l obiettivo di garantire una formazione completa e professionale agli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il corso ha durata biennale, e prevede, oltre ad approfondimenti storici, epistemologici e didattici delle discipline di pertinenza delle singole classi concorsuali, almeno 200 ore di Area Comune, dedicate alle Scienze dell Educazione, delle ore di attivit{ laboratoriali e delle ore di tirocinio, proprio nell ottica di fornire le competenze pedagogiche, psicologiche e metodologiche ritenute indispensabili, nonché caratterizzanti, per conferire abiti scientifici alla professione dell insegnante della scuola secondaria di primo e secondo grado. Progetto di Tirocinio Le attività di tirocinio rappresentano un momento significativo e qualificante all interno dell offerta formativa del corso SISSIS, in quanto sono state pensate come occasione di raccordo tra competenze di tipo teorico e competenze pratico-operative. Il progetto di tirocinio offre la possibilità di osservare e sperimentare in prima persona cosa accade all interno della classe, al fine di fornire al futuro insegnante occasioni per mettersi alla prova e spunti di riflessione, nonché tutti gli strumenti per costruire una professionalità docente che non si identifica esclusivamente con la conoscenza della disciplina da insegnare, ma che richiede invece anche competenze operative in grado di tradurre quella conoscenza in stimoli efficaci, in grado di coinvolgere il gruppo classe e di guidarlo nel processo di apprendimento. Il progetto di tirocinio prevede diverse fasi, così articolate: 4

T.O.I. ( Tirocinio d Osservazione Indiretta) : si tratta di una riflessione guidata, in presenza di un docente supervisore, e ha lo scopo di introdurre lo specializzando ai diversi aspetti della realtà scolastica e alla conoscenza della normativa vigente in materia di autonomia e di organizzazione generale della scuola; T.O.D., ovvero il tirocinio di osservazione diretta. Si svolge direttamente all interno di due istituti scolastici, un istituto di scuole secondaria inferiore ed uno di scuola secondaria superiore, ed è dedicato alla riflessione sulla scuola, le sue strutture, la sua organizzazione e il suo funzionamento. In questa fase a ogni tirocinante è assegnato dalla scuola un tutor; T.I.A.( tirocinio di intervento attivo) : è la parte in cui è dato modo al tirocinante di mettersi alla prova, sperimentando personalmente le dinamiche di gestione del gruppo classe. In questa fase il tirocinante deve organizzare unità didattiche, attuarle in classe e verificare i risultati raggiunti dagli allievi, avvalendosi di griglie di osservazione, test o compiti opportunamente predisposti. T.R. (tirocinio di riflessione): in questa attività di tirocinio, sono previste ulteriori ore di riflessione su quanto si è osservato e su quanto si è fatto a scuola, da svolgersi in piccoli gruppi guidati dal supervisore, per favorire il confronto e lo scambio di impressioni e suggestioni. 5

CAPITOLO 1 Tirocinio d Osservazione Indiretta (T. O. I.) La prima fase del tirocinio, quella appunto di osservazione indiretta, si è articolata in molteplici incontri, ciascuno dei quali dedicato alla trattazione di un aspetto particolare dell organizzazione scolastica, allo scopo di far vedere come funziona concretamente il mondo della scuola oggi. Uno dei temi affrontati durante questa fase di tirocinio è stato: POF. POF Con la piena entrata a regime dell autonomia scolastica, le scuole sono tenute a presentare il proprio piano dell offerta formativa. Che cosa è Il Piano dell offerta formativa è la carta d identit{ della scuola di ogni istituzione scolastica. Il POF è il documento col quale ogni scuola presenta le proprie proposte formative all utenza; è quindi un documento pubblico, e va consegnato agli alunni all atto dell iscrizione. Ma questo documento non è sempre così facilmente accessibile: ad esempio, nella scuola media Enzo Drago dove ho svolto parte della mia attività di tirocinio, questa possibilit{ mi è stata negata, poiché mi è stato detto che non si può portare il documento al di fuori delle mura scolastiche, e non potevo neanche fotocopiarlo (perché la macchina fotocopiatrice non funzionava bene). La fisionomia del POF è determinata dalla progettazione del curricolo, sia per la quota definita a livello nazionale sia per 6

quella riservata alla scuola stessa, e dalle attività extracurriculari, educative ed organizzative. In altri termini, nel POF le scuole definiscono: - le discipline e le attivit{ scelte nell ambito della quota di curricolo riservata alla scuola; - le possibilità di opzione offerte agli studenti e alle loro famiglie; - le discipline e le attività aggiuntive, per la quota facoltativa del curricolo, e le eventuali collaborazioni con enti e istituzioni esterne; - l articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; - le modalità e i criteri adottati per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti. In tal modo il Ministero dell Istruzione, dell Universit{ e della Ricerca, ha ipotizzato una mappa delle categorie, che contiene: Condizioni generali di svolgimento del servizio scolastico Strutture, servizi e regole regole e statuti della scuola: diritti, doveri e forme di partecipazione orari di apertura strutture e servizi che gli Enti locali o altri mettono a disposizione della scuola collegamenti e rapporti con il tessuto urbano Corsi di studio attivati: corsi tradizionali corsi sperimentali orario obbligatorio annuale discipline della quota nazionale del curricolo competenze possedute al termine dei corsi (profili in uscita) Curricoli, cioè i percorsi effettivamente costruiti dalla singola istituzione scolastica, personalizzabili attraverso l uso degli strumenti di flessibilità discipline e attività della quota di curricolo riservata alla scuola (solo quando sar{ stato attuato quanto previsto dall art. 8 del Regolamento) compensazioni tra le discipline possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie discipline e attività aggiuntive ricerca e sperimentazione 7

modalità e criteri di valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti azioni di - accoglienza - continuità - orientamento, ri-orientamento (passerelle) - sostegno e recupero - promozione delle eccellenze tempi - adattamenti del calendario scolastico - articolazione dell orario complessivo annuale di ciascuna disciplina e attività - uso della quota del 15% del monte ore annuale per eventuali compensazioni tra le discipline - modalit{ di raccordo tra i tempi dell insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni luoghi - aule - laboratori - palestre - luoghi esterni (teatri, università, parchi, mete di viaggi d istruzione) gruppi - classi - gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi - gruppi di alunni che frequentano discipline e attività opzionali - gruppi di alunni che frequentano discipline e attività aggiuntive Rapporti accordi di rete con altre scuole (a partire dal 1 settembre 2000 sarà possibile lo scambio dei docenti che abbiano uno stato giuridico omogeneo) rapporti con il territorio Risorse umane modalità di impiego dei docenti e del personale ATA modalit{ di organizzazione dell istituto Risorse finanziarie necessarie sintetizzate in un preventivo contenente spese di progettazione 8

spese per attività aggiuntive di insegnamento - di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni spese per attività aggiuntive non di insegnamento - di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni - di personale ATA spese di funzionamento (trasporti o altri servizi) spese per l acquisto di materiali di consumo e/o di beni spese per convenzioni e/o accordi di rete spese per la formazione del personale docente e ATA ogni altra spesa necessaria Criteri per il monitoraggio, la valutazione degli esiti, le conseguenti azioni correttive. indicatori e parametri componenti coinvolte eventuali osservatori esterni tempi azioni correttive strumenti di documentazione Singoli progetti concepiti come espressione coerente dell identità dell Istituto e a loro volta articolati in azione - individuazione del problema - descrizione del progetto fasi e modalità della realizzazione del progetto con la precisazione di - tempi - luoghi - gruppi - risorse umane - rapporti di rete con le altre scuole e con il territorio risorse finanziarie necessarie sintetizzate in un preventivo contenente - spese di progettazione - spese per attività aggiuntive di insegnamento - di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni - spese per attività aggiuntive non di insegnamento - di docenti interni 9

- di docenti e/o esperti esterni - di personale ATA - spese di funzionamento (trasporti o altri servizi) - spese per l acquisto di materiali di consumo e/o di beni - spese per convenzioni e/o accordi di rete - spese per la formazione del personale docente e ATA - ogni altra spesa necessaria individuazione degli indicatori di successo per il successivo monitoraggio Ma spesso questo documento si trasforma in mera opera di pubblicizzazione da parte delle varie scuole che, per attirare l adesione e la simpatia del cliente /studente (e della sua famiglia), presentano delle proposte che se non sono proprio fasulle, sono per lo meno gonfiate. Durante il mio TOI, ad esempio, abbiamo analizzato i POF di varie Regioni Italiane: io ho esaminato il POF di un Liceo Scientifico Statale della Regione Lazio e ritengo che se la suddetta scuola esistesse realmente sarebbe una mera utopia, poiché le strutture e le proposte presentate sono talmente sensazionali da non sembrare completamente veritiere. Per tornare al documento POF di per se stesso, esso viene elaborato dal Collegio dei Docenti, generalmente a inizio anno scolastico, sulla base di un analisi delle esigenze e dei bisogni emersi dal territorio. L obiettivo è infatti rendere ogni scuola in grado di rispondere alle richieste del territorio, anche in collaborazione con gli enti locali, le associazioni, le istituzioni presenti. 10

CAPITOLO 2 Tirocinio di Osservazione Diretta (T. O. D.) Istituto Comprensivo Enzo Drago Il tipo di scuola in cui ho focalizzato la mia attenzione durante il tirocinio osservativo è l istituto comprensivo Enzo Drago, scuola secondaria di primo grado. La scuola risiede in Messina, in via Catania (zona Provinciale). L edificio è una struttura abbastanza vecchia: esternamente si presenta come una costruzione in muratura con intonaci deteriorati dal tempo e dalle intemperie; internamente l istituto è molto pulito, ma conserva sempre un aspetto piuttosto vissuto. La scuola è suddivisa in tre piani: il pianterreno è adibito a scuola materna; il primo piano è quello che dà il nome alla scuola dove sono situati i corsi A, B, C, D ed E; al secondo piano è collocato il corso F (di recente creazione) e un aula dotata di alcuni computers, utilizzata per le lezioni di informatica; al terzo piano si trova una tra le più importanti biblioteche storiche di Messina, la Biblioteca Cannizzaro. Alcuni anni fa le lezioni di Educazione Fisica si svolgevano nel seminterrato dell edificio, ma ormai il luogo è totalmente inagibile, quindi completamente inutilizzato, ed i Professori di Educazione Fisica preferiscono effettuare le proprie lezioni nell adiacente Ex-Gil, un campo di atletica all aperto. Il professore di Educazione Fisica, Renato Accorinti, è stato l ideatore di un innovativo progetto: un aula dell istituto, sistemata appositamente per l occasione, dedicata alla meditazione, quindi al benessere spirituale degli alunni. Si deve assolutamente dire che questo progetto è il primo in Italia e forse in tutta Europa. Purtroppo la mia attività di tirocinio è terminata prima dell inaugurazione di questa originale tipologia d insegnamento. L Enzo Drago (quindi il primo piano dell edificio) è una scuola molto piccola: 15 classi non molto grandi all interno, nelle quali le finestre sono abbastanza grandi, ma purtroppo non sono adornate di apposite tendine e gli alunni seduti ai primi banchi sono per questo infastiditi dal sole nelle calde e 11

luminose giornate di primavera; una segreteria; l aula del Dirigente Scolastico; l aula del Vice Dirigente Scolastico; l aula dei professori; una toilette per i professori, un bagno per gli alunni ed uno per le alunne. La disposizione delle classi è di tipo frontale. Lungo il corridoio si possono ammirare fotografie di passate gite scolastiche ed esperienze varie fatte dagli alunni (un ragazzo che esibisce una coppa vinta ad una qualche gara di atletica, una ragazza australiana corrispondente di una alunna della classe III A 2003), e alcuni disegni eseguiti dagli alunni più dotati. I vari avvisi e le circolari sono facilmente consultabili poiché affissi su una bacheca accanto alla segreteria e alla stanza del Vice Dirigente e che è situata proprio di fronte a questa. Al contrario il P.O.F. e il Regolamento d Istituto non sono egualmente consultabili: infatti non mi è stato possibile né consultare né vedere suddetti documenti, anche se dovrebbero essere di facile e pubblica fruibilità. Comunque un regolamento d istituto esiste e la scuola sembra osservarlo abbastanza bene: le ore di lezione sono 5, ripartite tra l orario di entrata che è alle 8.15 (il Dirigente Scolastico è molto severo in merito, sia riguardo agli alunni che agli insegnanti) e l orario di uscita che è alle 12.50; il mercoledì si fanno 6 ore e si esce alle 13.35; le ore sono di 55 minuti, ad eccezione della terza ora che è ridotta a causa della ricreazione; c è un orario di apertura dei servizi igienici (dalle 9.15 alle 10.30 e dalle 11.15 alle 13.15); durante l intervallo gli alunni non possono uscire, in quanto negli anni passati ci sono stati dei problemi con alcuni ragazzi che hanno creato una specie di rissa in corridoio. Prima di iniziare concretamente la mia attività di tirocinio di osservazione diretta (T.O.D.), io e la mia collega, Cambria Sebastiana, abbiamo ritenuto opportuno presentarci al Dirigente Scolastico, il professor Francesco Bonardelli, ex professore di Italiano e Storia che unisce l impegno scolastico alla collaborazione con la Gazzetta del Sud. Successivamente abbiamo parlato con la tutor assegnataci, la Professoressa Giuseppa Mondo e abbiamo tracciato 12

brevemente uno schizzo della nostra imminente attività tirocinante. Il Dirigente dell Enzo Drago quel giorno era assente e al suo posto siamo state accolte dal Vice Dirigente, il professor Orazio Raffone, insegnante di Tecnica. Il nostro incontro con la tutor è stato molto caloroso: ci ha accolte immediatamente con slancio positivo, dicendoci che con noi avrebbe svolto la sua prima esperienza di tutoraggio, ma che sarebbe stata completamente a nostra disposizione. Una volta affrontate queste prime formalità di presentazione, ho potuto dare inizio alla mia attività di tirocinio. Le classi in cui ho svolto la mia attività di tirocinio sono: I, II, III A e I, II e III C. La I A è composta da 26 alunni, di cui 12 femmine e 14 maschi; la II A è composta da 19 alunni, di cui 10 femmine e 9 maschi; la III A è composta da 21 alunni, di cui 9 femmine e 12 maschi. In I C ci sono 19 alunni, di cui 4 sono di sesso femminile e 15 maschile; in II C ci sono 21 alunni, di cui 11 sono femmine e 10 maschi; in III C ci sono 21 alunni, dei quali 9 sono ragazze e 12 ragazzi. La prima classe che ho avuto modo di osservare è stata la I A. L insegnante ci ha presentate a questa classe (e in I C) come delle ispettrici scolastiche, poiché ha detto che i ragazzi a quell et{ sono troppo piccoli e, dato che non avevano mai avuto prima di allora simili presenze in classe, non avrebbero capito il concetto di tirocinante e forse si sarebbero creati qualche problema di soggezione; successivamente, però, ha spiegato meglio il nostro ruolo lì. Quando la nostra tutor ha la prima ora di lezione, deve dedicare parte del suo tempo al controllo delle assenze e delle giustificazioni (devo dire che sa sfruttare abbastanza bene i 55 minuti di lezione disponibili sbrigando velocemente ma attentamente tutte queste piccole formalità). Attività Didattica Ho individuato le seguenti forme di lezione: all inizio, l insegnante è solita anticipare brevemente gli argomenti 13

grammaticali che svolgerà in classe ed eventualmente indica anche collegamenti e chiarimenti rispetto a quanto svolto in precedenza. La tutor spiega i nuovi argomenti grammaticali prima in Inglese, supportandoli con degli esempi e dopo chiarisce quanto prima spiegato in Italiano, scrivendo (in Inglese) le strutture grammaticali alla lavagna. Se qualche alunno non ha ancora capito, l insegnante fa rispiegare l argomento a chi volontariamente si offre di chiarire i dubbi del compagno/a. Una volta spiegata la regola grammaticale, l insegnante legge il testo Inglese ad alta voce, facendo ripetere collettivamente ogni battuta agli alunni e, dopo aver terminato in questo modo la lettura del brano, chiarisce il significato delle parole più difficili, scrivendole talvolta alla lavagna. Gli alunni solitamente seguono la spiegazione della professoressa e prendono appunti spontaneamente, scrivendo le strutture grammaticali in modo schematico in appositi quaderni che utilizzano solo per la grammatica (più che quaderni, sono quadernoni, poiché devono essere utilizzati dalla classe Prima alla classe Terza). In generale la professoressa Mondo è molto disponibile, simpatica e piuttosto materna nei confronti dei suoi alunni, anche se sa essere molto severa e intransigente se la necessità lo richiede. Dal canto loro, gli alunni non hanno timore a chiedere ogni tipo di chiarimento, con domande e osservazioni. Nelle sezioni da me osservate, c era un alunno autistico, seguito dall insegnante di sostegno. Per quanto concerne il momento della verifica, la mia tutor utilizza sia la forma scritta che orale. La verifica avviene quasi prevalentemente in modo formale, ma talvolta ho assistito anche a dei momenti valutativi piuttosto informali. La verifica orale consiste: nelle classi I A e II A, I C e II C gli alunni si recano alla cattedra e devono ripetere a memoria un dialogo presente nel libro di testo, in III A e in III C i ragazzi, sempre alla cattedra, ripetono a memoria un brano estratto dal libro di Civiltà. 14

Per quanto riguarda la verifica scritta, la professoressa Mondo utilizza (in tutte le classi) il metodo della trascrizione : gli alunni devono trascrivere, il più fedelmente possibile, i brani imparati a memoria. Prima di ogni verifica scritta, l insegnante si accerta che gli alunni non possano copiare dai testi o da apposite fotocopie il contenuto del brano da ricordare a memoria. Durante questa prova, gli alunni non comunicano tra loro. La professoressa Mondo non segue una precisa griglia per la correzione dei compiti scritti o per l assegnazione del voto dopo una verifica orale: solo la votazione di quest ultima viene immediatamente comunicata agli alunni. Se un alunno accusa in classe qualche malore fisico prima o durante una verifica scritta e, per questo, decide di chiamare un genitore perché lo riporti a casa, l insegnante fa recuperare la mancata prova durante la lezione successiva. Libri di Testo Il materiale didattico utilizzato dall insegnante è essenzialmente il libro di testo e delle sue spiegazioni che sono di tipo orale, specialmente per quanto riguarda la grammatica, poiché secondo lei nel libro questa è trattata in modo dispersivo e complicato: non ho avuto modo di constatare l impiego di altri strumenti didattici come il lettore cd o altro. Il libro di testo utilizzato è Way Points 2000 Plus - your way to European Certifications, di Giuliano Iantorno e Mario Papa, Edizione Zanichelli, Bologna (dotato anche di Student s Book + Workbook e 2cd audio); e un testo di Civilt{ New Trends Plus di Carla Pappalardo e Rosy Martucci, Medusa Editrice, Napoli. Way Points 2000 è un testo progettato per il raggiungimento della Certificazione Europea: è suddiviso in unità e moduli che mirano allo sviluppo delle quattro abilità (anche se queste ultime non sono equamente trattate) e sottomoduli che definiscono gli obiettivi che gli alunni dovranno raggiungere alla fine di alcune unità, raggruppate a seconda del contenuto grammaticale. 15

Il libro di civiltà è usato a partire dalla classe Seconda e specialmente nelle Terze, in previsione dell esame di stato. Non appena la professoressa entra in classe, saluta i ragazzi in Inglese e fa l appello (sia nelle Prime che nelle Terze): gli alunni sono abituati a rispondere in Inglese sia al saluto che all appello, dicendo Here se sono presenti, e Not here in modo collettivo per gli assenti. Gli Organi Collegiali Gli Organi Collegiali ai quali ho assistito sono stati: il Consiglio di Classe e il Collegio Docenti. Per entrambi gli Organi la modalità di convocazione è stata scritta e collettiva: le circolari contenenti date e orari dei suddetti sono state affisse nella sala professori. I punti trattati dal Consiglio di Classe sono stati: 1) Andamento didattico disciplinare; 2) Programmazione didattica. Sono stati analizzati il rendimento scolastico e la condotta degli alunni della sezione A e della sezione C, prestando particolare importanza agli alunni con maggiori problematiche. La professoressa di Religione ha denunciato un increscioso avvenimento: durante l ultima lezione, un alunno ripetente della III A si è rivolto a lei in modo non molto elegante. Si è deciso unanimemente di esporre l accaduto al Dirigente Scolastico, che decider{ se sospendere o meno l alunno. Per quanto riguarda il Collegio Docenti, esso si è svolto con la partecipazione dei docenti sia della scuola dell infanzia che della scuola secondaria di primo grado. Esso è stato presieduto inizialmente dal Vice Dirigente e poi dal Dirigente Scolastico, mentre la funzione di segretario è stata affidata ad un docente. Il punto del giorno del Collegio è stato: i Progetti. e la scelta di possibili criteri per la selezione di questi ultimi. I progetti dovranno essere valutati da una commissione composta da alcuni docenti. Il Dirigente Scolastico ha affermato che purtroppo non tutti i Progetti si potranno approvare, poiché si deve tenere in considerazione il voto di una commissione specifica che li può 16

approvare o bocciare, e la percentuale che si può detrarre dal Fondo d Istituto (il 60% su 30000 euro disponibili). Proprio per questo motivo ci sono stati dei momenti di tensione, poiché ognuno voleva che i propri progetti non fossero bocciati. Un altro tema esposto dal Dirigente Scolastico è stato l orario d entrata: alcuni professori, infatti, arrivano in ritardo, causando così disagi all interno delle classi. Complessivamente il livello di partecipazione è stato totale per entrambi gli Organi collegiali. 17

CAPITOLO 3 Tirocinio di Intervento Attivo (T. I. A.) Istituto Comprensivo Enzo Drago During the phase of T. I. A., I had my possibility to test and organize some teaching units in order to put them into practice. I proposed the following teaching unit for the students who attend the second year of the Scuola Media Enzo Drago, because it was here that I focused the most my T. I. A.. Target class: second year of the Scuola Media Enzo Drago. Time: 3 hours. Prerequisites: the students already master the use of present simple; they already know the Simple Past of the auxiliary verb to be, and the most common adverbs of frequency. Communicative Objectives: talking about past events; asking and giving information about past events. Grammar Point: Simple Past. Skills: reading, writing, listening, speaking. PROCEDURE In this stage the students are presented with the new linguistic material for the first time. The lesson starts with a dialogue which helps the students to build the vocabulary and consolidate grammar. But before going through the text a warming-up phase is necessary to help the students to identify the grammar rule they will be introduced. WARMING-UP (During the warming-up I asked the students not to open their books in order to let them speak as freely as possible). The aim is to focus the students on the grammar rule will be introduced in the unit. At first I introduced the Past Tense in Italian: I asked the students some questions, such as: Come si esprime il Passato in Italiano? ; 18

Che tempo utilizziamo quando diciamo: Ieri ho mangiato un panino?. Then, I spoke to them in Italian, saying : Guardate le frasi precedenti: in Italiano abbiamo utilizzato il Passato Prossimo, in Inglese, invece, per le stesse frasi, non si utilizza il Passato Prossimo. PRESENTATION STAGE At this point I made some examples to the students. I wrote on the blackboard the following sentences, in order to stimulate their interest and their attention towards the linguistic material presented: 1) Yesterday I went to the cinema with my friends. 2) W. A. Mozart lived from 1756 to 1791. He started composing at the age of 5 and wrote more than 6.000 pieces of music. He was only 35 years old when he died. I asked the students to translate the sentences, saying to them that in English there are two different kinds of verbs at the Past tense, the Regular Verbs and the Irregular Verbs. I said to them: the past form for Regular Verbs end in ed, such as start-started; work-worked; like-liked. The past form for Irregular Verbs is variable, such as write-wrote; gowent: you can find a list of them at the end of your book. But I have to say that the students translated the sentences above with no great difficulty: I thought that their teacher had already presented to them the Past Tense. Then, I selected some students, (I decided to call the best student and the worst one) asking them to underline the verbs of the sentences I wrote on the blackboard: I said to them that the verbs of the sentences they had underlined were at the Past Tense, specifying that the verbs went, wrote and was were some Irregular Verbs and, on the contrary, the verbs lived and studied were Regular Verbs. At this point I decided to involve students attention through a dialogue so that the students were more interested in what they were going to listen, read and study. 19

LISTENING ACTIVITY In this stage I invited the students to listen to CD regarding the dialogue of their text-book: at first, they listened to the dialogue once, even if I noted they had already studied it by heart, as usual. In fact, they had never used before the CD concerning the dialogue, because their teacher isn t used to using it, so they were very interested in this new kind of activity. It is usually their teacher who reads aloud the dialogue, so they had never listened to a CD and they found the way of speaking of the characters and their pronunciation very strange. Oral practice stage In this stage the students had to practise listening, writing and speaking together, in order to improve the linguistic materials presented in the dialogue. I had previously prepared at home a true/false exercise of comprehension concerning the dialogue (it is given below) and I gave it to the students; then I proposed to them to listen carefully to the dialogue again, because they had to try to understand it in order to tick ( ) the correct answer (this is a kind of listening/writing exercise). True False 1) Mr and Mrs Greenfield were at home yesterday afternoon. 2) Nigel and Karen went to Mr Miller s. 3) Mr Miller was there. 20

4) Mrs Miller did let them in. 5) Karen and Nigel saw an e-mail message on Mrs Miller s computer. 6) Nigel and Karen read the e-mail message. 7) Nigel switched on his computer and he got into Mrs Miller s e-mail box. 8) Nigel didn t read the message. 9) The message was from Mr Miller s kidnappers. 10) They didn t want any money for his ransom. Then I proposed to the students a speaking exercise, that is to say the oral correction of the exercise above: each student had to tell the answer he/she had chosen. After the correction of the exercise, I invited the students to read aloud the dialogue individually. GRAMMAR STAGE Then I invited the students to underline the verbs of the dialogue, using a red colour for the Irregular Verbs and a blue one for the Regular Verbs. Then, I asked each student to tell me which verb they had underlined with the red colour and which with the blue one, in order to test if they had understood the linguistic material presented in the dialogue. Then I proposed to them to do the exercise 2b, Unit 16 of their text-book. In this kind of exercise they can practise Past Tense together with writing and speaking activities. 2b Ask your partner what he/she did yesterday. Write his/her answer beside the questions. What time did you get up yesterday? he/she got up at ---------- What did you do then?---------------------------------------- ----- How did you go to school?------------------------------------ ---- When did school start?---------------------------------------- ---- 21