PIANO FORMATIVO 2014/2015

Documenti analoghi
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Anno Accademico 2005/ Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

Piazza dei Martiri, 1/ Bologna

Il progetto di vita: la funzione del docente

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Anno di formazione e relazione finale

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

Riepilogo questionario DOCENTI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione. Dario Nicoli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett.

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE UTENTE

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S

Bando di selezione allievi Corso ITS

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Esercitazioni di compilazione del RAV per le aree Risultati scolastici e Inclusione e differenziazione. Caltanissetta e Palermo - 7 maggio 2015

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROGETTO "Diversità e inclusione"

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Piano di Zona

Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO

A) Pensi alla Sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e indirizzi di studio. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Rapporto dal Questionari Insegnanti

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI

HANDICAP E INTEGRAZIONE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Prot. n /c42 Mirano 17/12/2013 PROGETTO INNOVATIVO AUTONOMO DI SPERIMENTAZIONE ASL. 1.Descrizione dell ordinamento e indirizzo di riferimento

LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

1. CHE COS È LA CARTA DEI SERVIZI

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

SEMINARIO PROVINCIALE A.SCUO.LA.

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

1.3. In questa scuola i laboratori sono usati

Piano Offerta Formativa

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Investimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

Il Sistema Permanente di Formazione on line del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

L esperienza dell Università di Bologna

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

SCUOLA EDILE NOVARESE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Area Servizi al lavoro Carta dei Servizi Padova, Aprile 2015

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Transcript:

PIANO FORMATIVO 2014/2015 Il CFP Francesco d Assisi La Cooperativa "Francesco d'assisi" gestisce da più di otto anni un Centro di Formazione Professionale accreditato presso la Regione Veneto, rivolto a ragazzi disabili in obbligo formativo (14-20 anni) e /o in condizioni di svantaggio scolastico dovuta a varie difficoltà di apprendimento; raccogliendo da anni un apprezzamento sempre più consistente tra le famiglie, i servizi, le istituzioni e le aziende del territorio. Nello specifico è dal 1988, prima come struttura ANFFAS e successivamente come Francesco d'assisi Soc. Coop. Soc. che la scuola sviluppa corsi formativi per questi ragazzi, nell'ambito dell'agricoltura biologica e della trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti. Il Centro di Formazione si caratterizza per l'utilizzo di una metodologia didattica attiva, fondata sullo svolgimento di attività pratiche, volte alla trasmissione di saperi e competenze professionali e trasversali. L'applicazione di tale metodologia permette di offrire un contesto ideale per tutti quei ragazzi che, in contesti formativi tradizionali, vivrebbero situazioni di emarginazione sociale, abbandono scolastico e successivamente impossibilità di un positivo inserimento lavorativo. La struttura del Centro permette di trasmettere in modo efficace le materie teoriche/pratiche all'interno di aule e laboratori adeguatamente attrezzati; dispone inoltre di un parco agrario, comprendente due serre, dove i ragazzi possono apprendere ed esercitarsi nell'ortoflorovivaismo con metodo biologico. 1

Da sempre, la Cooperativa propone attività laboratoriali a scuole ed associazioni, per rendere visibile il legame tra la produzione agricola e gli alimenti che si consumano quotidianamente e per promuovere il concetto di inclusione sociale nei confronti della disabilità. L'obiettivo di aumentare e valorizzare le potenzialità personali, sociali e lavorative degli allievi disabili, cercando di ampliare e qualificare sempre più la proposta formativa, avviene attraverso la forte sinergia realizzata tramite rapporti/relazioni stabili e duraturi con le risorse del territorio, con gli altri Centri di Formazione, con le Scuole, le Aziende, i Servizi per l'integrazione Lavorativa (S.I.L.), le ULSS 16 e ULSS 15, il Comune di Cadoneghe e la Provincia di Padova. Dal 2009 la Coop. ha aderito a Scuola Centrale di Formazione attraverso la quale ha partecipato ad alcuni progetti transnazionali sul tema dello sviluppo delle competenze professionali di persone con disabilità. Dal 2012 collabora con l'ulss 16 per attività di Tirocini formativi e Centri di Lavoro Guidato per ragazzi disabili. Dal 2012 inoltre ha avviato un progetto di agricoltura sociale a Padova. Destinatari Ragazzi dai 14 ai 18 anni in obbligo formativo e scolastico con difficoltà di tipo cognitivo relazionale - comportamentale. Il Progetto Educativo Il CFP Francesco d Assisi si pone di raggiungere attraverso le proprie attività educativo-formative le seguenti finalità: a) Il superamento di concetto di disciplina e a volte anche di classe e un organizzazione di attività educative e didattiche per gruppi di compito e di livello; l attivazione di un servizio di orientamento per permettere all allievo di trovare il percorso più adatto alle sue capacità, alle sue attese, al suo progetto di vita. b) L accompagnamento dell allievo negli eventuali passaggi attivando laboratori di approfondimento, recupero e sviluppo degli apprendimenti. c) L organizzazione di percorsi di apprendimento disciplinari e interdisciplinare adatti e significativi per la trasformazione delle conoscenze e delle abilità per lo sviluppo delle proprie autonomie e competenze spendibili nel mondo del lavoro e; d) L uso della didattica laboratoriale, attraverso l organizzazione di laboratori, stage, percorsi personalizzati di alternanza formazione lavoro; e) L inclusione sociale attraverso l organizzazione e la partecipazione ad eventi aperti al territorio e/o del territorio. Tale progetto viene realizzato attraverso il percorso triennale di formazione professionale di Operatore Agricolo, al cui interno è previsto anche il laboratorio di trasformazioni alimentari. Tale percorso si conclude con un esame di qualifica a cui possono accedere soltanto gli allievi che posseggono i requisiti previsti dalla legge, mentre agli altri viene rilasciata la certificazione delle competenze acquisite. 2

Le risorse umane coinvolte Il CFP è composto dal seguente personale: un coordinatore didattico, sei docenti per materie culturali e professionali, un tutor d aula, un tecnico ausiliario e due amministrative. Inoltre Vi è la presenza di un psicopedagogista, che offre consulenza sia al personale coinvolto nei processi educativo-formativi, sia alle famiglie, una logopedista e dei volontari che a vario titolo affiancano gli allievi nei diversi progetti educativi. Gestione dei rapporti con i vari servizi che hanno in carico gli allievi e con le famiglie Il Coordinatore e il Tutor gestiscono i rapporti con i servizi che a vario titolo si occupano degli allievi inseriti nella scuola. Nello specifico vengono realizzati incontri al fine di conoscere più approfonditamente l allievo, per condividere il piano educativo-formativo e per verificare l andamento del percorso. Durante l ultimo anno del corso il Coordinatore e il Tutor contattano i Servizi di Inserimento Lavorativo di riferimento per presentare gli allievi e fare con loro un colloquio conoscitivo. Inoltre I servizi si recano con il Coordinatore e/o Tutor presso le aziende per valutare insieme le capacità lavorative e individuali dell allievo al fine di capire e delineare le sue prospettive future. Per quanto riguardo il rapporto con le famiglie al momento dell iscrizione viene sottoscritto il Patto Formativo nel quale il CFP assume i seguenti impegni: a) Assicurare una comunicazione costante e trasparente con le stesse, offrendo occasioni di incontro con il direttore ed i formatori. b) Informare tempestivamente in caso di gravi carenze dell allievo e/o di rilevanti problemi comportamentali che possano compromettere il buon andamento del percorso formativo e impedire l acquisizione di competenze trasversali/relazionali necessarie per l inserimento sociale e lavorativo. Le famiglie si impegnano, a loro volta, a: a) Condividere e sostenere la linea educativa e le modalità formative del centro. b) Collaborare nell azione educativa dei formatori, sostenendo la motivazione ad apprendere del figlio, condividendo le strategie concrete seguendo il processo formativo, fornendo ai formatori le informazioni utili per l individualizzazione dell intervento formativo e professionalizzante (mettendo in contatto i formatori con i diversi operatori che seguono l allievo). c) Partecipare attivamente alle riunioni alle quali sono convocati e alle attività organizzate dal CFP per promuovere l inclusione sociale dei ragazzi. d) Farsi carico della regolarità della frequenza del figlio. 3

Modalità di valutazione e monitoraggio La valutazione è parte inseparabile del processo di insegnamento-apprendimento e della formazione. Per questa ragione è permanente e si riferisce a tutti gli aspetti del processo (alla programmazione dei formatori, alla metodologia di insegnamento, all interesse e all impegno, al raggiungimento delle autonomie di base) non solo al profitto o all avanzamento nel percorso scolastico. La valutazione è un attività che comprende gli aspetti positivi e negativi dei progressi compiuti e dei risultati ottenuti. Per raccogliere informazioni che consentano la valutazione, i formatori prima dell avvio dell anno scolastico acquisiscono dalla famiglia e dai vari servizi tutti quei dati utili alla conoscenza dell allievo. Durante il processo formativo fanno uso di svariati strumenti impiegati di volta in volta in funzione di ciò che intendono verificare e delle abilità possedute da ciascun allievo (test, colloqui, simulazioni, disegni, ecc..). Tutta la documentazione relativa alle valutazioni è conservata presso il centro. La valutazione fa riferimento al raggiungimento degli obiettivi comportamentali, al conseguimento degli obiettivi cognitivi e professionali, all ottenimento sia delle competenze previste dal profilo professionale e dallo svolgimento del tirocinio sia delle competenze trasversali e di autonomia. Il monitoraggio dell attività è garantito dalla presenza del tutor in aula, il quale verifica la presenza degli allievi, il clima educativo del gruppo classe e ne facilita gli apprendimenti. Durante lo stage si confronta con i referenti aziendali per monitorare l attività di tirocinio e raccogliere informazioni utili per migliorare il percorso formativo. Importanti sono, per il CFP, i momenti di verifica e confronto con i servizi che a diverso titolo si occupano degli allievi, in quanto permettono di comprendere in modo più ampio l evoluzione del percorso educativo formativo e, dove necessario, rimodularne le finalità. Per quanto riguarda la valutazione degli stage, il CFP si avvale della collaborazione del S.I.L. di appartenenza dei ragazzi. Il monitoraggio avviene anche attraverso un contatto costante con le famiglie o i tutori. Un primo momento è quello dell iscrizione in cui oltre alla consegna della certificazione e di tutta la documentazione relativa alla storia scolastica e medica dell allievo, si acquisiscono attraverso il colloquio quelle informazioni indispensabili per la stesura del piano educativo individualizzato. Successivamente, durante l anno scolastico, vengono fissati due momenti istituzionali che coincidono con la consegna dei documenti di valutazione nei quali si verifica il percorso educativo-formativo dell allievo e si ipotizzano gli interventi futuri. Le famiglie ed i servizi vengono incontrati ogni qualvolta il personale formativo lo ritenga opportuno ai fini di un positivo sviluppo del percorso Il CFP programma inoltre degli incontri per i genitori degli allievi con lo psicopedagogista per promuovere un clima scolastico positivo e per supportare e dare consulenza nei momenti di difficoltà. 4

La Struttura Il CFP Francesco d Assisi si trova a Cadoneghe (PD) in Via Bordin, 7. E facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici sia con l auto. È dotato di 3 laboratori interni (informatica, trasformazioni alimentari, pizzeria) e di un area esterna con due serre dove svolgere l attività di ortoflorovivaismo. Laboratori di trasformazioni alimentari Laboratorio di informatica Area esterna dove si svolge l attività di ortoflorovivaismo 5