Comprensione e disturbo di comprensione. Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comprensione e disturbo di comprensione. Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it"

Transcript

1 Comprensione e disturbo di comprensione Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it

2 Cosa è la lettura Introduzione Imparare a leggere implica: - l abilità di decodificare - l abilità di comprendere un testo scritto

3 Cosa è la comprensione del testo Introduzione Processo finalizzato a cogliere il significato del testo. Processo integrativo in cui le informazioni del testo sono fra loro combinate. Processo costruttivo, in cui le informazioni nuove, contenute nel testo sono integrate all interno delle strutture di conoscenza possedute dal lettore creazione di una rappresentazione mentale del contenuto del testo (modello mentale o situazionale).

4 Cosa è la comprensione del testo Introduzione Jack aveva comprato alla sua nuova fidanzata una tartaruga per Natale. Decise di riportarla al negozio, quando scoprì che le piaceva la zuppa. (Mitchell, 1982)

5 Comprensione vs decodifica Introduzione Comprensione e decodifica sono due processi parzialmente indipendenti. Prove riguardano dati sui: Pre-requisiti Processi cognitivi implicati Evoluzione Disturbi Trattamento

6 Comprensione vs decodifica Introduzione Simple view of reading (Gough et al. 1996) Comprensione = Decodifica x Comprensione orale Nelle prime fasi dell apprendimento il ruolo della decodifica è più importante rispetto a fasi successive (in lingue non-trasparenti) Megherbi et al. (2006) hanno invece dimostrato che in lingue ad ortografia semi-trasparente non è così.

7 Comprensione vs decodifica Introduzione Correlazioni con la comprensione del testo Indice di correlazione 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 classe 1-2 classe 3-4 classe 5-6 superiori Comprensione da ascolto Decodifica Gough, Hoover & Peterson (1996)

8 Comprensione vs decodifica Introduzione Megherbi et al. 2006

9 Comprensione vs decodifica Introduzione Quando la decodifica non è usata come criterio, una prestazione bassa nella comprensione implica problemi nella decodifica? Comprensione Comprensione ascolto Decodifica classe MT approf. MTascolto VATA Errori sec_sill > 4 3 fra -1,5 e 5 3 fra -1 e -1,5 6 4 nella media

10 Disturbo di comprensione del testo Introduzione Per disturbo specifico di comprensione s intende quella difficoltà di lettura che NON riguarda la capacità di decifrare un testo, ma l abilità di coglierne efficacemente il significato. Gli studenti che presentano questo problema, pur avendo normale intelligenza (QI superiore a 90), hanno prestazioni inferiori alla norma in prove standardizzate che valutano l abilità di comprensione del testo.

11 Disturbo di comprensione del testo vs dislessia Introduzione I principali manuali diagnostici non distinguono chiaramente fra disturbo di comprensione e dislessia. Tuttavia, la ricerca ha messo in evidenza la necessità di dissociare fra questi due disturbi (vedi ad esempio Bishop & Snowling, 2004; Frith & Snowling, 1993; Pazzaglia, Cornoldi e Tressoldi, 1993; Papetti, Cornoldi, Pettavino, Mazzoni e Borkowski, 1992 ).

12 Disturbo di comprensione del testo vs dislessia Introduzione Abilità linguistiche non-fonologiche + _ Dislessia classica Disturbo specifico del linguaggio Nessun disturbo Disturbo specifico di comprensione + Abilità fonologiche _ da Bishop & Snowling, 2004

13 Da cosa può dipendere un problema nella comprensione Bassa comprensione del testo - Conoscenze precedenti Specifiche (al brano) o generali - Aspetti cognitivi Competenze cognitive generali Velocità di lettura Attenzione

14 È un disturbo di comprensione? Ruolo del QI Ha un livello adeguato di abilità generali (QI)?

15 È un disturbo di comprensione? Ruolo del QI Ha un livello adeguato di abilità generali (QI)? No QI minore di 75? Si Ritardo mentale lieve No QI fra di 80 e 85? No Si DAS Funzionamento intellettivo limite

16 È un disturbo di comprensione? Ruolo del QI Ha un livello adeguato di abilità generali (QI)? Si Sono segnalate altre difficoltà nell apprendimento?

17 È un disturbo di comprensione? Apprendimenti e comportamento Sono segnalate altre difficoltà nell apprendimento?

18 È un disturbo di comprensione? Aspetti comportamentali e attenzione Sono segnalate altre difficoltà nell apprendimento? No Gli insegnanti sono realmente preoccupati del successo in classe del bambino? No Si Considera assenza del problema No Viene segnalato per problemi comportamentali? Considera DDAI Si Considera DDAI con tratti oppositivi

19 È un disturbo di comprensione? Relazione con altri apprendimenti Sono segnalate altre difficoltà nell apprendimento? Si Il problema è nella lettura ad alta voce, nell espressione orale?

20 È un disturbo di comprensione? Relazione con altri apprendimenti Il problema è nella lettura ad alta voce, espressione orale?

21 È un disturbo di comprensione? Relazione con altri apprendimenti Il problema è nella lettura ad alta voce, espressione orale? Si Considera DSL o dislessia.

22 È un disturbo di comprensione? Relazione con altri apprendimenti Il problema è nella lettura ad alta voce, espressione orale. No Ha problemi in aritmetica, scrittura o grafomotori? Si No Considera disturbo dell apprendimento non-verbale No La prestazione dello studente è calata nel tempo oppure c è qualche materia in cui fa bene? Disturbo di comprensione del testo Si Considera aspetti emotivomotivazionali

23 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI < Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds -1ds Problem solving -1ds

24 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI < Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

25 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

26 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

27 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

28 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

29 Alcuni esempi A B C D E Comprensione QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

30 Alcuni esempi Comprensione A BProblemi C di comprensione D E secondari ad un funzionamento intellettivo limite QI ~ Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

31 Alcuni esempi Comprensione QI A <85 B C Problemi D di E comprensione secondari a un disturbo di attenzione e iperattività Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

32 Alcuni esempi Comprensione QI A <85 B C DProblemi E di comprensione secondari a problemi nella decodifica Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

33 Alcuni esempi Comprensione QI A Problemi B di C comprensione secondari ad un disturbo generalizzato dell apprendimento <85 D E Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

34 Alcuni esempi Comprensione Disturbo A di B comprensione C Ddel testo (DCT) E QI < Decodifica Attenzione e iperattività Calcolo -1ds Problem solving -1ds -1ds

35 Individuazione del DCT Misure di controllo Livello intellettivo generale Svantaggio linguistico Aspetti emotivo-motivazionali Valutazione del rapporto con gli altri apprendimenti Lettura ad alta voce Calcolo Risoluzione di problemi Scrittura

36 Natura del DCT Per approfondire le caratteristiche del disturbo di comprensione del testo, è utile valutare: Conoscenze e controllo metacognitivo Capacità di fare inferenze Conoscenze lessicali (vocabolario) Capacità della memoria di lavoro

37 Profili eterogenei del DCT Aldilà delle differenze fra gruppi i cattivi lettori tuttavia presentano dei profili altamente variabili (vedi ad esempio Cain e Oakhill, 2006). Cornoldi, De Beni e Pazzaglia (1996) avevano dimostrato che alcuni mostravano delle difficoltà maggiori a livello di conoscenze lessicali, mentre per altri le difficoltà riguardavano più gli aspetti di memoria e metacognitivi.

38 Profili eterogenei del DCT Cornoldi, De Beni e Pazzaglia (1996)

39 Indicazioni per la valutazione Questi dati suggeriscono quindi l importanza di approfondire la natura dei problemi di comprensione del testo. - 1 livello: evidenziare la presenza del problema - 2 livello: approfondire la sua natura

40 Percorso per la valutazione della comprensione del testo VALUTAZIONE DEL PROFILO DI COMPRENSIONE - valutazione di base: prove oggettive di comprensione (per es. Prove MT di Comprensione, Cornoldi e Colpo, 1998; 1995; Prove Avanzate MT di Comprensione (Cornoldi et al., 2007); - approfondimenti sulle componenti della comprensione: Prove Criteriali Nuova Guida alla Comprensione, (De Beni et al., 2003), Batteria di Approfondimento Tressoldi e Zamperlin ( in stampa); 5-VM- Prove di Comprensione dei Linguaggi nella Lettura (Boschi, Aprile e Scibetta, 2000). MISURE DI CONTROLLO - livello intellettivo generale - svantaggio linguistico - aspetti emotivo-motivazionali ESAME DEL RAPPORTO CON ALTRI APPRENDIMENTI - decodifica in lettura (per es. Prove MT di Correttezza e Rapidità nella Lettura, Cornoldi e Colpo, 1998; 1995; Cornoldi et al., 2007) - espressione scritta (per es. La Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica nella Scuola dell Obbligo, Tressoldi e Cornoldi, 1991) - problem-solving (per es. SPM, Lucangeli, Tressoldi e Cendron, 1998; Cd-rom 2006) VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI SOTTOSTANTI IL PROCESSO DI COMPRENSIONE - comprensione da ascolto (per es. VATA, De Beni e Gruppo MT, 2005) - memoria di lavoro (per es. Listening Span Test, taratura italiana per la scuola media di Pazzaglia, Palladino e De Beni, 2000 e per la scuola elementare di Palladino, 2005) - metacognizione (per es. Prova di Metacomprensione, Pazzaglia et al., 1994) - vocabolario (per es. Prove Multidimensionali di Vocabolario, Boschi, Aprile e Scibetta, 1989, vedi anche Batteria di approfondimento di Tressoldi e Zamperlin, in stampa) - inferenze nel linguaggio orale (per es. Prova di Chiusura Verbale, Cornoldi e Soresi, 1981)

41 Trattamento del disturbo di comprensione Barbara Carretti

42 Il trattamento Tipi di trattamento In accordo con Pazzaglia e Rizzato (2000): INTERVENTI COGNITIVI. Promozione di particolari abilità legate al compito. In questo contesto vengono insegnate direttamente specifiche strategie di comprensione. INTERVENTI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI. Focalizzati su aspetti quali la motivazione, il concetto di sé e la percezione di autoefficacia

43 Il trattamento Tipi di trattamento INTERVENTI METACOGNITIVI. Lo scopo è la promozione: - di una gestione efficace dell apprendimento attraverso la pianificazione, l implementazione e il monitoraggio dei propri sforzi - dello sviluppo di una conoscenza condizionale di quando, come e perché usare determinate strategie.

44 Insegnamento di strategie specifiche Tipi di trattamento Strategie che hanno prodotto cambiamenti più rilevanti: autoporsi delle domande nel corso della lettura (Sachs, 1984; Deshler, Ellis & Lenz, 1996); schemi o disegni come supporti visivi (Warner & Alley, 1981); rappresentazione schematica del contenuto del testo (Darch & Carmine, 1986); utilizzo di immagini mentali (Mastropieri, Scruggs & Levin, 1987a); costruzioni di schemi che riproducono le relazioni semantiche (Bos, Anders, Filip & Jaffe, 1989). LIMITI: mancata distinzione fra conoscenze dichiarative procedurali e condizionali relative all uso di strategie apprendimento meno flessibile.

45 Programmi strategici + conoscenze sugli stili attributivi Tipi di trattamento I trattamenti hanno come scopo principale: apprendimento di strategie educare ad un corretto stile attributivo I risultati indicano che: Il maggior senso di fiducia e di autoefficacia favorisce la riapplicazione spontanea delle strategie oggetto di insegnamento (Wilson & Linville, 1985; McCombs, 1988; Borkowski, 1992; Fulk & Mastropieri, 1992; Williams & Stenberg, 1993); generalizzazione della strategia appresa (Carr & Borkowski, 1989); hanno effetti anche con bambini con ritardo mentale (Borkowski, Weyhing & Turner, 1986).

46 Programmi strategici + conoscenze sugli stili attributivi Tipi di trattamento Miranda, Villaescusa & Vidal-Abarca (1997): 1 gruppo 2 gruppo Trattamento Training attributivo+tecnica dell autoistruzione Tecnica dell autoistruzione Prova di comprensione I due gruppi non differiscono a fine trattamento nei punteggi alla prova di comprensione

47 Insegnamento di strategie + la promozione di aspetti metacognitivi e motivazionali Tipi di trattamento Possono essere indicati come obiettivi: sviluppo delle conoscenze sulla mente e sul suo funzionamento; consapevolezza dell utilità di una determinata strategia; apprendimento della modalità di applicazione delle strategie; puntualizzazione del contesto d uso delle strategie acquisite (Moè & De Beni, 1995); accrescimento del livello motivazionale; aumento del senso di autoefficacia. Tali trattamenti si propongono di: aumentare il livello di consapevolezza rispetto al compito migliorare la prestazione e ottenere una maggiore probabilità di uso spontaneo di strategie.

48 Vantaggio degli interventi metacognitivi Lucangeli, Cornoldi e Galderisi (1995) Memoria e metacognizione Attività scolastica Lettura e metacognizione M sd M sd M sd Comprensione Correttezza decodifica Velocità decodifica Logica Aritmetica Geometria Problem solving Metacomprensione Metamatematica

49 Vantaggio degli interventi metacognitivi Tipi di trattamento 1. Conoscenza ed attenzione ai processi implicati nella comprensione 2. Corretto sistema di attribuzioni delle cause di successo/insuccesso 3. Analisi del compito ed esplicitazione delle strategie più efficaci 4. Dalla pratica guidata all uso spontaneo delle strategie 5. Insegnamento reciproco tra studenti 6. Generalizzazione delle strategie a compiti e contesti differenti (transfer e mantenimento) 7. Da un programma metacognitivo all atteggiamento strategico

50 Promuovere la comprensione del testo Come programmare un trattamento Strumenti per la valutazione Valutazione delle abilità di comprensione dello studente Programma di intervento Intervento sistematico che tenga conto delle caratteristiche dello studente

51 Promuovere la comprensione del testo Come programmare un trattamento Analisi dei bisogni Obiettivi Valutazione e controllo Attività e strategie

52 Analisi dei bisogni Come programmare un trattamento 1. Valutazioni quantitative Risultati scolastici Prestazione alle prove di apprendimento (comprensione, lettura ad alta voce, problem solving) 2. Valutazioni qualitative. Osservazioni personali durante la valutazione Osservazioni in classe o in altri contesti (ricreazione ecc.) da parte degli insegnanti o di altre figure che entrano nella relazione educativa con i ragazzi in classi Osservazioni condivise con i colleghi o con altre figure

53 Individuazione obiettivi Come programmare un trattamento Individuare delle priorità di intervento: una scala gerarchica degli obiettivi Definire gli obiettivi generali e quelli intermedi Il materiale deve essere utilizzato per un periodo sufficientemente lungo e regolarmente (ogni settimana per 2/3 mesi)

54 Il trattamento Valutare l efficacia Perché valutare l efficacia di un trattamento? Come valutare l efficacia di un trattamento? Come scegliere le prove per valutare l efficacia del nostro trattamento?

55 Il trattamento Valutare l efficacia È importante capire se il nostro lavoro ha avuto l esito ipotizzato migliorare le competenze in un determinato ambito. Sì. Siamo riusciti a individuare gli aspetti critici utilizzando materiale adatto all individuo. No. Analisi del trattamento effettuato. Cosa non ha funzionato?

56 Il trattamento Valutazione pre/post-test Attraverso l uso di prove che offrono delle buone proprietà icometriche e dei dati normativi di riferimento. Vantaggi Si è sicuri di valutare quell aspetto e non altri. Si ha la possibilità di confrontare la prestazione del nostro studente e/o gruppo anche in assenza del gruppo di controllo.

57 Il trattamento Valutare l efficacia 1. Valutazione iniziale: strumenti per l individuazione della natura dei problemi di comprensione 2. Individuazione delle abilità carenti (criterio di discrepanza dalla norma ) 3. Trattamento: intervento sulla/e aree risultate carenti 4. Valutazione finale: somministrazione degli stessi strumenti

58 Il trattamento Valutare l efficacia Gruppo sperimentale Valutazione iniziale Gruppo controllo Valutazione iniziale Trattamento Valutazione finale Normale attività didattica Valutazione finale Il gruppo sperimentale sarebbe migliorato lo stesso?

59 Il trattamento Valutare l efficacia Gruppo sperimentale Valutazione iniziale No gruppo controllo Dati normativi Trattamento Valutazione finale Dati normativi Il gruppo sperimentale sarebbe migliorato lo stesso?

60 Il trattamento Favorire la generalizzazione e il mantenimento Un punto cruciale dei trattamenti è la generalizzazione dei benefici del training: - uso delle strategie apprese nel contesto dello studio quotidiano E il mantenimento nel tempo di quanto appreso.

61 Il trattamento Favorire la generalizzazione e il mantenimento Per favorire la generalizzazione: - Durante il trattamento fare esempi concreti con materiale di studio dello studente - Chiedere allo studente, fra una seduta e la successiva, di utilizzare in modo autonomo la strategia - Verificare il corretto utilizzo della strategia - Utilizzare quanto appreso in contesti differenti.

62 Il trattamento Favorire la generalizzazione e il mantenimento Per favorire il mantenimento: - Pianificare delle sedute a distanza di tempo - Rendere consapevole lo studente dei cambiamenti ottenuti - Modificando, quindi, le convinzioni e le credenze circa le proprie abilità (senso di auto-efficacia).

63 Alcuni esempi italiani Tipi di trattamento Tipo di trattamento Titolo dell opera Aspetti della comprensione trattati Rivolto a studenti di: Programmi metacognitivi Lettura e metacognizione (De Beni e Pazzaglia, 1991) Conoscenze metacognitive (scopi e strategie di lettura) e controllo metacognitivo anni Programmi focalizzati su specifiche abilità Highlighter (Paganelli et al., 2000) Monitoring (Cornoldi e Paganelli, in stampa) Anafore (Azienda USL Bologna) Cloze (Azienda USL Bologna) Capacità di individuare le informazioni rilevanti in un testo. Capacità di monitorare il livello di comprensione. Capacità di risolvere le anafore Comprensione generale del testo Scuola media e superiore Scuola media e superiore 7-13 anni 6-13 anni Programmi multicomponenziali Nuova guida alla comprensione del testo (De Beni et al., 2004) Strategie semplici di lettura (Ferraboschi e Meini, 1993) Comprensione del testo (1, 2, 3) (1 e 2 Townsend e Cretti; 3 Beech e Cretti) Aspetti cognitivi (e.g. fare collegamenti in un testo o fare inferenze) e aspetti metacognitivi (e.g. conoscenza di strategie e controllo metacognitivo). e.g. fare inferenze, individuare le informazioni più importanti, modificare l approccio al testo. Contesto e idea principale, fatti e sequenza, Conclusioni e inferenze Volume 2: 6-7 anni Volume 3: 8-12 anni Volume 4: anni 6-10 anni 6-13 anni

64 Lettura e metacognizione De Beni e Pazzaglia (1991) Attività didattiche per la comprensione del testo

65 Lettura e metacognizione De Beni e Pazzaglia (1991) Scopo: Promuovere A chi si rivolge? conoscenze metacognitive sulla comprensione del testo forme di controllo sulla comprensione del testo studenti dalla 3 a elementare alle 3 a media (con schede comuni e schede differenziate)

66 Lettura e metacognizione De Beni e Pazzaglia (1991) Modalità di utilizzo: Intera classe (scuola media) o piccoli gruppi (scuola elementare) Individuali (studenti con difficoltà) Tempi di utilizzo: 2 ore settimanali suddivise in 2 unità didattiche di 1 ora ciascuna

67 Lettura e metacognizione De Beni e Pazzaglia (1991) 1. Scopo principale della lettura è la comprensione. Si può leggere per differenti motivi. Motivazione alla lettura 2. Conoscenza, uso e controllo di tre strategie di lettura: Lettura analitica Scorsa rapida del testo Lettura selettiva mirata 3. Sensibilità al testo: individuazione di errori riconoscimento della difficoltà testuale individuazione delle parti importanti attenzione agli indici del testo individuazione del genere letterario

68 Area 1. Scopo principale della lettura.

69 Area 1. Scopo principale della lettura.

70 Area 2. Conoscenza, uso e controllo di 3 strategie di lettura.

71 Area 2. Conoscenza, uso e controllo di 3 strategie di lettura.

72 Area 2. Conoscenza, uso e controllo di 3 strategie di lettura.

73 Area 2. Conoscenza, uso e controllo di 3 strategie di lettura.

74 Area 3. Sensibilità al testo.

75 Area 3. Sensibilità al testo.

76 Area 3. Sensibilità al testo.

77 Nuova Guida alla comprensione del testo De Beni et al. (2004) Volume 2: Attività di avvio Questo volume contiene sia una scheda criteriala di valutazione sia materiale per il trattamento È rivolto a bambini dai 6 agli 8 anni o più grandi con difficoltà di comprensione

78 Nuova Guida alla comprensione del testo De Beni et al. (2004) Volume 3: Schede di trattamento Livello A (8-12 anni) Volume 4: Schede di trattamento Livello B (12-15 anni)

79 Nuova Guida alla comprensione del testo De Beni et al. (2004) Livello A e B; Avvio alla comprensione Ogni area di trattamento si compone di 15 schede Ogni area ha al suo interno dei sotto-obiettivi che specificano le competenze che possono essere raggiunte Il ragazzo è invitato a svolgere delle attività e a riflettere sulle stesse (riflessione metacognitiva)

80 Nuova Guida alla comprensione del testo De Beni et al. (2004) Le schede di livello A partono da proposte di difficoltà minore fino ad arrivare ad una sovrapposizione con quelle di livello B, per consentire il passaggio alle schede finali più complesse del livello B Avvio alla comprensione Fase iniziale Livello A Livello B Fase di approfondimento

81 Nuova Guida alla comprensione del testo De Beni et al. (2004) 10 componenti del processo di comprensione 1. Personaggi, luoghi, tempi e fatti 2. Fatti e sequenze 3. Struttura sintattica 4. Collegamenti 5. Inferenze 6. Sensibilità al testo 7. Gerarchia del testo 8. Modelli Mentali 9. Flessibilità 10. Errori e incongruenze

82 Personaggi, Luoghi, Tempi e Fatti: Trattamento Avvio

83 Inferenze: Trattamento Avvio

84 Inferenze: Trattamento Livello A Esempio

85 Sensibilità al testo: Trattamento Avvio

86 Esempio sotto-obiettivi area 6 Sensibilità al testo Orientarsi nella scelta dei testi In base agli scopi del lettore; In base al grado di difficoltà e di impegno richiesto; In base alle caratteristiche dei generi letterari specifici Individuare le caratteristiche principali di diversi generi letterari Fiaba, articolo di giornale, lettera, poesia, testo regolativo Individuare informazioni importanti in testi di differente genere Testo narrativo; testo storico; testo geografico; cronaca.. Utilizzare il titolo Prevedere, sulla base del titolo, il tipo di testo, il contenuto a alcune caratteristiche Giudicare la difficoltà di un testo Individuare gli elementi che rendono difficile un testo: confronto fra brani.

87 Sensibilità al testo Trattamento Livello B SCHEDA 9 - Titolo È molto importante fare delle previsioni sul contenuto di un testo in base al titolo. Si può dire che il titolo rappresenta una sintesi precisa del contenuto del brano. Questa scheda e la successiva ti aiuteranno a capire che è possibile trarre dal titolo informazioni importanti sui contenuti el testo. Ti presentiamo di seguito alcuni titoli tratti da alcuni giornali. Leggili uno alla volta e rispondi alle domande. Poi leggi l articolo intero nella pagina successiva e verifica se le risposte date erano esatte. La settimana della cultura Tutti gratis al museo dal 15 aprile Libri per ragazzi in mostra a Bologna. Piccole donne crescono molto in fretta Arriva Paeggy Sue, la rivale di Harry Potter che ha conquistato la Francia. E insieme a lei, fanciulle disinvolte e assai intraprendenti Di quale argomento parla l articolo? Fino a che giorno durerà l offerta? Da chi è promossa secondo te l offerta? Di quale argomento parla l articolo? Dove si svolge l evento? Dove è stato pubblicato per la prima volta il libro?

88 Sensibilità al testo Trattamento Livello B Orientarsi in base alla difficoltà e impegno richiesto

89 Sensibilità al testo Trattamento Livello B Orientarsi in base al genere testuale

90 Sensibilità al testo Trattamento Livello B Caratteristiche che facilitano la comprensione

91 Sensibilità al testo Trattamento Livello B Caratteristiche che facilitano la comprensione

92 Gerarchia del testo Trattamento Avvio

93 Modelli mentali: Trattamento Avvio

94 Errori e incongruenze: Trattamento Avvio

Il Trattamento dei Disturbi di Comprensione

Il Trattamento dei Disturbi di Comprensione Il Trattamento dei Disturbi di Comprensione Barbara Carretti e-mail barbara.carretti@unipd.it Milano, 19 Marzo 2007 Come promuovere la comprensione INTERVENTI COGNITIVI - promozione di particolari abilità

Dettagli

I disturbi di comprensione del testo scritto

I disturbi di comprensione del testo scritto I disturbi di comprensione del testo scritto Le difficoltà nella comprensione del testo sono pervasive e difficili da identificare. L insegnante avverte una sensazione di disagio nell interazione con il

Dettagli

DSA e/o BES. La comprensione del testo. Proposte didattiche Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it

DSA e/o BES. La comprensione del testo. Proposte didattiche Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi DSA e/o BES. La comprensione del testo. Proposte didattiche Barbara Carretti barbara.carretti@unipd.it

Dettagli

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Si parla di disturbo specifico di apprendimento quando un soggetto in età evolutiva presenta difficoltà isolate e circoscritte

Dettagli

Pensiero logico, lettura, Autori: Sestili, Moalli, Vianello

Pensiero logico, lettura, Autori: Sestili, Moalli, Vianello Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di 2 2 e 3 3 media Autori: Sestili, Moalli, Vianello Toffolon Sara Introduzione La ricerca si propone di rilevare

Dettagli

Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di II e III media (Sestili, Moalli, Vianello)

Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di II e III media (Sestili, Moalli, Vianello) Ricerca n 3 Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di II e III media (Sestili, Moalli, Vianello) Giovanna Erba Cinzia Galletti Un po di definizioni: Pensiero

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ALLEGATE AL DECRETO MINISTRIALE 12 LUGLIO 2011 Sintesi a cura di: Maurizio Carandini Disturbi

Dettagli

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE IL SOFTWARE DIDATTICO PER INTERVENTI SULLE ABILITA Prof.ssa Silvia Antimiani Cos è il software didattico È un software che permette di sviluppare competenze

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione

Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione A. M. Re Università degli studi di Padova Servizio per i Disturbi dell Apprendimento Evoluzione della velocità di lettura in normo-lettori

Dettagli

I Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu

I Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu I Disturbi Specifici dell Apprendimento A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu Programma degli incontri I Incontro I Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) e la Dislessia Introduzione ai DSA (caratteristiche

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende

Dettagli

La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee

La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Via Cavour, 24 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Come

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

Tutti pronti per la scuola?

Tutti pronti per la scuola? Dott.ssa Grazia Nonne Tutti pronti per la scuola? L'Intelligenza Numerica alla scuola dell'infanzia: prevenzione e potenziamento. Corso di Formazione La matematica non fa paura Fonni 3-4 Settembre 2015

Dettagli

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Apprendimento, insegnamento, valutazione I concetti chiave Storia del Quadro di riferimento europeo Le competenze di chi usa e apprende la lingua I livelli

Dettagli

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Struttura dello strumento. Si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento Chiara Trubini Consultorio CEAF di Vimercate, Comune di Ornago e Università di Parma trubini.chiara@libero.it F 81.0 Disturbo specifico

Dettagli

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione

Dettagli

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione Ministero della Pubblica Istruzione Via Stazione snc, 89900 Vibo Valentia Marina Tel. 0963/572073 Cod. mecc. VVIC82600R cod. fiscale 96013890791 Distretto Scol. N. 14 E-mail vvic82600r@istruzione.it -

Dettagli

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Presentazione delle prove ITALIANO Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Cosa contiene il QdR Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione

Dettagli

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L autoregolazione Azioni orientative in aula dell apprendimento Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento IL QUADRO DI RIFERIMENTO La nostra

Dettagli

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Sezione di Parma Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado San Secondo (PR) 23 novembre

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 IMPARARE A IMPARARE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 IMPARARE A IMPARARE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte Imparare a imparare è una competenza

Dettagli

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Istituto Comprensivo Cap. Puglisi ACATE Progetto per l Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Docenti Referenti: Concetta Grasso Giovanna Gianninoto Premessa: La scuola italiana negli ultimi

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

DISTURBI DI LETTURA: IMPLICAZIONI PER LA SCUOLA. Barbara Carretti Dipartimento di Psicologia Generale, Università degli Studi di Padova

DISTURBI DI LETTURA: IMPLICAZIONI PER LA SCUOLA. Barbara Carretti Dipartimento di Psicologia Generale, Università degli Studi di Padova DISTURBI DI LETTURA: IMPLICAZIONI PER LA SCUOLA Barbara Carretti Dipartimento di Psicologia Generale, Università degli Studi di Padova Temi emersi dal laboratorio 2 Nel parlare di disturbi nella lettura

Dettagli

Guida alla valutazione, alla diagnosi e al trattamento dei Disturbi e delle Difficoltà di Apprendimento

Guida alla valutazione, alla diagnosi e al trattamento dei Disturbi e delle Difficoltà di Apprendimento - UNITà DIDATTICHE ON LINE - Guida alla valutazione, alla diagnosi e al trattamento dei Disturbi e delle Difficoltà di Apprendimento Per Psicologi, Insegnanti, Tecnici della Riabilitazione - PARTE OTTAVA

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli

IL LIBRO PARLATO PER RAGAZZI DISLESSICI

IL LIBRO PARLATO PER RAGAZZI DISLESSICI IRCCS E. Medea Settore di Psicologia cognitiva e dei Disturbi dell apprendimento in collaborazione con Libro parlato Lions Romolo Monti di Milano e con il supporto di Distretto Lions 108 Ib 1 e della Fondazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto PER LE ATTIVITA DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Obiettivi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2. Progettazione curricolare della lingua inglese

ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2. Progettazione curricolare della lingua inglese ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2 Progettazione curricolare della lingua inglese FINALITÀ/TRAGUARDI Le finalità dell insegnamento delle lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, inserita nel vasto

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE CLASSI PRIME COMPETENZE E CONOSCENZE Comprendere il senso globale di un semplice messaggio. Riconoscere i dati espliciti di un messaggio (personaggi,tempi,luoghi,azioni)

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2011/2012 Scuola secondaria di 1 grado classe II Referente DSA o coordinatore di classe 1. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Stefano Data

Dettagli

nell ambito della lettoscrittura

nell ambito della lettoscrittura Uno studente con dislessia è generalmente Una persona brillante Con difficoltà specifiche nell ambito della lettoscrittura LA LETTURA E un processo che ha come scopo la comprensione del significato di

Dettagli

Indagine e rilevazione sulle abilità di lettura

Indagine e rilevazione sulle abilità di lettura Indagine e rilevazione sulle abilità di lettura Prova individuale di correttezza e rapidità nella lettura La prova di lettura ad alta voce si è dimostrata estremamente utile per riconoscere il livello

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: UN MONDO A FORMA DI TE SETTORE e Area di Intervento: Settore: ASSISTENZA Area di intervento 06: Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO: L obiettivo

Dettagli

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto C. Trenti S.Vito Scuola Secondaria di Primo Grado Spilamberto PIANO

Dettagli

COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE?

COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE? COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE? a cura della Counselor Psicopedagogica dott.ssa P. Paolini Ogni bambino ha una sua SCRITTURA SPONTANEA TEORIA LINGUISTICA: idee e regole che ha ricavato osservando

Dettagli

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE. LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Dati relativi all alunno

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi

Dettagli

Classe IV Matematica Scuola primaria

Classe IV Matematica Scuola primaria MATERIALI PER LA VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZA Classe IV Matematica Scuola primaria Traguardo per lo sviluppo della competenza Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO R e l a t r i c e : D o t t. s s a C r i s t i n a E l e f a n t e (insegnante, pedagogista) email: elefantecristina@yahoo.it DSA definizione La principale caratteristica

Dettagli

Tecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento. a cura della Dott.ssa Donata Monetti

Tecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento. a cura della Dott.ssa Donata Monetti Tecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento a cura della Dott.ssa Donata Monetti Gli elementi di base della dinamica insegnamento - apprendimento LA PROGRAMMAZIONE DEGLI

Dettagli

Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E.

Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E. Scuola Anno scolastico Sezioni Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E. Schiapparelli Edizioni il capitello,

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA), cioè un disturbo che

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto ...

PIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto ... PIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto... RESPONSABILE del Piano di Miglioramento Il Team per il Miglioramento ha la responsabilità della scelta dei percorsi di miglioramento e dell organizzazione dei progetti

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

Corso di aggiornamento per insegnanti sull apprendimento matematico dott.ssa Claudia Lipari

Corso di aggiornamento per insegnanti sull apprendimento matematico dott.ssa Claudia Lipari Direzione Didattica Gioacchino Gesmundo A.A. 2009-2010 Corso di aggiornamento per insegnanti sull apprendimento matematico dott.ssa Claudia Lipari Secondo incontro- 8/2/2010 Programma: Primo incontro:

Dettagli

Correlazione tra i disturbi specifici del linguaggio e DSA

Correlazione tra i disturbi specifici del linguaggio e DSA Correlazione tra i disturbi specifici del linguaggio e DSA Dr. B. Rizzo Troina 13 Settembre 2013 U.O.C di ORL & Foniatria - IRCCS OASI MARIA SS. - ONLUS, TROINA Direttore Dr.V.Neri DISTURBI SPECIFICI DEL

Dettagli

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo «I DSA: Conosciamoli» Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne LA DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA). Tale termine indica i soli disturbi delle abilità scolastiche:

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Caratteristiche del contesto. Rubrica valutativa della competenza

Caratteristiche del contesto. Rubrica valutativa della competenza Caratteristiche del contesto Rubrica valutativa della competenza Traguardi di apprendimento (riferiti ai saperi disciplinari, in termini di conoscenza, abilità e atteggiamenti) Senso del percorso formativo

Dettagli

IMPARARE AD IMPARARE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: TUTTE

IMPARARE AD IMPARARE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: TUTTE IMPARARE AD IMPARARE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: TUTTE IMPARARE AD IMPARARE Imparare a imparare è l abilità di perseverare nell, di organizzare il proprio anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360

Dettagli

IL RUOLO DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE AUSL DI RAVENNA NEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

IL RUOLO DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE AUSL DI RAVENNA NEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO IL RUOLO DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE AUSL DI RAVENNA NEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO v VALUTAZIONE del linguaggio e degli apprendimenti v TRATTAMENTO (vedi indicazioni) VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO

Dettagli

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVEREDO IN PIANO Via A.Cojazzi, 1-33080 Roveredo in Piano (Pordenone) tel.0434 94281 - fax. 0434 961891 e-mail: pnic82300r@istruzione.it PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE

Dettagli

ITALIANO RIFLESSIONE SULLA LINGUA

ITALIANO RIFLESSIONE SULLA LINGUA RIFLESSIONE SULLA LINGUA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado ü L alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostiene

Dettagli

La valutazione dell italiano

La valutazione dell italiano La valutazione dell italiano Premessa: padronanza linguistica Numeri dell italiano QdR Prove lettura: testi e quesiti Prove grammatica Guide ANCORA IN CANTIERE La valutazione dell italiano Premessa: padronanza

Dettagli

Scrittura. Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell obbligo

Scrittura. Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell obbligo Scrittura Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell obbligo Tressoldi - Cornoldi Dettato di un brano! In base alla classe d appartenenza viene dettato

Dettagli

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1) Allegato C Piano Educativo Personalizzato DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome:. Plesso: Classe: DIAGNOSI: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

Dettagli

Come leggere una diagnosi

Come leggere una diagnosi Come leggere una diagnosi Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.it Protocollo Diagnostico La segnalazione La raccolta anamnestica La valutazione clinica L interpretazione

Dettagli

CTI MONZA BRIANZA CENTRO GRUPPO RICERCA-AZIONE POTENZIAMENTO METACOGNITIVO OPERATIVITA NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO

CTI MONZA BRIANZA CENTRO GRUPPO RICERCA-AZIONE POTENZIAMENTO METACOGNITIVO OPERATIVITA NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO CTI MONZA BRIANZA CENTRO GRUPPO RICERCA-AZIONE POTENZIAMENTO METACOGNITIVO OPERATIVITA NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO Referente: Elena Banfi elenamaria.banfi@gmail.com Dalla consegna alla risposta Un percorso

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA UdA n.1 - LEGGERE, COMPRENDERE E INTERPRETARE TESTI 1. Comprendere e analizzare narrativi, descrittivi, espositivi e poetici 2. Riconoscere e classificare diversi tipi di

Dettagli

Raccogliere i segnali: perché è così difficile?

Raccogliere i segnali: perché è così difficile? Raccogliere i segnali: perché è così difficile? Mestre 16 dicembre 2015 Silvia Tabarelli Si vede solo ciò che si conosce Saper osservare non consiste semplicemente nel neutro saper vedere, ma più complessivamente

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI Nel presente questionario troverà un elenco di affermazioni riguardanti alcuni comportamenti riferiti alla sua attività professionale. Per ciascuna affermazione

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva

Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale ASCOLTO E PARLATO L allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare

Dettagli

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita Allegato A Inserire intestazione della scuola MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 20.. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Data e luogo di nascita

Dettagli