LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

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1 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N. 1 LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

2 PROGETTO DI FORMAZIONE N. 1 "La prevenzione delle difficoltà di apprendimento" TEMA La prevenzione delle difficoltà di apprendimento FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO L'apprendimento è il frutto della interazione tra i fattori biologici, affettivi, educativi, ambientali e didattici. La qualità degli apprendimenti richiede anche una buona efficienza delle funzioni cognitive. La motivazione dell'alunno e la qualità della didattica sono valori fondamentali ed imprescindibili. Promuovere percorsi didattici che comprendono attività di prevenzione pedagogica rivolti a tutti gli alunni è una delle strategie efficaci a disposizione dei docenti ed una possibile risorsa per i bambini. Il nostro concetto di prevenzione supera ed ingloba il classico screening per l'individuazione precoce di possibili carenze nei requisti per l'apprendimento. Individuare precocemente una possibile condizione di rischio nell'apprendimento è solo la base per poter predisporre strategie mirate a ridurre eventuali disagi e difficoltà scolastiche. Promuovere fra i docenti competenze mirate all'intervento educativo - didattico in ambito preventivo è, pertanto, uno degli obiettivi principali di questo percorso formativo. La metodologia di lavoro prevede la presentazione teorica dei contenuti, l'osservazione diretta e partecipata di strumenti educativi per l'identificazione precoce di eventuali carenze nei requisiti. Il percorso avrà una connotazione operativa anche nella parte dedicata alla presentazione delle attività da proporre in classe. Gli insegnanti avranno l'occasione di essere protagonisti e costruttori attivi durante il percorso formativo. PROGRAMMA DEI LAVORI Cenni di neuropedagogia in relazione alla didattica Lo sviluppo Rapporto tra intelligenza ed apprendimento Significato di screening Falsi positivi e falsi negativi Le variabili normali dello sviluppo

3 Indicatori di sviluppo e segnali di attenzione Tabelle di sviluppo Prevenzione e stili di vita Fattori protettivi Educazione e potenziamento abilitativo "False" difficoltà di apprendimento e "false difficoltà di attenzione" Presentazione ed esercitazioni con strumenti educativi per lo screening e l'osservazione dei requisiti Suggerimenti operativi di attività educative e didattiche da proporre in classe Il laboratorio grafomotorio Il laboratorio dell'attenzione Il laboratorio dell'apprendimento NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILIE Dott. Agostino Basile Pedagogista NOMINATIVI RELATORI Agostino Basile Pedagogista Gloria Giorgetti Pedagogista Gioia Di Chiara Pedagogista DESTINATARI Insegnanti della Scuola dell'infanzia e della Scuola primaria DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO periodo: OTTOBRE - NOVEMBRE 2015 durata: 3 incontri da 3 ore cadauno sede: sala " Auditorium" Villaggio San Michele Arcangelo, Contrada Cigliano n Corridonia (MC) costo: per singolo Insegnante Euro 75,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 27/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

4 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N.2 SEMINARIO OPERATIVO PEDAGOGICO - EDUCARE ALL'ATTENZIONE Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

5 TEMA PROGETTO DI FORMAZIONE N. 2 "Seminario operativo pedagogico - Educare all'attenzione" Seminario operativo pedagogico - Educare all'attenzione FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO Il percorso formativo proposto mira a formare i docenti al fine di promuovere in classe attività specifiche orientate al miglioramento delle competenze attentive dei singoli alunni. L'attenzione è, infatti, una delle funzioni cognitive fondamentali per lo sviluppo della persona. È altresì una funzione imprescindibile per promuovere l'apprendimento di base e scolastico. Eventuali difficoltà attentive potrebbero precludere un buon rapporto con l'esperienza scolastica e provocare carenze apprenditive. I principali obiettivi del corso sono: approfondire il significato di attenzione, il rapporto con l'apprendimento, l'importanza delle rappresentazioni mentali e della coordinazione motoria. La proposta formativa, dopo una introduzione teorica necessaria per la comprensione delle attività, avrà una connotazione prevalentemente pratica con presentazione di esercizi specifici e con le esercitazioni dirette a cui saranno chiamati tutti i partecipanti. PROGRAMMA DEI LAVORI INTRODUZIONE TEORICA: Significato di attenzione Fattori protettivi Cenni di Neuropedagogia Rapporto tra attenzione ed apprendimento Sovraccarico cognitivo Stili di vita ESERCITAZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO: Movimenti in sintonia Movimenti con rappresentazione mentale Coordinazione motoria Movimento e musica Esercizi di controllo del corpo e dell'attenzione Il contatto

6 Approccio pedagogico paradossale Silenzio cognitivo L'osservazione L'attenzione condivisa NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILE Dott. Agostino Basile - pedagogista NOMINATIVO RELATORI Agostino Basile pedagogista DESTINATARI Insegnanti della scuola primaria DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO Periodo: Marzo 2016 Durata: un incontro di 4 ore Sede: sala "Auditorium" Villaggio San Michele Arcangelo, Contrada Cigliano n Corridonia (MC). Costo: per singolo Insegnante Euro 30,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 26/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

7 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N. 3 L'EDUCAZIONE PSICOMOTORIA A SCUOLA Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

8 PROGETTO DI FORMAZIONE N. 3 "L'educazione psicomotoria a scuola" TEMA L'educazione psicomotoria a scuola FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO Il percorso formativo proposto si pone la finalità di promuovere nei docenti una consapevolezza sempre più matura rispetto alle potenzialità che la psicomotricità può avere nel favorire l'apprendimento. La conoscenza del proprio corpo in relazione a se stessi, agli altri ed all'ambiente è un aspetto importante per promuovere lo sviluppo delle funzioni relazionali e cognitive. Un percorso di educazione psicomotoria realizzato con i bambini a scuola può contribuire a rendere l'apprendimento più efficace e costruttivo. Questo corso con connotazioni teoriche, ma soprattutto pratiche, è finalizzato principalmente a consentire la generalizzazione ed il trasferimento delle conoscenze nella didattica quotidiana. I principali obiettivi riguardano l'acquisizione di conoscenze relative alle prassie, alla coordinazione motoria, alla lateralizzazione, all'uso dello spazio e alle rappresentazioni. La metodologia di lavoro prevede, in larga parte, la presentazione di strumenti operativi per l'osservazione e per le attività da realizzare con i bambini. Sarà privilegiata la modalità del coinvolgimento attivo dei partecipanti al corso. PROGRAMMA DEI LAVORI Lo sviluppo Lo sviluppo e l'organizzazione motoria La coordinazione motoria e le prassie Lo schema corporeo e la lateralizzazione L'organizzazione dello spazio Il contatto e la fuga dallo spazio Il rispecchiamento Programmare l'azione L'interazione tra la motricità e l'apprendimento Presentazione dei percorsi di osservazione Il materiale per l'educazione psicomotoria

9 L'educazione psicomotoria individuale e in gruppo Proposte operative da realizzare a scuola L'educazione psicomotoria con bambini in difficoltà La psicomotricità ed il gioco Esercitazioni con tutti i partecipanti Organizzare un incontro di psicomotricità NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILE Dott. Agostino Basile - Pedagogista NOMINATIVI RELATORI Elisabetta Leonardi - Psicomotricista Agostino Basile - Pedagogista DESTINATARI Insegnanti della Scuola dell'infanzia e della Scuola Primaria DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO periodo: NOVEMBRE- DICEMBRE 2015 durata: 2 incontri da 4 ore cadauno sede: sala " Auditorium" Villaggio San Michele Arcangelo, Contrada Cigliano n Corridonia (MC) costo: per singolo Insegnante Euro 50,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 26/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

10 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N. 4 CORSO DI FORMAZIONE PEDAGOGICA IL BAMBINO AUTISTICO A SCUOLA: IL CONTRIBUTO DELL'AERC, DELLA MUSICA, DELLA MUSICOTERAPIA E DELLA CAA Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

11 PROGETTO DI FORMAZIONE N. 4 CORSO DI FORMAZIONE PEDAGOGICA IL BAMBINO AUTISTICO A SCUOLA: IL CONTRIBUTO DELL'AERC, DELLA MUSICA, DELLA MUSICOTERAPIA E DELLA CAA TEMA Corso di Formazione pedagogica: il bambino autistico a scuola: il contributo dell'aerc, della musica,della musicoterapia e della CAA FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO La sindrome autistica è un disturbo Pervasivo il cui esordio risale alla prima infanzia e si manifesta con difficoltà significative nella comunicazione, nella reciprocità sociale e con un repertorio comportamentale spesso disfunzionale. Ad oggi la comunità scientifica condivide in larga parte l'ipotesi causale neurobiologica ma è ancora sconosciuta la eventuale causa primaria. Non esistendo una cura definitiva, il trattamento educativo viene ritenuto, al momento, il più accreditato per ottenere, per quanto possibile miglioramenti nelle varie funzioni cognitive, sociali e comportamentali. Essendo l'autismo un disturbo ad espressione clinica diversificata la scelta del trattamento dipenderà dall'età, dai punti di forza e di debolezza, dall'ambiente e da tanti altri fattori clinici. L'Istituto Superiore della Sanità ha redatto le linee guida per l'autismo al fine di orientare in modo più responsabile e corretto la scelta del trattamento tra quelli più studiati ed accreditati. Il corso, strutturato essenzialmente come un laboratorio, vuol promuovere nei partecipanti una competenza di base per migliorare le possibilità comunicative dei bambini con autismo che frequentano la scuola dell'infanzia e primaria. Le proposte, dopo una breve trattazione ma aggiornata dello stato dell'arte della ricerca, saranno presentate con modalità operative e laboratoriale consentendo ai partecipanti una sperimentazione costante delle possibili implementazioni educative e didattiche degli approcci e metodi presentati. Le esercitazioni individuali e di gruppo avranno una connotazione pratica per consentire l'apprendimento consapevole delle varie proposte operative. Gli approcci scelti da presentare al corso hanno obiettivi comuni come il miglioramento della intersoggettività primaria, della reciprocità, dello scambio relazionale, della turnazione, della comunicazione. Queste competenze sono alla base della vita di

12 relazione, dell'apprendimento e della comunicazione e possono contribuire a rendere la vita quotidiana del bambino con autismo più comprensibile. Questi tre approcci si pongono in continuità ed in sinergia con altri approcci e metodi anche più strutturati come l'aba garantendo, tra l'altro una maggiore efficacia dei metodi strutturati stessi. Promuovere negli insegnanti competenze mirate all'uso di strategie educative con il bambino e con il gruppo classe mutuate da questi tre approcci è uno degli obiettivi fondamentali del percorso formativo. PROGRAMMA DEI LAVORI Prima giornata: - Cenni di Neuropedagogia - Cause, epidemiologia, definizione e classificazione dell'autismo - Caratteristiche comportamentali - Le linee guida dell'istituto Superiore di Sanità - Le questioni aperte - L'inclusione scolastica. Possibili proposte operative - La valutazione e la prognosi pedagogica - La valutazione educativa - Presentazione di strumenti operativi per l'osservazione educativa - Presentazione di protocolli osservativi - I trattamenti - L'integrazione dei trattamenti, metodi ed approcci - Esercitazioni - Laboratori Seconda giornata: - A.E.R.C. ( Attivazione Emotiva e Reciprocità Corporea): - Intersggettività Primaria - Intersoggettività secondaria - Attivazione emotiva - Attivazione motoria - Gioco simbolico - Accettazione del copione - Tempo dell'attesa e turnazione - Modalità affiliative

13 - Ridefinizione in positivo - Modulazione della voce - Presentazione di casi e confronto - L'A.E.R.C. a scuola: implementazioni, modalità operative con il bambino e con tutta la classe - Esercitazioni individuali e di gruppo - Laboratori Terza giornata: La musicoterapia - Definizioni, riferimenti culturali e scientifici - La musicoterapia e le implicazioni operative - Il dialogo sonoro - Il suono come modalità di comunicazione - La musica come contributo alla didattica,all'apprendimento - La musica come contributo alla relazione ed alla reciprocità - Musica ed autismo - Le possibili implicazioni della musica con il bambino autistico a scuola - Musicoterapia. Una esperienza di condivisione con i compagni - La turnazione ed il tempo dell'attesa - Lo scambio relazionale - Presentazione di casi ed esperienze a scuola. Confronto - Esercitazioni individuali e di gruppo - Laboratori Quarta giornata: CAA ( Comunicazione Aumentative ed Alternativa) - Definizioni - Ambiti di applicazione - Differenze e similitudini con altri approcc - La CAA come contributo alla comunicazione ed all'apprendimento - Le strategie visive - La costruzione e preparazione del materiale - Il tablet come ausilio educativo tecnologico alla comunicazione - La CAA a scuola: presentazione di materiale operativo, agende visive, l'uso in classe, l'uso condiviso con tutti bambini, il tablet con il bambino e con i compagni - La CAA ed il linguaggio

14 - La CAA e la comunicazione dei bisogni - Presentazione di casi e confronto - Esercitazioni individuali e di gruppo - Laboratori Conclusioni: - L'integrazione dell'aerc, Musicoterapia e Caa come un contributo allo sviluppo della intersoggettività, della comunicazione e della possibile riduzione di comportamenti disfunzionali. - I tre approcci come base per l'implementazione di altri metodi più strutturati come l'aba. - Riflessioni del gruppo dei partecipanti. - Consegna di materiale di lavoro e disponibilità al confronto on line ed in presenza nel tempo. NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILE Dott. Agostino Basile - Pedagogista NOMINATIVI RELATORI Francesco Amico - Musicoterapeuta Agostino Basile - Pedagogista Michela Gatti - Pedagogista Ylenia Cognini - Pedagogista Manuela Gaspari - Pedagogista DESTINATARI Insegnanti della Scuola dell'infanzia e della Scuola Primaria DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO periodo: FEBBRAIO - GIUGNO 2016 durata: 4 incontri da 4 ore cadauno sede: sala "Auditorium" Villaggio San Michele Arcangelo, Contrada Cigliano n Corridonia (MC) costo: per singolo Insegnante Euro 150,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 27/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

15 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N. 5 Prevenzione al disagio e alle dipendenze giovanili Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

16 PROGETTO DI FORMAZIONE N. 5 "Prevenzione al disagio e alle dipendenze giovanili TEMA L'educazione, la qualità delle relazioni e della comunicazione con i genitori e gli adulti che hanno un ruolo educativo, l'apertura al dialogo, la fiducia e l'affettuosità sono fondamentali fattori di protezione al disagio dei ragazzi. Le neuroscienze ci dicono che gli stimoli educativi modificano il cervello. La povertà nelle relazioni, familiari e sociali, arriva ad alterare il metabolismo delle strutture limbiche e di altre importanti aree cerebrali determinando un'alterazione della maturazione cerebrale. Dal sistema educativo in cui il soggetto è inserito (famiglia innanzitutto, ma anche scuola) è importante che provengano stimoli che contrastino comportamenti volti solo al soddisfacimento degli impulsi emotivi gratificanti, per favorire il progressivo rafforzamento delle capacità di controllo. Le indagini scientifiche condotte in questi ultimi anni mostrano come le condotte devianti (disagio a scuola, scarso rendimento scolastico, comportamenti oppositivi, uso di sostanze stupefacenti...) si accompagnino spesso a situazioni di disagio familiare, scolastico e/o professionale. Il disagio sociale ed il malessere diffuso tra i giovani e nelle famiglie, giunto ormai a livelli preoccupanti, impongono a tutti, compresa alla Scuola, il dovere di attuare concreti provvedimenti al fine di costruire strategie alternative ed efficaci in luoghi significativi con il fine di ridurre i disagi e, se possibile, di combatterne le cause. Per questo, riteniamo utile e necessario promuovere un azione di formazione e di rafforzamento delle risorse relazionali, con la finalità prioritaria di fornire agli insegnanti gli strumenti necessari per attivare interventi sociali ed educativi significativi ed efficaci nei confronti delle devianze giovanili e che li rendano in grado di riconoscere e prevenire il disagio. FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO Finalità primaria è quella di far conseguire agli insegnanti la capacità di essere, per i ragazzi, occasione per un avvenimento educativo, coinvolgendo le diverse personalità in una relazione significativa di scoperta del valore positivo della vita nella semplicità e ricchezza dei gesti nei luoghi quotidiani (famiglia, scuola, studio, amicizia, innamoramento, ecc.). In questo modo gli insegnanti saranno in grado di riconoscere ed affrontare situazioni di disagio, anche incipienti, ed instaurare relazioni significative con i ragazzi, con la finalità di formare soggetti capaci di interventi educativi nei confronti delle devianze giovanili. Gli obiettivi specifici saranno: creazione di un gruppo di adulti (insegnanti) con una conoscenza di base relativa alle tematiche disagio giovanile, dipendenze e adolescenza in genere; Fornire spunti di riflessione e di confronto su tematiche legate all'educazione dei figli e alle relazioni insegnante-alunno Stimolare la comunicazione tra adulti Supportare gli insegnanti nelle scelte educative e potenziarne le competenze Coesione del gruppo e forte aggregazione tra i membri al fine di attivare successivamente un gruppo di lavoro attivo sulle problematiche rilevate a Scuola.

17 Le principali tematiche su cui verterà l'attività formativa in sintesi saranno: Le neuroscienze e la maturazione cerebrale; Le dipendenze, le forme della devianza e le modalità di trattamento; Gli aspetti educativi come principale fattore di prevenzione; Ascolto di testimonianze. PROGRAMMA DEI LAVORI Le lezioni saranno strutturate con attività didattiche funzionali all insorgere di scambi comunicativi e dinamiche aggregative. Di seguito si descrivono nel dettaglio gli incontri. I INCONTRO 1. Presentazione del progetto; 2. Circle-time con presentazione dei e tra i partecipanti; 3. giochi di presentazione; 4. Analisi e indagine della definizione di disagio attraverso l'uso della tecnica del brainstorming (il risultato finale sarà quello di giungere ad una definizione di disagio e dipendenza condivisa dai partecipanti); 5. Le Neuroscienze: le tappe dello sviluppo cerebrale e l'importanza dell'educazione come fattore di prevenzione; 6. Brainstorming: la dipendenza; definizione di dipendenza fisica e psicologica; 7. Descrizione delle principali droghe e i loro effetti, le nuove droghe, i nuovi comportamenti d'abuso; 8. La/le patologia/e correlata alla dipendenza da sostanze; 9. Tipi di disagi: come riconoscerli; 10. Discussione sulle tematiche emerse. II INCONTRO 1. Presentazione teorica sui temi relativi all'adolescenza; la famiglia nella società di oggi; il gruppo dei pari per l'adolescente; l'immagine dell'adolescenza tra esperienza personale e sociale; comunicare con i giovani ed affrontarne un eventuale disagio; 2. Descrizione dell'aspetto educativo: educazione come comunicazione di se stessi, del proprio modo di rapportarsi col reale; educazione come capacità dell'adulto di comunicare con il soggetto che presenta un disagio; educazione come rapporto con l'altro e come ricerca di nuove esperienze significative 3. Discussione sulle tematiche emerse; 4. Attività di gruppo che stimoli la comunicazione tra i partecipanti e un confronto su quanto emerso negli incontri precedenti; 5. Visione del video Pars, la bellezza di un'amicizia e testimonianza di un utente che sta effettuando il percorso di recupero presso una delle strutture terapeutiche per tossicodipendenti della Pars; 6. Conclusione dei lavori. NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILIE Dott.ssa Lara Leporoni - psicologa - psicoterapeuta

18 NOMINATIVI RELATORI L equipe che si occupa dell attuazione del Corso sopra descritto è composta da personale competente, adeguatamente formato e di accertata professionalità. Fanno parte dell'équipe e saranno i relatori: Dott.ssa Laura Baiocco, psicologa-psicoterapeuta Dott.ssa Lara Leporoni, psicologa-psicoterapeuta DESTINATARI I destinatari dell'azione formativa saranno gli insegnanti degli Istituti Secondari di I e II grado. DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO Gli interventi si articoleranno in n. 2 incontri, della durata di 4 ore ciascuno. La sede prevista è la sala "Auditorium presso il Villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia (MC), sito in c.da Cigliano n. 15. Periodo: NOVEMBRE - DICEMBRE 2015 Costo: per singolo Insegnante Euro 50,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 27/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

19 PARS PIO CAROSI COOP. SOCIALE ONLUS PROGETTO DI FORMAZIONE N. 6 LABORATORIO DI DIDATTICA MUSICALE E MUSICOTERAPIA - CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA MUSICALE E ALLA MUSICOTERAPIA Progetto approvato ed autorizzato in base alla Direttiva n 90 del 1 dicembre 2003 dalla Direzione generale dell'ufficio Regionale Scolastico del MIUR per l'anno scolastico

20 PROGETTO DI FORMAZIONE N. 6 CORSO DI FORMAZIONE IN DIDATTICA MUSICALE E MUSICOTERAPIA FINALITÀ - OBIETTIVI - METODOLOGIE DI LAVORO Il percorso formativo proposto si pone la finalità di costituire una prima risposta al bisogno informativo e formativo dei docenti, sui contenuti teorici e pratici dell'educazione musicale e della musicoterapia. Il corso consentirà la generalizzazione e il trasferimento delle conoscenze nella didattica quotidiana e verrà strutturato nella forma di laboratorio. Ai partecipanti saranno forniti strumenti per saper fronteggiare, attraverso i canali del non verbale, sia situazioni di disagio psico-fisico sia forme legate ai disturbi dell'apprendimento, che situazioni di inserimento interculturale. Infatti, il disagio che vive il bambino è spesso legato ad un impedimento nello svolgimento delle attività che richiedono un'integrazione di più competenze di base. La musicoterapia, utilizzando l'apposito strumentario è in grado di favorire l acquisizione e il consolidamento di quelle competenze. Inoltre, lo strumentario a disposizione del bambino si presta ad essere utilizzato come eccellente canale di sfogo di tensioni accumulate a scuola, in famiglia e nel gruppo dei pari. I principali obiettivi del corso riguardano: l'acquisizione di conoscenze nelle aree di intervento della musica e della musicoterapia; la sperimentazione di tecniche di rilassamento, respirazione ed uso della voce parlata e cantata; la sperimentazione di tecniche di improvvisazione strumentale attraverso il Dialogo Sonoro; la realizzazione di progetti operativi originali da svolgersi in classe relativamente all'esperienza compiuta nei vari moduli. Sarà privilegiata la modalità del coinvolgimento attivo dei partecipanti al corso. PROGRAMMA DEI LAVORI 1 incontro MATTINA: Elementi di fisica acustica e parametri del suono Il discorso musicale: melodia, ritmo e armonia

21 Scopi e funzioni della musica La musicoterapia: definizioni e modelli POMERIGGIO: 11. Lo sviluppo infantile secondo l'approccio integrato 12. Neuropedagogia e sviluppo 13. Comportamenti educativi finalizzati al potenziamento cognitivo 14. L'intersoggettività come base dello sviluppo intellettivo 2 incontro MATTINA 7. Respirazione e rilassamento 8. Uso della voce cantata 9. Esercitazioni ritmiche in due e quattro tempi 10. Uso del feedback sonoro 11. Repertorio vocale 12. Musicoterapia Didattica modello Benenzon 13. Ascolto musicale e repertorio POMERIGGIO: 14. Uso dello strumentario ORFF Musicoterapia e setting di laboratorio Contatto corporeo Musicoterapia Didattica Dialogo sonoro Uso dello strumentario ORFF Musicoterapia e coordinamento psicomotorio Musicoterapia e prevenzione Consegna ed analisi delle schede didattiche e della bibliografia NOMINATIVO E QUALIFICA DIRETTORE RESPONSABILIE FRANCESCO AMICO - Musicoterapeuta NOMINATIVI RELATORI Francesco Amico - Musicoterapeuta Agostino Basile - Pedagogista

22 DESTINATARI DOCENTI DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA, DELLE SCUOLA PRIMARIE E DELLE SCUOLE SECONDARIE DI 1 E 2 GRADO. DATA E SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO periodo: APRILE 2016 durata: N. 2 incontri da 6 ore cadauno sede: sala " Auditorium" Villaggio San Michele Arcangelo, Contrada Cigliano n Corridonia (MC) costo: per singolo Insegnante Euro 60,00 iva inclusa. Per Istituti Scolastici da concordare. Civitanova Marche lì 27/03/2015 Cooperativa Sociale P.A.R.S. "Pio Carosi" Onlus Il Presidente Dott.ssa Nicoletta Capriotti

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