la videoproiezione Il Bridge in 10 minuti ProgettoBridge presenta il video corso BRIDGE FLASH La porta d ingresso al Bridge Lo strumento più potente:

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1 1 ProgettoBridge presenta il video corso BRIDGE FLASH La porta d ingresso al Bridge Lo strumento più potente: la videoproiezione Voglio saperne di più Un inizio rivoluzionario: Il Bridge in 10 minuti Voglio saperne di più Il metodo: Le idee sono più importanti delle informazioni Poca teoria e tanta pratica Voglio saperne di più Altre informazioni: Contenuto delle lezioni e documentazione Sistema dichiarativo e accordi di controgioco Istruzioni per l uso del programma I CD di allenamento per gli allievi

2 La videoproiezione 2 La proiezione di contenuti memorizzati sul PC è ormai estremamente diffusa in tutte le attività divulgative, tuttavia continua a sollevare qualche dubbio: impone una lezione frontale? Induce uno stato ipnotico negli allievi? Obbliga l insegnante a recitare un copione? In realtà non è così. Vediamo perché. La video proiezione non influenza minimamente lo stile dell insegnante nel suo porsi nei confronti della sala. Anzi, proprio perché impone pochissime azioni materiali, gli permette di concentrarsi sul rapporto col pubblico: invece di dover scrivere su una lavagnetta (per la gioia degli allievi più lontani che devono essere muniti di binocoli) o cambiare delle slide, gli basta premere la barra spaziatrice della tastiera o, se preferisce aggirarsi per la sala, tenere in mano un mouse senza fili. Parliamo ora della sonnolenza che la proiezione può indurre: se l insegnante vuole fare lezione per due ore, lo stato ipnotico arriva, ma in questo caso sarebbe solo la conseguenza di un atteggiamento sadico. Al contrario, la nitidezza della proiezione affatica l osservatore meno di quanto ogni altro strumento sia in grado di fare. Entrando nello specifico del bridge, poi, vi sono due enormi vantaggi. Il primo è quello di permettere agli allievi di visualizzare oggetti e situazioni che, se scritte o raccontate, richiederebbero da parte sua un notevole sforzo e una buona dose di immaginazione. Il secondo, grande vantaggio è quello di poter rappresentare situazioni che si evolvono nel tempo (come il gioco di un intera smazzata, o più banalmente, il movimento di un colore) con grande immediatezza. Che l insegnante, usando un corso preconfezionato, debba recitare un copione, beh, questo dipende da chi ha approntato lo strumento. I videocorsi di ProgettoBridge non presentano copioni, ma canovacci su cui si recita a soggetto. Ci sono definizioni, enunciati ed esemplificazioni: tutto quello che si deve dire, per illustrarle e commentarle, rimane di esclusiva pertinenza dell insegnante. Inoltre, in ogni momento, si può lanciare la lavagna virtuale, che consente, improvvisando, di venire incontro alle esigenze manifestate dalla sala.

3 3 Il Bridge in 10 minuti Si tratta della lezione n 1, che può anche essere usata in tutte le occasioni nelle quali siete chiamati ad illustrare il gioco del bridge a persone che non ne sanno nulla. Nell arco di due ore vi giocate tutto: se riuscite a divertirli e a incuriosirli, siate certi che avrete dei nuovi allievi. Le numerose sperimentazioni condotte hanno dimostrato che questo inizio produce risultati eccellenti. Cosa accade in questa seduta? Le persone vengono accompagnate, passo a passo, con pochissime, calibrate parole, nell apprendimento delle regole del gioco, senza nessuna, (e lo ripetiamo, nessuna) informazione tecnica. Imparano e sperimentano la presa a Senza, la presa con atout, le regole procedurali della licita e il valore dei contratti (ovviamente senza approfondire troppo su questo punto: parziali, manche, lo slam paga tanto e il contro aumenta tutto). Quando vi accorgete di aver vinto? Quando li vedete ridere mentre si contrano e si surcontrano, o sparano delle carte a casaccio sul tavolo sperando di vincere la presa. Osservate compiaciuti e astenetevi da qualsiasi consiglio tecnico: avrete tutto il resto del corso per spiegare come si gioca. Ora l unica cosa che conta è che loro siano contenti di essere venuti. Questa seduta, se ben condotta, è molto facile e divertente per il vostro pubblico, ma assai difficile per voi. Per questo motivo abbiamo approntato una documentazione dettagliata che vi raccomandiamo di consultare con attenzione. Anche un esperimento, usando quattro amici come cavie, potrebbe esservi d aiuto. Ci siamo poi accorti che un inizio di questo tipo offre due grossi vantaggi: 1) gli allievi sono totalmente in grado di giocare, quindi possono ritrovarsi e divertirsi al di fuori del tempo canonico delle lezioni; 2) l aver introdotto il concetto di contratto ci permette, già dalle prime lezioni sulla tecnica di gioco, di far riferimento a un preciso obiettivo.

4 Le idee sono più importanti delle informazioni 4 La domanda è: quale obiettivo si propone di raggiungere un corso di introduzione al bridge? Molti sembrano pensare che lo scopo sia quello di dotare gli allievi di sufficienti strumenti per affrontare il gioco (in gergo si dice chiudere il corso, cioè renderlo in qualche modo autonomo, nel caso l allievo decida di non affrontare i livelli successivi). Il risultato più probabile è di ottenere dei viandanti disorientati con una gran confusione in testa: cosa serve uno strumento, se non so cosa voglio fare? In questo corso le informazioni sono poche (forse, dirà qualcuno, scandalosamente poche): quello che ci si propone di fare è di fornire dei metodi di pensiero. Con la pratica e i corsi successivi le manovre e le dichiarazioni si affineranno, ma a cosa serve sapere come muovere una figura di carte se non riesco a fare un piano di gioco, anche rudimentale? Un esempio: quando parliamo di impasse ed expasse (termini che abbiamo usato per dovere verso il gergo del bridge, ma che non sono affatto necessari) stiamo ben lontani dalle astruse definizioni teoriche (doppia forchetta, forchetta alternata, forchettina per l antipasto). Tutto si risolve in un solo input: quando hai una carta alta, ma l avversario ne ha una superiore, non giocare quella carta, ma gioca verso quella carta. Poca teoria e tanta pratica Il bridge si impara giocando: il compito dell insegnante è quello di fornire dei metodi di analisi. Questo è il motivo per cui Bridge Flash privilegia la pratica rispetto alle teoria. La lezione è prevista per una durata massima di 30 minuti (che possono diventare 40 in presenza di allievi molto interattivi), e in essa si delinea la traccia delle cose cui pensare. Sono le smazzate esplicative quelle che hanno il compito di insegnare davvero il bridge: fatele giocare, commentatele con le proiezione dinamica e, soprattutto, non preoccupatevi degli errori fatti in esecuzione. Preoccupatevi solo che i vostri allievi abbiano cercato di applicare le semplici scalette di ragionamento che avete illustrato loro: può sembrare ottimistico, ma così avrete già dei giocatori di bridge.

5 Contenuto delle lezioni e documentazione Bridge Flash è suddiviso in 14 lezioni proiettabili e comprensive del materiale didattico destinato agli allievi e della documentazione riservata all insegnante. Vi sono 3 lezioni speciali e 11 lezioni standard. La lezione speciale 1: il bridge in 10 minuti. Le lezioni standard da 2 a 5: solo gioco. Vado al morto facendo la presa, vengo in mano facendo la presa: sto giocando a BRIDGE Si tratta della seduta introduttiva di cui abbiamo già parlato. Questa lezione non prevede, ovviamente, il gioco di smazzate esplicative. Vincenti e affrancabili, l affrancamento di forza, lunga e posizione, il Piano di gioco a Senza: Cerca di affrancare e incassare le tue prese prima che l avversario lo faccia con le sue. I poteri dell atout: controllo, affrancamento e allungamento. La scelta del Piano di Gioco con atout: battere e incassare o incassare e tagliare? Le smazzate esplicative di queste lezioni non prevedono dichiarazione, ma un contratto viene sempre posto come obiettivo. Le lezioni standard da 6 a 12: la dichiarazione. Un esperto è un giocatore che ha una solida conoscenza dei fatti semplici Criteri e scelta dell apertura, sviluppo dell apertura di 1, le aperture a Senza e le aperture forti. Le smazzate esplicative prevedono la fase dichiarativa, con tema inerente all argomento trattato nella lezione. I temi di gioco continuano ad essere sviluppati stimolando gli allievi ad eseguire sempre le scalette di analisi che sono state illustrate nelle quattro lezioni di gioco. La lezione speciale 13: la dichiarazione con intervento Si tratta di una lezione speciale che, se svolta nella sua completezza, prevede l uso di almeno due serate (vi sono, infatti, 16 smazzate esplicative). La sua particolarità, però, è di essere suddivisa in tante e brevissime videate (dei veri e propri flash) la cui esposizione dura circa 5 minuti. In questo modo l insegnante può anticipare, quando lo ritiene opportuno, alcuni argomenti d intervento, per allargare la visione del gioco. La lezione speciale 14: etica e regolamento Una carrellata di informazioni su etica e regolamento, e anche qualche cenno sul funzionamento di Mitchell e Duplicato, che può essere utile in prossimità delle prime gare per allievi. 5

6 Per tutte le lezioni (eccetto la 14) è prevista una documentazione per l insegnante che illustra l idea centrale che anima la seduta, i contenuti tecnici e le modalità didattiche. Le lezioni standard, e la lezione 13 sul tema dell intervento, prevedono vario materiale che l insegnante può, se lo ritiene opportuno, distribuire agli allievi. 6 In particolare: la lezione per gli allievi consta di 1 foglio (fronte-retro) in cui viene schematizzato e riassunto il contenuto della lezione proiettata: utile come promemoria e come supporto per chi è stato assente; gli esercizi sono di nuovo in un foglio (test sul fronte e soluzioni sul retro): possono essere distribuiti oppure svolti in sala; le smazzate esplicative (diagramma, contratto obiettivo o dichiarazione, commento) sono in quattro fogli. Ogni foglio può essere diviso in due allo scopo di corredare il board durante il gioco (gli allievi possono prenderne visione quando hanno finito di giocare la smazzata). Nota: quando lanciate la proiezione di una smazzata, troverete una stellina a fianco del centro-tavola. Essa indica che c è una storia già registrata, che contiene la linea di gioco corretta: potrete far scorrere il gioco semplicemente premendo la barra spaziatrice. Questo non vi impedisce, però, di prendere altre strade, soprattutto quando gli allievi propongono linee di gioco alternative o, anche, per illustrare le conseguenze di una manovra sbagliata.

7 Sistema dichiarativo e accordi di controgioco 7 IL SISTEMA Premesso che questo corso usa la grammatica del sistema (che verrà sviluppato nel corso successivo) per introdurre gli allievi alla logica della dichiarazione, ecco in ogni caso le specifiche: Le aperture: Quinta Nobile, Quadri quarto, Fiori anche doubleton. Apertura 1NT con e 2NT con Apertura di 2 forte ambigua (o le Fiori dominanti, o la bilanciata di 24+); aperture 2, 2, 2 forti, e forzanti fino al 3 nel seme d apertura. Sviluppo dell apertura di 1 a colore: risposte 1 su 1 forzanti 1 giro, 2 su 1 forzanti manche; risposte a senza e rialzi non forzanti. Il Nuovo Colore Forzante come unico strumento per le successive indagini (che sia 3 o 4 colore, non conta: non è tema per questo livello di corso). Distinzione tra Diritto e Rovescio dell apertore solo dopo risposta 1 su 1. Sviluppo dell apertura di 1NT: stayman forzante, colori a livello 2 a passare, colori a livello 3 invitanti non forzanti. GLI ACCORDI DI CONTROGIOCO In questo corso vengono introdotti soltanto due segnali difensivi: l attacco con la più alta delle toccanti di una sequenza; il gioco della più bassa delle equivalenti da parte del terzo di mano. Riteniamo, infatti, che a questo livello l allievo non abbia sufficiente dimestichezza con le carte per decodificare informazioni come il conto e, soprattutto, non abbia ancora sviluppato una sufficiente capacità di analisi per esprimere chiamate o preferenziali. E possibile, tuttavia, che alcuni di voi, affrontando corsi spinti (per la presenza di elementi giovani), ritengano opportuno anticipare qualche informazione. In questo caso, per chi di voi intenderà usare La Tecnica di Base (il nostro video corso successivo che accompagna gli allievi fino al completamento del 3 anno) è opportuno un preventivo allineamento per non creare disagi successivi. Attaccheremo in conto (cioè 3^/5^ alla francese), daremo il conto diritto e chiameremo con la piccola.

8 Istruzioni per l uso del programma 8 Questo software è stato progettato per chi ha acquistato il suo primo computer ieri. Un semplice click del mouse vi permette di selezionare la lezione, lanciare la proiezione della lezione o il gioco dinamico delle smazzate, aprire i file che volete visualizzare o stampare. Quando siete all interno della proiezione o del gioco dinamico vi basterà premere la barra spaziatrice della tastiera (o fare un semplice click a distanza col mouse senza fili) e tutto avverrà da solo. Sono tuttavia disponibili molte altre funzionalità che, anche se non indispensabili, vi consentono di rendere la lezione più intrigante e divertente, e vi permettono un dialogo più serrato con gli allievi. L apprendimento di queste funzionalità non dovrebbe costituire un problema: gli help specifici ne illustrano il semplice utilizzo. Gli help specifici

9 I CD di allenamento per gli allievi 9 Per gli insegnanti che intenderanno farne uso, a corredo facoltativo di questo video corso è stato approntato un CD da distribuire agli allievi contenente 180 smazzate da giocare comodamente a casa. Con il motore grafico di PBonPlay gli allievi si possono esercitare nel gioco e controgioco: il programma contiene smazzate precompilate, pertanto simula la reale situazione al tavolo con avversari che reagiscono opportunamente alle mosse del protagonista. Le smazzate trattano unicamente della tecnica di gioco e controgioco pertanto, a differenza di quelle del corso successivo, non prevedono una dichiarazione: viene solo annunciato il contratto da mantenere (o da battere se si è in controgioco): Lo scopo di questi CD è duplice: 1) consentire un allenamento guidato che, anche se in modo spiritoso, in qualche modo obbliga a impostare dei ragionamenti corretti; 2) far si che quegli allievi che hanno poco tempo libero a disposizione, e quindi non possono sovente aggregarsi agli altri nelle altre serate, possano in ogni caso evitare di rimanere indietro e scoraggiarsi. Tutto questo evita all insegnante quel fenomeno frequentissimo e difficile da gestire che è costituito dalla sala a doppia velocità.