Le esperienze di mitigazione degli impatti sulla fauna in Spagna

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le esperienze di mitigazione degli impatti sulla fauna in Spagna"

Transcript

1 Le esperienze di mitigazione degli impatti sulla fauna in Spagna Carme Rosell MINUARTIA Estudis Ambientals (E) Buongiorno a tutti. Presenterò innanzitutto la situazione che abbiamo in questo momento in Spagna e soprattutto le azioni che sono state applicate e le misure che sono state implementate per risolvere le diverse problematiche. In questo momento in Spagna abbiamo km di strade e, immaginate, solo km sono strade ad alta velocità, ovvero superstrade ed autostrade. Questa situazione sta cambiando in realtà, come in tutta Europa, in modo molto drastico, con la costruzione di quasi km di nuove infrastrutture stradali, la maggior parte delle quali sono vie ad alta velocità. Abbiamo inoltre km di nuove infrastrutture che saranno in realtà adeguamenti di strade già esistenti e che avranno degli effetti molto importanti, come quello che si vede nella foto 36, nel Parc Natural Zona Volcànica de la Garrotxa in Catalunya. L adeguamento consiste nella trasformazione di piccole strade in grandi strade. Figura 36: Pep Callís, Parc Natural Zona Volcànica de la Garrotxa In questo contesto analizziamo un insieme di effetti e di impatti che possiamo raggruppare sotto la denominazione di frammentazione dell habitat: abbiamo innanzitutto una perdita di habitat che avviene necessariamente per poter costruire delle infrastrutture, ma poi anche alterazioni e disturbi causati dalla luce e dai rumori. In questo momento ci sono oltre km di strade principali, quindi di grandi strade, che attraversano spazi naturali protetti e questo vuol dire che abbiamo una perdita di quantità e di qualità di habitat che è molto importante rispetto a quella occupata dall infrastruttura. Dobbiamo inoltre dire che ogni cinque incendi forestali uno inizia a margine delle infrastrutture di trasporto, quindi questo è uno degli effetti da tenere in conto. 39

2 Altri effetti sono la mortalità di animali investiti e gli impatti sulle specie a rischio, come quello che sta patendo in questo momento la lince iberica, che è il felino più minacciato del mondo (possiamo dire che si sta praticamente estinguendo). Una delle cause più importanti della sua mortalità in questo momento è la frammentazione dell habitat: ogni anno, negli ultimi anni, abbiamo trovato più di 10 linci iberiche morte sulla strada. Quindi l impatto sulle specie minacciate e a rischio di estinzione è decisamente un elemento importante. Questo non è solo un problema per la conservazione della biodiversità: è un grave problema anche per la sicurezza stradale, come ad esempio per gli incidenti causati dal cinghiale o dal capriolo. Quindi sono necessari interventi da parte dei guardiaparchi, che devono andare a recuperare gli animali sulla strada. Abbiamo delle cifre risalenti all anno 2004 (grafico in figura 37): abbiamo avuto sulle strade spagnole circa incidenti; questi sono stati soprattutto incidenti causati da ungulati e abbiamo delle concentrazioni molto diverse a seconda delle Regioni: Burgos, Soria e León sono le Regioni con il maggior numero di incidenti perché hanno delle superfici boschive più estese. Figura 37: Incidenti con coinvolgimento di fauna selvatica in Spagna (2004) Andiamo a vedere però che cosa stiamo facendo per risolvere tutto ciò. Innanzitutto, prima di vedere le misure correttive sarà necessario sottolineare l importanza della prevenzione nella prima fase del progetto e nella progettazione dei tracciati. L elemento importante in questa fase riguarda, come già accennato dai miei colleghi negli interventi precedenti, l importanza che hanno le varie specie e l attenzione che richiedono, quindi bisognerà identificare quali siano le specie che possano essere un rischio per la sicurezza stradale. Altra cosa, bisognerà identificare dove sono localizzati i corridoi ecologici, dove sono i punti più critici e non sempre è facile riconoscerli. Se stiamo poi lavorando con una strada che dovrà essere ampliata, dobbiamo utilizzare dei dati molto importanti: nella figura 38 si vedono dei tratti segnati in rosso che indicano i punti nei quali attualmente ci sono molti incidenti causati da ungulati. 40

3 cartina con alcuni indicatori della dispersione e dei passaggi necessari per la fauna. Figura 38: Inventario dei punti di collisione degli autoveicoli con cinghiale (Departament de Medi Ambient i Habitatge, 2004) Questi dati che si stanno raccogliendo sono fondamentali per poter fare una diagnosi sull identificazione e sulla localizzazione dei punti critici; quindi, se dobbiamo ampliare questa strada, l identificazione di questi punti ci permette di sapere e stabilire dove collocare i passaggi per la fauna. Se si tratta invece di nuove strade, dobbiamo ricorrere all analisi del paesaggio attraverso sistemi di informazione geografica, per elaborare uno schema in cui indicare le aree più importanti per i passaggi della fauna e quindi dobbiamo fare un analisi di tipo empirico, perché ci sono all interno del paesaggio una serie di variabili associate alla presenza di fauna, ad esempio boschi, corsi d acqua, valli e, per alcuni animali, anche le creste. Si tratta di analizzare principalmente queste variabili, le caratteristiche dell habitat, i rilievi, la rete idrografica, e quindi di elaborare una Questo può essere fatto in due fasi: innanzitutto nella fase di progetto, quando si è deciso dove collocare il tracciato, questa cartina ci può aiutare ad identificare dove vengono intercettati i corridoi importanti e, quindi, a capire che se non implementiamo in questi punti i passaggi per la fauna avremo dei problemi. Dopo di che, in una seconda fase, dobbiamo collocare e identificare precisamente l ubicazione dei passaggi. Nella fase di disegno del tracciato quest analisi ci potrà aiutare anche nella scelta delle diverse alternative di tracciato. Nella figura 39 si può vedere come sulla linea blu possiamo determinare impatti inferiori perché possiamo costruire solamente due grandi viadotti. Questi metodi di analisi ci permettono quindi di prevenire l intercettazione dei connettori e ci aiutano anche a decidere dove implementare e costruire i passaggi per la fauna. 41

4 Tutta questa segnaletica può essere, ovviamente, efficace però, come sappiamo tutti molto bene, una volta che gli automobilisti si sono abituati alla segnaletica, questa non è più tanto efficace. Figura 39: Analisi applicata al disegno del tracciato: scelta delle alternative dei corridoi di tracciato Andiamo a vedere adesso quali sono le mitigazioni, cioè le misure correttive, che stiamo cercando di implementare. Abbiamo innanzitutto una grande diffusione di segnaletica (foto 40): in varie Regioni, ad esempio in Castilla-La Mancha e in León queste sono le segnaletiche più utilizzate, con colori molto brillanti o con immagini che servono soprattutto ad aiutare i guidatori. Si stanno anche sperimentando altri metodi: nella foto 41 si vede un dissuasore ottico riflettente. Questi apparecchi riflettono la luce dei veicoli sui bordi della strada e quindi sono attivi solamente durante la notte, quando i veicoli hanno le luci accese. Si usano, inoltre, le barriere olfattive (foto 41), che non sono vere e proprie barriere, ma agiscono sull olfatto degli animali; sono commercializzate da varie aziende e si collocano sul bordo della strada. Figura 41: Dissuasori ottici riflettenti e barriere olfattive Figura 40: Prime misure mitigazione: segnaletica In entrambe i casi il messaggio è lo stesso. Questi strumenti sono efficaci solamente per periodi brevi di tempo: se li utilizziamo per alcuni mesi o per alcuni anni, purtroppo gli animali si abituano all odore o alla luminosità e si può notare una perdita di efficacia. 42

5 Se ben installata, la misura più efficace è quella che prevede l utilizzo di recinzioni perimetrali, però è fondamentale una corretta installazione. In Catalunya e in tante altre Regioni non abbiamo mai recinzioni perimetrali interrate, cosa che invece dovrebbe essere fatta almeno per cm, perché, altrimenti, il cinghiale può passare senza grossi problemi sotto la recinzione se questa non è ben fissata. Purtroppo in Catalunya questo non accade e i cinghiali riescono a superare tranquillamente le recinzioni e ad accedere alle strade, aprendo il varco per molti altri animali. A volte è necessario anche installare un rinforzo per gli animali più piccoli, come la tartaruga o altri rettili. Il messaggio chiave è che queste recinzioni, se sono ben fissate, impediscono l accesso degli animali alla carreggiata, ma, come ha detto il dottor Rivella, servono anche a rinforzare l effetto barriera, quindi le recinzioni devono essere sempre accompagnate da sistemi di permeabilizzazione, cioè da sistemi che guidino gli animali, in modo tale che la recinzione sia in realtà un elemento che guida l animale verso un passaggio, verso un corridoio. Figura 42: Sottopassi e sovrappassi per fauna Quel che abbiamo fatto in Catalunya e in Spagna è in realtà un sistema abbastanza modesto e noi abbiamo cominciato da qui: nel 1994 in Catalunya abbiamo cominciato ad adattare i tubi per drenaggi (foto 43). Poiché questo materiale non è compatibile con il passaggio della fauna, la prima cosa che è stato necessario fare per adattarli è stata una copertura di cemento per poter permettere il passaggio degli animali. Le zone in cui sono collocati questi drenaggi sono aree mediterranee, in cui l acqua è presente, in realtà, solamente per periodi molto brevi. Nella foto 42 si vedono i due grandi tipi di passaggio: sottopassi e sovrappassi. 43

6 molta facilità e passare. Anche nel caso di piccoli carnivori, come ad esempio il tasso, il passaggio è favorito. Figura 43: Passaggi per la fauna: drenaggi adattati All inizio abbiamo avuto molti problemi soprattutto con le scalinate idrauliche (foto 44), perché sono delle trappole per la fauna; l adattamento in questo caso, e questo è un messaggio per gli ingegneri, è molto semplice: basta aprire le pareti laterali del passaggio. Figura 44: Drenaggi: adeguamento di scalinate idrauliche Figura 45: Ciottolato di pietra e cemento all uscita di un tubo di drenaggio Durante il monitoraggio della funzionalità dei passaggi sono state scattate delle foto, nelle quali è visibile che solo un animale passa nel drenaggio originale, mentre tutti gli altri utilizzano gli adattamenti in cemento. Abbiamo dovuto adattare anche gli scatolari idraulici: nella foto 46, che è stata scattata nella Repubblica Ceca dal collega Vaclav Hlavac, possiamo vedere una lontra che sta utilizzando una delle banchine laterali che sono state adattate negli scatolari. Anche un mammifero semiacquatico come la lontra quindi può a volte utilizzare le banchine a secco. Oppure, e questo è quello che stiamo facendo attualmente, è sufficiente creare un ciottolato di pietra e cemento (foto 45) sul quale un animale può muoversi con 44

7 Figura 46: Scatolari idraulici adattati: banchine laterali Se non abbiamo drenaggi, e questo succede, ad esempio, in Andalusia (foto 47), si costruiscono dei passaggi di piccole dimensioni ad uso esclusivo degli animali, quindi specifici per loro; si raccomanda che abbiano una dimensione di almeno 2x2 m. Figura 48: Sottopassi per piccoli vertebrati La tipologia di sottopasso specifica per gli anfibi (foto 49) la troviamo soprattutto in Svizzera, ed è anche uno dei migliori esempi che abbiamo. Vedremo in seguito che ci sono molti problemi per l installazione dei passaggi per gli anfibi, perché abbiamo una sorta di protezione di cemento che conduce gli animali all entrata del passaggio che deve avere una forma rettangolare; inoltre nella foto si vede che qui è stata collocata, e anche questo è un elemento necessario, una barriera di sicurezza di protezione per i veicoli. Figura 47: Sottopassi per piccoli vertebrati Nella foto 48 è visibile un altro sottopasso: i rami e i blocchi di pietra posti al bordo del passaggio hanno funzione di rifugio e permettono agli animali di attraversare il passaggio. Figura 49: Sottopassi per anfibi Tutto ciò che abbiamo visto, fin ora, non è però utile per il passaggio degli 45

8 ungulati, quindi tutti gli esempi citati non servono per i cinghiali, i cervi, i caprioli. Gli ungulati infatti hanno bisogno di passaggi decisamente più grandi. Quello rappresentato nella foto 50 è di dimensione minima: questo è un passaggio di circa 7 m, a volte utilizzato addirittura come strada forestale, ed è un passaggio che viene molto utilizzato in questo momento in Catalunya anche dai cinghiali. La dimensione minima che possiamo prendere in considerazione, quindi, è di 7 m; il consiglio sarebbe quello di avere per lo meno una dimensione di 12 m, o, se dobbiamo fare una struttura specifica, è meglio farla addirittura di 15 m, il che sarebbe molto più utile, ma sappiamo, a volte, che trattare con gli ingegneri non è sempre facile, quindi possiamo considerare una misura minima di 7 m con cui cominciare a lavorare, dopo di che, se si riusciranno a raggiungere i 15 m, tanto meglio. spostamento degli animali con tutta tranquillità. Figura 51: Viadotto Anche i sovrappassi, rappresentati nella foto 52 proveniente dalla Germania; sono degli utilissimi passaggi che stiamo cominciando a installare anche in Catalunya in questo momento. Figura 52: Sovrappassi per grandi mammiferi Figura 50: Sottopassi per grandi mammiferi I grandi viadotti (foto 51) sono le mitigazioni migliori perché permettono lo Si può vedere che c è una porzione ricoperta di vegetazione sulla quale passano gli animali e una invece asfaltata per i veicoli e non c è una separazione nel mezzo: frequentemente ci chiedono se effettivamente dobbiamo collocare nel mezzo uno schermo di protezione, ma 46

9 direi di no, in quanto il passaggio con vegetazione è sufficiente perché gli animali lo preferiscono ad un corridoio compreso tra due reti di protezione. Le strutture in figura 53 si stanno costruendo abbastanza, soprattutto nel nord della Catalunya: sono sovrappassi per caprioli, cinghiali e cervi, specifici per la fauna, con una larghezza di circa una ventina di metri e nella foto 54 si può vedere un dettaglio dello stesso passaggio; i veicoli non possono ovviamente passare su queste strutture. Figura 53: Sovrappassi per grandi mammiferi passaggi durante la notte e gli schermi di protezione opachi servono perché gli animali non siano spaventati dal riflesso delle luci dei veicoli. Nella foto si può anche vedere un segnale: Passaggio per la fauna. Proibito il passaggio ad ogni tipo di veicolo. A volte è necessario posizionare dei grandi blocchi di pietra per impedire l accesso dei veicoli perché, quando gli abitanti della zona si accorgono dell esistenza di questi passaggi, li utilizzano normalmente per il transito. La foto 55 proviene dalla Francia: è una recinzione e in questo caso gli schermi sono usati come sistema di comunicazione agli automobilisti. Comunichiamo agli utilizzatori della strada che sono stati costruiti passaggi per la fauna, anche per fare in modo che tutti possano essere coscienti di questo problema. Figura 54: Schermi laterali I monitoraggi sulla funzionalità di questi sovrappassi sono in corso e i risultati sono buoni. Anche in questo caso abbiamo delle barriere di protezione non trasparenti sui bordi: molti animali transitano infatti attraverso questi Figura 55: Recinzioni con sagome per informare gli utenti della strada Un altra cosa molto importante sui sovrappassi è che è necessario che siano 47

10 vegetati bene e quindi devono essere ben impermeabilizzati (foto 56). Figura 57: Sovrappasso sulla A36, Francia (Foto Jean Carsignol, CETE) Figura 56: Ripristino della vegetazione su un sovrappasso I primi passaggi costruiti circa trent anni fa in Francia sono stati restaurati perché il cemento stava cedendo; quindi è importantissimo, nel momento in cui piantiamo della vegetazione sul sovrappasso che l impermeabilizzazione sia ben progettata e il drenaggio della struttura sia ben studiato. Lavoro per gli ingegneri, però messaggio importante per tutti noi. Nella foto 57, del collega Jean Carsignol in Francia, si vede come può essere creata la rivegetazione: la vegetazione assume quasi una forma ad ali di diavolo, con una larghezza di una ventina di metri nella porzione più ampia e di 8 m in quella più ristretta. Nella foto 58 si può vedere il nostro futuro: è un ecodotto olandese e anche noi stiamo cominciando a costruire in Andalusia il primo ecodotto della Spagna. Figura 58: Ecodotto di Woeste Hoeve, Ministry of Public Works and Water Management, Olanda (Foto Luchtfotografie Slagboom en Peeters) Come possiamo distinguere un ecodotto da un sovrappasso? L ecodotto è come un sovrappasso ma molto più grande: il minimo raccomandato è una larghezza di 80 m; ma c è un altra caratteristica molto più importante di quella delle dimensioni, che è quella della rivegetazione: nella foto 59 possiamo analizzare un altro ecodotto olandese, l ultima generazione nel campo delle 48

11 costruzioni. Noi, con i nostri budget, credo che non potremo mai arrivare a una costruzione del genere e forse lo stesso succede anche a voi; in ogni caso, su questo ecodotto c è un sistema di canalizzazione dell acqua (frecce blu) che mette in comunicazione un lato con l altro, con l obiettivo di creare delle frange umide nell ecodotto in modo da permettere l accesso e lo spostamento degli animali. serpenti, tutti questi animali saranno favoriti se abbiamo anche una concentrazione di rami secchi e di altre strutture che in qualche modo siano in grado di offrire loro rifugio. In Catalunya facciamo qualcosa di simile agli ecodotti, ma sono in realtà dei falsi-tunnel (foto 60), cioè delle gallerie artificiali. Figura 60: Gallerie artificiali Figura 59: Ecodotto in costruzione, Ministry of Public Works and Water Management, Olanda Nella foto in figura 59, indicati con le frecce rosse vediamo dei corridoi realizzati accatastando rami secchi, che permettono una buona connessione del passaggio con l ambiente in cui è situato. Ciò è fondamentale per poter attrarre rapidamente la fauna verso queste strutture. Infatti a volte agli animali costa tempo e fatica arrivare fino ad esse, ma se queste sono ben realizzate, predisponendo al loro interno della vegetazione, la fruizione da parte della fauna è molto più facile. Se consideriamo, ad esempio, gli ungulati, gli insetti, i Anche nella vostra Regione, il Piemonte, probabilmente è facilmente utilizzabile questo tipo di strutture. Si tratta di elementi che devono in ogni caso essere ben collocati e ben rivegetati, in modo tale che, come abbiamo visto per l ecodotto, siano ben connessi con l ambiente circostante. L ecodotto e la galleria sembrano essere le soluzioni migliori. Concludo sottolineando come il monitoraggio sia molto importante: tutto quello che abbiamo imparato, tutto quello che è scritto nei manuali, tutto quello che studiamo di giorno in giorno è effetto del monitoraggio, che deve avvenire già durante la fase di realizzazione. Non so 49

12 se in Piemonte si applichino i piani di monitoraggio ambientale durante le opere, ma immagino siano obbligatori. In Catalunya sono assolutamente obbligatori, ma non nel resto della Spagna, quindi dipende un po dalle Regioni. In ogni caso i piani di monitoraggio sono molto importanti perché, a volte, i progetti sono meravigliosi, ma le mitigazioni, se sono eseguite male, perdono completamente la loro efficacia. Ad esempio, nella foto 61, di cui un dettaglio è già stato visto in precedenza, possiamo vedere che le banchine laterali, quando sono state costruite, non sono state connesse con l ambiente circostante e risultano quindi non funzionali. Figura 61: Rampe di accesso non connesse con gli habitat Sono novità anche per gli ingegneri, ovviamente, che a volte non sanno esattamente perché si sta costruendo un elemento di questo genere; quindi è necessario che tutto il gruppo di progettazione lavori insieme, che si capisca perché è necessario costruire questi elementi, anche perché è molto frequente questo genere di errori. Altro errore può essere un passaggio per gli anfibi senza barriere opache (foto 62): senza queste barriere gli anfibi salgono, attraversano la protezione, che è per gli ungulati, e possono tranquillamente arrivare sulla carreggiata. Figura 62: Passaggi per gli anfibi senza barriere di orientamento Esistono diverse aziende che commercializzano materiali per passaggi per anfibi, come quello in foto 63 che è un ottimo materiale. In questo caso, sebbene la protezione sia ben posta ed il passaggio ben collocato, non c è stata connessione tra la protezione e il passaggio, quindi abbiamo una buona misura, ma assolutamente inefficace per il modo in cui è costruita. 50

13 Figura 63: Recinzioni non connesse con il passaggio l animale, che avanza seguendo la recinzione, non sale sul sovrappasso, ma sicuramente cercherà di entrare attraverso il passaggio aperto. Quindi le recinzioni devono essere molto ben applicate e devono condurre gli animali verso il passaggio. Un caso classico è quello delle recinzioni: nella foto 64 (potremmo mettere veramente migliaia di foto relative a questo esempio) vediamo una recinzione che dovrebbe essere fissata al suolo, ma che non lo è, addirittura la si può vedere già sollevata dal passaggio degli animali. E importante risolvere i problemi relativi alle recinzioni perimetrali perché, altrimenti, da qui possono accedere gli animali. Figura 64: Recinzione non ancorata al suolo Un altro dei grandi classici è quando la recinzione, come nel caso in foto 65, arriva molto vicina al passaggio (in questo caso si tratta di un sovrappasso), ma non si unisce perfettamente, quindi Figura 65: Recinzione perimetrale mal installata Tutti questi piccolissimi dettagli devono essere molto ben curati, altrimenti le barriere perdono di efficacia. In alcuni casi vi sono poi degli impatti specifici: in una strada collocata in una zona di nidificazione dell avifauna è stato posto uno schermo trasparente, la cui funzione è quella di evitare il disturbo acustico agli uccelli. In questo caso si mette innanzitutto uno schermo trasparente per proteggere dai rumori, dopo di che si applicano alla barriera fonoassorbente delle sagome scure a forma di volatile, che però non sono molto efficaci. Soprattutto nelle lagune, quando si hanno attraversamenti di canali, come in questo caso, molte specie di uccelli 51

14 non riescono a vedere la barriera acustica e finiscono con lo scontrarsi contro questa, e possono morire a causa dell impatto. La soluzione veramente efficace per evitare gli incidenti e le collisioni degli uccelli è rappresentata da schermi con sottili strisce verticali di colore chiaro (foto 66), particolarmente efficaci al crepuscolo e alla sera, quando gli uccelli volano di più. Queste bande consentono agli automobilisti di ammirare il paesaggio e permettono agli uccelli di vedere gli schermi, che non sono più trasparenti, evitando così le collisioni. polvere di marmo (foto 67), che registra molto bene le impronte degli animali, anche se, in realtà, ha un grave inconveniente quando viene utilizzata in un ambiente umido, perché non funziona per nulla. Bisognerebbe quindi riuscire a combinare i due metodi: la polvere di marmo con i video e le fotografie. Figura 67: Monitoraggio dei passaggi per la fauna con polvere di marmo e fotografie Figura 66:Strisce applicate su pannelli fonoassorbenti per evitare impatti di volatili Il monitoraggio è importante per valutare l efficacia delle misure applicate. Questo tipo di monitoraggio non è molto abituale né in Catalunya né nelle altre Regioni spagnole, ma, in alcuni casi, viene applicato per circa 3 anni (parliamo, ovviamente, di strade importanti dal punto di vista dell attraversamento di ambienti naturali di rilievo). Il monitoraggio può essere effettuato fotografando o filmando gli animali; inoltre si può utilizzare la Questi sono esempi di come il monitoraggio sia importante perché ci permette di interpretare i risultati e quindi di capire come migliorare ciò che non funziona; i dati raccolti possono essere poi rappresentati in grafici con colori diversi per specie diverse di animali, riportando il numero delle volte in cui è stato monitorato il passaggio per ogni notte. Quando c è il budget sufficiente, ovviamente, questo tipo di controlli è molto più semplice. Il progetto europeo COST 341, già citato dai colleghi in precedenza, è stato recentemente pubblicato anche in castigliano e può essere richiesto sul sito web 52

15 Carta delle reti ecologiche del Piemonte Alberto Maffiotti, Davide Vietti ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Piemonte) Ringrazio, a nome dell Arpa Piemonte, tutti i numerosi partecipanti a questo convegno che sono la testimonianza reale dell attenzione per queste problematiche che rappresenta un settore considerato da molti erroneamente la Cenerentola tra le varie discipline che si occupano del rapporto tra l uomo e l ambiente. L intervento che seguirà vuole presentare le attività degli ultimi anni che Arpa ha svolto nella regione unitamente all Assessorato all Agricoltura, l Assessorato all Ambiente attraverso il Settore Parchi, l Università, il Dipartimento di Biologia animale, il Politecnico. Tutti questi Enti hanno partecipato a queste iniziative e i risultati ottenuti sono la somma di idee, di percorsi scientifici anche diversi, magari non così innovativi, che hanno permesso di mettere a sistema le numerose informazioni che erano distribuite tra i diversi soggetti interessati presenti sul territorio. Il risultato che presentiamo non è il punto d arrivo di queste iniziative ma il punto di partenza, perché in realtà la pianificazione delle attività connesse alla pianificazione delle reti ecologiche ha bisogno di approfondimenti a scale diverse, scale che come vedremo, devono essere viste in un continuo tra contesto regionale e quello locale. La tutela della biodiversità all interno del nostro paese, come detto precedentemente, rischia di essere considerata un po la Cenerentola, perché, anche all interno dell Agenzia per la protezione dell ambiente, le informazioni che dispone sono limitate, particolarmente frammentate, territorialmente parziali, con pochi dati oggettivi a cui far riferimento. Certo, i dati oggettivi di buon livello esistono: a livello dei parchi, a livello di qualche comune, in genere a livello locale, ma l organizzazione di questi dati e, ancor di più, l informazione complessiva, aspetto fondamentale per assicurare la tutela della biodiversità a scala regionale, che si può ottenere attraverso l analisi di questi dati, manca a causa delle lacune di conoscenza di molte aree, nella frammentazione delle banche dati e, spesso, nella loro inaccessibilità. 53

16 L Unione Europea richiede che questa analisi del territorio e delle sue componenti sia fatta con attenzione puntando su due aspetti fondamentali: da una parte la gestione e la tutela di quelle che sono le reti ecologiche e dall altra la salvaguardia degli ambiti ad alta biodiversità. Quali esperienze abbiamo in Italia? Negli ultimi anni è stato reso disponibile una serie di documentazioni che rappresentano la Rete ecologica nazionale messa a punto da un gruppo di ricercatori dell Università di Roma insieme al Ministero per l Ambiente. Questa Rete Ecologica Nazionale (REN), punto a nostro avviso importantissimo del panorama degli studi di ecologia applicata, è per definizione ad una scala sovra regionale, scala che quando viene riletta a scala regionale, provinciale o comunale, ha un po di sbavature, imprecisioni causate dalla dimensione dell indagine ma ancor di più dalle informazioni di partenza che non rappresentano il territorio per quello che è. Purtroppo, proprio perché una scala nazionale è ben diversa da una regionale, si genera il rischio di perdere gli elementi sostanziali di questi documenti ovvero il metodo scientifico utilizzato, le considerazioni di carattere ecologico assunte e gli obiettivi di pianificazione del territorio creando in questo modo un potenziale divario tra politiche nazionali e politiche locali. Queste considerazioni sono state alla base dell attività intrapresa da Arpa con lo scopo di tradurre gli assunti della REN a livello regionale (RER) per poter comprendere quali sono i punti critici nella nostra Regione a livello di salvaguardia della una rete ecologica e della sua estensione o maggior funzionalità. Allora, innanzitutto, abbiamo dovuto imparare a riconoscere che cosa fosse una rete ecologica a scala/e diversa/e, perché, così come quella nazionale, la scala regionale non può essere sovrapponibile ad una rete ecologica a scala locale. Aspetto innovativo che è stato introdotto con questo lavoro è stato quello di aggiungere ulteriori informazioni che sono proprie del nostro territorio, informazioni non sono solo quelle prioritarie legate all analisi delle sole specie che sono effettivamente presenti nel nostro territorio, ma anche quei detrattori ambientali che, in una realtà come quella molto antropizzata piemontese, fanno la differenza tra ambiente naturale ed ambiente antropizzato, creando le reali barriere ecologiche che condizionano lo sviluppo e la conservazione della biodiversità. Abbiamo quindi dovuto cercare di capire quale fosse il ruolo di questi elementi che sono sul territorio in 54

17 un ottica di rete dinamica evidenziando i punti nei quali questa dinamicità viene ad essere interrotta o per lo meno rallentata. Evidentemente, queste considerazioni ed ancor di più i risultati ottenuti non possono rimanere legati al solo aspetto teorico, ma devono poter essere discussi ad un livello sociale e politico di incontro, perché solo attraverso la concertazione e la condivisione di queste informazioni possiamo pensare di proteggere e tutelare la biodiversità. Quali sono i principali assunti di questa analisi? I principali assunti utilizzati, oltre che dall esperienza italiana, sono stati mediati dall esperienza degli svizzeri e dei francesi, che hanno raggiunto un livello molto alto in Europa per quanto riguarda la pianificazione e la progettazione delle reti ecologiche non solo e non tanto nella realizzazione di opere e manufatti, ma attraverso una preventiva individuazione degli elementi che creano la frammentazione della rete sul territorio. La frammentazione può essere intesa in molti modi: gli ecologi la leggono in determinato modo, i faunisti in un altro evidenziando aspetti diversi ma in ogni modo è quella situazione per cui dei contesti interessanti e importanti di naturalità, anche qui uso un termine generico che poi viene in qualche modo connotato e declinato in maniera diversa a seconda dei settori, trovano degli ostacoli alla loro connessione. Si citavano in precedenza i problemi che insorgono nel momento in cui si utilizzano delle scale diverse: noi abbiamo bisogno di elaborare e poter disporre di scale continue, non possiamo intraprendere iniziative a scala locale, dimenticandoci il contesto regionale e, viceversa, il contesto regionale non è rappresentativo se non c è una scala locale a supporto o di base. Queste scale però devono rappresentare anche un continuo a livello di approfondimento e di analisi dei detrattori ambientali. La possibilità di variare continuamente livello di approfondimento, anche in un ottica fuzzy a cui rimando per le numerose esperienze disponibili anche a carattere ambientale, è un sistema che ci permette di modulare gli obiettivi, cambiare anche la definizione ed il peso che si da ad un certo sistema scenografico all interno del territorio: un filare è importante a livello locale, una siepe è importantissima a livello comunale ma a livello regionale perde assolutamente di valore; nello stesso tempo la scala regionale ha bisogno degli elementi del paesaggio locale per poter in qualche modo poi continuare sullo stesso territorio contestualizzando la realtà in cui ci troviamo. 55

18 Quello che a nostro avviso oggi è poco disponibile e che con la nostra proposta di elementi della rete regionale speriamo di aver in parte colmato era proprio questo: evidenziare gli elementi della rete regionale sul territorio a partire da una scala un po più vasta e raccordata con quella nazionale, la scala per lo meno regionale. Come si evidenziano sul territorio questi elementi? Innanzitutto non possiamo pensare di evidenziarli su tutto il territorio regionale attraverso la sola analisi di dettaglio di campo, perché non ce la faremmo per una considerazione pratica in quanto nemmeno se avessimo risorse molto maggiori di quelle che in questo momento possiamo disporre anche sommando tutti gli enti che si occupano di queste tematiche potremmo indagare a fondo il territorio ed una considerazione di carattere tecnico in quanto la realtà del territorio e gli adattamenti a questa variano con tempistiche non coerenti con l approccio, permettetemi il termine catalogazionistico proprio dell indagine di campo. Allora ci sembra importante che ci si fermi prima a tavolino per capire quali sono le strutture, gli elementi principali e portanti di questa biodiversità a livello regionale. Gli effetti della frammentazione sono davanti ai nostri occhi e li conosciamo tutti come abbiamo potuto vedere anche negli interventi precedenti. Tra i vari effetti ascrivibili alla frammentazione vi è un alterazione nel comportamento di alcune specie animali nel rapporto con l uomo ed ancor di più con le infrastrutture, strade, ferrovie,aree urbane poste sul territorio; l esempio più tangibile è quello degli investimenti sulle strade fenomeno che come abbiamo visto interessa una gran parte della rete stradale piemontese. Attraverso l analisi degli elementi della rete possiamo quindi classificare ed evidenziare dove si trovano i punti che creano maggiori criticità. Ci sono molti dati sulla biodiversità della nostra Regione, dati a volte storici raccolti da importanti ecologi e faunisti Per poter organizzare queste informazioni abbiamo bisogno di poter utilizzare gli strumenti che valutano la potenzialità di un territorio ad ospitare la biodiversità. Cerco di spiegarmi meglio: è molto più importante che un territorio abbia una elevata valenza biologica, piuttosto che in quel territorio vi siano poche specie particolarmente vulnerabili. Le due cose, evidentemente, non sono in antitesi, ma devono potersi incontrare: credo che sia molto più importante a livello della pianificazione regionale avere 56

19 un attenzione per la potenzialità del territorio. Altro punto che riteniamo importante è la possibilità di disporre di modelli predittivi nelle diverse valutazioni come quelle che avvengono all interno delle procedure di valutazione ambientali codificate (VIA 1, VAS 2, VIEc 3 ). Ciò aiuta molto, specialmente in quelle attività presentate negli interventi precedenti, la fase di progettazione. Ovvero la frammentazione di un territorio, imputabile magari ad una nuova arteria stradale, si contrasta maggiormente nella misura in cui si possa agire fin dalle fasi iniziali della progettazione; quando un progetto è già stato definito ed è cantierizzabile o è già in fase di cantiere, è troppo tardi, non è più possibile operare delle modifiche importanti. I modelli ecologici predittivi sono dei processi di valutazione che si basano 1 VIA: Valutazione di Impatto Ambientale (L.R. 40/98): sono oggetto della procedura di VIA i progetti di opere ed interventi sia pubblici che privati e interventi di modifica o di ampliamento su opere già esistenti, sia pubbliche che private. 2 VAS: Valutazione Ambientale Strategica (L.R. 40/98, art. 20): estensione della procedura di VIA applicata anche ai piani e programmi. 3 VIEc: Valutazione di Incidenza Ecologica (Regolamento Reg.le del 16/11/2001 n 16/R): da applicare ai siti di importanza comunitaria (o biotopi) o su zone di protezione speciale (definiti dal DPR 357/97) elencati nell Allegato C del Regolamento (art.1 comma1), ove si stabilisce che sono soggetti a VIEc i progetti di cui agli allegati della L.R. 40/98 che interferiscono con i territori dei Siti di Interesse Comunitario; si applica sia a progetti che a piani e programmi. 57 sull uso dei sistemi informativi, ma di fatto sono prima di tutto dei processi mentali che ci permettono di riconoscere due cose: primo, qual è il modello di idoneità ambientale complessivo del territorio (sintetico) e secondariamente quali sono le specie che potenzialmente sono presenti in quel territorio e quelle che lo sono realmente. Per poter effettuare tale analisi si devono elaborare i modelli di idoneità ambientale per ogni specie e poi giungere ad una valutazione della biodiversità potenziale di intere classi intesa come sommatoria dei singoli valori di idoneità. In particolare per la rete ecologica regionale il gruppo sistematico più importante, con maggior peso nella valutazione, è quello dei mammiferi, perché i requisiti territoriali necessari per i mammiferi sono quelli che servono per la maggior parte degli altri gruppi; certo occorre sempre fare un distinguo, e forse più di uno, ma focalizzare la rete sui mammiferi è già un passo avanti. Il secondo punto nel processo di valutazione del territorio, dopo aver visualizzato dove sono gli elementi importanti di biodiversità, è il momento in cui si analizza la connettività e la permeabilità di questo territorio, concetti ecologici forse un po altisonanti ma che devono in qualche modo essere tradotti nella pratica.

20 La cartina in figura 68 rappresenta la sommatoria delle n specie presenti nel territorio, ovvero gli elementi rappresentati non sono solo gli elementi del territorio, ma sono quegli elementi del territorio che soddisfano l esigenze delle singola specie; quindi un corridoio ecologico esiste non solo perché vi è un filare o una fascia fluviale continua, ma perché in quella zona ci sono le specie che possono utilizzare quel determinato elemento. Per cui è necessario partire da questa prima analisi, seppur sommaria, stabilendo dove possono trovarsi le specie sulla base delle loro caratteristiche ed esigenze ecologiche. Nella nostra regione il punto di partenza per l analisi della idoneità territoriale può partire dalla valutazione dei risultati ottenuti per la valutazione dei Piani forestali Regionali, piani che rappresentano ad oggi la più recente analisi dell uso del suolo. Nel nostro studio abbiamo lavorato inizialmente con CORINE 4 e poi, via via, siamo passati all utilizzo dei Piani forestali messi a disposizione dalla Regione, proprio perché, attraverso questi strumenti si ha un immagine di quello che, più o meno, sta succedendo nel territorio. In qualche situazione particolare, occorrerà comunque il controllo in campo, per esempio degli hotspot 5, aree dove effettivamente abbiamo bisogno di approfondire questi temi. Figura 68: Biodiversità potenziale dei mammiferi selvatici in Piemonte Le carte disponibili sono state prodotte a scala nazionale 1: , che va bene a livello regionale, alla scala 1:10.000, che sono le carte che a livello provinciale 4 CORINE: Corine Land Cover, programma europeo che ha la funzione di verificare lo stato dell ambiente nella Comunità Europea, per orientarne le politiche comuni, controllarne gli effetti territoriali e pianificarne gli sviluppi. 5 Hotspot: aree ad elevata criticità. 58

21 e locale sono adatte. Nella cartina in figura 69, qui riportata ad esempio e relativa alla zona di Salbertrand e Oulx, le aree in colore rosso sono quelle in cui non c è attitudine del territorio ad ospitare il camoscio. Giunti a questo punto si arriva alla carta sintetica (figura 68) che rappresenta la biodiversità potenziale, somma di n specie di mammiferi, presenti all interno della Regione. Figura 69: Biodiversità potenziale del camoscio in Alta Valle Susa, presso Salbertrand e Oulx La situazione che si dedurre è abbastanza particolare: le Alpi e una piccolissima porzione corrispondente agli Appennini rappresentano dei serbatoi di biodiversità; l area delle colline non è così chiaramente comprensibile, è un area dove c è stata una forte attività umana nel 700 e nell 800, principalmente agricola, che in qualche modo ha salvaguardato gli elementi naturali residui, ma che nello stesso tempo ha eroso la continuità ecologica. Per quanto riguarda le aree di pianura sono distinguibili in due tipologie: la tipologia principale rappresentata dalle pianure del cuneese e in parte anche quelle dell alessandrino, dove comunque ancora c è un certo livello di biodiversità, mentre l altra realtà è costituita dalla pianura vercellese e novarese dove vi sono le risaie, che hanno una tipicità perché valgono positivamente per le specie ornitiche migratorie e per le specie acquatiche in genere e nel contempo una grossa barriera agli spostamenti di altre classi di vertebrati, mammiferi in particolare. Procedendo dalla carta della biodiversità è necessario evidenziare gli elementi della rete. Ma quali sono gli elementi da ricercare? Sono quelli tipici che derivano dalla letteratura: le core areas: aree sorgenti, dove esiste una buona biodiversità; le buffer zones: le zone cuscinetto, attorno alle aree sorgenti, dove l antropizzazione è presente ma può essere ancora sopportata; in queste aree le specie faticano a espletare tutto il loro ciclo vitale, ma sono comunque presenti e vanno tutelate; i corridors: le aree di connessione, i corridoi, che rappresentano i punti che ci permettono la mobilità all interno della Regione, in particolare tra core areas; 59

22 le key areas: i nodi, punti strategici all interno dei corridoi, a livello di rete regionale, che rappresentano dei punti chiave, che è importante non perdere perché ciò comporterebbe perdere di molto la connettività di tutta la Regione; le stepping zones: i nuclei di connessione, che sono isolate dal contesto, ma che hanno ancora dei connotati per cui potrebbe essere facilmente ricostituita la connessione. Nella carta in figura 70 è rappresentata la rete ecologica a scala regionale qui proposta. Figura 70: Carta della rete ecologica in Piemonte Per tutto l arco alpino la connettività ha un valore molto elevato: ad esempio, il Verbano-Cusio-Ossola ha un patrimonio di connettività molto elevato ed un analogo valore di biodiversità, che si perde solamente nella fascia al confine con la Provincia; per quanto riguarda la biodiversità potenziale alcuni corpi idrici mantengono un innegabile funzione di corridoio come il Ticino, il Terdoppio, l Agogna. La Provincia di Vercelli, che ha due grosse differenze: l alta montagna e prealpi dove vi sono elevati valori di biodiversità e la bassa valle e la pianura, dove invece vi sono delle zone quasi sterili dove le connessioni sono assenti. La Provincia di Biella ha un comportamento abbastanza simile a quella del Verbano, anche se nella parte meridionale ormai l attività antropica è predominante. La Provincia di Torino è un interessante scrigno di naturalità ma che, allo stesso tempo, ha nella parte di pianura e attorno all area metropolitana, un grado di frizione del territorio molto elevato, tra i maggiori in Europa sicuramente, perché si trova tra due core areas molto grandi: le Alpi (in particolare Val di Susa, Valli di Lanzo e Valli del Pinerolese) che hanno un elevatissimo valore di biodiversità e le aree collinari che hanno ancora la capacità di fare da tramite per distribuzione di molte specie ed una pianura dove invece c è 60

23 un antropizzazione molto elevata. La Provincia di Cuneo è molto simile al Vercellese, dove l agricoltura è forse meno impattante rispetto a quella delle risaie, ma è altrettanto un elemento di discontinuità. La Provincia di Asti mostra un mosaico di elementi della rete, dove addirittura si perdono, ed è l unico caso in Piemonte, dove non c è un vero e proprio corridoio ma ci sono un insieme di isole più o meno contigue. La Provincia di Alessandria ha dei buoni patrimoni faunistici, veri scrigni della biodiversità, che derivano in particolare dal idoneità territoriale degli Appennini e della zona ligure, accanto a una zona di pianura dove questi sono meno importanti se non lungo le fasce fluviali di Tanaro, Orba, Bormida, Scrivia e Po. Tutte queste informazioni sono divulgabili, sia a livello locale come ARPA e come Assessorato all Agricoltura, che da parte di tutti gli enti che hanno interessi in questo settore. Nella carta in figura 71 possiamo vedere un esempio relativo all Alta Val di Susa, nella stessa carta della figura 70 ma ad una scala minore, in cui risultano evidenti corridoi e core areas. Figura 71: Rete ecologica in Piemonte: esempio in area montana (Alta Valle Susa) Per le core areas non abbiamo utilizzato l assunto SIC 6 uguale core areas, oppure Parco uguale core areas : molte volte è così, ma non necessariamente. Nella figura 72 si può vedere la pianura attorno a Torino, dove gli elementi sono distribuiti a mosaico in seguito agli effetti dell attività antropica. La stessa Corona Verde 7 attorno a Torino avrà grandi difficoltà a poter essere attuata se sarà vicino al concentrico urbano. Le a cui fare riferimento per reperire queste informazioni, oltre a quelle dei vari assessorati, sono: a.maffiotti@arpa.piemonte.it viavas@arpa.piemonte.it Grazie per l attenzione SIC: Sito di Importanza Comunitaria 7 Corona Verde di Torino: progetto consistente nel riorganizzare il sistema verde che circonda la città da nord-ovest con La Mandria, la collina di Rivoli ad ovest, a sud Stupinigi ed ad est la collina riunite tra loro in sistema mediante le fasce fluviali di Po, Sangone, Dora Riparia e Stura di Lanzo.

24 Figura 72 : Rete ecologica in Piemonte: Esempio area di pianura. 62

25 Esperienze di mitigazione degli impatti sulla fauna in Italia Marco Dinetti Responsabile nazionale ecologia urbana LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) Grazie per questo invito. Questo convegno è molto importante. Cercherò di tracciare uno spaccato sintetico di ciò che negli ultimi anni è stato svolto in Italia in questo ambito. La prima considerazione che necessita effettuare riguarda un inquadramento generale: la costruzione e la fruizione delle infrastrutture di trasporto (strade, autostrade, ferrovie, canali navigabili) è causa di pesanti impatti sull ambiente e sulla biodiversità. I principali effetti sono: la distruzione diretta degli ecosistemi; varie forme di inquinamento e di disturbo (ad esempio, per l avifauna molto importante è il rumore del traffico, che sovrasta i vocalizzi ed il canto degli uccelli, interferendo con il loro comportamento e con la biologia riproduttiva); la frammentazione degli habitat; l effetto barriera (gli animali terrestri sono impediti nei loro movimenti); A questo punto verrebbe da chiedere: perché gli animali vivono lungo le strade, presso questo ambiente così ostile e inospitale - almeno secondo il nostro pensiero?. In realtà, lungo le strade esistono spesso elementi che attraggono alcune specie: possono essere presenti rifiuti alimentari, oppure gli stessi animali travolti costituiscono una fonte trofica per altre specie. L asfalto si riscalda molto, e quindi induce un microclima favorevole, soprattutto per le specie a sangue freddo. Inoltre, una strada è un ambiente lineare con delle scarpate e dei margini che, soprattutto negli ambienti intensamente coltivati, possono servire sia come corridoi di spostamento, ma anche come terreno di caccia per i predatori (rapaci diurni quali Poiana e Gheppio, e notturni quali Barbagianni e Civetta). Tanto per fare un esempio: un automobilista butta via un panino, arriva un topo e se lo mangia, e dopo arriva il Barbagianni quindi si innesca una vera e propria catena alimentare. la mortalità diretta, in quanto molti animali selvatici vengono investiti dai veicoli. Per quanto concerne l occupazione del territorio, questa non è rappresentata solamente dalla carreggiata, ma anche dalle pertinenze quali gli svincoli, le aree 63

26 di servizio, i ponti. Un altro fattore molto importante è costituito dal fatto che le strade, ma soprattutto le superstrade e le autostrade, innescano una maggiore urbanizzazione del territorio: sappiamo bene che centri commerciali, nuovi quartieri e zone industriali vengono costruiti vicino agli svincoli, perché in tal modo sono più facili da raggiungere. Pertanto, la costruzione di una nuova strada implica anche tutta una serie di conseguenze successive, facilitando inoltre la penetrazione delle persone nel territorio, con le diverse attività che impattano in varia misura sull ambiente. Ad esempio, è noto che gli incendi spesso scoppiano lungo le strade. Vi sono poi effetti idrogeologici diversi, quali l innesco di frane e smottamenti, deviazioni di assi fluviali, e loro inquinamento. Come già accennato in precedenza, le forme di disturbo sono varie: in Olanda è stato indagato in particolare l impatto del rumore sull avifauna, constatando che questo tipo di disturbo si estende per diverse centinaia di metri su ciascun lato della strada, in funzione del tipo di ambiente: habitat aperti come può essere un campo coltivato avrà un area impattata maggiore rispetto a quella che riguarda i boschi, dove le piante tendono a filtrare il rumore, gli stimoli visivi e le vibrazioni. La frammentazione degli ecosistemi è oggi considerata una delle principali cause di perdita di biodiversità a livello globale. Connesso con la frammentazione c è l effetto barriera. Una infrastruttura quale può essere una superstrada con delle recinzioni ai lati, costituisce una barriera definitiva per un animale terrestre, e le popolazioni vengono suddivise senza nessuna possibilità di contatto, a meno che non vengano implementate le idonee misure di mitigazione, al fine della deframmentazione ecosistemica. La mortalità diretta della fauna in seguito a incidenti stradali è particolarmente preoccupante. Esiste una serie di stime, i cui risultati parlano di milioni di vertebrati e invertebrati che vengono uccisi ogni anno. Si tratta di una perdita inutile, in quanto con una buona prevenzione si potrebbe ridurre drasticamente questo fattore di mortalità indotto da attività antropiche. Alcuni studi di road mortality si sono concentrati su gruppi specifici, ad esempio un progetto interessante è stato Gufi e Strade che ha riguardato gli strigiformi (rapaci notturni). Non dobbiamo comunque dimenticare l aspetto sicurezza stradale, che è uno degli elementi su cui si deve fare leva, in particolare quanto gli interlocutori non sono categorie strettamente 64

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO PREMESSA Il Sistema Oasi WWF Italia è attualmente costituito da 118 oasi, di cui 77 sono

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

GLI INCIDENTI STRADALI CON COINVOLGIMENTO DI FAUNA

GLI INCIDENTI STRADALI CON COINVOLGIMENTO DI FAUNA GLI INCIDENTI STRADALI CON COINVOLGIMENTO DI FAUNA SELVATICA: UN FENOMENO DA NON SOTTOVALUTARE Il Piemonte è una delle Regioni in cui le popolazioni di fauna selvatica di grossa taglia sono tra le più

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO Anno scolastico 2010/2011 CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Collocare nello spazio

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

ILLUMINAZIONE di esterni, inquinamento luminoso e RISPARMIO ENERGETICO

ILLUMINAZIONE di esterni, inquinamento luminoso e RISPARMIO ENERGETICO ILLUMINAZIONE di esterni, inquinamento luminoso e RISPARMIO ENERGETICO Collana prodotta dal Servizio Pianificazione Energetica e incentivi Agenzia Provinciale per l Energia Testi: F. Pocher - Servizio

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

ecodotti, sottopassi faunistici e fasce arboree

ecodotti, sottopassi faunistici e fasce arboree scheda 5.5 ecodotti, sottopassi faunistici e fasce arboree Ai fini della funzionalità delle reti ecologiche, il problema posto dalle infrastrutture trasportistiche lineari è quello della frammentazione

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK

COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK di Francesco Fabi Trader Professionista e Responsabile di Joe Ross Trading Educators Italia PREMESSA Il Ross Hook è una delle formazioni grafiche che sono

Dettagli

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e. Biodiversità in rete. Studio di fattibilità della Rete Ecologica locale tra Adda e Lambro passando per il Monte Barro. Con il contributo di Il progetto nel suo contesto. Il presente progetto è stato presentato

Dettagli

Gestione delle formazione

Gestione delle formazione IL SOFTWARE PER LA SICUREZZA E L AMBIENTE STRUMENTO Individuazione delle esigenze e programmazione della formazione Gestione delle formazione Il metodo di Risolvo per gestire un piano formativo dinamico

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione

Dettagli

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste versione 2.1 24/09/2015 aggiornamenti: 23-set-2015; 24-set-2015 Autore: Francesco Brunetta (http://www.francescobrunetta.it/)

Dettagli

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas domuslandia.it è prodotto edysma sas L evoluzione che ha subito in questi ultimi anni la rete internet e le sue applicazioni finalizzate alla pubblicità, visibilità delle attività che si svolgono e di

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LE MEDIE MOBILI CENTRATE

LE MEDIE MOBILI CENTRATE www.previsioniborsa.net 2 lezione METODO CICLICO LE MEDIE MOBILI CENTRATE Siamo rimasti a come risolvere il precedente problema del ritardo sulle medie mobili Quindi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo semplicemente

Dettagli

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Nell esempio riportato qui sopra è visibile la sfocatura intenzionale di una sola parte della foto

Nell esempio riportato qui sopra è visibile la sfocatura intenzionale di una sola parte della foto LE MASCHERE DI LIVELLO Provo a buttare giù un piccolo tutorial sulle maschere di livello, in quanto molti di voi mi hanno chiesto di poter avere qualche appunto scritto su di esse. Innanzitutto, cosa sono

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DI IMPERIA ALLA POLIZIA PROVINCIALE DI IMPERIA Prot.n. 251/06

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

"Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende"

Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende "Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende" L obiettivo che ci poniamo tutti, quando parliamo dei nostri Clienti, è quello di averne

Dettagli

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOVERE VIA DIONIGI CASTELLI, 2 - LOVERE Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Le programmazioni didattiche sono state stese in base

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

SERVIZI 7 INFRASRUTTURE DI TRASPORTO A BRUSSELS, BELGIO

SERVIZI 7 INFRASRUTTURE DI TRASPORTO A BRUSSELS, BELGIO INFRASRUTTURE DI TRASPORTO A BRUSSELS, BELGIO Infrastrutture di Trasporto a Brussels, Belgio 1. DESCRIZIONE DELL EDIFICIO Tipologia Nome Localizzazione Anno e tipologia d'intervento Programma intervento

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Direzione Ambiente. Guida tecnica

Direzione Ambiente. Guida tecnica Direzione Ambiente Guida tecnica Procedimento di verifica di assoggettabilita alla VAS dei Programmi di interventi di sistemazione idrogeologica e manutenzione montana (PISIMM) ( art. 12 d. lgs. 152/2006

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti: Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non

Dettagli

PROGETTO PER LA TRASMISSIONE DOCUMENTI RELATIVI ALL APPROVAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI IN FORMA DIGITALE

PROGETTO PER LA TRASMISSIONE DOCUMENTI RELATIVI ALL APPROVAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI IN FORMA DIGITALE PROGETTO PER LA TRASMISSIONE DOCUMENTI RELATIVI ALL APPROVAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI IN FORMA DIGITALE L approvazione di una manifestazione nazionale od internazionale comporta spesso la trasmissione

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Geografia 5ª. PRIMO PERCORSO Le comunità territoriali organizzate (pag. 102-113) Antares 5 a. Programmazione. Percorsi - conoscenze - competenze

Geografia 5ª. PRIMO PERCORSO Le comunità territoriali organizzate (pag. 102-113) Antares 5 a. Programmazione. Percorsi - conoscenze - competenze VERSO I TRAGUARDI DI COMPETENZA Geografia 5ª si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali; riconosce e denomina i principali oggetti

Dettagli

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello Siamo arrivati così alla fine di questa piccola esplorazione nel mondo della sicurezza ferroviaria. La prossima volta che attraverserete la ferrovia, siamo sicuri che guarderete i binari con occhi diversi,

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista

Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista Il momento in cui un computer è più a rischio e soggetto ad attacchi informatici, è quando è connesso a internet. Per proteggere il nostro PC ed evitare

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus

Dettagli

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi Prima di spiegare prezzipazzi come funziona, facciamo il punto per chi non lo conoscesse. Nell ultimo periodo si fa un gran parlare di prezzipazzi ( questo il sito ), sito che offre a prezzi veramente

Dettagli

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara Allegato 7 RELAZIONE: IL TEST DEI RITRATTI COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL CAMBIAMENTO DELLA PERCEZIONE DELLE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI L elaborazione del modello transteorico di

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL)

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) Cos è l AOL? Pag. 2 Come inviare una richiesta AOL Pag. 3 La risposta dell assistenza Pag. 5 Come rispondere ad una risposta AOL Pag. 7 Ulteriori nozioni

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare

Dettagli

Nelle Caselle Gialle vanno inserite le date che comprendono il periodo a noi interessato; Es. dal 1 gennaio 2008 al 31 maggio 2008 compreso

Nelle Caselle Gialle vanno inserite le date che comprendono il periodo a noi interessato; Es. dal 1 gennaio 2008 al 31 maggio 2008 compreso Tempi e Metodi di Giorgio Andreani Servizi di Controllo e di Organizzazione dei Processi Produttivi Iscrizione al Registro delle Imprese CCIAA di Verona REA 357269 Partita Iva 03686020235 - Cod. Fisc.

Dettagli

CONOSCI I TUOI CLIENTI?

CONOSCI I TUOI CLIENTI? CONOSCI I TUOI CLIENTI? L innovazione nella Forza Vendita Marzo 2015 Conosci i tuoi clienti? Quali sono i tuoi migliori clienti? Hai traccia delle relazioni, incontri ed esigenze che loro hanno manifestato

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA

PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA Competenza 1 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio,

Dettagli

II.f. Altre attività sull euro

II.f. Altre attività sull euro Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE Lavorando a circa cinquanta chilometri da dove vivo, la borsa risulta per me è essere uno strumento di sopravvivenza! Dentro di essa deve trovare spazio tutto ciò che ipoteticamente

Dettagli

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti Noleggio Semplice Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti La gestione della tua auto non è mai stata più semplice La gestione dei veicoli aziendali è diventata

Dettagli

Un nuovo e potente strumento di gestione del territorio

Un nuovo e potente strumento di gestione del territorio Un nuovo e potente strumento di gestione del territorio Renzo Chirulli, Engineering & Research - Gennaio 2003 Nota informativa per i Comuni Introduzione La direttiva del 3 marzo 1999 sulla Razionale sistemazione

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

Progetto scelto per il confronto:

Progetto scelto per il confronto: Una produzione non alimentare: ideazione di un progetto di costruzione in base ad una esigenza, ma senza modello. La costruzione della lavagnetta La necessità contingente della classe era quella di poter

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore

Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore Il satellite Il satellite ruota attorno alla terra a centinaia di chilometri di altezza ed è fornito di sofisticati strumenti di misura e di

Dettagli

- CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE DELL INTERVISTATO - (PER TUTTI)

- CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE DELL INTERVISTATO - (PER TUTTI) Soddisfazione per il servizio di distribuzione del GAS e del Teleriscaldamento (AES) Proposta di questionario telefonico Buongiorno. Sono un intervistatore/trice della XXXX. Stiamo effettuando una ricerca

Dettagli

OSPEDALE SACRO CUORE DI GESU FATEBENEFRATELLI DI BENEVENTO

OSPEDALE SACRO CUORE DI GESU FATEBENEFRATELLI DI BENEVENTO PROGETTO A.N.M.D.O. DATI ED INDICATORI DI SALA OPERATORIA 2006 2007 DOSSIER DATI 2007 DELL OSPEDALE OSPEDALE SACRO CUORE DI GESU FATEBENEFRATELLI DI BENEVENTO MAGGIO 2008 PROGETTO ANMDO SALE OPERATORIE

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Modula. Perchè ogni impresa è diversa

Modula. Perchè ogni impresa è diversa Modula Perchè ogni impresa è diversa Troveremo la risposta giusta alle vostre esigenze Indipendentemente dalla natura e dalle dimensioni della vostra attività, sicuramente c è una cosa su cui sarete d

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO

LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli