Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Industria, Artigianato e Commercio. Il Maestro Artigiano

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1 Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Industria, Artigianato e Commercio Il Maestro Artigiano

2 La figura del maestro artigiano è stata istituita dalla Provincia autonoma di Trento nel 2002 (anche se una simile era già stata prevista con la legge provinciale 34 del 1977). Dal 2003, con successive delibere, sono stati individuati le tipologie di mestieri artigiani e i profili professionali per i quali può essere conferito questo titolo. Il maestro artigiano, secondo la legge provinciale, nasce quindi per favorire la trasmissione delle conoscenze del mestiere, per non lasciare che il sapere tecnico dell artigiano rimanga chiuso nell impresa. È uno strumento di sviluppo del sistema economico locale nell ottica di qualificazione non solo dell imprenditoria, ma anche del Foto Magrone. Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento sistema formativo, attraverso la trasmissione circolazione delle conoscenze. Da qui lo stretto collegamento con le scuole professionali che si spingono sempre più verso un sistema di tipo duale, tipico della realtà tedesca, nel quale la formazione in aula è pari a quella svolta in azienda. Hanno collaborato alla realizzazione di questa edizione: Vito Cofler Provincia autonoma di Trento, Servizio Industria e Artigianato Doriana Prudel CEii Trentino Lisa Salazer CEii Trentino Silvia Gadotti CEii Trentino Guido Radoani Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Foto: Piero Cavagna - Archivio ufficio stampa Provincia autonoma di Trento. Intervento a valere sul Fondo per gli interventi diretti a qualificare l attività artigiana, ex L.P. 11/02, art. 17. Edizione aggiornata al dicembre 2009 Quella del maestro artigiano è una figura relativamente giovane nel panorama trentino. Dal 2003 ad oggi sono stati realizzati 6 corsi con oltre 100 artigiani coinvolti e 250 ore di frequenza media per ciascuno. I primi titoli di maestro artigiano (falegname - arredatore, acconciatore, estetista e sarto) sono stati conferiti nel febbraio Nel 2007 è stata avviata una seconda fase con l individuazione di due ulteriori percorsi formativi per i mestieri di acconciatore (seconda edizione) e di falegname - serramentista. Nell aprile 2009, inoltre, la Giunta Provinciale ha esteso questo titolo anche ai mestieri di termoidraulico, carpentiere in ferro e lattoniere. La competitività delle imprese deve basarsi sempre più sulle capacità innovative proprie e del sistema territoriale che le circonda. Il Trentino è sempre stato storicamente e vuole continuare ad essere un sistema locale. Ciò significa far circolare le abilità nel territorio: la trasmissione e lo scambio di conoscenze generano infatti una ricaduta positiva sia in termini di potenziale nuova imprenditorialità sia di capacità innovativa dell impresa già radicata. I risultati raggiunti fino ad ora sono lusinghieri: in pochi anni si sono diplomati un centinaio di maestri artigiani ed è già nato un consorzio specifico costituito dai maestri artigiani acconciatori. Le prospettive future sono altrettanto allettanti. A breve, infatti, partiranno altri corsi per la qualifica del titolo, che coinvolgeranno gli artigiani posatori di porfido, di marmi, di piastrelle e di pavimenti di legno, gli odontotecnici e gli operatori del settore automotive.

3 La figura del maestro artigiano e i suoi sviluppi, inoltre, rappresenta una tappa importante verso la bottega scuola, cioè l azienda nella quale sarà lo stesso maestro artigiano (titolare di azienda) a formare gli allievi. Anche il Trentino, presto, potrà disporre di questo strumento di raccordo con la formazione professionale, che già esiste ed è attivo in altre regioni italiane. Il Maestro Artigiano Il modello tedesco...4 Le altre esperienze in Italia...5 Il maestro artigiano nella Provincia autonoma di Trento... 6 Maestro artigiano e sviluppo della competitività del sistema economico locale... 8 Alessandro Olivi Assessore all Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento Come si diventa maestro artigiano nella Provincia autonoma di Trento La bottega scuola Un esempio: il profilo professionale di maestro artigiano falegname arredatore I primi maestri artigiani del Trentino

4 l modello tedesco In Europa non esiste una definizione unica di artigianato. Le legislazioni nazionali in materia, ove esistono, si differenziano in maniera notevole, anche se sembra possibile distinguere tre tipologie fondamentali di approccio: quello dimensionale (Italia, Francia e Olanda), quello professionale (Germania, Austria) e quello artistico (Spagna, Gran Bretagna e Irlanda). Al di là delle differenze ciò che accomuna le stesse legislazioni è il tentativo di mettere in evidenza il ruolo e le peculiarità del maestro artigiano. L approccio professionale, tipico delle realtà di lingua tedesca, storicamente si avvicina all organizzazione delle attività professionali protette, che si rifanno ad ordini con potere di autogoverno e barriere all entrata costituite dal superamento di appositi esami. Questa impostazione è stata parzialmente mantenuta. Il repertorio delle attività artigiane in Austria e Germania, assai ampio e trasversale, annovera infatti professioni per le quali esiste ancora una barriera all entrata rappresentata dal possesso del titolo di maestro artigiano mentre per altre è previsto il libero accesso. Il titolo di maestro artigiano (Handwerksmeister) può essere conseguito attraverso uno specifico percorso di formazione professionale e un tirocinio. Contenuti e modalità della formazione e dell esame finale sono definiti congiuntamente da Stato e categorie e per quanto riguarda la gestione concreta, l attuazione spetta alle Camere dell Artigianato (Handwerkskammer) in Germania e dalle Camere dell Economia (Wirtschaftskammer) in Austria. Il maestro artigiano incarna nelle realtà di lingua tedesca l eccellenza ed il rispettivo titolo è considerato come garanzia di affidabilità e senso di responsabilità. La sua figura riveste inoltre un ruolo fondamentale nel sistema duale di formazione professionale in quanto il maestro artigiano ha la facoltà di seguire gli apprendisti in azienda e la sua presenza è un requisito fondamentale per poter assumere personale in apprendistato. e altre esperienze in Italia Il modello tedesco è ampiamente ripreso nella normativa di settore della Provincia autonoma di Bolzano, pur con i limiti di una definizione generale di artigianato che rimane riservata allo Stato, almeno per quanto riguarda le materie di competenza statale (ad esempio, previdenza). La figura del maestro artigiano, prevista per circa ottanta mestieri, rimane comunque centrale nel mondo dell artigianato sudtirolese, pur non essendosi potuta evitare la possibilità di essere artigiani anche senza il titolo di maestro (sentenza della Corte costituzionale del 1987). La legge italiana di disciplina del settore artigianato dovrebbe essere legge quadro anche per le regioni ordinarie. Tuttavia, in attesa di una sua completa revisione sulle base dei principi stabiliti dal nuovo (2001) Titolo V della Costituzione, continua a fissare principi piuttosto stringenti anche in materia di istruzione artigiana, stabilendo ad esempio che le Regioni possano disciplinare il riconoscimento di botteghe scuola solo nel settore artistico. Le altre esperienze regionali in Italia relative all istituzione del maestro artigiano appaiono quindi avere una prospettiva più limitata, o forse più mirata, ma comunque non così centrale come nel mondo tedesco, in quanto prevalentemente orientate al settore dell artigianato artistico. La finalità appare generalmente quella di tutelare e recuperare mestieri antichi o tradizionali, promuovendo e salvaguardando in questo modo produzioni tipiche locali o regionali strettamente correlate ad abilità lavorative incardinate nelle persone dei titolari delle imprese (Toscana). Altrove l attuazione del maestro artigiano risponde prevalentemente a obiettivi di riconoscimento della professionalità e del contributo formativo già offerto dall impresa in termini di apprendisti portati in qualifica (Friuli Venezia Giulia). In alcuni casi si concentra l attenzione su una prospettiva di qualificazione dell intera impresa (Marchio Piemonte Eccellenza Artigiana). In altri casi (Marche, Abruzzo) si prescinde addirittura dall istituzionalizzazione della figura del maestro artigiano, concentrando l attenzione sulla previsione di momenti o percorsi formativi presso imprese artigiane, sulla falsariga delle botteghe scuola. 4 5

5 l maestro artigiano nella Provincia autonoma di Trento L istituzione ed attuazione della figura del maestro artigiano nella Provincia autonoma di Trento risponde all esigenza di cogliere alcuni compatibili elementi tra quelli che caratterizzano l approccio professionale, pur muovendosi nel quadro legislativo nazionale che fa riferimento alla definizione dimensionale. Tale figura, perfettamente compatibile con l attuale quadro normativo, consente la valorizzazione della professionalità intesa come abilità superiore agli altri imprenditori artigiani. Il titolo di maestro artigiano assolve a due funzioni: è innanzitutto titolo di eccellenza (I) ed anche strumento di formazione (II), così come prevede la stessa legge istitutiva (art. 13 della l.p. 11/2002), che ha modificato la vecchia definizione di maestro artigiano già contenuta nella l.p. 34/77 ma mai attuata. Art. 13 Maestro artigiano 1. Per favorire l acquisizione di una particolare qualificazione professionale e la trasmissione delle conoscenze del mestiere è istituito il titolo di maestro artigiano. I. Titolo di eccellenza. Il titolo di maestro artigiano è una certificazione di eccellenza rilasciata dall ente pubblico, non è certamente un premio alla carriera. Vi è un profilo professionale che descrive dettagliatamente l alto grado di capacità (tecnico - professionale ed imprenditoriale) che il maestro artigiano possiede al termine del percorso previsto. Per diventare maestri servono infatti parecchi requisiti (significativo periodo minimo di attività come imprenditore artigiano; frequenza obbligatoria di corsi di formazione di durata quasi annuale, preceduti da una selezione effettuata su prerequisiti di conoscenza tecnica; esito positivo in specifiche prove di conoscenza). Il titolo di maestro artigiano porta quindi ad un maggior riconoscimento della qualificazione professionale, che dà anche visibilità sociale, ma che consente soprattutto di far comprendere ed apprezzare all esterno la qualità di una lavorazione artigiana, sia questa produzione o servizio. Tale riconoscimento è tipico della realtà tedesca, ed anche dell Alto Adige, ove la figura del maestro artigiano è ben nota e socialmente riconosciuta. II. Strumento di formazione Il maestro artigiano, secondo la legge provinciale, nasce anche e soprattutto per favorire la trasmissione delle conoscenze del mestiere, ossia per far sì che il sapere tecnico dell artigiano non rimanga chiuso nell impresa. Il mondo della scuola e della formazione in genere sta iniziando la ricerca di momenti formativi extra scolastici: la scuola professionale sta ad esempio allungando i propri cicli formativi spingendosi un po di più verso un ottica di sistema formativo di tipo cosiddetto duale (tipico della realtà tedesca): in questa importante evoluzione il maestro artigiano potrà costituire l interlocutore privilegiato. Anche in questo caso si tratta di recuperare valori e funzioni tipiche del mondo artigiano, che forse sono andati perduti nel corso del tempo. 6 7

6 aestro artigiano e sviluppo della competitività del sistema economico locale I. Competitività e territorio Lo sviluppo economico è legato alle risorse disponibili nel territorio stesso: risorse naturali, umane e di capitale. Ormai in tutti i settori la competitività delle imprese si gioca soprattutto sul fattore umano. Ciò vale in particolar modo per un settore labour intensive (ad alta intensità di lavoro, piuttosto che di capitale) come quello dell artigianato in generale. Inoltre, è noto, l impresa artigiana è da sempre fondata sul ruolo centrale dell imprenditore e della sua prestazione organizzativa ma anche lavorativa nell impresa. In un mercato sempre più concorrenziale la competitività delle imprese è basata sulle capacità di innovazione dei fattori produttivi e del fattore umano in particolare. Quest ultima capacità si sviluppa soprattutto per interrelazione con altri soggetti, in particolare quei soggetti che sono presenti sul territorio e vicini alle imprese stesse. Un determinato territorio si caratterizza come sistema locale 1 autonomo, pur se comunque collegato alle cosiddette grandi reti esterne, quando il livello di interrelazione tra i soggetti del territorio raggiunge certe soglie minime. Il Trentino è sempre stato storicamente, e vuole continuare ad essere, sistema locale : uno degli elementi centrali della competitività del territorio inteso come sistema locale è quindi la possibilità di qualificare il fattore produttivo umano e ciò, nell impresa artigiana, vuol dire soprattutto incrementare la conoscenza e le abilità dell imprenditore. 1 Quella di sistema locale è la definizione usata da alcuni economisti per definire principalmente un territorio individuabile in base ai legami economici e sociali (determinati quindi anche dalla storia locale) tra i soggetti presenti nel territorio stesso. Quando tali legami, non ben definiti ne definibili, raggiungono una certa soglia si può parlare di sistema locale. In un ottica di sistema ciò significa far circolare le abilità nel territorio: la trasmissione e lo scambio di conoscenze generano infatti una ricaduta sull intero territorio sia in termini di potenziale nuova imprenditorialità sia di capacità innovativa dell impresa già radicata. II. Politiche pubbliche per la competitività Le politiche pubbliche di sviluppo devono quindi sempre più caratterizzarsi come interventi sulla promozione dei fattori produttivi del territorio (investimenti delle imprese, infrastrutture, formazione, ecc.) ma anche, e soprattutto, come interventi che facilitino direttamente l interrelazione, lo scambio di conoscenze anche tra settori e comparti diversi. La maggior compenetrazione tra il settore della formazione (scolastica, professionale, enti di ricerca) e quello delle imprese è uno degli obiettivi primari di molte politiche pubbliche. III. Maestro artigiano come politica pubblica di sviluppo della competitività del sistema Il maestro artigiano, nella sua nuova impostazione, è un capitolo molto importante delle nuove politiche provinciali di sviluppo, per ora avviato in via quasi sperimentale in pochi settori. Con la nuova impostazione il maestro artigiano non è più un titolo onorifico di cui insignire artigiani con una lunga esperienza professionale, ma un riconoscimento che può essere conseguito grazie all acquisizione di determinate competenze. Gli imprenditori artigiani, oltre a disporre di elevate capacità tecnico professionali da innovare attraverso la conoscenza acquisita nei corsi e nel contatto con le strutture della formazione professionale trentina, devono essere in grado di trasmetterle ai propri collaboratori o allievi, immettendole quindi nel sistema locale. Il maestro artigiano diventa quindi principalmente uno strumento di sviluppo del sistema economico locale in un ottica di qualificazione non solo dell imprenditoria ma anche del sistema formativo attraverso la trasmissione - circolazione delle conoscenze. Questa caratteristica lo differenzia dalla precedente configurazione, teoricamente prevista dalle norme fin dal 1977 e mai attuata. 8 9

7 ome si diventa maestro artigiano nella Provincia autonoma di Trento Il bando individua inoltre il profilo professionale di maestro artigiano per il mestiere specifico, che costituisce il livello di uscita del maestro artigiano, al termine delle verifiche e del percorso formativo. Per diventare maestro artigiano è necessario attendere l apposito bando per il conferimento del titolo. Dal 2003 ad oggi sono stati realizzati 6 corsi con oltre 100 artigiani coinvolti e 250 ore di frequenza media per ciascuno. I primi titoli di maestro artigiano (falegname - arredatore, acconciatore, estetista e sarto) sono stati conferiti nel febbraio Nel 2007 è stata avviata una seconda fase con l individuazione di due ulteriori percorsi formativi per i mestieri di acconciatore (seconda edizione) e di falegname - serramentista. Nell aprile 2009, inoltre, la Giunta Provinciale ha esteso questo titolo anche ai mestieri di termoidraulico, carpentiere in ferro e lattoniere. Il bando prevede i requisiti per l ammissione ai percorsi formativi, suddivisi in requisiti di esperienza professionale e requisiti di capacità tecnico professionale ed imprenditoriale costituiti da conoscenze ed abilità (tratte dal profilo professionale) che debbono essere già possedute all atto della domanda di conferimento del titolo e che costituiscono quindi il livello di entrata. Requisiti di esperienza professionale: 1. età non inferiore ad anni 35; 2. iscrizione all Albo delle Imprese Artigiane in qualità di titolare o socio artigiano di impresa che svolge l attività di cui al bando; 3. esperienza imprenditoriale maturata nell attività di cui al bando, esclusivamente secondo le seguenti possibili tipologie e durate: almeno 10 anni come titolare o socio oppure almeno 5 anni come titolare o socio e un esperienza di collaborazione fino al raggiungimento dei 10 anni complessivi. In alternativa gli anni come collaboratore familiare possono essere sostituiti da un numero almeno doppio di anni come dipendente con mansioni lavorative nella medesima attività. Profilo professionale: Individua la capacità tecnico - professionale ed imprenditoriale, di grado elevato, precisando: --le attività lavorative richieste per svolgere con eccellenza il proprio lavoro; --le competenze (divise in: 1.conoscenze tecnico scientifiche e 2.abilità tecnico manuali) necessarie per svolgere le attività. Requisiti di capacità tecnico professionale ed imprenditoriale ( livello di entrata ) --conoscenze tecnico scientifiche e le abilità pratiche o tecnico manuali (tratte dal profilo professionale)

8 Relativamente alla verifica del livello di entrata il richiedente deve presentare un curriculum professionale che evidenzi secondo quali modalità il medesimo ha maturato le richieste conoscenze e abilità. Un gruppo di valutazione, nominato ad hoc, verifica la congruenza delle competenze attestate nel curriculum rispetto al livello di entrata richiesto. Per la verifica il suddetto gruppo può operare anche attraverso una valutazione pratica delle conoscenze e abilità presso la sede del candidato maestro artigiano. In seguito all eventuale verifica positiva da parte del gruppo di valutazione, il richiedente è ammesso ai corsi per l acquisizione di un grado elevato di capacità tecnico professionale ed imprenditoriale ed al corso per l acquisizione di nozioni fondamentali per l insegnamento del mestiere (durata complessiva ore). I corsi per l acquisizione di un grado elevato di capacità tecnico professionale ed imprenditoriale sono costituiti da: --moduli formativi (n. 8-12) collegati alle conoscenze tecnico scientifiche e le abilità pratiche o tecnico manuali non ricomprese nel livello di entrata. Il corso per l acquisizione di nozioni fondamentali per l insegnamento del mestiere è costituito da un modulo unico, comune a tutti i mestieri. a bottega scuola L individuazione del maestro artigiano trentino risulta essere una tappa verso la bottega scuola (altro strumento che sarà utilizzato all interno del Sistema della Formazione Professionale e frutto della collaborazione con l Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento e la Commissione per l Artigianato della Provincia di Trento), ossia l azienda nella quale il maestro artigiano (titolare dell azienda) formerà gli allievi garantendo loro crediti formativi. Se il maestro artigiano rappresenta quindi l eccellenza tecnica ed è colui che costruisce e rafforza i legami tra il sistema della formazione e quello del mondo del lavoro, la bottega scuola dovrà riprodurre il medesimo quadro all interno della struttura aziendale. Sarà pertanto necessaria una certificazione di eccellenza tecnico formativa che riguardi anche i luoghi e gli strumenti della produzione ed eventuali collaboratori. n esempio: il profilo professionale di maestro artigiano falegname arredatore Tutti i corsi prevedono la frequenza obbligatoria per almeno l 80% del monte ore complessivo. Al termine di ogni modulo il docente dà una valutazione, positiva o negativa, di ogni singolo partecipante in merito alle competenze effettivamente acquisite. Si consegue il titolo di maestro artigiano solamente se si è raggiunta una valutazione positiva relativamente a tutti i moduli formativi, con l eccezione di uno. Ambiti di lavoro: 1. Gestione azienda 2. Gestione del personale e aggiornamento professionale 3. Rapporto con il cliente 4. Progettazione / lettura disegni e progetti (vedere sotto come esempio per il dettaglio) 5. Preventivo e contratto 6. Gestione acquisti e magazzino 12 13

9 Pianificazione e realizzazione manufatti Finitura manufatti Verifica conformità (prodotto / progetto) 10. Trasporto e montaggio (in cantiere / appartamento) Per ogni ambito di lavoro sono state individuati: Attività da svolgere Conoscenze tecnico - scientifiche Abilità pratiche o tecnico - manuali Contenuti dei moduli formativi proposti Le conoscenze tecnico - scientifiche evidenziate di seguito in grassetto sono collegate ai contenuti dei moduli formativi propri. Tutte le altre competenze si considerano già acquisite da un artigiano con una certa esperienza. es. 4. PROGETTAZIONE / LETTURA DISEGNI E PROGETTI Attività svolte Rilevare le misure d ingombro Proporre particolari, materiali, finiture e accessori / ferramenta Eseguire una bozza / disegno preliminare Leggere e interpretare disegni esecutivi Valutare e proporre eventuali modifiche al disegno / progetto Predisporre eventuali campionature di finiture da sottoporre al cliente Proporre prodotti certificati elencandone caratteristiche Proporre delle ambientazioni anche attraverso bozze e disegni Eseguire un progetto di strutture semplici secondo i criteri del disegno, la normativa di riferimento ed eventuali misure ergonomiche Interpretare documentazione per appalti pubblici e ricercare i materiali conformi alla richiesta / normativa Redigere una relazione tecnica e il curriculum azienda. Conoscenze tecnico scientifiche Conoscere i principi di metrologia e geometria Conoscere i sistemi di rappresentazione Conoscere le tecniche di costruzione Conoscere le tipologie di materiali presenti sul mercato e relative certificazioni (anche ferramenta) Conoscere i criteri del disegno, la normativa di riferimento ed eventuali principi di ergotecnica Conoscere come è strutturata la documentazione per appalti pubblici. Abilità pratiche o tecnico - manuali Essere in grado di: Leggere e interpretare disegni esecutivi Sviluppare un proprio gusto estetico Realizzare una bozza / disegno preliminare e relativa ambientazione Realizzare un disegno tecnico di strutture semplici, anche con l ausilio di programmi informatici Realizzare una campionatura Leggere e interpretare documentazione per appalti pubblici Saper relazionare in forma chiara e sintetica il lavoro da svolgere. Moduli proposti per PROGETTAZIONE / LETTURA DISEGNI E PROGETTI Contenuti modulo 1 Disegno e progettazione 24 ore Vedute principali e vedute ausiliarie Normativa del disegno tecnico Principi di ergotecnica Disegno e/o schizzo quotato Ambientazioni con ausilio di programmi specifici (es. applicativi per autocad) 14 15

10 maestri artigiani del Trentino Acconciatore (I edizione) Mauro Avi - Trento Nicoletta Berardinelli - Riva del Garda Elena Casagrande - Rovereto Sandro Catarci - Rovereto Sonia Chini - Taio Maria Rosaria D agostino - Rovereto Laura Desilvestro - Pozza di Fassa Giovanni Dorigoni - Civezzano Gino Ghensi - Mattarello Nicoletta Guadagnini - Trento Lucia Kerschbaumer - Mezzocorona Emanuela Leoni - Rovereto Renato Lorenzato - Trento Ivano Marcolini - S. Martino di Castrozza Elisabetta Piazzera - Vigolo Vattaro Enrica Pilati - Riva del Garda Luciana Pizzini - Rovereto Meri Pollini - Tione di Trento Marco Povinelli - Carisolo Maria Toller - Folgaria Falegname arredatore Giorgio Agostini - Telve Enrico Biasi - Trento Mariano Bottamedi - Cavedago Daniele Ciech - Folgaria Antonio Corazzolla - Tres Bruno Faustini - Faedo Alessandro Floretta - Cloz Ugo Grott - Folgaria Giorgio Leonardelli - Civezzano Mirco Valentino Masè - Strembo Benito Nardon - Roverè della Luna Ruggero Pedrotti - Trento Giuliano Romeri - Fai della Paganella Ivano Segata - Trento Pierluigi Torresani - Tuenno Massimo Zadra - Tres 16 17

11 Falegname serramentista Roberto Endrizzi - Malè Roberto Fanton - Tesero Lorenzo Frizzera - Terlago Mauro Gasperetti - Tuenno Maurizio Mabboni - Avio Gianpaolo Maraner - Rovereto Roberto Mattarei - Rabbi Manrico Moschetti - Strembo Stefano Passerini - Brentonico Tullio Polo - Ziano di Fiemme Pietro Zeni - Mezzano Luigi Zorzi - Panchià Estetista Carmela Ascione - Trento Roberta Bertamini - Arco Marina Bona - Rovereto Cristina Dissegna - Pergine Valsugana Daniella Donegani - Martignano Ornella Fiorio - Predazzo Rossella Floriani - Trento Nadia Libardi - Levico Terme Luciana Lorenzato - Trento Ornella Micheli - Trento Carmen Pinter - Rovereto Luisa Sias - Riva del Garda Donata Trettel - Tesero Sarto Marilena Caliari - Trento Dino Cattoi - Rovereto Luisa De Concini - Trento Cristina Gaddo - Trento Ivana Penasa - Cles Restituta Tafuri - Taio - Mollaro Giovanni Battista Weiss - Castello Molina di Fiemme 18 19

12 Acconciatore (II edizione) Chiara Agostini - Mezzolombardo Maria Lisa Beatrici - Terlago Ornella Bianchi - Rovereto Silvana Bonat - Volano Lucia Borz - Mori Alessandra Borzaga - Cavareno Ivana Bridi - Trento Maria Caracristi - Rovereto Federico Fratton - Grigno Elisabeth Gottardi - Trento Marco Manara - Trento Marisa Martini - Riva del Garda Donatella Polonio - Romallo Cristina Recla - Fondo Simonetta Roat - Pergine Valsugana Giuseppe Sartorazzi - Ala Pasqua Sommadossi - Trento Patrizia Tallo - Pergine Valsugana Marisa Zadra - Tres Per informazioni Provincia autonoma di Trento, Servizio Industria e Artigianato Via Trener 3, Trento Vito Cofler, Direttore Ufficio Artigianato, Tel vito.cofler@provincia.tn.it - Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero 182, Trento - Via Zambra 11, Trento Guido Radoani, Responsabile Ufficio Categorie, Tel g.radoani@artigiani.tn.it

13 Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Industria, Artigianato e Commercio CEii Trentino Via del Commercio 30, Trento Tel Fax info@ceii.it

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