VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI SU IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE STRADALE DI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE

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1 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA CUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI SU IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE STRADALE DI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE ex artt. 7, 8, 9 e 94 del D. Lgs. 8/008 e s.m.i. Unico Testo in materia di Tutela della Salute e curezza nei Luoghi di Lavoro 7 vembre 0

2 INDICE COMUNICAZIONE DELLA ICARO Srl... 3 PREMESSA... 4 LETTERA DELLA ICARO SRL... 8 Scopo del Lavoro... 0 Modalità di esecuzione 3 Contesto operativo di base utilizzato per lo Studio... 4 Fattori di rischio identificati ed analizzati... 5 Conclusioni dello studio... 5 ntesi dei risultati dello studio... 6 Rischi collegati alla salute... 6 Rischi collegati alla sicurezza... 3 Fattori di rischio concorrenti alla valutazione rischi salute e sicurezza (Lavoratrici in stato di gravidanza, differenze di genere, età e provenienza da altri paesi e rischi da stress lavoro-correlato, ambienti confinati) Fattori di rischio collegati alla presenza di atmosfere esplosive rmativa presa in considerazione nel processo di valutazione dei rischi... 6 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI... 9 PARTE A Istruzioni alla compilazione di entrambi i documenti... 3 Descrizione delle caratteristiche del punto vendita... 3 PARTE B DEFINIZIONI LISTE DI CONTROLLO DA COMPILARE A CURA DEL GESTORE PARTE C... 4 INTRODUZIONE SEZIONE C. - Definizioni. 46 SEZIONE C. - Scheda delle mansioni esposte al rischio di esplosione SEZIONE C.3 - Criteri utilizzati per la valutazione del rischio di esplosione SEZIONE C.4 - ntesi della valutazione del rischio di esplosione SEZIONE C.5 - Individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate in conseguenza della valutazione del rischio di esplosione durante il lavoro SEZIONE C.6 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione... 5 SEZIONE C7 - Coordinamento delle imprese ALLEGATO ALLEGATO OBIETTIVI DELLA CLASFICAZIONE... 0 METODOLOGIA UTILIZZATA PER LA CLASFICAZIONE DELLE ZONE... 6 Contesto operativo... 6 Sostanze infiammabili presenti Condizioni ambientali 8 4 Identificazione delle sorgenti di emissione PROBABILITÀ DI ESPLOONE IN UN LUOGO PERICOLOSO (PEXP) STIMA DELLA PROBABILITÀ CHE L OPERATORE A COINVOLTO IN UN ESPLOONE (P EXP-LAV) 7 6 STIMA DELL ENTITÀ DEL DAN ALLEGATO PREMESSA Benzina GPL Metano ALLEGATO ALLEGATO Pag. di 85

3 COMUNICAZIONE DELLA ICARO Srl Pag. 3 di 85

4 PREMESSA Il presente documento contiene, assemblati in formato di unico testo per motivi di completezza ed efficacia di utilizzo, gli aggiornamenti dei seguenti due documenti di valutazione dei rischi lavorativi negli impianti di distribuzione stradale di carburante per autotrazione (in seguito PV) in materia di: tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, protezione contro le esplosioni. Le presenti edizioni di entrambi i documenti in argomento sono state elaborate, come in precedenza, dalla Società di consulenza ICARO Srl con sede a Cortona (AR), in collaborazione con gli esperti del Gruppo di Lavoro Unione Petrolifera, Assogasliquidi, Assopetroli e Grandi Reti ed in collaborazione con le Associazioni dei Gestori di impianti stradali ed autostradali di carburante rappresentati da FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl e FIGISC/ANISA Confcommercio. Gli aggiornamenti sono conseguenti principalmente ai mutati criteri di classificazione delle sostanze e preparati pericolosi (ora miscele), introdotti dai Regolamenti europei REACh N 907/06 e CLP N 7/08 (che uniformano a livello mondiale (GHS) 3 le classificazioni già in vigore in ambito EU4, con quelle vigenti in altri contesti internazionali), e tengono conto inoltre delle indicazioni provenienti dall evoluzione delle norme tecniche di settore e dall esperienza operativa acquisita nel periodo. In particolare in merito al Documento di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza, l aggiornamento rappresenta la terza edizione che integra e sostituisce le due precedenti (995 e 008 rispettivamente). Per quanto riguarda il Documento contro le esplosioni, l aggiornamento rappresenta la seconda edizione che integra e sostituisce la precedente del 006. In estrema sintesi le variazioni più significative relativamente alla classificazione delle sostanze e miscele pericolose riguardano: Per la Benzina: la pericolosità per la riproduzione, che in pratica non ha comportato significative variazioni ai risultati ed ai controlli derivanti dalla valutazione del rischio, poiché quest aspetto era già stato precedentemente valutato nell ambito degli agenti chimici e cancerogeni, anche in considerazione dell introduzione del Registro dei Cancerogeni secondo le modalità del DM 55/07 del Min. Salute. Per il Gasolio: - l effetto irritante cutaneo, che ha consolidato, per le attività di erogazione/discarica autobotti/misurazione serbatoi, l utilizzo di guanti ora conformi ai requisiti dello standard EN374; - l infiammabilità che non ha comportato variazioni al precedente Documento sulla protezione contro le esplosioni, poiché sono rimaste invariate le sue proprietà chimico-fisiche, confermando dunque la validità degli elementi gestionali e di controllo già previsti. Nella menzionata evoluzione del contesto normativo i Regolamenti REACh e CLP hanno introdotto, oltre alle suddette modifiche ai criteri di classificazione, anche una più specifica e dettagliata definizione dei consigli di prudenza e delle misure di prevenzione e protezione, in relazione a quanto indicato nei Dossier per lo studio degli scenari di esposizione. Tali scenari di esposizione, allegati alla documentazione di Registrazione dei prodotti petroliferi in riferimento alle attività svolte presso i PV (ad esempio attività di erogazione, trasferimento, etc..), sono elementi significativi di cui si è tenuto conto negli aggiornamenti in argomento. 3 4 REACh: inerente la Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle sostanze chimiche presso l Agenzia europea ECHA. CLP: inerente la Classificazione, Etichettatura ed Imballaggio di sostanze e miscele chimiche pericolose. GHS: Global Harmonization System. Direttiva Sostanze pericolose e Direttive Preparati pericolosi. Pag. 4 di 85

5 Le modalità di aggiornamento dei due documenti di valutazione del rischio sono inoltre in linea con le indicazioni provenienti: dal Ministero del Lavoro con Lettera Circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali del 30 giugno 0, esplicativa sull'applicazione dei Regolamenti Europei REACH, CLP e SDS nell'ambito del D.Lgs. n. 8/008 e Lettera Circolare del 8 novembre 00 relativa alla valutazione dello stress lavoro-correlato; dal DPR 77/ inerenti i lavori in ambienti confinati; dalla normativa tecnica di settore (norme CEI e EN) sulla protezione contro le esplosioni dal documento approvato il 6 maggio 0 dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, con il quale vengono individuate le procedure standardizzate per la valutazione del rischio ai sensi dell art. 9 comma 5 del D.Lgs. 8/008, per imprese che occupano fino a 0 dipendenti. Lo studio ICARO, da ritenersi valido ed applicabile a tutti i PV del territorio nazionale: è basato sul seguente contesto operativo di riferimento 5: - operazioni di lavoro e gestione personale effettuate nel rispetto delle norme vigenti, - funzionamento dell impianto entro i parametri progettuali, - manutenzione secondo le indicazioni del costruttore, o comunque garantendo la sostituzione dei componenti usurabili e mantenendo l efficienza dell impianto nel tempo, - intervento tempestivo, in caso di evidenza di anomalie con perdita di prodotto o di pericolo, con efficaci ed appropriate procedure; è stato condotto in conformità ai criteri indicati negli artt. 7, 8, 9 e 94 del D. Lgs 8/008 e smi, Unico Testo in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; ha concluso che i due documenti di valutazione del rischio con le relative liste delle misure di controllo allegate (check list) rimangono, anche alla luce degli aggiornamenti normativi sopra riportati, pienamente valide ed efficaci, introducendo tuttavia le seguenti principali integrazioni: - consolidamento dell utilizzo di guanti ora conformi ai requisiti dello standard EN 374 e, per quanto riguarda la benzina, implementazione di alcuni miglioramenti sulle misure precauzionali inerenti le attività di erogazione, discarica autobotti e misurazione serbatoi; - divieto di accesso in ambienti confinati o sospetti di inquinamento, a meno di casi eccezionali preventivamente autorizzati e soggetti al rigoroso rispetto di specifiche misure di prevenzione e protezione; 5 - divieto di salita sopra le autobotti, a meno di casi eccezionali preventivamente autorizzati e soggetti al rigoroso rispetto di specifiche misure di prevenzione e protezione; - elenco degli elementi, anche se non esaustivi, da prendere in considerazione nel processo di valutazione dei rischi stress lavoro-correlato; - adeguamenti della segnaletica di salute e sicurezza derivanti dalla nuova normativa CLP e REACh; - l applicazione delle nuove formule di calcolo non ha portato per la benzina, significative variazioni alle distanze di sicurezza delle aree pericolose (distanze aumentate di pochi cm), Relativamente al Il contesto operativo di riferimento non entra in merito ai lavori relativi agli appalti (art. 6 e Titolo IV del D. Lgs 8/08 e smi), che per la loro specificità devono essere considerati nei documenti di valutazione dei rischi da interferenze, così come previsto all art. 6 e Titolo IV. Pag. 5 di 85

6 metano, l aumento seppur marginale delle distanze di sicurezza, viene assorbito dalle maggiori distanze già assunte conservativamente nel precedente studio ATEX del 008. Pertanto per la Benzina e per il metano vengono confermate le misure di sicurezza e quanto già previsto nel precedente Documento ATEX dell Aprile per il GPL le formule per il calcolo della portata di rilascio hanno introdotto dei fattori più conservativi che hanno portato ad un aumento delle distanze di sicurezza valutabile nei casi più significativi (in relazione alla tipologia) in alcune decine di cm. - riferimento alle procedure di Gestione dell emergenze e Primo soccorso disponibili presso il PV. Riguardo alle novità introdotte dal regolamento CLP in particolare riguardo la classificazione ed etichettatura di gasolio e benzina e, di conseguenza, agli effetti sulla valutazione del rischio e sulle relative misure di prevenzione e protezione, possono essere formulate le seguenti considerazioni: Benzina: In conformità a quanto indicato dal nuovo Regolamento CLP, i consigli di prudenza P devono essere scelti in base alle indicazioni di pericolo e tenendo conto degli impieghi previsti o identificati. Ci sono pertanto alcuni consigli di prudenza P, che devono essere meglio precisati o completati in relazione agli esiti delle valutazione dei rischi. E il caso della P 80 (Indossare guanti/indumenti protettivi), consiglio di prudenza suggerito in caso di sostanza classificata irritante con indicazione di pericolo H35 (caso della benzina). Sono pertanto previsti diversi dispositivi di protezione (guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso), che devono essere selezionati sulla base delle operazioni svolte in presenza di tale prodotto e sul rischio di esposizione. Negli scenari di esposizione riportati nei CSR riguardo la benzina utilizzata come carburante nel settore professionale (è il caso dei PV), si raccomanda di Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle (misure generali) (cosa fra l altro prevista anche in base alla vecchia classificazione). Di conseguenza i mezzi di protezione da adottare per evitare il rischio irritazione consistono nell indossare: guanti modello EN 374 (esplicitamente raccomandato) ed indumenti protettivi. Per quanto riguarda Protezione degli occhi/il viso occorre considerare che: - Il caso della Protezione degli occhi/il viso riguarda più specificatamente altre indicazioni di pericolo H38; H39 ecc.. N PREVISTE per la Benzina. - Le misure di mitigazione del rischio raccomandate negli scenari di esposizione della benzina per uso professionale, non fanno alcun riferimento diretto alla maschera, anche se non viene del tutto esclusa poiché si ripresenta nella frase garantire che siano a disposizione adeguati dispositivi di protezione individuali. Tale suggerimento lascia pertanto intendere che l utilizzo della maschera è legata agli esiti della Valutazione del rischio/esposizione (frequenza ed entità dell esposizione) - In definitiva, anche per la benzina, si suggerisce di inserire nelle etichette la frase P80 così composta Indossare guanti/indumenti protettivi, mentre l indicazione della protezione viso/occhi è da inserire solo in occasione di svolgimento di compiti particolarmente a rischio, ad esempio verifica livello nei serbatoi, come previsto fra l altro nell attuale DVR. Gasolio: In riferimento alla nuova indicazione di pericolo H35 (sopra citata), occorre precisare che, in conformità a quanto indicato dal nuovo Regolamento CLP, i consigli di prudenza P devono essere scelti in base alle indicazioni di pericolo e tenendo conto degli impieghi previsti o identificati. Ci sono pertanto alcuni consigli di prudenza P, che devono essere meglio precisati o completati in relazione agli esiti delle valutazione dei rischi. Pag. 6 di 85

7 E proprio il caso della P 80 (Indossare guanti/indumenti protettivi), dove vengono indicati diversi dispositivi di protezione, ma il tipo o i tipi di dispositivi devono essere selezionati sulla base delle operazioni svolte in presenza di tale prodotto e sul rischio di entrarci in contatto, nella fattispecie il gasolio durante la fase di erogazione. Inoltre negli scenari di esposizione riportati nei CSR del gasolio per l uso come carburante settore professionale (inclusa pertanto l erogazione del gasolio presso i PV), tra le misure di prevenzione e protezione in merito ai DPI si citano i guanti precisandone il tipo (EN 374), e si raccomanda di Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle (fra le misure generali), mentre non viene suggerita nessuna indicazione in merito alla protezione di occhi/viso. Di conseguenza i mezzi di protezione da adottare per la tutela dal rischio irritazione, consistono nell indossare Indossare: guanti modello EN 374 ed indumenti protettivi. Tali consigli sono riportabili anche nelle etichette con la frase P80 può essere così composta Indossare guanti/indumenti protettivi/ Per completezza di informazione il fac-simile delle etichette della Benzina e del Gasolio sono state inserite in Allegato 6 alla presenta relazione. In definitiva, come per il passato, i presenti documenti debitamente integrati e compilati dal Gestore/Datore di lavoro, in ogni loro parte in relazione alle singole caratteristiche e specificità del PV, consentono al Gestore stesso, tramite un autodiagnosi, di verificare se nei propri PV i rischi per la salute e sicurezza e di esplosione risultino ACCETTABILI. Tale condizione di livello di rischio accettabile si verifica qualora tutte le misure indicate nelle liste di controllo siano attuate. E inoltre essenziale che tali misure, per essere totalmente e correttamente comprese, applicate ed efficaci, siano accompagnate da appropriate iniziative di informazione, formazione ed istruzioni/addestramento, verso tutti gli addetti, con particolare riferimento agli addetti all erogazione e tengano conto delle differenze di genere, di età e di provenienza da altri paesi. A tal fine il Gestore/Datore di lavoro, definirà i propri programmi ed i ruoli nell organizzazione incaricati della loro attuazione. Quanto sopra è più esplicitamente ed esaustivamente trattato nella comunicazione della ICARO srl, allegata e parte integrante del presente documento. Pag. 7 di 85

8 LETTERA DELLA ICARO SRL Pag. 8 di 85

9 Istituto di Consulenza sulla Affidabilità dei sistemi, Am biente e Rischi Occupazionali s.r.l. Sede in CORTONA (Arezzo) Cap. Soc ,00 i.v. Cod Fisc. e Part. IVA Reg. Impr. AR n e Rea n 8683 Spett.le UNIONE PETROLIFERA P.le Luigi Sturzo, Roma c.a. Dott. P. De mone ASSOGALIQUIDI Via Luigi Pasteur, ROMA c.a. Ing. R. Caroselli Data: 7 vembre 0 ASSOPETROLI Largo dei Fiorentini, int. 8/B 0086 ROMA (RM) c.a. Dott.F. Ferrari Aggradi CONSORZIO GRANDI RETI Via Monferrato, Milano c.a.: Rag. B. Mantelli Oggetto : Contratto d appalto N 933 del Giugno 0 inerente L aggiornamento delle linee guida sulla valutazione del rischio impianti carburanti. riportano qui di seguito in forma riepilogativa le modalità, i risultati e le conclusioni del lavoro eseguito dalla ICARO s.r.l., conferito da Unione Petrolifera (Committente) con contratto definito con lettera della Committente prot. N 933 del del Giugno 0 avente come oggetto: Proposta di assistenza e consulenza per l esame, aggiornamento ed integrazione dell esistente documento di valutazione del rischio di impianti di distribuzione stradale di carburanti per autotrazione, secondo quanto previsto dagli artt. 7, 8, 9 e 94 del D. Lgs 8/08 e smi, Unico Testo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I risultati del lavoro sono applicabili a tutti i punti di vendita (PV) del territorio nazionale presenti sia sulla rete ordinaria che autostradale. Il contratto in oggetto è stato esteso, per successivi accordi, anche a Assopetroli, Assogasliquidi e Consorzio Grandi Reti. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 9 di 85

10 Lettera della ICARO Scopo del Lavoro Lo scopo del lavoro ed i singoli contenuti sono dettagliati nella proposta tecnica della ICARO datata 0 maggio 0 rispondente a quanto sopra riportato. La proposta tecnica ICARO, inclusiva delle considerazioni della Committente, è stata accettata dalla stessa Committente con lettera prot. N 933 del Giugno 0 In sintesi lo scopo del lavoro riguarda: Esame, aggiornamento ed integrazione degli esistenti documenti di per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori dei Punti Vendita carburante da autotrazione, e di protezione contro le esplosioni, elaborati ai sensi degli artt. 7, 8, 9 e 94 del D.Lgs. 8/08 e smi edizione 008. Esame, aggiornamento ed integrazione delle esistenti Liste di controllo allegate ad entrambe le valutazioni (generale e contro le esplosioni), per l individuazione dei rischi e delle ulteriori raccomandazioni/misure di prevenzione e protezione, destinate, come ausilio ad utilizzo volontario, ai Gestori/Datori di lavoro degli impianti di distribuzione carburanti della rete italiana. In linea con lo scopo del lavoro e con i successivi contatti tra l Unione Petrolifera e la ICARO, quest ultima ha prodotto e fornito i seguenti documenti: Documento: Modello tipo di Documento di valutazione dei rischi di cui agli artt. 7, 8 e 9 del D.Lgs. 8/008, denominato Aggiornamento della valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori su impianti di distribuzione stradale di carburanti per autotrazione. Tale Documento include una Lista di controllo della sicurezza e salute sui PV per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione. Documento: Modello tipo di Documento di valutazione dei rischi di cui al Titolo XI del D. Lgs 8/008, denominato Aggiornamento della valutazione dei rischi contro le esplosioni su impianti di distribuzione stradale di carburanti per autotrazione. Tale Documento include una Lista di controllo della sicurezza e salute sui PV per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione. Documenti tecnici di approfondimento, inerenti gli studi suddetti che sono raccolti nella relazione tecnica a supporto. I documenti descritti nei primi due punti sono stati integrati nella presente relazione. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 0 di 85

11 Lettera della ICARO Modalità di esecuzione Gli studi sono stati eseguiti in conformità alle disposizioni, criteri e modalità previste dal D.Lgs. 8/008 e smi. Sono stati utilizzati altresì i riferimenti legislativi specifici che regolano la gestione delle stazioni di servizio carburanti e i più recenti Standard tecnici nazionali ed Europei (UNI, CEI, EN). Oltre ai riferimenti suddetti, operativamente lo studio è stato condotto tramite: confronti, indicazioni tecniche e operative avute dagli specialisti aziendali del settore petrolifero; considerazioni e scambio di esperienze in numerose riunioni tecniche presso Unione Petrolifera con il gruppo di lavoro degli specialisti aziendali rete; confronti con specialisti di Assogasliquidi, Assopetroli e Grandi Reti ed in collaborazione con le Associazioni dei Gestori di impianti stradali ed autostradali di carburante rappresentati da FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl e FIGISC/ANISA Confcommercio; approfondite analisi riguardo quanto contenuto nella documentazione predisposta in fase di Registrazione e nelle Schede di Dati di curezza (SDS) fornite dalle Compagnie petrolifere. 3 Contesto operativo di base utilizzato per lo Studio Gli studi sono da ritenersi validi ed applicabili a tutti i PV del territorio nazionale, qualora: le operazioni di lavoro siano effettuate nel rispetto delle norme vigenti (es. dispositivi di recupero vapori inseriti, come Stage I richiesto dal D.Lgs. 5 del 3 aprile 006 e Stage II richiesto dal D.M. 6 maggio 996 attuato con regolamento del D.M. 76 del 0 gennaio 999); la gestione del personale sia nel rispetto delle norme vigenti (es. lavoratrici in stato gravidanza, lavoratori con handicap, turnazione, divieti di somministrazione/utilizzo di alcool e sostanze stupefacenti, ecc.); la manutenzione ordinaria degli impianti sia effettuata secondo le indicazioni del costruttore, o comunque garantendo la sostituzione dei componenti usurabili, mantenendo l efficienza dell impianto nel tempo; il funzionamento dell impianto, sia entro i parametri progettuali; l intervento sia tempestivo, in caso di evidenza di anomalie con perdita di prodotto o di pericolo, con interruzione della operazione, blocco della perdita sorgente di emissione e messa in sicurezza in attesa di riparazione. Lo studio è stato inoltre svolto: identificando tutti i pericoli connessi alle varie attività, sostanze, prodotti e situazioni operative dei PV; individuando le mansioni che eventualmente espongono i lavoratori ai rischi identificati; valutando tutti i rischi quantificandone l entità e la potenziale frequenza di accadimento; identificando le necessarie misure di prevenzione e protezione, i dispositivi di protezione individuale da adottare per il controllo del rischio, con particolare riferimento a quanto indicato nei specifici scenari di esposizione riportati nei dossier di valutazione del rischio chimico, allegati alla documentazione di Registrazione ai sensi del Regolamento europeo N 907/06 detto Regolamento REACh; sottolinea pertanto che deviazioni da tale contesto operativo, così come modifiche alle attrezzature e loro componenti non conformi al progetto originale, potrebbero portare a variazioni dei rischi individuati. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. di 85

12 Lettera della ICARO 4 Fattori di rischio identificati ed analizzati La ICARO ha identificato ed analizzato tutte le aree di attività dove operano gli Addetti dei PV e per ciascuna attività ha individuato tutti i relativi fattori di rischio utilizzando i criteri previsti nel D.Lgs. 8/008 e smi: per la salute e per la sicurezza in: Ordinari o generici Specifici Ergonomici per la protezione contro le esplosioni: sorgenti di emissione (potenziali perdite dalle attrezzature; sorgenti di ignizione (es. attrito, elettricità statica, onde elettromagnetiche, punti caldi, sistemi elettrici, ecc); Durante lo studio particolare attenzione è stata prestata al rischio chimico, poiché il Regolamento CLP ha comportato la modifica alla classificazione ed all etichettatura di tutti i prodotti presenti in UP 6. Al fine di fornire un quadro completo riguardo le nuove classificazione delle sostanze e miscele presenti nei PV ai fini del CLP, nella seguente Tabella vengono riportati per ogni sostanza: 6 indicazioni di pericolo, consigli di prudenza. UP ha già provveduto ad aggiornare anche la classificazione delle proprie miscele ai sensi del CLP. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. di 85

13 Lettera della ICARO Sostanza/ miscela Elementi di classificazione CLP/ Indicazioni di Pericolo H H4: H304: H35: H336: Consigli di prudenza P P0: P0: Procurarsi istruzioni specifiche prima dell uso Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate - n fumare P80: Indossare guanti protettivi ed indumenti (*) P30+30: IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico P33 n provocare il vomito P403+33: Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato P50: Smaltire il prodotto/recipiente in conformità al D.Lgs. 5/06 e s.m.i. Benzina Liquido infiammabile Cat ; Tossico per aspirazione Cat Irritante per la pelle Cat : Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) per inalazione Cat. 3: H340: Mutageno Cat B H350: Cancerogeno Cat B H36 (*)Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto; Gasolio H6: Liquido infiammabile Cat.3 H304: Tossico per aspirazione Cat Evitare di respirare la nebbia/i vapori/gli aerosol H35 (*): Irritante per la pelle Cat P6: P80: Indossare guanti protettivi ed indumenti (*) P30+30: IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un H33 (*): Tossico acuto Cat 4, medico nocivo se ingerito P33: N provocare il vomito H35: Cancerogeno Cat. P50: Smaltire il prodotto/recipiente in conformità al H373 (*): Tossicità specifica per D.Lgs. 5/06 e s.m.i. organi bersaglio (esposizione ripetuta) per inalazione e per contatto P0: P0. GPL H0: Gas infiammabile Cat. H80 (*): Gas liquefatto Tenere fuori dalla portata dei bambini Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate -n fumare P377: In caso d incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo P38: Eliminare ogni fonte di accensione se non c è pericolo P40+403: Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari P0: P0. Metano Oli Lubrificanti e Additivi vari Oli usati Gas infiammabile Cat.:H0 Gas liquefatto : H80 (*) Tenere fuori dalla portata dei bambini Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate -n fumare P377: In caso d incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo P38: Eliminare ogni fonte di accensione se non c è pericolo P40+403: Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari In relazione a quanto riportato nelle In relazione a quanto riportato nelle schede di sicurezza schede di sicurezza In relazione a quanto riportato nelle In relazione a quanto riportato nelle schede di sicurezza schede di sicurezza consorzio consorzio smaltimento oli usati smaltimento oli usati (*) vità introdotte dal REACh/CLP Gli effetti sulla riproduzione di categoria (Ex categoria 3 della precedente normativa) attribuiti alla benzina derivano s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 3 di 85

14 Lettera della ICARO dall introduzione da parte del CLP, di valori limite generici più restrittivi rispetto alla Direttiva 99/45/CE (si passa dal 5% al 3%). Per la presenza del toluene e dell n-esano in concentrazione >= 3 % la benzina assume effetti tossici per la riproduzione (fertilità e feto) di Cat.; tuttavia essendo la benzina cancerogena/mutagena ai fini della valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. n 8/008 tale nuova pericolosità non comporta valutazioni integrative. In conformità a quanto richiesto dalla Circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali del 30 giugno 0, al fine di rilevare la necessità di aggiornamento della Valutazione del rischio, occorre verificare se il nuovo sistema di classificazione ed etichettatura ha introdotto nuovi pericoli per le sostanze. Dalla verifica effettuata, come evidenziato nella precedente tabella, il passaggio al CLP ha comportato l introduzione di nuovi pericoli di tipo fisico per i seguenti prodotti presenti nei PV: Benzina Repr. ; H36 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto. Comunque tenuto conto che la Benzina è un agente cancerogeno/mutageno, i rischi associati alla pericolosità chimica per la salute sono già ampiamente valutati nell ambito del rischio cancerogeno. Inoltre proprio a seguito della valutazione dei rischi edizione 008 è stato istituito il Registro dei Cancerogeni secondo le modalità del DM 55/07 del Min. Salute. Gasolio: Flam. Liquid 3; H6 Liquido e vapore infiammabili, comunque tenuto conto che la temperatura di utilizzo/stoccaggio della sostanza è ampiamente inferiore al punto di infiammabilità, tale modifica non comporta variazioni significative sulla precedente valutazione del rischio incendio/esplosione. Gasolio: Skin Irrit. ; H35 Irritante per la cute ; Acute Tox 4: H33 civo per inalazione. Tale agente chimico incrementa quindi il profilo di pericolosità in particolare per quanto riguarda l aspetto sicurezza di natura infortunistica. segnala anche il nuovo pericolo STOT Rep. Exp. H373 Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta 7. GPL e metano: Liquefied Gas: H80 Contiene gas sotto pressione: può esplodere se riscaldato ; tale aspetto era già analizzato nel VdR 008 nell ambito dei rischi ordinari (PO9). Analogamente con particolare riferimento al rischio chimico e cancerogeno, è stata verificata la corrispondenza tra gli scenari di esposizione (inclusi nei Dossier di Registrazione del REACh e riportati nelle singole SDS dei prodotti interessati), con le misure di prevenzione e protezione incluse nelle liste di controllo allegate al DVR 008). Tale verifica ha confermato la validità di dette liste di controllo ad eccezione di alcune innovazioni inserite direttamente nelle nuove ed aggiornate liste di controllo, parte integrante nel presente documento di aggiornamento. 7 Quest ultimo fattore di pericolo non trova corrispondenza con la precedente classificazione, pertanto per questo aspetto la sostanza è stata classificata solo ai sensi del Regolamento CLP. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 4 di 85

15 Lettera della ICARO 5 Conclusioni dello studio Lo studio, condotto dalla ICARO, è da ritenersi quindi valido ed applicabile a tutti i PV del territorio nazionale ed in conformità ai criteri indicati nel D.Lgs. 8/008, pertanto ha: identificato tutti i fattori di rischio connessi alle varie attività, mansioni, sostanze, prodotti e situazioni operative dei PV, valutato tutti rischi ed identificato le necessarie misure di prevenzione e protezione da adottare. Lo studio ha mostrato e concluso che le attrezzature ed i luoghi di lavoro esistenti possono essere utilizzati, senza rischio (rischio ampiamente Accettabile), qualora: vengano mantenute le condizioni del già menzionato contesto operativo di base, utilizzato per la determinazione dei rischi; vengano adottate, in maniera efficace, le misure gestionali di prevenzione identificate ed incluse nelle Liste di controllo della sicurezza e salute sui punti di vendita per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione. Particolare importanza rivestono le attività di informazione e formazione per il personale esposto, relativamente alle caratteristiche di pericolosità ed ai consigli di prudenza contenuti nelle relative SDS dei prodotti. Nelle pagine seguenti viene illustrata una sintesi dei risultati dello studio effettuato. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 5 di 85

16 Lettera della ICARO NTE DEI RISULTATI DELLO STUDIO Rischi collegati alla salute TEMATICA - Fattori di Rischio dovuti ad Agenti Cancerogeni e Chimici, Agenti Biologici, Rumore e Vibrazioni Valutazione dell esposizione ad agenti cancerogeni per presenza di benzene nelle benzine ed al rischio chimico In considerazione delle sostanze presenti (benzina e gasolio), nelle attività degli impianti di distribuzione carburanti, si è dedicata particolare attenzione alla valutazione dell esposizione agli agenti cancerogeni (in questo caso solo benzene) ed del rischio chimico. La valutazione è stata condotta secondo i criteri previsti dal Titolo IX del D. Lgs. 8/008 e smi, tenendo conto delle caratteristiche delle apparecchiature e delle operazioni, della loro durata e frequenza, delle caratteristiche di pericolosità e dei quantitativi delle sostanze presenti ed erogate, della loro capacità di penetrare nell organismo per assorbimento inalatorio e cutaneo e dei valori di esposizione. E stata inoltre presa in considerazione la sorveglianza sanitaria mediante l istituzione del Registro degli esposti ad agenti cancerogeni e mutageni adottato dal 008 (secondo le modalità del DM 55/07 del Min. Salute). La valutazione dell esposizione è stata condotta, in particolare, tramite: a. ricerca, raccolta, analisi e confronti delle valutazioni pregresse ed aggiornate basate su monitoraggi ambientali, monitoraggi delle esposizioni individuali e biologiche, effettuate specificamente per il personale addetto agli impianti di distribuzione carburanti, da Enti ed istituzioni di primario livello nazionale ed internazionale; b. individuazione ed applicazione di metodi di calcolo utilizzati sia a livello nazionale che internazionale (DAMA e EASE); c. ricerca ed analisi di quanto contenuto negli scenari di esposizione descritti nel dossier di Registrazione e riportati nelle SDS, al fine di valutare l esposizione a prodotti petroliferi dei lavoratori che svolgono attività correlabili a quelle effettuate presso i PV. Risultanze e commenti sulla Valutazione dell esposizione all agente Cancerogeno Benzene n vi è alcun dubbio che, negli ultimi 0/5 anni, i valori medi nazionali di esposizione personale al benzene degli addetti all erogazione si siano drasticamente ridotti. In sintesi si è registrato il seguente andamento: primi anni 990: oltre 500/600 microgr/m3 anni 995/997: circa microgr/m3 anni 999/006: microgr/m3 ( ma anche più bassi, sino a 40/50 microgr/m3). La riduzione è conseguente ai numerosi, graduali nel tempo, interventi migliorativi gestionali, tecnici e normativi. Tra questi ultimi l installazione, su tutto il territorio nazionale, dello Stage II ha evidenziato un effetto riduttivo dell emissione di vapore, valutato essere almeno dell ordine del 80-90%. I suddetti valori di esposizione media di microgr/m3, ultimamente riscontrati, appaiono essere inferiori di oltre s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 6 di 85

17 Lettera della ICARO un ordine di grandezza rispetto agli attuali e più severi limiti: di legge Nazionali/Europei (D.Lgs. 8/008 8 Hr TWA = 300 microgr/m 3 ), degli standard di igiene fissati dagli organismi internazionali (AGCH 8 Hr TWA = 600 microgr/m 3), delle linee guida NIOSH (0 Hr TWA = 30 microgr/m3). La dispersione riscontrata dei valori di esposizione, rispetto alle medie (media microgr/m3 con dispersione nell intervallo 0 50, ma eccezionalmente anche oltre), evidenzia tuttavia una situazione di variabilità to Specifica conseguente soprattutto alle modalità operative (ad es. continuo e corretto utilizzo dei sistemi di recupero vapore Stage I e Stage II), anche se risulta, ovviamente, essere influenzata dai volumi di erogato, dal traffico automobilistico locale e dalle condizioni ambientali locali di temperatura e ventilazione. Anche per quanto riguarda i monitoraggi biologici, i dati più recenti disponibili indicano per la categoria di lavoratori delle stazioni di servizio, valori rapportabili o lievemente superiori a persone non professionalmente esposte, ma ben al di sotto del limite AGCIH di 500 microgr/gr creatinina. noti che i dati dei monitoraggi biologici sono molto influenzati dalle abitudini personali, dalla dieta ed in particolare dall uso di tabacco. Nella nuova configurazione tecnica praticamente ottimale, raggiunta con l introduzione di: stemi chiusi Stage I e Stage II, benzina al % max di benzene, presenza di predeterminatori, presenza di self service, ove esistenti, marmitte catalitiche e carbon canister introdotto nelle auto, effetti delle nuove normative in vigore per attrezzature ed ambienti ATEX, non appaiono esserci, al di là della estensione delle operazioni tipo Self Service, ove alcuni dati spot ISPESL indicano esposizioni medie di circa 0 microgr/m3, ulteriori significative opportunità di modifiche strutturali. Pertanto i livelli di esposizione ottenibili risulteranno minimi ed ottimizzati qualora le operazioni, l utilizzo e la manutenzione attrezzature segua idonei ed appropriati metodi di lavoro e procedure di gestione, igieniche, di informazione e formazione del personale. Le indicazioni di tali specifiche misure sono riportate nella Lista di controllo della sicurezza e salute sui punti di vendita per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione allegata e parte integrante di questo documento. I valori di esposizione e di monitoraggio biologico evidenziano un rischio estremamente ridotto (vedi anche rapporto ISPESL: Profilo di rischio nel comparto Distributori di Benzina. Tuttavia, pur risultando le esposizioni registrate di microgr/m3 modeste e decisamente inferiori ai più recenti e severi limiti professionali AGCIH e EU, trattandosi in ogni caso di Addetti ad attività inerenti le fasi di lavorazione della benzina (esposti all agente cancerogeno benzene), si è ritenuto opportuno in via cautelativa, inserire tali addetti nel Registro dei cancerogeni sottoponendoli pertanto a sorveglianza sanitaria dal 008. Peraltro essendo, generalmente, gli addetti all erogazione benzine anche contemporaneamente addetti all erogazione di gasolio e alle occasionali operazioni di cambio olio, la sorveglianza sanitaria permette il monitoraggio anche il rischio chimico, ancorché trascurabile come evidenziato nel sottostante punto B. Gli addetti ad altre mansioni professionalmente escluse dalle attività di erogazione della Benzina, sono da considerarsi non esposti. precisa che le attività di assistenza discarica autobotti e di verifica giacenza benzine e s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 7 di 85

18 Lettera della ICARO gasoli, saltuarie e di breve durata, vengono per la stragrande maggioranza dei PV effettuate dall Addetto all erogazione già inserito nel registro degli esposti e sottoposti alla relativa sorveglianza sanitaria. Risultanze e commenti sulla Valutazione del rischio chimico Il processo di valutazione è stato condotto partendo dalle caratteristiche di pericolosità delle sostanze chimiche presenti nei PV, contenute nella SDS. In relazione al comma dell art. 4 del D.Lgs. 8/008, per la valutazione del rischio chimico si deve tener conto del: Rischio per la sicurezza del lavoratore: che deve risultare BASSO Rischio per la salute del lavoratore: che deve risultare IRRILEVANTE. La parte relativa alla valutazione del rischio chimico per la sicurezza viene analizzata nel successivo paragrafo Rischio collegato alla sicurezza. Rischio per la salute del lavoratore Il rischio chimico, negli impianti di distribuzione carburanti, è dovuto essenzialmente alla presenza ed erogazione di benzina e gasolio e alle operazioni occasionali (ove effettuate) di cambio olio motore con estrazione dell olio esausto. Nella valutazione del rischio chimico per la salute degli addetti all erogazione di carburanti sono stati presi in considerazione sia i prodotti benzina e gasolio che i loro componenti con caratteristiche di pericolosità quali benzene, toluene, etilbenzene, xileni e n-esano. Per quanto riguarda il GPL ed il Metano non si ritiene, dato il sistema di distribuzione a ciclo chiuso, le caratteristiche di pericolosità di queste due sostanze e la tipologia di attività (all aperto), che vi sia esposizione a rischio chimico per la salute o, in ogni caso, che sia di fatto del tutto IRRILEVANTE8. Valutazione del rischio IRRILEVANTE per la salute del lavoratore La ICARO ha esaminato criteri, dati e studi provenienti da vari Istituti nazionali ed internazioni e tra questi ha ritenuto più applicabili e significativi, per la tipologia di attività dei PV, le indicazioni di: EASE sviluppato dalla Health and Safety Executive inglese, EU Technical Guidance Document (TG ), version issued in 003, by the European Chemical Bureau, Concawe report N /99 Human exposure information for EU substance risk assessment, EPA Technical Guidance Manual relativo allo studio Mid Atlantic site Clean UP, Modello DAMA della Azienda USL 7 ena, relativo ai valori limite in presenza di tossici industriali in grado di attraversare la barriera umana. Le risultanze dello studio, effettuato su basi decisamente conservative, evidenziano che i valori stimati delle dosi reali assorbite complessivamente per via inalatoria e per via cutanea, dagli Addetti alla erogazione benzina e gasolio nelle reali condizioni di esposizione negli ambienti di lavoro siano, per i due prodotti considerati e per i loro componenti, nettamente al di sotto del 0%, con variabilità 0,06 4,00 %, rispetto cautelativamente ai soli 8 In ogni caso per il GPL è stato incluso il fattore di rischio di asfissia, in ragione che il personale opera presso vani pompe in prossimità dei serbatoi s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 8 di 85

19 Lettera della ICARO limiti di assorbimento inalatorio (TLV), che tra l altro appaiono essere gli unici riferimenti disponibili. Riguardo al rischio chimico relativo alle operazioni di cambio olio motore con estrazione dell olio esausto, essendo tali operazioni effettuate su base del tutto occasionale, con Circuito chiuso ad estrazione con pompa di prelievo e con appositi indumenti protettivi per le mani, si ritiene che l esposizione sia certamente da considerarsi IRRILEVANTE e sotto controllo. Per il rischio chimico dovuto alla presenza negli Shop, o per l utilizzo, peraltro ancora su base del tutto occasionale, di prodotti chimici quali ad esempio, antifreezing, olio freni, detergenti auto, ecc., anche per questi casi si può ritenere il livello di rischio IRRILEVANTE, purché vengano adottate le previste elementari precauzioni igieniche e protettive riportate nelle etichette del contenitori o nelle Schede di Dati di curezza. In conclusione la valutazione del rischio evidenzia in modo netto come le attuali condizioni ambientali di lavoro dei PV carburanti, garantiscano un elevata tutela della salute dei lavoratori, potendo quindi concludere che il rischio chimico per la salute possa essere considerato IRRILEVANTE. ribadisce infine quanto già indicato per la valutazione dell esposizione all agente cancerogeno che, anche per il rischio chimico, i livelli di esposizione risulteranno minimi e trascurabili qualora vengano adottate le specifiche misure elencate nella Lista di controllo della sicurezza sui punti di vendita per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione allegata a questo documento e parte integrante di esso. Particolare importanza rivestono le attività di informazione e formazione per il personale esposto, relativamente alle caratteristiche di pericolosità ed ai consigli di prudenza contenuti nelle relative schede di dati di sicurezza dei prodotti. Valutazione del rischio da Agenti Biologici definisce Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Nell'allegato XLIV del D.Lgs. 8/08 viene riportato un esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici e per le quali deve essere effettuata la valutazione del rischio biologico. In relazione alla tipologia degli impianti, delle attrezzature ed al ciclo di lavorazione, non ci sono pertanto ragioni per supporre che negli ambienti di lavoro sottoposti allo studio siano presenti rischi dovuti ad agenti biologici. Occorre inoltre precisare che i reflui dei servizi igienici sono convogliati in fosse biologiche chiuse. Qualora all interno del PV fosse presente un sistema di trattamento reflui ed i fanghi attivi utilizzati per la depurazione delle acque contenessero batteri aerobici, tali agenti biologici generalmente N sono patogeni e quindi N risultano pericolosi ai sensi del D.Lgs 8/08. A fronte di quanto sopra esposto i livelli di rischio dovuto all esposizione ad agenti biologici risulteranno minimi e TRASCURABILI adottando le specifiche misure, soprattutto di carattere igienico, elencate nella Lista di controllo della sicurezza e salute sui punti di vendita per l individuazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione allegata a questo documento e parte integrante di esso. Ulteriori e particolari situazioni sito specifiche dovranno essere valutate e controllate direttamente in situ dal Gestore. s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 9 di 85

20 Lettera della ICARO Valutazione del Rischio Rumore ritiene che, per i punti di vendita, questa tipologia di rischio non rappresenti una criticità se non in situazioni molto limitate relative a: lavaggio auto; eventuale utilizzo di compressori e attrezzature elettriche/pneumatiche in officina. Ai fini dell analisi per supportare e consolidare tale previsione nel 008 furono effettuati durante i sopralluoghi presso i Punti Vendita più rappresentativi, monitoraggi di rilevazione del rumore, per: il contesto ambientale (Autostrade, tangenziale, strade di città), tipologia di PV (Impianto Autostradale, Stazione Servizio, Stazione Rifornimento e Chiosco). I risultati di tali monitoraggi sono stati considerati ancora validi ed attendibili, poiché non sono avvenuti cambiamenti significativi riguardo le attrezzature monitorate, anzi nella stragrande maggioranza dei casi le stesse vengono progettate e realizzate con emissioni sonore sempre più basse. Le misurazioni fonometriche, effettuate tenendo conto del ciclo di lavorazione, delle fasi e delle postazioni operative, anche in presenza di lavaggio auto e delle condizioni di funzionamento più rappresentative della normale attività all interno dei PV, sono risultate tutte significativamente inferiori ai valori di azione (limite pari a 80 dba), indicati dalla normativa e non otolesivi. Relativamente al rumore da utilizzo di apparecchiature elettropneumatiche, eventualmente presenti nelle piccole officine delle stazioni di servizio, attività che possono essere considerate supplementari e tipicamente dedicate a piccole e temporanee riparazioni di viaggio, ancorché non siano stati rilevati casi simili, si ritiene che il livello di esposizione al rumore non sia otolesivo. Tuttavia in relazione alla variabilità ed in caso di intensità di queste attività si consiglia di verificare i libretti di acquisto e manutenzione delle apparecchiature stesse e nei casi di dubbia definizione, provvedere con una misurazione fonometrica sito specifica. L azione otolesiva del Toluene (sostanza con poteri ototossici), presente in minime concentrazioni nella benzina, è da ritenersi del tutto IRRILEVANTE. (rif. Report Concawe N 5/05 Factors potentially affecting the hearing of petroleum industry workers ). Tali conclusioni sono valide anche in relazione alle modifiche introdotte dall art. 89 del D.Lgs. 8/008 e smi. Valutazione del Rischio Vibrazioni Le attività collegate al rifornimento ed erogazione carburanti, non prevedono né necessitano utilizzo di apparecchiature che possono indurre vibrazioni meccaniche al sistema mano-braccio o al corpo intero. Tuttavia l utilizzo, sebbene decisamente discontinuo, di apparecchiature quali l avvitatore pneumatico, il trapano elettrico, lo sbullonatore e lo staccavetri, che può indurre vibrazioni, è possibile nelle officine meccaniche e nel cambio pneumatici. Per ognuna di queste apparecchiature è stato possibile individuarne le caratteristiche confrontandole con i dati presenti nella banca dati INAIL per tipologie e marche di apparecchiature maggiormente simili a quelle rilevate durante i sopralluoghi. Da questo confronto è risultato che solo nel caso di un utilizzo complessivo giornaliero maggiore di ora per avvitatore pneumatico e 8 ore per trapano elettrico per forare lamiera da mm, si supera il valore limite di azione. Nel caso dello staccavetri pneumatico il valore limite di azione non viene superato. Come nel caso del rumore, in relazione alla variabilità di tipologia delle apparecchiature e di intensità del loro utilizzo, non si può escludere a priori e sempre il superamento del valore limite di azione. Pertanto si suggerisce di verificare i libretti di acquisto e s.r.l. Uffici: 5044 Cortona (AR) - Vicolo Boni, 7 - Tel Fax icaro@icarocortona.it Pag. 0 di 85

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