Condensatori ed apparecchiature per il rifasamento B.T. Filtri per la riduzione delle armoniche nelle reti elettriche

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1 Condensatori ed apparecchiature per il rifasamento B.T. Filtri per la riduzione delle armoniche nelle reti elettriche

2 Condensatori e soppressori per illuminazione, condensatori per motori elettrici Catalogo ED Condensatori per elettronica di potenza Catalogo ED Condensatori trifase e regolatori elettronici Analizzatori di energia elettrica Fondata nel 1968, lo stabilimento venne realizzato con tecnologie d avanguardia che lo rendono ancora oggi attuale. Agli inizi la produzione era incentrata su una vasta gamma di condensatori in «carta e olio» e l elevata qualità del prodotto consentì la rapida affermazione del marchio COMAR in Italia e nel mondo. Una intensa attività di ricerca e sviluppo portata avanti in quegli anni consentiva alla COMAR di ini-ziare, già nel 1972, la produzione degli innovativi condensatori in film di polipropilene metallizzato che caratterizzano ancora oggi la produzione di tutte le principali industrie del settore. Negli anni seguenti veniva ulteriormente ampliata la gamma dei prodotti, con condensatori elettrolitici e per elettronica di potenza. Venivano inoltre sviluppate varie serie di apparecchiature automatiche di rifasamento e iniziava la produzione di regolatori elettronici di potenza reattiva. Negli anni 80, a seguito della sempre più larga diffusione dei carichi non lineari, veniva affrontato e risolto il problema del rifasamento in presenza di armoniche, cosicché la COMAR è oggi all avanguardia in questo difficile campo. Attualmente, grazie al completamento dell automazione delle linee e alla introduzione di sofisticate apparecchiature di collaudo, si è incrementata ulteriormente la produzione, migliorandone, allo stesso tempo, il livello qualitativo. Il costante miglioramento al quale volge l azienda, riguardo gli aspetti della qualità, dell ambiente e della sicurezza, ha consentito alla COMAR CONDENSATORI S.p.A., di ottenere, da parte del CSQ (IMQ), la certificazione del proprio Sistema di Gestione in conformità alle normative: Rifasatori non automatici UNI EN ISO 9001:2008 relativa al sistema gestione qualità UNI EN ISO 14001:2004 relativa al sistema gestione ambientale OHSAS 18001:2007 relativa al sistema gestione salute e sicurezza Rifasatori e filtri per armoniche I prodotti elencati nel presente catalogo sono conformi alle direttive europee per la bassa tensione relative ai requisiti minimi di sicurezza e alla emissione/immunità degli apparati elettronici CEE: 73/23-93/68-89/ ED ITA REV. 10

3 Indice degli argomenti Il rifasamento... pag. 2 Rifasamento dei trasformatori MT/BT... 4 Rifasamento dei motori asincroni trifase... 4 Caratteristiche dei condensatori... 6 Le armoniche... 8 Filtraggio delle componenti armoniche Criteri di scelta dei rifasatori automatici in base ai carichi distorcenti presenti in rete Condensatori cilindrici trifase per rifasamento B.T. serie CTB Condensatori modulari trifase per rifasamento B.T. serie CTA/4 - CTE - CTH - CTH/ Modulo di comando per la protezione del rifasamento modulare B.T. serie MC Condensatori trifase per rifasamento B.T. serie CTM Apparecchiature trifase di rifasamento serie GS...CS Cassetti trifase per il rifasamento B.T. serie RC Analizzatore trifase per reti elettriche serie FFT01-UPM Regolatori a microprocessore per fissaggio a pannello serie BMR Regolatori a microprocessore per fissaggio a pannello serie QSR Regolatori a microprocessore per fissaggio a pannello touch screen serie MMR Rifasatori automatici serie GE 230V Rifasatori automatici per reti con bassissimo contenuto armonico serie B Rifasatori automatici per reti con basso contenuto armonico serie B Rifasatori automatici per reti con medio contenuto armonico serie B Rifasatori automatici per impieghi gravosi serie DMP Rifasatori automatici con induttanze di sbarramento serie AAR/100 e AAR/ Cassetti di rifasamento sbarrati per armoniche serie RC/AAR/ Rifasatori automatici in allestimenti speciali con induttanze di sbarramento serie AAR/ Rifasatori automatici ad inserzione statica serie B35/ST - AAR/100/ST Rifasatori automatici ad inserzione statica serie DMP/ST 500V Filtri trifase per la riduzione delle armoniche serie FA Filtri trifase automatici modulari per la riduzione delle armoniche serie FAM Disegni meccanici armadi Schemi di collegamento dei regolatori Istruzioni per il sollevamento e la movimentazione, collaudo, assistenza, avvertenze generali Scelta ed installazione del T.A ED ITA REV. 10 1

4 Rifasamento GENERALITÀ Si definisce rifasamento, un provvedimento atto a migliorare il fattore di potenza (cosj) di un carico in un punto della rete, in modo da ridurre, a pari potenza attiva trasportata, il valore della corrente circolante sulla rete. Rifasare significa pertanto diminuire la potenza reattiva assorbita dal carico o che attraversa una determinata sezione della rete, fino ad annullarla in corrispondenza di cosj = 1. Al fine di ridurre la circolazione dell energia reattiva lungo le proprie linee elettriche, gli enti distributori impongono un limite inferiore al fattore di potenza del carico, addebitando all utente un corrispettivo per ogni kvarh prelevato, nel periodo di fatturazione, oltre un valore pari al 50% dell energia attiva prelevata nello stesso periodo (per alcune utenze il corrispettivo per ogni kvarh può essere diverso per prelievi oltre il 50%). Per non pagare queste penali per il prelievo di energia reattiva viene richiesto un valore minimo di cosj > 0,894. kwh kvarh Riduzione Contatori Condensatori di rifasamento Potenza totale richiesta dal carico (KVA) PERCHÉ RIFASARE I costi aggiuntivi conseguenti al mancato rifasamento, sono talmente elevati da determinare mediamente un rientro dell investimento per l impianto di rifasamento, nell arco di 12/15 mesi: pochi investimenti hanno tempi così brevi. D altronde i condensatori elettrici sono una delle fonti di risparmio più economiche attualmente conosciute, in grado di far risparmiare sia l ente distributore, sia l azienda che ne decide l uso. Il rifasamento proponendosi lo scopo di diminuire le perdite di energia e le potenze apparenti a cui proporzionare macchinari e le linee elettriche, determina una razionale utilizzazione dell energia elettrica, riducendo l effetto delle correnti magnetizzanti dei carichi come motori, lampade fluorescenti, trasformatori, ecc., e le perdite per effetto joule nei cavi e nei dispositivi (interruttori, trasformatori) presenti sul sistema di trasporto dell energia. Possibili esempi di installazione MODI PER EFFETTUARE IL RIFASAMENTO Rifasamento distribuito: rifasamento fisso, condensatori installati a ridosso dei singoli carichi e dimensionati per la potenza reattiva necessaria. Considerando che l effetto dei condensatori si risente a monte del punto d installazione, risulta la soluzione ideale per compensare elevate correnti induttive, ma il costo dell installazione e la variabilità delle condizioni di lavoro dei carichi rendono questa scelta costosa e difficile da attuare. Rifasamento gruppi di carichi: impianti automatici di piccola taglia, garantiscono il rifasamento di più utilizzatori, seguendone la richiesta di energia reattiva. Per aziende che hanno utilizzatori di elevata potenza, la scelta di rifasare localmente i grossi carichi e centralmente la potenza rimanente, risulta di solito la soluzione tecnico-economica più vantaggiosa. Tale soluzione, che lascia non compensati i cavi dei singoli carichi, è talvolta inattuabile in quanto risulta fortemente legata alle caratteristiche dell impianto. Rifasamento centralizzato: installazione di un unico quadro automatico, tipicamente in corrispondenza del trasformatore o del punto di consegna dell energia, risulta la soluzione più utilizzata, la più economica oltre che la più semplice da attuare. È ideale per aziende di piccola e media dimensione, anche se in questo caso le linee elettriche interne allo stabilimento non risultano alleggerite dal contributo di potenza reattiva fornito. Il grosso del risparmio per l utilizzatore è indirizzato esclusivamente all eliminazione delle penali presenti sulle bollette. 2 ED ITA REV. 10

5 FATTURE PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA In Italia l utente finale può verificare lo stato dei propri consumi dalla lettura della fattura commerciale, su cui vengono riportati: potenza impegnata (potenza disponibile da contratto), potenze attiva e reattiva prelevate nel periodo di lettura, fattore di potenza medio ed eventuale penale per energia reattiva. Qualora l utente abbia stipulato un contratto di fornitura a fasce orarie l interpretazione della fattura per la fornitura di energia elettrica può risultare più complessa, in particolare la determinazione del fattore di potenza medio. Come si può vedere mentre nella prima fattura viene indicato chiaramente il valore del fattore di potenza (medio), in quella qui a fianco viene solo indicata la quota di potenza reattiva prelevata in eccesso rispetto al minimo contrattuale. Il calcolo del fattore di potenza può essere eseguito in questo modo: fascia F1 ore di punta - potenza reattiva prelevata sino al 50% di energia attiva prelevata nello stesso periodo Q 50 = 0,5 x Energia attiva F1 ore di punta (esempio: 50% di 10009kWh = 5004kvarh) - potenza reattiva prelevata dal 50% al 75% di energia attiva prelevata nello stesso periodo Q = Energia reattiva F1 ore di punta fino al 75% (esempio: 2502kvarh) - potenza reattiva prelevata oltre il 75% di energia attiva prelevata nello stesso periodo Q 75 = Energia reattiva F1 ore di punta oltre al 75% (esempio: 2967kvarh) - fattore di potenza fascia F1 ore di punta tgj = (Q 50 +Q Q 75 ) /energia attiva F1 ore di punta (esempio: tgj = /10009 = 1,046) Unità di misura CORRISPETTIVI PER L USO DELLE RETI E IL SERVIZIO DI MISURA (A) Quota fissa Corrispettivi unitari euro Quantità Totale euro mese aprile 2009 cliente/mese 7, mesi 1 7,52 Quota potenza mese aprile 2009 kw pot. impegnata/mese 2, kw 92,0 mesi 1 209,32 Quota energia dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kwh 0, kwh 13, ,26 Energia reattiva (tra 50% e 75% dell energia attiva F1) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kvarh 0, kvarh 2,502 80,81 Energia reattiva (oltre il 75% dell energia attiva F1) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kvarh 0, kvarh 2, ,91 Energia reattiva (tra 50% e 75% dell energia attiva F2) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kvarh 0, kvarh ,99 Energia reattiva (oltre il 75% dell energia attiva F2) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kvarh 0, kvarh ,27 TOTALE (A) 871,08 CORRISPETTIVI PER ACQUISTO VENDITA, DISPACCIAMENTO E SBILANCIAMENTO (B) Quota fissa mese aprile 2009 cliente/mese 3, mesi 1 3,49 Quota energia ore di punta (F1) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kwh 0, kwh 10, ,49 Quota energia ore intermedie (F2) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kwh 0, kwh 1, ,22 Quota energia ore fuori punta (F3) dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kvarh 0, kwh 1, ,05 TOTALE(B) 1.399,25 IMPOSTE (D) Accisa sull energia elettrica dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kwh 0, kwh 13,420 41,60 Addizione enti locali dal 01/04/2009 al 30/04/2009 kwh 0, kwh 13, ,81 TOTALE (D) 166,41 TOTALE FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E IMPOSTE (F somma delle voci A, B, D) 2.436,74 IVA 10% (I) [SU IMPONIBILE DI EURO 2.436,74 (F)] 243,67 TOTALE BOLLETTA (M somma delle voci F, I) 2.680,41 Dato il valore medio di fattore di potenza è possibile, utilizzando la tabella riportata qui a fianco, calcolare la potenza della apparecchiatura di rifasamento necessaria per evitare di pagare le penali per l eccessivo prelievo di energia reattiva: 1) dato il valore di COSFI dalla fattura ENEL o dal valore di tgj calcolato come descritto in precedenza è possibile determinare una riga nella prima colonna; (esempio: 1. fornitura a fasce orarie tgj=1,046 vedi riga tgj=1,17 considerando sempre una approssimazione di tgj per eccesso) 2) decidendo quale dovrà essere approssimativamente il valore del fattore di potenza dopo l installazione dell apparecchiatura di rifasamento, si individua la colonna tra i valori di cosj desiderati ; (esempio: colonna valori desiderati cosj = 0,96) 3) dall intersezione riga-colonna si determina il valore del coefficiente per cui deve essere moltiplicata la potenza attiva (es. prelievo potenza attiva F1 o F2 nel caso di una fornitura a fasce orarie 92kW) per ottenere la potenza reattiva di rifasamento. (esempio: 1. coefficiente = 0,88 potenza rifasatore = 92x0,88=80 kvar) Nel caso specifico di una fornitura di energia a fasce orarie, il calcolo descritto deve essere ripetuto per ogni fascia oraria, ad eccezione della fascia F4 ore vuote per la quale non è prevista nessuna penale, in modo da determinare la potenza necessaria per il rifasamento in qualunque condizione di funzionamento. ED ITA REV. 10 3

6 Rifasamento distribuito POTENZA REATTIVA necessaria per il RIFASAMENTO A VUOTO dei TRASFORMATORI MT/BT (kvar) (valori indicativi) Potenza trasformatore (kva) Trasformatori in OLIO Trasformatori in RESINA , , , , , , ,5 7, , ,5 12, , RIFASAMENTO DEI TRASFORMATORI - MT / BT I trasformatori per la distribuzione dell energia elettrica possono essere realizzati in due differenti tipologie: trasformatori in olio, il cui raffreddamento non richiede particolari ausili e trasformatori isolati in resina, raffreddati in maniera forzata o naturale. È sempre opportuno prevedere un rifasamento fisso dei trasformatori MT / BT, in quanto anche se funzionanti a vuoto (ad esempio durante la notte), assorbono potenza reattiva che deve essere compensata. Il calcolo della potenza capacitiva necessaria può essere realizzato utilizzando la formula approssimata: Q= I 0 % * Pn / 100 I 0 = corrente a vuoto (fornita dal costruttore dei trasformatori) Pn = potenza nominale del trasformatore In alternativa non disponendo dei dati richiesti può essere utilizzata la tabella a fianco, differenziata per tipologia di trasformatore con caratteristica di perdite NORMALI. RIFASAMENTO DEI MOTORI ASINCRONI TRIFASE Uno dei carichi più ricorrenti, è il motore asincrono trifase, che può essere rifasato localmente usufruendo del vantaggio di avere il cavo di alimentazione percorso da una corrente inferiore. La potenza dei condensatori non deve superare la potenza reattiva a vuoto del motore, a causa del rischio di fenomeni di autoeccitazione e di risonanza tra il condensatore e l induttanza della macchina. La tabella seguente riporta la potenza rifasante nel caso di motore a gabbia. Per motori con rotore avvolto, si consiglia una maggiorazione del 5%. POTENZA REATTIVA NECESSARIA PER IL RIFASAMENTO DEI MOTORI ASINCRONI TRIFASE (kvar) (valori indicativi) Potenza nominale del motore 2 poli 3000 rpm 4 poli 1500 rpm Tipo di Motore 6 poli 1000 rpm 8 poli 750 rpm HP kw a vuoto a carico a vuoto a carico a vuoto a carico a vuoto a carico ,5 0,6 0,5 0,7 0,6 0,8 0, ,8 1,0 1,0 1,2 1,1 1,4 1 1, ,1 1,4 1,2 1,5 1,4 1,8 1,5 2 5, ,7 2,2 1,9 2,5 2,1 2,8 2,5 3,5 7, ,3 3,0 2,5 3,4 2,8 3,7 3 4, ,4 3,6 4,8 4,1 5,4 4, ,5 5,5 7, , , , , ,5 27, ED ITA REV. 10

7 QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA La COMAR Condensatori S.P.A. da sempre attenta alla Qualità dei processi produttivi, dal 2003 è fra le aziende Italiane che ha investito nella realizzazione di un Sistema di Gestione Integrato: Qualità - Ambiente - Sicurezza in conformità agli standard: UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004, OHSAS 18001:2007 Materiali ed Ambiente Condensatori La Politica del Sistema Qualità Integrato COMAR, pone particolare attenzione all uso dei materiali ed all impatto degli stessi sull Ambiente, sulla Sicurezza e sulla Salute dei lavoratori. In relazione alla Direttiva 2006 /121/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente la registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), la COMAR nonostante non abbia l obbligo di registrare o creare schede di sicurezza lavora attivamente con i sui fornitori per garantire che tutti i materiali in uso siano nella lista di preregistrazione. Particolare attenzione viene posta alle sostanze pubblicate nella lista SVHC che se dovessero essere presenti verranno immediatamente segnalate ai clienti. Polipropilene metallizzato (MKP): condensatori monofasi in polipropilene metallizzato, dotati di dispositivo antiscoppio e resistenza di scarica, la cui conformità alle norme è attestata dalle omologazioni IMQ. Impregnati in olio biodegradabile, tutti i condensatori sono esenti da policloruro di bifenile (PCB) e risultano, allo stato attuale delle conoscenze, atossici. Dotati di dispositivo antiscoppio e resistenza di scarica in conformità alle norme di riferimento. Impregnati sottovuoto in olio minerale, tutti i condesatori sono esenti da policloruro di bifenile (PCB) e risultano, allo stato attuale delle conoscenze, atossici. MASSIMA TENSIONE AMMESSA SUI CONDENSATORI (CEI EN ) Tipo Fattore di sovratensione (volte U n efficace) Durata massima Osservazioni Frequenza industriale (senza armoniche) 1,00 continua Massimo valore medio durante un qualsiasi periodo di energizzazione. Per periodi di energizzazione inferiori a 24 h si applicano eccezioni Frequenza industriale (senza armoniche) 1,10 8h ogni 24h Regolazione e fluttuazioni della tensione di rete Frequenza industriale (senza armoniche) 1,15 30 min ogni 24h Regolazione e fluttuazioni della tensione di rete Frequenza industriale (senza armoniche) 1,20 5 min Aumento di tensione a basso carico Frequenza industriale (senza armoniche) 1,30 1 min Frequenza industriale più armoniche Valore tale che la corrente non superi il valore massimo di 1,5 In (fattore di sovraccorrente conseguenza degli effetti combinati delle armoniche, delle sovratensioni e della tolleranza della capacità Si presume che le sovratensioni date nella tabella ed aventi un valore superiore a 1,15 Un non si verifichino più di 200 volte nel corso della vita del condensatore. Smaltimento Tutti i condensatori COMAR prodotti da oltre 25 anni sono realizzati senza PCB, in ottemperanza al decreto n. 216 del I condensatori non in uso e fuori servizio dovranno essere smaltiti seguendo le leggi ed i regolamenti locali attivi in ciascun paese ed in accordo alle Direttive Europee 91/156/CEE, 91/689/CEE. Lo smaltimento dei condensatori deve avvenire in conformità al Codice Europeo Identificazione Rifiuti (CER 2002). ED ITA REV. 10 5

8 Caratteristiche dei Condensatori in polipropilene metallizzato Costante dielettrica Caratteristiche meccaniche ritiro % del film (MD) I condensatori COMAR sono progettati per garantire un alto livello qualitativo e vengono realizzati con un dielettrico in polipropilene biorientato con caratteristiche di basso ritiro ed alte proprietà meccaniche. Il film accuratamente selezionato è caratterizzato da due superfici con differenti strutture superficiali. Un lato trattato con procedimento speciale, presenta un accentuata rugosità sulla quale viene effettuata la metallizzazione che si realizza con un procedimento di deposito per evaporazione sottovuoto con una lega di metallo Zinco/Alluminio. L altro lato più liscio favorisce un buon accoppiamento tra i due film nella realizzazione del condensatore. La caratteristica più rilevante di questo tipo di film è l auto-rigenerazione del dielettrico che permette il ripristino delle caratteristiche elettriche del componente anche dopo il verificarsi di un corto circuito tra le armature del film. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Il condensatore è costruito con l accoppiamento di due film accuratamente selezionati, secondo i parametri tecnici di progetto, ed avvolto su un nocciolo plastico. Le macchine avvolgitrici di moderna concezione garantiscono il monitoraggio delle caratteristiche meccaniche di avvolgitura. Gli accorgimenti tecnologici e metodologici adottati per la realizzazione di un elemento compatto, sono a garanzia di un componente, che mantenga stabile nel tempo le sue caratteristiche elettriche. 1 Rotazione del mandrino 2 Film metallizzato 3 Base film in polipropilene 4 Lato metallizzazione 5 Film di protezione 6 Scaldino di chiusura CARATTERISTICHE TIPICHE DEI CONDENSATORI IN POLIPROPILENE Delta C/C % Tang. Delta Nei grafici si evidenzia l andamento delle caratteristiche elettriche dei condensatori realizzati con il film in polipropilene metallizzato, in funzione della temperatura presente in regime di funzionamento. 6 ED ITA REV. 10

9 Affidabilità del Componente (vita presunta) Il successo raggiunto sul mercato dai condensatori realizzati con film in polipropilene metallizzato è riconosciuto nelle caratteristiche del film autorigenerante, che rende la prestazione dell elemento affidabile nel tempo. Queste qualità specifiche hanno portato gli utilizzatori ad impiegare il componente nelle applicazioni più differenti, sottoponendo gli elementi a sollecitazioni sempre maggiori. Umidità, sovratensioni, vibrazioni, sovratemperature, radiazioni, sono alcuni degli agenti esterni che influiscono sulle prestazioni elettriche del componente e conseguentemente sulla sua durata in servizio. La curva tipica dell affidabilità è visualizzata dal grafico seguente: A-B In questo tratto è rappresentato l andamento della mortalità infantile. Il tasso di guasto è decrescente poiché in questa fase si manifestano i difetti di pezzi che hanno evidenti problemi di costruzione. * La mortalità infantile viene drasticamente ridotta adottando valori di collaudo superiori ai dati di targa. B-C Il segmento è relativo alla vita utile del condensatore con un tasso di guasto nei valori stabiliti. C-D L andamento è in crescita poiché trattasi dei guasti di fine vita del componente dovuti al deterioramento. PROVE DI LABORATORIO Per monitorare la qualità dei condensatori, le norme di prodotto hanno introdotto fin dagli anni 70 le prove di tipo e le prove di routine, con lo scopo di accertare la qualità dei materiali utilizzati, la validità del progetto e conseguentemente il tasso di guasto dei condensatori. TASSO DI GUASTO Per verificare il tasso di guasto di un condensatore si procede con prove test accelerate di durata, dove invece di tracciare una curva di vita, si cerca di identificare che l affidabilità, non sia inferiore ad un certo valore, stabilito dalle normative di prodotto. In queste prove hanno un incidenza rilevante le maggiorazioni di tensione e di temperatura utilizzate, che sono introdotte nei parametri di calcolo e simulano le condizioni più gravose di lavoro. Indicativamente le norme MIL identificano il tasso di guasto come: dove: K = È un valore che si ricava dalle norme in funzione del numero di scarti rilevato a fine prova N = Numero totale dei pezzi in prova t = Tempo di prova F = Fattore d accelerazione che dipende dalla tensione e dalla temperatura utilizzati nella prova ed è indicato dalla norma ED ITA REV. 10 7

10 Le Armoniche INTRODUZIONE Data una grandezza sinusoidale (fondamentale) si definisce armonica una grandezza sinusoidale di frequenza multipla. L ordine dell armonica è il rapporto tra la sua frequenza e quella della fondamentale: ad esempio, se la fondamentale è a 50Hz l armonica del terzo ordine, o terza armonica, ha una frequenza di 150Hz 1. La somma della fondamentale e delle armoniche dà luogo ad una funzione risultante periodica, ma non sinusoidale (forma d onda distorta). Una forma d onda distorta equivale pertanto alla presenza di armoniche e viceversa. Generalizzando, una qualunque funziona periodica si può scomporre in una serie di funzioni sinusoidali (serie di Fourier). I generatori elettrici forniscono una tensione sinusoidale a 50Hz, ma non sempre la corrente che fluisce nel carico è sinusoidale. La corrente non è sinusoidale quando il carico presenta una impedenza variabile durante il periodo T (pari a 20ms a 50Hz); in altri termini, quando la caratteristica tensione/corrente del carico non è lineare. In questi casi si dice, in breve, che il carico non è lineare. La corrente di magnetizzazione di un trasformatore, ad esempio, è deformata da una armonica di terzo grado, perché tensione e corrente sono legate tramite la caratteristica di magnetizzazione del ferro, notoriamente non lineare. Altri esempi tipici di carichi non lineari sono i raddrizzatori (carica batterie, saldatrici, celle elettrolitiche, ecc.), gli inverter, gli avviatori elettronici, gli azionamenti di motori a frequenza variabile, gli alimentatori elettronici a commutazione (switching), le lampade a scarica (tubi fluorescenti, lampade al sodio, a vapori di mercurio, ecc.). Una corrente non sinusoidale provoca nel circuito cadute di tensione distorte, così che anche la tensione in un punto del circuito diventa distorta. La tensione lungo la linea è data dalla tensione fornita dal trasformatore, meno la caduta di tensione distorta. La distorsione della tensione cresce quindi con la caduta di tensione, cioè con la distanza dal trasformatore e con l impedenza della linea. In sintesi, la distorsione in un punto della rete elettrica è tanto minore quanto maggiore è la corrente (potenza) di cortocircuito in quel punto. La rete elettrica può essere quella dell ente distributore, disturbata da utenti che producono armoniche, oppure quella interna dell utente stesso. Una tensione distorta provoca armoniche anche sui carichi lineari. La presenza di armoniche influisce su tutti i fenomeni legati all aumento di frequenza. Ad esempio, la reattanza capacitiva diminuisce e dunque aumenta la corrente nei condensatori, i quali possono danneggiarsi o addirittura entrare in risonanza; aumentano le perdite nel ferro per isteresi e per correnti parassite; aumentano le perdite nei cavi, ecc. Facile immaginare che le armoniche possano provocare il cattivo funzionamento delle apparecchiature elettroniche. u 100% 23% Fondamentale (50 Hz) Terza armonica (150 Hz) 11% Distorsione delle singole armoniche Quinta armonica (250 Hz) Forma d onda risultante Distorsione totale (THD) = 25,5% H U 2 h THD% = 100 = = 25,5 % h = 2( U 1 ) ( 100) ( 100) Hz Figura 1: misura della distorsione armonica eseguita con un analizzatore di rete Nota 1: se il rapporto tra la frequenza della componente e quella della fondamentale non è intero (multiplo) ma decimale, si parla di interarmonica. t RIFASAMENTO DEI TRASFORMATORI - MT / BT Il problema delle armoniche rientra in quello più ampio della compatibilità elettromagnetica. La cosiddetta buona educazione è un insieme di regole che hanno lo scopo di rendere compatibili tra di loro più persone che vivono nello stesso ambito, facendo in modo che l una non disturbi le altre oltre certi limiti e viceversa; nel contempo ognuna delle persone deve possedere un minimo di tolleranza verso le altre. La compatibilità elettromagnetica è l equivalente della buona educazione nel settore elettrico: le regole per la compatibilità elettromagnetica stabiliscono i limiti di emissione dei disturbi e il livello di immunità ai disturbi stessi, in modo che più apparecchi elettrici disposti nello stesso spazio e/o alimentati dalla stessa rete possono funzionare correttamente. I disturbi possono essere irradiati per mezzo del campo elettromagnetico, oppure essere trasmessi (condotti) tramite la rete. Le armoniche sono un tipico esempio di disturbo condotto. Le norme stabiliscono, per gli apparecchi che producono armoniche, un limite al contenuto di armoniche e, per gli apparecchi sensibili alle armoniche, il livello di immunità alle armoniche stesse. 8 ED ITA REV. 10

11 Per valutare l effetto di tutte le armoniche è stato introdotto il fattore di distorsione totale THD (Total Harmonic Distorsion): dove: A n è l ampiezza dell armonica di ordine n A 1 è l ampiezza della fondamentale N è l ordine di armonica di grado più elevato considerato. Nel caso di una sola armonica il fattore di distorsione si riduce al valore percentuale (in ampiezza) dell armonica rispetto alla fondamentale. Il fattore di distorsione spesso viene indicato con THDf per evidenziare che è calcolato rispetto al valore della fondamentale. In alcuni casi viene specificato anche il THDr, ovvero il fattore di distorsione calcolato rispetto al vero valore efficace della grandezza misurata. CARATTERISTICHE DEI SISTEMI ELETTRICI Gli effetti di una o più sorgenti di armoniche su un impianto elettrico di potenza dipende principalmente dalla caratteristica risposta in frequenza. I dispositivi o i carichi non lineari possono essere rappresentati come sorgenti di correnti armoniche quindi la distorsione armonica di tensione nel sistema dipende dalla caratteristica impedenza-frequenza. La risposta in frequenza del sistema può essere influenzata da diversi fattori. Potenza di cortocircuito del sistema La potenza di cortocircuito del sistema è un indicazione dell impedenza del sistema alla frequenza fondamentale in un punto predefinito dell impianto. Per semplici sistemi di alimentazione questa è anche una misura dell impedenza del sistema alle frequenze armoniche se si moltiplica per l ordine di armonica. I sistemi con le potenze di cortocircuito più elevate sono caratterizzati da contenuti valori dell impedenza del sistema/impianto e quindi da contenute distorsioni di tensione, a parità di sorgente di corrente armonica. Condensatori e cavi di alimentazione I condensatori utilizzati per migliorare il fattore di potenza degli impianti ed i cavi isolati di alimentazione sono i componenti che influenzano maggiormente la risposta in frequenza di un impianto. Il collegamento di condensatori può provocare condizioni di risonanza (serie o parallelo) che possono amplificare il livello delle armoniche. Le capacità di linea dei cavi di distribuzione e in generale dei cavi isolati possono essere considerate in parallelo con l induttanza del sistema quindi sono simili a dei condensatori di shunt. Normalmente i gruppi di condensatori per rifasamento sono dominanti nei sistemi di distribuzione industriale ed il loro effetto prevale su quello causato dalle capacità dei cavi. Caratteristica di carico Il carico ha due importanti effetti sulla caratteristica di risposta in frequenza: la parte resistiva riduce l ampiezza del livello di armonica in prossimità della frequenza di risonanza parallelo; motori e altri carichi dinamici, che contribuiscono alla potenza di cortocircuito del sistema, possono modificare le frequenze a cui si possono manifestare fenomeni di risonanza: questi carichi appaiono in parallelo all induttanza di cortocircuito del sistema quando si calcolano le frequenze di risonanza. CONDIZIONI DI RISONANZA Le condizioni di risonanza sono da considerare i più importanti fattori che influenzano il livello di armoniche nel sistemi. Considerando la circolazione di armoniche di corrente, la condizione di risonanza parallelo è equivalente ad una elevata impedenza mentre la risonanza serie equivale ad una bassa impedenza. Quando queste correnti vedono una elevata impedenza dovuta a condizioni di risonanza parallelo si manifestano significative distorsioni di tensione mentre nel caso di risonanza serie amplificazioni delle correnti. Quindi è molto importante essere in grado di valutare, in modo più o meno dettagliato, la risposta in frequenza del sistema per evitare i problemi di risonanza nei sistemi. ED ITA REV. 10 9

12 CIRCOLAZIONE DI CORRENTE ARMONICA Le armoniche di corrente tendono a fluire dai carichi non lineari (sorgenti di armoniche) attraverso i percorsi a più bassa impedenza, normalmente le sorgenti di alimentazione. L impedenza delle alimentazioni è normalmente molto più bassa di quelle dei percorsi paralleli rappresentati dai carichi. Comunque le correnti armoniche si ripartiranno in funzione del rapporto delle impedenze. Le armoniche di ordine più elevato invece preferiranno i carichi composti o comprendenti condensatori perché alle alte frequenze presentano una bassa impedenza. Figura 2: circolazione di corrente armonica Ih in un sistema/impianto elettrico Risonanza parallelo La risonanza parallelo si verifica quando la reattanza induttiva e capacitiva, viste dal punto di connessione di un carico, sono, ad una specifica frequenza, uguali. Se la combinazione di condensatori di rifasamento e di induttanze di linea o di trasformatori risultano in risonanza parallelo in prossimità di una delle armoniche generate da un carico non lineare, si manifesterà una elevata distorsione della tensione sui condensatori; infatti, a causa del valore elevato della impedenza equivalente alla frequenza di risonanza, anche una piccola corrente armonica può causare elevate disorsioni di tensione. Figura 3: condizione di risonanza parallelo Risonanza serie La risonanza serie è il risultato di combinazioni serie di condensatori e induttanze. La risonanza serie si manifesta come un percorso a bassa impedenza per le armoniche di corrente e quindi tende ad intrappolare qualsiasi armonica di corrente che risulta accordata con esso. Questo effetto ha come risultato la circolazione di una corrente distorta, sui condensatori che può causare un deterioramento anomalo. Un esempio di circuito serie è rappresentato da un trasformatore con condensatori collegati al secondario: questo appare come un circuito serie quando visto dal lato primario del trasformatore. Figura 4: condizione di risonanza serie impedenze equivalenti Metodo di analisi Per calcolare il livello armonico risultante in un impianto a causa di sorgenti armoniche è necessario conoscere le caratteristiche delle sorgenti armoniche e la risposta in frequenza del sistema. Molte sorgenti di armoniche possono essere rappresentate come sorgenti ideali di corrente: l ipotesi su cui si basa questa assunzione è che la tensione del sistema non è distorta. Una volta determinata la caratteristica della sorgente di armoniche si può calcolare la risposta del sistema; importanti elementi del modello usato per eseguire questi calcoli sono: impedenza equivalente di cortocircuito del sistema, condensatori, caratteristiche delle linee e dei cavi del sistema, caratteristiche dei carichi. L analisi del sistema per essere eseguita attraverso calcoli relativamente semplici per alcuni impianti industriali. Tuttavia molti sistemi richiedono, per determinare risultati significativi, programmi di simulazione che permettono di rappresentare la risposta del sistema alle diverse frequenze. 10 ED ITA REV. 10

13 Calcolo semplificato Semplificando gli impianti industriali con lo schema qui di seguito indicato è possibile determinare molto facilmente la frequenza di risonanza con la formula seguente: Impedenza equivalente del sistema Figura 5: semplice circuito per calcoli manuali Condensatori di rifasamento dove: hr è la frequenza di risonanza, intesa come multiplo della frequenza fondamentale. MVA SC è la potenza di corto circuito nel punto di studio, ovvero in punto in cui sono inseriti i condensatori di rifasamento, espressa in MVA M var cap è la potenza reattiva capacitiva installata, espressa in Mvar Per poter completare questa verifica, in prima approssimazione, si può considerare come potenza di corto circuito la sola potenza di corto circuito del trasformatore MT/BT che alimenta il sistema/impianto in oggetto, così che: dove: A la potenza del trasformatore MT/BT, espressa in kva V CC % è la tensione di cortocircuito percentuale del trasformatore MT/BT Nei casi in cui i condensatori siano inseriti a gradini attraverso un regolatore elettronico, il calcolo deve essere ripetuto, se necessario, per tutte le combinazioni possibili dei singoli gradini perché per ciascun valore di potenza reattiva inserita in rete si troveranno altrettanti valori di frequenze a cui potranno corrispondere condizioni di risonanza parallelo. RIFASAMENTO IN PRESENZA DI ARMONICHE Il rifasamento dei carichi elettrici non lineari è spesso ostacolato dalle armoniche di corrente prodotte o iniettate sulla linea di alimentazione. Un esempio di sistema/impianto tipico è illustrato in figura 6: nella parte a) della figura è mostrata una rete alternata trifase, rappresentata con la propria induttanza di linea L 1 e con la forza elettromotrice a vuoto E; essa alimenta un ponte raddrizzatore trifase che, a sua volta, è connesso con un carico in corrente continua; sono pure mostrati gli eventuali condensatori di rifasamento C r. Gli effetti sulla linea della componente fondamentale e delle componenti armoniche della corrente assorbita dal convertitore possono essere studiati con gli schemi equivalenti disegnati nella parte b): essi sono i circuiti equivalenti lato alternata alla frequenza di 50Hz e ad una generica frequenza armonica di valore k*50hz, trattando il convertitore statico come un generatore di corrente. b) Figura 6: schema semplificato di un convertitore alternata/continua e circuiti equivalenti per lo studio armonico Supposta nota l ampiezza della generica corrente armonica, la relativa armonica di tensione ai morsetti di ingresso del convertitore si può valutare con la dove: Zk è il modulo dell impedenza della rete vista dal convertitore alla frequenza k*50hz. ED ITA REV

14 In presenza di condensatori di rifasamento l impedenza in esame è quella del parallelo fra l induttanza di linea e la capacità degli stessi condensatori; il suo modulo può assumere l andamento tracciato nella figura 7. Figura 7: andamento dell impedenza di rete in presenza di condensatori di rifasamento Essa evidenzia un fenomeno di risonanza parallelo alla frequenza data da: La frequenza f p dipende pertanto dalle caratteristiche della linea e dai condensatori di rifasamento. I valori di f p sono ovviamente maggiori di 50Hz, ma comunque rientrano spesso nel campo in cui cadono le frequenze armoniche più significative dei convertitori. Si comprende inoltre che le armoniche di corrente di frequenza prossima a quella di risonanza parallelo causano, ampie tensioni armoniche e, di conseguenza, intense e spesso intollerabili correnti armoniche nei condensatori di rifasamento e nella linea di alimentazione. Si ha in definitiva un amplificazione delle armoniche di corrente di frequenza prossima a quella di risonanza parallelo, con la manifestazione di consistenti deformazioni della tensione. Per evitare questi inconvenienti, in applicazioni di non grande potenza, si dispongono in serie ai condensatori di rifasamento adeguate induttanze L r così da comporre con i condensatori C r un ramo LC serie come schematizzato nel riquadro della figura 8. Figura 8: andamento dell impedenza di rete in presenza di condensatori di rifasamento e con induttanza in serie L induttanza L r viene scelta in modo da avere la frequenza di risonanza della serie LC ad un valore inferiore a quella della più bassa frequenza armonica, di solito fissata intorno ai 200Hz, e comunque è data dalla relazione: Ricordando che in un bipolo reattivo le frequenze di risonanza serie e parallelo (risonanza e antirisonanza) si succedono alternandosi, l andamento risultante del modulo dell impedenza equivalente vista dal convertitore risulterà in definitiva del tipo di figura 8; si può dimostrare che la frequenza vale: Il dimensionamento di L r è eseguito in base alla relazione precedente dopo aver fissato C r, in accordo con le esigenze di rifasamento ed aver scelto un valore f z per cui f p sia sufficientemente distante dalle frequenze armoniche, così da non innescare esaltazioni di alcuna componente armonica di tensione e di corrente. Si osservi che mentre f z dipende solo dai parametri del sistema di rifasamento, f p dipende anche, attraverso f p, dai parametri della rete che di solito sono più incerti e variabili. 12 ED ITA REV. 10

15 FILTRAGGIO DELLE CORRENTI ARMONICHE La presenza di correnti non sinusoidali negli impianti industriali, produce fenomeni indesiderati e in alcune situazioni vere e proprie anomalie di funzionamento, che sono tanto maggiori quanto maggiore è l intensità delle componenti armoniche. Nel caso di impianti industriali in cui le potenze dei carichi possono essere anche di alcune centinaia di kva e le eventuali componenti armoniche di corrente dell ordine di diverse decine o di centinaia di ampere, le condizioni di funzionamento potrebbero non essere accettabili: se ad esempio si deve dimensionare un quadro automatico di rifasamento, potrebbe non essere sufficiente realizzare un quadro capace di evitare l esaltazione delle componenti armoniche, ma si deve anche operare una vera e propria azione di eliminazione delle armoniche. FILTRI PASSIVI I filtri passivi costituiscono il tradizionale mezzo di risoluzione dei problemi di contenimento dei disturbi causati dai carichi non lineari e sono collegati in parallelo al carico da filtrare. L apparecchiatura si compone di più rami LC in ognuno dei quali ciascun gruppo di condensatori è collegato in serie con una induttanza dimensionata per avere la corrispondente frequenza di risonanza coincidente con una delle frequenze armoniche di interesse. Il sistema così composto costituisce un percorso preferenziale attraverso il quale le correnti armoniche trovano una via di richiusura e non interessano la rete a monte. Come ricordato, l inserzione di filtri passivi nella rete modifica l impedenza della rete alle diverse frequenze ed altera la risposta in frequenza dell impianto elettrico. Quindi è una operazione da eseguire con cautela perché potrebbe generare fenomeni di risonanza, cioè un esaltazione dei disturbi e degli effetti negativi ad essi connessi, anziché una loro attenuazione. Un altro aspetto particolare legato al filtraggio passivo è che il filtro rappresenta un corto circuito per la armonica a cui è accordato (se si trascurano le resistenze del filtro stesso) e nella scelta del dispositivo più idoneo si deve valutare la possibilità che esso possa assorbire correnti armoniche generate anche da altri carichi inquinanti presenti nella rete. D altro canto, per la loro semplicità di realizzazione e per l economicità, i filtri passivi sono ad oggi gli elementi di più largo impiego per la riduzione dei disturbi nelle reti di distribuzione. In definitiva l utilizzo pratico di filtri passivi non può prescindere da una serie di problematiche impiantistiche che devono essere note per determinare correttamente le prestazioni. a) Le caratteristiche del filtraggio dipendono dall impedenza della rete. Anche se il filtro è perfettamente accordato alla frequenza che si vuole eliminare, presenterà sempre una certa resistenza. La corrente armonica fluirà in parte verso la rete in quantità tanto maggiore quanto minore sarà l impedenza delle rete rispetto a quella del filtro. In altri termini l effetto filtrante è tanto minore quanto maggiore è la potenza di corto circuito della rete. b) Il funzionamento dei filtri risente della presenza di eventuali ulteriori utenze distorcenti allacciate ad altri nodi della rete che potrebbero causare condizioni di sovraccarico. c) I filtri passivi non sono adatti per carichi con correnti rapidamente variabili nel tempo. A meno di non fare sistemi elettronici di inserzione in grado di regolare il numero di elementi inseriti, il ritardo tra un repentino aumento di carico e l inserzione del nuovo gradino e dell ordine di qualche decina di secondo e quindi non risultano idonei per carichi in cui la corrente varia continuamente e rapidamente nel tempo. Queste problematiche posso essere in parte risolte con l adozione di alcuni accorgimenti specifici. L utilizzazione di una induttanza di linea posta all ingresso del filtro consente di imporre una impedenza minima alla rete effettuando cosi la ripartizione desiderata delle correnti armoniche fra rete e filtro. Un esempio di questa applicazione è rappresentata nella figura 9: filtri fissi. Figura 9: schema di collegamento di un filtro per armoniche generate da U.P.S. ED ITA REV

16 Come si può notare dal tipo di collegamento del filtro rispetto al carico, l induttanza di linea è percorsa dalla corrente di carico; di conseguenza questo accorgimento e tipologia di filtri si adottano con carichi caratterizzati da un regime di funzionamento praticamente costante, esempio tipico sono i gruppi di continuità, e con potenza sino a qualche centinaio di kva. Nel caso di carichi di grossa potenza o con assorbimenti di corrente variabili nel tempo si possono utilizzare più sezioni o rami filtro opportunamente collegati in parallelo e comandati da un segnale amperometrico. In questo modo è possibile ottenere un sistema modulare capace di adeguarsi alla variazione del carico ed al limite in grado di essere facilmente adattato a nuove situazioni o configurazioni impiantistiche con distorsioni armoniche maggiori di quelle previste inizialmente a causa della installazione di nuove apparecchiature. Al fine di distribuire uniformemente la corrente armonica tra un gradino di filtro ed l altro ed evitare sovraccarichi a causa delle inevitabili differenze tra i valori di capacità e di induttanza dei gruppi LC, si può utilizzare un secondo contattore che collega in parallelo i gruppi come si vede in figura 10. Figura 10: schema semplificato di un filtro modulare Con questo accorgimento i diversi gradini/rami LC hanno tutte le induttanze e tutti i condensatori collegati in parallelo e quindi si potranno compensare le differenze costruttive dei diversi componenti. È disponibile la nuova versione Filtri armonici modulari ad inserzione statica, particolarmente adatta per carichi con correnti rapidamente variabili nel tempo, dove si richiede una compensazione filtro rapida con numero elevatissimo di inserzioni/disinserzioni dei moduli filtro. Gli interruttori statici sono basati su tecnologia tryac ad inserzione zero-crossing di tensione tra i terminali dei tryac. Questa tecnica permette di rendere il sistema estremamente rapido. La soluzione compensatori filtri armonici modulari ad inserzione statica è una versione ibrida che, a differenza dei filtri attivi, presenta il vantaggio di non avere limiti in potenza. 14 ED ITA REV. 10

17 CRITERI DI SCELTA DEI RIFASATORI AUTOMATICI IN BASE AI CARICHI DISTORCENTI PRESENTI IN RETE Nella scelta dell apparecchiatura di rifasamento idonea per ogni specifica applicazione dopo aver determinato la potenza reattiva, si pone il problema di scegliere il modello nella gamma di prodotti disponibili. Certamente il modo migliore per fare questa scelta è quello di fare un analisi dell impianto con strumenti analizzatori di rete per determinare tutti i suoi parametri elettrici. Questa analisi però non sempre è possibile, si pensi ad esempio ad un impianto in fase di progettazione, ed inoltre richiede competenze tecniche molto specifiche. Un modo alternativo, molto semplice e che può essere utilizzato per tutti gli impianti esistenti o in fase di progettazione, è rappresentato dai calcoli e dalla interpretazione dei risultati di seguito riportati. Noti i valori sottoindicati scegliere il quadro di rifasamento seguendo le indicazioni visibili in tabella di seguito riportata. Sn = Potenza apparente del trasformatore (kva) Qn = Potenza del quadro di rifasamento (kvar) Gh = Potenza dei carichi distorcenti (kw) 0.05 Condensatori Standard Quadri serie B15 THD(I) max sulla rete = 15% 0.1 Condensatori rinforzati Quadri serie B35 THD(I) max sulla rete = 20% 0.25 Gh Sn 0.2 Condensatori rinforzati Quadri serie B50 THD(I) max sulla rete = 25% 0.25 Condensatori rinforzati Quadri serie DMP THD(I) max sulla rete = 35% 1 Qn Sn >0.25 Condensatori rinforzati Induttanze di sbarramento Quadri serie AAR/100 THD(I) max sulla rete =100% 0.1 Condensatori Standard Quadri serie B15 THD(I) max sulla rete = 15% 0.15 Condensatori rinforzati Quadri serie B35 THD(I) max sulla rete= 20% >0.25 Gh Sn 0.3 Condensatori rinforzati Quadri serie B50 THD(I) max sulla rete = 25% Gh Qn 0.4 Condensatori rinforzati Quadri serie DMP THD(I) max sulla rete = 35% >0.4 Condensatori rinforzati Induttanze di sbarramento Quadri serie AAR/100 THD(I) max sulla rete =100% Condensatori Rinforzati Quadri serie B35 THD(I) max sulla rete = 20% >1 Gh Sn 0.15 Condensatori rinforzati Quadri seire B50 THD(I) max sulla rete = 25% 0.20 Condensatori rinforzati Quadri serie DMP THD(I) max sulla rete = 35% >0.20 Condensatori rinforzati Induttanze di sbarramento Quadri serie AAR/100 THD(I) max sulla rete =100% Le tabelle relative alla distorsione sono solamente indicative. Consigliamo sempre, se possibile, di effettuare le necessarie misure sulla rete elettrica, al fine di determinare il reale tasso di distorsione armonica presente in rete, ricordando che la COMAR è attrezzata per effettuare tale tipo di rilievi e per consigliare al meglio sul tipo di scelta da adottare. ED ITA REV

18 Condensatori cilindrici trifase Serie CTB I condensatori trifase della serie CTB, rappresentano la soluzione ideale per il rifasamento di piccoli carichi, e possono essere assemblati in batterie, per l impiego in impianti automatici di rifasamento in bassa tensione (B.T.), inserendo le opportune induttanze limitatrici per il picco di corrente all inserzione. Sono assemblati in custodie di alluminio cilindriche chiuse con piastrine porta-terminali in materiale plastico isolante non propagante la fiamma, sono costruiti in film di polipropilene metallizzato a basse perdite ed impregnati con materiale esente da P.C.B. CTB Ø 100 mm PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE Dielettrico Polipropilene metallizzato (MKP) Esecuzione Dry type (no P.C.B.) Tolleranza sulla capacità - 5% / +10% Alimentazione trifase Frequenza di rete 50 Hz / 60 Hz Fattore di sovratensione in assenza di armoniche 1,10 Un (max 8h su 24h) Categoria Termica - 25 / C Massima temperatura ambiente +50 C Temperatura media nelle 24 ore +40 C Temperatura media in un anno +30 C Grado di protezione con coperchio montato IP40 (CEI EN 60529) I condensatori sono realizzati in accordo con le normative: IEC CEI EN IEC CEI EN , UL810 Tensione di prova tra terminale / terminale 2,15 Un / 10 sec Tensione di prova tra terminale / custodia 3000 Vac / 60 sec Perdite del dielettrico 0,2 W / kvar Perdite totali del condensatore 0,4 W / kvar Resistenze di scarica incluse (75V residui entro 3 ) Induttanze limitatrici del picco d inserzione a cura dell installatore Montaggio unità verticale Barrette di connessione parallelo incluse (solo CTB D. 85mm) Tipo di servizio continuo per interno Massima variazione di corrente/capacità 25A / µf CTB Ø mm 30 H 103 D Sistema d assemblaggio modulare per CTB diametro 85mm SICUREZZA ED AFFIDABILITÀ (a richiesta) I condensatori sono costruiti con il dispositivo di sicurezza a sovrapressione, la cui affidabilità è stata riconosciuta con un omologazione dagli UNDERWRITERS LABORATORIES, che hanno concesso l uso del marchio (File E106844). I componenti sono dotati inoltre di coperchio protettivo realizzato in materiale isolante autoestinguente. Codice Tipo 50Hz Qn Vn In Capacità Dimensioni (mm) Terminali THD(I) Codolo Peso kvar V A (µf) D H max (*) % fissaggio (kg) CTB 1, ,8 3 x faston 6,3 10 M12 0, CTB 2, ,3 3 x faston 6,3 10 M12 0, CTB 5, ,6 3 x reoforo M8 10 M12 0, CTB 1, ,1 3 x 9, faston 6,3 10 M12 0, CTB 2, ,5 3 x 15, faston 6,3 10 M12 0, CTB ,0 3 x faston 6,3 10 M12 0, CTB 7, ,4 3 x 46, faston 6,3 10 M12 1, CTB x reoforo M8 10 M12 1, CTB 12, ,4 3 x reoforo M8 10 M12 1, CTB ,8 3 x reoforo M8 10 M12 1, CTB ,8 3 x morsetto 10 M12 2, CTB ,7 3 x morsetto 10 M12 3, CTB ,1 3 x 54, reoforo M8 10 M12 1, CTB 12, ,4 3 x 68, reoforo M8 10 M12 1, CTB ,2 3 x morsetto 10 M12 2, CTB ,8 3 x morsetto 10 M12 3, CTB ,4 3 x 164, morsetto 10 M12 6,50 (*) THD(I ) Max = massima distorsione armonica in corrente ammessa sui condensatori Codolo filettato M12 per fissaggio a massa, massima torsione di serraggio 10Nm - Terminali a vite reoforo M8, massima torsione di serraggio 7Nm. Nota: per realizzare batterie automatiche di rifasamento, occorre prevedere l uso di adeguati sistemi di limitazione dei picchi di corrente all inserzione (25A/µF), compatibilmente con le caratteristiche dei condensatori. Le barrette di collegamento che permettono la modularità del prodotto, hanno una portata max. di 72A. Nell installazione lasciare uno spazio di almeno 20 mm. al di sopra dell elemento per consentire il corretto intervento del dispositivo di antiscoppio a sovrapressione. Installare i condensatori lontani da fonti di calore ed in ambienti ben areati. Verificare il corretto serraggio dei collegamenti elettrici dopo alcune ore dalla loro messa in servizio. Tutti i condensatori della serie CTB sono conformi alle direttive europee per la bassa tensione relative ai requisiti minimi di sicurezza CEE 73/23 e relativa modifica CEE 93/ ED ITA REV. 10

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