SINDACI REVISORI: SVOLGERE E DOCUMENTARE LA REVISIONE LEGALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SINDACI REVISORI: SVOLGERE E DOCUMENTARE LA REVISIONE LEGALE"

Transcript

1 SINDACI REVISORI: SVOLGERE E DOCUMENTARE LA REVISIONE LEGALE IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELEMENTI PROBATIVI E PIANO DI REVISIONE Dario Colombo Dottore Commercialista, Revisore Legale Amministratore Gda Revisori Indipendenti S.p.A. Cremona, 21 marzo

2 Documenti rilevanti PRINCIPI CONTABILI 315 La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi 330 Le procedure di revisione in risposta ai rischi identificati 500 Gli elementi probativi della revisione 501 Gli elementi probativi Considerazioni addizionali per casi specifici 520 Le procedure di analisi comparativa ALTRI DOCUMENTI L applicazione dei principi internazionali di revisione alle imprese di minori dimensioni (CNDCEC Dicembre 2015) Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia (CNDCEC - Luglio 2016) 2

3 Valutazione del rischio: la teoria 3

4 Rischio di revisione DEFINIZIONE Il rischio che il revisore esprima un giudizio non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente errato. OBIETTIVO DEL REVISIORE Ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso mediante: adeguata pianificazione procedure di revisione che rispondano ai rischi identificati appropriata assegnazione del personale al team di revisione supervisione e riesame del lavoro 4

5 Rischio di revisione RISCHIO INTRINSECO Attitudine di una classe di valori a presentare errori significativi indipendentemente dall esistenza di procedure di controllo interno. RISCHIO DI CONTROLLO Rischio che il bilancio contenga errori significativi in quanto il sistema di controllo interno non è stato in grado di individuarli o di correggerli tempestivamente. RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE Rischio che le procedure di revisione applicate alle voci di bilancio non riescano ad identificare un errore significativo. 5

6 Relazione tra i rischi Rischio di revisione = Rischio intrinseco x Rischio di controllo x Rischio di individuazione Rischio di revisione Rischio di individuazione = Rischio intrinseco x Rischio di controllo 6

7 Relazione tra i rischi Valutazione del rischio di controllo Alto Medio Basso Valutazione del rischio intrinseco Alto Molto basso Medio Medio Medio Basso Basso Alto Basso Medio Alto Molto alto Rischio di individuazione 7

8 Modello del rischio di revisione Rischio di revisione Rischio intrinseco Rischio di controllo Rischio di individuazione Quantità di evidenza richiesta 5% 100% 100% 5% Necessità di ampliare le procedure di revisione in modo significativo 5% 100% 20% 25% La presenza del sistema di controllo efficace rende possibile diminuire il numero delle procedure di revisione 5% 100% 10% 50% Maggiore è l efficacia del sistema di controllo e minore è la necessità di procedure di revisione 5% 100% 5% 100% Se il rischio di controllo è pari al rischio di revisione accettabile non è richiesto non è richiesto lo svolgimento di alcuna procedura di revisione aggiuntiva 5% 50% 20% 50% Il contributo di un rischio inerente basso è importante! 8

9 Rischio e imprese minori MENO STRUTTURATE Limitato reporting periodico Mancanza di un controllo sistematico con indicatori economico-finanziari Pochi dipendenti e poca segregazione delle funzioni Mancata formalizzazione delle procedure Mancanza di amministratori indipendenti) MA Il proprietario-amministratore può svolgere azioni di controllo molto efficaci Il proprietario amministratore può forzare i controlli più facilmente Rilevazione e valutazione delle procedure più semplice Quindi: atteggiamenti, consapevolezza e azioni della direzione o del proprietario/amministratore rivestono particolare importanza. 9

10 Rischio e imprese minori È improbabile che in un impresa di dimensioni minori esista un processo prestabilito per la valutazione del rischio. In tali casi, è probabile che la direzione identifichi i rischi mediante il proprio diretto coinvolgimento nell attività. Indipendentemente dalle circostanze è tuttavia sempre necessaria un indagine sui rischi identificati e su come vengono gestiti dalla direzione. 10

11 Valutazione del rischio: la pratica 11

12 Modello per la valutazione del rischio: 1 step DETERMINAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO Significatività della voce Complessità della voce Rischi da conoscenza impresa Rischio di frode Altri rischi Calcolo significatività Giudizio professionale All 12.1 Linee Guida All 12.2 Linee Guida Giudizio professionale Tabella di riepilogo del rischio intrinseco per voce di bilancio - All 12.3 Linee Guida Lo scopo di questa fase è stabilire per ogni voce di bilancio il livello di rischio (Alto Medio Basso). 12

13 Modello per la valutazione del rischio: 2 step DETERMINAZIONE DEL RISCHIO DI CONTROLLO Comprensione sistema Controllo interno All Rischio di controllo All Rischio IT Lo scopo di questa fase è stabilire per ogni voce di bilancio, per la quale si ritiene di affidarsi al sistema di controllo interno, il relativo giudizio sullo stesso (Alto Medio Basso) 13

14 Modello per la valutazione del rischio: 3 step COLLEGARE RISCHIO E STRATEGIA DI REVISIONE Per ogni voce di bilancio viene determinato il rischio residuo, quella parte del rischio intrinseco non coperto dal sistema di controllo (Alto Medio Basso). Rischio intrinseco Rischio di controllo Rischio residuo di errori A A A A M M A B M o B M A M M M M M B B A= Alto M= Medio B= basso All Linee Guida - edizione 2012 B A B B M B B B B 14

15 Modello per la valutazione del rischio: 3 step COLLEGARE RISCHIO E STRATEGIA DI REVISIONE Per ogni voce di bilancio viene determinato il rischio residuo come quella parte del rischio intrinseco non coperto dal sistema di controllo (Alto Basso). Determinazione del rischio complessivo Alto Rischio di controllo Basso Rischio intrinseco Alto Alto Moderato/Basso Basso Moderato/Basso Basso All Linee Guida p

16 Modello per la valutazione del rischio 3 - Collegare rischio e strategia di revisione (2) All Linee Guida PMI All Linee Guida 16

17 Risposte ai rischi identificati 17

18 Asserzioni Asserzioni estese Asserzioni sintetiche 17 4 Classi di operazioni del periodo Saldi contabili di fine esercizio Presentazione e informativa Completezza (C) Completezza Completezza Completezza Esistenza (E) Manifestazione Esistenza Manifestazione Accuratezza Accuratezza Diritti e obblighi Diritti e obblighi Accuratezza (A) Competenza Classificazione Classificazione Classificazione Comprensibilità Valutazione (V) Valutazione Valutazione 18

19 Asserzioni Asserzioni Valutazione dei rischi Pertinenza Procedure di revisione ESEMPI Area crediti Sottostima fondo svalutazione crediti V E Circolarizzazione clienti Rilevazione crediti fittizi E = E Circolarizzazione clienti Rilevazione anticipata ricavi A E Conferma dei soli saldi Rilevazione anticipata ricavi A = A Conferma condizioni di resa 19

20 Risposte ai rischi (ISA 330) Il revisore deve porre in essere le risposte generali di revisione per fronteggiare i rischi identificati e valutati a livello di bilancio Il revisore deve definire e svolgere procedure di revisione conseguenti la cui natura, tempistica ed estensione sono determinati in base ed in risposta in risposta ai rischi identificati e valutati di errori significativi a livello di asserzione Nota: Procedure di revisione conseguenti = procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati di errori significativi a livello di asserzione 20

21 Risposte generali di revisione Le risposte generali di revisione possono includere: sensibilizzazione del team personale esperto maggiore supervisione imprevedibilità nei controlli da svolgere modifiche a natura, estensione e tempistica dei controlli Esempio: un ambiente di controllo inefficace determina un rischio significativo a livello di bilancio. Risposte generali del revisore: svolgere molte procedure a fine esercizio piuttosto che ad una data intermedia acquisire molti elementi probativi mediante procedure di validità aumentare i controlli (ad esempio sedi da verificare) 21

22 Rischio di revisione ed elementi probativi Gli elementi probativi devono essere sufficienti ed appropriati per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabile. 22

23 Attendibilità delle informazioni L attendibilità delle informazioni dipende dalla fonte di provenienza, dalla natura, dalle circostanze in cui sono ottenute inclusi i controlli sui documenti. Esempi: acquisizione da fonti esterne/interne controlli istituiti dall impresa forma cartacea/elettronica (piuttosto che verbale) documenti originali/fotocopie 23

24 Procedure di revisione volte ad acquisire elementi probativi Indagini Ispezioni Osservazione Conferme Ricalcolo Riesecuzione Analisi comparativa Le precedenti procedure di revisione, spesso utilizzate in combinazione tra loro, possono essere utilizzate come: procedure di valutazione del rischio procedure di conformità procedure di validità in funzione del contesto in cui vengono applicate 24

25 Procedure conseguenti Possono essere: Procedure di conformità: valutano l efficacia operativa dei controlli; Procedure di validità: procedure di revisione definite per individuare errori significativi a livello di asserzioni. Le procedure di validità comprendono: verifiche di dettaglio (sulle classi di operazioni, saldi contabili e informativa); procedure di analisi comparativa. Nel loro insieme queste procedure danno luogo al Piano Dettagliato di Revisione. 25

26 Procedure di conformità Sono volte a valutare e verificare l efficacia operativa dei controlli, posti in essere dall impresa oggetto di revisione, al fine di ridurre gli errori e le inesattezze. Le procedure di conformità sono costituite da: analisi documentazione di supporto dei controlli; intervista al personale addetto ai controlli; osservazioni delle modalità di effettuazione dei controlli; riesecuzione dei medesimi controlli da parte del revisore. 26

27 Procedure di conformità Il revisore deve svolgere procedure di conformità se: ritiene che vi siano controlli affidabili; le procedure di validità da sole non possono fornire elementi probativi appropriati a livello di asserzioni. 27

28 Procedure di validità Il revisore deve sempre definire e svolgere le procedure di validità per ciascuna significativa classe di operazioni, saldo contabile ed informativa. Il revisore deve considerare se le procedure di conferma esterna siano da svolgere come procedure di validità. Le procedure di validità devono includere: il controllo della corrispondenza del bilancio con le sottostanti registrazioni contabili; l esame delle scritture contabili e delle altre rettifiche significative effettuate in fase di preparazione del bilanci. Per ogni rischio significativo a livello di asserzione il revisore deve svolgere procedure di validità specificatamente predisposte per fronteggiare tali rischi. 28

29 Procedure di validità: principio 501 Il principio formula considerazioni specifiche su particolari aspetti: verifica delle operazioni inventariali (obbligo se significative); contenziosi e contestazioni: indagini presso la Direzione; ottenimento di attestazioni scritte; comunicazione diretta con il consulente legale (se i contenziosi sono significativi); informativa in merito ai settori di attività (per bilanci IAS/IFRS). 29

30 Procedure di analisi comparativa: definizione Valutazioni dell informazione finanziaria mediante analisi di relazioni plausibili tra i dati sia di natura finanziaria che di altra natura. Le procedure di analisi comparativa comprendono anche l indagine, per quanto ritenuta necessaria, sulle fluttuazioni o sulle relazioni identificate che non sono coerenti con altre informazioni pertinenti o che differiscono dai valori attesi per un importo significativo. 30

31 Procedure di analisi comparativa e di validità Procedure di analisi comparativa Procedure di validità Metodologia: sviluppo di un aspettativa indipendente identificazione di differenze significative calcolo delle differenze analisi delle differenze significative Esempi: confronto tra voci di bilancio confronti tra dettagli di diversi anni confronto con dati di settore Metodologia: varie tecniche di ricerca di elementi probativi Esempi: richiesta di conferma esterna ricerca di passività non registrate verifica del rispetto del principio della competenza verifica corretta classificazione 31

32 Procedure di analisi comparativa 3 tipi di analisi comparative: test di ragionevolezza efficaci e poco costosi utili per indirizzare ulteriori indagini esempi: acc.to TFR; amm.ti; calcolo interessi analisi dei trend analisi per indici 32

33 Piano di revisione dettagliato 33

34 Piano di lavoro Valutazione dei rischi Piano di revisione dettagliato Procedure di revisione Natura Tempistica Estensione Procedure di validità Procedure di conformità Interim % di copertura Test di dettaglio Final Analisi comparativa 34

35 Piano di lavoro: 2 regole base Scelte possibili per individuare, prevenire o correggere gli errori significativi nelle classi di operazioni saldi contabili e informativa SOLO procedure di conformità Procedure di conformità + analisi comparativa SOLO procedure di validità (Mix di analisi comparative e verifiche di dettaglio) NO SI SI SOLO procedure di conformità NO Scelte possibili in risposta a rischi significativi SOLO procedure di analisi comparativa SOLO procedure di dettaglio mirate NO SI MIX analisi comparativaverifiche di dettaglio mirate SI

36 Procedure di validità Perché il revisore deve sempre svolgere procedure di validità per tutte le voci ed i rischi significativi? Perché: la valutazione del rischio da parte del revisore è soggettiva e come tale non può identificare tutti i rischi di errori significativi; ci sono limiti intrinseci nel controllo interno, che includono la possibilità di forzature dei controlli da parte della direzione. 36

37 Piano di revisione dettagliato Un esempio di Piano di revisione dettagliato è esposto nell allegato 17.3 delle Linee Guida che espone per ogni voce di bilancio un elenco delle possibili procedure di revisione. Tali procedure sono suddivise in Procedure Principali e Altre Procedure. In linea di massima in caso di: Rischio basso: costruire il programma dettagliato sulla base delle Procedure Principali; Rischio moderato o alto: costruire il programma dettagliato sulla base utilizzare delle Procedure Principali integrate anche dalle Altre Procedure ritenute opportune ed eventualmente da ulteriori procedure non comprese nell allegato 17.3 che il revisore ritiene appropriate o necessarie nella circostanza. 37

38 Riepilogo: correlazione tra rischi e procedure di revisione Livello di rischio Procedure a fronte di rischi significativi specifici Analisi comparativa Procedure di validità di base La cassetta degli attrezzi del revisore Procedure di validità estese Procedure di validità su campioni statistici Procedure di conformità Piano dettagliato di revisione Fonte ISA guide 38

39 Riepilogo: documentazione delle fasi centrali della revisione La documentazione deve includere quanto meno: il calcolo della significatività; l evidenza delle discussioni con il team; il memorandum sulla strategia di revisione; l evidenza delle procedure di identificazione e controllo del rischio intrinseco, di controllo e di errori residui; il piano di revisione dettagliato. 39

VERIFICHE PERIODICHE DEL COLLEGIO SINDACALE. di Teresa Aragno

VERIFICHE PERIODICHE DEL COLLEGIO SINDACALE. di Teresa Aragno VERIFICHE PERIODICHE DEL COLLEGIO SINDACALE di Teresa Aragno Finalità della revisione legale Acquisire tutti gli elementi necessari per consentire al revisore di affermare, con ragionevole certezza, che

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39)

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) Art. 14 - RELAZIONE DI REVISIONE E GIUDIZIO SUL BILANCIO Duplice compito del revisore legale: a) esprimere con apposita relazione

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) N. 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) N. 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) N. 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009

Dettagli

L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA

L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA Dott. Annalisa DE VIVO Diretta 1 dicembre 2008 L AMBITO APPLICATIVO L adeguata verifica è dovuta (art. 16 d.lgs. 231/2007): a) per le prestazioni professionali aventi

Dettagli

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE LE CONFERME ESTERNE

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE LE CONFERME ESTERNE IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E CONSIGLIO NAZIONALE DEI RAGIONIERI COMMISSIONE PARITETICA PER I PRINCIPI DI REVISIONE

Dettagli

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE Premessa e obiettivi La valutazione del potenziale rappresenta una metodologia ben precisa che genera diversi strumenti, schematizzati e di facile lettura, per la gestione del potenziale delle persone

Dettagli

Il controllo contabile

Il controllo contabile Università degli Studi dell Aquila - Facoltà di Economia - Il controllo contabile L Aquila, maggio 2011 Il controllo contabile secondo il codice civile Soggetti incaricati (art. 2409 bis c.c.) Revisore

Dettagli

Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista

Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista FIGURA 1 Categoria D Posizione D1 Tempo Tempo pieno Profilo Istruttore direttivo amministrativo Mansioni Responsabile segreteria di

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

VERIFICHE PERIODICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

VERIFICHE PERIODICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE Documento di ricerca n. 160 VERIFICHE PERIODICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE 1. SCOPO DEL PRESENTE DOCUMENTO Scopo del presente documento è quello di fornire indicazioni sulle attività

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato (RSLC): Significato e Metodologia. SPP- Stress Lavoro-Correlato 1

Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato (RSLC): Significato e Metodologia. SPP- Stress Lavoro-Correlato 1 Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato (RSLC): Significato e Metodologia SPP- Stress Lavoro-Correlato 1 Che cos è è il Rischio da Stress Lavoro Correlato (SLC) Il D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. stabilisce

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico

Dettagli

MONTERENZIO PATRIMONIO SRL. Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo

MONTERENZIO PATRIMONIO SRL. Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo MONTERENZIO PATRIMONIO SRL Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo 2 Sommario 1 PREMESSA E METODOLOGIA DI LAVORO.... 4 2 INDIVIDUAZIONE

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA. Indice

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA. Indice PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 520 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 1 gennaio 2014

Dettagli

Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione

Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione Generalità Queste Note Informative per il Cliente hanno lo scopo di introdurre le fasi principali del processo di valutazione LRQA riferito alla

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010 RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010 Signori Soci, a seguito dell incarico ricevuto dall assemblea dei soci, in data 1 luglio 2010, abbiamo monitorato da detta data,

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

BANDI RICERCA SCIENTIFICA

BANDI RICERCA SCIENTIFICA F.A.Q. AGGIORNATE AL 08/04/2016 BANDI RICERCA SCIENTIFICA Bando con scadenza Ricerca biomedica condotta da giovani ricercatori 1. PRINCIPAL INVESTIGATOR DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO E MODULISTICA -

Dettagli

ISA 200 Obiettivi generali del revisore indipendente

ISA 200 Obiettivi generali del revisore indipendente Pianificazione del programma di revisione e determinazione del livello significatività dei controlli, materialità dell errore Relatore Prof. Marco Mainardi ISA 200 Obiettivi generali del revisore indipendente

Dettagli

LA RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE

LA RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE LA RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE DA CERTIFICAZIONE A RELAZIONE DI REVISIONE Certificazione Giudizio (art. 156 D.Lgs. 58/98) 1. Senza rilievi 2. Con rilievi 3. Negativo Con Motivi 4. Impossibilità

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

La pianificazione dell attività di revisione 28 / 05 / 2012 Dott. Teresa Aragno

La pianificazione dell attività di revisione 28 / 05 / 2012 Dott. Teresa Aragno La pianificazione dell attività di revisione 28 / 05 / 2012 Dott. Teresa Aragno Servizio: Nome servizio Pag. 1 1 LA REVISIONE LEGALE (art. 14 D. LGS. 39/2010) Il revisore o la società di revisione incaricati

Dettagli

COMMISSIONE EUROPEA. Linee guida

COMMISSIONE EUROPEA. Linee guida COMMISSIONE EUROPEA Traduzione non ufficiale a cura di Tecnostruttura Linee guida sui principi, criteri e scale indicative da applicarsi nel rispetto delle rettifiche finanziarie definite dalla Commissione

Dettagli

Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS) Supporto a clienti SQS Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Regole per il periodo di transizione dalla data di revisione

Dettagli

Tecnico dei servizi di impresa. Standard della Figura nazionale

Tecnico dei servizi di impresa. Standard della Figura nazionale Tecnico dei servizi di impresa Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche

Dettagli

Bozza verbale di verifica del collegio dei revisori del 1 trimestre 2011

Bozza verbale di verifica del collegio dei revisori del 1 trimestre 2011 Enti Locali Bozza verbale di verifica del collegio dei revisori del 1 trimestre 2011 di Davide Di Russo * e Gabriella Nardelli * L articolo propone una bozza operativa di verbale di verifica dell Organo

Dettagli

UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE. Ada Carlesi

UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE. Ada Carlesi UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE PROGRAMMA DI FORMAZIONE Periodo di svolgimento: Maggio-novembre 2012 I fase (Principi base della COEP) Maggio-giugno

Dettagli

PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE

PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE CLASSE 3ALA ANNO SCOLASTICO 2011/12 PROF.SSA BARTOLI MARIA GRAZIA MODULI DURATA (IN ORE) 1. Lo scambio economico( dal biennio) 20 2. La gestione aziendale 50 3. L

Dettagli

UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO

UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO PREREQUISITI: CONOSCENZA ASPETTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELLE OPERAZIONI AZIENDALI CONOSCENZA FINALITA DELLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO CONOSCENZA MODALITA DI CHIUSURA

Dettagli

BUREAU VERITAS ITALIA SPA Divisione Certificazione

BUREAU VERITAS ITALIA SPA Divisione Certificazione BUREAU VERITAS ITALIA SPA Divisione Certificazione Gianluca CARUSO Segreteria tecnico/commerciale Valutatore qualità e ambiente gianluca.caruso@it.bureauveritas.com Progetto pilota Poggio Renatico: Il

Dettagli

CORSO PRATICO INTENSIVO DI CONTABILITÀ CONDOMINIALE

CORSO PRATICO INTENSIVO DI CONTABILITÀ CONDOMINIALE ORGANISMO DI MEDIAZIONE ISCRIZIONE MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N.549 ENTE DI FORMAZIONE ISCRIZIONE MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N.294 CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.1134 sede legale: Via

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff.. Alberto Baggini Marco Melacini A.A. 2008/2009 L analisi di bilancio Gli indici di bilancio L analisi di bilancio analisi e valutazione

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 500 ELEMENTI PROBATIVI

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 500 ELEMENTI PROBATIVI PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 500 ELEMENTI PROBATIVI (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009 o da data successiva)

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto.

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.CIMA di Scuola Materna, Elementare e Media Via Raimondo Scintu Tel.070/986015 Fax 070/9837226 09040 GUASILA (Cagliari) SCHEDA PROGETTO 1.1 Denominazione progetto Indicare

Dettagli

Progetto LIFE08 ENV/IT/000404 ECORUTOUR - Turismo rurale eco-compatibile in aree protette per uno sviluppo sostenibile a zero emissione di gas ad

Progetto LIFE08 ENV/IT/000404 ECORUTOUR - Turismo rurale eco-compatibile in aree protette per uno sviluppo sostenibile a zero emissione di gas ad Progetto LIFE08 ENV/IT/000404 ECORUTOUR - Turismo rurale eco-compatibile in aree protette per uno sviluppo sostenibile a zero emissione di gas ad effetto serra Azione 1.1 Corso di formazione Ferrara 24

Dettagli

Offerta prodotti IVA e IRAP

Offerta prodotti IVA e IRAP Offerta prodotti IVA e IRAP Comune di San Cesario di Lecce Alla c.a. del Sindaco. Alla c.a. del Responsabile Ufficio di Ragioneria. SERVIZIO DI RISPARMIO FISCALE Di seguito l approfondimento e presentazione

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere testi e altre fonti di informazione

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015

IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 IL BUSINESS PLAN DI RETE Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 1 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa

Dettagli

Concetto di rischio Pericolo

Concetto di rischio Pericolo Pericolo (definizione tratta dal D.lgs 81/08): «Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni.» (definizione tratta da OHSAS 18001, 3.4) «Fonte o situazione

Dettagli

IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE

IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE Silvia Ferraro IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE 1 Introduzione Il legislatore nazionale tramite il D.Lgs. 32/27 ha recepito il contenuto obbligatorio della direttiva

Dettagli

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni Disciplina semplificata per il funzionamento del Sistema Indennitario per l esercente la vendita uscente a carico del cliente finale moroso, ai sensi della Deliberazione dell Autorità per l energia elettrica

Dettagli

DATASHEET PER GLI ESPORTATORI

DATASHEET PER GLI ESPORTATORI Date: 18 febbraio DATASHEET PER GLI ESPORTATORI All attenzione degli importatori: questo documento è destinato ai soli Esportatori per illustrare come attenersi agli Standards della Nigeria ed agli Standards

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

Il principio ISA Italia n. 230 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati

Il principio ISA Italia n. 230 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati Il principio 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati - La documentazione della revisione contabile Documentazione di revisione (anche "carte di lavoro"): l'evidenza documentale delle

Dettagli

CAPITOLO XXXVI La Relazione di revisione

CAPITOLO XXXVI La Relazione di revisione CAPITOLO XXXVI La Relazione di revisione La relazione di revisione ed il giudizio sul bilancio Riferimenti normativi Art. 2429 c.c. Art. 14 Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 Norma di comportamento

Dettagli

LS Paola (CS) A.S. 2015/2016. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^

LS Paola (CS) A.S. 2015/2016. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^ LS Paola (CS) A.S. 2015/2016 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^ A cura del prof. Gianfranco Granieri Corso Sicurezza Lavoro 81/08 Docente Formatore MIUR RSPP IIS Roggiano Gravina (CS) PREMESSA Il D.Lgs 81/2008

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai

Dettagli

Regolamento Comunale per il Servizio di Economato

Regolamento Comunale per il Servizio di Economato COMUNE DI SANT ANDREA FRIUS PROVINCIA DI CAGLIARI Via E. Fermi n. 6 070/980.31.91 070/980.35.37 - comunesaf@tiscali.it Regolamento Comunale per il Servizio di Economato Allegato alla deliberazione di C.C.

Dettagli

4 Planning Soluzioni software per fornire risposte concrete ed affidabili alle esigenze di pianificazione aziendale.

4 Planning Soluzioni software per fornire risposte concrete ed affidabili alle esigenze di pianificazione aziendale. 4 Planning Soluzioni software per fornire risposte concrete ed affidabili alle esigenze di pianificazione aziendale. 4 Planning srl Via Martiniana 325/A 41126 Modena www.4planning.it info@4planning.it

Dettagli

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Guida al controllo contabile di Fabrizio Bava e Alain Devalle * Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Il principio di revisione n.230 stabilisce le regole

Dettagli

VI Bando Bersani. Profilo di impresa (Business Plan)

VI Bando Bersani. Profilo di impresa (Business Plan) VI Bando Bersani Profilo di impresa (Business Plan) DENOMINAZIONE IMPRESA Allegato 2 Business Plan Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero dei soci Capitale sociale

Dettagli

9 Ciclo Anno 2014. 1 Modulo: Ragioneria Generale ed applicata Strumenti finanziari Bilancio Consolidato Analisi di Bilancio Programmazione e controllo

9 Ciclo Anno 2014. 1 Modulo: Ragioneria Generale ed applicata Strumenti finanziari Bilancio Consolidato Analisi di Bilancio Programmazione e controllo 9 Ciclo Anno 2014 1 Modulo: Ragioneria Generale ed applicata Strumenti finanziari Bilancio Consolidato Analisi di Bilancio Programmazione e controllo Scuola Istituita dall Ordine dei Dottori Commercialisti

Dettagli

Progetto Cost reduction

Progetto Cost reduction Progetto Cost reduction Riflessioni frutto di esperienze concrete PER LA CORRETTA INTERPRETAZIONE DELLE PAGINE SEGUENTI SI DEVE TENERE CONTO DI QUANTO ILLUSTRATO ORALMENTE Dream Migliorare la bottom line

Dettagli

Sondaggi Conoscere le opinioni di molti attraverso le risposte di pochi

Sondaggi Conoscere le opinioni di molti attraverso le risposte di pochi Sondaggi Conoscere le opinioni di molti attraverso le risposte di pochi (Barisione e Mannheimer 1999) Fonti ufficiali Per colmare una lacuna informativa : Fonti ufficiali (SISTAN, ISTAT) Indagini sul campo

Dettagli

Oggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore

Oggetto Corso teorico-pratico Il Business Plan - modelli e strumenti - 16 ore Rovigo, 24 settembre 2015 Prot. N. 1084/2015 Alle Aziende Associate Loro Sedi Oggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore Assindustria Servizi srl organizza un corso

Dettagli

Contabile. Classificazione ATECO 2007 82 - ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

Contabile. Classificazione ATECO 2007 82 - ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE identificativo scheda: 31-003 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Il assicura il trattamento contabile delle transazioni economiche patrimoniali e finanziarie dell impresa, in base alle normative

Dettagli

Il PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE

Il PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE Il PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E CONSIGLIO NAZIONALE DEI RAGIONIERI COMMISSIONE PARITETICA PER I PRINCIPI DI REVISIONE

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

Indice. Oggetto del presente principio di revisione internazionale (ISA Italia) 1-6 Data di entrata in vigore... 7 Obiettivi... 8. Definizioni...

Indice. Oggetto del presente principio di revisione internazionale (ISA Italia) 1-6 Data di entrata in vigore... 7 Obiettivi... 8. Definizioni... PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 600 LA REVISIONE DEL BILANCIO DEL GRUPPO CONSIDERAZIONI SPECIFICHE (INCLUSO IL LAVORO DEI REVISORI DELLE COMPONENTI) (In vigore per le revisioni contabili

Dettagli

Il viaggio CAF in 9 step

Il viaggio CAF in 9 step Il viaggio CAF in 9 step Di che cosa parleremo: - i punti di attenzione sul processo di AV - le azioni da realizzare - gli strumenti - le caratteristiche di un buon RAV I punti di attenzione sul processo

Dettagli

PIANO DI LAVORO CLASSE IV IGEA PROF.SA FERRO NADIA ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 MATERIE: DIRITTO ECONOMIA POLITICA

PIANO DI LAVORO CLASSE IV IGEA PROF.SA FERRO NADIA ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 MATERIE: DIRITTO ECONOMIA POLITICA LIVELLO DI PARTENZA. PIANO DI LAVORO CLASSE IV IGEA PROF.SA FERRO NADIA ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 MATERIE: DIRITTO ECONOMIA POLITICA La classe è costituita da 12 allievi: 7 femmine e 5 maschi, di cui

Dettagli

CONTO ECONOMICO. Esercizio 2013

CONTO ECONOMICO. Esercizio 2013 CONTO ECONOMICO Esercizio 2013 Comune di Pontecagnano Faiano (SA) Data 11/04/2014 Pagina 1 CONTO ECONOMICO IMPORTI PARZIALI TOTALI COMPLESSIVI A) PROVENTI DELLA GESTIONE 1) Proventi tributari 2) Proventi

Dettagli

La gestione amministrativa del personale è caratterizzata da norme e procedure sempre più complesse e richiede attitudini e capacità specifiche.

La gestione amministrativa del personale è caratterizzata da norme e procedure sempre più complesse e richiede attitudini e capacità specifiche. In un contesto caratterizzato da continui e rapidi cambiamenti, la Direzione Risorse Umane è spinta ad innescare un veloce percorso di rivisitazione del proprio ruolo all'interno dell'organizzazione, per

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 230 LA DOCUMENTAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE. Indice

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 230 LA DOCUMENTAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE. Indice PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 230 LA DOCUMENTAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal

Dettagli

SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI. CLASSI III e IV

SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI. CLASSI III e IV SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI CLASSI III e IV Lo studente al termine del secondo biennio dovrà conseguire i seguenti apprendimenti: utilizzare reti e strumenti informatici

Dettagli

10.3 Gli indicatori di redditività del capitale

10.3 Gli indicatori di redditività del capitale L'analisi del bilancio 193 Un parere pienamente positivo è denominato parere senza riserva (unqualified opinion) o pulito (lean opinion). Quando invece la situazione riscontrata dalla società di certificazione

Dettagli

LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA

LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA Marco Passafiume Resp. Segmento Individuals BNL CETIF, 5 Marzo 2009 Nei prossimi 30 minuti parliamo di il il contesto di di mercato

Dettagli

PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA

PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA MODULO 1 (4 ORE) MODULO 2 (8 ORE) MODULO 3 (4 ORE)

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA

DESCRIZIONE SINTETICA TECNICO DEL MARKETING TURISTICO DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico del marketing turistico è in grado di analizzare il mercato turistico, progettare un servizio sulla base della valutazione della domanda

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA

AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA REGOLAMENTO DI CONTABILITA E GESTIONE DELLE SPESE IN APPLICAZIONE DELL ART. 114 DEL D. LGS. N. 267/2000 E DELLO STATUTO DELL AZIENDA SPECILE MULTISERVIZI RESCALDINA

Dettagli

criticità e valutazione del Going Concern Roberta Provasi

criticità e valutazione del Going Concern Roberta Provasi Redigere il bilancio i in tempo di crisi: i criticità e valutazione del Going Concern Roberta Provasi Il principio della continuità aziendale: norme e principi di riferimento Normativa e Principi di Riferimento

Dettagli

Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE Responsabile del progetto formativo: Dott. Ing. Antonio Razionale Tutor: Dott. Ing.

Dettagli

DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE (Inglese Spagnolo Francese)

DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE (Inglese Spagnolo Francese) DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE (Inglese Spagnolo Francese) Progettazione didattico-educativa triennale per la certificazione delle competenze linguistiche Lo sviluppo delle abilità linguistiche in lingua

Dettagli

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO REGIONE PUGLIA Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO IMPLEMENTAZIONE DEL MARCHIO REGIONALE E ASSISTENZA TECNICA ALLO SPORTELLO UNICO

Dettagli

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali Principi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali Materiale didattico n Normativa: ü art. 2424 c.c. bis

Dettagli

INDICE »»» Prefazione pag. 15. Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria

INDICE »»» Prefazione pag. 15. Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria INDICE Prefazione pag. 15 Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria 1»»» 21 22 23 Lezione 1 - La ragioneria nel sistema delle discipline economico-aziendali 1.1. Le questioni

Dettagli

Fast Patch 0336 Predisposizione operazioni superiori a 3.000 euro Release 7.0

Fast Patch 0336 Predisposizione operazioni superiori a 3.000 euro Release 7.0 A D H O C E N T E R P R I S E N O T E F U N Z I O N A L I F P 0 3 36 Piattaforma Applicativa Gestionale Fast Patch 0336 Predisposizione operazioni superiori a 3.000 euro Release 7.0 COPYRIGHT 1998-2011

Dettagli

100.000 SERVIZI DI POST FIDO EROGARTI AL MESE

100.000 SERVIZI DI POST FIDO EROGARTI AL MESE RECUPERO C R E D I T I Come recuperare in maniera efficiente un credito? SCOPRI i passaggi fondamentali, leggi l'ebook! 100.000 SERVIZI DI POST FIDO EROGARTI AL MESE Si annoverano nel post fido tutti quei

Dettagli

Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore

Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Università degli studi di Pavia Obiettivo=Relazione Team di Revisione Principi Contabili/Principi

Dettagli

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 1 gennaio 2015 o successivamente) Indice

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 1 gennaio 2015 o successivamente) Indice PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA Italia) 720 LE RESPONSABILITÀ DEL REVISORE RELATIVAMENTE ALLE ALTRE INFORMAZIONI PRESENTI IN DOCUMENTI CHE CONTENGONO IL BILANCIO OGGETTO DI REVISIONE CONTABILE

Dettagli

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE LE PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE LE PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCALISTI E CONSIGLIO NAZIONALE DEI RAGIONIERI COMMISSIONE PARITETICA PER I PRINCIPI DI REVISIONE

Dettagli

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare

Dettagli

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate

Dettagli

BILANCI E ANALISI DEI DATI

BILANCI E ANALISI DEI DATI Release 5.20 Manuale Operativo BILANCI E ANALISI DEI DATI Analisi Strutturata e per Indici Permette di ottenere l analisi elaborata e finanziaria, attraverso il collegamento dei conti del piano dei conti

Dettagli

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a.

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a. Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione Il caso TECNIC S.p.a. Bilancio d esercizio contabile o Situazione contabile (patrimoniale ed economica) finale della SpA Tecnic

Dettagli

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

LA CONTABILITA CONDOMINIALE E LE CHECK

LA CONTABILITA CONDOMINIALE E LE CHECK LA CONTABILITA CONDOMINIALE E LE CHECK LIST DEL REVISORE CONDOMINIALE 1 2 Nuova e completa anagrafica condominiale tecnica, giuridica, amministrativa con indicazione degli atti di provenienza e relativo

Dettagli

Quantificare la variabilità dei processi ecologici

Quantificare la variabilità dei processi ecologici Scopo ecologia Quantificare la variabilità dei processi ecologici Comprensione dei meccanismi fondamentale per identificare gli effetti del disturbo antropico e per prevenire alterazioni su scala globale

Dettagli

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO www.bilanciosemplificato.inea.it Alfonso Scardera Istituto Nazionale di Economia Agraria Lamezia Terme, 15 aprile 2014 RICA Rete

Dettagli