Gli obblighi antiriciclaggio del professionista, in vigore dal 4 luglio 2017
|
|
- Mauro Lorenzi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gli obblighi antiriciclaggio del professionista, in vigore dal 4 luglio 2017 focus sugli aspetti operativi: la sequenza organizzata e le modalità di adempimento, nonché casi pratici di individuazione del titolare effettivo. Modena, 03 maggio 2018 _Forward Srl dott. Claudio Pierini Commercialista e Revisore Legale Antiriciclaggio, Responsabilità Amministrativa degli Enti, Privacy & Data protection Due diligence Formazione Consulenza Assistenza via Speranza, San Lazzaro di Savena (Bologna) Tel Fax
2 PREMESSA
3 ANTIRICICLAGGIO FONTI NORMATIVE - Direttiva (UE) 2015/849 (IV direttiva antiriciclaggio) - art. 15 L. 12/8/2016, n. 170 (c.d. legge di delegazione europea 2015) - D. Lgs. n. 231/2007 (nuova formulazione in vigore dal 4/7/2017, per effetto del D.Lgs n. 90/2017)
4 PREMESSA In data 19 giugno 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 90 del 25 maggio 2017 di attuazione della IV Direttiva AML (Direttiva 2015/849/UE) recante modifiche al D.Lgs. n. 231/2007 (antiriciclaggio) ed al D.Lgs. n. 109/2007 (finanziamento del terrorismo), con entrata in vigore dal 4 luglio Il Decreto Legislativo n. 90/2017 dà anche attuazione del Regolamento (UE) n. 2015/847 riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi. Tale Regolamento si applica a decorrere dal 26 giugno 2017.
5 NUOVE REGOLE AML PER I SOGGETTI OBBLIGATI LE NOVITÀ PER I PROFESSIONISTI Con riferimento ai professionisti il D.Lgs. n. 90/2017 ha: modificato i presupposti e l ambito applicativo dell adeguata verifica della clientela; eliminato le ipotesi predeterminate di esonero e di semplificazione dell adeguata verifica della clientela; ampliato le definizioni di titolare effettivo e persona politicamente esposta ; istituito il registro centrale dei titolari effettivi presso il registro delle imprese; eliminato l obbligo di istituzione del registro cartaceo/aui e quindi l obbligo di registrazione. La mancata tenuta del registro, anche per il passato, non è più sanzionabile;
6 NUOVE REGOLE AML PER I SOGGETTI OBBLIGATI LE NOVITÀ PER I PROFESSIONISTI (segue) potenziato gli obblighi di conservazione dei dati e delle informazioni modificato i riferimenti temporali per la segnalazione di operazioni sospette; ridefinito il sistema sanzionatorio, individuando sanzioni amministrative pecuniarie fisse per violazioni semplici e variabili per violazioni qualificate ; modificato l esonero dagli adempimenti antiriciclaggio per i componenti di collegi sindacali - senza incarico di revisione legale - in società non destinatarie della normativa antiriciclaggio (dal 4/7/2018 tali sindaci sono soggetti agli adempimenti AML).
7 NUOVE REGOLE AML PER I SOGGETTI OBBLIGATI LE NOVITÀ PER GLI ORDINI PROFESSIONALI Sono definiti Organismi di autoregolamentazione (art. 1, c.2, lett. aa): gli Ordini professionali e le loro articolazioni territoriali; i consigli di disciplina. Il D.Lgs. n.90/2017 attribuisce agli Organismi di autoregolamentazione, i seguenti compiti (art.11): funzioni di vigilanza e controllo, nonché sanzionatorie; obblighi di comunicazione verso MEF e UIF; compiti inerenti la redazione delle regole tecniche attuative degli obblighi antiriciclaggio (vagliate dal CSF comitato di sicurezza finanziaria) gravanti sui soggetti iscritti nei loro albi.
8 NUOVE REGOLE AML PER I SOGGETTI OBBLIGATI Obblighi antiriciclaggio D.Lgs. n. 231/2007 Valutazione del rischio Adeguata verifica Adeguata verifica semplificata Adeguata verifica rafforzata Esecuzione da parte di terzi Art. 15, 16 Artt Art. 23 Art Art Conservazione dei dati Artt Segnalazione di operazioni sospette Artt Astensione Comunicazioni al Ministero dell Economia e delle Finanze delle infrazioni all art. 49 decreto 231/2007 (limitazione uso del contante e dei titoli al portatore) Comunicazione oggettive Art.42 Art. 51 Art.47 Adozione di procedure interne e formazione del personale Art. 16 Adempimenti degli Organi di controllo Art. 46
9 PROFESSIONISTI : LA SEQUENZA ORGANIZZATA E LE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO
10 NUOVI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO: IN SINTESI 1 IL SOGGETTO OBBLIGATO AD OGNI NUOVO INCARICO (art.17) Valuta rischio (artt ) Cliente 2 Effettua l Adeguata verifica modulandola a seconda del rischio che ha valutato Adeguata verifica semplificata (art. 23) Adeguata verifica ordinaria (artt ) Adeguata verifica rafforzata (artt ) 3 Conserva i dati e le informazioni (artt ) dati ed informazioni
11 PROFESSIONI: ONERI INFORMATIVI E PREVENTIVO DI MASSIMA AL CLIENTE art. 1, Legge n. 124/2017 (in vigore dal 29/08/2017) comma 26 comma 150 comma 152 polizza professionale (da rendere noti: estremi e massimale) (art.3,c.5, lett.e del D.L. n.138/2011) oneri informativi e preventivo di massima (compensi professionali) (art.9, c. 4 del D.L. n. 1/2012) oneri informativi sui titoli e specializzazioni possedute art.9, c.4 del D.L. n.1/2012 devono essere forniti al cliente «obbligatoriamente, in forma scritta o digitale»
12 ANTIRICICLAGGIO: IL CONFERIMENTO DELL INCARICO RICAPITOLANDO: il conferimento dell incarico professionale dal cliente, verbale o per iscritto, è il momento fondamentale per il corretto adempimento degli obblighi AML. I dati e le notizie afferenti l incarico determinano o meno gli obblighi ed adempimenti AML a cui è tenuto il professionista, il cliente nonchè la tempistica relativa; per la Legge n. 124/2017 il professionista è obbligato alla comunicazione al cliente, in forma scritta, delle seguenti informazioni: 1) dati della polizza professionale; 2) oneri informativi e preventivo di massima ai fini della quantificazione del compenso; 3) titoli e specializzazioni possedute; il c.d. «preventivo» non è un contratto ma un atto unilaterale ed in quanto tale di per se non è idoneo a costituire prova della pattuizione del compenso; a differenza di ciò che accade per gli obblighi informativi al cliente, per la validità della conclusione del successivo contratto tra professionista e cliente non è richiesta la forma scritta obbligatoria (ad substantiam).
13 ANTIRICICLAGGIO: IL CONFERIMENTO DELL INCARICO CHIARIMENTI DEL CNDCEC del 5 febbraio 2018 (prot.1743): L art. 25 del codice deontologico, adottato dal CNDCEC il 17/12/2015, impone all iscritto all ODCEC di stabilire per iscritto nell accordo con il cliente la misura del compenso e di accompagnare l accordo con un preventivo di massima, comprensivo di spese, oneri e contributi. L eventuale violazione rileva solo sotto il profilo disciplinare (è prevista la sanzione disciplinare della censura). Il CNDCEC ribadisce che, ai sensi dell art.25 del codice deontologico, tanto il mandato professionale, quanto il preventivo, dovranno essere redatti in forma scritta. Il professionista, oltre a sottoscrivere con il cliente il contratto di prestazione professionale (mandato professionale) dovrà redigere per iscritto anche il preventivo di massima, ai sensi dell art.9, c.4 del D.L. n.1/2012.
14 ANTIRICICLAGGIO: IL CONFERIMENTO DELL INCARICO DOCUMENTI RELATIVI ALL INCARICO PROFESSIONALE Il mandato professionale Il preventivo (eventualmente, con firma di accettazione) documento interno, (o altro documento ad hoc) in caso di accordo in forma verbale la delibera dell assemblea dei soci della nomina di sindaco e dichiarazione di accettazione della nomina
15 ANTIRICICLAGGIO: IL CONFERIMENTO DELL INCARICO UN ESEMPIO DEL c.d. DOCUMENTO INTERNO Conferimento incarico verbale Data: Cliente: Incarico: Valore: Professionista incaricato: Firma del professionista incaricato:
16 ANTIRICICLAGGIO: LE PRESTAZIONI SOGGETTE E NON SOGGETTE L adeguata verifica della clientela è un obbligo posto a carico del professionista che mira ad arrivare allo scopo dell operazione/prestazione. Vi sono prestazioni che non rientrano nell ambito applicativo del d.lgs. n. 231/07, perché sono espressamente escluse dal decreto 231/07 (art. 17, c.7) ovvero in quanto indicate nelle Linee guida del CNDCEC (Documento 17/12/2015). Siamo ancora in attesa delle emanande «Regole Tecniche» del CNDCEC, ai sensi dell art.11, c.2 del decreto 231/07. Ne consegue che, a seguito del conferimento dell incarico dal cliente, il professionista, in via preliminare, deve verificare se la prestazione che ha accettato di eseguire sia: una prestazione esclusa dalla adeguata verifica (artt. 17, 18 e 19 e Linee guida CNDCEC 2015) una prestazione oggetto di adeguata verifica (artt. 17, 18 e 19 e Linee guida CNDCEC 2015)
17 ANTIRICICLAGGIO: LE PRESTAZIONI SOGGETTE E NON SOGGETTE A tal fine è opportuno predisporre PRIMA ed utilizzare POI (ad ogni nuovo incarico) una tabella delle prestazioni escluse e delle prestazioni assoggettate agli obblighi di adeguata verifica, magari «personalizzata» con le prestazioni ricorrenti o tipiche per lo Studio. Se la prestazione che deve rendere il professionista è una prestazione esclusa dagli obblighi di adeguata verifica, gli adempimenti antiriciclaggio del professionista finiscono lì, tranne due eccezioni (art. 17, c.2): sospetto di riciclaggio o finanziamento del terrorismo dubbi sull identificazione del cliente
18 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
19 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO art. 15 IL RUOLO DEI SOGGETTI OBBLIGATI ANTIRICICLAGGIO I soggetti obbligati AML (tra cui i professionisti): adottano misure per l individuazione/valutazione del rischio proporzionate alla loro natura e alle loro dimensioni, tenendo conto dei fattori relativi ai clienti, ai Paesi, ai prodotti, alle operazioni, ecc. documentano e aggiornano tali valutazioni per metterle a disposizione delle Autorità competenti e degli Organismi di autoregolamentazione (Ordini professionali e consigli di disciplina) adottano politiche, controlli e procedure di gestione e mitigazione del rischio, commisurati alla loro natura e alle loro dimensioni
20 VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO art. 17, c.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO: CRITERI GENERALI A) CON RIFERIMENTO AL CLIENTE 1. natura giuridica 2. prevalente attività svolta 3.comportamento tenuto al momento del compimento dell operazione o dell instaurazione del rapporto continuativo o della prestazione professionale; 4. area geografica di residenza del cliente o della controparte
21 VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO art. 17, c.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO: CRITERI GENERALI (segue) B) CON RIFERIMENTO ALL OPERAZIONE, RAPPORTO CONTINUATIVO O PRESTAZIONE PROFESSIONALE 1. la tipologia dell'operazione, rapporto continuativo o prestazione professionale posti in essere; 2. le modalità di svolgimento dell'operazione, rapporto continuativo o prestazione professionale; 3. l'ammontare dell'operazione; 4. la frequenza e il volume delle operazioni e la durata del rapporto continuativo o della prestazione professionale; 5. la ragionevolezza dell'operazione, del rapporto continuativo o della prestazione professionale, in rapporto all'attività svolta dal cliente e all'entità delle risorse economiche nella sua disponibilità; 6. l'area geografica di destinazione del prodotto e l'oggetto dell'operazione, del rapporto continuativo o della prestazione professionale
22 VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO art. 17 L ATTIVITÀ DEL PROFESSIONISTA Al fine di consentire al professionista di giustificare in ogni momento il livello di rischio attribuito al cliente e alla prestazione professionale richiesta, è necessario che la valutazione sia obiettiva, motivata e tracciabile: l obiettività e la motivazione impongono al professionista di definire a priori i criteri di valutazione che egli applicherà in ciascun caso concreto; la tracciabilità richiede che conservi nel fascicolo della clientela il documento con il percorso e l esito di ogni singola valutazione e nella documentazione delle procedure AML di studio, il modello astratto prescelto. La determinazione del livello di rischio spetta unicamente al professionista che formalizza tale valutazione in un apposito modello/documento
23 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA
24 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ARTT. DA 17 A 30 QUANDO VA EFFETTUATA L ADV I professionisti devono osservare gli obblighi di adeguata verifica della clientela, nei seguenti casi: a) in occasione dell'instaurazione di un rapporto continuativo o del conferimento dell'incarico per l'esecuzione di una prestazione professionale (fino al 3/7/2017 era previsto quando la prestazione professionale ha ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità di valore pari o superiore a euro ); b) in occasione dell'esecuzione di un'operazione occasionale, disposta dal cliente, che comporti la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a euro, indipendentemente dal fatto che sia effettuata con una operazione unica o con più operazioni che appaiono collegate per realizzare un operazione frazionata....; c) quando vi è sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, indipendentemente da qualsiasi deroga, esenzione o soglia applicabile; d) quando vi sono dubbi sulla veridicità o sull'adeguatezza dei dati precedentemente ottenuti ai fini dell'identificazione di un cliente.
25 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA artt. da 17 a 30 In che cosa consiste l ADV L adeguata verifica del cliente è una procedura che si realizza mediante una serie di attività che il professionista deve svolgere. Tale procedura deve realizzarsi mediante un approccio basato sullo specifico rischio di riciclaggio attribuito al cliente. IN PRATICA Si tratta di strutturare una procedura finalizzata alla raccolta e verifica di informazioni: - sull identità del cliente, - sull identità del titolare effettivo, - sullo scopo per cui è stato conferito l incarico dal cliente e - svolgere, nei limiti dell incarico ricevuto, un controllo costante nel tempo.
26 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA art. 17, c.1 e 2 Quando va svolta l Adeguata Verifica Il professionista deve svolgere l adeguata verifica del cliente e del titolare effettivo : 1. in occasione dell instaurazione di un rapporto continuativo o del conferimento dell incarico per l esecuzione di una prestazione professionale; 2. quando vi è il sospetto di riciclaggio o finanziamento del terrorismo; 3. quando vi sono dubbi sulla veridicità o sull adeguatezza dei dati ottenuti in precedenza ai fini dell identificazione del cliente.
27 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - Artt. 1, 17 e 18 La tempistica per adempiere l obbligo di adeguata verifica L adeguata verifica del cliente e del titolare effettivo deve essere svolta in occasione del conferimento dell incarico. (art.1, c.2, lett. f; art 17 e 18, c. 2 e 3). Di contro, le attività di identificazione e verifica dell identità del cliente, dell esecutore e del titolare effettivo sono effettuate prima del conferimento dell incarico. (art.18, c. 2). In presenza di basso rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo la verifica dell identità del cliente, dell esecutore e del titolare effettivo può essere posticipata «ad un momento successivo» al conferimento dell incarico. Le procedure di verifica andranno comunque completate entro 30 giorni dal conferimento dell incarico. (art. 18, c. 3).
28 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA artt. 18 e 19 Contenuto degli obblighi di ADV e modalità di adempimento a) Identificazione e verifica dell identità del cliente e dell esecutore (art.18, c.1, lett. a) l identificazione del cliente (e del titolare effettivo) è svolta in presenza del medesimo cliente ovvero dell esecutore, anche attraverso dipendenti o collaboratori e consiste nell acquisizione dei dati identificativi forniti dal cliente, previa esibizione di un documento d identità in corso di validità o altro documento di riconoscimento equipollente ai sensi della normativa vigente, del quale viene acquisita copia in formato cartaceo (fotocopia) o elettronico (scannerizzazione). (art. 19, c.1, lett. a) b) Identificazione e verifica dell identità del titolare effettivo (beneficial owner) (art.18, c.1, lett. b) Il cliente fornisce altresì, sotto la propria responsabilità, le informazioni necessarie a consentirel identificazione del titolare effettivo. (art. 19, c.1, lett. a) Con riferimento ai clienti diversi dalle persone fisiche ed ai fiduciari di trust espressi, la verifica dell identità del titolare effettivo impone l adozione di misure, commisurate alla situazione di rischio, idonee a comprendere la struttura di proprietà e di controllo del cliente. (art. 19, c.1, lett. b). c) Acquisizione e valutazione di informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione professionale (art.18, c.1, lett. c) Nel caso di rapporto continuativo o prestazione professionale, il soggetto obbligato acquisisce e valuta le informazioni relative all instaurazione del rapporto, alle relazioni intercorrenti tra il cliente e l esecutore, tra il cliente ed il titolare effettivo e quelle relative all attività lavorativa, salva la possibilità di acquisire, in funzione del rischio, ulteriori informazioni, ivi comprese quelle relative alla situazione economico-patrimoniale del cliente. (art. 18, c.1, lett. c) Nel caso di prestazioni occasionali, in presenza di un elevato rischio di riciclaggio, si applica la medesima procedura di acquisizione e valutazione. (art. 18, c.1, lett. c) d) Controllo costante del rapporto con il cliente (art.18, c.1, lett. d) Viene svolto per tutta la durata del rapporto con il cliente, attraverso l esame della complessiva operatività del cliente, la verifica e l aggiornamento dei dati e delle informazioni acquisite nello svolgimento delle attività di cui alle lettere a), b), e c), anche riguardo, se necessaria in funzione del rischio alla verifica della provenienza dei fondi e delle risorse nella disponibilità del cliente. (art. 18, c.1, lett. d).
29 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ART.19, C.1 L identificazione del Cliente può essere effettuata, senza la sua presenza fisica, nei seguenti casi: a) per i clienti i cui dati identificativi risultano da atti pubblici, da scritture private autenticate o da certificati qualificati utilizzati per la generazione di una firma digitale associata a documenti informatici ai sensi del D.lgs. n.82/2005; b) per i clienti in possesso di un identità digitale, di livello massimo di sicurezza (livello 3/Sistema Spid), nonché di un identità digitale o di un certificato per la generazione di firma, rilasciati nell ambito di un regime di identificazioneelettronicocompresonell elencopubblicatodallacommissioneeuropea; c) per i clienti i cui dati identificativi risultano da dichiarazione della rappresentanza e dell autorità consolare italiana; d) per i clienti che sono già stati identificati dal soggetto obbligato in relazione ad altra prestazione professionale, purché le informazioni esistenti siano aggiornate e adeguate rispetto al livello di rischio del cliente. Fonte: art. 19, c.1, lett. a)
30 IDENTIFICAZIONE DEL TITOLARE EFFETTIVO
31 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO Chi è il titolare effettivo E la persona fisica o le persone fisiche, diverse dal cliente, nell interesse della quale o delle quali, in ultima istanza, il rapporto continuativo è instaurato, la prestazione professionale è resa o l operazione è eseguita. (art.1, comma 2, lett. ap) Il TE di clienti diversi dalle persone fisiche coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile la proprietà diretta o indiretta dell ente ovvero il relativo controllo. (art.20, c.1) IN PRATICA Il titolare effettivo è sempre una persona fisica, anche in presenza di strutture di controllo articolate, è sempre necessario risalire alla persona fisica.
32 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO Identificazione e verifica dell identità del titolare effettivo L'identificazione e la verifica dell'identità del titolare effettivo deve essere effettuata contestualmente all'identificazione del cliente e impone, per le persone giuridiche, i trust e soggetti giuridici analoghi, l'adozione di misure adeguate e commisurate alla situazione di rischio per comprendere la struttura di proprietà e di controllo del cliente. Per identificare e verificare l'identità del titolare effettivo i professionisti possono decidere di : fare ricorso a pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque contenenti informazioni sui titolari effettivi, chiedere ai propri clienti i dati pertinenti ovvero ottenere le informazioni in altro modo. (art. 19, c. 1, lett. b, D. Lgs. n.231/07)
33 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO Come si può identificare il TE Con una dichiarazione responsabile del cliente (art.22) Mediante la consultazione di pubblici registri ovvero con altra modalità idonea Si tratta di due modalità alternative o cumulative, a prudente valutazione del professionista. Non è strettamente necessario procurarsi la copia del documento di identità del TE, in quanto per verificare l identità del TE, «laddove, sussistano dubbi, incertezze o incongruenze», si può fare riferimento a pubblici registri, documenti, atti, o, in ultima analisi, anche alla dichiarazione del cliente. art. 19, c.1, lett. a) e b)
34 IL TITOLARE EFFETTIVO - ART.1, D.LGS. N.231/07 nel caso di CLIENTE PERSONA FISICA (CNN FAQ del 23/05/2012): SE agisce per conto di altro soggetto (è procuratore) NON C È TITOLARE EFFETTIVO se il soggetto agisce in qualità di procuratore (in nome proprio ma per conto di) QUINDI SE agisce in proprio (non è procuratore) C È TITOLARE EFFETTIVO solo se la persona fisica agisce per conto di altro soggetto (titolare effettivo) QUINDI spendendo il nome del rappresentato, il rappresentato è CLIENTE e non titolareeffettivo La stessa cosa vale per la società Fiduciaria che agisce in nome proprio ma per conto del fiduciantecliente. (nota MEF 9/4/2009, prot ) senza spendere il nome del rappresentato. (Esempi: mandati senza rappresentanza, rapporti fiduciari tra privati, accordi di interposizione fittizia di persona.)
35 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO nel caso di CLIENTE DIVERSO DALLA PERSONA FISICA Il titolare effettivo di clienti diversi dalle persone fisiche coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile la proprietà diretta o indiretta dell ente ovvero il relativo controllo. (art.20,c.1) PRIMO CRITERIO PER LA DETERMINAZIONE DEL T.E. Se il cliente è una società di capitali si fa riferimento alla: titolarità di una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale del cliente, detenuta da una persona fisica; titolarità di una percentuale di partecipazioni superiore al 25% del capitale del cliente, posseduto per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona. (art. 20, c.2 Decreto 231)
36 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO SECONDO CRITERIO PER LA DETERMINAZIONE DEL T.E. Se l esame dell assetto proprietario non consente di individuare in maniera univoca la persona fisica o le persone fisiche cui è attribuibile la proprietà diretta o indiretta dell ente, il titolare effettivo coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile il controllo del medesimo in forza del controllo della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria; del controllo di voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante in assemblea ordinaria; dell esistenza di particolari vincoli contrattuali che consentano di esercitare un influenza dominante. (art. 20, c.3 Decreto 231)
37 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO TERZO CRITERIO (residuale) PER LA DETERMINAZIONE DEL T.E. Qualora l applicazione dei criteri precedenti non consenta di individuare univocamente uno o più titolari effettivi. il titolare effettivo coincide con la persona fisica o le persone fisiche titolari di poteri di amministrazione o direzione dellasocietà. (art. 20, c.4 Decreto 231)
38 ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE: IL TITOLARE EFFETTIVO Nel caso in cui il cliente sia una persona giuridica privata, di cui al D.P.R 10/2/2000, n. 361 (fondazioni, associazioni e le altre istituzioni di carattere privato che acquisiscono la personalità giuridica), sono cumulativamente individuati, come titolari effettivi: i fondatori, ove in vita; i beneficiari, quando individuati o facilmente individuabili; i titolari di funzioni di direzione e amministrazione. I soggetti obbligaticonservano tracciadelle verifiche effettuate ai fini dell individuazione del titolare effettivo
39 Il titolare effettivo: esempi Società di capitali Sono titolari effettivi tutte le persone fisiche che possiedono più del 25% del capitale, anche in presenza di una persona fisica con una quota superiore al 50%. Chiarimenti MEF dell 11/11/2013 Cliente Persona fisica A 10% Massa Srl Persona fisica B 27% Titolare Effettivo Persona fisica C 53% Titolare Effettivo
40 Il titolare effettivo: esempi Nel caso di partecipazioni societarie: Persona fisica A 5% Persona fisica C 80% Titolare effettivo sebbene possessore indirettamente del 24% di Alfa Srl Cliente Alfa Srl Persona fisica B 10% Persona fisica D 20% Società Beta 30% Società Gamma 55% Persona fisica E 50% Persona fisica F 50% Titolari effettivi possessori indirettamente del 27,50% ciascuno di Alfa Srl
41 Il titolare effettivo: esempi Nel caso di soci con partecipazione inferiore al 25%: In questa ipotesi dovrà essere considerata l esistenza di altri rapporti in base ai quali le persone fisiche esercitano il controllo sulla direzione di Alfa Società Cooperativa, come ad esempio attraverso: patti parasociali; socio di riferimento in virtù di rapporti familiari tra i partecipanti del capitale sociale; persona fisica che esercita l attività di direzione e coordinamento su Alfa Società Cooperativa. Tutto ciò è in linea con l art. 20, che prevede il ricorso anche ad un criterio diverso da quello della percentuale di partecipazione al capitale sociale («4. [ ] la persona fisica o le persone fisiche titolari di poteri di amministrazione o direzione della società»). Ipotizzando che nell esempio tutti i soci siano anche amministratori e che non siano presenti particolari patti parasociali, è consigliabile in via prudenziale identificare tutti e 5 i soci come titolari effettivi di Alfa. Alfa Soc. Coop. Persona fisica A 20% Persona fisica B 20% Persona fisica C 20% Persona fisica D 20% Persona fisica E 20%
42 CONTATTI Grazie per l attenzione! _Forward Srl Antiriciclaggio, Responsabilità Amministrativa degli Enti, Privacy & Data protection Due diligence Formazione Consulenza Assistenza via Speranza, San Lazzaro di Savena (Bologna) Tel Fax info@forward.srl
L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA
L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA Dott. Annalisa DE VIVO Diretta 1 dicembre 2008 L AMBITO APPLICATIVO L adeguata verifica è dovuta (art. 16 d.lgs. 231/2007): a) per le prestazioni professionali aventi
TAVOLA ROTONDA ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO
TAVOLA ROTONDA ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Annalisa DE VIVO Ufficio di Presidenza CNDCEC GLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO ALLA LUCE DEL D.LGS. 90/2017 Autovalutazione del rischio Adeguata verifica del cliente
L adeguata verifica della clientela
Annalisa De Vivo (Commercialista in Salerno - Componente staff di presidenza CNDCEC) L adeguata verifica della clientela 1 I presupposti (art. 17) 1. I soggetti obbligati procedono all adeguata verifica
Gli obblighi per i professionisti Simone Nepote
Antiriciclaggio: Gli obblighi per i professionisti Simone Nepote IL QUADRO NORMATIVO Direttiva CEE 10 giugno 1991 n. 308 Direttiva CE 4 dicembre 2001 n. 97 Decreto legge 3 maggio 1991 n.143 (conv. Legge
Il concetto di titolare effettivo tra diritto dei trust, diritto commerciale e IV direttiva antiriciclaggio
Il concetto di titolare effettivo tra diritto dei trust, diritto commerciale e IV direttiva antiriciclaggio Bologna, 24 Maggio 2017 Marco Montefameglio Dottore Commercialista in Bologna Dlgs n. 231/2007
PREMESSA... 3 STRUTTURA DEL QUESTIONARIO... 3 QUESITO N 1 - ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE E DEGLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO...
DOCUMENTO Antiriciclaggio: questionario per l adempimento degli obblighi di vigilanza sugli iscritti (art. 11 D.Lgs. 231/2007, come modificato dal D.Lgs. 90/2017) Giugno 2018 Indice PREMESSA... 3 STRUTTURA
Come cambia l antiriciclaggio
La scheda di profilazione Come cambia l antiriciclaggio Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Fonti Normative Direttiva 2005/60/Ce relativa alla prevenzione dell uso del sistema
Antiriciclaggio e titolare effettivo: istituzione dell apposita Sezione del Registro imprese e predisposizione del Fascicolo del titolare effettivo
ACERBI & ASSOCIATI CONSULENZA TRIBUTARIA, AZIENDALE, SOCIETARIA E LEGALE NAZIONALE E INTERNAZIONALE CIRCOLARE N. 22 17 SETTEMBRE 2018 Antiriciclaggio e titolare effettivo: istituzione dell apposita Sezione
QUESTIONARIO CLIENTE IDENTIFICAZIONE E DICHIARAZIONI DEL CLIENTE AI SENSI DELLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ED IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI PRIVACY
Spettabile Studio Notarile Associato de Vivo Tacchini Largo Donegani n.2, ang. Via Della Moscova n.3 20121 - Milano QUESTIONARIO CLIENTE IDENTIFICAZIONE E DICHIARAZIONI DEL CLIENTE AI SENSI DELLA NORMATIVA
QUESITO N 1 - ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE E DEGLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO. (9 domande)
QUESITO N 1 - ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE E DEGLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO 1 - Generalità del destinatario del questionario: Cognome e me... (9 domande) Titolo professionale... n iscrizione
IL DECRETO CORRETTIVO E LE PRINCIPALI NOVITÀ PER I PROFESSIONISTI. Dott.ssa Teresa Aragno
IL DECRETO CORRETTIVO E LE PRINCIPALI NOVITÀ PER I PROFESSIONISTI Dott.ssa Teresa Aragno Diretta 22 marzo 2010 DECRETO CORRETTIVO Il d.lgs. 231/2007, attuativo della direttiva 2005/60/CE, è stato modificato
QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231 E SS.MM.II)
Contratto nr. QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231 E SS.MM.II) Gentile Cliente, i dati personali da riportare nel presente modulo sono raccolti per adempiere ad obblighi
Laura Macci Dottore Commercialista in Padova. Commissione antiriciclaggio e privacy ODCEC di Padova. Gruppo di lavoro antiriciclaggio CNDCEC
Laura Macci Dottore Commercialista in Padova. Commissione antiriciclaggio e privacy ODCEC di Padova. Gruppo di lavoro antiriciclaggio CNDCEC Il nuovo modello per l autovalutazione del rischio e le prestazioni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza. I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici
Commissione di Studio per l Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici 04-05.11.2011 Relatore:
- in ogni altro caso in cui vi sia sospetto di riciclaggio o finanziamento del
OBBLIGO DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA Ambito di applicazione Per quali atti scattano gli obblighi della normativa? - Tutti gli atti con cui si trasferiscono diritti reali su beni o attività economiche
PILLS n /2017. Il Decreto attuativo della IV Direttiva Antiriciclaggio
PILLS n. 5 2017 5/2017 Il Decreto attuativo della IV Direttiva Antiriciclaggio Centro Studi AC Group KEY WORDS: IV Direttiva Antiriciclaggio, AML. 1. Inquadramento normativo In data 19 giugno 2017 è stato
ANTIRICICLAGGIO ASPETTI PRATICI. Reggio Emilia 24 gennaio 2019
ANTIRICICLAGGIO ASPETTI PRATICI Reggio Emilia 24 gennaio 2019 ANTIRICILAGGIO 2 ANTIRICILAGGIO I Direttiva 9 maggio 1991 II Direttiva 14 marzo 2004 III Direttiva 29 dicembre 2007 IV Direttiva 4 luglio 2017
CIRCOLARE N. 8/2017. Approfondimento. Oggetto: Antiriciclaggio e adempimenti in capo al Professionista. A tutti i sigg.ri Clienti Loro sedi
Dott. Sandro Guarnieri Dott. Marco Guarnieri Dott. Corrado Baldini Dott.ssa Clementina Mercati Dott.ssa Sara Redeghieri Dott. Paolo Caprari Reggio Emilia, lì 17/01/2017 A tutti i sigg.ri Clienti Loro sedi
Cagliari 1 aprile 2016 Antiriciclaggio. A cura del dott. Alfonso Gargano
Cagliari 1 aprile 2016 Antiriciclaggio A cura del dott. Alfonso Gargano 1 ANTIRICICLAGGIO ISCRITTI ALL ALBO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E ESPERTI CONTABILI SOGGETTI PROFESSIONISTI DESTINATARI ISCRITTI ALL
FORMAZIONE TELEMATICA
FORMAZIONE TELEMATICA «La gestione dello studio notarile: responsabilità civile, fiscale penale e disciplinare» 22 novembre 2018 Obblighi e sanzioni derivanti dalla normativa antiriciclaggio MARCO KROGH
MASTER ANTIRICICLAGGIO: APPROFONDIMENTI PER IL RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO NELLO STUDIO PROFESSIONALE
MASTER ANTIRICICLAGGIO: APPROFONDIMENTI PER IL RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO NELLO STUDIO PROFESSIONALE Sala Conferenze Koinè, Via Lancia 8/A, Bolzano 19 ottobre 2017 26 ottobre 2017 09 novembre 2017 In
L ANTIRICICLAGGIO NELLO STUDIO PROFESSIONALE
L ANTIRICICLAGGIO NELLO STUDIO PROFESSIONALE Incontro di approfondimento 28 novembre 2018 Informativa 39/2017 CNDCEC Adempimenti posti a carico degli organismi di autoregolamentazione Funzioni di vigilanza,
Fiscal News N La circolare di aggiornamento professionale Antiriciclaggio per il contratto di locazione.
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 331 02.12.2013 Antiriciclaggio per il contratto di locazione Categoria: Antiriciclaggio Sottocategoria: Varie I professionisti, nello svolgimento
Le ultime novità antiriciclaggio per gli studi professionali. Genova, 6 Dicembre 2017 Dott.ssa Marta Mazzucchi
Le ultime novità antiriciclaggio per gli studi professionali Genova, 6 Dicembre 2017 Novità in materia di adeguata verifica Scompare la declinazione dell adeguata verifica in funzione dei destinatari =>
«L antiriciclaggio e le nuove regole per i professionisti: obblighi, adempimenti, controlli e rischi.»
«L antiriciclaggio e le nuove regole per i professionisti: obblighi, adempimenti, controlli e rischi.» COL. T.ST. PASQUALE RUSSO MODENA, 3 MAGGIO 2018 Competenze Ispettive sui Professionisti Categorie
Adeguata verifica della clientela
Teresa Aragno (Dottore Commercialista) Adeguata verifica della clientela 1 Adeguata verifica della clientela L adempimento è entrato in vigore il 29 dicembre 2007, con l emanazione del D.Lgs. 231/2007
Gli obblighi di registrazione e conservazione. Kit Antiriciclaggio n. 4 del 25/02/
Gli obblighi di registrazione e conservazione Kit Antiriciclaggio n. 4 del 25/02/2017 1 Sommario L APPROFONDIMENTO... 2 Obblighi di conservazione e registrazione... 2 Gli obblighi di CONSERVAZIONE... 2
Introduzione all antiriciclaggio negli studi professionali. Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze
Introduzione all antiriciclaggio negli studi professionali Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze Introduzione all antiriciclaggio negli studi professionali Ordine dei Dottori
GDPR e obblighi antiriciclaggio
Politecnico di Torino, 23/11/2018 Dati: un tesoro da tutelare efficacemente in azienda GDPR e obblighi antiriciclaggio Cap. Giuliano Ciotta Comandante della Sezione Riciclaggio Nucleo di Polizia Economico
LE PRINCIPALI NOVITA DELLA IV DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO
LE PRINCIPALI NOVITA DELLA IV DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO Convegno STEP Italy «IV Direttiva antiriciclaggio: prime considerazioni sul decreto attuativo» Roma, Camera dei Deputati 5 luglio 2017 Overview sulla
INDICE PRESENTAZIONE LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13
INDICE PRESENTAZIONE... 11 1. LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13 1. Profili evolutivi della normativa antiriciclaggio... 13 2. La IV Direttiva antiriciclaggio... 18 3. I presupposti
IV Direttiva Antiriciclaggio. Roma, 5 luglio 2017
Roma, 5 luglio 2017 Contesto nazionale ed internazionale Convergenza/coerenza fra principi e criteri della normativa antiriciclaggio e monitoraggio valutario nazionale ed internazionale; già presente nella
Sommario 1. RECEPIMENTO DELLA IV DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO: GUIDA PER I PROFESSIONISTI... 7
Antiriciclaggio Professionisti: le novità dopo il recepimento della IV Direttiva Sommario 1. RECEPIMENTO DELLA IV DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO: GUIDA PER I PROFESSIONISTI... 7 1.1. Evoluzione della normativa
Questionario Antiriciclaggio Maggio 2018
Questionario Antiriciclaggio Maggio 2018 Monte Titoli S.p.A. - Questionario antiriciclaggio Gentile Cliente, al fine di consentire a Monte Titoli S.p.A. la piena conformità alla disciplina di cui al d.lgs.
Le nuove indicazioni del Cndcec sull adeguata verifica della clientela
Approfondimenti monografici di Giovanni Barbato Le nuove indicazioni del Cndcec sull adeguata verifica della clientela Lineamenti generali Con le linee guida per l adeguata verifica della clientela del
ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO per gli Agenti Immobiliari. IIIa DIRETTIVA Europea - D.Lgs 231 /2007
ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO per gli Agenti Immobiliari IIIa DIRETTIVA Europea - D.Lgs 231 /2007 Documento puramente informativo redatto dall UFFICIO STUDI DI FIAIP per rispondere alle prime interpretazioni
Antiriciclaggio e antiterrorismo D.lgs. n. 90/ IV Direttiva antiriciclaggio Effetti sui professionisti e sulla relazione con il sistema bancario
Antiriciclaggio e antiterrorismo D.lgs. n. 90/2017 - IV Direttiva antiriciclaggio Effetti sui professionisti e sulla relazione con il sistema bancario Convegno Cambio di passo nell antiriciclaggio per
Antiriciclaggio Gli avvocati e l Antiriciclaggio La gestione dell archivio unico
Area: Corso: Antiriciclaggio Gli avvocati e l Antiriciclaggio La gestione dell archivio unico Autore: Luca Oldrini Responsabile ICT Ecoconsult Vercelli, 3 dicembre 2012 Pag. 1 di 27 Contenuti ed obiettivi
INDICE PRESENTAZIONE... 11
INDICE PRESENTAZIONE... 11 1. LINEAMENTI GENERALI SULLA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO... 13 1. Profili evolutivi della normativa antiriciclaggio... 13 2. La IV Direttiva antiriciclaggio... 18 3. Il D.Lgs.
CAPITOLO 1 - Riciclaggio, finanziamento del terrorismo e antiriciclaggio
SOMMARIO CAPITOLO 1 - Riciclaggio, finanziamento del terrorismo e antiriciclaggio 1. I delitti di riciclaggio e autoriciclaggio... 2 2. Riciclaggio e antiriciclaggio... 8 3. Le tecniche di riciclaggio...
L approccio basato sul rischio norme e metodologia
L approccio basato sul rischio norme e metodologia 2 Forum Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili 26 settembre 2018 Roberto Ciciani Direttore Generale Prevenzione Utilizzo Sistema Finanziario
LA NUOVA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO. Alla luce del decreto di recepimento della IV Direttiva comunitaria
LA NUOVA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO Alla luce del decreto di recepimento della IV Direttiva comunitaria ODCEC VERONA Commissione Antiriciclaggio 7 Novembre 2017 Legge 5 luglio 1997 n. 197 Decreto legislativo
CORSO ANTIRICICLAGGIO. Le Regole Tecniche emanate dal Consiglio Nazionale
itolo evento CORSO ANTIRICICLAGGIO 1 Le Regole Tecniche emanate dal Consiglio Nazionale Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze itolo evento CORSO ANTIRICICLAGGIO 2 Regola tecnica
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. Regole Tecniche*
Regole Tecniche* In materia di procedure e metodologia di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, di controlli interni, di adeguata verifica, anche semplificata,
ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI REGGIO CALABRIA Commissione Antiriciclaggio
ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI REGGIO CALABRIA Commissione Antiriciclaggio Adempimenti antiriciclaggio per i professionisti Reggio Calabria, 17/03/2018 Relatore Dr. Domenico Romeo Soggetti obbligati, adempimenti,
Adempimenti antiriciclaggio dei professionisti: l obbligo di adeguata verifica e l identificazione del titolare effettivo
Approfondimenti monografici di Giovanni Barbato Adempimenti antiriciclaggio dei professionisti: l obbligo di adeguata verifica e l identificazione del titolare effettivo I professionisti in questi ultimi
SCHEDA CLIENTE. Luogo di identificazione Data di identificazione. Persona Fisica. Nome. Cognome. Nato a/il. Residenza anagrafica
Codice Progressivo Univoco (CPU): N. del / / SCHEDA CLIENTE RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE Luogo di identificazione Data di identificazione Persona Fisica Nome Cognome Nato a/il Residenza
Antiriciclaggio: gli obblighi dei professionisti
Antiriciclaggio: gli obblighi dei professionisti Dr. Nicola Forte Torino, 20 ottobre 2015 19/05/2015 1 Riferimenti normativi Con il D.Lgs. N. 56 del 20 febbraio 2004 è stata recepita in Italia la II Direttiva
Milano, 24 aprile 2019
Milano, 24 aprile 2019 REGOLAMENTO IVASS N. 44 DEL 12 FEBBRAIO 2019 DISPOSIZIONI ATTUATIVE VOLTE A PREVENIRE L UTILIZZO DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE E DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI A FINI DI RICICLAGGIO
QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231)
Filiale nr. Convenzione nr. QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231) Gentile Convenzionato, i dati personali da riportare nel presente modulo sono raccolti per adempiere
ANTIRICICLAGGIO 2019: LE NUOVE REGOLE TECNICHE DEL CNDCEC
GIORNATA DI STUDIO BOLOGNA ANNO FORMATIVO 2019 FIRENZE MILANO ROMA TORINO TREVISO UDINE VERONA GIORNATA DI STUDIO ANTIRICICLAGGIO 2019: LE NUOVE REGOLE TECNICHE DEL CNDCEC CITTÀ, DATE E ORARI TORINO NH
Studi professionali: gli adempimenti antiriciclaggio
Teresa Aragno (Commercialista in Cuneo) Studi professionali: gli adempimenti antiriciclaggio 1 Definizione di titolare effettivo La persona fisica per conto della quale è realizzata un operazione o un
MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE TABELLA DI CONCORDANZA concernente la bozza di decreto legislativo di attuazione della Direttiva (UE)2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio
OGGETTO: Avvocati: obblighi antiriciclaggio
Informativa per la clientela di studio N. 160 del 19.10.2016 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Avvocati: obblighi antiriciclaggio Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo
Il riciclaggio consiste nel rimettere in circolazione nell economia legale denaro derivante da attivita illecita
Il riciclaggio consiste nel rimettere in circolazione nell economia legale denaro derivante da attivita illecita L autore del reato non deve aver concorso nel reato presupposto, cioe deve esserci diversita
Prot Roma, 19 dicembre 2007
Prot. 125367 Roma, 19 dicembre 2007 Oggetto: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 14 dicembre 2007 Supplemento Ordinario, n. 268
Sintesi delle novità del D.Lgs. 90/2017
Gian Luca Monge (Commercialista in Cuneo) Sintesi delle novità del D.Lgs. 90/2017 1 Quadro normativo Il 4 luglio 2017 è entrato in vigore il D.Lgs. 90/2017 che ha recepito nel nostro ordinamento la cd.
Adeguata verifica della clientela
Gli adempimenti antiriciclaggio per i professionisti (aggiornato con le novità del d.l. 78/2010) a cura del GRUPPO DI STUDIO ANTIRICICLAGGIO di OPEN Dot Com Spa www.opendotcom.it antiriciclaggio@opendotcom.it
Schema del d.lgs. di recepimento della IV direttiva antiriciclaggio Sintesi
Schema del d.lgs. di recepimento della IV direttiva antiriciclaggio Sintesi Il testo, predisposto dal MEF, all esame delle autorità di settore, contiene le seguenti principali novità: Art. 1 (Definizioni):
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA BERGAMO società cooperativa ATTESTAZIONE DI ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE DA PARTE DI TERZI
Mod. 07c-3 - rev.02-06/11/2015 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA BERGAMO società cooperativa ATTESTAZIONE DI ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE DA PARTE DI TERZI [ ] La Banca Agenzia di ATTESTA CHE - il sig.
CONVEGNO TELEMATICO. Antiriciclaggio: questioni ed aspetti operativi Verso l adozione della IV direttiva
CONVEGNO TELEMATICO Antiriciclaggio: questioni ed aspetti operativi Verso l adozione della IV direttiva Roma, 17 novembre 2016 L organizzazione dello studio notarile per l adeguata verifica in materia
PROCEDURA APERTURA POSIZIONE CLIENTE. All accettazione dell incarico, scritto o non scritto il referente costituisce il dossier del cliente.
PROCEDURA APERTURA POSIZIONE CLIENTE 1) FORMAZIONE DOSSIER CLIENTE All accettazione dell incarico, scritto o non scritto il referente costituisce il dossier del cliente. Il dossier deve contenere, compilato
Fiscal Flash La notizia in breve
Fiscal Flash La notizia in breve N. 1 08.01.2016 Manuale antiriciclaggio Manuale operativo emanato dal CNDCEC Categoria: Antiriciclaggio Sottocategoria: Varie La disciplina antiriciclaggio, dettata dal
Obbligo di comunicazione delle infrazioni al divieto di trasferimento di contanti e titoli al portatore oltre soglia
Teresa Aragno (Dottore Commercialista) Obbligo di comunicazione delle infrazioni al divieto di trasferimento di contanti e titoli al portatore oltre soglia 1 Trasferimento di contante È vietato il trasferimento
IL REGISTRO DEI TRUST
IL REGISTRO DEI TRUST Presupposti di obbligo di iscrizione ed elementi fondanti Correlazione con il registro dei Titolari effettivi delle società Coordinamento con normativa fiscale e conseguenze 1 UFFICIO
ANTIRICICLAGGIO: RISPOSTE A QUESTIONI PROBLEMATICHE
ANTIRICICLAGGIO: RISPOSTE A QUESTIONI PROBLEMATICHE Le seguenti risposte a quesito sono state condivise dalla Commissione Antiriciclaggio ed approvate nella seduta del CNN del 13 settembre 2012 D.1. Si
QUESITO 1. n Cliente conferisce incarico ad un CED per la tenuta della contabilità.
QUESITO 1 n Cliente conferisce incarico ad un CED per la tenuta della contabilità. l CED a sua volta si rivolge ad un Professionista per la consulenza fiscale, effettuata anche direttamente al Cliente.
Questionario di adeguata verifica (KYC)
Questionario di adeguata verifica (KYC) Normativa Antiriciclaggio - d.lgs. n. 231/2007 (e successive modificazioni). Obblighi di adeguata verifica della clientela. Gentile Cliente, al fine del corretto
SEZIONE A: DATI IDENTIFICATIVI DELL INTESTATARIO DEL RAPPORTO O DELL OPERAZIONE E INFORMAZIONI SULLA NATURA DEL RAPPORTO O DELL OPERAZIONE 2
Modulo di identificazione e adeguata verifica del cliente effettuata da Veneto Sviluppo S.p.A. 1 ai sensi degli artt. 19 e seguenti o dell art. 28 D.Lgs. 231/2007 SEZIONE A: DATI IDENTIFICATIVI DELL INTESTATARIO
QUESTIONARIO PER LA DUE DILIGENCE DELLA CONTROPARTE (IN OPERAZIONI IMMOBILIARI)
QUESTIONARIO PER LA DUE DILIGENCE DELLA CONTROPARTE (IN OPERAZIONI IMMOBILIARI) INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 D. LGS. N. 196/2003 (CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI) Ai sensi del D.lgs.
QUESTIONARIO PER ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA D.Lgs. 231 del 21/11/2007 come modificato dal D.Lgs.90 del 25/05/2017
QUESTIONARIO PER ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA D.Lgs. 231 del 21/11/2007 come modificato dal D.Lgs.90 del 25/05/2017 Gentili clienti, Al fine di adempiere agli obblighi di cui al decreto legislativo
Persona fisica: Dipendente Imprenditore Libero professionista Lavoratore autonomo. Non occupato Casalinga Studente Pensionato Altro
Allegato 1 MODULO PER L IDENTIFICAZIONE E L ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA (Artt. 15 e ss. D. lgs. 231/2007) INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 D. LGS. N. 196/2003 (CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI
ANTIRICICLAGGIO E TITOLARE EFFETTIVO: ISTITUZIONE DI UN APPOSITA SEZIONE DEL REGISTRO DELLE IMPRESE
Gennaio 2018 ANTIRICICLAGGIO E TITOLARE EFFETTIVO: ISTITUZIONE DI UN APPOSITA SEZIONE DEL REGISTRO DELLE IMPRESE 1. D. Lgs. 90/2017 Il D. Lgs. 25/05/2017, n. 90 ( Decreto ), in attuazione della Direttiva
Adempimenti antiriciclaggio per i professionisti: le principali novità del d.lgs. 90/2017
Adempimenti antiriciclaggio per i professionisti: le principali novità del d.lgs. 90/2017 1 Sommario 1. Gli adempimenti previsti dal decreto e la loro operatività... 3 2. Definizioni (art. 1)... 4 3. Analisi,
INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 D. LGS. N. 196/2003 (CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI)
Intestato a: MODULO PER L'IDENTIFICAZIONE, L'ADEGUATA VERIFICA DEL CLIENTE E LA VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO (AI SENSI DEL D.LGS. N 231 DEL 21.11.2007
Le nuove regole antiriciclaggio. Novità e adempimenti per i professionisti
Le nuove regole antiriciclaggio. Novità e adempimenti per i professionisti Palmi, 19 gennaio 2018 Locri, 20 gennaio 2018 dott. Annalisa De Vivo ASPETTI INTRODUTTIVI ASPETTI INTRODUTTIVI LA QUARTA DIRETTIVA
Modulo per l adeguata verifica della clientela
Modulo per l adeguata verifica della clientela Commerfidi Soc. Coop. Sede legale: Via Enzo Baldoni, 23 97100 Ragusa Registro Imprese/C.F./P.I.: 00247670888 Tel.: 0932/251377 Fax: 0932/259493 E-mail: info@commerfidisicilia.it
D. LGS. 21 NOVEMBRE 2007 N. 231 ASSOLVIMENTO DEGLI OBBLIGHI RAFFORZATI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA A DISTANZA
D. LGS. 21 NOVEMBRE 2007 N. 231 ASSOLVIMENTO DEGLI OBBLIGHI RAFFORZATI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA A DISTANZA Art. 21 - Obblighi del cliente
PARTE I - ASPETTI GENERALI E DEFINIZIONI. Provvedimento Banca d Italia 21/12/ Circolare Ministero dell Economia e delle Finanze 19/12/
Pocket MAP 1 in collaborazione con aggiornato al Provvedimento Agenzia delle Entrate 28/04/2008 ANTIRICICLAGGIO NORMATIVA E PROCEDURE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE PARTE I - ASPETTI GENERALI E DEFINIZIONI
LE RECENTI NOVITA SULL ANTIRICICLAGGIO FOCUS SULLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DI BANCA D ITALIA: ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA E TENUTA DELL AUI
LE RECENTI NOVITA SULL ANTIRICICLAGGIO FOCUS SULLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DI BANCA D ITALIA: ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA E TENUTA DELL AUI SOMMARIO DEGLI ATTI Avv. Barbara Bandiera Studio Legale
IL RUOLO DEGLI ORGANI DI CONTROLLO
IL RUOLO DEGLI ORGANI DI CONTROLLO Dott.ssa Lucia STAROLA Diretta 1 dicembre 2008 REVISORI CONTABILI (art. 13) Chi a) SOCIETÀ DI REVISIONE ISCRITTI ALBO CONSOB b) PERSONE FISICHE SOCIETÀ DI REVISIONE ISCRITTI
Mod. n. 51 rev. 05 del 06 novembre COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA BERGAMO società cooperativa
Mod. n. 51 rev. 05 del 06 novembre 2015 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA BERGAMO società cooperativa MODULO IDENTIFICAZIONE TITOLARE EFFETTIVO (1) (Modulo da sottoporre al soggetto presente) Il sottoscritto
Fiscal News N Antiriciclaggio: ambito applicativo. La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 321 22.11.2013 Antiriciclaggio: ambito applicativo Operazioni e prestazioni oggetto di adeguata verifica Categoria: Antiriciclaggio Sottocategoria:
Le regole tecniche antiriciclaggio per i dottori commercialisti e gli esperti contabili
CIRCOLARE MONOGRAFICA ANTIRICICLAGGIO Le regole tecniche antiriciclaggio per i dottori commercialisti e gli esperti contabili Chiarimenti sulla valutazione del rischio e sulla conservazione dei documenti,
Questionario Operazioni Occasionali
Questionario Operazioni Occasionali INDUSTRIAL AND COMMERCIAL BANK OF ICBC Milan Branch informa che ai sensi dell art 15 e 18 del Decreto Legislativo 231/2007 è tenuta all osservanza degli obblighi di
Direttiva 2006/70/CE della Commissione del 1 agosto 2006, recante misure di esecuzione della Direttiva 2005/60/CE
ANTIRICICLAGGIO NORMATIVA E PROCEDURE Decreto Legislativo 231/2007 D.LGS 231/2077 NORMATIVA DI RIFERIMENTO. Direttiva 2005/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005, relativa alla
FORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO PER INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RETI DI DISTRIBUZIONE
2016 FORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO PER INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RETI DI DISTRIBUZIONE SP Consulting Srl www.spconsulting.name Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting offrono
Teoria e casi pratici nell applicazione della normativa antiriciclaggio secondo il D.lgs. N. 231/2007 e successive modifiche dal D.lgs. 90/2017.
COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Teoria e casi pratici nell applicazione della normativa antiriciclaggio secondo il D.lgs. N. 231/2007 e successive modifiche dal D.lgs. 90/2017. Formazione 2 livello
Antiriciclaggio: la Regola Tecnica n. 2 del CNDCEC - Adeguata verifica della clientela
Mercoledi' 13/03/2019 Antiriciclaggio: la Regola Tecnica n. 2 del CNDCEC - Adeguata verifica della clientela A cura di: Studio Valter Franco Premessa Il CNDCEC, quale Organismo di autoregolamentazione,
Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n Normativa antiriciclaggio OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA
Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231 - Normativa antiriciclaggio OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA Gentile Cliente, al fine del corretto assolvimento degli obblighi antiriciclaggio previsti
SCHEDA CLIENTE. Luogo di identificazione. Data di identificazione. Persona Giuridica RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE
Codice Progressivo Univoco (CPU): N. del / / SCHEDA CLIENTE RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE Luogo di identificazione Data di identificazione Persona Giuridica Denominazione o ragione Sociale