Valutazione stress lavoro correlato
|
|
- Geronimo Vinci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Valutazione stress lavoro correlato art. 28 D.Lgs 81/2008 Integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi Redatto dal Dirigente Scolastico: prof. Luigi Antolini OLBIA, 29 DICEMBRE 2010, PROT. N
2 PREMESSA In materia di tutela della sicurezza sul lavoro, vi sono state tramite il decreto legislativo 9 Aprile 2008 n.81 delle disposizioni integrative e correttive. Tra le novità è rilevante il concetto di salute che dall Organizzazione Mondiale della Sanità viene definito come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità. Questa definizione rappresenta la premessa per la garanzia di una tutela dei lavoratori anche attraverso un adeguata valutazione del rischio stress lavoro correlato. All interno della psicologia del lavoro il concetto di rischio cambia, non è più in stretta ed unica relazione con un eventuale danno per la sua salute fisica ma si è esteso al suo benessere psicofisico quindi alla integrità complessiva della persona. Le linee di prevenzione vanno quindi in due direzioni: da una parte verso la diminuzione del rischio, dall altra verso il benessere. Le persone per la loro salute non hanno bisogno solo di non farsi male, hanno bisogno di sviluppare le proprie potenzialità, di star bene sul lavoro, di apprendere, di creare. In questa prospettiva, è elaborato il presente documento che da un lato, fornisce alla Dirigenza e agli operatori della scuola una mappatura dei livelli di rischio e, dall altro, indica possibili piste di intervento volte a migliorare, in modo incrementale, il clima di lavoro e, più in generale, il benessere dei lavoratori. PRESENTAZIONE ISTITUTO Il Liceo scientifico L. Mossa di Olbia è l unico Liceo scientifico presente in città. Esso è costituito da un edifico storico, denominato convenzionalmente ala vecchia, e da un corpo di costruzione più recente collegato al primo. Il personale è costituito in maggioranza da un nucleo stabile per continuità di servizio. Gli avvicendamenti di docenti sono stati determinati, nel corso degli ultimi tre anni scolastici, da pensionamenti e, solo in minima parte, da trasferimenti volontari. Esiste una percentuale residuale di docenti che cambia con cadenza annuale per effetto dei meccanismi di nomina sui posti vacanti. Per quanto riguarda il personale ATA, si sono registrati 2 trasferimenti a domanda. ORGANICO (al momento della stesura del documento) MASCHI FEMMINE TOT DOCENTI AA AT CS TOT INFORMAZIONI GENERALI CARATTERISTICHE QUANTITÀ Giorni complessivi di assenza per malattia nel corso del precedente anno scoalstico (INPS) (non si conteggia la maternità) Giorni complessivi di assenza per infortunio nel corso del precedente anno 15 scoalstico (INAIL) N di infortuni occorsi nel corso del precedente anno scolastico 1 N di denunce per malattie professionali nel corso del precedente anno 0 scolastico N di richieste di trasferimento/mobilità pervenute nel corso del precedente 6 anno scolastico N di licenziamenti per giusta causa e/o giustificati motivi 0 N di dipendenti con orario ridotto 3 2
3 N di dipendenti con contratto a tempo indeterminato 75 N di dipendenti con contratto a tempo determinato 19 N di nuovi dipendenti e collaboratori nel precedente anno scolastico 11 N di dipendenti e collaboratori andati via nel precedente anno scolastico 4 N richieste di visite mediche straordinarie medico competente 4 N di procedimenti disciplinari 0 N di giorni di ferie non godute 107 N di reclami o cause in corso da parte dell'utenza 0 CRITERI Il presente documento è redatto secondo i dettami dell art. 28 D.Lgs 81/2008 e secondo quanto disposto all Accordo Europeo Sullo Stress Sul Lavoro (8/10/2004). I dati sono stati raccolti attraverso l autosomministrazione di un questionario predisposto ad hoc che ha inteso indagare le seguenti aree di rischio: 1. SODDISFAZIONE 2. QUALITÀ DELLE RELAZIONI 3. CULTURA ORGANIZZATIVA 4. INNOVAZIONE 5. INTERFACCIA CASA LAVORO 6. CARICO DI LAVORO 7. AMBIGUITÀ DI RUOLO 8. RICONOSCIMENTO DI RUOLO 9. AMBIENTE 10. SALUTE PSICOFISICA Le aree di indagine scelte si caratterizzano per le seguenti peculiarità: SODDISFAZIONE La soddisfazione lavorativa è intesa come una sensazione di piacevolezza nel compiere il proprio lavoro che viene percepito come rispondente alle proprie esigenze e ai propri bisogni e valori. Gli item sono stati costruiti in modo da cogliere le componenti cognitiva ed affettiva della soddisfazione lavorativa. CULTURA E ORGANIZZAZIONE La vita organizzativa è guidata e condotta da un insieme di pratiche, norme informali non scritte, abitudini, linguaggi, valori sottesi, assunti di base circa il valore dell uomo nel proprio lavoro, le modalità di direzione e gli stili di leadership che la caratterizzano e la differenziano dalle altre organizzazioni. Il senso di appartenenza e la condivisione della cultura organizzativa migliorano la prestazione e prevengono il disagio. QUALITÀ DELLE RELAZIONI I vari attori coinvolti nella scuola, nella vita scolastica, appartengono sia all organico scolastico che agli studenti e alle loro famiglie, con un intreccio complesso di relazioni attraverso le quali si espleta la propria attività lavorativa, educativa e di insegnamento, e dalle quali si riceve sostegno o indifferenza. INNOVAZIONE La resistenza al cambiamento vissuta in un ideale di vita irrealistico secondo cui la vita debba permanere in uno stato di stasi perenne, porta ad uno scompenso continuo e ad una frustrazione invalidante. Chi trova nel cambiamento e negli imprevisti stimoli e opportunità che consentono di migliorare la propria vita, sperimenterà benessere nonostante gli impliciti disagi dovuti alla transizione. 3
4 INTERFACCIA CASA/LAVORO Problemi di natura familiare possono indebolire l attenzione, la concentrazione e, in definitiva, la performance lavorativa; altrettanto dicasi dell effetto del lavoro nel contesto familiare. Situazioni di squilibrio possono ridurre la qualità della vita a lavoro e/o in famiglia. CARICO DI LAVORO Il carico di lavoro quando è eccessivo o cadenzato da elevati ritmi può danneggiare la salute del lavoratore. Un senso di inadeguatezza percepito in relazione alle responsabilità e alle richieste lavorative possono essere causa di stress. AMBIGUITÀ DI RUOLO Ruoli non chiaramente definiti, sovrapposizione o sconfinamenti della propria attività lavorativa in altre attività non previste dalla propria posizione lavorativa, pongono il lavoratore in uno stato di tensione e di stress. RICONOSCIMENTO DI RUOLO Sentirsi apprezzati e riconosciuti per il proprio lavoro dalla scuola e dalla società, è un prerequisito del benessere lavorativo. AMBIENTE L ambiente fisico in cui si espleta e si sostanzia la propria attività lavorativa deve possedere requisiti di salubrità, ergonomia e confort, anche attraverso un adeguata climatizzazione e luminosità dei locali, nonché attraverso la disponibilità di strumenti e attrezzature adeguate. SALUTE PSICOFISICA Lo stress prolungato ha un effetto deleterio sullo stato di salute psichica, fisica ed emotiva delle persone. Si è indagato, seppure superficialmente, su quest area onde poter tastare il polso sugli esiti della prestazione e dell ambiente lavorativo in termini di salute personale. In appendice al documento viene riportato il questionario completo anche della sezione socio anagrafica. L individuazione delle aree, degli item e l elaborazione dei dati sono frutto del lavoro congiunto con altri Dirigenti Scolastici sotto la supervisione di esperti del Dipartimento di Psicologia dell Università degli Studi di Cagliari nell ambito di un seminario promosso dall Ufficio Scolastico Regionale della Regione Sardegna. ANALISI DEI DATI Per ciascuna area è stato calcolata la media e la deviazione standard degli item in essa contenuti. Ciò ha permesso di ottenere il grado di accordo sul dato medio espresso dal personale. È stata quindi calcolata la media e la deviazione standard delle medie delle aree. Questa media diventa il punto discriminante per individuare le aree a rischio. Il punteggio medio di ciascuna area viene comparato con la media generale ottenendo un indice di rischio secondo le indicazioni contenuti nella seguente tabella: 4
5 Mx= media generale M= media d Istituto ds= deviazione standard d Istituto M<Mx-ds Mx-ds<M<Mx Mx<M<Mx+ds Mx+ds<M<Mx+2 ds M>Mx+2ds RISCHIO TRASCURABILE Non viene compiuta alcuna azione correttiva ma si attua una prevenzione primaria. RISCHIO RISCHIO MEDIO MEDIO BASSO ALTO Zona di incertezza. L area che presenta punteggi all interno di questa fascia deve essere monitorata nel tempo. Azioni di prevenzione primaria nel rischio medio basso e prevenzione secondaria nel rischio medio alto. RISCHIO ALTO Si deve intervenire, se possibile, per ridurre le cause del rischio. Azioni di prevenzione secondaria. RISCHIO CRITICO Salvo limiti normativi si deve intervenire prontamente con azioni mirate a ridurre il disagio. Prevenzione terziaria. RISULTATI DELL ANALISI DEI DATI Hanno risposto al sondaggio 37 docenti, pari al 65% dell organico attivo al momento della somministrazione del questionario, e 12 ATA, pari al 63% del personale in organico. Area SODDISFAZIONE Rischio: medio alto Area QUALITÀ DELLE RELAZIONI Rischio: medio alto Area CULTURA ORGANIZZATIVA Area INNOVAZIONE Area INTERFACCIA CASA LAVORO Rischio: medio alto nel documento] Area CARICO DI LAVORO Area AMBIGUITA DI RUOLO 5
6 Area RICONOSCIMENTO DI RUOLO Rischio: alto Area AMBIENTE Area SALUTE PSICOFISICA Rischio: medio alto Dall indagine non sono emersi dati significativi riferibili a rischi connessi alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro. CONDIVISIONE DEI RISULTATI I risultati sono stati oggetto di condivisione svoltasi secondo le seguenti modalità: A. Prima analisi dei dati e discussione sulle strategie di comunicazione degli stessi e di prevenzione riferite alle aree indagate: Riunioni ristrette con il Servizio di prevenzione e Protezione e con il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza; Riunione dello staff di Presidenza. B. Restituzione dei dati e confronto fra gli addetti: Collegio dei docenti Riunione con il personale ATA. C. Pubblicazione dei report del Questionario sull Intranet di istituto. STRATEGIE E INTERVENTI La maggior parte delle aree di indagine, 9 su 10, evidenzia un livello di rischio medio, con una tendenza verso il basso per quanto riguarda i contenuti del lavoro e verso l alto per quanto riguarda il contesto. Si tratta comunque di aree e di dimensioni che necessitano di interventi di prevenzione primaria e secondaria tesi a monitorare i processi e migliorare la qualità degli elementi che caratterizzano il contesto lavorativo. Sono state individuate le seguenti strategie funzionali alle finalità di cui sopra: informazione, sensibilizzazione e formazione del personale Diffusione di documentazione e di articoli relativi alla salute psicologica sul lavoro attraverso l intranet della scuola e incontri periodici del personale; formazione - E stato avviato un percorso di formazione, tenuto da un esperto in psicologia del lavoro, che si pone i seguenti obiettivi: 6
7 Apportare conoscenze circa il reale rischio di usura psicofisica dei docenti e del personale ATA Favorire il riconoscimento precoce di segni e sintomi del DMP. Favorire il monitoraggio individuale, autodiagnosi, orientamento alla cura tramite appunto il riconoscimento e l autovalutazione. Abbattere stereotipi diminuendo ansia e aumentando la condivisione nei momenti di disagio mentale piuttosto che il ritiro sociale. Illustrare tecniche e reazioni di adattamento allo stress (positive e negative) Spiegare che la visita in CMV (Commissione Medica di Verifica) non è un danno da parte del dirigente scolastico verso il docente ma un diritto/tutela del docente. - Partecipazione a un indagine sul Burn out degli insegnanti condotta dalla ASL n. 2 di Olbia e al relativo Convegno che si è tenuto nel mese di ottobre I risultati dell indagine dovranno essere restituiti a tutto il personale docente a cura dell esperto responsabile della ricerca. Tenere regolarmente riunioni dei gruppi di lavoro e fra il DS e i referenti dei progetti e delle attività Le riunioni di gruppo offrono l occasione: di chiarire i ruoli, le responsabilità ed i poteri di ciascuno di precisare le attese, gli scopi e gli obiettivi di ciascuno di condividere l informazione sulle scelte fondamentali della scuola e le strategie attivate di discutere dei problemi esistenti e di esprimere le soluzioni di confrontarsi con il superiore e con i colleghi di valutare se il carico di lavoro rispetta i limiti dei lavoratori Potenziare la strategia organizzativa che promuove leadership diffusa e partecipazione ai processi decisionali Migliorare la comunicazione interna attraverso l uso delle Nuove Tecnologie Sito della scuola Intranet Bacheca elettronica caselle di posta elettronica per ciascun docente creata nel dominio del sito web creazione di uno spazio di discussione in cui ogni lavoratore può esprimere, anche in forma anonima, indicazioni e commenti su problemi e criticità riguardanti il clima di lavoro e i processi organizzativi, proponendo ipotesi di miglioramento. Installare nell atrio principale una cassetta in cui ogni addetto può inserire messaggi che esprimano lamentele e/o evidenzino problemi. Il contenuto dei messaggi sarà periodicamente visionato dal Servizio di Prevenzione e protezione al fine di elaborare una lista di problemi da analizzare in un ottica di riduzione e/o eliminazione degli stessi. Rivedere l assetto dell organigramma al fine di individuare e chiarificare aree di ambiguità rispetto a ruoli e compiti assegnati. Incentivare i momenti e le occasioni di socialità e relax fra il personale Es. Festa di Istituto, Pranzo di fine anno, Incontri a tema. 7
8 Somministrare un questionario sul clima organizzativo entro la fine di ciascun anno scolastico e prevedere un momento di restituzione e condivisione dei dati al fine di valutare criticità ma anche punti di forza e miglioramenti in progress. Una sola area, RICONOSCIMENTO DI RUOLO, presenta un rischio alto. Si ritiene che i fattori che lo determinano siano prevalentemente dipendenti da variabili e dinamiche afferenti al contesto sociale e culturale esterno. Tali variabili sono correlabili alle incertezze e difficoltà che hanno determinato una svalorizzazione del ruolo dell insegnante, sia in termini di percezioni che in termini di debole riconoscimento sociale. Il disagio che ne scaturisce non è quindi direttamente aggredibile attraverso le strategie ed i processi interni all organizzazione. L area in questione dovrà comunque essere oggetto di monitoraggio attraverso le future azioni di rilevazione che saranno adottate. Essa potrebbe beneficiare indirettamente di un miglioramento delle altre componenti che costituiscono il clima organizzativo di questo Liceo. Olbia, 29 dicembre 2010 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Luigi Antolini) 8
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliLa valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina
La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico
DettagliCOMUNE DI MONTESPERTOLI
OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliPRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE Via Prolungamento Piazza Gramsci Tel. e Fax: 0836/575455 e-mail: itcmartano@lycosmail.com Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Salvatore Trinchese" http://utenti.tripod.it/martanoscuole
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliRELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Dipartimento della Programmazione - D.G. per gli Affari Internazionali Ufficio V Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali
DettagliQuestionario di interessi professionali Q.I.P.
Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA
BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA Analisi integrata dello stress lavoro-correlato e degli Standard 1 e 4 HPH Marco Rizzo 1, Maria Peresson 1, Fabio Aizza 1, Francesca Larese Filon 2 1. ASS
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliIndagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina
Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina La U.O.S.D. Comunicazione Integrata Aziendale, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma (CdL Scienze Magistrali
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliSistema di valutazione della performance
COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliRELAZIONE SUL PROCESSO DI AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI 1 GRADO E LICEO SCIENTIFICO Via Cupello n.2-86047 Santa Croce di Magliano (CB) Tel 0874728014 Fax 0874729822 C.F. 91040770702 E-mail
DettagliPROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA
Verona, 15 dicembre 2008 PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Risultati di implementazione del modello Sistemi di Gestione per
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliAggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliCOMUNICAZIONE AZIENDALE
Pag. 1/8 Redatto: E. Brichetti Versione: 01 Data emissione: Ottobre 2014 Firma Data Rivisto: Approvato: M.L. Orler M.L. Orler Distribuito a: Personale CLA e Parti Interessate esterne all Azienda Pag. 2/8
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliGentile Dirigente Scolastico,
Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello
DettagliSISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente
DettagliIstituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA) con Sede Coordinata di Palagianello PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Anno scolastico /14 versione definitiva Premessa
DettagliEDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ: un esperienza sammarinese
EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ: un esperienza sammarinese Dott.ssa Silvia Stefanelli Psicologa Scolastica e di Comunità Osservatorio Giovani - Dipartimento della Formazione (Università degli Studi della Repubblica
DettagliLinee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons
Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliCARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO
CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano. E' presieduto
DettagliNEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato
NEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato STRESS - DEFINIZIONE RISPOSTA DELL ORGANISMO AD OGNI TIPO DI SOLLECITAZIONE In linea generale identifica una condizione in cui l individuo
DettagliStress - Panorama legislativo
Lo Stress lavoro-correlato La valutazione del rischio stress lavoro correlato Stress - Panorama legislativo Accordo- quadro Europeo 8 ottobre 2004 Art. 28 del D.Lgs. n.81/2008 Valutazione del rischio stress
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliSCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI
SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF
DettagliIL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1
VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliIL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE
IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliINDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.
www.iacpignataromaggiore.it Proc.09 Stesura del POF INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.ARCHIVIAZIONI SCOPO Questa
DettagliAO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliFORMAZIONE DEI LAVORATORI. Prevenzione e sicurezza sul lavoro. Formazione dei lavoratori. www.megaitaliamedia.com 1/5. parte generale.
FORMAZIONE DEI LAVORATORI Durata: 5 54 Slide 1 di 14 Prevenzione e sicurezza sul lavoro FORMAZIONE DEI LAVORATORI parte generale D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art. 37 Slide 2 di 14 14% dei lavoratori =
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliVSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliCOMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE
COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato
DettagliScuola Primaria di Marrubiu
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliArea POTENZIAMENTO Scientifico
Area POTENZIAMENTO Scientifico ALLEGATO 5c Necessità di miglioramento Il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche, teso sia all individuazione di percorsi funzionali alla premialità
DettagliRisultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte
Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliRegolamento del servizio di tutorato. (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008)
Regolamento del servizio di tutorato (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1 - L istituto del tutorato... 3 Articolo 2 - Obiettivi generali e specifici... 3 Articolo 3 - I tutor...
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliSistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente
Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività
DettagliCustomer Satisfaction Survey 2011 Indagine sui principali servizi amministrativi e di supporto per il personale docente. Sintesi dei risultati
Customer Satisfaction Survey 2011 Indagine sui principali servizi amministrativi e di supporto per il personale docente Sintesi dei risultati Caratteristiche dell indagine Periodo di svolgimento: 20/12/11
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliStandard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro
Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze
DettagliPeer Review. e Visita in Loco
Peer Review e Visita in Loco Prima di effettuare la visita presso la Facoltà, il gruppo di esperti viene informato sui principali documenti che sono alla base del progetto pilota e delle sue procedure:
DettagliSCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO FASE -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO La valutazione dello stress lavoro correlato prevede la compilazione di una Check
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO COSA E LO STRESS Lo stress è una risposta naturale dell organismo che permette di affrontare situazioni percepite come problematiche
DettagliCOMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso
COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO
DettagliGentile Dirigente Scolastico,
Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto
DettagliStefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.
Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa
DettagliCentro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliSERVIZIO CIVILE NAZIONALE
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Criteri e modalità di selezione Criteri autonomi di selezione dell ente presentati ed approvati unitamente al progetto Le procedure di selezione proposti in progetto e con esso
DettagliIndagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011
Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliProgetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012
Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE Via De Concilii, 13 83100 AVELLINO Tel. 0825.1643241 Fax 0825. 1643242 E-mail: AVTD03000B@istruzione.it PEC: AVTD03000B@PEC.ISTRUZIONE.IT Sito web: www.itcamabile.it
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliGuida alla compilazione delle schede di valutazione
Valutazioni 2013 Guida alla compilazione delle schede di valutazione Servizio di Programmazione e Controllo 2 INDICE 1 Introduzione... 4 1.1 Modalità di compilazione e di consegna... 4 1.2 Compilazione
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
Dettagli