Tiziana Bossis Cristina De Carluccio Analiste del Comportamento. 5 C.D. Giugliano in Campania (Na) Gennaio - Aprile 2018
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- Ladislao Bonetti
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1 Tiziana Bossis Cristina De Carluccio Analiste del Comportamento 5 C.D. Giugliano in Campania (Na) Gennaio - Aprile 2018
2 Breve storia dell analisi del comportamento e dell analisi del comportamento verbale Teorie acquisizione del linguaggio: Chomsky e Skinner Curriculum iniziale: le prime abilità Mand Tact Imitazione
3 Comportamento dell ascoltatore Ecoico Intraverbale Visuo-spaziale Gioco Sociale Prerequisiti accademici
4 Breve accenno alcune abilità del curriculum intermedio e avanzato: Accademico: letto-scrittura/ conteggio Routine di gruppo Richieste per informazioni Comprensione di istruzione complesse Descrizioni complesse e ragnatela intraverbale Il gioco di ruolo, gioco co-operativo, gioco di gruppo con regole
5 ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO
6 Secondo le teorie tradizionali (come quelle di Chomsky, Piaget, Brown, Brunner, etc) lo sviluppo del linguaggio è un processo biologico innato, non dovuto a fattori ambientali ma sotto il controllo di meccanismi cognitivi interni che accettano, classificano, codificano e immagazzinano le informazioni.
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8 Posizione innatista: Il linguaggio infantile non è una rozza imitazione del linguaggio adulto, bensì un processo attivo, creativo e guidato da regole. Il linguaggio è un insieme di regole che il bambino deve scoprire a partire da quelle più generali e semplici per arrivare a quelle più specifiche e complesse. L acquisizione del linguaggio è un processo attivo di scoperte di regole e di verifica di ipotesi.
9 Secondo Chomsky l apprendimento per imitazione e l insegnamento da parte degli adulti non hanno alcun ruolo nello sviluppo del linguaggio. Poiché il bambino è creativo nell usare il linguaggio, è capace di produrre espressioni mai sentite prima, il contesto ambientale e l insegnamento dell adulto non hanno influenza sullo sviluppo del linguaggio.
10 Nel 1957, Skinner scrive il libro Verbal Behavior nel quale offre un interpretazione comportamentale del linguaggio. In contrapposizione alle teorie tradizionali, Skinner sostiene che il linguaggio non è un processo cognitivo innato o relativo allo sviluppo ma piuttosto che il linguaggio è comportamento verbale, che può essere spiegato al meglio attraverso le stesse variabili ambientali che rendono ragione di ogni altro comportamento.
11 TEORIE TRADIZIONALI (CHOMSKY, PIAGET, BROWN, BRUNER) APPROCCIO COMPORTAMENTALE (SKINNER) LINGUAGGIO Processo biologico innato controllato da meccanismi cognitivi interni che «lavorano» le informazioni UNITA DI ANALISI: parole, frasi, forma (fonemi, morfemi, sintassi, grammatica,...) Espressivo e ricettivo LINGUAGGIO Comportamento verbale governato dalle stesse variabili ambientali di qualsiasi altro comportamento Meglio compreso sulla base degli stimoli ambientali che lo precedono (antecedenti) e che lo seguono (conseguenze) UNITA DI ANALISI COMPORTAMENTALE: funzione CATEGORIE FUNZIONALI: operanti verbali (mand, tact, ecoico, )
12 Il comportamento è studiato attraverso la contingenza a tre termini. Antecedente Comportamento Conseguenza A B C MO/Sd Risposta Rinforzo Estinzione Punizione
13 Antecedente: prima del comportamento - Controllo dello stimolo - Motivazione (MO) Comportamento - Forma della risposta (qualsiasi comportamento) Conseguenza: segue immediatamente il comportamento - Rinforzo - Estinzione - Punizione
14 Comportamento verbale Comportamento non verbale Mand (Richiesta) Tact (denominazione) Ecoico (Vocale) Intraverbale (rispondere a domande) Comportamento dell ascoltatore (ricettivo)
15 Mand (richiesta): chiedere ciò che si vuole. o dalla nascita a 12 mesi: mand non-vocali (pianto) o 12 mesi: gesto deittico, la prima parola o 24 mesi: 2 parole (nome e verbo) o 36 mesi: mand per informazione
16 Tact (denominazione): dire il nome o identificare oggetti, azioni, eventi. o 12 mesi: una parola o 24 mesi: due parole (nome e verbo) o 36 mesi: almeno 500 parole
17 Ecoico (imitazione vocale): ripetere ciò che si è sentito. o dalla nascita a 6 mesi suoni universali o 6-12 mesi: suoni che si sentono durante le attività giornaliere o 12 mesi: ripetizioni di fonemi e combinazioni, approssimazioni di parole
18 Intraverbale (risposta a domande): rispondere a domande o conversare quando le parole sono sotto il controllo di altre parole. o 30 mesi: risposta ad una parola, nel tempo cresce la complessità e la lunghezza della produzione, o 48 mesi: frasi complete
19 COMPORTAMENTO NON VERBALE Vuole acqua..va verso il frigo.prende acqua COMPORTAMENTO VERBALE Vuole acqua...dice acqua...interlocutore consegna segna acqua indica acqua piange scambia una carta calcia scrive acqua Dire acqua è un comportamento movimento dei muscoli dell apparato vocale che produce gli stimoli acustici.
20 Curriculum iniziale le prime abilità
21 Una richiesta per un oggetto desiderato, attività, azione o informazione. Es. dire «acqua» perché si ha sete, dire «Ipad» perché lo si vuole. Antecedente Comportamento Rinforzo Motivazione dire acqua consegnare per l acqua acqua
22 Dire il nome o identificare oggetti, azioni, eventi, ecc. Es. dire acqua perché la si vede. Antecedente Comportamento Rinforzo Vedere dire acqua l adulto l acqua dice bravo
23 Rispondere a domande o conversare, completare le parole di una canzone o di una frase Es. pronti partenza.via, come ti chiami?...francesco Antecedente Comportamento Rinforzo Adulto dice Francesco l adulto dice Come ti chiami? bravo
24 Ripetere ciò che si è sentito. Es. dire caramella dopo che qualcun altro ha detto caramella Caramella caramella Antecedente Comportamento Rinforzo L insegnante dire caramella adulto dice dice caramella bravo
25 Comportamento dell ascoltatore (recettivo): eseguire istruzioni o compiere azioni motorie in risposta a quanto viene detto da qualcun altro. Es. consegnare una caramella a chi ci ha chiesto dammi una caramella. Antecedente Comportamento Rinforzo L adulto dice mi consegnare la l adulto dice Dai una caramella caramella bravo
26 Insegnare ai nostri studenti a reagire agli stimoli verbali prodotti dagli altri (ruolo di listener) e comportarsi verbalmente come speaker, influenzando il comportamento degli altri ottenendo rinforzi dall ambiente.
27 Le visioni tradizionali del linguaggio si concentrano sulla del linguaggio a) Funzione b) Struttura
28 In contrasto, Skinner si concentra sulla del linguaggio a) Funzione b) Struttura
29 Il discorso orale è la sola forma del comportamento verbale a) Vero b) Falso
30 Il linguaggio dei segni è una forma di comportamento verbale a) Vero b) Falso
31 Scrivere è una forma di comportamento verbale a) Vero b) Falso
32 È questo un esempio di tact? Dire «biscotto» unicamente come risultato di vedere un biscotto a) Si b) No
33 È questo un esempio di tact? Fare il segno di biscotto unicamente come risultato di vedere un biscotto a) Si b) No
34 È questo un esempio di tact? Dire «biscotto», quando i biscotti non sono a vista, ma quando Sara (che usualmente consegna i biscotti) entra nella stanza a) Si b) No
35 È questo un esempio di tact? Prendere un biscotto dopo che qualcuno ci ha chiesto prendi un biscotto a) Si b) No
36 È questo un esempio di mand? Dire «biscotto» alla persona che in passato ci ha consegnato dei biscotti a) Si b) No
37 È questo un esempio di mand? Dire biscotto dopo aver sentito qualcuno che dice «biscotto» a) Si b) No
38 Tact o mand? Dire «aiuto» mentre stai spostando un divano a) Tact b) Mand
39 Tact o Mand? Dire «questo divano è pesante» dopo aver spostato il divano a) Tact b) Mand
40 Dire «Dan» quando senti qualcuno che dice «Din, Don» a) Tact b) Mand c) Intraverbale
41 Marco dice «pizza» quando qualcuno gli chiede «Quale è il tuo cibo preferito?» a) Ecoico b) Intraverbale c) Tact
42 Dire «buongiorno» dopo che l insegnante ha detto «buongiorno» a) Comportamento dell'ascoltatore b) Ecoico c) Intraverbale
43 Dire «Ciao» dopo che qualcuno ti ha detto «Buongiorno» a) Ecoico b) Comportamento dell'ascoltatore c) Intraverbale
44 È un comportamento dell ascoltatore? Aprire la porta quando qualcuno ci dice «apri la porta» a) Si b) No
45 È un comportamento dell ascoltatore? Dire «naso» quando qualcuno ti chiede «cosa c è sopra la tua bocca?» a) Si b) No
46 Intraverbale o comportamento dell'ascoltatore? Consegnare un immagine del numero 5 quando l insegnate chiede «dammi 5» a) Intraverbale b) Comportamento dell'ascoltatore
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48 Sociale Iniziale Le persone come Stimolo per ricevere rinforzo Contatto oculare e attenzione condivisa Verbale: Funzione e struttura Discriminazione condizionale visiva e per selezione (recettivo non mediato) Comunicazione: richiesta Stabilire vocabolario di base in ogni classe operante: oggetti e azioni Imitazione generalizzata Accademico Struttura: parola singola Copiatura e coloritura
49 Obiettivi: - Fornire sistema di comunicazione funzionale - Ridurre i comportamenti problema - Insegnare abilità nuove/funzionali - Insegnare le autonomie di base - Facilitare l inclusione nella comunità/scuola - Rendere più omogeneo possibile il quadro di sviluppo del soggetto
50 ABILITA PRESCOLASTICHE Colorare, scrivere, leggere, contare, calcolare GIOCO Indipendente Funzionale Simbolico interattivo LINGUAGGIO Recettivo/ espressivo/ Intraverbale ABILITA SOCIALI Linguaggio sociale Interazione sociale Regole sociali Abilità di gruppo ABILITA MOTORIA Bucco facciale /fino/grosso PERCEZIONE Visuo spaziale
51 Il mand è l unico operante che beneficia direttamente il parlante È la prima forma di comportamento verbale acquisita nei parlanti Individui con ritardi evolutivi tendono a sviluppare richieste problematiche Saper denominare o ripetere una parola non significa saper usare quella parola come richiesta
52 Scegliere il sistema di comunicazione adeguato alle competenze del bambino: Vocale: quando il bambino ripete le parole Con segno o con immagini: quando il bambino non è in grado di usare il linguaggio parlato o non è comprensibile
53 Parole collegate ad una forte MOTIVAZIONE Parole collegate ad item che permettono prove multiple (ad es. caramelle, patatine, puzzle, lego) Non insegnare: Parole aspecifiche: è mio, dammi, ancora, per favore, si. Parole che si riferiscono a categorie generali mangiare, bere, gioco.
54 Mand rinforzatori visibili (oggetto mostrato):chiede rinforzatori visibili per motivazione diretta Es. insegniamo la richiesta di torta quando la torta è presente e il bambino è motivato a chiedere torta
55 Creare una catena per insegnare diversi Mand in sequenza Es. insegnare a richiedere foglio e colori per azione motivante di colorare
56 Mand per azione: chiede di eseguire azioni rinforzanti Es. spingi, lancia
57 Mand per attenzione: chiede l attenzione in maniera generica, attende lo sguardo e poi chiede il rinforzatore o l azione specifica Es. il bambino vuole il libro ma l insegnante è impegnata in un altra attività, il bambino richiede l attenzione chiamando o toccando l insegnante, l insegnante si gira e il bambino richiede il libro.
58 Organizzare un gioco o un attività che sia stata già condizionata come rinforzo per il bambino Il compagno avrà il controllo del gioco, dell attività o dell edibile e consegna l item preferito o parti di un gioco o di un attività Quando il bambino inizierà liberamente ad accettare il rinforzo e inizierà a mostrare interesse per il compagno (contatto oculare con il compagno, si muove in direzione del compagno, ecc) il compagno trattiene l item o l attività permettendo al bambino l opportunità di chiederla. Se il bambino non emette alcuna richiesta entro 3-5 secondi, il compagno prompta il mand. Tutti i prompt devono venire dal compagno così che il bambino inizi a chiedere al compagno e non all adulto.
59 Antecedente Comportamento Conseguenza Il bambino mostra interesse per un oggetto/cibo/ attività Il bambino ripete la parola L insegnante consegna ciò che il bambino ha chiesto L insegnante dà il prompt ecoico
60 Antecedente Comportamento Conseguenza Il bambino mostra interesse per un oggetto/ cibo/attività Il bambino fa il segno L insegnante consegna ciò che il bambino ha chiesto Prompt: modello o guida fisica
61 Insegnare il linguaggio dei segni a persone con autismo o altre disabilità dello sviluppo non interferisce con l acquisizione del linguaggio parlato I diversi movimenti motori associati ad ogni segno possono favorire lo sviluppo delle vocalizzazione. Il movimento associato ad ogni segno può fungere da suggerimento intrinseco per la vocalizzazione
62 Il tact è un comportamento verbale che è controllato da condizioni ambientali non verbali ed include nomi, azioni, aggettivi, pronomi, relazioni, ed altro.
63 Variabile di controllo: Stimolo non verbale Prodotto di risposta: vocale o con segni Rinforzatore: condizionato, sociale, generalizzato
64 Tact oggetti comuni: denomina gli oggetti comuni su domanda «cosa è?»+ presentazione stimolo visivo - Mostra oggetto + «che cosa è?» - Dice o segna sedia - Rinforzo sociale+tangibile
65 Nomi comuni e Nomi meno comuni Azioni Luoghi Forme Nomi personaggi
66 Tact oggetti comuni e meno comuni :animali/cibo denomina gli animali su domanda «cos è?» o «chi è?» o «che animale è?» + presentazione stimolo visivo - Mostra immagine + «che cosa è?» - Dice o segna cane, biscotto - Rinforzo sociale + tangibile
67 Tact azioni in 3d: denomina le azioni in 3d su domanda «che cosa fa?» + presentazione stimolo dal vivo - Mostra video di persona che mangia + «che cosa fa?» - Dice o segna mangia - Rinforzo sociale + tangibile
68 Tact luoghi: denomina luoghi su domanda «dove è?», «che stanza è?» + presentazione stimolo visivo Mostra immagine della cucina + «dove è?» Segna o dice cucina Rinforzo sociale + tangibile
69 Tact forme: denomina le forme su domanda «che forma è?» + presentazione stimolo visivo - Mostra cerchio + «che forma è?» - Dice o segna cerchio - Rinforzo sociale + tangibile
70 Tact nomi personaggi: denomina personaggi su domanda «chi è?» + presentazione stimolo visivo - Mostra immagine + «chi è?» - Dice o segna Peppa Pig - Rinforzo sociale + tangibile
71 Gioco del sacchetto Inserire all interno del sacchetto tutti gli oggetti che il bambino ha imparato a denominare, i compagni a turno estraggono un oggetto dal sacchetto e chiedono che cos è? Tutti i bambini rispondono in coro con i segni e il bambino può rispondere sia sotto istruzione sia sotto imitazione del gruppo. Le istruzioni e il rinforzo vengono consegnante esclusivamente dal bambino.
72 Lo stimolo è il modello del movimento che dovrà essere riprodotto il modello è dunque la variabile che controlla il comportamento imitativo La risposta imitativa segue immediatamente il modello Il modello e la risposta condividono similitudini formali
73 1. Lo studente impara ad imitare le azioni di altri, meccanismo di base per l apprendimento 2. L imitazione diventa la base su cui sono costruite altre importanti abilità (gioco, abilità sociali, autonomie) 3. È la base per modellare nuovi comportamenti
74 4. Aiuta a sviluppare le capacità di attenzione 5. Aumenta il controllo grosso-motorio: l equilibrio, la forza, la coordinazione 6. Aumenta la consapevolezza dell ambiente e l orientamento del proprio corpo nello spazio
75 Imitazione con oggetti: - l adulto svolge un azione con un oggetto, il bambino prende lo stesso oggetto e imita l azione dell adulto - Posizionare 3 oggetti sul tavolo, svolge un azione con un oggetto e dice «fai cosi» - Il bambino seleziona l oggetto tra i 3 e imita l azione - Rinforzo sociale + tangibile
76 Imitazione grosso motoria: su imitazione il bambino compie la stessa azione dell adulto - batte le mani e dice «fai cosi» - Il bambino batte le mani - Rinforzo sociale + tangibile
77 Imitazione fino motoria (dita e volto, dita e mani): su imitazione il bambino compie la stessa azione fino motoria dell adulto - fa il segno di OK e dice «fai cosi» - Il bambino imita il segno di ok - Rinforzo sociale + tangibile
78 Imitare durante le canzoncine Durante il circle time dedicare uno spazio alle canzoncine con i gesti. Se il bambino ha bisogno l insegnante fornirà prompt fisico
79 Imitare i pari Se l imitazione non si sviluppa in maniera spontanea creare delle occasioni dove il bambino possa imitare un compagno in rapporto 1:1. Sarà il compagno a dare l istruzione e a rinforzare
80 Rispondere non- verbalmente al comportamento verbale di un altra persona: -Selezionare/identificare stimoli quando vengono denominati: es. indica l acqua - Eseguire istruzioni specifiche, rispondere (non verbalmente) alle richieste di un altra persona. Es. passare l acqua su stimolo verbale «passami l acqua»
81 1. Aumenta la comprensione del linguaggio 2. Stabilisce collaborazione 3. Sviluppa attenzione 4. Imparare il nome di oggetti, azioni, concetti
82 Eseguire istruzioni di contesto: eseguire istruzioni in contesto e durante un attività che ha una routine di azioni in ordine - l adulto chiede al bambino metti dentro - Il bambino ripone i giochi nella scatola - Rinforzo sociale
83 Etichette recettive rinforzatori (indica immagini o consegna oggetti): seleziona le immagini o oggetti rinforzanti da un campo di 3 quando l adulto dice il nome. - posiziona 3 oggetti rinforzanti sul tavolo e dice «dammi libro» - il bambino seleziona e consegna il libro - Rinforzo sociale + tangibile
84 Istruzioni recettive senza oggetto (azioni motorie): esegue istruzioni recettive senza oggetto (azioni motorie) su stimolo verbale - chiedere al bambino «batti le mani» - il bambino batte la mani - rinforzo sociale + tangibile
85 Istruzioni recettive con oggetto: su presentazione di 3 oggetti sul tavolo esegue l istruzione richiesta con l oggetto specifico (schiaccia, scrivi, leggi) - Posiziona 3 oggetti (libro, maracas, fazzoletto) sul tavolo e dire «pulisci» - Il bambino seleziona il fazzoletto e pulisce - Rinforzo sociale + tangibile
86 Parti del corpo recettive: indica parti del corpo su istruzione verbale - Chiedere «dove è la testa?» - Il bambino si tocca la testa - Rinforzo sociale + tangibile
87 Etichette recettive oggetti comuni: seleziona le immagini o oggetti da un campo di 3 quando l adulto dice il nome. - posiziona 3 oggetti sul tavolo e dire «dammi scarpa» - il bambino seleziona e consegna la scarpa - Rinforzo sociale + tangibile
88 Rispondere in un piccolo gruppo ad istruzioni conosciute: - Risposta corale: rispondere con altri in un piccolo gruppo (anche intraverbale) - Risposta individuale: il bambino risponde quando si trova in un setting di gruppo - Aspettare che altri bambini rispondano: il bambino resta in silenzio ed aspetta che gli altri bambini rispondano a turno
89 Comportamento verbale a comportamento verbale con corrispondenza punto a punto Dire acqua dopo che qualcuno ha detto acqua Tipicamente, il rinforzo è sociale, condizionato e generalizzato
90 1. Costruire la base per il linguaggio parlato 2. Aumentare le vocalizzazioni 3. Dare forma all articolazione 4. Ridurre il parlare monotono e meccanico
91 Risposta verbale controllata da uno stimolo verbale, senza corrispondenza punto a punto È una risposta a qualcosa che una persona dice riguardo un oggetto, azione o proprietà fisicamente assente (rispondere a domande o portare aventi una conversazione) È la classe operante relativa all insegnamento della conversazione
92 1. Facilita l acquisizione di altri comportamenti verbali e non verbali 2. Prepara a rispondere rapidamente e accuratamente a parole e frasi 3. Gioca un ruolo importante per sostenere una conversazione
93 Completa canzoncine e filastrocche: «giro giro» alunno completa «tondo». «pronti, partenza» il bambino segna «via» Sono tutte risposte invariate
94 Completa frasi routine: davanti alla porta «apri la» alunno completa «porta», alunno mangia, l adulto dice «mangi la» l alunno dice «torta»
95 Dice animale su suono : «chi fa bau bau?» alunno segna o dice «cane» in assenza del cane Dice suono su animale: «come fa il cane?» alunno dice fa «bau bau»
96 Per funzione: «con cosa mangi?» l alunno segna o dice forchetta in assenza della forchetta «con cosa bevi?» l alunno segna o dice «bicchiere» in assenza del bicchiere
97 Domande sociali semplici: «come ti chiami?», «quanti anni hai?», «Dove abiti?»
98 1. Lo studente impara a mettere insieme elementi che sono associati 2. Aumenta l attenzione ai dettagli e la percezione degli oggetti (es. raggruppare oggetti di colore verde e oggetti di colore rosso) 3. Sviluppare un abilità che spesso viene usata nei giochi 4. Stabilire una base per sviluppare una classificazione recettiva ed espressiva (smistamento) 5. Sviluppare un abilità che può essere usata per introdurre concetti più avanzati (uguale, diverso)
99 Abbinamenti d identità per oggetto (prima identici e in seguito non identici): - 3D: tridimensionali: oggetti - 2D: bidimensionali: foto/immagini - Da 2D a 3D Abbinamenti d identità per forme Abbinamenti d identità per colore Sorting (smistamento)
100 In preparazione alle sessioni con i pari, bisogna identificare e insegnare abilità di gioco appropriate in sessioni uno-a-uno. La selezione delle abilità di gioco deve essere basata su quali abilità di gioco faciliteranno l interazione sociale e anche su quali giochi piaceranno di più allo studente. Il gioco deve essere appropriato all età. Quando lo studente ha imparato alcune abilità di gioco, iniziate l interazione con i pari con brevi sessioni. Per esempio, per 30 minuti.
101 Le prime due sessioni devono avere lo scopo di far sì che l esperienza sia altamente rinforzante sia per lo studente che per il pari. Il pari non deve essere in grado di dire che state facendo terapia. Il ruolo dell adulto dovrebbe essere il più informale possibile. Non strutturate troppo l attività, ma tenete a mente una direttiva su cui potete ritornare se il gioco si ferma o va in una direzione sbagliata
102 Assicuratevi di rinforzare il pari per un comportamento cooperativo. Aiutate il pari se necessario a chiedere e a dare direttive allo studente. Assicuratevi che lo studente risponda al pari. Non lasciate che il pari faccia cose per lo studente. Se lo studente prende un gioco al pari, fateglielo restituire. Se il pari pone una domanda all adulto, ditegli di farla allo studente. L adulto non deve diventare il punto focale dell interazione tra pari.
103 Il comportamento spontaneo deve sempre avere la precedenza sulla direttiva che vi siete posti. Non interrompete qualcosa di positivo che sta accadendo. Non siate troppo veloci nel dare direttive o aiuti in modo che ci sia un ampia opportunità perché si sviluppi un comportamento spontaneo. Sono fondamentali pari che abbiano buone abilità sociali, di gioco e di comunicazione.
104 Imitazione grafo-motoria Colorare disegni Identifica le forme Identificare e denominare le lettere Identificare e denominare i numeri Contare fino a 10 Istruzioni recettive lettere e numeri
105 Toilet training Intervalli progressivamente crescenti SR+ per pipì nel wc e dry check Iniziativa spontanea per il bagno Richiesta di andare in bagno
106 Mangiare Portare alla bocca Mangiare con le posate Varietà: almeno 3 alimenti per ogni gruppo Spalmare Tagliare con il coltello
107 O_Q imfg
108
109 Breve accenno alcune abilità del curriculum intermedio e avanzato
110 SOCIALE INTERMEDIO Attenzione e attività condivise come rinforzo: reciprocità ed estensione di commenti AVANZATO Interazione verbale come rinforzo: conversazione VERBALE: FUNZIONE E STRUTTURA Discriminazione condizionale in tact e intraverbale: oggetti ed eventi Ascoltatore (recettivo con mediazione verbale) Relazioni verbali (FCA) Desciminazione di oggetti e eventi presenti Struttura: frasi Discriminazione condizionale tact e intraverbale: argomenti Descrizione di eventi passati Ragionamento astratto:previsioni e inferenze, relazioni temporali Problem Solving e prospettiva altrui Struttura: multi-causali (discorso) ACCADEMICO Testuale (decodifica) e trascrizione (dettatura) e relazione numero quantità Operazioni di base, risoluzione problemi, comprensione e narrazione
111 Mand rinforzatori non visibili: chiede rinforzatori non visibili con o senza domanda «cosa vuoi?» Mand per azione: chiede di eseguire azione necessaria per il raggiungimento del rinforzo diretto Mand per rinforzo negativo: chiede la rimozione (pausa, no) di un attività Mand per informazione: l'informazione deve funzionare come rinforzo.
112 INTERMEDIE: Aggettivi (colori)/attributi Dice oggetto mancante Sensi Sì/no tact Tempo Mestieri
113 AVANZATE: Pronomi personali e possessivi Tempo dei verbi Rispondere a domande su eventi passati Descrivere eventi passati Comprensione della storia
114 INTERMEDIE Imita delle sequenze di azioni Imita modelli con i blocchetti Imitazione grafo-motoria AVANZATE Imitare frequenza e intensità Imita movimenti statici e cinetici
115 INTERMEDIE Consegna due oggetti Identifica stanze e luoghi Segue istruzioni a più livelli Concetti topografici Identifica i mestieri Identifica opposti Identifica le categorie Segue le istruzione con oggetti Andare da qualcuno a compiere un azione Riconoscere oggetti descritti
116 AVANZATE Identifica il possesso Escludere l oggetto estraneo Escludere un elemento Ritrova l oggetto che ti ho fatto vedere Ricettivo per categoria, attributo, funzione, caratteristica Ricettivo uguale-diverso Identifica le emozioni Selezionare immagini di interazioni sociali
117 INTERMEDIE Appaiare per criterio Ordinare sequenze temporali Costruzioni a specchio AVANZATE Ordina in maniera crescente e decrescente Sequenze logiche
118 INTERMEDIE Parlare di un argomento Problem solving Conversare con scambi multipli Simulare le emozioni Simulare lo stato psico-fisico Riconoscere oggetti descritti Porre domande Rievoca gli eventi
119 AVANZATE Commenti reciprocità verbale Mantiene la conversazione Fornire spiegazioni Concetto di vero - falso Raccontare una storia Ieri oggi domani La linea del tempo Comunicare gli stati di malessere Comprende il valore dei soldi Descrivi come
120 INTERMEDIE Lettura dei fonemi Lettura sillabica Lettura parole Appaiamento articoli Quantità numero AVANZATE Scrivere la lettera mancante Riconoscere la punteggiatura Leggere le forme interrogative Dettato Costruzione logica delle frasi Completare o scrivere la parola mancante
121 SIETE ANCORA VIVI?
122 12 2
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