Le malattie professionali registrate secondo il modello MALPROF nelle Marche nel biennio

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1 Le malattie professionali registrate secondo il modello MALPROF nelle Marche nel biennio A cura di Aldo Pettinari Regione Marche Introduzione Le malattie professionali stanno assumendo un interesse ed attenzione crescente derivante da una aumentata percezione del binomio rischio-danno e quindi di una maggiore richiesta di salute e benessere nei luoghi di lavoro. MP denunciate suddivise per anno e ZT evento (Fonte NFI) ZONA ASL Anno ASUR/ZT01 Pesaro ASUR/ZT02 Urbino ASUR/ZT03 Fano ASUR/ZT04 Senigallia ASUR/ZT05 Jesi ASUR/ZT06 Fabriano ASUR/ZT07 Ancona ASUR/ZT08 Civitanova marche ASUR/ZT09 Macerata ASUR/ZT10 Camerino ASUR/ZT11 Fermo ASUR/ZT12 San Benedetto del Tronto ASUR/ZT13 Ascoli piceno TOTALE La tabella mostra come nella Regione Marche, il numero delle denunce di Malattie Professionali siano raddoppiate dal 2000 al 2010 tale trend, come nel resto di Italia, secondo gli analisti ed epidemiologi non riflette un reale peggioramento dello stato di salute negli ambienti di lavoro, quanto piuttosto un miglioramento nella rilevazione dei dati, verificando di fatto un atteggiamento più critico e responsabile da parte degli attori della sicurezza aziendale, dei lavoratori, dei Patronati, dei Medici certificatori e delle Istituzioni. Ciò nonostante si ritiene che il fenomeno delle Malattie lavoro correlate sia ancora enormemente sottostimato.

2 Ruolo della Regione La Regione Marche, recependo l Accordo Stato - Regioni di cui al DPCM 17/12/2007 Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ha individuato come prioritario l attuazione di azioni miranti all emersione delle malattie lavoro correlate anche attraverso il miglioramento della raccolta e la registrazione delle segnalazioni da parte dei Servizi di Prevenzione dell ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale), anche al fine di contribuire alla costruzione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP). Il Sistema di Sorveglianza MalProf ha preso il via nella Regione Marche sperimentalmente nel Attualmente aderiscono anche se non omogeneamente 6 delle 13 Zone Territoriali in cui la Regione è suddivisa, rappresentando il 45% dell intera popolazione. Il Piano Regionale per la Prevenzione ha dato un ulteriore impulso avendo quale obiettivo la messa a regime su tutto il territorio del sistema di sorveglianza. A tale scopo nel febbraio 2010 si è svolto un evento formativo regionale per sensibilizzare tutti gli operatori delle 13 ZZ.TT. Ulteriore attenzione è riposta nel IV Protocollo di intesa tra la Regione Marche e l INAIL in materia di salute e sicurezza stipulato il 17/10/2011 che ha tra gli obiettivi il potenziamento del sistema informativo integrato per l emersione delle patologie lavoro correlate con particolare riferimento a quelle tumorali. Da alcuni anni nelle Marche opera il Centro Operativo Regionale (COR) del Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM)costituito presso l Università degli Studi di Camerino. Inoltre con Delibera di Giunta Regionale n 2229 del 28/12/2009 sono stati istituiti i Centri Operativi Regionali del Registro Nazionale dei Tumori Naso Sinusali (TUNS) e del Registro dei Tumori a bassa frazione eziologia (OCCAM), attivati presso il SPSAL di Civitanova Marche. In assenza di un Piano Nazionale sui tumori professionali, si è costituito nel 2011 un gruppo di lavoro regionale per la stesura di un Piano Regionale su cancerogeni e tumori occupazionali da svilupparsi nel triennio Una prima bozza del Piano è già stata presentata al Comitato di Coordinamento Regionale in materia di tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro (ex art. 7 D.Lgs. 81/08) in data 18/06/2012. Analisi dei Dati Fermo restando che ai Servizi PSAL delle ASL debbono arrivare tutte le denunce (Art. 139 DPR 1124/65) ed i Referti (Art 365 CP) di malattie Professionali o sospette tali e che tale obbligo è rivolto a qualsiasi medico che nel corso della propria attività si imbatte in una malattia lavoro correlata, allo stato attuale, il numero di segnalazioni che pervengono ai Servizi di Prevenzione dell ASUR sono di gran lunga inferiori rispetto al reale, ciò è verificabile raffrontando questo dato con il numero delle denunce contenute nei NFI per gli stessi anni 2009 e Le segnalazioni, per il biennio , inserite nel Sistema MaProf sono rispettivamente 457 per il 2009 pari al 47% di quanto contenuto nei NFI e 525 per il 2010 pari al 39%, rappresentando una copertura su tutto il territorio regionale pari al 22,7% per il 2009 ed al 19,6% per il 2010, lontano ancora dal valore Nazionale che per il 2010 è del 56,1%. Le evidenti differenze numeriche tra le ZZ.TT. interessate che si traducono in numeri irrisori in alcune rispetto ad altre è spiegabile con il fatto che ci troviamo in una fase sperimentale del Sistema, con le differenti risorse disponibili nei Servizi PSAL e più in generale nella diversa capacità del sistema globalmente inteso a far emergere il fenomeno. La classe di età anni è quella più interessata (Tab. 2) con il 41,6% nel 2009 ed il 45,3 % nel 2010 e tra questi lavoratori prevalgono le patologie croniche ed i tumori ovvero le patologie a più lunga latenza. Se si osserva la suddivisione della patologia per classi, in linea con quanto avviene a livello Nazionale sono in aumento le patologie ad etiologia multifattoriale (Tab. 3-4) legate alla

3 ergonomia ed organizzazione del posto di lavoro; seguono le patologie tradizionali come le ipoacusie da rumore e le dermatiti, mentre sono poche le segnalazioni che riguardano i tumori professionali. In particolare le patologie muscolo scheletriche nel loro insieme (rachide, tendinopatie, artropatie) con il 35% nel 2009 ed il 36,6% nel 2010 sono le prime per numerosità, seguite dalle Ipoacusie da rumore con il 12,3% nel 2009 ed il 10,1% nel Tra le patologie muscolo scheletriche spicca la Sindrome del Tunnel Carpale (STC) con il 18,6% nel 2009 ed il 22,9% nel 2010 peraltro prevalenti nel sesso femminile; le patologie del rachide rappresentano nel 2009 e nel 2010, rispettivamente il 21,7% ed il 20% delle segnalazioni. Tabella confronto dati Nuovi Flussi Informativi e Mal Prof anni Ben più bassi e sottostimati rispetto ai dati nazionali, i casi di tumori di probabile origine professionale che rappresentano solamente il 1,9% nel 2009 con 10 casi ed il 3,3% nel 2010 con 17: di questi il 30% sono tumori della pleura e del peritoneo da amianto (Tab.7) prevalenti nel settore metalmeccanico/manutenzione (Tab. 11). L incidenza dei soggetti stranieri (Tab 5) è nel 2009 del 4,4% e del 2,3% nel 2010 senza spiccate differenze di nazionalità. La più frequente fonte informativa di segnalazioni per i Servizi è rappresentata dall INAIL con il 53,6%, dai Patronati con il 22,5 % mentre scarso il contributo dei MC con solo il 2,4% (anno 2009) (Tab. 6). Tali dati non fanno altro che confermare quanto già rilevato da una indagine regionale del 2008 e riportato nelle tabelle seguenti, in cui si ha una visione di insieme di tutti i Servizi PSAL della Regione dove si notano interessanti differenze, utili ad indirizzare precise azioni correttive per migliorare il Sistema di Sorveglianza. Tabella confronto dati Nuovi Flussi Informativi e Mal Prof anni Z.T. Evento NFI Mal Prof % NFI Mal Prof % Fano , ,3 Jesi , ,0 Fabriano , ,6 Civitanova Marche , ,8 Fermo , ,4 Ascoli Piceno , ,0 TOTALE REGIONE , ,6

4 Fonte informativa delle denunce di malattie professionali nelle Marche Fonte: indagine interna maggio 2008 Fonte informativa delle denunce/segnalazioni di malattie professionali nelle diverse ZZ.TT. dell ASUR Marche (percentuale sul totale) Provenienza MP zt1 zt2 zt3 zt4 zt5 zt6 zt7 zt8 zt9 zt10 zt11 zt12 zt13 INAIL 25 48, ,7 51, , Patronati 3 7,6 1,5 25, , Di iniziativa 1 34,3 0, Magistratura 5 3, ,5 0, MC , , MMG 5 3, ,5 2 Medico ospedaliero Altro 3 20,5 20 6,25 13 Totale (%) Fonte: indagine interna maggio 2008 I casi con nesso causale positivo raggiungono il 44% nel 2009 ed il 34,1% nel La percentuale varia a seconda della classe di patologia a cui ci si riferisce con punte superiori al % per le patologie respiratorie, cutanee e tumorali, al 30 60% per le patologie muscolo scheletriche, con punte del 64,7% per la STC nel 2009 ed al 30 40% per la sordità da rumore (Tab 7-8). Per quanto riguardano i settori produttivi (ATECO 91) dei casi con nesso causale positivo, il più rappresentato è il settore lavorazioni cuoio e calzature con il 22,5% nel 2009 ed il 23,3% nel 2010 seguito dalle costruzioni rispettivamente con il 8,2% e 7,4%. (tab 9) Tali risultati risentono dell ambito territoriale di raccolta che in questo caso coincide con il polo cuoio - calzaturiero (Fermo Ascoli Macerata).

5 Nettamente al di sotto di quanto ci si potrebbe aspettare è il numero delle segnalazioni nel settore dell agricoltura 4,5% nel 2009 e 4,1% nel 2010, anche se è possibile anticiparne un incremento a partire dal Per altre patologie i casi riscontrati sono numericamente bassi per cui è impossibile trarre correlazioni precise tra malattie riscontrate positivamente e rischio specifico del settore produttivo. Per quanto riguarda la distribuzione per professioni (Tab.10) anche questa risente del territorio riguardando il 27,7% degli artigiani ed operai del tessile, cuoio e pelli nel 2009 ed il 28,5% nel 2010, seguono gli operai ed artigiani del settore metalmeccanico con il 8,8% nel 2009 ed il 17,8% nel 2010, quindi gli edili con rispettivamente il 6,5% ed il 8,8%. Prendendo in considerazione alcune patologie con nesso causale positivo e la loro distribuzione per ATECO 91 spicca la Sindrome del Tunnel Carpale che nel 2009 sono state 55 pari al 27,4 % del totale, mentre nel 2010 sono state 45 pari al 25,1% (Tab. 7) I settori maggiormente interessati, prevedibilmente sono quelli manufatturieri della lavorazione del cuoio, pelli e calzature con 36 casi (25,5%) nel 2009 e 26 casi (27,7%) nel 2010 ed il settore tessile abbigliamento con 55 casi (39%) nel 2009 e 35 casi (37,2%) nel 2010 (Tab.16). Le sordità da rumore pari solamente al 12,3% nel 2009 ed il 10,1% nel 2010 sono rappresentate dal settore metalmeccanico 31,5% nel 2009 e 19,4% nel 2010 seguite dalla lavorazione del legno e l edilizia.(tab ) Le patologie del solo rachide 21,7% nel 2009 e 20% nel 2010 sono prevalentemente rappresentate nel settore sanitarie 13,5% nel 2009 e 16,2% nel 2010.(Tab ) Per le Patologie Muscolo scheletriche in toto i settori maggiormente interessati sono il legno, abbigliamento e pelli con il 37% nel 2009 e 41,9% nel 2010, si segnala un 32,5% nelle calzature nel (Tab ) Focus sui tumori professionali Estrapolando i dati relativi ai tumori di origine professionale, nel 2009 sono pervenute 10 segnalazioni pari al 1,9% del totale e 17 nel 2010 pari al 3,3% (Tab. 7), di questi il 30% sono tumori della pleura e del peritoneo da amianto prevalenti nel settore metalmeccanico/manutenzione (Tab. 11). Per completezza si segnalano 2 casi di tumori nasali nel 2010, 2 casi di tumore della Vescica nel 2009 e 3 nel A testimonianza della evidente sottostima del fenomeno e del perché il sistema di sorveglianza ha necessità di crescere ed integrarsi con gli altri sistemi di registrazione esistenti, basti ricordare che il ReNaM ha nel suo archivio, per le Marche, ben 28 nuovi casi di mesotelioma per l anno di incidenza 2009 e 31 nuovi casi per l anno 2010.Una menzione specifica meritano inoltre i tumori naso-sinusali (TUNS), dei quali nelle Marche ci si attende un incidenza media di 10 nuovi casi all anno: attualmente il Centro Operativo Regionale (COR) delle Marche riesce a conoscerne in media soltanto 3 all anno. L applicazione dello studio OCCAM Occupational Cancer Monitoring finalizzato alla stima del rischio per i tumori di origine occupazionali per area geografica, sede d insorgenza, e comparto produttivo, effettuato nella Regione Marche nel periodo da Crosignani Calisti, ci da una indicazione sui casi annualmente attesi per ciascuna forma tumorale di possibile origine professionale. Di fronte a circa casi/anno di tumori osservati è ipotizzabile, tenuto conto che una percentuale compresa tra il 2 e l 8% è attribuibile a lavorazioni di sostanze cancerogene (Doll e Peto), dovremmo attenderci oltre 100 casi/anno di tumore di probabile origine professionale. E evidente quindi la sottostima del fenomeno solo in parte giustificabile con la difficoltà di stabilire un nesso eziologico con l attività lavorativa, con la lunga latenza tra esposizione e comparsa della malattia e la limitata conoscenza da parte delle strutture di cura dei rischi oncogeni in campo professionale.

6 Un miglioramento delle conoscenze sui tumori professionali nelle Marche è atteso dal prossimo Piano Regionale su cancerogeni e tumori occupazionali da svilupparsi nel triennio Nell attesa saranno utili i risultati provenienti dalle informazioni prodotte da alcune, pur piccole esperienze locali di ricerca attiva che attengono a carcinomi polmonari, carcinomi vescicali, leucemie, linfomi e mielomi multipli nonché neoplasie sparse di altre sedi. Tra le esperienze in corso si segnalano: ricerca dei tumori professionali di tutte le sedi mediante un progetto collaborativi tra lo SPSAL di Camerino e la Divisione di Oncologia dell Ospedale di Camerino. ricerca sulle leucemie, i linfomi e i mielomi multipli, tra lo SPSAL di Ascoli Piceno e la Divisione di Ematologia dell Ospedale di Ascoli Piceno. ricerca dei tumori vescicali di origine in tutto o in parte professionale tra lo SPSAL di Civitanova Marche e la Divisione di Urologia dell Ospedale di Civitanova Marche e Macerata. Piani Mirati di Sorveglianza (PMS) - controllo degli esposti ed ex-esposti nelle zone territoriali ASUR di Ancona, Senigallia e Civitanova Marche Conclusioni Le prospettive future prevedono la necessità di intraprendere azioni volte al miglioramento del flusso di informazioni ai Servizi sia dal punto di vista numerico che della qualità delle segnalazioni, e l avvio della ricerca attiva che favorisca l emersione di tecnopatie. Tuttavia la ricerca degli effetti a lunga distanza della esposizione a cancerogeni professionali, non può prescindere da criteri di affidabilità ed efficacia scientifica degli esami diagnostici, della loro reale utilità per una diagnosi precoce, per il miglioramento della prognosi e della qualità della vita. Di qui l avvio di una attiva collaborazione con l INAIL e l Università Politecnica della Marche e le strutture Ospedaliere volto all adozione e realizzazione di protocolli validati nella Regione per la sorveglianza sanitaria degli esposti ed ex-esposti Infine è necessario avere una maggiore conoscenza dei rischi anche attraverso la realizzazione di sistemi affidabili di registrazione degli esposti e delle esposizioni, ed una banca dati sulle bonifiche e buone prassi. Azioni che dovranno trovare una idonea collocazione all interno del prossimo Piano Regionale sui cancerogeni e Tumori Occupazionali per il triennio

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