Giovanni Plana Gli anni della formazione. Alberto Conte e Livia Giacardi Accademia delle Scienze - Torino

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1 Giovanni Plana Gli anni della formazione Alberto Conte e Livia Giacardi Accademia delle Scienze - Torino

2 Nel giorno 17 novembre 1870 alle ore 11 antimeridiane l Accademia Reale delle Scienze di Torino si trovava radunata sotto il portico del Palazzo Accademico per assistere all inaugurazione di un monumento in onore di Giovanni Plana GIOVANNI PLANA PRESIDENTE DELLA REGIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI TORINO MAESTRO SOVRANO DEL CALCOLO PENETRÒ I PIÙ RIPOSTI SEGRETI ARCANI DELL ASTRONOMIA FONDÒ SU SALDA BASE LA TEORIA DEL MOTO DELLA LUNA DIEDE OPERA AD ALTISSIME INVESTIGAZIONI È GLORIA D ITALIA IL SUO NOME SON LUME DELLA SCIENZA I SUOI SCRITTI VISSE ANNI 83 E MESI 2 MORÌ IN TORINO IL DÌ 20 GENNAJO 1864

3 GIOVANNI PLANA DIMORANDO IN QUESTO PALAZZO DAL 1807 AL 1832 SCRISSE LA TEORIA DEL MOVIMENTO DELLA LUNA PER DECRETO DEL COMUNE Il 15 novembre 1870 era stato inaugurato un busto nel palazzo dell Università GIOVANNI PLANA DA VOGHERA MATEMATICO E ASTRONOMO GRANDISSIMO DAL 1803 AL 1864 DUE GENERAZIONI ALLE ARDUE DISCIPLINE EDUCO CON FAMA DURATURA QUANTO LA SCIENZA

4 Giovanni Plana Voghera 6 novembre Torino 20 gennaio Socio Corrispondente Accademia delle Scienze di Torino 1811 Socio Nazionale Vicepresidente Presidente

5 Il contesto storico 9 dicembre 1798 il re Carlo Emanuele IV lascia Torino per trasferirsi in Sardegna. I Francesi e la neonata repubblica sono accolti con entusiasmo dai repubblicani effimera parentesi dell occupazione austro-russa 14 giugno 1800 i Francesi fanno ritorno in Torino in seguito alla vittoria di Napoleone a Marengo 1802 il Piemonte è annesso alla Francia Conseil d instruction publique il 2 messidor an X ( ): «Il y a long-tems qui le Conseil d'instruction publique s'était apperçu (sic) d'un certain ralentissement dans l'étude des mathématiques en Piémont». [Botta, Brayda, Giraud, p. 112] La riorganizzazione istituzionale voluta dai Francesi, diede impulso significativo all insegnamento universitario e alle scienze Prospero Balbo, rettore, realizza una feconda integrazione fra la tradizione piemontese e l innovazione francese [Romagnani 1890] Université Impériale - è istituita la Facoltà delle scienze matematiche e fisiche, sono create nuove cattedre ( astronomia, )

6 Un giovane ribelle 6 novembre 1781 Giovanni nasce a Voghera da Giovanna Giacobini e Antonio Maria Plana, agiato proprietario terriero Compie gli studi inferiori presso la Scuola Sant Agata di Voghera. Aprile 1796 innalza nel cortile della scuola un albero della libertà. Viene allontanato dalla città natale e inviato a Grenoble dagli zii per proseguire la sua istruzione.

7 Gli studi all École Centrale di Grenoble 1796 erano state inaugurate a Grenoble le Écoles centrales. Lo scopo di queste scuole era quello di formare la nuova generazione alle virtù repubblicane. Maggiore rilievo alle scienze: matematica, fisica, chimica, scienze naturali, erano introdotte le lingue vive, la storia e il diritto metodo di insegnamento: per le scienze si doveva procedere dall esperienza e dall osservazione per giungere in un secondo tempo ad una presentazione razionale della materia importanza alle applicazioni pratiche. Étienne B. de Condillac: è più proficuo educare prima i sensi degli allievi e poi la loro ragione, condurli a scoprire da soli le verità scientifiche e insegnare loro un metodo per acquisire le conoscenze, piuttosto che appesantire la loro mente con una massa di nozioni inerti.

8 Lezioni: dal 21 o il 22 novembre 21 o il 22 settembre. tre sezioni: dai 12 anni - scienze naturali, disegno e latino. dai 14 anni - matematica, fisica e chimica. dai 16 anni - lettere, grammatica, diritto e storia. Gli studenti avevano ampia libertà: programma su misura e dunque più interessante e stimolante. I corsi più seguiti erano quelli di disegno e di matematica: nel 1800 gli allievi del corso di disegno erano 143, quelli del corso di matematica 76 contro gli 11 di lettere [ADI, L L 520].

9 il primo anno dell École centrale di Grenoble, gli allievi erano 196 di cui 20 frequentavano per puro interesse senza essere regolarmente iscritti. Plana rimane tre anni a Grenoble. Il corso di matematica durava due anni: I anno - aritmetica, geometria piana, algebra e trigonometria (Algebra di L. Euler, ), II anno - geometria dello spazio, elementi di calcolo differenziale e integrale, con particolare attenzione alle applicazioni (Introductio in analysin infinitorum di L. Euler, ). Henri Beyle (Stendhal) ( ) Il professore era Sébastien-Henri Dupuy de Bordes ( ). "Dupuy, le bourgeois le plus emphatique et le plus paternel que j aie jamais vu, fut professeur de mathématiques, sans l'ombre de l ombre de talent. C'était a peine un arpenteur [ ] M. Dupuy nous expliquait les propositions comme une suite de recettes pour faire du vinaigre [ ] J aimais d autant plus les mathématiques que je méprisais davantage mes maîtres". [Stendhal, Vie de Henry Brulard, pp. 189, 218, 293].

10 André-Laurent Chabert ( ) conosceva «de bonnes recettes, mais ne montrait comment ces recettes naissent les une des autres» (p. 851). L uno e l altro «hypocrites comme les prêtres» (p. 856). È probabile che Plana frequentasse insieme a Stendhal Louis Gabriel Gros ( ), matematico membro del Jury Central d Instruction, solito a «mêler l éloge de la liberté aux notions d algèbre» e capace di introdurre la matematica non come la ricetta di un farmacista, ma con la passione, il ragionamento e la pazienza (pp ). Testi di Etienne Bézout, Charles Bossut e Joseph-François Marie (Abbé) Il condiscepolo di Plana Louis Crozet scriveva: «La science nous occupait beaucoup et nous ne rêvions qu à elle, nous y avions bien des prétentions et il est très probable que toujours nous nous sommes crus les premiers élèves de l Ecole centrale de Grenoble, la preuve est le profond mépris que nous avions pour tous les autres élèves Ainsi notre petite vanité nous portait à regarder comme sots tous ceux qui parlaient de science». [Stendhal, Œuvres intimes, Appendice 1, pp ].

11 Disegno tratto da Stendhal Vie de Henry Brulard. «Casse- cou sans rampes de fer (garde-fou) Escalier Cour du Collège Salle de dessin. H. Mon banc M. Salle de mathématiques D. M. Dupuy, homme de 5 p[ieds], 8 pouces, avec sa grande canne, dans son immense fauteuil Ses protégés, les élèves nobles - H. Moi, mourant d envie d être appelé pour monter au tableau et me cachant pour ne pas être appelé, mourant de peur et de timidité».

12 Plana si distinse in tutto il corso di studi: 1796 il primo premio di Disegno, i tre primi premi di Lettere, Matematica, Disegno il primo premio di Matematica. Ogni anno i premi banditi erano 9, uno per ogni materia e nel 1798 gli allievi, compresi i frequentanti, erano 406. Stendhal in una lettera alla sorella Pauline scrive: «Pour Plana, si rien ne le détourne, il sera un grand homme dans dix ans; j ai le plaisir d être son ami intime» [Stendhal, Correspondance, I, p. 49]. Al termine dei corsi Plana è giudicato idoneo a partecipare al concorso di ammissione all École polytechnique di Parigi e chiede l attestazione di buona condotta e di fedeltà repubblicana.

13 «Le préfet du département de l Isère, sur les attestations qui lui ont été données par les autorités constituées de Grenoble, certifie que le Cit. Jean-Antoine-Amedée Plana, élève à l Ecole Centrale de ce département, né à Voghera en Piémont, réside à Grenoble depuis 1790 (sic) chez son oncle qui y réside depuis 29 ans, et qui y est établi depuis 22 ; qu il s est fait inscrire sur le registre de la garde nationale; qu il à rempli tous les devoirs du citoyen français compatibles avec son âge, et qu il a constamment donné des preuves de son attachement au gouvernement républicain» [ADI, 3 K 64, e Maquet, p. 16]

14 Dall École Polytechnique all avvio di una prestigiosa carriera Il progetto di costituzione della scuola fu approvato il 7 vendémiaire an III ( ): «L enseignement de l École des travaux publics, qui réunira les connaissances nécessaires à tous les genres d ingénieurs, aura deux parties principales : les mathématiques et la physique. Ces deux sciences exactes doivent servir de bases solides aux études nécessaires pour tous les genres de constructions».[antoine F. de Fourcroy] Gaspard Monge ( ) La scuola doveva formare i quadri dei servizi tecnici, civili e militari, dello stato (artiglieria, genio militare, ingegneri-geografi, ingegneri per miniere, ponti e strade, ecc.), ma anche professori, industriali e studiosi. La selezione era basata unicamente sulla preparazione matematica e valutava le qualità civiche e patriottiche del candidato. Lazare Carnot ( )

15 Tre anni di corso Materie: primo anno - analisi e sue applicazioni alla geometria a tre dimensioni, geometria descrittiva, stereotomia, elementi di chimica, fisica generale e disegno; secondo anno - applicazioni dell analisi alla meccanica e all idrodinamica, applicazioni della geometria descrittiva ai servizi pubblici, in particolare all architettura, fisica generale, chimica e disegno; terzo anno - applicazioni dell analisi alle macchine, fortificazioni, fisica, chimica e disegno. Metodo: - alternanza di lezioni teoriche con quelle pratiche, - uso di laboratori scientifici, - ripetizioni e spiegazioni delle lezioni effettuate da allievi del terzo anno scelti fra i migliori (chef de brigade). I docenti: i maggiori matematici e scienziati dell epoca, quali Monge, Lagrange, Laplace, Berthollet, Hachette, Lacroix,

16 I testi: trattati più didattici Geométrie déscriptive (1799) e i Feuilles d analyse appliquée à la géométrie (1801) di Monge, Application de l algèbre à la géométrie di Monge e Hachette (1805), Traité Élémentaire de Calcul Différentiel et de Calcul Intégral (1802) di Lacroix, Traité de géodésie (1805) di Puissant, Traité de mécanique élémentaire (1801) di Francoeur, Exposition du système du monde (1796) di Laplace. opere di ricerca ad alto livello Théorie des fonctions analytiques (1797) di Lagrange Mécanique céleste ( ) di Laplace.

17 Napoleone nel cortile dell École polytechnique, 1814

18 Programma per l esame di ammissione all École Polytechnique,

19 Plana partecipò al concorso di ammissione alla scuola che si svolse a Lione nell autunno Su 74 candidati risultò nono. [AEP, Art. II.1, 1799]

20 Fu nominato chef de brigade [AEP, Registre de Matricule des Élèves ] [Conte, Giacardi 1990]

21 7 agosto 1804 Decreto del Prefetto del Dipartimento del Po relativo all ammissione degli studenti piemontesi al concorso per l accesso all Ecole Polytechnique piemontesi ammessi

22 I corsi all École polytechnique influenzeranno profondamente l opera scientifica di Plana sia per i temi di studio, sia per i metodi prescelti - opere a stampa, - 6 volumi manoscritti (redatti quasi tutti in francese) di circa 4000 pagine con oltre 800 lavori e note su letture fatte (perlopiù di autori francesi), con commenti o perfezionamenti di lavori altrui e qualche spunto originale. [Caparrini 2000]

23 La formazione all École polytechnique influenzerà anche il suo insegnamento universitario: - l'attenzione alle applicazioni - l importanza data all allievo: «Plana scrive L.F. Menabrea - fut certainement un des professeurs les plus habiles et les plus entraînants qui aient illustré une université. Il faisait assister, avec une lucidité extraordinaire l élève à la naissance des théories et en développait les conséquences avec une lucidité extraordinaire; il savait y intéresser par des applications ingénieuses qui en démontraient l'utilité» [Briguglio, Bulferetti 1971, p. 12] «Nel professare l Analisi Plana scrive F. Chiò fu un intelligente commentatore di Lagrangia colla scorta di Lacroix. Nell insegnare la meccanica più che a Lagrangia, egli tenne dietro a Poisson. Due qualità precipue distinguevano il suo insegnamento: un grande entusiasmo per le verità che andava svolgendo ed un interesse vivissimo verso l alunno che lo ascoltava».[chiò 1870, p. 11]

24 - 20 ventose an XI (11 marzo 1803) viene offerto a Plana un posto di professore presso l École d artillerie di Grenoble, che rifiuta: «Le C en Dupuy, prof. de mathématiques à l École centrale, m à fait part, Citoyen, du désir qu il a de vous voir à la place de professeur de l École d artillerie à Grenoble. Je partage à cet égard le vues de cet estimable professeur». [J.-B. Fourier a Plana, ADI, 3 K 74] -28 ventose an XI (19 marzo 1803) è nominato professore di matematica presso le Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria di Torino (Alessandria). Desiderio di insegnare astronomia all Università di Torino : «Pour te parler maintenant de la vie que je mène à Turin, je te dirai qu elle est assez monotone; je ne fréquente pas la société parce que par caractère je préfère la solitude à la compagnie de ces individus avec lesquels on peut s entretenir seulement de la pluie et du beau tems, et d ailleurs je connois que j ai beaucoup à faire pour me perfectionner dans une science dont je suis toujours plus épris à mesure que j avance Tu vois donc, mio adorato amico, que ma vie se passe à lire peu et à méditer beaucoup». [Plana a Stendhal 1804, Correspondance, p. 1079]

25 [AEP, VI 2 2, 1803]

26 - novembre del 1805 Plana è convinto di ottenere la nomina desiderata: «D après des lettres que j ai reçu de Paris, je ne tarderai pas à recevoir ma nomination de professeur d astronomie à l université de Turin. Ce titre que je souhaite avec ardeur me fait cependant trembler, quand je considère combien je serois malheureux si je ne parvenois pas à faire quelque chose qui puisse justifier l approbation de mes illustres protecteurs. Je crois avoir franchi toutes les difficultés qui placent un homme audessus du médiocre». [Plana a Stendhal 1804, Correspondance, p. 1130] In realtà la direzione dell Osservatorio astronomico passò a Anton Maria Vassalli Eandi, professore di fisica all Università di Torino e la cattedra di astronomia a Blanquet Duchayla. Delusione di Plana: «Plana vient de voir donner à un autre une place qu il espérait, il paraît qu il s en console presque entièrement avec le travail». [Stendhal, , Oeuvres intimes, p. 777]

27 1809 Mémoire sur l intégration des équations lineaires aux différences partielles du second et du troisième ordre (Mém Acad. I. Turin, 1811, perfeziona e semplifica risultati di Laplace e Legendre); Equation de la courbe formée par une lame élastique, quelle que soient les forces qui agissent sur cette lame (Mém Acad. I. Turin, 1811, Lagrange) 1810 Sulla teoria dell attrazione degli sferoidi ellittici (Mem. Mat. Fis. Soc. It. Sci., 1811) 1812 Mémoire sur divers problèmes de probabilité (Mém Acad. I. Turin, 1813, Laplace); su raccomandazione di Lagrange ottiene la cattedra di astronomia dell Università di Torino socio nazionale dell Accademia delle Scienze di Torino Joseph Louis Lagrange Plana frequenta l'osservatorio di Brera a Milano diretto da Barnaba Oriani. Qui incontra Francesco Carlini matura la decisione di elaborare una teoria completa del moto della luna. - 5 marzo 1813 è nominato direttore dell Osservatorio torinese. [ANP, F 17, 1607]

28 Restaurazione - 20 maggio 1814 Vittorio Emanuele I ritorna a Torino Nessuno sente più di me profonda la gratitudine che dobbiamo alla casa di Napoleone! ma bisogna lasciarlo dire perché così è la verità: vedere andarsene i Francesi fu allora un immensa, un ineffabile felicità. [M. d Azeglio, I miei ricordi, p. 88] Le scienze che erano state favorite e sostenute durante la dominazione francese anche dal punto di vista istituzionale, subirono un brutto colpo. La cattedra di Astronomia, ricoperta da Plana, viene soppressa perché istituita dai francesi. dicembre del ottiene la cattedra di Analisi infinitesimale presso l'università di Torino Ruolo di Prospero Balbo 1816 Plana è nominato professore di Meccanica razionale nella ripristinata Accademia Militare direzione degli studi matematici

29 1817 Plana è nominato astronomo reale Vittorio Emanuele I gli dà i fondi per una strumentazione più aggiornata e per trasportare la sede dell Osservatorio dal palazzo dell Accademia delle scienze su una delle torri di Palazzo Madama: «S.M. le Roi Victor Emmanuel qui avait eu la générosité d accorder les fonds nécessaires à l achât (sic) de ces instrumens, a daigné aussi prendre en considération la proposition que j avais eu l honneur de Lui soumettre, pour obtenir un local propre à la construction d un nouvel Observatoire. Après plusieurs projets discutés et rejetés, S.M. a ordonné que le nouvel Observatoire fût bâti, à ses frais, sur une des quatre Tours anciennes situées aux angles du Palais du Château (sic) Royal qu on voit, isolé, au milieu de la Place dite du Castello». [Plana 1928, pp. VIII-IX] 1817 Plana sposa Alessandra Lagrange figlia del fratello del celebre matematico J.-L.lagrange

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31 Triplice influenza della formazione di impronta francese: Ampiezza di interessi scientifici Carattere internazionale della ricerca - temi di ricerca - referenti - lingua francese - corrispondenza - riviste straniere su cui pubblica: Annales de Mathématiques pures et appliquées Journal de l Ecole Polytechnique Correspondance astronomique, geographique, Bulletins de l Académie Royale de Bruxelles Correspondance mathématique et physique de l Observatoire de Bruxelles Comptes Rendus Hebd. Académie des Sciences Paris Astronomische Nachtrichten Zeitschrift für Astronomie Monatliche Correspondenz zur Beförderung der Erd-undHimmels-Kunde Monthly Notices of the R. Astronomical Society [Elenco pubbl. in Caparrini 2000] Spirito liberale Intorno al 1819 Plana fu tra i collaboratori del gruppo milanese del Conciliatore a fianco di Silvio Pellico e Giovanni Berchet

32 Durante la reazione seguita ai moti rivoluzionari del 1821 Plana fu accusato di principii totalmente avversi al legittimo R.o Governo, ma riuscì ad evitare sanzioni per le seguenti motivazioni: Li professori controscritti non potendo avere che pochissima influenza sulla gioventù, tanto per la natura dei trattati che dettano, quanto per il piccolo numero di persone intervenienti alla loro scuola; e trattandosi altronde di persone di non ordinario ingegno, la Giunta è in senso che siano mantenuti, ma che si faccia loro sentire che il Governo non ignora la loro maniera di pensare che altamente disapprova come contraria alla qualità ed ai doveri di buon suddito e che spera che la loro regolare condotta all'avvenire lo dispenserà dal prendere la menoma dispiacevole misura a loro riguardo. [AST, Alta Polizia, Processi 1821] Inizia il periodo più fecondo dal punto di vista scientifico e delle grandi imprese:

33 Riferimenti bibliografici essenziali (ADI) Archives départementales de l'isère (AEP) Archives Ecole Polytechnique, Palaiseau (ANP). Archives Nationales, Paris (ASUT) Archivio Storico dell Università di Torino (BSA) Biblioteca della Scuola di Applicazione C. Agostinelli, Della vita e delle opere di Giovanni Plana, in Atti della Accademia delle Scienze di Torino, 99 (1965), pp F. Brayda, C. Botta, S. Giraud, Vicissitudes de l instruction publique en Piémont, Turin, de l Imprimerie de Félix Buzan, an XI (1802), p S. Caparrini, I manoscritti di Giovanni Plana dell Accademia delle Scienze di Torino. Catalogazione e note storiche, Quaderni CRISIS 1, Torino A. Conte, L. Giacardi, La matematica a Torino, in Ville de Turin , Torino, Città di Torino, 1990, pp , alle pp A. Conte, L. Giacardi, L apprendistato scientifico di Giovanni Plana ( ), in Osservar Le stelle. 250 anni di astronomia a Torino. La storia e gli strumenti dell'osservatorio Astronomico di Torino. A cura di A. Curir Silvana Editoriale, 2009, pp

34 A. Ferrari, Giovanni Amedeo Plana in Profili di maestri dell'ateneo torinese dal Settecento al Novecento, a cura di Renata Allio, Università degli Studi di Torino, 2004, pp A. Ferrari, C.S. Roero, Giovanni Plana, in La Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali di Torino , II, I Docenti, a cura di C.S. Roero, Torino, Dep. Sub. St. Patria, pp L. Giacardi, La Corte sabauda e il rinnovamento della ricerca scientifica in Piemonte nella prima metà dell Ottocento Annali del Centro Pannunzio, anno , pp A. Maquet, L'astronome royal de Turin Giovanni Plana ( ), un homme, une carrière, un destin, Mémoires Académie R. de Belgique, Classe des Sciences, XXXVI, 1965, fasc. 6, 254 pp. Stendhal, Correspondance, I ( ), Paris, Gallimard, 1962, p. 49. G. P. Romagnani, Prospero Balbo intellettuale e uomo di Stato ( ), Deputazione Subalpina di Storia Patria, Torino, 2 voll., 1988, 1990, II, Stendhal, Vie de Henry Brulard, in Oeuvres intimes, Paris, Gallimard, 1955 J. Dhombres, Les Savants en Révolution , Paris, Cité des Sciences et de l Industrie, 1989, pp. 90 e 92