IL PROGETTO LAVORO&PSICHE

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1 IL PROGETTO LAVORO&PSICHE 24 Settembre 2009 dr.ssa Maria Cristina Manca Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera Valtellina Valchiavenna dr. Mario Ballantini Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Coordinatore Tavolo Tecnico Azienda Ospedaliera Valtellina Valchiavenna

2 L iniziativa di Fondazione Cariplo Il numero delle persone affette da disturbi psichiatrici è in costante aumento; in Regione Lombardia gli utenti in contatto con i Servizi Psichiatrici sono oltre , e di questi circa il 25% soffre di un disturbo psichiatrico grave, che è spesso causa di isolamento e di esclusione sociale. 2

3 L iniziativa di Fondazione Cariplo Uno degli aspetti più problematici per i soggetti affetti da gravi patologie psichiatriche è costituito dalla mancanza di lavoro, unanimemente considerato dagli esperti uno strumento fondamentale e necessario di autonomia e riabilitazione, in grado di sottrarre queste persone al circuito dell assistenza, con significativi vantaggi non solo per la collettività, ma anche per le aziende. 3

4 L iniziativa di Fondazione Cariplo Per questo Fondazione Cariplo, con il sostegno della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, promuove e finanzia il Progetto Lavoro&Psiche che ha lo scopo di testare la fattibilità e la validità di un approccio innovativo all integrazione lavorativa di persone affette da disturbi psichici gravi 4

5 Le caratteristiche del progetto a ) l attivazione all interno di quattro OCSM della Regione Lombardia di specifici Tavoli Tecnici volti a promuovere la mobilitazione di una rete di attori locali al servizio dei percorsi di integrazione lavorativa delle persone affette da disturbi psichici (circolare regionale 19/san del 2005); 5

6 Le caratteristiche del progetto b) la presenza all interno dei dipartimenti di salute mentale coinvolti di una figura interamente dedicata all inserimento lavorativo ( il Coach ) che, in sinergia con i servizi, prende in carico per due anni un certo numero di pazienti psichiatrici e, grazie alla rete messa a disposizione dai Tavoli Tecnici, attiva tutti gli interventi funzionali ad un percorso di integrazione lavorativa efficace e personalizzato. 6

7 Le caratteristiche del progetto Il coach ha anche a disposizione un fondo ad personam a favore dei pazienti psichiatrici del gruppo sperimentale, per permettere loro la fruizione di servizi di orientamento e di formazione, per l accesso ad eventuali tirocini/stage, per l acquisizione dei necessari ausili e per tutte le azioni di riabilitazione finalizzate a sostenere il percorso di integrazione lavorativa. 7

8 Le caratteristiche del progetto c) Elemento qualificante del progetto è il disegno di valutazione che, mediante l utilizzo di una rigorosa metodologia (lo studio controllato randomizzato), misura gli effetti dell intervento sulla condizione lavorativa e sullo stato di benessere complessivo dei 300 pazienti psichiatrici che sono coinvolti nella sperimentazione. 8

9 Le caratteristiche del progetto Partecipano attivamente al progetto: -Ala Sacco per il sostegno al lavoro dei coach ALA-Sacco (Agenzia Lavoro e Apprendimento dell Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano) è un servizio territoriale specialistico pubblico che si occupa da più di dieci anni dell integrazione lavorativa dei disabili psichici. 9

10 Le caratteristiche del progetto Partecipano attivamente al progetto: -ASVAPP per l analisi dei risultati l Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l Analisi delle Politiche Pubbliche (ASVAPP), fondata nel 1997 da un gruppo di enti pubblici e fondazioni, con lo scopo di promuovere in Italia l uso della valutazione sul modello dell esperienza anglosassone della evidence-based policy. 10

11 Fasi del progetto 1) La progettazione partecipata delle linee guida dell intervento e la selezione di quattro OCSM della Regione Lombardia. Sono stati selezionati gli OCSM di Bergamo, Como, Milano 1 e Sondrio, quali territori pìù idonei a realizzare il progetto. I Tavoli Tecnici, composti dai referenti degli enti pubblici e privati che garantiscono i percorsi di integrazione lavorativa nei territori di riferimento (Azienda Sanitaria Locale, Dipartimenti di Salute Mentale, Ufficio Collocamento Disabili della Provincia, Consorzi o Associazioni di cooperative sociali, Associazioni dei familiari, Uffici dei Piani di Zona e Associazioni imprenditoriali), beneficeranno di un budget per la realizzazione degli interventi necessari al progetto e saranno supportati da una società di consulenza esperta in pianificazione, organizzazione, monitoraggio e facilitazione di programmi complessi Forte enfasi sul lavoro di rete 11

12 Fasi del progetto 2) La sperimentazione dei progetti pilota all interno dei 4 OCSM selezionati. Il progetto sarà sperimentato per un triennio a partire da Giugno 2009 e coinvolgerà 8 Aziende Ospedaliere e 29 Centri Psico Sociali (CPS). 15 Coach provenienti dai Tavoli Tecnici, selezionati, formati e supervisionati da ALA SACCO saranno distribuiti sui territori e, in sinergia con le èquipe curanti, pianificheranno tra la rete dei servizi un percorso di integrazione lavorativa per 150 pazienti psichiatrici che saranno presi in carico per due anni sulla base delle patologie e dei requisiti stabiliti. Forte enfasi sulla personalizzazione dell intervento 12

13 Fasi del progetto 2) La sperimentazione dei progetti pilota all interno dei 4 OCSM selezionati. ASVAPP si occuperà invece dell implementazione dello studio controllato randomizzato e, pertanto, dopo aver ottenuto il parere positivo dei Comitati Etici delle Aziende Ospedaliere, provvederà, con la collaborazione delle èquipe curanti, a richiedere ai 300 pazienti psichiatrici reclutati nell arco di un anno, il consenso informato alla randomizzazione. Tale procedura di valutazione permetterà, attraverso strumenti di diagnosi psichiatrica e questionari ad hoc, di confrontare le condizioni lavorative e di benessere complessivo dei 150 pazienti psichiatrici presi in carico dai Coach (gruppo sperimentale) con quelle dei 150 pazienti (gruppo di controllo) che invece usufruiranno dei servizi ordinari presenti nel territorio Forte enfasi sulle ricadute conoscitive 13

14 Fasi del progetto 3) Diffusione del modello sperimentato Fondazione Cariplo si impegna a diffondere i risultati della sperimentazione realizzata presso la comunità scientifica e a consegnarli alla Regione Lombardia che, in qualità di policy maker, valuterà l efficacia e l eventuale diffusione del modello sperimentato in un ottica di definizione di future politiche in tema di integrazione lavorativa di persone con disturbi psichici. Forte enfasi sulle potenzialità di sviluppo del modello 14

15 Sondrio Costituzione del tavolo tecnico Coinvolgimento di 5 CPS e ambulatori Selezione e immissione dei tre coach sul territorio Avvio del reclutamento e randomizzazione dei pazienti Avvio del lavoro del tavolo tecnico su obiettivi specifici 15

16 La composizione del tavolo tecnico ASL Provincia di Sondrio Dr.ssa Giuseppina Ardemagni, Direttore Sanitario Dr. Paolo Capobianco, consulente psichiatra Azienda Ospedaliera Valtellina Valchiavenna Dr. Mario Ballantini, Direttore del DSM, Coordinatore Dr. Gianfranco Cason, psichiatra, referente scientifico Sig. Luciana Faldrini, assistente sociale Uffici dei Piani di Zona dei Comuni Dr.ssa Roberta Capitani 16

17 La composizione del tavolo tecnico Servizio Politiche Sociali della Provincia di Sondrio Dr.ssa Lucia Angelini Associazione di Familiari La Navicella Sig. Enrico Del Barba Confcooperative della Provincia di Sondrio Sig. Clemente Dell Anna Unione artigiani della Provincia di Sondrio Dr.ssa Roberta Zironi Unione Commercio e Turismo della Provincia di Sondrio Dr.ssa Lorenza Scherini 17

18 Tavolo tecnico: gli obiettivi Attività di informazione, sensibilizzazione e formazione Implementare ed utilizzare le risorse presenti sul territorio finalizzate ai percorsi formativi dei pazienti Sollecitare la partecipazione attiva delle realtà produttive del territorio Utilizzo completo e ottimale delle risorse a disposizione, anche economiche 18

19 Tavolo tecnico: gli obiettivi Favorire un approccio globale al disagio psichico con particolare riferimento all area dell autonomia personale e sociale Favorire il pieno utilizzo di tutti i diritti previsti dalla legge a favore dei soggetti con disabilità psichica Effettuare una rilevazione costante dei bisogni sia dei pazienti sia del loro nucleo familiare Valorizzare la funzione delle cooperative sociali e delle associazioni specialmente se rivolta alla riabilitazione, all inclusione sociale e all inserimento lavorativo Monitorare costantemente l andamento del progetto. 19

20 Tavolo tecnico: gli obiettivi L Obiettivo del Tavolo tecnico per il primo anno: Costituzione e affiancamento di un Tavolo Operativo, Che lavora coordinando l operatività del progetto sul campo (CPS, coach, agenzie per l inserimento lavorativo, formazione ecc.) Il tavolo operativo fornisce al Tavolo Tecnico elementi per la programmazione strategica di interventi mirati da finanziare e implementare nel corso del Progetto per facilitare gli inserimenti 20

21 Tavolo tecnico: gli obiettivi L Obiettivo del Tavolo tecnico per il primo anno: Intervento sullo STIGMA, quale ostacolo all integrazione attraverso la Condivisione di Linguaggi Strumenti e Dati tra le diverse componenti del tavolo (Censimento delle risorse, visibilità del progetto nelle categorie produttive, orientamento alle imprese) 21

22 Punti di forza Cooperazione tra il mondo della sanità e il mondo del lavoro collaborazione tra pubblico, privato e privato sociale integrazione multiprofessionale: comuni, piani di zona, CPS, provincia, rete del volontariato, associazioni dei famigliari coordinamento costante attraverso i tavoli di lavoro monitoraggio e valutazione costruzione di una rete finalizzata al benessere globale del paziente 22

23 Grazie per l attenzione. l

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