I giovedì della dogana: edizione 2008: 20 novembre 11 dicembre

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1 I giovedì della dogana: edizione 2008: 20 novembre 11 dicembre Rovigo Associazione Industriali della Provincia di Rovigo 1 Relatori: Michele GARGIULO Giacomo MATTIOLI Agenzia delle Dogane

2 Argomenti 20 novembre Esportazioni: la prova dell uscita delle merci (AES/ECS Transito) Il valore in dogana 11 dicembre L accertamento doganale Lo statuto del contribuente 2

3 Fonti del diritto Comunitario Regolamento (CEE) del Consiglio del n. 2913/92 che istituisce un Codice Doganale Comunitario (CDC) Regolamento (CEE) n. 2454/93 della Commissione del , che fissa talune disposizioni d'applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario (DAC); Accordi di associazione tra la CE/UE e Paesi terzi 3

4 Fonti del diritto Nazionale D.P.R. n. 43/73 (Testo Unico Leggi Doganali) D.P.R. n. 633/72 (normativa IVA) D.L.vo 374/90 (accertamento doganale) D.L. 331/93 (scambi intracomunitari - deposito) Prassi: circolari e risoluzioni 4

5 Data rilevante per l'applicazione delle norme sul regime doganale art. 67 CDC Salvo disposizioni specifiche contrarie, la data da prendere in considerazione per l'applicazione di tutte le disposizioni che disciplinano il regime doganale per il quale le merci sono dichiarate e' la data di accettazione della dichiarazione da parte dell'autorita' doganale. 5

6 Regimi doganali Art. 4 p. 16) CDC a) l'immissione in libera pratica (definitivo) b) il transito (sospensivo) c) il deposito doganale (sospensivo ed economico) d) il perfezionamento attivo (sospensivo ed economico) e) la trasformazione sotto controllo doganale (sospensivo ed economico) f) l'ammissione temporanea (sospensivo ed economico) g) il perfezionamento passivo (economico) h) l'esportazione (definitivo) 6

7 Autorizzazione al regime Art. 85 CDC Il ricorso a qualsiasi regime doganale economico e' subordinato al rilascio di apposita autorizzazione da parte dell'autorita' doganale 7

8 Obbligazione doganale definizione - art. 2 p.9 reg. 2913/92 l'obbligo di una persona di corrispondere l'importo dei dazi all'importazione (obbligazione doganale all'importazione) o l'importo dei dazi all'esportazione (obbligazione doganale all'esportazione) applicabili in virtù delle disposizioni comunitarie in vigore ad una determinata merce; Nascita art. 201 e segg. - Obbl. dog.le 8

9 Esportazione definitiva Sistema Comunitario di Esportazione Automatizzata AES (Automated Export System) Sistema di Controllo all Esportazione ECS (Export Control System) - Fase 1-9 DAE BOLLA EXP REG. 1875

10 Riferimenti normativi Reg 2454/93 come modificato dal reg. 1875/06 Nota 3945 del Ufficio Regimi doganali e fiscali Nota 4538 del Unità Pianificazione ICT Nota 6661 del Ufficio Regimi doganali e fiscali 10

11 Sistema ECS Fase 1: dal 1 luglio 2007 Esportazioni il cui esemplare 3 del DAU segue la merce Eccezioni: Esportazioni abbinate al transito (DAT) Merci soggette ad accisa (DAA) Fase 2: dal 1 luglio 2009 dichiarazione di esportazione anticipata di uscita dichiarazione sommaria di uscita 11

12 Cosa è il DAE Documento Accompagnamento Esportazione Sostituisce l esemplare 3 del DAU Equivale al visto uscire dal territorio della comunità (dopo aver ricevuto riscontro) 12

13 MRN - Movement Reference Number i caratteri 1 e 2 indicano le ultime due cifre dell'anno di registrazione della dichiarazione (es.: "07", "08", ); i caratteri 3 e 4 corrispondono al codice iso-alpha2 del paese di registrazione della dichiarazione (es.: IT, DE, ES, ); i caratteri da 5 a 7 indicano l ufficio di registrazione della dichiarazione; 13

14 MRN - Movement Reference Number i caratteri 8 e 9 corrispondono al registro meccanografico di allibramento della dichiarazione (i valori possibili sono: "01", "02", "03"e "08" per la procedura ordinaria mentre "1T", "2T", "3T"e "8T" per la procedura di domiciliazione); i caratteri da 10 a 16 indicano il progressivo numerico di registrazione della dichiarazione; il carattere 17 è valorizzato con: - "T" per le operazioni di esportazione abbinata a transito e di transito; "E" per le operazioni di esportazione; il carattere 18 è un check digit determinato dal sistema informatico in base alle regole di calcolo stabilite dai servizi centrali della Commissione Europea. 14

15 Soggetti interessati 1. Ufficio di partenza che dopo lo svincolo della merce predispone ed emette il DAE Ufficio doganale operatore autorizzato 15

16 Soggetti interessati 2. Ufficio di destinazione che dopo aver controllato la merce emette un messaggio elettronico di risposta e trattiene il DAE L ufficio di destinazione è quello indicato nel riquadro 29 del DAU 16

17 Valore delle merci in dogana artt. da 28 a 34 CDC valore Art. 29 valore di transazione ovvero il prezzo da pagare o da pagarsi (es. fattura) Art. 30 determinazione del valore in dogana a) merci identiche b) merci similari c) prezzi unitari d) valore calcolato (utilizzabile per le liste valorizzate) 17

18 Art. 32 CDC elementi per il calcolo del valore in dogana Se non comprensivi nel prezzo di cui agli artt. 29, 30 e 31 si aggiungono i costi accessori sostenuti dal compratore (importatore) quali ad esempio Commissioni Spese di trasporto, assicurazione, movimentazione delle merci Imballaggi 18

19 Art. 33 elementi esclusi dal calcolo del valore Se distinti (documentati) dal prezzo delle merci importate il valore in dogana non comprende (quindi si detraggono): il trasporto dal luogo di introduzione nel territorio comunitario a destino (trasporto intracomunitario) Le spese di costruzione, montaggio, sostenute nella Comunità dopo l importazione 19

20 Clausole INCOTERMS e valore in dogana Se la merce viene acquistata franco partenza (es. EXW) e se le spese di trasporto riportano la distinzione tra tratta comunitaria e tratta extracomunitaria, quest ultima non rientra nell imponibile soggetto a dazio (non viene sommata alle merci e agli altri eventuali elementi di calcolo) Se la merce viene acquistata franco destino (es. DDU) e se le spese di trasporto sono distinte in fattura tra tratta comunitaria e tratta extracomunitaria quest ultima può essere sottratta all importo fatturato e quindi esclusa dall imponibile soggetto a dazio 20

21 Clausole INCOTERMS gruppo E clausole di partenza (EXW): il venditore deve mettere la merce a disposizione del compratore presso i propri locali; gruppo F clausole di partenza (FCA, FAS, FOB): il venditore consegna la merce e non paga il trasporto principale; in questo caso le obbligazioni del venditore vengono assolte nel Paese di partenza della merce; gruppo C clausole di partenza (CFR, CIF, CPT, CIP): il venditore paga il trasporto principale sino a destino ma non assume i relativi rischi; le obbligazioni del venditore vengono assolte nel Paese di partenza della merce; gruppo D clausola di arrivo (DAF, DES, DEQ, DDP, DDU): il venditore deve sopportare tutte le spese e i rischi per portare la merce sino al Paese di destinazione. 21

22 da ricordare Il valore in dogana serve solo come imponibile dazio ed eventuali altri diritti di confine (antidumping misure di salvaguardia PAC) Ai fini IVA non valgono gli aggiustamenti di cui sopra (il trasporto diventa imponibile per l intera tratta) Il dazio è imponibile ai fini IVA Porti ed aeroporti sono luoghi di introduzione (o di partenza) nel territorio comunitario 22

23 Origine delle merci Origine non preferenziale Artt. da 22 a 26 del CDC Origine preferenziale Art. 27 del CDC Tariffa_origine negli Accordi (DIFFERENTI A SECONDA DELL ACCORDO CONSIDERATO) 23

24 ORIGINE PREFERENZIALE Sguardo d insieme Le regole di origine preferenziale Le prove di origine preferenziale La Cooperazione Amministrativa I certificati di origine 24

25 ORIGINE PREFERENZIALE Accordi preferenziali unilaterali bilaterali Preferenze concesse unilateralmente dall UE S.P.G. Paesi beneficiari Unioni doganali 25

26 ORIGINE PREFERENZIALE Principio di territorialità Il principio di territorialità consiste nel fatto che le operazioni o trasformazioni devono essere effettuate senza interruzione nei territori dei Paesi aderenti all Accordo 26

27 ORIGINE PREFERENZIALE Regola del trasporto diretto (art. 78 DAC) Lo scopo del trasporto diretto è quello di assicurare che le merci che arrivano nel paese di importazione siano le stesse che hanno lasciato il paese di esportazione 27

28 ORIGINE PREFERENZIALE Prove: Regola del trasporto diretto un titolo di trasporto unico che copra il passaggio delle merci nel paese di transito un "certificato di non-manipolazione" rilasciato dalle autorità del paese di transito altro Trasp_diretto 28

29 ORIGINE PREFERENZIALE Il carattere originario REGOLA GENERALE Un prodotto ha il carattere originario preferenziale (di un Paese o gruppo di Paesi) se è stato interamente ottenuto, se è stato sufficientemente lavorato o trasformato Le operazioni insufficienti sono operazioni considerate di minore importanza, tale da non conferire mai il carattere originario 29

30 L ORIGINE PREFERENZIALE prodotti interamente ottenuti i prodotti naturali del Paese le merci fabbricate a partire da tali prodotti I prodotti sono sufficientemente lavorati o trasformati se rispettano le specifiche contenute nelle regole di lista 30

31 L ORIGINE PREFERENZIALE La regola del cumulo 31 Il cumulo può essere effettuato soltanto tra Paesi che applicano regole di origine identiche e può essere: 1.Bilaterale materie originarie di 2 paesi 2.Diagonale materie originarie di più di 2 paesi 3.Regionale forma di cumulo diagonale applicata tra i membri di un gruppo regionale 4.Totale tutte le operazioni effettuate sono prese in considerazione cumulo

32 ORIGINE PREFERENZIALE Prove dell origine Le autorità doganali del paese di importazione devono avere la certezza sull origine preferenziale ed è necessaria la presentazione di una prova di origine Specifiche prove di origine sono richieste sulla base dei differenti regimi preferenziali 32

33 ORIGINE PREFERENZIALE Prove di origine preferenziale Certificato di circolazione (EUR 1 ATR- EUR MED) Certificato di origine Form A Dichiarazione su fattura Semplice Esportatore autorizzato 33

34 ORIGINE PREFERENZIALE L esportatore è tenuto a conservare la documentazione comprovante l origine per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di emissione del certificato o della dichiarazione su fattura ed è tenuto a presentarla in qualsiasi momento in caso di controllo da parte della Dogana 34

35 ORIGINE PREFERENZIALE La Cooperazione Amministrativa E comune a tutti i regimi sull origine Funziona nel quadro della cooperazione tra le autorità competenti dei paesi partners 35

36 ORIGINE PREFERENZIALE La Cooperazione Amministrativa Permette alle amministrazioni doganali di effettuare dei controlli dopo l importazione: a) sull autenticità e sulla veridicità delle prove di origine b) sull applicazione effettiva delle regole stabilite negli accordi 36

37 ORIGINE PREFERENZIALE Esportatore autorizzato E un soggetto che possiede determinati requisiti, previsti dall accordo, che viene autorizzato dalle autorità doganali del paese di esportazione ad emettere delle dichiarazioni su fattura Queste dichiarazioni sostituiscono il certificato di origine preferenziale 37

38 ORIGINE PREFERENZIALE La dichiarazione del fornitore E contemplata dal Reg.CE n. 1207/2001 dell 11 giugno 2001 ed è trasmessa dal fornitore all esportatore Viene utilizzata per stabilire il carattere originario o non originario e per specificare le materie utilizzate nella fabbricazione di un prodotto in uno o più Paesi della UE Può essere oggetto di controllo relativamente alla sua veridicità e autenticità 38

39 ORIGINE PREFERNZIALE Elenco degli Accordi UE Paesi terzi Accordo EUROMEDITERRANEO inattivo EUR1 Circ.44D Manuale_taxud Accordi taxud CE - ALBANIA 39

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