Linee guida per la preparazione di una TESI DI LAUREA in Educazione Professionale
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- Beata Mattei
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1 Linee guida per la preparazione di una TESI DI LAUREA in Educazione Professionale Nell'intento di uniformare il metodo di stesura delle tesi di laurea vengono qui di seguito fornite a tutti gli studenti alcune indicazioni utili allo scopo Indicazioni generali Prestare particolare attenzione nella scelta del tema della tesi. Nello svolgimento dovrà emergere in maniera chiara il ruolo dell educatore professionale. Il relatore dovrebbe essere individuato preferibilmente tra i docenti che hanno trattato una materia che ha attinenza con l argomento della tesi. Sarà possibile scegliere il docente tra coloro che hanno insegnato in uno qualsiasi dei tre anni. Le procedure amministrative potranno essere scaricate direttamente dal sito dell Università. Impostazione grafica: Le seguenti informazioni hanno solo valore indicativo, in quanto la tesi in formato cartaceo dovrà essere consegnata solo al relatore e al correlatore. La copia dello studente verrà presentata alla commissione il giorno della seduta di laurea e al termine ritirata dal candidato. Utilizzare il carattere Times New Roman Scrivere in corpo 12 max 14 Spazio superiore ed inferiore di cm 3,5 Laterale sinistro cm 3 Laterale destro cm 3 Selezionare pagine singole Interlinea l e ½ Rilegatura in cartoncino Suddivisione del testo: La tesi deve contenere:. Frontespizio: Università degli Studi dell'lnsubria Scuola di Medicina Corso di Laurea in Educazione Professionale titolo della tesi nome del laureando nome del relatore Anno Accademico. Indice. Testo; citazioni e note. Bibliografia
2 Suggerimenti per la redazione del testo: Ogni tesi, sperimentale o compilativa, deve permettere al lettore di approfondire l'argomento trattato, partendo da una "introduzione" nella quale è presentato il tema, seguita da una Rassegna bibliografica dove sono presentati i modelli di riferimento e/o gli autori che hanno contribuito in particolar modo allo sviluppo del tema prescelto, con un successivo capitolo Scopo del lavoro nel quale sono descritte le motivazioni / finalità dello studio. Sviluppo del tema: lo specificità della tesi è data dal particolare modo di approfondire l'argomento che ogni studente ha scelto, in accordo con il proprio relatore. Si tratta della parte più importante e voluminosa dell'elaborato, nella quale lo studente espone le proprie argomentazioni, citando le fonti bibliografiche e gli autori che ha prescelto per il suo scopo. Citazioni e note: E' richiamata a piè di pagina o alla fine del testo o del capitolo Il modello di base da seguire per una corretta citazione bibliografica è la seguente: U. Galimberti, Psiche e techne,milano, 1999, p Per l'autore si indica la sola iniziale del nome seguita dal cognome; se l'autore ha un doppio nome, le due iniziali non vanno mai separate da uno spazio; fino a tre autori i cognomi vanno separati da un trattino medio tra due spazi Esempio: "S. Pozzoli - M. Pastori, Conoscere lo psicologia, Milano, 2002, 126" Nel caso si tratti di un volume che non prevede un autore ma uno o più curatori è bene far seguire, al nome, il termine [a cura di] in parentesi quadra Il titolo del volume va sempre in corsivo. La casa editrice non va indicata Delle opere già citate una volta, va dato nelle successive citazioni il titolo abbreviato dell' opera, seguito da cit (senza virgola) e il numero della pagina; esempio: "GalimbertL Psiche e techne cit, 163" Conclusioni Nelle conclusioni è bene fare un riassunto delle argomentazioni che sono state prodotte nella tesi e terminare con l'esposizione dei risultati / considerazioni personali che sono emerse dallo studio Come compilare una bibliografia: Le prime indicazioni o riferimenti bibliografici sono in genere forniti dal docente che provvede a dare un primo orientamento sul percorso concettuale da seguire. La compilazione della bibliografia avviene in itinere e segue alcuni caratteri formali che così possiamo riassumere:
3 1. Per quanto riguarda i volumi occorre specificare Autore/L titolo, eventuale numero di edizione, città di pubblicazione, editore, anno di pubblicazione. 2. Per quanto riguarda gli articoli di riviste:autore/l titolo dell'articolo, titolo della rivista, anno ed eventuale mese di pubblicazione, numero volume, eventuale fascicolo, numeri di pagina. 3. Per quanto riguarda atti di convegni occorre specificare: Autore/L titolo contributo, titolo testo collettivo preceduto da "in", eventuale curatore, intestazione, eventuale numerazione, luogo e data del convegno; nel caso degli Atti pubblicati va aggiunto il luogo di edizione, editore, anno di pubblicazione, volume, indicazione di pagine Esempio: Just, W., Wu, M., Holt, J.P. How to evolve a Napoleon complex. In: Evolutionary Computation 2000, Proceedings of 2000 Congress on Evolutionary Computation, La Jolla, CA (USA), July 2000, Piscataway (NJ): IEEE, 2000,vol. 2, pp Per quanto riguarda le tesi di laurea o di specializzazione, occorre specificare: Cognome dell'autore/i della tesi con relative iniziali del nome di battesimo, il titolo in corsivo, la tipologia della tesi (laurea, master, specializzazione, ecc.), l'istituzione accademica presso cui è stata sostenuta, l'anno accademico cui si riferisce. 5. Per quanto riguarda i documenti disponibili esclusivamente su Web in formato elettronico (quindi non monografie e articoli pubblicati anche online) dovranno essere riportati: il cognome dell'autore/i con relative iniziali del nome di battesimo, il titolo in corsivo, l'istituzione o l'editore che lo ha pubblicato, l'eventuale numerazione, l'indirizzo di rete, la data di pubblicazione 6. Per quanto riguarda i riferimenti legislativi dovrà essere riportato il tipo di testo (legge, Legge regionale, D.P.R., D. Leg., ecc.), data, numero, titolo (in corsivo), pubblicazione (Gu o BUR) con data e numero Esempio: Legge 8 giugno 1990, n 142, "Ordinamento delle autonomie locali", GU 12 / 6/ 1990, n 135 I dati riuniti nella bibliografia finale devono essere posti secondo un ordine di comparazione, alfabetico o cronologico. La bibliografia deve essere posta nella parte ultima della tesi. Consultazione delle banche dati Lo studio dei testi per lo sviluppo della tesi può avvenire più proficuamente attraverso un'attenta consultazione delle banche dati e/o delle biblioteche. Riportiamo a titolo di esempio gli indirizzi Web di alcune Banche dati ad accesso gratuito o Centro nazionale di documentazione sull'infanzia e adolescenza < Sito istituzionale. Servizi gratuiti. Il sistema informativo si compone di tre diversi ambiti:
4 statistico, legislativo e bibliografico. Il sistema informativo statistico propone un elenco dei dati statistici (prevalentemente di fonte Istat) disponibili a livello nazionale e locale. Il sistema informativo legislativo propone l'elenco, la ricerca e la visualizzazione di leggi nazionali, leggi regionali, atti del!' Unione europea e del Consiglio d'europa, proposte e disegni di legge. o Versione demo del database delle ricerche, dei contributi e degli studi pubblicati su riviste scientifiche in Italia in ambito psicologico. A cura del Centro Studi e Ricerca di Psicologia della Comunicazione dell'università Cattolica di Milano URL: < o Educational Resources Information Center Banca dati bibliografica della letteratura in Scienze dell'educazione dal 1966 ad oggi. URL: < oppure: < o Collegamento a numerose banche dati della Biblioteca di Documentazione Pedagogica, BDP, di Firenze e di altri Istituti di Scienze dell'educazione. URL: < o Biblioteca del Dipartimento di Psicologia (anche a pagamento) Università degli Studi di Bologna Viale Berti Pichat, Bologna Te!.: Fax: E.mail: biblio@psibo.unibo.it URL: Testi utili per la redazione delle tesi di laurea DA VICO Gianni La tesi istruzioni per l'uso. Manuale di sopravvivenza per laureandi. Torino, Undau, 1997., Ottimo strumento di orientamento e guida al lavoro di tesi. Ripercorre tutte le fasi che il laureando si trova d dover affrontare: dal metodo da utilizzare, alla ricerca dei libri, alla stesura del testo, alla discussione finale. E' un manualetto di agevole lettura vivamente consigliato a tutti coloro che intraprendono il lavoro di tesi. Scritto in modo chiaro e diretto si distingue dagli altri lavori simili per l'approccio pratico a tutti i tipi di problemi che un laureando può incontrare. MELONCELLI Achille Come si scrive lo tesi di laurea. Impostazione e consigli per l'esame. Tecniche di redazione per lo tesi. Rimini Maggioli, Sebbene non sia trattato il tema della ricerca bibliografica, questo libro è comunque utile per i consigli sull'impostazione grafica, lo suddivisione del testo, l'uso delle citazioni. Piuttosto estesa anche lo parte dedicata alla forma delle citazioni bibliografiche. Di facile lettura. ECO Umberto Come si fa una tesi di laurea. Ed. Milano, Bompiani, A molti anni di distanza dalla prima edizione (del 1977) resta lo guida più completa alla redazione della tesi e per questo motivo lo sua consultazione è vivamente consigliata a tutti i laureandi. Eco ripercorre tutte le fasi dell'elaborazione della tesi: lo scelta dell'argomento, lo ricerca del materiale, lo stesura del lavoro. Alcune parti, soprattutto quella relativa alla ricerca bibliografica nelle biblioteche, necessiterebbero di un aggiornamento, tenuto conto
5 dell'informatizzazione dei cataloghi. Tuttavia nel complesso è uno strumento utilissimo che guida lo studente e risolve molti dubbi inespressi (quanto tempo,ci vuole per fare una tesi? devo leggere tutti i libri scritti su quell'argomento? come compilare una bibliografia iniziale?).
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