NORME SULLA DESIGNAZIONE E CONTROLLO DEI GIUNTI SALDATI

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1 TRENITALIA S.p.A. UNITA' TECNOLOGIE MATERIALE ROTABILE DIREZIONE RICERCA, INGEGNERIA E COSTRUZIONI TECNICA E RICERCA Tecnologie Specialistiche NORME SULLA DESIGNAZIONE E CONTROLLO DEI GIUNTI SALDATI Specifica N esp. 03 Documento composto da n 26 fogli DOCUMENTO NON APPLICABILE SOSTITUITO DALLA NORMA UNI EN

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3 INDICE 1. GENERALITÀ SCOPO NORME DI RIFERIMENTO SIMBOLOGIA - ABBREVIAZIONI DEFINIZIONI PROCEDIMENTI DI SALDATURA SCELTA DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA E UTILIZZO DEI MATERIALI DI APPORTO SCELTA DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA MATERIALI DI APPORTO UTILIZZABILE CLASSIFICAZONE DEI GIUNTI SALDATI CLASSE DI QUALITÀ DI UN GIUNTO Livello di criticità Livello di qualità: DISEGNO TECNICO RAPPRESENTAZIONE DEI GIUNTI SALDATI DETTAGLI DELLA PREPARAZIONE DEI LEMBI DEL GIUNTO FINITURA DELLE SALDATURE RAPPRESENTAZIONE CUMULATIVA SALDATURE MOLTO ESTESE SEZIONE TEORICA DELLE SALDATURE CONTROLLI SULLE SALDATURE TIPOLOGIA E FREQUENZA DEI CONTROLLI IN FUNZIONE DELLA CLASSE DI QUALITÀ DEL GIUNTO Giunti di classe di qualità B1 Livello di ispezione I Giunti di classe di qualità B2 - C1 Livello di ispezione II Giunti di classe di qualità B3 - C2 - D1 Livello di ispezione III Controlli ulteriori rispetto ai minimi previsti Controlli indiretti e CND sulle saldature CRITERI DI ACCETTABILITÀ Inizio produzione Produzione di serie Fine produzione INDICAZIONI GENERALI PER LA PROGETTAZIONE CONTROLLI NON DISTRUTTIVI SU GIUNTI ISPEZIONABILI CONTROLLO DEI GIUNTI SALDATI NON ISPEZIONABILI MODALITÀ DI COMPORTAMENTO PER I CONTROLLI DEI GIUNTI SALDATI NON ISPEZIONABILI IN OPERA MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MAQUETTE E RELATIVI ESAMI MACROGRAFICI ALLEGATI ALLEGATO ALLEGATO

4 Avvertenza Il presente documento è di proprietà TRENITALIA. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotto, memorizzato, trasmesso in qualsiasi forma e/o qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, di fotocopia, di registrazione senza l'autorizzazione scritta da TRENITALIA. 1. GENERALITÀ 1.1 Scopo La presente specifica definisce le condizioni alle quali i progettisti, sia di nuove costruzioni che per ristrutturazioni e riparazioni di Materiale Rotabile, dovranno attenersi per quanto riguarda: la classificazione la designazione il controllo dei giunti saldati. 1.2 Norme di riferimento Per normative non datate è valida l'ultima pubblicazione. UNI EN ISO Tolleranze generali per le costruzioni saldate dimensioni lineari e angolari forma e posizione. UNI Terminologia per la saldatura dei metalli Procedimenti di saldatura UNI EN Giunti saldati e brasati Rappresentazione simbolica delle saldature sui disegni. UNI EN Nomenclatura dei processi e relativa codificazione numerica per la rappresentazione simbolica sui disegni UNI EN Giunti saldati ad arco in acciaio. Guida sui livelli di qualità delle imperfezioni. UNI EN Classificazione delle imperfezioni nelle saldature metalliche per fusione con commenti esplicativi. UNI EN Giunti saldati ad arco in alluminio e sue leghe. Guida sui livelli di qualità delle imperfezioni.. UNI EN 970 Esame non distruttivo di saldatura a fusione esame visivo ST N Requisiti di qualità e regole costruttive per strutture saldate ST N Tolleranze dimensionali e geometriche non indicate a disegno. 1.3 Simbologia - Abbreviazioni CND controllo non distruttivo DT controllo dimensionale I.L istruzioni di lavoro M.A. metallo d apporto M.B. metallo base MT controllo magnetoscopico P.F.C piano fabbricazione e controllo PT controllo con liquidi penetranti RT controllo radiografico UT controllo con ultrasuoni VT controllo visivo 4

5 1.4 Definizioni Idoneità alla saldatura indica che il materiale utilizzato, per le sue proprietà intrinseche chimiche, fisiche e metallurgiche è idoneo a realizzare giunzioni saldate rispondenti ai requisiti richiesti. Difetto di saldatura imperfezione non accettabile Imperfezione di saldatura qualsiasi deviazione della saldatura ideale. Imperfezione / difetto di saldatura esterno - discontinuità di saldatura superficiale rilevabile tramite controlli visivi, PT, MT. Imperfezione /difetto di saldatura interno - discontinuità interna della saldatura rilevabile con esami macrografici o con controlli CND di volume (UT, RT). Inizio produzione Produzione di uno o più sottogruppi, gruppi o assiemi dove vengono eseguiti esami e controlli per la verifica della messa a punto del processo Lotto di produzione Numero di particolari prodotti nello stesso stabilimento, senza discontinuità di tempo, con le stesse condizioni operative: stesse procedure di saldatura, materiale, tipologia di giunti. Materiale d apporto di saldatura materiali consumati nell esecuzione di una saldatura, inclusi metallo di apporto, flussi e gas. Metallo base metallo che costituisce i pezzi da saldare Metallo di apporto metallo che sotto forma di bacchetta, filo o elettrodo viene depositato fuso, tra i lembi da unire Piano delle sequenze costruttive di saldatura documento che integra il PFC mediante una precisa sequenza di saldatura necessaria per la realizzazione di un componente saldato Piano di controllo CND sulle saldature. Elenco dei giunti saldati da controllare tramite CND richiesti da questa ST, la loro identificazione tramite correlazione numerica con i disegni di progetto, nonché la frequenza di controllo Procedimenti di saldatura metodo utilizzato per eseguire una giunzione saldata tra due pezzi. Per i procedimenti di saldatura citati nella presente specifica, la terminologia e le definizioni sono quelle indicate nella UNI Produzione di serie produzione di particolari saldati dello stesso tipo, costruiti in un dato periodo, secondo un processo continuo e conforme a regole comuni di progettazione e costruzione. WPAR verbale di qualificazione di procedura di saldatura comprende tutti i parametri riguardanti la saldatura di un saggio di prova, richiesta per la qualificazione 5

6 di una specifica di procedura di saldatura, nonché tutti i risultati dei controlli e delle prove eseguiti sul saggio WPS specifica di procedura di saldatura documento che fornisce in dettaglio le variabili necessarie per un applicazione specifica, onde assicurare la ripetibilità in produzione. 1.5 Procedimenti di saldatura I procedimenti per i quali si applica la presente specifica sono: Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti 12 - Saldatura ad arco sommerso 15 - Saldatura al plasma Saldatura MIG Saldatura ad arco con filo elettrodo fusibile in atmosfera di gas inerte Saldatura MAG Saldatura ad arco con filo elettrodo fusibile in atmosfera di gas attivo Saldatura ad arco con filo animato in atmosfera di gas attivo Saldatura ad arco con filo animato in atmosfera di gas inerte 141- Saldatura TIG saldatura ad arco con elettrodo di tungsteno in atmosfera inerte. La nomenclatura e la codificazione numerica dei procedimenti è stata ricavata dalla norma UNI EN SCELTA DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA E UTILIZZO DEI MATERIALI DI APPORTO 2.1 Scelta dei procedimenti di saldatura I procedimenti di saldatura sono scelti ed applicati dal costruttore sotto la sua responsabilità. Nel caso in cui un procedimento o più procedimenti di saldatura vengano imposti per scelte progettuali, questi devono essere indicati sui disegni costruttivi. 2.2 Materiali di apporto utilizzabile I materiali di apporto da utilizzare in produzione sono quelli indicati nelle procedure di saldatura qualificate (WPAR - WPS). Il materiale depositato deve avere caratteristiche meccaniche non inferiori al materiale base per l acciaio; mentre per l alluminio deve essere compatibile. I metalli di apporto di specifiche caratteristiche devono essere indicati/richiesti a disegno Per i campi di validità del metallo di apporto vedi norma UNI EN 288/3 punto e per l'acciaio e UNI EN 288/4 punto per allumini e sue leghe 6

7 3. CLASSIFICAZONE DEI GIUNTI SALDATI 3.1 Classe di qualità di un giunto La classe di qualità ( es. B1,C1) definisce un giunto sulla base di un livello di qualità (B,C,D) ed un livello di criticità ( 1, 2, 3 ). Tale classe di qualità deve essere riportata sui disegni secondo le modalità indicate al punto 4.1 Ad ogni classe di qualità assegnata ad un giunto saldato è associato un livello di d ispezione, come indicato in tab. n 2, che ne determina la frequenza e il metodo di controllo CND da eseguire come indicato in Tabella n Livello di criticità Il livello di criticità è assegnato dal progettista sulla base dell'importanza del giunto saldato : Livello di criticità 1 Il livello 1 sarà assegnato a tutti quei giunti che interessano complessivi o parti di essi il cui cedimento determini conseguenze gravi sulla sicurezza di esercizio, incolumità delle persone o notevoli oneri riparativi. Livello di criticità 2 Il livello 2 sarà assegnato a tutti quei giunti che interessano complessivi o parti di essi il cui cedimento influisca sulla regolarità di esercizio, comporti costi di intervento di media entità Livello di criticità 3 Il livello 3 sarà assegnato a tutti i giunti che non rientrano nei livelli precedenti. Nota 1 Per giunzioni saldate relative alla supporteria del carrello deve essere assegnato un livello di criticità 1; stesso dicasi per la supporteria della struttura cassa posizionata all esterno la cui ispezionabilità risultasse difficoltosa durante le visite periodiche, nonché tutte le unioni dei macro assiemi componenti il telaio strutturale dei mezzi rotabili Livello di qualità: Il livello di qualità dei giunti saldati è riferito a tre livelli di accettabilità delle imperfezioni (B,C,D) dei giunti saldati e viene assegnata dal progettista in funzione delle sollecitazioni a cui sarà sottoposto il giunto stesso sulla base dei coefficienti di sicurezza minimi richiesti dalla Tabella n 1 Livello di qualità B (Elevato) Livello di qualità C (Medio) Livello di qualità D (Moderato) Le norme UNI EN per l acciaio e UNI EN per alluminio e sue leghe individuano, per ogni livello di qualità, i criteri di accettazione dei difetti che sono individuati numericamente e commentati nelle norme UNI EN ISO

8 Tabella n 1 Coefficienti di sicurezza per l assegnazione dei livelli di qualità dei giunti LIVELLO DI QUALITÀ Sollecitazioni Statiche Sollecitazioni di fatica giunti saldati Acciaio Alluminio Acciaio Alluminio B - Elevato 1.1 ηs ηs ηf ηf 1.45 C - Medio 1.3 < ηs < ηs < ηf < ηf 2.5 D - Moderato ηs >2 ηs >2 ηf >2 ηf >2.5 Saranno accettati coefficienti di sicurezza conformi o superiori a quelli indicati in Tabella 1: ηs = σ amm / σ reale Grado di sicurezza per sollecitazioni Statiche ηf = Δσ amm / Δσ reale Grado di sicurezza per sollecitazioni di Fatica σ amm.= Tensione ammissibile per sollecitazioni statiche coincidenti con il limite di snervamento del materiale σ reale = Sollecitazione massima originata dai carichi agenti sul giunto Δσ amm = Ampiezza del campo di sollecitazione ammissibile a parità di tipologia di giunto e di ciclo di lavoro coincidente con la differenza σ max - σ min rilevabile dal diagramma del Goodman - Smith del materiale, per il valore di σ medio = 0. Il diagramma di Goodman Smith utilizzato si deve riferire ad un numero di cicli pari a : 2X10 6, inoltre deve garantire una probabilità di sopravvivenza del 99,7%. Δσ reale = Ampiezza del campo di sollecitazioni agente sul giunto provocata dai carichi applicati, ridotta al valore di σ medio = 0. Questa quantità si rileva dal diagramma di Goodman-Smith del materiale in funzione dei valori di σ max, σ min e σ medio agenti sul giunto, secondo quanto indicato in figura 1. 8

9 Figura 1 In particolare nella figura 1 è rappresentato un ciclo di fatica con σ max = A, σ min = B e σ medio 2,5 per cui il coefficiente di sicurezza ηf = Δσ amm / Δσ reale = 1,5. 4. DISEGNO TECNICO 4.1 Rappresentazione dei giunti saldati I tipi di giunto ed i tipi di saldatura devono essere rappresentati sui disegni secondo le modalità indicate dalla norma UNI EN 22553, integrati dalla classe di qualità scelta dalla progettazione secondo le modalità descritte al paragrafo 3 Un esempio è riportato in Figura 2 9

10 Esempio di giunto Testa testa rasato spessore lamiere da saldare 5mm con preparazione a ½ V a completa penetrazione Lunghezza saldatura 300 mm Livello di qualità C Livello di criticità 3 Classe di qualità del giunto C3 Figura 2. Nota 2 I disegni devono indicare se le saldature di testa o a T sono intese a completa penetrazione od a parziale penetrazione. Nel caso di saldatura di testa o a T a parziale penetrazione deve essere specificato la sezione di gola richiesta. Nell allegato 2 Punto 9.2 (composto da 8 fogli) sono riportati esempi di rappresentazione della forma dei giunti più utilizzati per la costruzione di rotabili ferroviari 4.2 Dettagli della preparazione dei lembi del giunto I dettagli geometrici e dimensionali delle preparazioni e dell'accostamento dei lembi (luce, spalla, angolo del cianfrino) sono strettamente legati ai procedimenti di saldatura utilizzati. I dettagli dimensionali della preparazione e dell'accostamento dei lembi da effettuare in produzione dovranno corrispondere alle indicazioni e alle tolleranze riportate sulle relative WPS o IL per garantire la ripetibilità del processo di saldatura stesso; comunque questa operazione dovrà essere parte integrante del PFC. Nel caso in cui un procedimento di saldatura sia imposto da scelte progettuali, questo dovrà essere indicato sul disegno con le relative indicazioni dei dettagli per la preparazione dei lembi idonei allo scopo. Nell Allegato 2 punto 9.2 vengono riportati i dettagli della preparazione e dell'accostamento dei lembi. Si precisa che le dimensioni delle spalle, delle luci e gli angoli dei cianfrini sono indicativi e riferiti all uso dei procedimenti di saldatura MIG per alluminio e sue leghe e MAG per l acciaio. 4.3 Finitura delle saldature Quando le saldature devono avere una finitura particolare queste devono essere indicate sul disegno secondo le modalità riportate nella norma UNI EN Rappresentazione cumulativa - Qualora tutte le saldature di un assieme, o particolare rappresentato su un disegno, fossero della stessa classe di qualità, è ammessa una singola indicazione al margine del disegno stesso. 10

11 - Qualora la maggioranza delle saldature di un assieme, o particolare rappresentato su un disegno, fossero della stessa classe di qualità, è ammessa una singola indicazione al margine del disegno stesso, con un richiamo atto ad evidenziare le saldature con classificazione diversa a quella comune. 4.5 Saldature molto estese Al fine di ottimizzare i controlli, in particolare per saldature molto estese, il progettista potrà: a) emettere un elaborato in cui risultino evidenziate le zone della saldatura maggiormente sollecitate per le quali è stata determinata la classificazione del giunto; b) suddividere la saldatura in zone con classificazioni diverse in funzione delle sollecitazioni agenti nelle zone stesse. 4.6 Sezione teorica delle Saldature Nell Allegato 2 punto 9.2, ultima colonna, sono indicati i valori teorici delle sezioni di saldatura da prendere a riferimento per i calcoli delle giunzioni saldate. 5. CONTROLLI SULLE SALDATURE 5.1 Tipologia e frequenza dei controlli in funzione della classe di qualità del giunto La Tabella 2 associa un livello di ispezione( I,II,III,IV) in relazione alla classe di qualità del giunto saldato, assegnato dal progettista. Tabella n 2 Livello di criticità CLASSE DI QUALITÀ DEL GIUNTO SALDATO Livello di qualità B C Elevato Medio 1 I II III D Moderato 2 II III IV 3 III IV IV 11

12 La tabella 3 indica per ciascun livello di ispezione, il tipo e la frequenza dei controlli CND da eseguire ad inizio produzione ed in produzione di serie. Livello di Ispezione RT e/o UT (Controllo di Volume) I 100% Tutti i pezzi II Inizio produzione: primi due pezzi prodotti Tabella n 3 TIPOLOGIA E FREQUENZA DI CONTROLLO MT o PT ( Controllo in Superficie) 100% Tutti i pezzi Inizio produzione: primi due pezzi prodotti VT ( Controllo in Superficie) 100% Tutti i pezzi 100% Tutti i pezzi Produzione di serie: 1 su 10 prodotti Produzione di serie: 1 su 10 prodotti III Non Richiesto Inizio produzione: primi due pezzi prodotti Produzione di serie: 1 su 15 prodotti 100% Tutti i pezzi IV Non Richiesto Non Richiesto 100% Tutti i pezzi Nota 3 Su tutte le saldature, qualunque sia la classe di qualità dovranno essere sempre effettuati controlli visivi e dimensionali al 100% della lunghezza della saldatura e sul 100% dei pezzi saldati. Tali controlli devono essere eseguiti da personale competente e con appropriata strumentazione secondo quanto riportato dalla UNI EN Giunti di classe di qualità B1 Livello di ispezione I Il progettista deve accertarsi che tali giunti siano ispezionabili con i CND previsti dalla Tabella 3; qualora non fosse possibile realizzare detti controlli o il controllo risultasse parziale o inaffidabile, il progettista deve declassare il giunto ridimensionandolo strutturalmente diminuendo l'entità della sollecitazione sul giunto stesso, in modo da rendere necessario un livello di ispezione II Nota 4 Non è accettabile una classificazione progettuale (B1) di un giunto ove non sia possibile la sua ispezionabilià con controlli di volume in maniera totale. 12

13 5.1.2 Giunti di classe di qualità B2 - C1 Livello di ispezione II Se per motivi di accessibilità o per tipologia di giunto, non possono essere eseguiti i controlli di volume richiesti o nel caso in cui tali giunti risultassero ispezionabili solo parzialmente, dovranno essere stabiliti, previo accordo tra cliente e progettista, controlli macrografici da eseguire su maquette, le cui modalità sono indicate nella ST punto 8.2, anche il numero delle maquette da esaminare sarà oggetto di un accordo tra le parti Giunti di classe di qualità B3 - C2 - D1 Livello di ispezione III Se per motivi particolari di progettazione, tecnologici, di sicurezza, geometria non tradizionale o complessa, posizione non agevole, condizioni di vincolo ecc. può essere richiesto, previo accordo tra progettista e cliente, sul primo pezzo di inizio produzione, un controllo di volume. Nel caso di inaccessibilità al controllo o controllo parziale sono ammessi controlli indiretti tramite: Maquette, Prova di lavoro, Qualifica della procedura di saldatura secondo UNI EN 288/8, Controlli ulteriori rispetto ai minimi previsti Il committente o il progettista potranno richiedere ulteriori controlli rispetto a quegli minimi richiesti dalla Tabella n 3, per assemblaggi saldati con particolari procedimenti di saldatura non previsti da questa S.T Controlli indiretti e CND sulle saldature Qualsiasi sia la struttura da assemblare tramite saldatura devono essere definite, in fase di Revisione preliminare di progetto, le frequenze e le tipologie di controllo da eseguire, la cui fattibilità ed affidabilità del controllo dovrà essere verificata nella fase di inizio produzione. Nel caso in cui, durante le verifiche, si riscontri la non affidabilità del controllo CND previsto, si dovrà procedere a controlli indiretti da concordare tra le parti, purché venga rispettato quanto previsto ai succitati punti 5.1.1, e Prima dell'inizio della produzione saldata dovrà essere predisposto un piano di controllo sulle saldature comprendenti procedure generali ed operative per eseguire i controlli CND richiesti. Vedi anche quanto definito dalla ST. N Criteri di accettabilità In relazione al corrispondente livello di qualità assegnato dalla progettazione B-C-D le imperfezioni non devono superare i criteri di accettabilità riportate nelle norme UNI EN e UNI EN rispettivamente per l acciaio e alluminio. Per prodotti saldati, con particolari esigenze prestazionali, il progettista e/o committente potranno richiedere criteri di accettabilità più severi di quelli previsti dalle suddette normative. In particolare per quanto riguarda i criteri di accettazione dei risultati dei controlli vale quanto di seguito indicato. 13

14 5.2.1 Inizio produzione Controlli al 100 % della lunghezza delle saldature dei giunti classificati sui disegni di sottogruppi, gruppi ed assiemi destinati alla produzione. Tale percentuale dovrà essere comunque mantenuta sino a che non saranno riscontrati due sottogruppi, gruppi ed assiemi esenti da difetti oltre i limiti di accettabilità ( secondo Norme UNI EN e rispettivamente per acciaio e per alluminio) Produzione di serie Per i sottogruppi, gruppi, assiemi successivamente prodotti ( dopo la fase di cui al punto ), si effettueranno i controlli con la frequenza e percentuale indicate in tabella 3. Se durante il controllo venisse rilevata una o più Non Conformità si dovrà operare con le seguenti modalità: -Non Conformità riguardanti giunti di classe di qualità B3- C2- D1 ( Liv. Ispez. III) la saldatura in questione verrà controllata al 100 % della sua lunghezza sia sul prodotto precedente che sul successivo, se già realizzato. Se anche il precedente o il successivo risultassero presentare la stessa Non Conformità i controlli verranno estesi ad ulteriori due prodotti precedenti e successivi se già realizzati. Se anche una sola saldature di queste ultime risultasse difettosa, il controllo sarà esteso a tutto il lotto di produzione. - Non Conformità riguardanti giunti di classe di qualità B2- C1 ( Liv. Ispez. II) la saldatura in questione verrà controllata al 100 % della sua lunghezza estendendo tale controllo a tutto il lotto di produzione. Se anche un solo giunto del lotto risultasse presentare la stessa Non Conformità i controlli sul giunto verranno estesi al lotto precedente ed al successivo se già realizzato Fine produzione L'ultimo sottogruppo, gruppo, assieme prodotto dovrà essere controllato come indicato al punto INDICAZIONI GENERALI PER LA PROGETTAZIONE In considerazione alle maturate esperienze, su inconvenienti di esercizio per degrado dei giunti saldati causati, nella maggior parte dei casi, da una mancata attenzione nella loro fase di progettazione, si riportano alcune accortezze da tenere in osservazione durante la stesura di un progetto saldato: 1) I giunti da saldare devono essere locati in modo da essere sempre ben visibili e accessibili al momento della saldatura. 2) Il flusso delle linee di forza deve essere per quanto possibile indisturbato. 14

15 3) Non è ammesso la collocazione di saldature in zone fortemente sollecitate e/o con requisiti di sicurezza elevati quando le tipologie dei giunti o la posizione non permette di effettuare i previsti controlli di volume. 4) Per strutture saldate in acciaio nelle quali le lamiere sono sollecitate da tensioni interne dovute alla saldatura e/o da sollecitazioni di esercizio nel senso dello spessore devono essere previsti adeguati interventi di saldatura e l utilizzo di materiali caratterizzati da adeguata strizione al traverso corto (senso dello spessore). 5) Per strutture saldate in leghe di alluminio sono da evitare giunzioni che presentano nell insieme le seguenti caratteristiche : Tipologia di giunto d angolo, a T a parziale penetrazione o completa penetrazione, a croce. Con due sole vie di smaltimento calore dovuto alla saldatura Severe condizioni di vincolo 6) Per sollecitazioni trasversali di fatica a causa della concentrazione delle tensioni dovuti alla forma geometrica del vertice della saldatura l applicazione dei sostegni del bagno sono da evitare. 7) L applicazione dei sostegni del bagno di fusione permanenti o rimovibili è permessa solo se prevista a progetto/disegno. 8) Saldature su teste delle viti o di dadi con lo scopo di evitarne lo svitamento non è consentito su componenti che riguardano la sicurezza. Non sono inoltre ammesse appuntature su dadi o prigionieri il cui materiale non risulti idoneo alla saldatura 9) Nel calcolo e relativo dimensionamento delle saldature si deve tenere conto della riduzione della resistenza meccanica in Z.F e ZTA per acciai incruditi, alluminio e leghe d alluminio 10) Per saldature testa - testa o a T a piena penetrazione deve essere prevista la ripresa a rovescio quando le giunzioni saldate in questione sono caratterizzate da elevate sollecitazioni dinamiche. 11) Nelle saldature testa - testa con variazioni di spessore o variazioni di larghezza fra le lamiere saldate, deve essere prevista una zona di transizione tale da favorire l andamento delle linee di forza : nel caso di sollecitazioni statiche o di carico dinamico minimo con differenza di spessore Δ T superiore a 10 mm (fra le due lamiere interessate) si richiede una zona di transizione con pendenza non superiore a 1:1. (vedere punto 9.1 Allegato 1 Figura 3) nel caso di sollecitazioni dinamiche elevate, con differenza di spessore Δ T di oltre 3 mm, per giunti a raso su un lato, e Δ T maggiore o uguale a 6 mm, con giunti in posizione centrale, si richiede una zona di transizione di pendenza non superiore a 1:4 (vedere punto 9.1 Allegato 1 Figura 4) 15

16 12) Le saldature d angolo devono essere, in generale, realizzate in forma isoscele. Se per motivi costruttivi o di miglioramento del flusso delle linee di forza sono necessarie saldature con lati del triangolo non isoscele; sul disegno deve essere indicata altre allo spessore di gola (a), anche il valore dei rispettivi lati (Z). 13) Le saldature d angolo non devono essere indicate con spessori superiori a quelli richiesti dal relativo dimensionamento relativo al minimo spessore delle lamiere interessate alla giunzione. 14) Nelle saldature d angolo, la distanza tra l anima e il suo bordo estremo deve essere: d 1,5 a + 2 t (vedere punto 9.1 Allegato 1 Figura 5) 15) Le saldature che richiedono una rifinitura particolare devono essere indicate nei disegni e nel programma delle saldatura. 16) In caso di realizzazione di strutture saldate che vengano fissate ad altre strutture mediante collegamenti semifissi (bulloni, chiodi etc.) deve essere indicato a disegno la tolleranza geometrica di planarità fra i piani di interfaccia. Nel caso in cui non siano interposti nel collegamento, elementi di sospensione, dovrà essere data evidenza, dell adeguatezza delle tolleranze assegnate, mediante opportuni calcoli di verifica del dimensionamento delle saldature interessate. 7. CONTROLLI NON DISTRUTTIVI SU GIUNTI ISPEZIONABILI Vedi punto 8.1 della ST n CONTROLLO DEI GIUNTI SALDATI NON ISPEZIONABILI 8.1 Modalità di comportamento per i controlli dei giunti saldati non ispezionabili in opera. Qualora non sia possibile eseguire in opera i CND richiesti, fatto salvo quanto richiesto al precedente punto 5, è possibile optare per effettuare controlli alternativi del giunto in questione, effettuando prima della produzione e fuori opera giunti facsimile definite maquette. L esecuzione della Maquette, al fine di garantire le stesse condizioni di produzione (smaltimento di calore, tensioni residue ), deve essere supportata dall emissione di disegni o descrizione dettagliata ove siano individuati: particolari che compongono la maquette, ed il loro materiale. spessori, dimensioni dei singoli componenti, eventuali vincoli. I disegni o la descrizione della maquette devono essere emessi dalla progettazione responsabile del progetto. Qualora, per necessità aziendali, detta documentazione venga elaborata da una diversa attività, prima della sua attuazione deve essere approvata dall ufficio progettazione responsabile del progetto. 16

17 Detta documentazione dovrà essere rintracciabile con un N di identificazione e richiamata sui disegni di progetto interessati. Il numero e la frequenza delle maquette da eseguire devono essere concordate tra cliente e progettista e riportate su documento di progetto. Sono anche ammessi esami macrografici su talloni o su provini ricavati da sfridi di lavorazione. 8.2 Modalità di esecuzione delle maquette e relativi esami macrografici Vedi punto 8.2 della ST n ALLEGATI Sono riportati di seguito gli allegati richiamati nella presente specifica 9.1 Allegato 1 Sono riportate le vari Figure richiamate dalla presente specifica tecnica. Figura 3 17

18 Figura 4 Figura 5 18

19 9.2 Allegato 2 Allegato composto da 8 fogli raffiguranti varie tipologie di giunti. 19

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