I FLUSSI DI LATTE IN LOMBARDIA: 2012/ /15

Transcript

1 I FLUSSI DI LATTE IN LOMBARDIA: 2012/ /15 In Lombardia, la produzione di latte, tra aprile 2014 e marzo 2015 ammonta a 4,72 milioni di tonnellate e contribuisce per il 41,5% alla produzione nazionale. Le vendite dirette contribuiscono per l 1,3% alla produzione regionale, ma tale produzione vale l 1,2% nelle aree di pianura ed il 22,3% in quelle di montagna o nelle altre aree svantaggiate. Nella campagna 2014/15, in Lombardia risultano approvvigionarsi di latte vaccino, direttamente presso gli allevamenti, 225 primi acquirenti, vale a dire 1 di meno rispetto alla campagna precedente (tab. 1). Il numero dei conferimenti di latte ai primi acquirenti, che per il 2014/15 ammonta a 4.923, supera quello dei produttori con consegne, che nello stesso periodo sono Tale differenza è da imputare alle aziende agricole che, durante il 2014/15, hanno cambiato acquirente o hanno conferito la loro produzione contemporaneamente (raro) a più acquirenti e, quindi, vengono conteggiate più di una volta. Questo fenomeno è probabilmente da mettere in relazione con la situazione di un mercato particolarmente effervescente per gli imprenditori allevatori e/o acquirenti tendono a minimizzare il loro rischio mediante contratti di compravendita di durata inferiore a quella dell intera campagna di commercializzazione. Tuttavia, è qui solo il caso di ricordare che, talora, il cambio dell acquirente del latte è solo formale: si tratta cioè della stessa impresa che, a seguito di una riorganizzazione aziendale o di una successione ereditaria, ha mutato la propria ragione sociale o ha cambiato il nome del titolare o, più semplicemente, ha trasferito la propria sede legale, modificando in tal modo il proprio numero di partita Iva. In Lombardia, relativamente alla campagna 2014/15, sono 1,7 1,8 volte più grandi, rispetto al dato calcolato per l intero Paese, sia la quantità di latte mediamente raccolto dalle 225 imprese attive in Lombardia come primo acquirente, sia quella delle partite consegnate loro dalle singole imprese agricole. Rispetto alla campagna precedente, cala di 3 unità il numero delle imprese private e cresce di 2 unità quello delle società cooperative. Tra gli allevamenti con vacche da latte prevalgono decisamente, sia in termini di numero che, soprattutto, di quantità di latte commercializzate, quelli che consegnano il latte alle imprese cooperative; fino al 1997/98, invece, predominavano, sia per quantità di latte, che, soprattutto, per numero di conferimenti, le consegne alle imprese non cooperative. Le partite di latte consegnate dai produttori soci di cooperative hanno dimensioni piuttosto simili, ma superiori, a quelle degli altri produttori: 950 contro 920 tonnellate per stalla e per campagna. In Lombardia, ove opera il 15,4% dei primi acquirenti del Paese e si produce il 42,1% delle consegne complessive, la dimensione delle partite di latte mediamente raccolto dalle imprese private lombarde risulta più bassa rispetto a quella delle partite trattate dalle società cooperative: all incirca, rispettivamente, 15,3 e 24,7 migliaia di tonnellate per campagna. Ancora piuttosto rilevante, ma in flessione in termini di numero di primi acquirenti, risulta in questa regione il ruolo dei centri di raccolta: rispetto al totale regionale hanno un peso pari al 13,8% se riferito al numero di imprese e al 17,6% in termini di latte raccolto. Circa la specializzazione produttiva è da segnalare, poi, che i due terzi (65,5%) dei primi acquirenti che è stato possibile classificare rientrano nella categoria dei produttori di formaggi tutelati. La quantità media di latte raccolto da questi imprenditori risulta significativamente inferiore alla quantità media raccolta in regione: 18 contro 20,6 migliaia di t/anno. Di contro, la dimensione media dei conferimenti effettuati dalle imprese agricole a questi caseifici supera nettamente il dato medio regionale: 999 contro 940 tonnellate per campagna. 1

2 Le 38 imprese con sede fuori regione raccolgono il 14,8% delle consegne di latte vaccino della Lombardia e sono 623 gli allevatori lombardi interessati. Nettamente inferiore (5,9% sulle consegne della regione), ma in crescita, per la seconda campagna consecutiva (+6,4%) risulta il volume del prodotto che 40 imprese con sede in Lombardia ritirano da 447 al levatori che operano fuori regione. Cinque delle otto maggiori imprese che si riforniscono di latte in Lombardia rientrano, sia pur con ordine diverso, tra le prime otto a livello nazionale. Inoltre, nel 2014/15, ai primi 9 posti si collocano, anche se con ordine differente, le medesime imprese delle cinque campagne precedenti. Leader, con una quota ferma per la terza campagna consecutiva all 8,1%, è, come in ambito nazionale, Italatte; seguono ben 7 cooperative: Latteria Soresina la sua quota passa nel corso delle ultime 15 campagne dal 4,4% al 7,6%, Granlatte, Santangiolina, Consorzio Produttori Latte Milano, Latte Brescia, Produttori Latte Associati Cremona (meglio nota come PLAC) e Latte Indenne di Brescia. La quota di mercato delle prime quattro imprese, tra il 2013/14 e il 2014/15, scende dal 26,5% al 26,2% e quella delle prime otto dal 38,6% al 38,4%. Di un certo interesse è anche l analisi delle importazioni e degli acquisti sul mercato interno, diversi dalle consegne degli allevatori, di latte sfuso effettuati dai primi acquirenti della Lombardia. Il database è costruito sulla base delle Dichiarazioni mensili degli acquisti da altri soggetti effettuate dalle imprese registrate come primi acquirenti nel database Agea. Utilizzando queste informazioni, si rileva che le importazioni di latte sfuso dichiarate dai primi acquirenti del nostro Paese, nelle tre campagne 2012/ /15 evidenziano un andamento negativo, in perfetta analogia con i dati Istat sugli acquisti di latte liquido sfuso dei nostri operatori sui mercati esteri (tab. 2). In effetti, secondo le informazioni fornite da Agea, le importazioni di latte sfuso dei primi acquirenti, che ovviamente non sono esaustive delle importazioni nazionali complessive, passano da 0,98 della campagna 2012/13 a 0,92 della campagna successiva e quindi a 0,85 milioni di tonnellate nel 2014/15, mentre le importazioni italiane di latte sfuso, secondo l Istat, per il 2013, 2014 e 2015 sono pari rispettivamente a 1,63, a 1,60 e a 1,55 milioni di tonnellate. In ogni caso, i dati AGEA relativi a queste tre campagne forniscono alcune informazioni piuttosto interessanti: la concentrazione territoriale degli acquisti sui mercati esteri risulta ancora piuttosto elevata, ma in forte flessione; per quasi i tre quinti questi acquisti vengono ancora effettuati da imprese ubicate in Emilia Romagna o in Lombardia; nelle tre campagne prese in esame la quota sul totale nazionale delle prime sale dal 28,0% al 35,5%, mentre quelle delle seconde scende dal 38,3% al 21,3%; in Lombardia, ove nel 2014/15 risiede un sesto dei primi acquirenti attivi sul mercato nazionale anche come importatori, opera il 45% delle imprese straniere attive sul mercato italiano; entrambe queste quote sono in flessione rispetto alle due campagne precedenti; complessivamente, nel corso del 2014/15, i primi acquirenti italiani si sono riforniti di latte sfuso dagli operatori di 12 diversi paesi europei: 5 appartenenti all UE 15 e 6 entrati nell UE dopo il 2003 (tab. 3); c è anche un flusso di 249 t di latte dalla Svizzera verso le 3 regioni del Nord Est; nel corso delle tre campagne prese in esame è cresciuto sia il numero dei primi acquirenti che operano come importatori (da 84 a 88), sia, in particolare, quello dei fornitori esteri (da 145 a 172). Consistenti, ma in forte flessione (da 374 a 181 mila t), sono i volumi di latte sfuso importati dai primi acquirenti lombardi nel corso delle ultime tre campagne. Contemporaneamente si riduce da 17 a 15 il numero dei primi acquirenti, che operano anche come importatori, mentre passa da 71 a 78 quello dei fornitori esteri. Esplode il peso delle importazioni dalla Francia, che nel corso delle ultime 7 campagne passa dal 25,5% al 2

3 58,0%, mentre crolla dal 48,9% al 27,1% quella del latte proveniente dalla Germania. Un certo rilievo rivestono anche i flussi di prodotti provenienti da Austria, Slovacchia e Ungheria. Comunque, i due terzi delle imprese straniere che operano con importatori lombardi sul mercato del latte sfuso sono tedeschi o francesi. Nella campagna 2014/15 sono state (tab. 4), vale a dire 3 in meno rispetto alla campagna precedente, le imprese che hanno effettuato le denunce all Agea per operare come primi acquirenti. Di queste solo il 94,0% ha operato realmente anche come primo acquirente, si è rifornito, cioè, di latte presso gli allevamenti del nostro Paese. Il 5,7% ha effettuato i propri acquisti anche sui mercati esteri e sono ben 671 quelli che si sono riforniti in Italia di latte sfuso per 3,0 milioni di tonnellate presso altri primi acquirenti o presso altre imprese di trasformazione, che non operano come primo acquirente, ma, ad esempio, solo come importatori. Durante le ultime tre campagne di commercializzazione passa da 229 a 225 il numero delle imprese lattiero casearie della regione che operano come primo acquirente, mentre si aggira sui 4,7 milioni di tonnellate la quantità di latte che esse lavorano. 3

4 Tab. 1 - Gli acquirenti di latte prodotto e commercializzato in Lombardia nel 2012/ /15 Tipo di impresa (n.) Conferimenti (n.) totale Latte consegnato per per acquirente conferimento Campagna 2014/2015 A 1 Privata ,8 919,8 2 Cooperativa ,9 949,8 B 1 Centro di raccolta ,1 900,1 2 Latte alimentare , ,7 3 Formaggi tutelati ,8 999,2 4 Altri formaggi ,0 798,8 5 non classificata ,5 677,4 C 1 Locale ,3 908,1 2 Nazionale , ,4 3 Multinazionale , ,7 Totale ,5 939,8 - venduto fuori Area , ,0 - acquistato fuori Area ,8 614,8 Campagna 2013/2014 A 1 Privata ,1 883,2 2 Cooperativa ,3 900,1 B 1 Centro di raccolta ,8 820,1 2 Latte alimentare , ,0 3 Formaggi tutelati ,2 980,7 4 Altri formaggi ,3 747,8 5 non classificata ,1 647,1 C 1 Locale ,1 864,3 2 Nazionale , ,1 3 Multinazionale ,1 969,0 Totale ,8 894,5 - venduto fuori Area , ,0 - acquistato fuori Area ,4 645,9 Campagna 2012/2013 A 1 Privata ,1 841,5 2 Cooperativa ,3 861,8 B 1 Centro di raccolta ,7 808,0 2 Latte alimentare , ,6 3 Formaggi tutelati ,8 927,6 4 Altri formaggi ,1 726,4 5 non classificata ,7 640,9 C 1 Locale ,6 822,9 2 Nazionale , ,6 3 Multinazionale ,4 991,5 Totale ,6 855,0 - venduto fuori Area , ,2 - acquistato fuori Area ,7 512,1 4

5 Tab. 2 - Primi acquirenti della Lombardia che si riforniscono di latte vaccino sfuso dall'estero nel 2012/ /15 Campagna 2014/15 Campagna 2013/14 Campagna 2012/13 quantità quantità quantità n. n. Regione primi fornitori acquistate n. n. primi fornitori acquistate n. n. primi fornitori acquistate acquirenti. esteri all estero acquirenti. esteri all estero acquirenti. esteri all estero Lombardia ITALIA Tab. 3 - Importazioni di latte sfuso nel 2012/ /15 effettuate dalle imprese che operano come Primo Acquirente in Lombardia e in Italia Stato fornitori esteri Primi importatori residenti in regione 2014/ / /13 Primi Primi Quantità Quantità fornitori importata importatori residenti in fornitori importata importatori residenti in fornitori regione regione Quantità importata LOMBARDIA Austria Rep. Ceca Germania Francia Regno Unito Ungheria Paesi Bassi Polonia Slovenia Slovacchia TOTALE ITALIA Austria Belgio Bulgaria Svizzera Rep. Ceca Germania Spagna Francia Regno Unito Ungheria Paesi Bassi Polonia Slovenia Slovacchia TOTALE

6 Tab. 4 - Gli approvvigionamenti di latte sfuso dei primi acquirenti in Italia e in Lombardia nel 2012/ /15 Primi 2014/ / /13 Quantità Primi Quantità Primi Fornitori/ Fornitori/ Fornitori/ (.000 t) (.000 t) Quantità (.000 t) LOMBARDIA A. Consegne da produttori lombardi A.1. di cui ad acquirenti fuori regione B. Consegne da produttori fuori regione C. Acquisti da altre imprese in Italia C.1. Di cui situate in Lombardia C.2. Di cui situate fuori regione D. Acquisti effettuati all estero F. DISPONIBILITA TOTALE ITALIA Consegne da produttori agricoli Acquisti in Italia Acquisti dall'estero Totale