RELAZIONE NON TECNICA SEMESTRALE (MAGGIO 2008 GIUGNO 2008)

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1 ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI n 39283; ALBO PERITI del Tribunale Civile e Penale di Venezia n 7/93 ; ALBO CONSULENTI TECNICI del Tribunale Civile e Penale di Venezia n 43 A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Verona Via Dominutti, VERONA PROVINCIA DI VERONA Settore Ecologia Unità Operativa Tutela Acque e Suolo Via delle Franceschine, VERONA COMUNE DI ISOLA DELLA SCALA Settore Ecologia Via V. Veneto, Isola della Scala (VR) A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Servizio Osservatorio Suolo e Rifiuti Via Baciocchi, Castelfranco Veneto (TV) Spett. AGROFERT S.r.l. Via Maroncelli, PADOVA OGGETTO: Piano di Controllo di cui all art. 26 della L.R. n 3 del e L.R. n 27 del Ditta Agrofert S.r.l. RELAZIONE NON TECNICA SEMESTRALE (MAGGIO 2008 GIUGNO 2008) Tel- Fax CELL francesco.codato@alice.it Pagina 1 di 7

2 PREMESSA A partire dal , come comunicato alla Provincia e ad A.R.P.A.V. - Dipartimento Provinciale di Verona, io sottoscritto Dr. Francesco Codato ho sostituito il Dr. Gherardo Bonetto nell incarico con Agrofert quale Responsabile del Programma dei Controlli. E stata pertanto redatta una Relazione NON tecnica (su base semestrale) ma relativa al periodo (maggio-giugno) del 2008, in cui scopo è quello di fornire un'ampia e corretta divulgazione dei principali dati di informazione riguardo alla gestione dell impianto e agli aspetti ambientali che possono interessare gli abitanti delle zone limitrofe all'impianto. INDICE 1) DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA' ESERCITATA E DELL'INSEDIAMENTO PRODUTTIVO 2) NORMATIVA ED AUTORIZZAZIONI 3) GESTIONE DELL IMPIANTO E DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO 4) MATERIALI UTILIZZATI, PROCESSO PRODUTTIVO E PRODOTTO FINITO 5) ASPETTI AMBIENTALI 6) CONCLUSIONI 1) DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA' ESERCITATA E DELL'INSEDIAMENTO PRODUTTIVO L Agrofert è titolare di un impianto di trattamento dei rifiuti organici per la produzione di ammendanti e/o fertilizzanti situato a Isola della Scala (VR) in Via Ca Magre n 53 nelle vicinanze della strada statale Abetone - Brennero. La ditta Agrofert occupa 6 persone tra operatori ed addetti all'amministrazione: il capo impianto, quattro addetti alla gestione del processo ed un impiegato che opera in ufficio. L Agrofert è in possesso di Certificazioni in base alla NORMA UNI EN ISO 9001 ed ISO Queste certificazioni garantiscono, attraverso i controlli effettuati dall'ente Certificatore, che la Ditta operi secondo quanto stabilito dalle proprie Procedure ed in ottemperanza alle normative vigenti in materia ambientale e di sicurezza. Le visite periodiche consentono il mantenimento delle certificazioni. L'Azienda effettua il processo di "compostaggio" che produce la trasformazione di sostanze organiche con produzione di acqua, anidride carbonica, calore e "compost". Le matrici organiche (materie prime utilizzate nel processo), vengono mescolate tra loro per dare inizio alla prima fase del processo detta BIOSSIDAZIONE; le molecole organiche vengono decomposte dando origine a composti intermedi parzialmente trasformati. Segue la fase di MATURAZIONE che consiste in una lenta trasformazione della sostanza organica fino alla produzione del cosiddetto "compost", cioè un materiale ad elevata valenza agronomica con molteplici benefici per l agricoltura. Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 2 di 7

3 L impianto occupa un area di circa mq, perimetrato in buona parte da piantumazione arborea che è stata implementata nel corso del Sono presenti tre capannoni di diverse dimensioni e funzioni comunicanti tra loro: Nel primo, di circa 2000 mq, sono effettuate le operazioni di ricezione e miscelazione dei rifiuti in arrivo Nel secondo e terzo, di circa 5000 mq ciascuno, hanno luogo i processi di biossidazione, successiva maturazione del materiale e di vagliatura del prodotto finito. L impianto è dotato di un sistema di aspirazione e trattamento delle arie di processo costituito da n 4 "biofiltri" posizionati a fianco dei capannoni di lavorazione. Tali biofiltri sono delle strutture rettangolari scavate nel terreno di dimensioni di mt. 10x20 e profondi mt. 2,5 con fondo impermeabilizzato. L'aria presente all'interno dei capannoni viene aspirata a mezzo di aspiratori e convogliata nei biofiltri. Il sistema di distribuzione dell aria è realizzato da un collettore centrale a cui sono collegati 87 diffusori laterali forati e disposti in modo da assicurare una risalita uniforme dell aria da trattare nel letto di ogni biofiltro. Il substrato filtrante è composto da una miscela di cortecce, legno triturato e compost fatta in modo da garantire una sufficiente permeabilità all aria e un grado elevato di abbattimento delle sostanze odorigene. L'abbattimento è realizzato da microorganismi aerobi che colonizzano il biofiltro e degradano i composti presenti nelle emissioni. I biofiltri sono dotati di un sistema di irrigazione a pioggia che, all'occorrenza, bagna uniformemente la superficie del biofiltro onde garantire un contenuto di umidità compreso tra il 50 ed il 70% indispensabile ad un buon funzionamento. L impianto dispone anche due ampi piazzali pavimentati; uno adibito a deposito del prodotto finito ed uno attualmente impiegato per il deposito e la triturazione della matrice lignea. In struttura indipendente è dislocato lo spogliatoio per il personale ed un magazzino per lo stoccaggio dei pezzi di ricambio e dei materiali di consumo. La struttura è completata da un edificio adibito ad ufficio. L Azienda ha in dotazione i seguenti mezzi: PALA 1 Volvo L 110E PALA 2 Volvo L 110E PALA 3 Volvo L 110E PALA 4 Volvo L 150E PALA Volvo RIVOLTACUMULI GRIZZLY DU 320 CAMION MERCEDES CAMION FIAT 300 AUTOBOTTE FIAT TRITURATORE DOPPSTADT AK 430 VAGLIO DOPPSTADT SM 718 VAGLIO KOMPTECH DEPLASTIFICATORE BONERA DP 800 DEFFERRIZZATORE 2) NORMATIVA ED AUTORIZZAZIONI La normativa base di riferimento regionale è la Delibera n 568 del : Norme tecniche Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 3 di 7

4 ed indirizzi operativi per la realizzazione e la conduzione degli impianti di recupero e di trattamento delle frazioni organiche dei rifiuti urbani ed altre matrici organiche mediante compostaggio, biostabilizzazione e digestione anaerobica. I principali Decreti che autorizzano la realizzazione, la modifica e l autorizzazione all esercizio della Ditta Agrofert S.r.l. sono: - Decreto della Giunta Regionale del Veneto n 646 del che approva la realizzazione dell impianto per il trattamento di rifiuti organici selezionati per la produzione di ammendanti e/o fertilizzanti; - Decreto della Giunta Regionale del Veneto n 2225 del che approva la prima variante di progetto; - Decreto del Presidente della Provincia n 295 del che approva la seconda variante di progetto; - Decreto del Presidente della Provincia n 47 del che approva la terza variante di progetto; - Decreto del Presidente della Provincia n 265 del di rinnovo dell autorizzazione all esercizio fino al ; - Determinazione del Presidente della Provincia n 7210/05 del di proroga dell autorizzazione all esercizio fino al Determinazione del Presidente della Provincia n 7221/06 del di rinnovo dell autorizzazione all esercizio fino al ) MATERIALI UTILIZZATI, PROCESSO PRODUTTIVO E PRODOTTO FINITO Agrofert é autorizzata a ritirare una serie di rifiuti e/o materiali, espressamente elencati nel Decreto Autorizzativo della Provincia di Verona n 7221/06 del e succ. proroga. Tra questi sono stati ritirati nel periodo di riferimento (maggio giugno 2008): a) F.O.R.S.U. (CER ) = materiale organico putrescibile ad alto tasso di umidità che proviene dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani costituito da residui alimentari; b) RIFIUTI COMPOSTABILI (CER ) = residui della manutenzione del verde pubblico e privato costituiti da sfalci, potature, foglie, piante intere e ceppi; c) FANGHI DA IMPIANTI DI DEPURAZIONE CIVILI, FANGHI AGROALIMENTARI E SIMILI (CER ) = sono fanghi già parzialmente stabilizzati che provengono da alcuni impianti di trattamento acque. I quantitativi ricevuti e trattati rispettano le prescrizioni autorizzative. L Azienda fa effettuare da Laboratorio esterno analisi periodiche di autocontrollo (secondo le scadenze stabilite dal D.G.R.V n. 568/2005 e dal Decreto Autorizzativo) sui materiali in ingresso. I dati delle analisi da me visionati concernenti i materiali in ingresso presentano valori che rientrano in quelli stabiliti dalla tabella A del D.G.R.V. 568/2005. I materiali sopraelencati sono scaricati all interno del capannone di ricezione; fanno eccezione i residui verdi che, sono stoccati all'esterno e qui triturati con apposita macchina trituratrice (modello DOPPSTADT AK 430 ) al fine di rendere omogenea la loro pezzatura prima di essere portati all'interno pronti ad essere utilizzati. Inizia quindi il processo di compostaggio con la preparazione della miscela iniziale. I materiali (F.O.R.S.U., RESIDUI LIGNEO-CELLULOSICI, FANGHI, ecc) sono mescolati in proporzioni ben definite tenendo conto della loro composizione chimico-fisica e delle Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 4 di 7

5 prescrizioni (D.G.R.V. 568/2005 e Autorizzazione all'esercizio) Il materiale miscelato viene posto nella zona insufflata dove ha inizio la biossidazione; la miscela viene posizionata in cumuli longitudinali (lunghezza 40 m larghezza 6 metri altezza 2,5 metri circa) dove il materiale staziona per un periodo complessivo di 15/20 giorni. Durante tale fase il materiale viene rivoltato 2/3 volte la settimana per mezzo di una macchina operatrice rivoltacumuli denominata "Grizzly" e contestualmente umidificato nel caso i valori di umidità scendano al di sotto di quelli raccomandati. Nella fase di biossidazione sono monitorati settimanalmente ph, umidità e temperatura dei cumuli. Inizia poi la fase di maturazione, della durata minima di ulteriori 60/70 giorni, durante la quale continuano queste operazioni di rivoltamento a ritmi però meno frequenti. Il prodotto, durante l'intero ciclo che ha una durata complessiva di circa 80 giorni, viene monitorato settimanalmente per verificare che le temperature e l'umidità siano appropriate al tempo di giacenza nella sezione stessa, apportando le appropriate azioni correttive in caso di necessità. Il processo termina con l'operazione della "vagliatura" del prodotto finito; essa consiste nella separazione a mezzo di due attrezzature mobili poste in sequenza dette "vagli" (marca Dopstadtt SM 718 e Komptech), del prodotto finito "compost", dal "sovvallo", ovvero la parte lignocellulosica non del tutto compostata. Il prodotto finito "compost" viene stoccato subito all interno del capannone e nel piazzale antistante gli uffici coperto da teli, in attesa della distribuzione nei terreni. Il sovvallo invece, viene portato nella zona di miscelazione delle matrici in ingresso e riutilizzato ad inizio processo. Il prodotto ottenuto (ammendante compostato misto) è ceduto interamente ad aziende agricole della zona per impieghi a carattere estensivo; i dati delle analisi sul compost prodotto finito hanno rispettato i valori stabiliti dalla tabella B del D.G.R.V. 568/2005 4) ASPETTI AMBIENTALI Emissioni in atmosfera Il processo produttivo si svolge all'interno dei capannoni aventi una superficie coperta complessiva di circa mq. I fabbricati sono mantenuti in aspirazione mediante quattro ventilatori che lavorano in parallelo ed hanno una portata di Nmc/h cadauno. L aria aspirata dall impianto viene trattata mediante un sistema filtrante costituito da quattro biofiltri descritti in precedenza. Onde evitare dispersione di odori molesti i portoni di accesso ai capannoni vengono mantenuti chiusi e la loro apertura, funzionale al passaggio degli automezzi che conferiscono i rifiuti e delle pale gommate, è regolata da fotocellule che li mantengono aperti per il solo tempo necessario al loro transito. In conseguenza della suddetta disposizione tutta l'aria di processo, contenente sostanze maleodoranti, passa attraversano il letto filtrante dei biofiltri prima di essere immessa in atmosfera. I quadri elettrici dei singoli biofiltri, collocati nelle vicinanze degli stessi, sono dotati di un contaore cui è stato posto un sigillo a garanzia del loro continuo funzionamento. Ogni sei mesi, come imposto nel Provvedimento Autorizzativo della Provincia di Verona, sono analizzate le emissioni provenienti dai capannoni di lavorazione e dopo che le stesse sono passate attraverso il letto filtrante verificando così la reale capacità di abbattimento delle sostanze maleodoranti effettuato dai biofiltri. Gli esiti analitici sono regolarmente trasmessi al Settore Ecologia della Provincia. Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 5 di 7

6 Le analisi effettuate nell ultimo periodo attestano una buona funzionalità dei biofiltri ed il rispetto dei limiti di legge. Scarichi idrici All'Agrofert S.r.l. sono presenti le seguenti tipologie di acque: A - acque di processo. B - acque meteoriche. C - acque nere. D - acque di lavaggio degli automezzi. A - Acque di processo Le acque di percolazione del materiale in arrivo sono convogliate in una vasca di contenimento interrata a tenuta munita di un segnalatore acustico e visivo di sicurezza il quale scatta, tramite un galleggiante, qualora il livello interno delle acque arrivi alla soglia di guardia. Le acque di percolazione del materiale nella fase di biossidazione e maturazione convergono in pozzetti i quali a loro volta confluiscono tramite tubazione nella predetta vasca esterna di contenimento; Le acque del piazzale di stoccaggio del materiale finito sono convogliate in canalette a tenuta situate ai lati del piazzale stesso che vengono vuotate tramite autobotte quando il livello delle acque raggiunge l altezza prestabilita segnalata, tramite una linea orizzontale rossa, nelle vasche poste all estremità nord del piazzale stesso; B - Acque meteoriche Le acque di prima pioggia convergono nella vasca in cui sono raccolte anche le acque di percolazione; C acque nere Le acque nere riguardano esclusivamente la palazzina uffici e gli spogliatoi e sono convogliati in vasche imhoff e vuotate periodicamente. D - acque di lavaggio ruote degli automezzi Le acque provenienti dal lavaggio delle ruote degli automezzi che escono dall impianto sono convogliate nella vasca in cui sono raccolte anche le acque di percolazione; Le acque reflue vengono smaltite una o più volte la settimana da ditte specializzate e conferite ad impianti di recupero e/o smaltimento. Rifiuti prodotti Dopo il processo di trasformazione vengono prodotti anche dei rifiuti che sono: a) Percolato: si origina dalle fasi di scarico delle materie prime all'interno del capannone di ricevimento e dai processi di biossidazione e maturazione del prodotto; questo è raccolto in apposite vasche vuotate periodicamente da ditte autorizzate e conferito ad impianti di trattamento esterni. b) Ferro e materiali ferrosi in genere: si originano dal processo di vagliatura del prodotto finito e sono stoccati in apposito cassone; questo rifiuto è ritirato periodicamente da ditte autorizzate e Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 6 di 7

7 conferito ad impianti di recupero. - c) Imballaggi in plastica: si originano dal processo di vagliatura del prodotto finito e sono stoccati in apposito cassone; questo rifiuto è ritirato periodicamente da ditte autorizzate e conferito ad impianti di recupero. d) Olio motore esausto: si origina con la sostituzione dell'olio motore ai mezzi che operano nel cantiere e viene stoccato in appositi contenitori (fusti) a loro volta posizionati su bacini di contenimento; questo rifiuto è ritirato periodicamente da ditte autorizzate e conferito ad impianti di recupero. e) Sovvallo inutilizzabile: scarti ligneocellulosici ottenuti dopo la vagliatura finale non più riutilizzabili ad inizio processo. f) Filtri dell olio e del gasolio: si originano con la sostituzione dei medesimi ai mezzi che operano nel cantiere e vengono stoccati in appositi contenitori (fusti) a loro volta su appositi bacini di contenimento; questo rifiuto è ritirato periodicamente da ditte autorizzate e conferito ad impianti di smaltimento. g) Altri vari (batterie esauste, ecc) La movimentazione dei rifiuti è registrata sui registri di carico/scarico (Registro rifiuti) integrata con i rispettivi formulari di trasporto. Odore Durante le ispezioni non sono state riscontrate situazioni di criticità nelle aree circostanti l impianto, non sono stati rilevati odori oltre il perimetro dell area di pertinenza. Vengono regolarmente svolte le manutenzioni ed i controlli ai presidi ambientali di cui è dotato l impianto; nella gestione ordinaria gli operatori tengo regolarmente chiusi i portoni e il sistema di aspirazione e trattamento dell aria è regolarmente in funzione; non mi risulta siano state effettuate segnalazioni da parte dei residenti nel periodo indicato. 6) CONCLUSIONI A seguito dei sopralluoghi effettuati posso affermare che la conduzione dell impianto è regolare e rispetta il protocollo previsto dal piano dei controlli; i risultati delle analisi sulle emissioni rispettano i valori previsti dai limiti di legge, il prodotto ottenuto (compost) è conforme ai valori previsti per gli ammendanti compostati misti di cui alla D.Lgs 217/06; i rifiuti prodotti sono regolarmente avviati a smaltimento/recupero in impianti autorizzati; le manutenzioni ai mezzi, macchinari e presidi ambientali vengono svolte secondo le scadenze previste dal protocollo e dai documenti autorizzativi. Distinti saluti. Dott. Francesco Codato Mestre, 30 luglio 2008 Tel- Fax cell francesco.codato@alice.it Pagina 7 di 7

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