ASSEMBLEA BPM DEL 22 OTTOBRE

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1 Pro-manoscripto Anno IX - Novembre 2011 Notiziario dell Associazione Insieme per la Cooperativa Banca Popolare di Milano ASSEMBLEA BPM DEL 22 OTTOBRE Un cambiamento epocale Una lunga parentesi temporale separa l uscita di questo numero del Notiziario dal precedente, apparso lo scorso maggio. Il silenzio non è stato dovuto a mancanza di avvenimenti degni di menzione: la realtà societaria si è infatti vertiginosamente ed imprevedibilmente evoluta, dimostrando esattamente il contrario. Lo statuto dualistico Nella seconda metà del 2011 è stata messa in discussione l identità storica della BPM, con un risultato finale che ha di fatto messo fuori gioco un sistema plurisecolare di governo, consolidato nel tempo dall azionariato attivo dei dipendenti della Banca. Con estremo disappunto e non minore amarezza dobbiamo prendere atto che la nostra Banca, sia pure sostenuta dal voto capitario, dopo il 22 ottobre, è governata di fatto dalla finanza capitalistica, cioè da chi ha acquisito il potere decisionale quale contropartita del determinante sostegno finanziario offerto all aumento di capitale imposto rigidamente da Banca d Italia. Come si è prodotto questo cambiamento epocale? Per il fatto che lo statuto mo- 1

2 nistico, cioè quello in vigore dalla fondazione, è stato modificato radicalmente dall assemblea dei soci del 22 ottobre, che ne ha varato un altro, regolamentato dal sistema dualistico di amministrazione e controllo. Ciò ha consentito ai finanziatori di un aumento di capitale, altrimenti problematico, di insediarsi con pieni poteri al primo piano di Piazza Meda. Due nuovi Organi Sociali, il Consiglio di Sorveglianza (19 membri) ed il Consiglio di Gestione (5 membri) hanno infatti sostituito nel governo della Banca il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, conseguentemente scaduti qualche mese prima rispetto alla durata del loro mandato. Il cambio al vertice ha naturalmente compreso l uscita anticipata di scena del presidente Massimo Ponzellini, ( coincisa con un indagine giudiziaria che lo ha coinvolto con l accusa di associazione per delinquere, per una maxi-finanziamento di 148 milioni concesso dalla Banca alla società Atlantis-Bplus, operante nel settore delle Slot Machines ), e con l assunzione al vertice della Banca del finanziere Andrea Bonomi, nella sua veste di Presidente del Consiglio di Gestione. La fase propedeutica del cambiamento Le vicende che sono sfociate nell assemblea straordinaria del 22 ottobre, rese più pruriginose nel loro susseguirsi dall emergere di circostanze clientelari di gestione del personale, sono largamente note. Appare quindi superfluo ripercorrerle se non per dedicare qualche considerazione ad alcune di esse. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha dovuto prendere decisioni di rilevante implicazione societaria in rigida osservanza di disposti della Banca d Italia. L ispezione della Vigilanza, conclusasi lo scorso marzo, ha infatti imposto in modo tassativo l esigenza di un immediato cambiamento di rotta nella gestione della Banca e della sua governance, nonché la necessità di un massiccio, ineludibile rafforzamento patrimoniale. Le vicende che hanno portato all Assemblea del 22 ottobre hanno prodotto nella rappresentanza dei dipendenti-soci una drammatica spaccatura, evidenziata dal fatto che le sigle sindacali ispiratrici degli orientamenti societari dei dipendenti stessi si sono schierate su fronti opposti: da un lato FABI e FIBA, so- 2

3 stenute dalle rispettive Segreterie Nazionali, allineate alla lista capeggiata da Matteo Arpe; dall altro UILCA e FISAC a sostegno della lista di Andrea Bonomi. Il confronto ha decretato la netta vittoria di quest ultimo, sostenuta dalla convinzione largamente diffusa tra i dipendenti che gli hanno accreditato un cambiamento meno traumatico rispetto ad un inversione di rotta più radicale sostenuta da Matteo Arpe. Per la cronaca occorre ricordare che la spaccatura di cui trattasi, accompagnata da una massiccia migrazione di iscritti da una sigla sindacale all altra al seguito di personaggi di spicco, si è ripetuta recentemente in occasione del rinnovo dell assemblea dei delegati dell Associazione Amici (mandato ). Un fenomeno questo che ha confermato una gestione clientelare del sindacato con conseguenze che ben conosciamo e che hanno avuto una vasta eco negativa anche all esterno della Banca. Assoinsieme ed il cambiamento Nel panorama descritto il Consiglio Direttivo di Assoinsieme ha seguito con la massima attenzione l evolversi della situazione, assumendo decisioni molto importanti, purtroppo condizionate e rese vane nella loro valenza positiva dal nostro status di minoranza societaria. A loro volta i rappresentanti da noi designati nel Consiglio di Amministrazione della Banca hanno fatto la loro parte sostenendo il loro punto di vista nella dialettica consigliare. Appare quindi doveroso rivolgere a Franco Del Favero ed a Leo Spozio un sentito ringraziamento per l impegno posto nell assolvimento del loro compito. Un ringraziamento altrettanto caloroso è dovuto al professor Carlo Bellavite Pellegrini, da noi designato quale membro del Collegio Sindacale della Banca: l alta professionalità profusa nell assolvimento del suo mandato gli ha valso, ad ogni livello in BPM, ampia considerazione e stima. Le prese di posizione propositive ed al tempo stesso ammonitrici della nostra Associazione sono ben note in quanto espresse in occasio- 3

4 ne di incontri con la Presidenza e nelle Assemblee Societarie. Reiterate iniziative la nostra Associazione ha inoltre promosso per favorire un dialogo ed un proficuo confronto con l Associazione Amici, senza tuttavia giungere ad un concreto impegno circa un azione comune. Per esempio è apparso vano il tentativo di evitare un ulteriore inasprimento nei rapporti con Banca d Italia in occasione dell Assemblea del 25 giugno (aumento delle deleghe da 3 a 5). Proposta bocciata dagli Amici, contrari ad una modifica che poco tempo dopo ci è stata imposta senza possibilità di scampo dalla Banca d Italia. E rimasto altresì sterile il tentativo reiterato teso ad una riflessione comune circa il problema di capitale importanza della modifica dello Statuto. Tale provvedimento ha avuto origine in BPM ed è stato elaborato dagli Amici nel tentativo di rendere meno imperativa la discontinuità imposta dalla Banca d Italia. Con il risultato che la bozza di Statuto dualistico improvvisamente apparsa in Consiglio di Amministrazione è stata ulteriormente resa più rigida da Banca d Italia una settimana prima dell Assemblea del 22 ottobre. Concrete iniziative di Assoinsieme La nostra Associazione non si è arresa a fronte della laconicità con la quale il problema della riforma dello Statuto è stata presentata e portata avanti in Consiglio dal presidente Ponzellini. I nostri rappresentanti in seno al Consiglio stesso, assieme agli altri della minoranza Lonardi, hanno avuto il 26 settembre a Roma un colloquio con la Banca d Italia, dove sono stati ricevuti dal direttore centrale dott. Mieli, che ha ribadito il punto di vista dell Autorità tutoria, già espresso a conclusione dell ispezione, circa l esigenza di una rigida applicazione del principio di discontinuità, cioè la rigorosa separazione tra gestione e proprietà della Banca. Appare importante ribadire che in quella circostanza è emerso chiaramente che il sistema dualistico ha avuto origine in BPM, con un iter nel quale il Consiglio è stato investito solo all ultimissimo momento per decidere. Da ultimo riteniamo importante ricordare l atteggiamento assunto dalla nostra Associazione riguardo la propria posizione nell assemblea del 22 ottobre, reso pubbli- 4

5 co in due documenti che riproponiamo in calce al presente articolo. A fronte della drammatica spaccatura verificatasi fra i dipendenti soci, divisi in un confronto dai toni accesi e polemici a sostegno dei due potentati in campo che si contendevano il controllo della Banca, responsabilmente e con piena consapevolezza, abbiamo deciso di non presentare una nostra lista e, men che meno, di schierarci a nostra volta a favore di uno dei due schieramenti, lasciando libertà di voto ai nostri iscritti. Tale posizione ci consente ora di accreditarci autonomamente presso i rappresentanti della nuova gestione della Banca, mentre ci riserva uno spazio per tentare di svolgere un azione mediatrice post-assembleare a favore di una ricomposizione della frattura creatasi fra i dipendenti soci. Ci auguriamo che il futuro, non roseo condizionato com è anche dalla drammatica situazione del sistema finanziario, possa confortarci circa la bontà della nostra scelta. ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 22 OTTOBRE Posizione di Assoinsieme in ordine alla modifica di Statuto Assoinsieme, per non compromettere l aumento di capitale, invita a votare a favore delle modifiche proposte dal Consiglio di Amministrazione pur ritenendo che il sistema duale, soprattutto nella formulazione proposta, non corrisponde all interesse della Cooperativa e dei suoi tradizionali soci. Assoinsieme è comunque impegnata a favorire il rilancio della Banca anche per creare in BPM, sulla base di risultati gestionali confortanti,un clima che consenta di apportare allo Statuto, che oggi il Consiglio di Amministrazione propone all Assemblea, quelle modifiche che garantiscano un corretto equilibrio fra gli organi societari riportandolo ad una formulazione più aderente allo spirito cooperativo della Banca Popolare di Milano. 5

6 ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 22 OTTOBRE Posizione di Assoinsieme in ordine all elezione del Consiglio di Sorveglianza Assoinsieme, valutato lo scenario complessivo venutosi a creare all interno della Cooperativa dall assemblea del 25 giugno ad oggi, ha deciso di non presentare una propria lista e di non optare per una scelta di campo tra le liste che partecipano alla nomina del Consiglio di Sorveglianza dell Istituto. Assoinsieme, dopo avere operato per favorire la più ampia partecipazione all assemblea nonostante i tempi brevi della convocazione e l assenza delle usuali comunicazioni pre-assembleari ai soci, raccomanda ad iscritti e simpatizzanti di esprimere il voto a favore della lista che ritengono più affidabile per la difesa,la valorizzazione ed il rilancio della Cooperativa. La decisione assunta da Assoinsieme, dopo matura e meditata riflessione, è conseguente alla situazione estremamente difficile che sta attraversando la governance BPM. Uno schieramento di parte avrebbe accentuato e ulteriormente inasprito le divisioni nel mondo societario in particolare, all interno di questo,nella componente del personale la cui unione rappresenta una forza essenziale per l auspicato recupero di efficienza dell Istituto. Assoinsieme è pienamente disponibile, dopo questa assemblea, a proseguire nell azione tesa a favorire l unità delle forze che, all interno della Cooperativa, vorranno operare per arrestare il processo involutivo del sistema e per rilanciare il modello BPM. Assoinsieme si augura che chi prevarrà si faccia carico di coagulare il più ampio consenso nel programmare il rilancio della Banca, facendo leva anche sui valori che, nel tempo, hanno rappresentato i punti di forza del modello cooperativo. 6

7 LA GOVERNANCE DUALISTICA IN BPM La governance dualistica è un sistema di gestione aziendale che prevede l esistenza di due Organi Sociali distinti, funzionali rispettivamente al controllo e all amministrazione di una società. In Italia lo adottano poche società: fra quelle quotate in Borsa Intesa San Paolo, Banco Popolare, UBI Banca. Dopo la riforma Vietti che lo introdusse nell ordinamento italiano nel 2006, il duale venne adottato e successivamente ( 2008) abrogato da Mediobanca. Nel mondo delle Popolari, Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco Popolare e dell Associazione Nazionale delle Banche Popolari, ha ritenuto negativa l esperienza del duale al punto che il suo Gruppo lo ha abolito ripristinando, con il beneplacito delle Banca d Italia, lo statuto tradizionale. Questo il suo punto di vista: Riteniamo dopo avere provato che per una Popolare sia meglio il Consiglio di Amministrazione tradizionale. Nel modello Cooperativo è opportuno che sia l assemblea dei soci ad approvare il bilancio d esercizio e che i rappresentanti dei soci debbano sedere in un Consiglio che abbia competenza su tutte le decisioni. Nel caso della Popolare di Milano il nuovo statuto esprime un Consiglio di Sorveglianza con compiti di supervisione e controllo e un Consiglio di Gestione con ruolo operativo e amministrativo. I due organismi sono presieduti rispettivamente dal Prof. Filippo Annunziata e dal Dott. Andrea Bonomi. Quest ultimo fa parte del Consiglio di Gestione nominato dal Consiglio di Sorveglianza. Il duale varato dalla nostra Banca prevede la nomina di un Consigliere Delegato tra i componenti del Consiglio di Gestione. A tale carica era stato designato l attuale Direttore Generale della Banca Enzo Chiesa. La nomina è stata però bloccata da un veto di Banca d Italia sulla scorta dell esigenza di una discontinuità tra la vecchia e la nuova gestione. 7

8 AUMENTO DI CAPITALE E PRESTITO CONVERTENDO I due problemi sono stati fatti oggetto, e lo sono tuttora, di molteplici allarmate richieste di spiegazione e chiarimenti da parte dei nostri associati. Al momento di andare in stampa entrambe le operazioni non sono però ancora giunte a conclusione. Non sappiamo quindi come andrà a finire la vicenda dell inoptato, mentre il rimborso anticipato del convertendo sarà fatto oggetto di una assemblea dei sottoscrittori indetta per il giorno 22 dicembre presso la sede centrale di piazza Meda. Certamente dobbiamo sin d ora prendere atto di un largo malcontento diffuso fra i soci BPM, che nelle vicende hanno subito perdite significative, rese ancora più cocenti dal fatto che è stata disattesa la fiducia riposta nella Banca. Nè è valsa ad attenuare tale risentimento la constatazione che il tutto si è sviluppato in momenti drammatici per la situazione finanziaria generale. Riprenderemo l argomento : sarà indispensabile farlo in modo approfondito per trarre le dovute considerazioni su quanto è accaduto. Associazione Insieme per la Cooperativa Banca Popolare di Milano Via G. Mazzini, Milano Tel Fax Sito: - Mail: info@assoinsieme-bpm.it 8

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