Regione Umbria Giunta Regionale

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1 Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Regionale Programmazione, innovazione e competitività dell Umbria Ambito di coordinamento Territorio, infrastrutture e mobilità RELAZIONE DI MONITORAGGIO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO RIGUARDANTE L AZIONE DI RICOSTRUZIONE A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 1997 ART. 16, COMMA 1, LEGGE 61/98 Anno 2015

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3 INDICE Pag. 1 IL QUADRO ATTUALE I dati di sintesi Lo stato di attuazione al L ATTIVITA DELL ANNO L avanzamento dei lavori La spesa 8 3 TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA Il sisma del 26 settembre I Comuni più colpiti 9 4 ASPETTI ORGANIZZATIVI 12 5 IL SISTEMA INFORMATIVO 14 6 L OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE 15 7 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Leggi nazionali Leggi regionali 18 8 I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE 19 9 IL QUADRO DELLE RISORSE Le risorse commissariali Le risorse statali Le risorse aggiuntive per specifici interventi Le risorse dell Unione Europea Le risorse regionali Le risorse totali IL QUADRO GENERALE DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA La destinazione delle risorse Gli impegni La spesa Sintesi degli impegni e della spesa IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE La popolazione evacuata L attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate Gli alloggi alternativi ai container Il rilascio dei container La popolazione in autonoma sistemazione La sistemazione della popolazione in attesa di rientro L EDILIZIA PRIVATA La ricostruzione leggera La ricostruzione pesante La ricostruzione integrata IL PATRIMONIO PUBBLICO Opere Pubbliche Infrastrutture rurali Dissesti idrogeologici Beni Culturali ATTIVITÀ PRODUTTIVE ALTRI INTERVENTI GLI INTERVENTI FINANZIATI CON LE RISORSE DELL UNIONE EUROPEA LA RICOSTRUZIONE IN CORSO E QUELLA DA AVVIARE 85 CONSIDERAZIONI FINALI 88

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5 1. IL QUADRO ATTUALE Lo stato di attuazione della ricostruzione, ormai entrata a regime, riflette l avanzamento dei lavori degli interventi autorizzati con i piani e programmi finanziari approvati. Complessivamente, sono iniziati i lavori per il 99% degli interventi finanziati e se ne sono conclusi il 96%. Per quanto riguarda la problematica della sistemazione ed il rientro della popolazione evacuata, è praticamente risolta. Delle famiglie evacuate (98,5%) sono rientrate nelle proprie abitazioni, 144 (1,4 %) sono in autonoma sistemazione o in alloggi alternativi, mentre solo 6 (0,1%) famiglie sono attualmente alloggiate nei container avendo rinunciato ad una sistemazione alternativa. Per quanto riguarda, invece, l avanzamento degli interventi di ricostruzione, nel corso dell anno 2015 è da registrare l apertura di 14 e la chiusura di 127 cantieri della ricostruzione degli edifici privati e l apertura di 29 e la chiusura di 42 cantieri della ricostruzione pubblica. Complessivamente, tra edilizia privata ed opere pubbliche, sono iniziati i lavori di 43 interventi mentre se ne conclusi 169. Nel corso dell anno è stato effettuato, tramite sopralluoghi presso i comuni interessati, un censimento analitico e dettagliato della popolazione che risultava essere ancora evacuata a causa del sisma. Ciò ha consentito di calcolare in modo più preciso il numero delle persone che sono effettivamente in attesa di rientrare nella loro abitazione danneggiata. La conseguenza è stata una notevole diminuzione del numero degli evacuati rispetto all anno precedente: (85 nuclei 224 persone). Per quanto riguarda la spesa, nell anno 2015 sono state effettuate erogazioni per complessivi 30,15 milioni. Confrontando i dati dell anno 2015 con quelli del 2014 il numero dei lavori iniziati e conclusi è rimasto costante, la spesa sostenuta durante l anno è diminuita, mentre il numero delle persone rientrate nella propria abitazione è aumentato per i motivi sopra specificati. E necessario sottolineare che, essendo giunti quasi al termine del processo di ricostruzione, il numero assoluto sia degli interventi ancora da avviare sia di quello degli interventi in corso di esecuzione è in costante diminuzione, inoltre molti interventi ancora aperti riguardano le pratiche più complesse dal punto di vista tecnico e/o amministrativo e quelle gravate da procedimenti giudiziari che hanno rallentato i lavori. Tutto ciò determina, ovviamente, la diminuzione della velocità della spesa che si sta registrando negli ultimi anni Dal punto di vista amministrativo, la Giunta Regionale, con deliberazione 27 marzo 2015, n. 366, ha modificato ulteriormente il Programma finanziario in modo da consentire il finanziamento di nuovi interventi sui beni culturali e opere pubbliche attraverso l utilizzo di economie accertate in altri settori. Infine, dal punto di vista organizzativo, a decorrere dal 1 luglio 2015 il Servizio Ricostruzione edifici privati, programmi integrati di recupero e risorse finanziarie è stato soppresso e le sue competenze sono state assegnate alla nuova Unità Operativa Temporanea: Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze

6 1.1 I dati di sintesi Lo stato di attuazione della ricostruzione al 31 dicembre 2015 è sinteticamente rappresentato dagli indicatori più significativi (popolazione rientrata, attuazione interventi, spesa) riportati nella tabella e nei grafici che seguono. Popolazione rientrata nella propria abitazione Interventi conclusi (Programmi ) Interventi conclusi (Programmi ) Dicembre 2013 Dicembre 2014 Dicembre % ,5% ,5% % % ,5% % % % Spesa (mil. di Euro) ,5% ,5% % 100% 80% 60% 40% 20% 0% dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 Popolazione rientrata nella propria abitazione Interventi conclusi (Programma ) Interventi conclusi (Programma ) Spesa Sono rientrate nelle abitazioni riparate persone pari al 98,5% delle evacuate nel 1997, 150 (0,67%) abitano in alloggi alternativi, 173 (0,77%) sono in autonoma sistemazione e solo 14 (0,06%) sono ancora nei container avendo rifiutato una sistemazione alternativa. Sono stati ultimati interventi, pari al 96,5% degli finanziati con i Programmi finanziari , mentre per i Programmi si sono conclusi interventi (94%) su La spesa complessiva, comprensiva delle risorse statali, delle risorse comunitarie e quelle destinate a specifici interventi, ammonta a 5.136,33 mil, pari al 96,05% delle risorse disponibili e ripartite nel periodo ( 5.347,67 mil.) Andamento erogazioni (milioni di Euro) , , , , , , , , , , , , , dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic

7 1.2 Lo stato di attuazione al Lo stato di avanzamento degli interventi prioritari finanziati con i Programmi finanziari 1998/2001 è illustrato nella tabella e nel grafico. Interventi Settori finanziati ultimati % In corso % Da iniziare % Ricostruzione leggera , ,28 2 0,05 Ricostruzione pesante Ricostruzione integrata , ,7 34 1,8 Totale edilizia privata Infrastrutture a rete Infrastrutture rurali Opere Pubbliche Dissesti idrogeologici Beni culturali Totale patrimonio pubblico TOTALE nel grafico (inserire la nuova tabella): Stato di attuazione degli interventi (percentuale ultimati - in corso - da iniziare) Ricostruzione leggera 99,68 0,28 Ricostruzione pesante Ricostruzione integrata 89,5 8,7 1,8 Infrastrutture a rete Infrastrutture rurali 100 Opere Pubbliche Dissesti idrogeologici Beni culturali TOTALE % 20% 40% 60% 80% 100% Ultimati In corso Da iniziare

8 L andamento dei singoli settori di intervento riflette le modalità attuative delle specifiche tipologie ed i diversi tempi autorizzativi fissati in relazione alle priorità ed alla disponibilità delle risorse. La ricostruzione leggera è conclusa, quella pesante è avviata per il 99,5%, mentre per quella integrata sono stati aperti il 98% dei cantieri previsti. I Piani ed i programmi delle opere e delle infrastrutture pubbliche sono completamente avviati e prossimi alla conclusione. Degli interventi finanziati il 96,5% (11.596) sono conclusi, il 3% (236) sono in corso, mentre solamente l 1% (70) deve iniziare. L andamento realizzativo degli interventi non prioritari finanziati con i Programmi finanziari 2002/2012 e successive integrazioni è illustrato nella tabella e nel grafico. Interventi Settori finanziati ultimati % In corso % Da iniziare % Ricostruzione pesante , ,6 16 0,3 Ricostruzione integrata , ,6 20 2,9 Totale edilizia privata , ,9 36 0,7 Opere Pubbliche Dissesti idrogeologici Beni culturali Totale patrimonio pubblico ,6 81 8,9 41 4,5 TOTALE Stato attuazione interventi (percentuale ultimati, in corso, da iniziare) Ricostruzione pesante 97,1 2,6 0,3 Ricostruzione integrata 84,5 12,6 2,9 Opere Pubbliche Ultimati In corso Da iniziare Dissesti Idrogeologici Beni Culturali Totale % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

9 La realizzazione di questi interventi non prioritari prosegue a pieno regime, per il 94% (5.856) sono stati chiusi i cantieri, mentre per il 4% (288) i lavori sono in corso di realizzazione. Da evidenziare la percentuale dei lavori conclusi relativamente agli interventi sugli edifici della Ricostruzione pesante (97,1%), sui dissesti idrogeologici (91%) e sui Beni culturali (90%). Per valutare più compiutamente lo stato di avanzamento nella sua globalità, nel grafico che segue è indicata, per ciascun settore di intervento, la percentuale degli interventi avviati (somma di quelli conclusi e quelli in corso), e la restante percentuale di quelli da iniziare. Stato di attuazione degli interventi (percentuale complessivamente avviati e da avviare) Ricostruzione pesante 99,7 0,3 Ricostruzione integrata 97,1 2,9 Opere Pubbliche Dissesti idrogeologici 98 2 Beni culturali 97 3 TOTALE % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Avviati Da avviare La fase di inizio dei lavori è pressoché terminata per quasi tutti i settori, complessivamente sono stati aperti i cantieri per il 99% (6.144) degli interventi autorizzati e finanziati, mentre solo l 1% (77) deve iniziare. Per quanto riguarda i singoli settori di intervento, sono stati aperti quasi tutti i cantieri della Ricostruzione pesante (99,7%), dei Dissesti idrogeologici (98%) e dei Beni culturali (97%). Gli interventi pubblici per i quali devono ancora iniziare i lavori sono stati finanziati negli ultimi due anni attraverso il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi già saldati

10 2. L ATTIVITA DELL ANNO L avanzamento dei lavori Nel corso dell anno 2015 si è avuto un costante incremento della fase realizzativa anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Nelle tabelle e nei grafici sottostanti è dettagliato l avanzamento complessivo dei lavori degli interventi finanziati con i programmi e e successive integrazioni. Settore di Intervento Interventi finanziati Situazione al Ricostruzione anno 2015 Situazione al Iniziati % Ultimati % Iniziati % Ultimati % Iniziati % Ultimati % Ricostruzione leggera , , ,7 Ricostruzione pesante , ,5 2 0,0 53 0, , ,1 Ricostruzione integrata , , , Totale edilizia privata , , ,3 Infrastrutture a rete Infrastrutture rurali Opere pubbliche Dissesti idrogeologici , , ,8 Beni culturali , , , Totale patrimonio pubblico , , ,0 TOTALE GENERALE , , , Apertura cantieri Complessivamente, sono stati aperti 43 nuovi cantieri (20 relativi al programma e 23 al programma ) con un incremento, rispetto al , dello 0,2%. Incremento semestrale apertura cantieri Settore di Intervento Iniziati Var. (%) Ricostruzione leggera Ricostruzione pesante Ricostruzione integrata ,5 Totale edilizia privata ,1 Infrastrutture a rete ,0 Infrastrutture rurali Opere pubbliche ,3 Dissesti idrogeologici ,0 Beni culturali ,7 Totale patrimonio pubblico ,2 TOTALE GENERALE ,2 Le tipologie d intervento per le quali si è registrato un significativo incremento dei lavori iniziati sono quelle che comprendono interventi finanziati negli ultimi anni mediante il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati

11 Lavori iniziati (%) 100,0 0,0 0,5 5,0 1,0 1,0 0,7 80,0 60,0 40,0 100,0 99,6 97,4 90,0 100,0 93,0 98,0 97,5 20,0 0,0 Ricostruzione leggera Ricostruzione pesante Ricostruzione integrata Infrastrutture a rete Infrastrutture rurali Opere pubbliche Dissesti idrogeologici Beni culturali Situazione al Ricostruzione anno 2015 Chiusura cantieri Si sono invece conclusi 169 interventi (86 relativi al programma e 83 al programma ) con un incremento, rispetto al , dell 1 %. Incremento semestrale lavori ultimati Settore di Intervento ultimati Var. (%) Ricostruzione leggera ,02 Ricostruzione pesante ,7 Ricostruzione integrata ,4 Totale edilizia privata ,9 Infrastrutture a rete ,5 Infrastrutture rurali Opere pubbliche ,0 Dissesti idrogeologici ,0 Beni culturali ,5 Totale patrimonio pubblico ,9 TOTALE GENERALE ,0 Nel corso dell anno si è registrato un buon incremento del numero di cantieri chiusi relativi alle infrastrutture a rete (9,5%) e alla ricostruzione integrata (3,4%)

12 Lavori ultimati (%) 100,0 0,1 0, ,0 1 80,0 60,0 40,0 99,6 96, , ,0 0,0 Ricostruzione leggera Ricostruzione pesante Ricostruzione integrata Infrastrutture a rete Opere pubbliche Infrastrutture rurali Dissesti idrogeologici Beni culturali Ricostruzione anno La spesa La spesa complessiva al ammonta ad 5.136,33 mil., mentre nel corso dell anno 2015 state effettuate erogazioni per complessivi 30,15 mil., così ripartite per settore d intervento: SETTORE Erogazioni 2015 Edifici isolati 1,17 Programmi Integrati di recupero 21,68 Opere pubbliche 1,26 Dissesti idrogeologici 0,81 Beni culturali 2,03 Attività Produttive - Altri interventi 3,20 TOTALE 30,15 Nel grafico è riportato l ammontare mensile delle erogazioni effettuate nel corso dell anno (in milioni di euro). 5,39 3,36 3,69 1,37 2,18 2,76 1,49 3,45 1,48 2,60 2,30 0,08 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

13 3. TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA 3.1 Il sisma del 26 settembre 1997 La sequenza sismica del settembre ottobre 1997 ha colpito una fascia della catena appenninica a cavallo tra Umbria e Marche, già sede in passato di terremoti distruttivi. L intensità della scossa più forte (5.8 Richter IX Mercalli) è considerata in linea con quella dei terremoti storici che hanno interessato in passato l Umbria orientale. La crisi sismica di settembre era stata preceduta, nel maggio 1997, da un altra di minore entità che aveva interessato l area dei Monti Martani, con un evento principale corrispondente ad un VII grado della scala Mercalli. L inizio della sequenza di Colfiorito risale peraltro al agosto, con una serie di eventi di piccola intensità. Il 26 settembre si verificano i primi due eventi principali della sequenza, uno tra Colfiorito e Cesi durante la notte (con intensità VIII IX Mercalli) e, il secondo tra Colfiorito e Annifo nella mattinata (intensità IX Mercalli). Il terremoto di Sellano - Preci del 14 ottobre (intensità VII VIII Mercalli) è il terzo evento più importante della sequenza, la cui evoluzione prosegue con un terremoto che ha colpito principalmente Gualdo Tadino il giorno 26 marzo 1998, caratterizzato da un elevata profondità (circa Km 45) e una magnitudo locale Richter pari a 5.4 (VII Mercalli). Questa scossa è stata seguita da altre due rispettivamente nei giorni 3 (intensità VI VII Mercalli) e 5 aprile (intensità VI VII Mercalli), localizzate nella stessa zona ma con profondità intorno ai Km 10 e, quindi, molto più avvertite in superficie. La sequenza di Colfiorito si è verificata in un area della dorsale appenninica dove la sismicità storica manifesta una lacuna di circa 25 Km tra gli eventi del a nord e quello del 1328 (nonché gli altri terremoti che hanno colpito l alta Valnerina) a sud. Nell ultimo millennio l attività sismica in queste aree, come documentato dalle fonti storiche, ha un andamento temporale piuttosto disomogeneo. Il terremoto distruttivo forse storicamente più importante per l area di Colfiorito è del 30 aprile 1279, d intensità massima pari a X Mercalli, che ebbe un area di influenza molto ampia, comportando grandi danneggiamenti nel territorio tra Camerino e Nocera Umbra. 3.2 I Comuni più colpiti I comuni umbri maggiormente colpiti dagli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997 sono quelli il cui territorio è compreso, parzialmente o totalmente, nella fascia appenninica o preappenninica. Tali comuni, classificati di Fascia "A", sono: Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Campello S.Clitunno, Cannara, Cerreto Di Spoleto, Costacciaro, Foligno, Fossato Di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio (Fraz. Di Padule, Branca, Spada, S. Marco, Torre Calzolari, Colpalombo, Carbonesca), Montefalco, Nocera Umbra, Perugia (Fraz. di Pianello, Castel D arno, Ripa), Preci, Scheggia e Pascelupo, Sellano, Sigillo, Spello, Spoleto (Fraz. di Poreta, S. Giacomo, Bazzano, Fabbreria, Silvignano, Eggi, Beroide, S.M. In Campis, S. Paolo, Protte, Campo Salese, Azzano, Camporoppolo), Trevi, Valfabbrica, Vallo Di Nera, Valtopina. La loro classificazione è stata effettuata, con ordinanze ministeriali, sulla base della combinazione di tre indicatori: intensità macrosismica, indice di agibilità calcolato sugli edifici sgomberati rispetto agli esistenti e indice di disagio determinato in relazione al numero dei nuclei familiari in alloggi precari o che hanno provveduto con l autonoma sistemazione rispetto ai nuclei familiari residenti

14 Delimitazione territoriale Complessivamente le famiglie evacuate a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state per un totale di persone, il 95% delle quali (21.466) è residente nei comuni di fascia A. Il grafico sottostante ne evidenzia la distribuzione territoriale. Distribuzione territoriale popolazione evacuata Gualdo Tadino 11,4% Assisi Valtopina Sellano 7,2% 3,2% 2,9% Altri comuni 18,2% Nocera Umbra 20,2% Foligno 36,9%

15 Il comune con il maggior numero di evacuati è quello di Foligno, dove ben persone hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Popolazione evacuata nei comuni totalmente ricompresi nella Fascia A Comune Popolazione Popolazione Residente 1997 Evacuata Nocera Umbra ,98 Valtopina ,09 Sellano ,55 Preci ,80 Gualdo Tadino ,56 Foligno ,81 Altri comuni ,2 Totale Comuni di fascia A ,6 Sulla base del rapporto tra popolazione evacuata e popolazione residente al momento del sisma i Comuni più colpiti sono Nocera Umbra, dove circa il 77% della popolazione residente ha dovuto abbandonare la propria abitazione, Valtopina, con il 54%, e Sellano, con il 50%. Percentuale Popolazione evacuata Popolazione residente % 80% 76,98% 70% 60% 50% 40% 54,09% 50,55% 30% 20% 19,80% 17,56% 15,81% 10% 4,2% 0% NOCERA UMBRA VALTOPINA SELLANO PRECI GUALDO TADINO FOLIGNO Altri comuni

16 4. ASPETTI ORGANIZZATIVI La gestione dell emergenza. Immediatamente dopo gli eventi sismici del 26 settembre 1997, la Regione ha istituito, a Foligno, un Centro Operativo Regionale (C.O.R.) con funzioni di coordinamento e sei Centri Operativi Misti (C.O.M.) negli altri comuni maggiormente danneggiati (Assisi, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano, Preci). In tali centri ha operato personale appartenente a diversi enti ed organizzazioni (Regione, Comune, Protezione Civile, Prefettura, Provincia, Servizio Sismico Nazionale, Servizio Geologico Nazionale, etc.) con compiti di gestione delle fasi di prima emergenza che hanno riguardato: l individuazione degli edifici inagibili (segnalando all autorità comunale quelli da sottoporre a provvedimenti di sgombero per inagibilità parziale o totale); l organizzazione dei tecnici rilevatori dei costi e di quelli messi a disposizione dalle associazioni di volontariato, di liberi professionisti e di dipendenti di altre amministrazioni sia dell Umbria che di altre regioni; la sistemazione provvisoria della popolazione che, a causa del crollo o dell inagibilità degli edifici, è stata evacuata dalle proprie abitazioni. La struttura organizzativa nella prima fase della ricostruzione. Terminata la fase dell emergenza, la Regione, preso atto della qualità e quantità dei danni, della vastità del territorio colpito, delle diverse tipologie di intervento e dei settori interessati alla ricostruzione, ha provveduto al potenziamento delle proprie strutture operative già esistenti (Servizi industria, commercio, agricoltura, Servizio Politica per la casa, ed altri) ed ha istituito quattro Uffici Temporanei con competenze esclusive in materia di ricostruzione ed un servizio per l assistenza giuridico amministrativa. Il coordinamento dell intero processo di ricostruzione è stato conferito alla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture. L attuale struttura organizzativa. Terminata la fase della predisposizione della normativa, del finanziamento e del controllo dei progetti per la quasi totalità degli interventi previsti, è sorta la necessità di snellire le strutture regionali dedicate alla ricostruzione. Pertanto, la maggior parte delle competenze sono state affidate, dall , alla U.O.T. Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze, mentre altre sono state trasferite agli ordinari Servizi regionali competenti per materia

17 Competenze dell attuale struttura operativa della ricostruzione L A S T R U T T U R A O P E R AMBITO DI COORDINAMENTO TERRITORIO, INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ C O M P E T E N Z A D I R E T T A U.O.T. Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze Attività di ricerca, studio ed aggiornamento con riferimento alla vigente normativa in materia Programmazione degli interventi di recupero degli edifici privati all interno e all esterno dei Programmi Integrati di Recupero Programmazione degli interventi e gestione tecnicoamministrativa, d intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, delle attività connesse alle emergenze sismiche; Controllo e valutazione tecnico-amministrativa per l ammissibilità a finanziamento dei progetti per la riparazione degli edifici pubblici e privati all interno dei P.I.R.; Supporto tecnico-amministrativo, controllo e vigilanza, anche finanziaria, sulle attività dei Comuni interessati da interventi di ricostruzione, in collegamento con le strutture competenti in materia di ricostruzione; Programmazione, d intesa con gli Enti locali, degli interventi di ricostruzione mediante Programmi integrati di recupero, concessione dei contributi, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie; Coordinamento delle diverse fonti di finanziamento, quantificazione delle risorse disponibili, predisposizione dei Programmi finanziari e monitoraggio del fabbisogno finanziario della ricostruzione; Gestione e rendicontazione, in collaborazione con le altre strutture regionali competenti in materia di ricostruzione, dei fondi comunitari; Gestione e monitoraggio, anche informatizzato, del flusso dei dati sulla ricostruzione in collegamento con le strutture competenti; Predisposizione di relazioni e rendiconti periodici previsti dalla normativa Aggiornamento e gestione dell Osservatorio sulla ricostruzione A T I V A I N D I R E T T A Altri Servizi competenti: Servizio Protezione Civile Servizio Foreste, economia e territorio montano Servizio Geologico e sismico Servizio Opere pubbliche: programmazione, monitoraggio e sicurezza - progettazione e attuazione Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana Servizio Patrimonio, demanio e logistica Servizio Infrastrutture per la mobilità Servizio Attività generali della Giunta e promulgazioni leggi

18 5. IL SISTEMA INFORMATIVO La gestione tecnica, amministrativa e finanziaria della ricostruzione è effettuata in maniera totalmente informatizzata. Per ciascuna tipologia di intervento è stata sviluppata e dedicata apposita procedura a disposizione dei Comuni e degli altri soggetti attuatori interessati (calcolo dei contributi, stato di avanzamento dei lavori, rendicontazioni, etc.) Tali procedure sono poi coordinate da un sistema informativo che garantisce il monitoraggio dell andamento della ricostruzione e che prevede una banca dati centrale presso la Direzione, Ambiente, Territorio e Infrastrutture dove pervengono e sono elaborati i dati dei 76 Comuni coinvolti. Di questi, 33 (di fascia A) sono collegati in via telematica, attraverso un numero verde, con la banca dati centrale di Perugia per l aggiornamento in tempo reale dello stato di attuazione degli interventi; gli altri, che hanno un minor numero di interventi comunicano off line con la sede regionale di Terni che è collegata in via telematica con la banca dati centrale di Perugia. Schema di funzionamento del sistema informativo per la ricostruzione

19 6. L OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE Le funzioni. L Osservatorio sulla ricostruzione, previsto dalla legge regionale n. 30/98, ha funzioni di monitoraggio del processo di ricostruzione, di elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni sul relativo stato di attuazione. La Regione ne ha definito le linee guida che tengono conto di specifiche esigenze, quali: coordinare il flusso informativo delle singole strutture regionali competenti in materia di ricostruzione; coordinare le diverse fonti di finanziamento e controllo dell andamento della spesa e del fabbisogno finanziario; effettuare il monitoraggio fisico e finanziario degli interventi; fornire agli organi decisionali e soggetti attuatori il quadro realizzativo, sia complessivo che analitico, dell intero processo ricostruttivo; consentire l accesso alle informazioni alle istituzioni ed ai cittadini nell ambito di una trasparenza effettiva e sulla base di elementi oggettivi; relazionare con il tessuto socio economico per verificare gli effetti connessi all attività di ricostruzione. Monitoraggio: strumento di controllo e di governo di tutta la ricostruzione che consente di fornire in tempo reale la situazione sullo stato di avanzamento fisico degli interventi, la verifica in corso d opera degli effetti derivanti dall applicazione delle norme statali e regionali, la rendicontazione (alle istituzioni e all opinione pubblica) dei tempi, delle modalità, della spesa, nonché dell efficienza, dell efficacia e dell equità delle risorse impiegate. Tale attività consente all Osservatorio di fornire con continuità il quadro completo dell intero processo di ricostruzione. Il monitoraggio diventa così anche un valido strumento di supporto alla programmazione degli interventi e all allocazione delle risorse da parte degli organi decisionali. Diffusione: strumento atto a garantire la divulgazione, affidabile, globale e analitica, di tutte le informazioni sulla ricostruzione. Tale attività è realizzata attraverso la gestione e lo sviluppo di un Sito Internet ( che contiene informazioni aggiornate in tempo reale sull andamento amministrativo e realizzativo del processo di ricostruzione e sui provvedimenti adottati, servizi online per i cittadini e i Comuni e sezioni di approfondimento sul decennale, sulle ricerche e pubblicazioni e sull evento sismico e i primi soccorsi. Sito sulla ricostruzione Home page Tra le attività di diffusione sono ricomprese anche la realizzazione di rapporti di monitoraggio periodici, la promozione di confronti e dibattiti con gli operatori della comunicazione e della

20 stampa, la produzione di indagini conoscitive, materiale divulgativo, prodotti multimediali e pubblicazioni specifiche sul post terremoto. La struttura organizzativa. L Osservatorio ha sede presso l ambito di coordinamento Territorio, Infrastrutture e mobilità ed ha una struttura organizzativa e di funzionamento così articolata: a. Il responsabile dell Osservatorio; b. Il responsabile del flusso informativo, della raccolta ed elaborazione dei dati dei Servizi preposti alla ricostruzione; c. Il responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne; d. Il responsabile tecnico del Sito Internet, che provvede alla sua realizzazione, aggiornamento ed implementazione; e. I referenti dei Servizi preposti alla ricostruzione. Osservatorio sulla ricostruzione Responsabile dell Osservatorio Responsabile tecnico del flusso informativo Responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne Responsabile tecnico del Sito Internet Personale assegnato dai Servizi/Uffici competenti per la ricostruzione

21 La struttura operativa dell Osservatorio sulla ricostruzione OPERE PUBBLICHE LA POPOLAZIONE EVACUATA U.O.T. Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze Osservatorio sulla ricostruzione Monitoraggio Diffusione Raccolta dati Elaborazione dati Pubblicazione dati Relazioni esterne Sito Internet Pubblicazioni specializzate Report specifici Rapporti di monitoraggio Attuazione piani di intervento Rientro popolazione Risorse Finanziarie Controlli EDILIZIA PRIVATA ALTRI INTERVENTI ATTIVITA PRODUTTIVE

22 7. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 7.1 Leggi nazionali Il processo normativo è iniziato con l emanazione, da parte dello Stato, della legge 61/98, atto fondamentale attraverso il quale è stato attuato il passaggio dalla fase dell emergenza a quella della ricostruzione e che ha fissato i principi ed i criteri generali per l attuazione degli interventi da realizzare demandando alla Regione il compito di fissare le norme di dettaglio circa le priorità e le norme tecniche, amministrative e finanziarie da seguire per la realizzazione delle singole tipologie previste. Per quanto riguarda gli interventi da attuare, la legge prevede: interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici (art. 2, comma 3, lettera e)) interventi su centri storici e su centri e nuclei urbani e rurali mediante la predisposizione di programmi di recupero (art. 2 comma 3, lettera c) - art. 3) interventi a favore dei privati per beni mobili ed immobili (art. 4) interventi a favore delle attività produttive (art. 5) interventi di edilizia residenziale pubblica (art. 7) interventi sui beni culturali (art. 8) interventi su immobili statali (art. 9) La legge 61/98 è stata successivamente modificata e integrata dalla legge n. 144/99, dalla legge n. 226/99 dalla legge n. 365/00, dalla legge 448/2001 e dalla legge 244/07. La Regione, nell ambito delle competenze attribuite, ha emanato leggi regionali che stabiliscono le priorità, le norme tecniche, amministrative e finanziarie per la realizzazione degli interventi previsti. 7.2 Leggi regionali In particolare la legge regionale n. 29/98 fissa criteri e modalità per agevolare la ripresa produttiva delle aziende operanti nel settore sia agricolo (attività zootecniche, agrituristiche, agroindustriali, di itticoltura e di trasformazione dei prodotti agricoli) che extragricolo (attività turistiche, artigianali, commerciali, industriali). Sono previsti, per le aziende che hanno subito una riduzione dell attività produttiva contributi a fondo perduto fino ad un massimo di lire 100 Milioni (articolo 3, comma 1) elevato a lire 200 milioni per quelle chiuse per inagibilità totale e non delocalizzate (articolo 3, comma 3); inoltre per queste ultime è prevista la concessione di un ulteriore contributo in relazione agli interessi dovuti sulle rate dei mutui sospese a causa del sisma (articolo 3, comma 2). Infine a favore delle strutture di garanzia fidi sono destinati contributi per accrescere l entità dei rispettivi fondi rischi (articolo 6). La legge regionale n. 30/98, più volte modificata ed integrata, disciplina l attuazione degli interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici, quelli relativi all edilizia privata sia sugli edifici singoli che nei Programmi Integrati di Recupero, nei centri storici e centri e nuclei urbani, le modalità di controllo, le procedure di appalto gli incarichi di progettazione e direzione dei lavori da parte di soggetti pubblici e soggetti privati. E prevista la costituzione di un Osservatorio sulla ricostruzione per il monitoraggio dell attuazione dei Piani approvati dalla Regione, dei programmi di recupero, degli interventi di ricostruzione e di riparazione eseguiti da enti e soggetti privati al fine di valutare gli effetti della programmazione regionale, i tempi di rientro delle popolazioni nelle abitazioni, il recupero di funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, l impiego delle risorse finanziarie. La legge regionale n. 32/98, infine, definisce le modalità di attuazione degli interventi sui beni culturali, ricomprendendo in tale tipologia, oltre ai beni culturali pubblici, quelli privati, quelli ad uso pubblico, ivi compresi gli archivi, le biblioteche, i musei e le chiese. Tali leggi regionali affidano, alla Regione, il compito di programmare e coordinare l intera attività di ricostruzione e ne demandano agli Enti locali le singole fasi attuative

23 8. I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE La quantificazione dei costi di ricostruzione è avvenuta per fasi successive di affinamento. In un primo momento (emergenza), la stima si è basata su schede compilate dai tecnici in sede di sopralluoghi nel corso dei quali era individuato in modo speditivo il livello di danno. Successivamente il costo è stato definito in termini realistici distinguendo l'analisi fra opere private e opere pubbliche. Il costo per le Opere Pubbliche e i Beni Culturali è stato quindi individuato dai soggetti attuatori, già in sede di prima richiesta di finanziamento, sulla base dell'ipotesi progettuale dell'intervento necessario al ripristino degli edifici, il quale teneva conto dei diversi dati ad essi riferiti, riguardanti le superfici, i volumi, il livello di danneggiamento e le opere di finitura, impiantistiche e di abbattimento delle barriere architettoniche, che sono previsti dalla normativa nazionale sulla ricostruzione. Per gli interventi non compresi nei Programmi Integrati di Recupero, il costo per gli Edifici Privati, stimato in un primo momento sulla base delle citate schede di danno, è stato successivamente individuato con un preventivo dell'intervento al momento della richiesta dell'ammissibilità al contributo sulla base di costi parametrici, riferiti ad unità di superficie, e rapportati alle diverse categorie di danno. Il costo degli interventi compresi nei Programmi Integrati di Recupero sono stati determinati nell ambito degli stessi individuandoli per le seguenti tipologie di opere: le infrastrutture a rete, il cui importo lavori è stato determinato anche sulla base di un costo parametrico riferito al volume dell'edificato e desunto da interventi analoghi effettuati in centri storici di piccole e medie dimensioni, - il consolidamento terreni, con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato, - gli edifici, raggruppati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui costo è stato individuato sulla base di parametri riferiti ad unità di volume e rapportati alle diverse categorie di danno, nonché alle eventuali urbanizzazioni direttamente connesse alle U.M.I., con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato. Questo procedere per fasi successive di affinamento che si evidenzia soprattutto negli interventi su edifici privati, ha risposto alla necessità di poter preventivare, già dall'emergenza, qual era il costo della ricostruzione, così da definire l entità delle risorse necessarie da reperire. Il quadro complessivo, per grandi settori di intervento, rappresentati anche nell Accordo di Programma sulla ricostruzione, allegato all intesa istituzionale raggiunta con il Governo ai sensi del comma 1 dell art. 2 della legge 61/98, risulta essere il seguente: SETTORE NUMERO INTERVENTI DANNO COSTO STIMATO (con I.V.A. Mil. di euro) EDILIZIA PRIVATA ,02 Edifici privati (1) 2.681,96 U.M.I. nei programmi di recupero (2) 2.324,06 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ,41 OPERE PUBBLICHE ,90 Edifici Pubblici e Infrastrutture (3) 900,70 Dissesti Idrogeologici ,20 Beni culturali ,05 Attività produttive 72,30 TOTALE ,68 (1) Numero di edifici ad uso residenziale comprensivi di quelli ad uso misto (Ricostruzione leggera e Ricostruzione Pesante) (2) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (3) Comprese 690 infrastrutture rurali

24 9. IL QUADRO DELLE RISORSE 9.1 Le risorse commissariali Con l Ordinanza Ministeriale n. 2668/97 il presidente della Regione, nominato Commissario delegato per la Protezione Civile, è stato incaricato della realizzazione di tutti gli interventi di prima emergenza conseguente alla crisi sismica del 26 settembre 1997 (urbanizzazione aree per i villaggi temporanei, contributi di autonoma sistemazione, interventi per la ripresa delle attività produttive, riduzione del dissesto idrogeologico, avvio della ricostruzione delle abitazioni meno danneggiate e delle opere pubbliche). La stessa ordinanza, ha disposto l apertura di una speciale contabilità intestata al Commissario delegato in cui far affluire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di prima emergenza. I fondi per l emergenza messi a disposizione del Commissario delegato ammontano ad 123,78 mil. che derivano da erogazioni statali ( 39,29 mil.) e da un mutuo contratto dalla Regione Umbria con oneri a carico dello Stato ( 84,49 mil.). A tali risorse sono da aggiungere 5,68 mil. rimborsati dall Unione Europea per interventi contabilizzati al Docup Ob.5b. ed 2.39 mil. riversati in contabilità speciale dai relativi beneficiari in seguito a rinunce e a revoche di contributi concessi ed erogati. Tali riversamenti sono stati utilizzati per finanziare nuovi interventi. Pertanto il totale delle risorse confluite nella contabilità speciale intestata al Commissario Delegato e ripartite tra i vari settori d intervento è pari ad 131,85 mil.. Il 31 dicembre 2007 è terminato lo stato d emergenza ed è cessata l attività del Commissario Delegato. A tale data le erogazioni complessive ammontavano ad 129,69 mil., corrispondenti al 98% dei fondi disponibili. Le risorse residue, pari ad 2,17 mil., sono state trasferite, così come previsto dal comma 5 dell art. 15 della legge 30 marzo 1998, n. 61, introdotto dall art.2, comma 107, lett. f della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nella contabilità speciale intestata al Funzionario Delegato per la ricostruzione ed utilizzate per il completamento degli interventi. 9.2 Le risorse statali La maggior parte delle risorse destinate alla ricostruzione derivano da operazioni finanziarie effettuate dalla Regione con oneri a carico dello Stato le cui autorizzazioni di spesa (limiti di impegno), sono state previste dall art. 15 della legge 61/98, ( 61,97 mil), dall art. 50 lett. d) della Legge 448/1998 ( 242,40 mil ), dall art. 54, comma 1, tab. 3, delle legge 488/99 ( 9,8 mil), dall art. 144, comma 1, tab 1 della legge n. 388/2000 ( 154,93 mil) e dall art. 35, comma 1, tab. 2 della legge 448/2001 ( 67,14 mil.), dall art. 4, comma 176, tab. 1 della legge n. 350/03 ( 15 mil.) e dall art. 2, comma 107 della legge 244/07 ( 15 mil.) Con vari D.P.C.M. tali autorizzazioni sono state ripartite nella misura del 65% a favore della Regione Umbria e del 35% a favore della Regione Marche. Ulteriori limiti d impegno sono previsti, per la Regione Umbria, dalle leggi n. 289/02 e n. 62/03 ( 5,87mil.), dall art. 1, comma 203, Legge 311/04 ( 1,9 mil.) e dall art. 1, comma 100, della legge 266/05 ( 2,6 mil.) e dall art. 2, comma 107, della legge 244/07 ( 9,75 mil.) Infine, l art. 1, comma 1012 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) prevede lo stanziamento di un contributo di 52 mil. per l anno 2007 e di 55 mil per ciascuno degli anni 2008 e 2009, quindi la quota spettante alla Regione Umbria è pari ad 105,3 mil. (65%). Nel grafico sono indicati gli importi delle quote dei limiti di impegno a favore della Regione Umbria, nonché la loro durata

25 Autorizzazioni di spesa periodo Limiti di impegno (Euro) e durata Legge 61/98 Finanziaria 1999 Finanziaria 2000 Finanziaria 2001 Finanziaria 2002 Leggi 289/02 e 62/03 Finanziaria 2004 Finanziaria 2005 Finanziaria 2006 Finanziaria 2008 La Regione, con l obbiettivo di ottimizzare il rendimento di tali autorizzazioni d impegno e quindi ottenere il massimo di risorse, ha utilizzato i migliori strumenti finanziari che consente l attuale mercato. A tale fine si è sottoposta al giudizio delle due più prestigiose Agenzie di rating per la valutazione del proprio merito di credito ottenendo lo stesso rating assegnato alla Repubblica italiana da Moody s (AA3) e da Standard & Poor s (AA-). Con tali giudizi la Regione è stata in grado di ottenere condizioni molto vantaggiose sul mercato dei prestiti di capitale laddove ormai gli investitori (Banche) utilizzano il rating come fondamentale indice di valutazione della rischiosità della loro esposizione, offrendo quindi migliori condizioni economiche in funzione direttamente proporzionale a rating più elevati. Le principali operazioni che la Regione ha posto in essere si sono articolate in finanziamenti erogati da un pool di banche (Depfa, Crediop e Chase) o da primari istituti di credito esteri (Merrill Lynch, Nomura) a fronte dei quali la Regione ha emesso titoli obbligazionari che le banche erogatrici hanno acquistato e che, successivamente o contestualmente, hanno collocato sui mercati internazionali. In questo modo la Regione è stata in grado di ottenere risorse ben superiori a quelle ottenibili mediante la contrazione di mutui ordinari. Le maggiori risorse ottenute ammontano a circa 126 milioni di Euro. Nella tabella e nel grafico seguenti sono riportati, per fonte finanziaria, gli importi derivanti dalle diverse operazioni finanziarie:

26 Fonte finanziaria Milioni di euro Legge 61/98 art ,97 Legge 448/98 art. 50, lett.d ) - finanziaria ,49 Legge 488/99 art. 54, comma 1, tab.3) - finanziaria ,05 Legge 388/2000 art. 144, comma 1, tab.1) - finanziaria ,84 Legge 448/01 art. 35, comma 1, tab. 2) - finanziaria ,37 Leggi 289/02 e 62/03 67,02 Legge 350/03 art. 4, comma 176, tab. 1 - finanziaria ,82 Legge 311/04 art. 1, comma ,98 Legge 266/05 art. 1, comma ,05 Legge 296/06 art. 1, comma finanziaria ,30 Legge 244/07 art. 2, comma finanziaria 2008 * 187,64 Totale 4.466,53 42% 2% 3% 2% 11% 2% 0% 4% 1% Legge 61/98 art.15 Finanziaria 99 Finanziaria 2000 Finanziaria 2001 Finanziaria 2002 Leggi 289/02 e 62/03 Finanziaria 2004 Legge 311/04 art. 1, c. 203 Legge 266/05 art. 1, c. 100 (stima) Finanziaria 2007 Finanziaria 2008 * Di cui 69,60 riservati agli oneri previsti dall art. 14, c. 14 e dall art 12, c. 2 e 3 della legge 61/98 per il quinquennio % 10% 9.3 Le risorse aggiuntive per specifici interventi A tali risorse si aggiungono le risorse destinate ad uno specifico Programma Straordinario di edilizia residenziale pubblica pari a 137,12 mil e quelle derivanti dalla contrazione, da parte del soprintendente per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell Umbria, di un mutuo, ai sensi dell art. 8, comma 4, della legge n. 61/98, da destinare agli interventi sui beni culturali pari a 57,68 mil. 9.4 Le risorse dell Unione Europea Gli eventi sismici del settembre 1997 hanno profondamente colpito e danneggiato un ampio territorio, a vocazione rurale, già interessato da fenomeni di spopolamento e di abbandono a causa delle disagiate condizioni di vita della popolazione residente. Per arginare questo fenomeno e anche per migliorare e sviluppare le condizioni socio economiche di questi territori, l Unione Europea (riprogrammazione del DOCUP 1994/99 Ob. 5b) ha destinato alla ricostruzione importanti risorse che hanno consentito di finanziare o di cofinanziare nell area operativa dell Ob. 5b, la stragrande maggioranza delle tipologie ed un significativo numero di interventi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di ricostruzione, nonché specifiche azioni di formazione, aiuti all occupazione e di sostegno alle popolazioni terremotate. Le risorse delle Misure che prevedono interventi di ricostruzione ammontavano inizialmente a complessivi 522,88 mil., incrementati a 523,96 in sede di rendicontazione: Mil. di Euro Misura 3.5 (Ricostruzione nei territori rurali colpiti) 330,93 Misura 4.3 (Ricostruzione e recupero del tessuto infrastrutturale e urbano nei territori colpiti) 166,35 Misura 5.7 (Ricostruzione delle strutture per attività economiche extragricole) 26,68 TOTALE 523,

27 9.5 Le risorse regionali Con legge regionale 16 febbraio 2005, n. 8 la Regione, modificando ed integrando la L.R n. 30/98, ha introdotto la possibilità di concorrere al finanziamento dell attività di ricostruzione con proprie risorse che, ad oggi, ammontano ad 29,91 mil. 9.6 Le risorse totali Complessivamente, quindi, le risorse disponibili ammontano a 5.349,77 mil. e comprendono quelle del Commissario delegato, le risorse statali, quelli dell Unione Europea, le risorse regionali, quelle destinate a specifici interventi e altre risorse. Fonte di finanziamento Mil. di euro Risorse statali 4.466,53 Risorse commissariali 123,78 Risorse specifici interv. 194,80 Risorse europee 523,96 Risorse regionali 29,91 Altre risorse (1) 10,79 TOTALE 5.349,77 (1) Finanziamenti per precedenti crisi sismiche,incassi per vendita strutture delocalizzate, interessi su c/c vincolati. Risorse statali 83,5% Risorse commissariali 2,3% Risorse specifici interv. 3,6% Risorse regionali 0,6% Risorse Unione Europea 9,8% Altre risorse 0,2%

28 10. IL QUADRO DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA 10.1 La destinazione delle risorse I finanziamenti disponibili sono stati destinati alle diverse tipologie di intervento nel rispetto delle linee strategiche e delle priorità stabilite dalla legge 61/98 quali il rapido rientro della popolazione nelle abitazioni principali, la ripresa delle attività produttive, il recupero della funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, la permanenza degli insediamenti abitativi e produttivi nelle zone collinari e montane nonché la riqualificazione e valorizzazione dell ambiente naturale. Nel programmare tali finanziamenti si è tenuto conto della loro entità, della loro diversa provenienza e peculiarità (statali e comunitarie) nonché della natura e complessità dei diversi settori di intervento. I finanziamenti commissariali messi a disposizione sono stati utilizzati direttamente dal Commissario per la Protezione civile per gli interventi dell emergenza e per l avvio della ricostruzione leggera, quelli comunitari, invece, sono stati destinati dai Responsabili di Misura obbligatoriamente agli interventi compatibili con i Fondi strutturali ed eleggibili alle singole misure (residenze principali degli agricoltori, unità immobiliari destinate ad attività agricole ed extraagricole, opere pubbliche, beni culturali, ecc.). Le risorse statali ripartite. Le risorse statali, derivate dai mutui e dalle altre operazioni finanziarie, sono destinate e ripartite dalla Regione tra i vari settori di intervento, unitamente al cofinanziamento regionale ammontante ad 29,91 mil. mediante la predisposizione di appostiti programmi finanziari. Al 31/12/2014 sono stati approvati sette Programmi Finanziari: il Programma 1998, il Programma , il Programma , il Programma , il Programma , il Programma , il Programma e le sue successive integrazioni, con i quali sono stati ripartite risorse per 4.499,96 mil. Programma Finanziario Mil. di euro , , , (rimodulato) 764, , , ,5% Programmazione risorse statali ,3% ,0% ,2% ,7% ,6% 10,8% (integrato) 25,10 TOTALE 4.499,

29 Le risorse totali ripartite. In tabella è riportata la situazione, al , delle risorse totali già ripartite, ammontanti ad 5.347,67 mil., suddivise per settore di intervento e per fonte di finanziamento. SETTORE Risorse statali/regio nali* Risorse Unione Europea Altre risorse Mil. di Euro TOTALE Edifici isolati 1.894,02 178,2 1, ,14 Programmi Integrati di recupero 1.393,55 146,31 3, ,00 Opere pubbliche 179,85 87,06 137,12 404,03 Dissesti idrogeologici 108,51 30,23 0,11 138,85 Beni culturali 258,86 43,77 57,68 360,31 Attività Produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 755,09 27,92 783,01 TOTALE 4.623,74 523,96 199, ,67 *Comprensive di 123,78 mil. stanziati per l emergenza Le risorse da ripartire. Restano ancora da ripartire tra i vari settori d intervento 2,10 mil. derivanti, per 1,88 milioni, dalle economie accertate sui contributi di cui al comma 107, lett. d) dell art. 2 della legge n. 244/2007 per le quali il Dipartimento della Protezione Civile ha autorizzato il loro utilizzo per le altre finalità di cui al decreto legge 30 gennaio 19998, n. 6 convertito in legge 30 marzo 1998, n. 61 e per circa ,00 euro dagli interessi sui c/c vincolati incassati successivamente all approvazione dell ultimo programma di ripartizione delle risorse disponibili Gli impegni L andamento degli impegni e della spesa riflette i tempi della messa a disposizione delle risorse, dell approvazione dei Programmi finanziari e, soprattutto, delle diverse modalità e tempi fissati per il processo tecnico-amministrativo e finanziario delle singole tipologie di intervento. Tutte le risorse ripartite al sono state impegnate. Impegni per fonte di finanziamento e settore di intervento (Mil. di Euro) SETTORE Risorse statali/regio nali* Risorse Unione Europea Altre risorse TOTALE Edifici isolati 1.894,02 178,2 1, ,14 Programmi Integrati di recupero 1.393,55 146,31 3, ,00 Opere pubbliche 179,85 87,06 137,12 404,03 Dissesti idrogeologici 108,51 30,23 0,11 138,85 Beni culturali 258,86 43,77 57,68 360,31 Attività Produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 755,09 27,92 783,01 TOTALE 4.623,74 523,96 199, ,67 *Comprensive di 123,78 mil. stanziati per l emergenza

30 10.3 La spesa. La spesa al ammonta a complessivi 5.136,33 mil, pari al 96,05% del totale delle risorse disponibili. Fonte Erogato (Mil. di euro) Risorse statali/regionali 4.414,87 86,0 Risorse Unione Europea 521,49 10,1 Altre risorse (1) 199,97 3,9 % Risorse statali/region. 86,0% Spesa per fonte di finanziamento TOTALE 5.136, (1)Mutuo beni culturali Risorse per E.R.P. Risorse derivanti da precedenti sismi Altre risorse 3,9% Risorse Unione Europea 10,1% Rispetto alla spesa totale, l 86% è relativo alle risorse statali e regionali, il 10,1% alle risorse comunitarie e il 3,9% alle altre risorse. Per quanto riguarda la spesa per settore d intervento, la situazione al è la seguente: Spesa per fonte di finanziamento e settore di intervento Settori di intervento Risorse statali/regi onali* Risorse Unione Europea Altre Risorse (Mil. di Euro) Totale Edifici Isolati 1.875,82 178,20 1, ,94 Programmi Integrati di Recupero 1.290,93 144,03 3, ,10 Opere Pubbliche 160,31 86,91 137,12 384,34 Dissesti 100,65 30,19 0,11 130,95 Beni culturali 249,78 43,77 57,68 351,23 Attività produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 703,52 27,92 731,44 TOTALE 4.414,87 521,49 199, ,33 *Comprensivi dei pagamenti a valere sulle risorse stanziate per l emergenza

31 10.4 Sintesi degli impegni e della spesa. Tutte le risorse ripartite ( 5.347,67 mil.) sono state impegnate, la spesa ammonta complessivamente a 5.136,3 mil (96,05% di quelle impegnate). Stanziamenti, impegni, pagamenti al (Mil. di Euro) Settore Risorse Impegni % Impegno Erogazioni % Erog. Edifici isolati 2.074, , ,94 99,12 Programmi Integrati di recupero 1.543, , ,10 93,20 Opere pubbliche 404,03 404, ,34 95,13 Dissesti idrogeologici 138,85 138, ,95 94,31 Beni culturali 360,31 360, ,23 97,48 Attività Produttive 44,33 44, ,33 100,00 Altri interventi 783,01 783, ,44 93,41 TOTALE 5.347, ,67 100, ,33 96,

32 Stanziamenti, impegni, erogazioni per fonte finanziaria e settore d intervento (milioni di euro) Settori di intervento RISORSE STATALI / REGIONALI* RISORSE UNIONE EUROPEA ALTRE RISORSE TOTALE Risorse ripartite Impegni Erogazioni Risorse ripartite Impegni Erogazioni Risorse ripartite Impegni Erogazioni Risorse ripartite Impegni Erogazioni Ricostruzione leggera 265,59 265,59 265,49 68,11 68,11 68,11 1,78 1,78 1,78 335,48 335,48 335,38 Ricostruzione pesante 1.628, , ,33 110,09 110,09 110,09 0,14 0,14 0, , , ,56 Programmi Integrati di Recupero 1.393, , ,93 146,30 146,30 144,03 3,14 3,14 3, , , ,10 Opere Pubbliche 179,85 179,85 160,31 87,06 87,06 86,91 137,12 137,12 137,12 404,03 404,03 384,34 Dissesti 108,51 108,51 100,65 30,24 30,24 30,19 0,11 0,11 0,11 138,86 138,86 130,95 Beni culturali 258,86 258,86 249,78 43,77 43,77 43,77 57,68 57,68 57,68 360,31 360,31 351,23 Attività produttive 33,86 33,86 33,86 10,47 10,47 10,47 44,33 44,33 44,33 Altri interventi 755,09 755,09 703,52 27,92 27,92 27,92 783,01 783,01 731,44 TOTALE 4.623, , ,87 523,96 523,96 521,49 199,97 199,97 199, , , ,33 Percentuali (impegni/stanziamento, erogazioni/impegni 100% 95,48% 100% 99,53% 100% 100% 100% 96,05% *Comprensive delle risorse stanziate ed erogate per l emergenza

33 Mil. di Euro Anno Stanziamenti, impegni, erogazioni al Stanziato Impegnato Erogato Edifici isolati P.I.R. Opere pubbliche Dissesti idogeologici Beni culturali Attività Produttive Altri interventi

34 Copertura finanziaria e programmazione degli interventi (Importi in milioni di Euro) SETTORE EDILIZIA PRIVATA (art.3 e 4) Ricostruzione leggera Ricostruzione pesante Programmi di recupero (art.3) OPERE PUBBLICHE N. Interv. DANNO COPERTURA FINANZIARIA SPESA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA Costo Stimato (con IVA) Risorse statali / regionali Risorse UE Altri Fondi TOTALE FINO AL 31/12/ oltre TOTALE RISORSE DA REPERIRE = = (7:12) 14= , ,57 324,50 5, , ,18 22,85 29,09 29,00 23, , , ,48 265,59 68,11 1,78 335,48 335,23 0,16 0, , , ,43 110,09 0, , ,54 1,01 4,00 4,00 3,00 7, ,66 607, (1) 2.324, ,55 146,30 3, , ,42 21,68 25,00 25,00 20,00 34, ,99 781, ,11 179,85 87,06 137,12 404,03 363,04 1,26 3,00 5,00 4,00 7,69 404,03 702,08 Edifici pubblici - Infrastrutture (art.2) Edilizia residenziale pubblica (art.7) DISSESTI IDROGEOLOGI CI (art.2) BENI CULTURALI (art.8) ATTIVITA' PRODUTTIVE (art.5) (2) 900,7 179,85 87,06 266,91 245,96 1,26 3,00 5,00 4,00 7,69 266,91 633, ,41 137,12 137,12 137, ,12 68, ,20 108,51 30,24 0,11 138,86 130,14 0,81 1,50 3,00 2,00 1,41 138,86 24, ,05 258,86 43,77 57,68 360,31 349,20 2,03 3,00 3,00 2,00 1,08 360, ,74 72,3 33,86 10,47 44,33 44, ,33 27,97 TOTALE , ,65 496,04 199, , ,20 26,95 36,59 40,00 31,00 52, , ,02 ALTRI INTERVENTI 783,01 755,09 27,92 783,01 728,24 3,20 5,00 10,00 10,00 26,57 783,01 - TOTALE GENERALE , ,74 523,96 199, , ,18 30,15 41,59 50,00 41,00 78, , ,02 (1) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (2) Comprese le infrastrutture rurali (3) Derivano dai rimborsi alle Contabilità speciali del Commissario e del Funzionario Delegato delle somme rendicontate all Unione Europea come overbooking e da restituzioni varie

35 11. IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Per consentire alla popolazione evacuata, e più in generale, per far fronte al disagio abitativo del vasto territorio colpito dal sisma, è stato realizzato un Programma straordinario di e.r.p. al quale sono state destinate risorse per complessivi 137,12 mil. ( 120,33 mil. di edilizia sovvenzionata previste dall art. 7 legge n. 61/98 e 16,79 mil assegnati alla Regione dal Ministero dei LL.PP ai sensi dell art. 3 lett. q) della L. 457/78). Il programma, si articola in diverse tipologie di intervento per meglio far fronte sia alla sistemazione dei nuclei familiari evacuati che al generalizzato fabbisogno abitativo conseguente all evento sismico. Alcune tipologie hanno previsto la rapida realizzazione di alloggi da assegnare ai nuclei familiari in situazione di grave disagio (interventi di nuova costruzione), altre, invece, hanno previsto il recupero sia degli edifici residenziali pubblici danneggiati che il recupero del tessuto urbano delle località colpite (Programmi di Recupero Urbano). A fronte del quadro di emergenza che si è andato a delineare, è stato prioritariamente attivato un Piano di prima emergenza dove sono stati assunti come prioritari gli interventi localizzati nelle zone maggiormente colpite e dove risultavano maggiori i danni e i disagi per la popolazione. E stata data quindi la precedenza realizzativa a quegli interventi di nuova costruzione, di recupero e acquisto e recupero che necessitavano di tempi di esecuzione più ridotti. Nel suo complesso il programma ha previsto la realizzazione di 130 interventi per un totale di alloggi di cui 624 di nuova costruzione e di recupero ripartiti nelle seguenti tipologie: Tipologia intervento N. Alloggi Finanziamento (Mil di Euro) Nuova costruzione di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 101 3,93 Nuove costruzioni a cura dello IERP ,32 Alloggi prefabbricati a cura del Comune di Foligno 172 7,49 TOTALE INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE ,73 Recupero di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 60 3,35 Interventi di acquisto e recupero di alloggi a cura dello IERP ,15 Interventi di recupero di edifici di proprietà dello IERP 10 1,03 Interventi di recupero di edifici di proprietà comunale ,39 Interventi di riparazione dei danni al patrimonio dello IERP 678 (1) 12,32 Interventi di acquisto e recupero a cura dei Comuni 94 10,46 TOTALE INTERVENTI DI RECUPERO ,7 TOTALE (2) 110,43 (1) Interventi di riparazione su alloggi danneggiati dagli eventi sismici di proprietà dello I.e.r.p. e che risultavano occupati al momento del sisma. Tali interventi sono stati quasi tutti realizzati e le persone inizialmente evacuate sono già rientrate. (2) di cui 673 alloggi utilizzati all interno del Progetto Fuori dai container entro il 2000 A tali interventi sono da aggiungere gli alloggi realizzati con i Programmi di Recupero Urbano e quelli destinati a categorie speciali (anziani, studenti, portatori di handicap) per un importo di risorse di 25,76 Mil. La residua disponibilità di 0,93 mil. è stata destinata per 0,34 mil. al Progetto Fuori dai container entro il 2000 e 0,59 mil. per far fronte a eventuali varianti e maggiori oneri. 31

36 12. IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE 12.1 La popolazione evacuata La maggior parte del patrimonio edilizio privato destinato alla residenza nelle zone colpite dal sisma è stato gravemente danneggiato ed abbandonato dalla popolazione a seguito dell emanazione delle ordinanze sindacali di sgombero. Le famiglie che hanno dovuto abbandonare l abitazione a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state mentre la popolazione coinvolta è stata di persone. Di tale popolazione nuclei familiari ( persone), con il contributo mensile previsto (massimo 309,87), hanno potuto trovare soluzioni abitative autonome, mentre agli altri nuclei (9.151 persone) sono stati assegnati container installati nelle aree appositamente attrezzate. Trovare un adeguata sistemazione alla popolazione evacuata e consentire il rapido rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari è stato, fin da subito, l obiettivo principale da perseguire. Tuttavia l elevato numero di persone coinvolte residenti in un vasto e diverso territorio colpito (zone montane, nei centri storici, nelle frazioni), la mancanza di alloggi sul mercato immobiliare, le diverse modalità e tempi di ricostruzione (leggera, pesante, integrata) hanno richiesto, con non poche difficoltà, di porre in essere soluzioni mirate e tali da soddisfare le esigenze manifestate dai cittadini. Nella fase dell emergenza sono stati installati moduli abitativi mobili nelle aree appositamente urbanizzate ed attrezzate e, contemporaneamente, è stato particolarmente incentivato il ricorso all autonoma sistemazione in locazione o presso nuclei familiari ospitanti. Immediatamente dopo l emanazione delle norme statali e regionali per la ricostruzione e, quindi, dopo l avvio dell intero processo di ricostruzione, è stato riconsiderato, prima nella sua globalità e poi nel dettaglio, il disagio e il fabbisogno abitativo con particolare attenzione per la popolazione residente nei moduli abitativi mobili e coinvolta nel processo di ricostruzione all interno dei Programmi integrati di Recupero per il quale si prevedevano tempi relativamente lunghi per la sua realizzazione L attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate La situazione alloggiativa al 31 dicembre 2015 delle persone evacuate (9.285 nuclei) è indicata in tabella dove sono riportate anche le variazioni intervenute nel periodo dicembre dicembre Sistemazione nuclei familiari evacuati a seguito del sisma Situazione al Situazione al Differenza del periodo Nuclei Persone Nuclei Persone Nuclei Persone Container Autonoma Sistemazione Alloggi alternativi Rientrate nelle abitazioni TOTALE Il 98,5% delle famiglie evacuate ( persone) sono rientrate nelle rispettive abitazioni, lo 0,77% è in autonoma sistemazione (173 persone), lo 0,67% (150 persone) abitano in alloggi alternativi, mentre ormai solamente lo 0,06% (14 persone) abita in container. Per quanto riguarda invece la variazione nel corso dell anno 2015, sono 224 le persone che, a conclusione dei lavori, sono rientrate nelle abitazioni. Di queste 122 erano sistemate negli alloggi alternativi, e 102 hanno rilasciato l alloggio dove si erano autonomamente sistemate. 32

37 Nel grafico è illustrato l andamento della sistemazione della popolazione nel periodo dicembre 2000 dicembre Andamento sistemazione popolazione evacuata dal 31/12/2000 al 31/12/ Alloggi alternativi Moduli abitativi Autonoma sistemazione Rientrati - Sistemazione attuale popolazione evacuata Persone sistemate precariamente dopo il sisma del (9.285 nuclei) Persone nei container 14 (6 nuclei) Persone sistemate col progetto Fuori dai container 150 (70 nuclei) Persone in autonoma sistemazione 173 (74 nuclei) Persone rientrate nella propria abitazione riparata (9.135 nuclei) 33

38 12.3.Gli alloggi alternativi ai container Per i nuclei familiari residenti nei container, coinvolti nella ricostruzione integrata che comporta necessariamente tempi più lunghi, è stato attuato nel 2000 specifico progetto che ha consentito nei Comuni di Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano, Assisi, Valtopina, Cannara e Massa Martana, l acquisizione e la realizzazione di abitazioni alternative successivamente assegnate in sostituzione dei container. Dei alloggi realizzati, 379 sono di nuova costruzione, 194 si sono resi disponibili grazie ad interventi di recupero, 23 sono stati acquistati/locati; i restanti 766 sono alloggi prefabbricati in legno e cemento armato. Il numero, l ubicazione e la tipologia realizzativa è illustrato in tabella Nuova costruzione Acquisto Recupero Acquisto locazione Prefabbricati in legno/c.a muratura Totale Assisi Cannara Foligno Gualdo Tadino Massa Martana Nocera Umbra Sellano Valtopina TOTALE Alloggi alternativi - prefabbricati in legno Sellano Alloggi alternativi di Edilizia residenziale pubblica Nocera Umbra Foligno Annifo Foligno S. Lorenzo 34

39 Per assegnare gli alloggi alternativi, i Comuni interessati hanno emanato specifici bandi in relazione ai quali è formulata una graduatoria sulla base di punteggi attribuiti per specifiche condizioni soggettive dei richiedenti. Le assegnazioni ai soggetti utilmente collocati nelle graduatorie sono state effettuate in tempi successivi in relazione alla loro disponibilità ed alla conclusione delle operazioni concorsuali. Complessivamente al risultano assegnati 70 alloggi dove sono sistemate 150 persone. Nella tabella è indicato l andamento delle assegnazioni dell anno 2015 e le relative variazioni. Assegnazione alloggi alternativi Situazione al Situazione al Variazione nuclei persone nuclei persone nuclei Persone GUALDO TADINO FOLIGNO MASSA MARTANA NOCERA UMBRA SELLANO VALTOPINA TOTALE Il rilascio dei container La tabella e il grafico illustrano il numero e la percentuale dei nuclei che, al 31 dicembre 2015 hanno lasciato i container dopo essere rientrati nelle rispettive abitazioni o sistemati in alloggi alternativi. % famiglie che hanno rilasciato il container 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 99,3% 97,3% FOLIGNO NOCERA UMBRA GUALDO TADINO SELLANO VALTOPINA ASSISI ALTRI COMUNI 35

40 famiglie in container 1997 Dicembre % 2015 rilascio Foligno % Nocera Umbra % Gualdo Tadino % Sellano % Valtopina ,3% Assisi % Altri Comuni ,3% TOTALE ,9% Dopo gli eventi sismici erano le famiglie residenti nei container, mentre oggi sono 6, i nuclei rientrati o sistemati alternativamente sono La percentuale complessiva di rilascio, quindi, è pari al 99,9%. Nei Comuni di Foligno, Sellano, Gualdo Tadino, Assisi e Nocera U. tutte le famiglie hanno rilasciato il container. Nel corso del 2015 non si sono registrate variazioni. Popolazione in container - Variazione dicembre dicembre 2015 Comune Situazione al Situazione al Variazione nuclei nuclei nuclei Persone nuclei Persone CAMPELLO SUL CLITUNNO VALTOPINA Totali E da precisare che tutte le famiglie ancora ospitate nei container hanno rifiutato una sistemazione alternativa in casette di legno o in alloggi di edilizia residenziale pubblica, inoltre le pratiche di ricostruzione ad esse collegate presentano problemi sia di carattere amministrativo che tecnico tanto che è stato necessario attivare l intervento sostitutivo da parte delle rispettive amministrazioni comunali. In particolare è da evidenziare le notevoli problematiche createsi per la ristrutturazione degli edifici compresi nel P.I.R. di Giove nel comune di Valtopina dove risiedevano le cinque famiglie ancora sistemate nei container. Oltre alla necessità di attivare i poteri sostitutivi come sopra spiegato, tale intervento è oggetto anche di una indagine giudiziaria relativamente alle modalità di esecuzione dei lavori che ha comportato il sequestro del cantiere per più di un anno. Attualmente i lavori sono ripresi e si prevede la loro conclusione entro il

41 12.5 La popolazione in autonoma sistemazione Delle originarie famiglie ( persone) evacuate e sistematesi autonomamente ( persone), pari al 98,7%, sono rientrate nelle abitazioni riparate. Al 31 dicembre 2015 risultano in autonoma sistemazione 74 nuclei (173 persone). Nel corso dell anno 2015 i nuclei rientrati sono stati 37 (102 persone). Popolazione in autonoma sistemazione variazione dicembre dicembre 2015 Comune Variazione nel Situazione al Situazione al periodo nuclei persone nuclei persone nuclei persone ASSISI CAMPELLO SUL CLITUNNO FOLIGNO GUALDO TADINO MONTEFALCO NOCERA UMBRA VALTOPINA TOTALE E necessario, tuttavia, precisare che, come disposto dall art. 3, comma 7, della legge n. 61/98, così come modificato dalla legge n. 244/07, la possibilità di usufruire dei contributi per il pagamento dei canoni di locazione è cessata il Dall inizio dell emergenza fino al sono stati erogati contributi per 61,8 milioni, compresi quelli erogati alle famiglie che non avevano l ordinanza di sgombero ma che poi hanno dovuto lasciare la loro abitazione lievemente danneggiata per l esecuzione dei lavori di ristrutturazione. 37

42 12.6 La sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro Nel grafico e nella tabella è indicata l attuale sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro (in alloggi alternativi, container, autonoma sistemazione). Delle persone evacuate, sono rientrate. Delle restanti 337, il 51,3% (173) è in autonoma sistemazione, il 44,5% (150) in alloggi alternativi, mentre il 4,2% (14) è in container. casetta in legno alloggio e.r.p. alloggio di coop. private container autonoma sistemazione Totale nuclei popolazione nuclei Popolazione nuclei popolazione nuclei popolazione ASSISI CANNARA GUALDO TADINO FOLIGNO MASSA MARTANA NOCERA UMBRA SELLANO VALTOPINA TOTALE BETTONA BEVAGNA CAMPELLO SUL CLITUNNO CASCIA CASTEL RITALDI CERRETO DI SPOLETO COLLAZZONE COSTACCIARO FERENTILLO GIANO DELL'UMBRIA GUALDO CATTANEO GUBBIO MONTEFALCO PERUGIA PIETRALUNGA PRECI SPELLO TODI TREVI VALFABBRICA VALLO DI NERA TOTALE 6 14 ACQUASPARTA ARRONE BASTIA CITTA' DI CASTELLO ,51% CORCIANO FOSSATO DI VICO FRATTA TODINA MARSCIANO MONTE S. MARIA MONTECASTRILLI MONTEFRANCO NARNI ,15% NORCIA PASSIGNANO PIEGARO ,34% POLINO S.ANATOLIA DI NARCO alloggi alternativi container S. GIUSTINO SCHEGGIA E autonoma sistemazione PASCELUPO SCHEGGINO SIGILLO SPOLETO TERNI TORGIANO UMBERTIDE TOTALE TOTALE

43 13. L EDILIZIA PRIVATA La ricostruzione degli immobili ad uso privato, sia di tipo residenziale che produttivo, è realizzata sulla base di progetti unitari per singoli edifici o complessi di edifici che ricomprendono al loro interno unità immobiliari destinate ad abitazioni e/o ad attività produttive alla data del sisma. La normativa tecnica e amministrativa emanata, sia statale che regionale, prevede tre processi attuativi: la Ricostruzione Leggera, la Ricostruzione Pesante, e la Ricostruzione integrata. Pur con le dovute diversità, tutti i tre processi hanno come filo conduttore l obbiettivo primario del rientro della popolazione evacuata e della ripresa delle attività produttive. E in relazione a tale esigenza che sono state definite le regole di programmazione e di attuazione della ricostruzione. Ne sono la conferma la priorità data, nell ambito delle disponibilità finanziarie, a tutti gli interventi su immobili sgomberati perché dichiarati inagibili. E evidente quindi che anche se tutto il territorio regionale è stato danneggiato, la ricostruzione prioritaria è concentrata ove i danni sono stati maggiori La ricostruzione leggera La ricostruzione leggera, le cui regole tecniche ed amministrative sono state disciplinate dal Commissario delegato della Protezione civile immediatamente dopo il sisma, prevede la riparazione degli edifici con danneggiamento lieve in cui sia presente almeno una abitazione principale occupata e dichiarata inagibile con Ordinanza sindacale di sgombero totale o parziale ovvero che sia stata oggetto di agibilità con provvedimento. Come in seguito dettagliatamente illustrato, gli interventi previsti sono pressoché terminati. Quelli in corso, pur conclusi nella maggioranza, non possono essere dichiarati tali a causa della mancata regolarizzazione amministrativa prevista. I casi più ricorrenti sono il contenzioso fra le parti (proprietari e impresa, impresa e direzione lavori), il rilascio della certificazione contributiva, la mancata emissione di fatture, la ritardata presentazione al Comune della contabilità finale dei lavori eseguiti ed altri. Nella cartina è indicata, per classi, la distribuzione comunale degli interventi, presenti nella quasi totalità del territorio regionale, anche se, la maggior parte, è localizzata nei più colpiti

44 Lo stato di attuazione al 31 dicembre 2015 Come più volte ribadito, la ricostruzione leggera è ormai conclusa. Nella tabella ne è illustrato lo stato di attuazione. Ricostruzione Leggera stato di attuazione al 31 dicembre 2015 Comune Progetti Concessioni Contributive Lavori Iniziati Lavori Ultimati ASSISI BASTIA UMBRA BEVAGNA CAMPELLO SUL CLITUNNO CANNARA CERRETO DI SPOLETO FOLIGNO GUALDO TADINO GUBBIO MASSA MARTANA MONTEFALCO NOCERA UMBRA PERUGIA PRECI SELLANO SPELLO SPOLETO TREVI VALFABBRICA VALTOPINA Altri Comuni Totale Per i progetti ammessi sono state rilasciate tutte le concessioni contributive, devono iniziare 2 interventi, mentre devono essere ultimati i lavori di 12 interventi in corso. E da specificare che i 14 interventi ancora aperti si riferiscono a pratiche non ancora definite per il verificarsi di specifiche problematiche di ordine tecnico o amministrativo

45 Nella tabella 1 sono indicati i comuni per i quali la ricostruzione leggera è conclusa. Tali comuni sono 58, gli interventi realizzati sono 2.228, mentre i contributi concessi sono pari a _145,81 mil. Tabella 1 Comune Interventi Contributi Comune Interventi Contributi (mil) (mil) ACQUASPARTA 19 0,97 MONTONE 6 0,30 ARRONE 14 0,48 NARNI 2 0,06 ASSISI ,97 NORCIA 2 0,04 AVIGLIANO 4 0,12 PACIANO 1 0,05 BASTIA UMBRA 53 4,71 PANICALE 1 0,04 BETTONA 28 1,09 PASSIGNANO SUL TRASIMENO 2 0,11 BEVAGNA 57 2,60 PERUGIA 112 9,39 CAMPELLO SUL CLITUNNO 44 2,03 PIEGARO 1 0,12 CANNARA 53 3,30 PIETRALUNGA 9 0,52 CASCIA 6 0,81 POLINO 1 0,02 CASTEL RITALDI 27 1,53 PRECI 27 1,15 CERRETO DI SPOLETO 22 1,00 S. ANATOLIA DI NARCO 3 0,12 CITERNA 3 0,11 S. GIUSTINO 8 0,38 CITTA' DI CASTELLO 70 3,72 SAN GEMINI 8 0,41 COLLAZZONE 1 0,04 SCHEGGIA E PASCELUPO 31 1,74 CORCIANO 13 1,04 SCHEGGINO 2 0,04 COSTACCIARO 15 1,49 SELLANO 44 2,17 DERUTA 3 0,20 SIGILLO 7 0,55 FABRO 1 0,02 SPELLO ,77 FERENTILLO 16 1,28 SPOLETO ,34 FOSSATO DI VICO 32 2,20 STRONCONE 1 0,03 GUALDO CATTANEO 53 2,96 TERNI 3 0,12 GUBBIO 82 7,99 TODI 22 1,39 MARSCIANO 11 0,48 TORGIANO 7 0,45 MASSA MARTANA 65 2,88 TREVI ,81 MONTE S.MARIA TIBERINA 7 0,41 UMBERTIDE 6 0,38 MONTECASTRILLI 2 0,14 VALFABBRICA 42 2,75 MONTEFALCO 104 6,89 VALLO DI NERA 2 0,14 MONTEFRANCO 1 0,02 VALTOPINA 85 4,98 Totale ,81 Nella tabella 2 sono invece indicati quelli per i quali non tutti gli interventi sono conclusi. Gli interventi da completare sono 14 dei quali il 71% nel Comune di Foligno. Tabella 2 Comune Interventi da realizzare Concessioni Contributive Cantieri Chiusi Interventi da completare FOLIGNO GIANO DELL'UMBRIA GUALDO TADINO NOCERA UMBRA Totale E da evidenziare che i cantieri in corso sono in percentuale molto bassa rispetto al totale degli interventi di ciascun Comune e la chiusura dei cantieri procede lentamente per difficoltà amministrative che non consentono di formalizzare la fine dei lavori

46 Sellano Località Fonni PRIMA Data inizio lavori DOPO Data fine lavori

47 13.2 La Ricostruzione Pesante Gli interventi della ricostruzione pesante, riparazione/ricostruzione di singoli edifici in prevalenza gravemente danneggiati ed ubicati al di fuori dei programmi integrati di recupero, sono ammessi sulla base di priorità fissate che tengono conto della destinazione d uso e dell agibilità degli edifici. Con le risorse disponibili del periodo sono state ammesse a finanziamento, in tempi successivi, le seguenti priorità: 1: interventi di riparazione o ricostruzione di edifici pericolanti al fine di conseguire la piena utilizzazione delle strade statali, provinciali e comunali; 2: edifici danneggiati da precedenti eventi sismici e per i quali siano state rilasciate concessioni contributive; a: edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazione principale distrutte, demolite o dichiarate totalmente inagibili; b: edifici con unità immobiliari adibite ad abitazione principale dichiarate totalmente inagibili; c: edifici con prevalenza di unità immobiliari destinate ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole distrutte, demolite o totalmente inagibili; d: edifici con unità immobiliari parzialmente inagibili destinate ad abitazione principale; d1: edifici nei quali siano presenti unità immobiliari di cui alla priorità c) o di culto religioso non ricadenti nelle disposizioni ex legge n. 30/98. f: edifici nei quali siano prevalenti unità immobiliari adibite ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole parzialmente inagibili ricompresi nell area operativa dell ob. 5b) e finanziati con le risorse comunitarie del DOCUP I progetti presentati sono distribuiti in 53 Comuni in maniera abbastanza omogenea. Ricostruzione pesante - distribuzione comunale interventi avviati Il 58% degli interventi è localizzato nei Comuni di Nocera Umbra, Assisi, Gualdo Tadino, Foligno, Sellano e Valtopina. Il Comune più interessato è Nocera Umbra

48 Lo stato di attuazione degli interventi ammessi a finanziamento è illustrata in tabella. Ricostruzione pesante stato di attuazione al 31 dicembre 2015 Comune Progetti Presentati Concessioni Contributive Importo N. (mil. di euro) Lavori Iniziati Lavori Ultimati ASSISI , BASTIA UMBRA , BEVAGNA , CAMPELLO SUL CLITUNNO , CANNARA , CERRETO DI SPOLETO , FOLIGNO , GUALDO TADINO , GUBBIO , MASSA MARTANA , MONTEFALCO , NOCERA UMBRA , PERUGIA , PRECI , SELLANO , SPELLO , SPOLETO , TREVI , VALFABBRICA , VALTOPINA , Altri Comuni , Totali , A fronte dei progetti presentati sono state rilasciate il 99,8% (3.881) delle concessioni contributive, mentre per il 99,4% (3.866) sono iniziati i relativi lavori. Infine, il 97,2% (3.775) degli interventi previsti sono conclusi. Nel corso dell anno 2015 si è quasi conclusa sia la fase amministrativa relativa al rilascio delle concessioni contributive, sia quella di apertura dei cantieri, inoltre si registra un costante avanzamento di quella realizzativa con la chiusura di 26 interventi. % Cantieri aperti e chiusi

49 Gli interventi finanziati con il Programma Finanziario Oltre alle predette priorità, in attuazione del Programma finanziario , a dicembre 2001, è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti ulteriori priorità: e. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici; f. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili (completamento della parte già finanziata con le risorse Comunitarie Docup Ob. 5b); f 0. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici. f 1. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili. f 2. edifici nei quali siano presenti unità immobiliari destinate ad abitazioni ancorché non abitate alla data di inizio della crisi sismica, alla condizione che l avente diritto al beneficio non sia proprietario di altra abitazione in tutto il territorio nazionale. Nella tabella che segue, di tali priorità, è riportato il relativo stato di attuazione.. Comune Progetti Presentati Concessioni Contributive Importo N. (mil. di euro) Lavori Iniziati Lavori Ultimati ASSISI , BASTIA UMBRA , BEVAGNA , CAMPELLO SUL CLITUNNO , CANNARA , CERRETO DI SPOLETO , FOLIGNO , GUALDO TADINO , GUBBIO , MASSA MARTANA , MONTEFALCO , NOCERA UMBRA , PERUGIA , PRECI , SELLANO , SPELLO , SPOLETO , TREVI , VALFABBRICA , VALTOPINA 8 8 1, Altri Comuni , Totali , La tabella evidenzia come anche la realizzazione di questi interventi non prioritari sia ormai a pieno regime. La fase amministrativa è pressoché conclusa, infatti sono state rilasciate concessioni contributive a fronte dei progetti presentati (99,9%). Per quanto riguarda la fase realizzativa, sono stati aperti (99,8%) cantieri, mentre i lavori ultimati sono (97,5%). Nel corso del 2015 sono stati chiusi 27 cantieri

50 % Cantieri aperti e chiusi Edifici funzionali a progetti di sviluppo In base a quanto previsto dall art. 4, comma 3-ter, lett. c, della legge regionale n. 30/1998 e con le modalità stabilite dalla D.G.R. n. 1036/2005 sono stati finanziati anche edifici funzionali a progetti di sviluppo non rientranti nelle priorità sopra specificate. In particolare si tratta di edifici nei quali si intende svolgere attività di rilevante interesse inerenti alla ricerca scientifica applicata e/o ai servizi innovativi per le imprese oppure inerenti alla filiera ambiente, cultura e turismo e aventi una superficie complessiva superiore a 800 mq. Con tale modalità sono stati finanziati, tramite un bando, 35 edifici, per 28 di questi sono state rilasciate le concessioni contributive e per 13 sono terminati i lavori: Comune Progetti Presentati Concessioni Contributive N. Importo Lavori Iniziati Lavori Ultimati ASSISI ,29 1 CAMPELLO SUL CLITUNNO , FOLIGNO , GUALDO TADINO , NORCIA ,87 8 PASSIGNANO SUL TRASIMENO , VALFABBRICA ,74 2 Totali ,

51 Gli interventi avviati in attesa di finanziamento Infine, per completare il quadro, di seguito sono indicati gli interventi (priorità g) avviati dai proprietari in attesa del relativo finanziamento. Interventi in attesa di finanziamento priorità g Comune Progetti Presentati Lavori Iniziati Lavori Ultimati ASSISI BASTIA UMBRA BEVAGNA CAMPELLO SUL CLITUNNO CANNARA 5 1 FOLIGNO GUALDO TADINO GUBBIO MONTEFALCO NOCERA UMBRA 6 PERUGIA PRECI SELLANO SPELLO SPOLETO TREVI VALFABBRICA VALTOPINA Altri Comuni Totali Dei 474 interventi autorizzati all esecuzione anticipata dei lavori, 216 sono iniziati e 114 sono ultimati

52 13.3 La Ricostruzione Integrata Le regole fissate per la ricostruzione integrata prevedono la predisposizione, da parte dei Comuni, di Programmi Integrati di Recupero che consentono contemporaneamente la ricostruzione integrata ed il recupero di edifici pubblici o di uso pubblico, di edilizia residenziale pubblica e privata e di opere di urbanizzazione secondaria nonché di immobili utilizzati dalle attività produttive distrutti o danneggiati. Il Programma Integrato di Recupero (P.I.R.), disciplina e consente la realizzazione, in maniera unitaria e coordinata, degli interventi nei centri storici, nei centri e nuclei urbani e rurali gravemente danneggiati mediante la ricostruzione ed il recupero di comparti edilizi e delle opere di urbanizzazione secondaria, il ripristino e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (infrastrutture a rete). La Perimetrazione. Il Programma Integrato è predisposto quando un area danneggiata, perimetrata dal Comune, presenti caratteristiche di particolare interesse (storico monumentali, paesaggistico ambientali e di disagio correlato al terremoto) e, contemporaneamente, più del 40% degli edifici siano stati distrutti o gravemente danneggiati. Qualora invece non esistano le caratteristiche di particolare interesse il Programma è predisposto quando il numero degli alloggi distrutti o gravemente danneggiati dell area interessata sia superiore all 80%. Le Unità Minime di Intervento. All interno della perimetrazione gli immobili oggetto di ripristino o ricostruzione sono organizzati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui dimensionamento tiene conto delle esigenze di unitarietà della progettazione e realizzazione sotto il profilo strutturale, tecnico-economico, architettonico e urbanistico. Le U.M.I. (private, pubbliche, miste) sono ordinate in fasce di priorità in relazione alla destinazione d uso delle unità immobiliari che la compongono (abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei o in autonoma sistemazione, attività produttive sgomberate) ed alla loro funzionalità alla ripresa delle attività socio-economiche (interventi sulle infrastrutture pubbliche, sul patrimonio culturale e quelli di culto ed ecclesiastici). I Consorzi. Gli interventi, per U.M.I. singole o per aggregate, sono progettati unitariamente e realizzati dai consorzi obbligatori costituiti tra i proprietari delle unità immobiliari degli edifici da riparare. Si illustra di seguito graficamente e sinteticamente, un programma integrato di recupero. COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PIR CAMPELLO ALTO

53 La linea tratteggiata delimita l area all interno della quale sono individuate le singole Unità minime di intervento che si devono consorziare per l esecuzione dei lavori. Sono individuate anche tutte le opere pubbliche da riparare (municipi, scuole, edifici), i beni culturali (chiese, biblioteche, musei), le attività produttive (commerciali, artigianali, terziarie) nonché le infrastrutture a rete (fognature, acquedotti, metano, telefono, elettricità). Gli interventi sono progettati unitariamente e realizzati in fasi successive sulla base delle priorità stabilite. La fase di perimetrazione dei programmi, l individuazione delle U.M.I. e relativa priorità, le molteplici tipologie di intervento da realizzare, il finanziamento autorizzato in fasi successive ed anche con risorse differenti (statali e comunitarie), la costituzione dei consorzi, obbligano ad un percorso (tecnico, amministrativo che realizzativo) complesso, più difficile e, per questo, più lento. Nonostante ciò, la Regione ha sostenuto la validità dei P.I.R. fin dall inizio nel presupposto che fosse l unico strumento per salvaguardare le peculiarità urbanistiche, architettoniche, ambientali, storiche e paesaggistiche caratterizzanti l intero territorio regionale. Tale scelta, condivisa anche dalle amministrazioni comunali e dai cittadini, ha richiesto un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti per superare le difficoltà, sia gestionali che realizzative, causa di non pochi punti di criticità. Si può comunque ormai affermare che il cammino intrapreso sta andando nella direzione giusta. Infatti, i dati relazionati in seguito confermano che la ricostruzione integrata sta entrando a regime sia per quanto riguarda la parte abitativa che quella infrastrutturale. Sono stati predisposti ed approvati 188 P.I.R., all interno dei quali sono state programmate U.M.I., la cui localizzazione è riportata nella tabella e nella cartina. Comune N. P.I.R. Approvati U.M.I. Programmate N. Importo (Mil di Euro) Assisi ,321 Campello sul Clitunno ,067 Castel Ritaldi ,758 Cerreto di Spoleto ,723 Foligno ,653 Fossato di Vico ,199 Giano dell Umbria ,272 Gualdo Tadino ,706 Gubbio 1 8 7,088 Massa Martana ,439 Nocera Umbra ,045 Norcia ,274 Preci ,855 S. Anatolia di Narco 1 7 0,858 Scheggia e Pascelupo ,832 Scheggino 1 3 1,381 Sellano ,365 Spello ,022 Spoleto ,027 Trevi ,07 Vallo di Nera ,088 Valtopina ,02 TOTALE ,

54 Ricostruzione integrata localizzazione P.I.R. I Comuni interessati dalla ricostruzione integrata sono 22, mentre i Programmi Integrati di Recupero sono complessivamente 188. Di questi, 176 riguardano insediamenti di piccole dimensioni, spesso di difficile accessibilità e dislocazione geografica, posti su aree collinari o montane, lungo strade tortuose, mal collegati alle vie principali di transito, centri con aspetti geomorfologici particolari, soggetti a movimenti franosi di vario genere e dissesti, inadeguati dal punto di vista infrastrutturale e carenti di servizi, agglomerati con bassa densità abitativa e con attività economiche in lento declino, dovuto al basso tasso di occupazione ed alla elevata anzianità della popolazione. I comuni con il maggior numero di P.I.R. sono Foligno (63), Nocera Umbra (41), Gualdo Tadino (21), Sellano (11) e Valtopina (11). Negli altri Comuni si va da un minimo di 1 ad un massimo di 8. Gli interventi sugli edifici Con i Programmi finanziari 1998 e è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti fasce di priorità: fascia A - interventi di riparazione o ricostruzione di edifici pericolanti al fine di conseguire la piena utilizzazione delle strade statali, provinciali e comunali; fascia 1 abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei nonché di quelli alloggiati in autonome sistemazioni, con priorità alle UMI con il maggior numero di nuclei sgomberati, compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari; fascia 2 attività produttive sgomberate, con preferenza alle UMI con il maggior numero di attività sgomberate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al ripristino delle attività; Nella tabella è indicato lo stato di attuazione delle predette Umi che sono comprese in 168 PIR

55 Ricostruzione Integrata UMI di fascia 1 e 2 Stato d attuazione al UMI Finanziate (fascia 1 e 2) Concessioni rilasciate Lavori Importo Comuni N PIR N. UMI N. (mil. di Euro) Iniziati Ultimati ASSISI , CAMPELLO SUL CLITUNNO , CASTEL RITALDI , CERRETO DI SPOLETO , FOLIGNO , FOSSATO DI VICO , GUALDO TADINO , MASSA MARTANA , NOCERA UMBRA , NORCIA , PRECI , SCHEGGIA E PASCELUPO , SELLANO , SPELLO , SPOLETO , TREVI , VALLO DI NERA , VALTOPINA , Totale , Al 31 dicembre 2015 su U.M.I, sono state rilasciate concessioni contributive (98,5%), i lavori iniziati sono (98,2%) mentre quelli terminati sono (89,5%). Nel corso del 2015 sono da registrare 3 aperture di cantieri mentre se ne sono chiusi 38. % Cantieri aperti e chiusi Con il Programma finanziario , è stato autorizzato il finanziamento delle UMI appartenenti alle seguenti fasce di priorità: fascia 3 (Interventi tesi a ripristinare la funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, compresi gli edifici di culto ed ecclesiastici inagibili a seguito di formale ordinanza e che siano destinati a servizi pubblici essenziali) fascia 4 (Unità Minime di Intervento comprendenti abitazioni di residenti, con priorità per quelle con il maggior numero di abitazioni occupate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali.)

56 Nella tabella è indicato lo stato di attuazione dei complessivo delle UMI di fascia 3 e 4 presenti in 138 P.I.R. : UMI Finanziate (fascia 3 e 4) Concessioni rilasciate Lavori Importo P.I.R. N. UMI N. Iniziati Ultimati Comuni (mil. di Euro) ASSISI , CAMPELLO SUL CLITUNNO , CASTEL RITALDI , CERRETO DI SPOLETO , FOLIGNO , FOSSATO DI VICO , GIANO DELL UMBRIA , GUALDO TADINO , GUBBIO , MASSA MARTANA , NOCERA UMBRA , NORCIA , PRECI , S. ANATOLIA DI NARCO , SCHEGGIA E PASCELUPO , SCHEGGINO , SELLANO , SPELLO , SPOLETO , TREVI , VALLO DI NERA , VALTOPINA , Totale , % Cantieri aperti e chiusi Gli ulteriori interventi autorizzati Sono state, inoltre, finanziate anche alcune UMI non ricadenti in nessuna fascia di priorità (fascia N) ma che rispettavano determinate condizioni. In particolare, con le stesse modalità specificate al paragrafo precedente, sono state finanziate, per un importo di 3,11 mil., anche 3 U.M.I. nel P.I.R. di Gallano nel Comune di Valtopina comprendenti edifici funzionali a progetti di sviluppo. Inoltre, per 2,73 mil., sono stati finanziati gli interventi su 7 UMI nei P.I.R. ove sono ricomprese esclusivamente U.M.I. di fascia N per i quali erano già terminati gli interventi di ricostruzione o riparazione delle infrastrutture a rete. Complessivamente, quindi, sono state finanziate 10 UMI di fascia N i cui lavori sono tutti conclusi

57 Il numero complessivo dei PIR finanziati è quindi aumentato da 168 a 185, infatti sono 13 quelli nei quali sono ricomprese esclusivamente UMI delle fasce di priorità 3 e 4 e 4 quelli con UMI di fascia N. Gli interventi da autorizzare - Per completare il quadro, ci sono 2 PIR nel Comune di Preci nei quali sono ricomprese n. 13 UMI esclusivamente di fascia n (senza priorità), per un importo di contributi programmato di ,86, non avviate in quanto in attesa di finanziamento. Le infrastrutture a rete Oltre agli interventi edilizi nei Programmi integrati di recupero, vengono realizzate, da parte del Comune, anche le infrastrutture a rete per consentire agli abitanti l utilizzazione di tutti i servizi necessari alle normali condizioni di vita della collettività. Vengono quindi realizzati l acquedotto, gasdotto, fognature, rete elettrica e telefonica, pubblica illuminazione, ecc e, spesso anche il rifacimento della pavimentazione urbana, della rete viaria con lo scopo di rivalutare centri nei quali tali opere risultavano inadeguate o addirittura inesistenti. Nella planimetria sono indicate (linee tratteggiate) le infrastrutture a rete di un Programma integrato di recupero. PIR Acera infrastrutture a rete Anche per le infrastrutture a rete la ricostruzione è prossima alla conclusione. Ad oggi sono stati approvati 295 progetti, compresi i completamenti delle opere infrastrutturali di alcuni P.I.R. frazionali nei Comuni di Assisi, Campello sul Clitunno, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Sellano, Spoleto e Valtopina

58 Ricostruzione integrata Infrastrutture a rete - Situazione al Comune Progetti approvati Interventi in corso Interventi Finiti Importo Concesso Importo Erogato (comprese anticipaz. Spese tecniche) ASSISI , ,04 CAMPELLO SUL CLITUNNO , ,90 CASTEL RITALDI , ,95 CERRETO DI SPOLETO , ,90 FOLIGNO , ,59 FOSSATO DI VICO , ,51 GIANO DELL UMBRIA , ,34 GUALDO TADINO , ,05 GUBBIO , ,91 NOCERA UMBRA , ,25 NORCIA , ,05 PRECI , ,03 SANT'ANATOLIA DI NARCO , ,83 SCHEGGIA E PASCELUPO , ,79 SCHEGGINO , ,82 SELLANO , ,48 SPELLO , ,42 SPOLETO , ,92 TREVI , ,58 VALLO DI NERA , ,75 VALTOPINA , ,35 Totali , ,46 Nel corso del 2015 sono stati approvati 5 nuovi progetti, il totale degli interventi da realizzare è quindi aumentato da 290 a 295, per il 95% di questi (282) sono iniziati i lavori, mentre ne sono terminati 230 (78%). Rilievo a parte assume, nel quadro degli interventi sulle infrastrutture all interno dei P.I.R., il ripristino e l adeguamento delle infrastrutture a rete del centro rurale di Castelluccio di Norcia che si inserisce, unitamente al P.I.R. per la medesima località ad oggi in fase di adozione, nell ambito della complessa opera di riqualificazione e di valorizzazione del medesimo centro, individuata come prioritaria in sede di programmazione finanziaria ex D.C.R. n. 123/2001 in ottemperanza al disposto di cui all art. 2 della legge n. 61/98. Tale opera, il cui costo è pari a circa 8 mil. di euro, è stata progettata e appaltata direttamente dalla Regione Umbria alla quale è stata altresì demandata la direzione dei relativi lavori, iniziati in data 7 settembre 2006 e conclusi a settembre All interno dello stesso PIR sono stati realizzati ulteriori lavori aventi ad oggetto il depuratore. Contributi Concessi Nella tabella è indicato, per ciascun Comune, l importo dei contributi concessi per le UMI, per le infrastrutture nonché quello totale

59 Ricostruzione integrata Concessioni contributive UMI/Infrastrutture al Comuni Umi Infrastrutture a rete (M-Euro) Totale ASSISI 83,61 27,43 111,04 CAMPELLO SUL CLITUNNO 5,46 2,43 7,89 CASTEL RITALDI 2,21 0,74 2,95 CERRETO DI SPOLETO 7,20 3,20 10,40 FOLIGNO 398,12 105,62 503,74 FOSSATO DI VICO 1,99 0,50 2,49 GIANO DELL UMBRIA 0,53 0,84 1,37 GUALDO TADINO 145,26 29,27 174,53 GUBBIO 0,37 1,76 2,13 MASSA MARTANA 18,52 0,00 18,52 NOCERA UMBRA 247,51 42,18 289,69 NORCIA 0,58 0,38 0,96 PRECI 8,34 4,10 12,44 S. ANATOLIA DI NARCO 0,17 0,49 0,66 SCHEGGIA E PASCELUPO 2,98 0,51 3,49 SCHEGGINO 0,91 0,36 1,27 SELLANO 56,59 21,97 78,56 SPELLO 37,67 14,98 52,65 SPOLETO 40,47 5,92 46,39 TREVI 30,24 8,35 38,59 VALLO DI NERA 2,11 3,18 5,29 VALTOPINA 19,56 7,34 26,90 Totale 1.110,40 281, ,97 20,2% Concessioni contributive UMI/Infrastrutture UMI infrastrutture a rete 79,8% Complessivamente il totale dei contributi concessi al , la cui ripartizione è indicata nel grafico, ammonta M. Euro 1.388,42 di cui 1.110,40 (79,8%) per le UMI e 281,57 (20,2%) per le infrastrutture. I risultati Nella parte introduttiva è stata illustrata la complessità dei Programmi integrati di recupero, dovuta sostanzialmente all eterogeneità degli aspetti da affrontare e dalla molteplicità degli interventi e dei soggetti attuatori. Nonostante ciò, la Regione ha compiuto ogni possibile sforzo per traguardare il difficile percorso intrapreso con risultati coerenti alle aspettative ed agli obiettivi a suo tempo fissati. Tale sforzo, compiuto anche da tutti i soggetti coinvolti sta dando i risultati creduti. Ne sono la conferma il recupero concluso o in fase di conclusione di alcuni centri dei quali, in seguito vengono riportate le immagini. Ogni centro ha le sue particolarità che nella fase realizzativa sono state salvaguardate. Anche per il centro di Capranica, nel Comune di Valtopina, così come in precedenza è avvenuto per quello di Cammoro, nel Comune di Sellano, è stata posta particolare attenzione sia alle modalità di intervento che all uso dei materiali. Per la conservazione dei borghi, sono state privilegiate tecniche di restauro non invasive, le coperture sono state ricostruite in struttura lignea e, ove possibile, la muratura preesistente è stata consolidata nel rispetto della sua originalità. In questo modo, e ciò vale per tutti gli altri piccoli borghi, è stato possibile evitare interventi, come invece avvenuto nel recente passato, tali da costituire, quasi sempre, elemento di frattura con l ambiente preesistente

60 Sellano Fraz. Cammoro Oltre alla realizzazione di interventi rispettosi delle originarie caratteristiche, non meno importante è la rivitalizzazione socio-economica di significative aree rurali che, già prima del sisma, avevano dato allarmanti segni di abbandono sia da parte della popolazione residente che delle scarse attività produttive esistenti. E pensabile che, nell immediato futuro, ma soprattutto a ricostruzione conclusa, questi piccoli centri possano trovare adeguati spazi di crescita che garantiscano alla popolazione normali condizioni di vita

61 SELLANO FRAZ. CAMMORO PRIMA E DOPO

62 SELLANO FRAZ. CAMMORO PRIMA.. DOPO

63 14. IL PATRIMONIO PUBBLICO 14.1 Opere Pubbliche La ricostruzione delle opere pubbliche è realizzata mediante la predisposizione di Programmi triennali e di Piani attuativi annuali. Il Programma triennale individua i fabbisogni finanziari, fissa le priorità di intervento, stabilisce i tempi per l esecuzione delle opere, i criteri tecnici per la loro realizzazione e detta le prescrizioni tecniche per gli edifici pubblici strategici ed a particolare rischio. I Piani annuali, invece, individuano i soggetti attuatori di ciascun intervento, i finanziamenti assegnati e le modalità di concessione e di erogazione. La Giunta Regionale, nel novembre 1998, ha approvato il primo Programma triennale nel quale sono censiti gli edifici pubblici e le infrastrutture danneggiate per un totale di interventi. In attuazione di tale Programma, la Giunta regionale ha approvato (novembre 1998) il Piano Annuale per le Infrastrutture 1998 ed ha finanziato 97 interventi per un totale di 22,88 milioni. Successivamente, con le ulteriori risorse disponibili la Giunta regionale (marzo 2000) ha approvato il Piano delle Infrastrutture con il quale sono stati finanziati 105 interventi e sono state assegnate risorse per complessive 35,71 mil. Con le risorse destinate a questo settore dal Piano Finanziario la Giunta Regionale ha approvato il Secondo Programma delle Infrastrutture per il triennio e il relativo Piani esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2002) che finanzia 121 interventi per un importo pari a 71,50 mil. Con le risorse del Piano Finanziario la Giunta Regionale ha approvato il Terzo Programma delle Infrastrutture per il triennio e il relativo Piano esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2005) che finanzia 27 interventi per un importo pari a 9,79 mil. Con ulteriori Piani esecutivi (Piano delle Infrastrutture 2006 e 2007) sono stati finanziati rispettivamente 14 interventi per un importo pari a 6,39 mil. e 39 interventi per un importo di 14,57 mil. Infine, utilizzando le economie accertate sugli interventi saldati, sono stati finanziati nel 2015, ulteriori 5 interventi per un importo complessivo di 2,69 mil. Complessivamente i piani attuativi finanziano 408 interventi, per un importo pari a 163,53 mil, appartenenti alle seguenti tipologie: Tipologia Piano 1998 Piano Piano 2002 Numero Interventi Piano 2005 Piano 2006 Piano 2007 Piano 2015 Municipi Edifici Pubblici Scuole Strutture Sanitarie Acquedotti Cimiteri Fognature Viabilità Mura Altro Totale TOTALE

64 Nelle tabella che seguono è dettagliato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2015 dei piani finanziati con il Programma e con i Programmi finanziari Opere Pubbliche - Situazione interventi al Comune Piano Annuale delle Infrastrutture 1998 Interventi Piano delle Infrastrutture per il Interventi Totale Interventi Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Acquasparta Arrone Assisi Bastia Umbra Bettona Bevagna Campello sul Clitunno Cascia Castel Ritaldi Cerreto di Spoleto Città di Castello Costacciaro Deruta Ferentillo Foligno Fossato di Vico Giano dell'umbria Gualdo Tadino Gubbio Massa Martana Montefalco Montefranco Nocera Umbra Norcia Perugia Poggiodomo Preci S. Anatolia di Narco S. Giustino Scheggia e Pascelupo Scheggino Sellano Sigillo Spello Spoleto Terni Trevi Valfabbrica Vallo di Nera Valtopina Altri Comuni ( * ) TOTALE (*) Comuni con un solo intervento: Calvi dell Umbria, Cannara, Citerna, Collazzone, Corciano, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Magione, Monte Castello Vibio, Monteleone di Spoleto,Piegaro, Pietralunga, Polino, Todi, Torgiano, Umbertide

65 Comune Piano Infrastrutture 2002 Interventi Piani Infras * Totale Interventi Interventi Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Arrone Assisi Bettona Bevagna Calvi dell Umbria Campello sul Clitunno Cannara Cascia Castel Ritaldi Cerreto di Spoleto Città di Castello Collazzone Corciano Costacciaro Deruta Ferentillo Foligno Fossato di Vico Fratta Todina Giano dell'umbria Gualdo Cattaneo Gualdo Tadino Gubbio Magione Massa Martana Monte Castello Vibio Montecastrilli Montefalco Monteleone di Spoleto Montone Nocera Umbra Norcia Otricoli Panicale Perugia Pietralunga Polino Preci S. Anatolia di Narco S. Giustino San Venanzo Scheggia e Pascelupo Scheggino Sellano Sigillo Spello Spoleto Stroncone Terni Todi Tuoro sul Trasimeno Umbertide Valfabbrica

66 Vallo di Nera Valtopina Totale *Compresi 8 interventi aggiunti negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015 finanziati con l utilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati. Piano 2015 Comune Interventi Numero In corso Ultimati Acquasparta 2 Assisi 1 Gualdo Tadino 1 Spoleto 1 TOTALE 5 L andamento realizzativo riflette i tempi di approvazione dei singoli Piani. Per il Piano 1998 e il Piano restano da ultimare solo alcuni interventi che presentano problematiche dal punto di vista amministrativo e/o tecnico. Il Piano 2002 è in avanzata fase realizzativa, il 97% degli interventi sono iniziati e il 75% sono conclusi, sono entrati a regime i lavori per gli interventi dei Piani 2005, 2006 e 2007, mentre dei 5 interventi finanziati con le economie dei piani precedenti 1 è avviato e gli altri sono in fase di progettazione o di affidamento dei lavori. Piano Piani Piano Piano Piano annuale % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Ultimati In corso Da iniziare Complessivamente l 84,4% degli interventi sono conclusi, il 10% è in corso e il 5,6% deve iniziare

67 100 Chiusura cantieri 31 dicembre dicembre Piano 1998 Piano Piano 2002 Piani Oltre a questi interventi è stato realizzato anche uno specifico piano finalizzato al ripristino e razionalizzazione delle aree di protezione civile esistenti o alla realizzazione di nuove aree nelle zone attualmente sprovviste delle dotazioni minime previste in materia per un importo complessivo di 4,3 mil.. Inoltre, con apposito piano, sono stati finanziati anche n. 34 interventi (22 viabilità, 10 acquedotti, 2 fognature), di opere infrastrutturali in zone collinari e montane per un importo complessivo di 5,57 mil. la cui localizzazione è indicata in tabella. Comune N. Bettona 1 Bevagna 1 Campello sul Clitunno 2 Cascia 3 Cerreto di Spoleto 1 Giano dell Umbria 1 Montefalco 2 Nocera U. 2 Norcia 1 Pietralunga 2 S. Anatolia di Narco 2 Spoleto 5 Todi 2 Trevi 1 Umbertide 1 Vallo di Nera 1 Valtopina 6 TOTALE

68 PRIMA COMUNE DI NOCERA UMBRA INTERVENTO DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEL MUNICIPIO I LAVORI

69 DOPO

70 14.2 Le Infrastrutture rurali Il Piano delle infrastrutture rurali approvato nel 1998 ha finanziato, inizialmente, 682 interventi per complessivi 63,13 mil.. Durante la fase esecutiva, su richiesta dei comuni beneficiari ed anche di rinunce e revoche, il numero degli interventi è stato ridotto a 664 mentre, a seguito di perizie di varianti suppletive l importo dei finanziamenti è stato ridefinito in complessivi 63,73 mil. In particolare, 370 interventi riguardano la viabilità rurale (opere di consolidamento, di bonifica, ripristino di sottofondi ecc.), 232 interventi sono relativi agli acquedotti rurali (ripristino e ricostruzione di serbatoi, rifacimento opere di presa e captazione, ecc.) e 66 interventi riguardano le fognature (sistemazione, adeguamento e ripristino di collettori fognari, fosse settiche e manufatti di linea). Tutti gli interventi sono conclusi. Comune/Beneficiario N. Interventi Assisi 6 Azienda Speciale Multiservizi 12 Bastia Umbra 11 Bevagna 20 Campello sul Clitunno 8 Cannara 5 Cascia 72 Cerreto di Spoleto 12 Consorzio Intercomunale per l Acquedotto del Pescia-Norcia 5 Foligno 9 Giano dell Umbria 11 Gualdo Cattaneo 10 Gualdo Tadino 61 Massa Martana 6 Monteleone di Spoleto 10 Nocera Umbra 93 Norcia 10 Poggiodomo 15 Preci 42 Sellano 71 Spello 31 Trevi 28 Valfabbrica 46 Vallo di Nera 14 Valtopina 11 Altri Comuni/Consorzi 45 Totale 664 Si stanno inoltre concludendo i lavori per ulteriori 24 interventi, (3 acquedotti e 21 viabilità), relativi ad infrastrutture rurali danneggiate dal sisma nel Comune di Gubbio ricadenti in fascia A per un importo complessivo pari a 2,29 mil

71 COMUNE DI MONTELEONE DI SPOLETO RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO STRADA BIVIO SP N. 470 COLLE CAPITANO

72 14.3 Dissesti Idrogeologici Il Piano generale degli interventi sui dissesti idrogeologici è stato predisposto tenendo conto degli eventi che costituiscono pericolo per centri abitati, per infrastrutture viarie, per infrastrutture di proprietà pubblica e di pubblico interesse e per beni storici ambientali e per altri beni, nuclei e case sparse. Comprende 281 interventi urgenti, per un fabbisogno stimato in 163,20 mil. che riguardano, per circa due terzi, situazioni di pericolo relative a centri abitati mentre i restanti sono relativi ad infrastrutture viarie e a beni di pubblico interesse. Con le risorse del programma finanziario sono stati approvati i seguenti piani attuativi: il Piano 1998 ed il Piano Il Piano 1998 ha finanziato 58 interventi, per un importo di 24,42 mil. ai quali si aggiungono 0,97 mil. stanziati nel 2013 per il suo completamento. Il Piano 2000, invece, ha finanziato ulteriori 48 interventi per un importo di 34,57 mil.. Complessivamente, quindi, con i due Piani attuativi, sono stati attivati 106 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa 59,96 mil. Con le risorse del Piano Finanziario sono stati finanziati, con il Piano di Attuazione 2002, 64 interventi per un importo complessivo di 41,32 mil. relativi a centri abitati (n. 27 interventi), infrastrutture viarie (32 interventi) altre infrastrutture (n. 5 interventi). E stata inoltre costituita una riserva di 10,33 mil. per interventi su versanti relativi alla viabilità di interesse regionale ricadenti nell area sisma. Con il Piano di Attuazione 2003, elaborato sulla base del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), sono stati individuati 18 ulteriori interventi, per un importo complessivo pari a 15,49 mil., mentre con i Piani 2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 sono stati finanziati 24 interventi, per un importo complessivo pari a 15,02 mil. Quindi, con i Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 212 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa 142,12 mil. I Piani conclusi Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano di attuazione del 1998 e il Piano di attuazione del Nella tabelle che seguono sono indicati gli Enti attuatori degli interventi realizzati: Piano 1998: COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi Acquasparta 1 Anas 1 Assisi 1 Cerreto di Spoleto 5 Consorzio Acquedotti Perugia 1 Costacciaro 1 Ferentillo 3 Foligno 2 Fossato di Vico 1 Gualdo Cattaneo 1 Gualdo Tadino 3 Gubbio 2 Nocera Umbra 3 Norcia 2 Preci 2 Prefettura di Terni Comune Di Narni 1 Provincia di Perugia 11 Regione dell Umbria 2 S. Anatolia di Narco 2 Scheggia e Pascelupo 2 Scheggino 2 Sellano 1 Valfabbrica 2 Vallo di Nera 2 Valtopina 4 TOTALE

73 Piano 2000: COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi Arrone 1 Cerreto di Spoleto 6 Ferentillo 2 Foligno 2 Giano dell Umbria 1 Nocera Umbra 18 Norcia 2 Preci 1 Provincia di Perugia 8 Regione dell Umbria 5 Sellano 1 Spoleto 1 TOTALE 48 I Piani in corso Al risultano in corso, ma prossimi alla conclusione, i piani attuativi 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 finanziati con le risorse dei programmi finanziari e con le economie accertate nei piani precedenti. Con tali piani annuali sono stati finanziati complessivi 106 interventi, dei quali 97 (91%) conclusi: COMUNE / ENTE ATTUATORE Numero Piano 2002 Piano 2003 Piani TOTALE Interventi Interventi Interventi Interventi In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Arrone Assisi Cascia Cerreto di Spoleto Collazzone Costacciaro Ferentillo Foligno Giano dell Umbria Gualdo Cattaneo Gualdo Tadino Gubbio Massa Martana Nocera Umbra Norcia Passignano sul T Polino Preci Provincia di PG Regione Umbria S. Anatolia di Narco Scheggia e Pascelupo Scheggino Sellano Spoleto Torgiano Trevi Valfabbrica Vallo di Nera Valtopina TOTALE Ultimati

74 % Anno 2015 Piano Piano Piano Piano Piano 2004/05/06/07/11/ % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Ultimati In corso Da iniziare Chiusura cantieri 31 dicembre dicembre dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piani 2004/5/6/7/11/13 Complessivamente, per il 99% degli interventi sono iniziati i lavori e per il 96% sono conclusi

75 Movimento franoso lungo la S.P. n. 272 di Monte Alago nel Comune di Nocera Umbra PRIMA I LAVORI DOPO

76 14.4 Beni Culturali Gli interventi relativi ai Beni Culturali sono attuati mediante la predisposizione di Programmi triennali e di Piani attuativi annuali. Con le risorse del programma finanziario sono stati approvati i seguenti piani attuativi: il Piano Giubileo-Terremoto, il Piano 1998, e il Piano Il Piano Giubileo-Terremoto comprende 22 interventi per un importo di circa 17,51 mil. che sono stati assegnati agli Enti locali e ai soggetti privati contributi ad integrazione dei finanziamenti concessi con la Legge 7 agosto 1997, n. 270 per evitare che si verificassero ritardi nella ultimazione dei lavori del Giubileo del Il Piano 1998 prevede la realizzazione di 97 interventi per complessivi 45,65 mil., di cui 42,64 mil. finanziati con le risorse comunitarie ed individuati sulla base delle seguenti priorità: sicurezza e tutela dei beni culturali, riapertura degli edifici ad uso pubblico con priorità di riattivazione di quelli per il culto ed in particolare chiese, abbazie, cattedrali ecc., rientro nelle abitazioni di collettività, valore storico, artistico, monumentale, valutazione della realizzabilità dell opera. Il Piano 2000 riguarda complessivi 169 interventi per un importo totale di 46,04 mil. Con le risorse stanziate dal programma finanziario sono stati finanziati i piani 2002, 2003 e Il Piano 2002 prevede il finanziamento di 368 interventi per un importo complessivo di 142,21 mil., Il Piano 2003 comprende 22 interventi, 9 dei quali sono integrazioni ad interventi precedentemente finanziati, per un importo complessivo di 4,83 mil.. Il Piano 2004 finanzia 86 interventi per un importo pari a 17,06 mil. Successivamente, tra il 2005 e 2015, con lo stanziamento di ulteriori risorse e mediante il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati, sono stati finanziati complessivamente 122 interventi per un importo pari a 36,89 mil.. Quindi, con gli undici Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 882 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa 310,19 mil. Piani Numero interventi Finanziamenti Mil. di euro Piano Giubileo terremoto 22 17,51 Piano ,65 Piano ,04 Piano ,21 Piano ,83 Piano ,06 Piani ,89 TOTALE , ,21 Mil. Beni culturali - Interventi e finanziamenti ,83 mil. 16,91 mil ,89 mil ,51 mil ,65 mil ,04 Piano Giubileo terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piano 2004 Piani

77 I Piani conclusi Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano Giubileo Terremoto ed il Piano 1998, le tabelle che seguono mostrano la localizzazione degli interventi realizzati. Piano Giubileo Terremoto Comune Interventi Assisi 7 Bevagna 1 Foligno 4 Gualdo Tadino 1 Gubbio 2 Norcia 1 Preci 2 S. Anatolia di Narco 1 Spello 1 Spoleto 2 TOTALE 22 Piano 1998 Comune Interventi Comune Interventi Assisi 7 Monteleone di Spoleto 1 Bastia Umbra 1 Nocera Umbra 1 Bevagna 4 Norcia 2 Campello sul Clitunno 1 Poggiodomo 2 Cannara 1 Preci 2 Cascia 3 S. Anatolia di Narco 2 Castel Ritaldi 1 S. Giustino 1 Cerreto di Spoleto 2 Scheggia e Pascelupo 2 Città di Castello 3 Scheggino 2 Costacciaro 1 Sellano 7 Foligno 19 Sigillo 2 Fossato di Vico 2 Spello 4 Gualdo Cattaneo 2 Torgiano 1 Gualdo Tadino 4 Trevi 2 Gubbio 4 Valfabbrica 2 Marsciano 2 Vallo di Nera 1 Massa Martana 1 Valtopina 4 Monte S. Maria Tiberina 1 TOTALE 97 I Piani in corso Relativamente al Piano 2000, tutti gli interventi sono iniziati e ne sono stati ultimati 165 (98%). Restano da ultimare 4 interventi (2%)

78 Comune Interventi Interventi Comune In In Numero Ultimati Numero Ultimati corso corso Assisi Monteleone di Spoleto 2 2 Bastia Umbra 2 2 Montone 2 2 Bettona 1 1 Nocera Umbra Bevagna 1 1 Norcia 2 2 Campello sul Clitunno 5 5 Panicale 1 1 Cannara 2 2 Perugia Cascia 4 4 Piegaro 2 2 Castel Ritaldi 1 1 Pietralunga 1 1 Cerreto di Spoleto 1 1 Poggiodomo 1 1 Citerna 2 2 Polino 1 1 Città della Pieve 1 1 Preci 2 2 Città di Castello 7 7 S. Anatolia di Narco 2 2 Collazzone 1 1 S. Giustino 1 1 Corciano 1 1 Scheggia e Pascelupo 1 1 Costacciaro 1 1 Sellano Deruta 2 2 Sigillo 3 3 Ferentillo 1 1 Spello 3 3 Foligno Spoleto Fossato di Vico 1 1 Terni 2 2 Giano dell Umbria 1 1 Todi 1 1 Gualdo Cattaneo 1 1 Torgiano 1 1 Gualdo Tadino 6 6 Trevi 5 5 Gubbio Umbertide 1 1 Marsciano 2 2 Valfabbrica 1 1 Massa Martana 3 3 Vallo di Nera 4 4 Monte S. Maria Tiberina 3 3 Valtopina 2 2 Montefalco 5 5 Totale Il Piano 2002 prevede complessivi 364 interventi, tutti iniziati e 345 (95%) sono ultimati. Comune Numero Interventi In corso Ultimati Comune Numero Interventi In corso Acquasparta 2 2 Montefalco Alviano 1 1 Montefranco 1 1 Amelia 1 1 Monteleone di Spoleto Arrone 1 1 Montone 1 1 Assisi Narni 2 2 Baschi 1 1 Nocera Umbra 6 6 Bastia Umbra 5 5 Norcia Bettona 2 2 Paciano 2 2 Bevagna Panicale 1 1 Campello sul Clitunno Passignano sul Trasimeno 2 2 Cannara 6 6 Perugia Cascia 9 9 Piegaro 2 2 Castel Ritaldi 3 3 Pietralunga 1 1 Castiglione del Lago 1 1 Poggiodomo 1 1 Cerreto di Spoleto 8 8 Polino 1 1 Citerna 2 2 Preci Città della Pieve 3 3 S. Anatolia di Narco 6 6 Città di Castello S. Giustino 4 4 Collazzone 4 4 Scheggia e Pascelupo 3 3 Corciano 3 3 Scheggino 4 4 Costacciaro 5 5 Sellano Deruta 2 2 Spello Ferentillo 3 3 Spoleto Foligno Stroncone 1 1 Fossato di Vico 1 1 Terni 6 6 Giano dell Umbria 4 4 Todi 8 8 Gualdo Cattaneo 3 3 Trevi Gualdo Tadino 7 7 Tuoro sul Trasimeno 4 4 Gubbio Umbertide 3 3 Magione 1 1 Valfabbrica 1 1 Marsciano 5 5 Vallo di Nera 5 5 Massa Martana 6 6 Valtopina 4 4 Ultimati Monte S. Maria Tiberina 1 1 Totale

79 Il Piano 2003 è prossimo alla conclusione, infatti, dei 22 interventi finanziati ne resta da chiudere solamente uno. Interventi Comune Numero In corso Ultimati Baschi 1 1 Bastia Umbra 1 1 Cerreto di Spoleto 1 1 Citerna 1 1 Città di Castello 1 1 Collazzone 1 1 Costacciaro 1 1 Gubbio Marsciano 1 1 Monte S. Maria Tiberina 1 1 Montecastrilli 1 1 Montefalco 1 1 Nocera Umbra 1 1 Pietralunga 1 1 S. Anatolia di Narco 1 1 Spello 1 1 Terni 1 1 Todi 1 1 Torgiano 1 1 Trevi 1 1 Valtopina 1 1 Totale Anche per Il Piano 2004, con il quale sono stati finanziati 86 interventi, resta da chiudere solamente una pratica. Comune Interventi In Numero corso Ultimati Comune Numero Interventi In corso Ultimati Amelia 2 2 Gualdo Cattaneo 1 1 Assisi 6 6 Gubbio Baschi 1 1 Massa Martana 2 2 Bastia Umbra 1 1 Montecastrilli 1 1 Bettona 1 1 Montefalco 2 2 Bevagna 4 4 Nocera Umbra 1 1 Campello sul Clitunno 1 1 Norcia 1 1 Cannara 2 2 Passignano sul Trasimeno 1 1 Castel Ritaldi 2 2 Perugia 7 7 Castiglione del Lago 1 1 Preci 5 5 Cerreto di Spoleto 1 1 S. Anatolia di Narco 2 2 Città della Pieve 2 2 Scheggia e Pascelupo 2 2 Città di Castello 9 9 Spello 1 1 Collazzone 2 2 Spoleto 1 1 Costacciaro 1 1 Terni 3 3 Deruta 1 1 Todi 2 2 Foligno 6 6 Trevi 3 3 Giano dell Umbria 4 4 Umbertide 1 1 Totale Infine, tra il 2005 e il 2015 sono stati complessivamente finanziati 122 interventi, per 106 (87%) di questi sono stati aperti i cantieri mentre per 87 (71%) sono stati ultimati i lavori:

80 Interventi Comune In Numero corso Ultimati Acquasparta 2 Amelia Assisi 9 7 Baschi 1 1 Bevagna 3 3 Campello sul Clitunno Cannara 1 1 Cascia 1 1 Castel Ritaldi 2 2 Cerreto di Spoleto 1 1 Citerna 3 3 Città della Pieve 1 1 Città di Castello Collazzone 2 2 Ferentillo 2 2 Foligno Giano dell Umbria 1 1 Gualdo Cattaneo 2 1 Gualdo Tadino 2 2 Gubbio Marsciano 1 1 Massa Martana Montefalco 1 1 Montefranco 1 1 Montone 1 1 Nocera Umbra 1 1 Norcia Passignano sul Trasimeno 1 1 Perugia 8 8 Pietralunga 1 1 Preci 1 San Giustino 1 1 Spello 3 3 Spoleto Stroncone 1 1 Todi Trevi Umbertide 2 2 Valfabbrica 1 1 Vallo di Nera 1 Valtopina 1 Totale

81 % Anno 2015 Beni culturali - Situazione interventi al Piano Giubileo Terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piano Piani % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Ultimati In corso Da iniziare Complessivamente risultano in corso di realizzazione 44 interventi (5%) e conclusi 822 (93%). 100 Chiusura cantieri dicembre dicembre dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 Piano Giubileo-Terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piano 2004 Piani

82 Assisi S.M. Angeli Loggia del Capitano del Perdono PRIMA DOPO

83 PRIMA PRECI Localita Piedivalle Abbazia di S. Eutizio DOPO

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