MOSTRA ROTTE MIGRANTI

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1 MOSTRA ROTTE MIGRANTI

2 ROTTE MIGRANTI è uno spazio concepito in modo da assegnare un ruolo attivo al visitatore che viene messo in condizione, attraverso il meccanismo del gioco di ruolo, di rivivere, la condizione del rifugiato, dell'immigrato, del minore straniero non accompagnato Questo approccio consiste in un viaggio a tappe nel corso del quale il visitatore vive, attraverso un vero e proprio gioco di ruolo, l'esperienza dell'emigrazione forzata. Un viaggio che parte dall'assunzione dell'identità di uno dei tre personaggi proposti, per concludersi con la concessione o meno del permesso di soggiorno nel paese di accoglienza. Il tutto si realizza mediante l'utilizzo di tecnologie multimediali, di scenografie ed effetti di luci e suoni. 2. Target La Mostra si rivolge all'opinione pubblica in generale. La sua valenza "educativa" la rende particolarmente adatta ad un pubblico giovanile. Nelle edizioni già realizzate, (Napoli, Macerata, Bari, Palermo; Roma) in particolare, le scuole sono state tra i visitatori privilegiati dell'evento ma, grazie alla tecnica del gioco di ruolo, i visitatori adulti si sono lasciati coinvolgere e si sono immedesimati facilmente nelle vicissitudini del personaggio scelto. 3. Obiettivi informare in modo corretto sulla realtà dei fenomeni dell'immigrazione al di fuori degli stereotipi più diffusi sull'argomento; sensibilizzare il pubblico sulla condizione in cui realmente vive chi deve lasciare il proprio paese; agire in modo efficace per ridurre gli atteggiamenti xenofobi e razzisti ed aprire la strada a un rapporto più razionale con i fenomeni migratori e l'integrazione tra culture diverse. 4. Antecedenti Napoli, Museo della Scienza, Febbraio 2012 Macerata, Galleria degli Antichi Forni, marzo 2012 Bari, Fortino S.Antonio, Aprile 2012 Palermo, Centro Salesiano S.Chiara Maggio 2012 Genazzano, (RM) Castello Colonna, Maggio 2012 Pordenone, Centro Culturale A.Zanussi, ottobre-novembre 2012

3 Nelle edizioni realizzate la mostra ha rappresentato - un'opportunità per gli operatori immigrati di essere protagonisti al positivo attraverso l'animazione e l'interattività; - un'esperienza di grande impatto emotivo per la maggior parte dei visitatori che erano indotti ad identificarsi con uno dei personaggi immigrati o rifugiati preposti e a riviverne tutte le peripezie, il senso di esclusione e solitudine sperimentato lungo il percorso migratorio; - un luogo di approfondimento delle tematiche dell'immigrazione affrontate in maniera ludica e quindi più facilmente assimilabili. 5. I personaggi La chiave principale dell'interattività della mostra consiste nell'animazione da parte di operatori (possibilmente immigrati o rifugiati) che, attraverso la tecnica del gioco di ruolo, impersonano la società di accoglienza, suscitando nel visitatore un effetto di "estraneità" simile a quello che prova il rifugiato o l'immigrato al momento dell'ingresso nel nuovo paese di accoglienza. Il protagonismo "alla rovescia" di questi operatori è ciò che più richiama l'attenzione dei visitatori e al contempo consente loro di interpretare un ruolo professionale che viene apprezzato dal pubblico. Spesso dopo il percorso gli operatori hanno l'opportunità di approfondire le tematiche dell'immigrazione in quanto testimoni diretti e quindi più "ascoltati" della loro stessa vicenda migratoria. I Personaggi (e le loro storie) rappresentati nella mostra-teatro sono nove: 3 provenienti dal Pakistan, 3 dall'etiopia e 3 dall'albania. I personaggi provenienti dal Pakistan lasciano il loro paese per motivi economici; i personaggi provenienti dall'etiopia partono per richiedere asilo; i personaggi provenienti dall'albania sono vittime di tratta a scopo di prostituzione. Ogni gruppo in entrata verrà diviso in tre gruppi per nazionalità Nello spazio accoglienza (che precede il gioco vero e proprio) un animatore, dopo aver diviso la classe o il gruppo in 3 gruppi (Albania, Etiopia e Pakistan), spiegherà le regole del gioco e consegnerà ai partecipanti le bandierine/paese, le carte d identità e le schede paese/personaggio, che dovranno essere lette attentamente. Prima che i partecipanti partano per il viaggio farà loro delle domande sui personaggi e sui contesti di provenienza. Nel nostro percorso, basato sul gioco di ruolo dal vivo, tutti i personaggi

4 attraverseranno il mare su un gommone.in questa animazione verrà fatto percepire loro il senso del pericolo e le varie difficoltà di un viaggio del genere. Una volta arrivati in Italia : I 3 personaggi etiopi verranno intercettati allo sbarco dalla polizia e portati al centro d'identificazione dove dovranno spiegare perché sono scappati dal loro paese e richiedere la domanda di asilo. I 3 personaggi pakistani verranno reclutati da uno sfruttatore del lavoro nero, che li metterà al semaforo a lavare i vetri, con orari massacranti ed una paga molto bassa I 3 personaggi albanesi (tre donne) verranno adescate da uno sfruttatore che le metterà in strada ad adescare clienti Nella tappa successiva: I 3 personaggi etiopi in attesa della risposta della commissione territoriale, si ritroveranno a lavorare in nero in un cantiere, senza alcuna protezione, contratto, garanzia. I 3 personaggi pakistani verranno presi dalla polizia senza permesso di soggiorno mentre lavorano e condotti in questura, dove subiranno un interrogatorio Le 3 ragazze albanesi verranno fermate dalla polizia e portate in questura dove dovranno spiegare che sono vittime di tratta, con lo scopo di ottenere il permesso di soggiorno per protezione sociale Siamo giunti agli esiti dei percorsi: I partecipanti pescheranno gli esiti (delle schede appositamente create)che saranno diversi per ogni personaggio: c'è chi verrà rimpatriato, chi otterrà lo status di rifugiato, chi riuscirà a rimanere in Italia come clandestino... La fase finale consiste nella piazza, luogo di rielaborazione del percorso appena fatto

5 6.Logistica PERSONALE Gli attori/animatori necessari allo svolgimento del percorso sono (almeno) SETTE Accoglienza: 1 animatore Viaggio mare: 2 animatori (scafisti) Questura/Centro d'identificazione: 2 animatori (poliziotti) Lavoro nero: 2 animatori (sfruttatori) Se si decide di inserire alla fine della mostra anche uno spazio di debriefing (la cosiddetta PIAZZA) in cui i visitatori rielaborano il percorso (con disegni, lettere ai personaggi, discussione) va considerato un altro animatore Possono essere previste anche delle persone (due) per lo scarico dei materiali ed il montaggio della mostra il giorno dell'arrivo nel luogo di svolgimento e per lo smontaggio e carico alla fine della mostra FORMAZIONE Il ruolo degli animatori/attori è, insieme alle scenografie, il segreto del grande impatto di Rotte Migranti nei confronti del pubblico. La capacità degli animatori di interagire con i visitatori provocandone le reazioni e facendoli quindi identificare pienamente nel personaggio che sono chiamati a impersonificare (vera chiave del gioco di ruolo) è fondamentale per la migliore riuscita della Mostra. E per questo che il CIES, sulla base dell esperienza e professionalità acquisita attraverso le Mostre già realizzate, curerà direttamente la formazione di questi animatori/attori, in collaborazione con le organizzazioni locali. Per la preparazione del personale che anima il gioco di ruolo, il CIES si avvale di due formatrici esperte. Per quel che riguarda la formazione degli attori/animatori servono almeno 3 giornate di 8 ore ciascuna. Sottolineiamo che la formazione è fondamentale e che la scelta delle persone che faranno gli animatori deve essere condizionata dalla disponibilità a partecipare alla formazione. SPAZIO E DURATA Le scenografie della mostra sono pop-up (vd foto allegata) e sono facilmente

6 trasportabili. Il montaggio e lo smontaggio può essere effettuato in mezza giornata da due persone. Altra caratteristica e la adattabilità agli spazi disponibili Lo spazio necessario per una buona riuscita delle animazioni è comunque di mq. Può essere un unico spazio oppure uno spazio suddiviso in più ambienti. Lo spazio deve essere a norma (uscite di sicurezza, impianto elettrico, riscaldamento, norme antincendio etc). L'ideale sarebbe che ci fosse anche uno spazio di attesa in cui i gruppi che aspettano di entrare possono sostare.. Una durata minima dovrebbe essere di almeno quindici giorni, calcolando quindi almeno venti giorni di affitto/disponibilità dei locali. MONTAGGIO E SMONTAGGIO La mostra come si è detto è in versione leggera. Le strutture sono facilmente montabili da una o due persone. Necessita comunque di un giorno per il montaggio ed un giorno per lo smontaggio. Ci sono poi alcuni elementi di arredo da inserire (il gommone,gli strumenti di lavoro dei lavavetri, una tenda/baracca) messi a disposizione; altri (una scrivania e venti sedie per lo spazio questura) che chiediamo a chi organizza di trovare in loco.

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