Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione
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- Raimonda Marra
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1 Allegato 1: Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Premessa Il video didattico Noi due del sud offre una istantanea sul bullismo nella scuola media inferiore, raccolta attraverso episodi di violenza quotidiana.il video, strutturato in segmenti tematici, può essere proiettato per intero o per sezioni, sia con finalità di sensibilizzazione degli adulti, sia di intervento in un gruppo classe. Quella che presentiamo è una ipotesi di utilizzo all interno di un percorso didattico focalizzato sulla definizione del fenomeno, sui ruoli in esso coinvolti e, in ultimo, sulle possibili soluzioni. Ogni incontro è introdotto da una parte del video didattico. È possibile ipotizzare un approfondimento di alcune sezioni attraverso l utilizzo di momenti di apprendimento o di giochi basati sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo, sulla cooperazione ecc. Obiettivi suscitare ed approfondire il confronto in classe sul fenomeno del bullismo, sulle sue possibili radici, modalità e soluzioni; creare consapevolezza ed empatia di fronte alla sofferenza delle vittime; mostrare come le prepotenze si costruiscano all interno del gruppo, con il concorso degli astanti; portare alla luce opinioni diverse, ambiguità, contraddizioni che emergono quando ci si pone di fronte alle prepotenze; evidenziare le posizioni dei diversi attori in gioco e, per ognuno, le responsabilità di intervento; 1
2 Durata Quattro moduli di un incontro ciascuno (due ore scolastiche). Ogni modulo può essere preso separatamente secondo le esigenze della classe, o può essere ampliato con attività inerenti ai temi trattati. Metodo: In ogni incontro: proiezione di uno spezzone del video seguita da dibattito in gruppo, o in sottogruppi, o da attività specifiche sui temi evocati dal video. La visione può essere guidata, chiedendo ai ragazzi di annotare aspetti particolari di interesse collettivo. Di seguito si proporranno alcune modalità, certamente non esaustive, per una visione partecipata. Anche nel dibattito si privilegia una metodologia interattiva, dove la partecipazione e le opinioni dei ragazzi sono fondamentali per la riuscita dell intervento. Il dibattito è favorito da una disposizione degli allievi in semicerchio di fronte allo schermo. Risorse: di personale: 1 docente/operatore, con il compito di facilitare la comunicazione all interno della classe. Quando è possibile, si consiglia il lavoro in compresenza di due adulti (educatori, insegnanti) nella conduzione del gruppo. tecniche: un televisore, un videoregistratore, una lavagna. Sequenza: I temi affrontati sono, nell ordine: 2
3 1) L ambiente; 2) Il bullo e la vittima; 3) Il docente (Interprete del malessere); 4) Riflessioni. Descrizione: Il ruolo del conduttore Il conduttore può essere un insegnante o un operatore esterno. Riteniamo che qualsiasi docente sinceramente interessato alla relazione con i suoi studenti possa utilizzare il video nei modi che verranno descritti, o in altri ancora, ottenendo risultati efficaci e comunque superiori a quelli che si avrebbero in un clima di indifferenza e di omertà. Durante il percorso, il conduttore ha il compito di facilitatore della comunicazione: stimola e ravviva il confronto tra gli allievi, garantisce ad ognuno il diritto di parlare essendo ascoltato e rispettato dai compagni e dall insegnante, trasmette la sensazione che quanto viene detto è importante per tutti i presenti, a cominciare da sé. Gli adolescenti, e soprattutto quelli più in difficoltà, sentono il bisogno di riconoscersi attraverso gli occhi e l ascolto attento di un adulto. In questa fase l insegnante è presente come docente nel garantire la disciplina e il rispetto tra i presenti, ed anche come persona. Ciò significa, per il conduttore, mettere in gioco le proprie convinzioni e i propri valori, facendo attenzione a non trasformarli in elemento di giudizio verso chi esprime posizioni diverse. Crediamo infatti che un autentico confronto di gruppo, in grado di stimolare un rapporto di solidarietà e di empatia tra tutte le persone coinvolte, abbia una forza di trasformazione davvero significativa, superiore ad un atteggiamento moralistico, distaccato o semplicemente autoritario. Alcune modalità di fruizione del video Ci sono molti modi di utilizzare un video didattico. Il più praticato nella scuola è quello di proiettarlo, per intero o in parte, e di far seguire un dibattito tra i ragazzi e l insegnante. Ne suggeriamo altri tre, semplici da attuare e certamente non esaustivi, con l intento di invitare gli educatori a concepire il video come vero e proprio strumento di lavoro, che può essere piegato e fruito in modo 3
4 flessibile secondo le caratteristiche della classe e gli scopi che si intende perseguire. Anche a questo scopo alleghiamo integralmente i testi del video, che possono essere proposti alla classe come testi su cui svolgere esercitazioni e approfondimenti. Gli accorgimenti indicati sono mirati a mantenere desta l attenzione dei ragazzi e a stimolare in loro, fin dalla fruizione, un approccio critico all argomento, contrapposto a quello classico, passivo, con cui ci si rapporta a tutto ciò che compare su uno schermo. 1 LA RICERCA DELLE PAROLE CHIAVE: Viene proiettato lo spezzone interessato. Tutti i presenti (gli studenti, l insegnante) annotano su un foglietto le battute più d effetto. Nella seconda parte dell incontro, quelle battute vengono confrontate tra i presenti, oralmente o per iscritto. Ad es, si possono riportare sinteticamente sulla lavagna o su una lavagna a fogli, dando dei punteggi, in modo da scegliere gli aspetti più interessanti su cui sviluppare il dibattito. 2 OSSERVAZIONE TEMATICA IN SOTTOGRUPPI: Prima di iniziare la proiezione, il conduttore suddivide la classe in sottogruppi che presteranno particolare attenzione ad aspetti diversi del filmato. Ad es., per il primo spezzone: che cos è il bullismo e da che cosa è causato; quali sono le opinioni favorevoli al fenomeno presentate dal filmato e su che cosa sono fondate; quali sono invece le opinioni contrarie e su che cosa si basano. 3 MESCOLIAMOCI AL VIDEO: Si dà il via alla proiezione dello spezzone interessato. La consegna è che ciascuno può chiedere di fermare il video in qualsiasi momento, per aggiungere la propria opinione a quella degli intervistati. Il conduttore decida se consentire l avvio di una discussione anche prima della fine dello spezzone (nel caso i ragazzi si rispondano tra di loro), o se stabilire, come regola del gioco, che ognuno può dire la propria ma nessuno può ribattere immediatamente, rinviando il confronto alla seconda parte dell incontro. In questo caso, naturalmente, l obiettivo dell educatore non sarà quello di completare la visione in un solo incontro, bensì di stimolare il dialogo. Per ricevere un feedback del lavoro effettuato con la classe, si allega una scheda di rilevazione da sottoporre ai docenti. 4
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