La domanda di nuovi contratti lavoro dipendente (esclusi quindi i contratti para subordinati come i contratti a progetto) è determinata da due

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Simone Cenci
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2 La domanda di nuovi contratti lavoro dipendente (esclusi quindi i contratti para subordinati come i contratti a progetto) è determinata da due componenti: -La domanda di sostituzione di lavoratori, per scadenza di contratti a termine o per motivi demografici (raggiungimento della età pensionabile, movimenti sul territorio ). Si tratta di fattori costanti del mercato che incidono in maniera limitata nelle scelte di breve periodo; -La domanda di nuovo lavoro. Si tratta quindi di una misura molto sensibile della congiuntura che accompagna l andamento settoriale. 2

3 Il 2010 ha segnato una ripresa delle domanda di lavoro dipendente a partire da febbraio. Nel 2009 i tassi di crescita erano stati negativi con una riduzione degli avviamenti che fra febbraio e giugno era scesa del 30% rispetto agli stessi periodi del L indicatore negativo significa che il blocco aveva in parte bloccato il turnover e in parte non rinnovato i contratti a termine, come vedremo in seguito, sia a tempo determinato che la somministrazione. La ripresa del 2010 non ha ancora riportato i tassi di crescita a recuperare i livelli di inizio 2008, ma dovremo anche vedere cosa accade a gennaio 2011, visto che gennaio e uno dei mesi, assieme a settembre, in cui si misurano i picchi di avviamenti. 3

4 Dal punto di vista settoriale vediamo in questo grafico che il manifatturiero ha avuto una caduta più ampia nel 2009, che è andata riequilibrandosi del corso del Nel quarto trimestre del 2010 la domanda di lavoro del manifatturiero si è mantenuta in forte crescita, confermando l andamento positivo della produzione industriale nel suo complesso. Più lenta invece la ripresa della domanda di lavoro nel terziario, che assomma circa il 75% degli avviamenti annuali. 4

5 L indicatore della domanda di lavoro misura anche la probabilità di trovare un nuovo contratto nel caso se ne perda uno precedente. Se esaminiamo l andamento della domanda per età dei lavoratori possiamo notare che la domanda di lavoro rivolta ai giovani è tornata a crescere dal quarto trimestre del 2009 ed è tuttora in crescita, la domanda di lavoro di adulti fra i 30 e 54 anni di età è tornata a crescere a marzo 2010 mentre la domanda di lavoratori over 54 è ancora negativa. Il consolidarsi della ripresa rischia quindi di lasciare in particolare questa classe di età in difficoltà, favorendo il rientro della pur pericolosa e ingiusta disoccupazione giovanile all interno di limiti fisiologici. 5

6 Dal punto di vista contrattuale la somministrazione, che aveva sofferto duramente nel corso del 2009 appare in completo recupero, così come il contratto di apprendistato, che sta riprendendo il suo ruolo di avviamento al lavoro per i giovani. I contratti a tempo determinato sono in ripresa dopo il forte arresto subito nel 2009, mentre i contratti a tempo indeterminato, dopo il blocco del turnover, sono stazionari. 6

7 Un discorso diverso occorre fare per i parasubordinati, vale a dire i non dipendenti in senso stretto come ad esempio i contratti a progetto. Questi hanno conosciuto una forte crescita per tutto il 2009, andando a sostituire una quota di avviamenti al lavoro dipendente, mentre appaiono in calo a fine

Se osserviamo gli avviamenti in termini di evoluzioni delle quote, possiamo notare che i parasubordinato (la fascia viola) è passato da circa il 10% del 2008 fino al 18% del 2009 e la sua quota è

8 Se osserviamo gli avviamenti in termini di evoluzioni delle quote, possiamo notare che i parasubordinato (la fascia viola) è passato da circa il 10% del 2008 fino al 18% del 2009 e la sua quota è oggi in riduzione. La quota dell interinale si e compressa nel 2009 e oggi e tornata in espansione, la quota dell apprendistato e sostanzialmente stabile, mentre e scesa attorno al 20% la quota del tempo indeterminato. 8

9 La crescita della domanda di lavoro a tempo determinato tuttavia non fa del mercato del lavoro lombardo un mercato del lavoro che genera precariato. Secondo i dati ufficiali di ISTAT la quota di dipendenti a tempo determinato nel 2009 era l 8,9% il valore piu basso fra tutte le regioni italiane, sensibilmente più basso della media europea e circa la metà rispetto ad economie con mercati del lavoro considerati più efficienti, come quelli di Germania, Francia, Svezia e Finlandia. Il mercato del lavoro lombardo ha una grande mobilità che dipende dalla vivacità economica e dalle opportunità che si generano, una alta mobilità che avviene in presenza di quote di lavoro a tempo determinato basse, in presenza di disoccupazione sostanzialmente bassa. 9

10 Oggi abbiamo analizzato l andamento della domanda di lavoro dal punto di vista congiunturale, sappiamo che l offerta di lavoro si muove piu lentamente perché e influenzata sia da fattori demografici che di strategia di ricerca individuale del lavoro. Questo grafico mostra che, come atteso, il calo della domanda di lavoro correlato alla crescita dei tassi di disoccupazione, e che la lenta ripresa della domanda di lavoro si sta accompagnando ad un riassorbimento della disoccupazione, al 5,1% nel terzo trimestre 2010, piu basso di 1,3 punti rispetto al massimo del 6,4% del quarto trimestre 2009 e do 0,1 punti inferiore rispetto allo stesso trimestre del

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