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1 SNADIR Corso di formazione Pedagogia

2 Per una sintesi storica della pedagogia by Piergiorgio Barone Il novecento e la contemporaneità

3 Introduzione! La Pedagogia è disciplina assai complessa che da secoli affronta le diverse problematiche legate alla educabilità delle generazioni. Ricco di significati, il termine comprende i processi educativi, di istruzione e formazione, storicamente intesi, ma anche e soprattutto nel loro divenire storico. Pertanto, è importante tenere nel debito conto che quando si parla di pedagogia si parla soprattutto di soggetti (chi educa e chi viene educato), di processi (l insegnamento non è scisso dall apprendimento), apprendimento), di attività,, di maturazioni, di esperienze evolutive.

4 ! Qui si vuole tentare una ricognizione diacronica dei problemi, delle correnti e degli autori che più hanno contribuito ad innalzare la semplice riflessione pedagogica, appendice a quella filosofica delle scuole di pensiero greche, all odierna pedagogia scientifica e sperimentale che danno prestigio ad una disciplina la cui importanza è fondamentale per i destini dell umanit umanità,, entro l ottica l della formazione dell uomo e del cittadino, tanto per parafrasare una espressione cardine delle finalità dei programmi della scuola primaria italiana del 1985.

5 ! Quando ci si riferisce ad una storia della pedagogia,, allora si tratta di una riflessione di tipo storico sui problemi dell educazione educazione con il seguente andamento: dapprima, cronologicamente, si è precisata nelle forme della storia della pedagogia e della scuola; poi, in particolare nel secolo XX, e soprattutto negli ultimi decenni, ha assunto l ampiezza l di una storia dell educazione. educazione. Si può osservare che, tradizionalmente, la conoscenza storica è iniziata con la percezione dei fatti educativi più visibili e più tangibili.

6 ! Gli oggetti, o i documenti erano essenzialmente i libri sull educazione e le pratiche educative. I trattati sull educazione costituirono in seguito il materiale della storia della pedagogia, mentre i resoconti sulle pratiche dell insegnamento rappresentarono un ponte tra questa storia e la storia della scuola.! Gli storici della pedagogia, guidati da una loro teoria dell educazione, educazione, hanno interrogato il passato selezionando tempi e problemi, sulla scorta, appunto, di una idea dei fatti educativi stessi, della loro rilevanza e dei loro rapporti e di conseguenza hanno ricostruito le trame di ciò che è emerso con evidenza significativa.

7 Il rinnovamento del primo novecento! Un rilevante impulso al rinnovamento pedagogico del primo novecento, lo hanno dato autori che provengono da altri campi di studio, ma che avendo dominato la scena intellettuale del tempo, hanno finito con l influenzare l anche la riflessione, la ricerca e la progettualità educativa. Ci riferiamo a quelli che sono stati definiti maestri del sospetto,, vale a dire Nietzsche, Freud e Marx.

8 Nietzsche! prende posizione contro la cultura scolastica del proprio tempo, eccessivamente attenta alla professionalizzazione ed all erudizione, e poco propensa ad una attività formativa e disinteressata, anche attraverso lo spirito dei classici e l arte. l Il filosofo propone un ritorno ad un educazione aliena dal pratico, aristocratica. Il presunto immoralismo di Nietzsche, che non è rifiuto della dimensione etica dell esistenza, esistenza, diviene piuttosto responsabilità virile dell individuo verso sés stesso e verso la vita in generale. La ricaduta pedagogica di tale posizione è la scoperta dello spirito libero, della formazione, dell eccezionalit eccezionalità eroica dell individuo.

9 ! L educazione diviene una sorta d allenamentod ad affrontare le sfide dell esistenza, esistenza, accettando il nuovo senza ridursi in abitudini e tradizioni, liberandosi da dogmi e ritualismi. In altri termini, auspica la formazione di un pensiero libero esercitato criticamente e responsabilmente su se stessi e sulla realtà circostante. Spirito libero in grado di autodisciplina, di autoeducazione al lavoro, allo sforzo, con obiettivi mai mediocri e di mezze misure, piuttosto eroici. L educazione L dà, d, quindi, avvio alla nascita del Genio e ne attua la possibilità.. Il Genio,, con un superiore impegno e sacrificio, emerge dalla massa, non per sopraffarla, ma per redimerla. L oltre-uomol accetta la fine della morale e della spiritualità della tradizione occidentale e riscrive i propri valori.

10 Sigmund Freud! con il tentativo scientificamente corretto e riuscito di analizzare la vita interiore dell individuo, pone le basi per una pedagogia dell equilibrio, equilibrio, che riesca, cioè a rilevare e portare alla chiarezza della coscienza i conflitti rimossi, che sono le vere cause dei disturbi mentali.! La psicoanalisi non s incontra s direttamente con la pedagogia, ma ha una ricaduta pedagogica efficace, perché si pone come una critica sostanziale alle ideologie educative ed alle manifestazioni della formazione dell uomo, in quanto rinvianti sempre ad interessi e pulsioni sessuali, aggressive ed autoconservative.

11 ! In modo particolare, Freud ha messo in luce una concezione antropologica in cui le componenti psicologiche inconsce ed irrazionali rivestono un ruolo casuale determinante nello sviluppo del comportamento: la vita psichica risulta essere motivata dalla presenza della libido connessa alla sfera sessuale. L educazionel infantile si assume, quindi, il compito di disciplinare la libido attraverso l interventol dei genitori che potranno contribuire alla formazione di una personalità equilibrata, permettendo una manifestazione di essa senza reprimerla.

12 ! Educazione e pedagogia da Freud in poi, diventano qualcosa che non può essere piu considerata come la superficie trasparente delle pratiche e dei discorsi sull educazione.

13 K. Marx! Con K. Marx la riflessione e la progettualità pedagogica ricevono una ulteriore spinta al rinnovamento. Di fatti, il marxismo, in quanto teoria dell emancipazione emancipazione dell uomo, ha implicita una componente pedagogica che si articola in una critica filosofica della natura e dei fini dell uomo ed in una specifica definizione di scelte pedagogiche determinate.

14 Marx rivendica la gratuità dell istruzione; enuncia una teoria di istruzione politecnica che unifichi istruzione e lavoro, che saldi istruzione scientifica e produzione, lavoro manuale ed intellettuale, teoria e prassi. Il fine è quello di creare un uomo onnilaterale,, in altre parole, il pervenire storico dell uomo a una totalità di capacità produttive ed insieme ad una totalità di capacità di consumi e godimenti.

15 ! La scuola deve trasformarsi da apparato di riproduzione dell ideologia dominante a fattore di cambiamento, eliminando da essa ingerenze privatistiche ed ecclesiastiche.

16 Susan Isaacs! elaborò una vera e propria prassi educativa non tesa tanto a forgiare personalità individuali, ma semplicemente tesa ad essere d aiutod per comprendere il mondo ed adattarvisi. Insomma, compito e funzione dell educazione educazione dovrà esser quello di provvedere allo sviluppo delle capacità fisiche e sociali dei mezzi d espressione del bambino; e proporgli, nello stesso tempo, la comprensione delle esperienze compiute nel mondo esterno.

17 ! I giochi ed i materiali utilizzati, in grado di esplorare il mondo circostante, stimolare interesse e curiosità,, erano diretti alla formazione dell intelligenza e della personalità infantile.

18 Neopositivismo e pragmatismo! Dagli anni trenta agli anni cinquanta la Pedagogia, in Europa ed in Italia, incontra il dibattito neopositivista e pragmatista di derivazione deweyana e statunitense.

19 ! Ed è in questa situazione che si sviluppano esigenze di rinnovamento che vanno sotto il nome di empirismo. Insomma, la pedagogia tende a configurarsi come una scienza ed a guadagnare la propria emancipazione ed autonomia, attraverso la ricerca di una base empirica, controllabile e verificabile. Si concentra soprattutto sull operativit operatività e sul che fare, insomma sulla concretezza.

20 J. Dewey! in America, ha impostato tutta la sua ricerca in campo educativo polemizzando contro le chiusure ideologiche, politiche e sociali, nemiche del rinnovamento pedagogico, metodologico e didattico.

21 L impegno è per una scuola nuova che alimenti lo spirito democratico e superi i vecchi steccati propri dei sistemi autoritari e delle democrazie oligarchiche e la contrapposizione tra studi umanistici e tecnici, insomma tra scuola del sapere e del fare.

22 ! Fondamentale, per Dewey, è il significato dell esperienza esperienza che supera il semplice fare,, assumendo il connotato di una transazione continua fra i diversi piani dell esperienza esperienza stessa, fisici e mentali.! Pensiero ed intelligenza non sono scissi dal fare: il pensiero si rapporta con la problematicità del reale attraverso un percorso di indagine sintetizzabile nei punti del dubbio, osservazione, tentativi di soluzione, ipotesi, esperimento.

23 La formulazione di un credo pedagogico vede l istruzione l come frutto della partecipazione progressiva dell individuo al patrimonio comune del genere umano, come processo sociale e la scuola come fulcro di questo processo, quindi inerente alla vita e non preparazione ad essa;

24 ! Il centro dell insegnamento dovrà essere l insieme l delle attività degli alunni nel quadro sociale; ed il concetto che dovrà guidare l insegnamento l sarà l attività del fanciullo; infine, che l istruzione diviene fondamento del progresso sociale e politico dell umanit umanità.

25 Maria Montessori! si muove su una prospettiva pedagogica scientifica che dà d grande importanza al fare attivo dei bambini, ma che valorizza soprattutto gli studi, le scoperte, le osservazioni psicologiche, ed un materiale vario e ricco, capace di fondare un insegnamento oggettivo, nel quale l esercizio dei sensi, del linguaggio, della vita pratica costituiscono gli elementi portanti.

26 ! Se in qualche modo la pedagogia scientifica è integrata dall igiene, dalla psicologia, dall antropologia, antropologia, dalla psicologia, ciò si limita a particolari sullo studio dell individuo da educare, la qual cosa deve essere parallela e ben diversa dall educazione e può costituire solo un contributo laterale alla pedagogia.

27 ! La pedagogia scopre un nuovo metodo solo se si avvale del contributo delle altre scienze sperimentali, senza però lasciarsi condizionare da esse. La pedagogia scientifica, dunque, nel pensiero della Montessori, si pone nel solco delle riflessioni sulla scienza dell educazione educazione, assumendosi il compito non facile di osservare lo sviluppo infantile e di predisporre l ambiente l adatto alle sue manifestazioni spontanee, poiché esse rivelano quei bisogni e quelle attitudini che altrimenti resterebbero nascosti o repressi.

28 A. Ferriere! influenzato da Bergson e dalla sua teoria dello slancio vitale che in lui diviene legge del progresso e quindi scuola attiva.

29 ! La ricaduta dell educazione educazione all attivit attività,, al lavoro è quella della conquista della piena realizzazione, nell operosit operosità,, della libertà.. Si aggiunga anche il principio dell interesse interesse,, inteso non tanto come attrazione superficiale, frutto della curiosità,, quanto piuttosto come risultato dello sforzo spontaneo e gioioso teso al raggiungimento del fine che si desidera.

30 Il rinnovamento pedagogico degli anni settanta critica radicale fatta nel 68 dai figli dei fiori movimenti femministi movimenti non-violenti di Malcom X e Martin Luther King all antipedagogia di Don Milani con la Lettera ad una professoressa degli alunni della Scuola di Barbiana ed alla sua lotta contro analfabetismo e la selezione.

31 ! Hanno scalfito il sistema familiare, mettendo in crisi l autorità genitoriale, che in preda ad una crisi di perdita d identità,, per decenni ha vacillato e continua ancora a vacillare tra vecchie reminiscenze residuali di autoritarismo, permissivismo, incoerenza e autorevolezza.

32 La pedagogia e le altre scienze! Pedagogia e biologia! Se la biologia è scienza della vita e della natura, chiaramente ciò offre alla pedagogia la possibilità di capire fino a che punto la crescita, lo sviluppo, gli apprendimenti dell individuo siano frutto della genetica, della ereditarietà o frutto dell ambiente, dell azione di un uomo o di un contesto su un altro uomo.

33 Pedagogia e neuroscienze! svelare i segreti del cervello, il suo funzionamento attraverso la ricerca della sua struttura fisica.! risalire dalla comprensione della natura materiale delle forme più elementari dell attivit attività cognitiva umana,! alla comprensione delle competenze cognitive superiori, insieme forniscono elementi di riflessione e proposte di azioni educative, pedagogicamente coerenti

34 Pedagogia e psicologia! analizzare comportamenti, abitudini, atteggiamenti, capacità,, competenze, in una dimensione talora cognitiva, tal altra altra sociale, affettiva, emotiva, motivazionale! Il rimando è alle varie scuole ed alle varie specializzazioni! J. Piaget J. S.Vygotskij! J. Bruner - H. Gardner

35 Pedagogia, antropologia, sociologia! le variabili culturali delle differenze, delle radici, delle provenienze, delle esperienze, delle convinzioni.! capacità di analisi della famiglia, della scuola, della istituzione, organismi entro le quali l individuo l crescendo è destinato ad inserirsi, integrarsi, facendo parte attiva e vitale

36 PROPOSTE DI TRACCE! 1- Il contributo di altre scienze alla progettualità educativa! 2 Dimensione sincronica e diacronica della pedagogia

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