CORSO PER COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENZA ALL ALIMENTAZIONE
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- Sergio Cavaliere
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1 CORSO PER COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENZA ALL ALIMENTAZIONE 07 Maggio 2018, Alba Dott.ssa Vincenza Nerone - Logopedista S.C. NPI ASL CN1 - Direttore Dott. Franco Fioretto
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3 L ASSISTENZA DI BASE A SCUOLA Costituisce la base affinché gli studenti disabili possano accedere al diritto allo studio che la Costituzione riconosce a TUTTI gli alunni. «La scuola è aperta a tutti.» Art. 34 Costituzione italiana
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6 I BISOGNI RELAZIONALI - COMUNICATIVI È importante essere a conoscenza delle modalità comunicative del bambino /ragazzo e adattarvisi.
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13 I DISTURBI DI DEGLUTIZIONE La principale conseguenza della disfagia è l aspirazione (= passaggio del bolo o parte di esso nelle vie aeree) Soffocamento Malnutrizione
14 I DISTURBI DI DEGLUTIZIONE L obiettivo principale è l alimentazione in sicurezza!
15 ASPETTI PRATICI Da tenere presente: o o Assicurarsi che il bambino sia ben sveglio Evitare che il bambino parli durante i pasti o Eventualmente registrare quanto beve e quanto mangia il bambino o Eventualmente frazionare i pasti durante la giornata o È possibile che l alunno necessiti di un tempo maggiore per finire il pasto o Al rifiuto del cibo non reagire con rimprovero
16 ASPETTI PRATICI Da tenere presente: o Attenzione ai riflessi della bocca! o Attenzione all igiene: o o Lavarsi le mani Uso dei guanti o Evitare anelli, bracciali, unghie lunghe
17 ASPETTI PRATICI Quali possono essere i bisogni? Organizzare lo spazio e l attività Monitorare Imboccare Provvedimenti adattivi (Postura, ausili, consistenze )
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25 ASPETTI PRATICI 1. Postura. Mantenere un allineamento centrale del corpo
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27 ASPETTI PRATICI 2. Utilizzare ausili di supporto
28 ASPETTI PRATICI 3. Consistenza Modificando la consistenza dei cibi è possibile ovviare in parte, talvolta completamente, al deficit di deglutizione e ridurre al minimo i rischi.
29 ASPETTI PRATICI Senza scorie Bevande prive di zucchero e altri nutrimenti (acqua, tè, camomilla, tisane) I LIQUIDI Con scorie oltre all acqua contengono altri nutrimenti come zuccheri e proteine (succhi di frutta, latte, bibite, brodi vegetali o di carne) Se aspirati nelle vie respiratorie possono dare luogo ad infiammazioni a causa degli zuccheri e delle proteine che favoriscono la crescita batterica.
30 ASPETTI PRATICI I LIQUIDI I liquidi richiedono un pronto riflesso della deglutizione perché tendono a passare dalla bocca alla faringe prima del dovuto rischiando di essere aspirati. Ø Quando l assunzione dei liquidi è consentita si chiede di limitarsi a quelli senza scorie. Ø Le bevande con scorie possono essere assunte addensate, cremose, utilizzando polveri specifiche.
31 ASPETTI PRATICI I SEMILIQUIDI Cibi frullati a maggiore componente di liquido (frappé, creme, passati di verdura, yogurt, frullati di frutta, omogeneizzati con aggiunta di liquido) Questa consistenza non richiede la
32 ASPETTI PRATICI I SEMISOLIDI Cibi frullati di consistenza cremosa (polenta, semolino, passati di verdura densi, carne frullata, purea di verdure, ricotta, formaggi morbidi, budini, mousse) Questi alimenti richiedono una modesta preparazione orale e lasciano pochi
33 ASPETTI PRATICI I SOLIDI Indicati per pazienti che non hanno importanti difficoltà nella deglutizione. Questa consistenza richiede una buona capacità di preparazione dell alimento all interno della bocca e una deglutizione
34 ASPETTI PRATICI Ø Devono essere sempre esclusi gli alimenti a doppia consistenza (minestre con pasta o pezzi di verdura, spicchi di agrumi) poiché richiedono la deglutizione contemporanea della consistenza liquida e solida friabili (grissini, torte friabili, frutta secca) Ø filamentosi (verdure filamentose, carni troppo asciutte) Ø pesci ricchi di spine Ø
35 ASPETTI PRATICI Ø È possibile che gli alimenti, di qualsiasi consistenza, vadano ulteriormente modificati per far sì che siano più facili da deglutire (viscosità, dimensione del bolo )
36 ASPETTI PRATICI 4. Temperatura. Non deve essere troppo vicina alla temperatura corporea. Cibi caldi e freddi vengono percepiti meglio nella bocca e nel corso delle fasi della deglutizione. Attenzione però a non esagerare!. Alcune persone percepiscono la
37 ASPETTI PRATICI Quando fermarsi nella somministrazione del pasto? q Comparsa di voce velata o gorgogliante dopo la deglutizione del boccone q Sforzo elevato, tempi prolungati alla masticazione e necessità di compiere più atti deglutitori per ingerire un solo boccone q fuoriuscita di liquidi/cibo dal naso.
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40 PEG (Gastrostomia Endoscopica Percutanea)
41 SORVEGLIANZA Quali sono i campanelli d allarme che possono indicare il passaggio del cibo nelle vie aeree: tosse insistente soffocamento comparsa di colorito cianotico al volto
42 SORVEGLIANZA ASSOLUTAMENTE NON SI DEVE Dare da bere Flettere il capo del soggetto all indietro Dare disordinatamente manate sulla schiena
43 SORVEGLIANZA In caso di soffocamento: Liberare la bocca da residui di cibo Se il soggetto è cosciente e in piedi o in carrozzina si può eseguire la cosiddetta Manovra di Heimlich Se il soggetto è privo di sensi sdraiato a terra o sulla sedia a rotelle, in attesa de soccorsi, porre il paziente disteso sul
44 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
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