Organizzazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale in RSA. Dietista Novara Valentina

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1 Organizzazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale in RSA Dietista Novara Valentina

2 L importanza della valutazione del rischio nutrizionale in soggetti anziani istituzionalizzati 1. La maggiore fragilità pone l anziano in una situazione di più elevato rischio di peggioramento o declino rapido 2. Lo scenario ha originato la riflessione sul problema del rischio di malnutrizione per difetto

3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO La realtà italiana 75% degli anziani vive presso il proprio domicilio 33% degli anziani vive all interno della propria famiglia 3% degli anziani è domiciliato presso strutture sanitarie o socio-assistenziali

4 Progetto Nutrizione RSA DIETISTE DIRETTORE SANITARIO DIRETTORE SC DIETETICA DIRETTORE AMMINISTRATIVO CUOCO AIUTO CUOCO INFERMIERI OSS DIRIGENTE MEDICO SC

5 Obiettivi Sperimentare l efficacia di una procedura che consenta di rilevare precocemente le situazioni di rischio nutrizionale nella popolazione anziana istituzionalizzata al fine di individuare le cause più frequenti e stabilire le priorità e le strategie di intervento, con un minimo impiego di risorse e tempo.

6 Progetto Nutrizione RSA 1 fase: ANALISI DELLA SITUAZIONE 2 fase: DEFINIZIONE DEI PUNTI CRITICI 3 fase: SUGGERIMENTI/AZIONI 4 fase: VERIFICA 5 fase: RIVALUTAZIONE E PROPOSTE FUTURE

7 Progetto Nutrizione RSA La Struttura: Capacità di 120 Ospiti Divisa in sei NUCLEI da 20 Posti Al piano terra Ginestra e Mimosa ospitano gli anziani a più elevata intensità assistenziale e i 7 portatori di PEG È presente un salone dove mangiano 40 dei 56 pazienti Autonomi Gli altri 57 devono essere imboccati nelle sale dei nuclei In media al momento del pasto sono presenti 2-3 OSS per nucleo Cucina interna con 1 cuoco e un aiuto cuoco Distribuzione del pasto con carrello multiporzione

8 Progetto Nutrizione RSA: Analisi della situazione: Nuclei Cucina Sala ristorazione Cartelle cliniche

9 Progetto Nutrizione RSA: Analisi della situazione: Distribuzione del vitto, valutazione degli scarti Assistenza all ospite non autonomo Patologie maggiormente presenti Gestione integratori e acqua gel e addensanti Controllo presenza dati antropometrici ed ematochimici Osservazione della produzione del pasto di consistenza modificata Valutazione del menù standard controllo schede tecniche prodotti

10 Progetto Nutrizione RSA situazione riscontrata

11 Progetto Nutrizione RSA situazione riscontrata Presenza di disfagia Si 39% NO 61%

12 Progetto Nutrizione RSA: situazione riscontrata- punti critici

13 Progetto Nutrizione RSA: Cucina: situazione riscontrata- punti critici

14 Progetto Nutrizione RSA: situazione riscontrata- punti critici Cartelle Cliniche, infermieristiche, e consegne delle oss: Dati dispersi e non facili da reperire in poco tempo Mancanza del test di screening MNA

15 Progetto Nutrizione RSA: suggerimenti/azioni Cucina Revisione del menù secondo i LARN le linee guida ministeriali e regionali Creazione di un menù di consistenza modificata codificato e ricettato Sala ristorazione:

16 CALORIE: Progetto Nutrizione RSA: azioni: impostazione Menù IL DIETETICO: definizione dei fabbisogni PROTEINE: 1 g/kg/die CARBOIDRATI: 50-60% delle calorie giornaliere con preferenza dei complessi LIPIDI: 25-30% delle calorie giornaliere Monoinsaturi 5-10% Polinsaturi 5-10% Saturi 5-10% FIBRA: 30 g/die da cereali integrali, legumi, ortaggi, frutta ACQUA: 30 ml/kg/die (circa 2 litri)

17 IL DIETETICO: caratteristiche generali Il cibo deve essere vario, appetibile, confezionato in modo semplice e allettante Frazionamento dei pasti della giornata in 3 pasti principali + 2 spuntini COLAZIONE latte, caffè o the fette biscottate, biscotti, biscotto granulare marmellata o miele PRANZO primo piatto asciutto (pasta o riso) alternativa del primo piatto in brodo secondo piatto di facile masticazione alternativa fredda al secondo di menù contorno di ortaggi cotti o crudi

18 IL DIETETICO: caratteristiche generali CENA SPUNTINI più contenuta rispetto al pranzo minestra o passato di verdura con pasta secondo piatto diverso dal pranzo e altra alternativa contorno di ortaggi cotti o crudi e purea di patate metà mattina e metà pomeriggio frutta o (budino o yogurt o panna cotta dietro indicazione dietistica) BEVANDE acqua fresca naturale o gassata tè e tisane bevande dolcificate con sciroppi vino, se consentito, 1 bicchiere a pasto

19 IL DIETETICO: preparazione degli alimenti PRIMI PIATTI: utilizzare sughi semplici pizza non più di una volta alla settimana evitare dadi e preparati per brodo anche vegetali SECONDI PIATTI preferire carni bianche pesce fresco o surgelato almeno 2 volte alla settimana salumi 2 volte alla settimana preferire formaggi a minor tenore di grassi non proporre ripetutamente piatti freddi

20 IL DIETETICO: preparazione degli alimenti CONTORNI: DESSERT: alternare verdure cotte e crude evitare l uso di verdure in scatola limitare le patate a cena come alternativa alle verdure il dolce non più di 2 volte alla settimana evitare frutta sciroppata e macedonia in scatola non aggiungere zucchero alla macedonia CONDIMENTI: olio extra vergine di oliva o olio monoseme evitare le fritture evitare l utilizzo di grassi di origine animale preferire bollitura, al vapore, ai ferri

21 Progetto Nutrizione RSA: suggerimenti/azioni Distribuzione dei pasti Adozione di mestoli e utensili standardizzati pasti di consistenza modificata vengono consegnati in anticipo dalla cucina ai nuclei per guadagnare tempo per assistere anziani con particolari necessità assistenziali.

22 Progetto Nutrizione RSA: suggerimenti/azioni Elaborazione di un corso di formazione di 3 ore per le oss su: Principi base di alimentazione Malnutrizione e disfagia Corrette procedure e posture per imboccare il paziente Spiegazione sulla compilazione di una griglia di monitoraggio delle ingesta nutrizionali sulla quale sono riportate indicazioni operative sulle azioni da intraprendere.

23 Sono stati eliminati i diari alimentari delle oss e l infermiere ha una visione immediata sulla situazione nutrizionale Maggiore efficacia e risparmio di tempo Direttrice sanitaria

24 Progetto Nutrizione RSA: suggerimenti Cartelle cliniche infermieristiche, e consegne delle oss: Creazione di una cartella nutrizionale in cui siano inseriti: - il risultato del test di screening MNA - Dati antropometrici - Indicazioni sul trattamento dietoterapico in corso - Protocollo di intervento nutrizionale

25 Sorveglianza nutrizionale da più punti di vista DIREZIONE SANITARIA S.C. DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA PERSONALE DELLA STRUTTURA

26 Definizione del ruolo della dietista in struttura Figura che contribuisce ad implementare il programma di sorveglianza nutrizionale Valutazione nutrizionale intermedia prima di attivare il servizio di Dietologia Propone menù personalizzato ad elevata densità energetica o per patologia

27 Progetto Nutrizione RSA: verifica efficacia Riproposta valutazione degli scarti Elaborazione di un database per confrontare la situazione di partenza e quella attuale

28 Progetto Nutrizione RSA ANALISI DELLA SITUAZIONE DEFINIZIONE DEI PUNTI CRITICI SUGGERIMENTI/AZIONI 90% VERIFICA RIVALUTAZIONE E PROPOSTE FUTURE

29

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