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1 IL PRESENTE LAVORO È STATO REALIZZATO DALL ASSOCIAZIONE DGTVI CON IL CONTRIBUTO DELLE SEGUENTI SOCIETÀ (IN ORDINE ALFABETICO): - BOOZ ALLEN HAMILTON (HA CURATO IN PARTICOLARE IL CAPITOLO 7 E LA PARTE IV) - IEM - ISTITUTO DI ECONOMIA DEI MEDIA DELLA FONDAZIONE ROSSELLI (HA CURATO IN PARTICOLARE IL CAPITOLO 6 E LA PARTE III) - ITMEDIA CONSULTING (HA CURATO IN PARTICOLARE LA PARTE I E I CAPITOLI 3 E 4) - STUDIO FRASI (HA CURATO IN PARTICOLARE IL CAPITOLO 5 E LE CONCLUSIONI DELLA PARTE II) IL LAVORO È STATO COORDINATO DA CARLOTTA CA ZORZI.

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3 INDICE PREFAZIONE...7 EXECUTIVE SUMMARY PARTE I: DIFFUSIONE DELLA TELEVISIONE DIGITALE IN EUROPA INTRODUZIONE 21 CAPITOLO 1: EVOLUZIONE DELLA TELEVISIONE DIGITALE IN EUROPA CAPITOLO 2: EVOLUZIONE DELLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE IN EUROPA CONCLUSIONI PARTE II: ANALISI DEI CONTENUTI E DEL MERCATO DELLA TDT IN FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, REGNO UNITO E SPAGNA CAPITOLO 3: FRANCIA STRUTTURA DELLE OFFERTE FREE E PAY ALTA DEFINIZIONE E SERVIZI STRATEGIE DEGLI OPERATORI TELEVISIVI EPG E IDENTITÀ DELLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE I CANALI DIGITALI TERRESTRI ANALISI DELL'AUDIENCE E DEI DATI DI ASCOLTO DEI NUOVI CANALI DIGITALI COSTI E BUDGET DEI NUOVI CANALI DIGITALI RICAVI DEI CANALI DIGITALI E MERCATO PUBBLICITARIO L OFFERTA DI CONTENUTI E SERVIZI A LIVELLO LOCALE E/O REGIONALE E RUOLO DELL EMITTENZA LOCALE CASE STUDY: GULLI CASE STUDY: W CAPITOLO 4: GERMANIA STRUTTURA DELLE OFFERTE FREE E PAY ALTA DEFINIZIONE E SERVIZI STRATEGIE DEGLI OPERATORI TELEVISIVI EPG E IDENTITÀ DELLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE I CANALI DIGITALI TERRESTRI TIPOLOGIA DI CANALI E FORMATI ANALISI DELL'AUDIENCE E DEI DATI DI ASCOLTO DEI CANALI MULTIPIATTAFORMA COSTI E BUDGET DEI NUOVI CANALI DIGITALI RICAVI DEI CANALI DIGITALI E MERCATO PUBBLICITARIO L OFFERTA DI CONTENUTI E SERVIZI A LIVELLO LOCALE E/O REGIONALE E RUOLO DELL EMITTENZA LOCALE CASE STUDY: KIKA DER KINDER KANAL

4 CAPITOLO 5: ITALIA STRUTTURA DELL OFFERTA FREE E PAY ALTA DEFINIZIONE E SERVIZI STRATEGIE DEGLI OPERATORI TELEVISIVI EPG E IDENTITÀ DELLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE I CANALI DIGITALI TERRESTRI TIPOLOGIA DEI CANALI E FORMATI ANALISI DELL'AUDIENCE DEI NUOVI CANALI COSTI E RICAVI DEI CANALI DIGITALI L OFFERTA DI CONTENUTI E SERVIZI A LIVELLO LOCALE E/O REGIONALE E RUOLO DELL EMITTENZA LOCALE CASE STUDY: BOING CAPITOLO 6: REGNO UNITO STRUTTURA DELLE OFFERTE FREE E PAY STRATEGIE DEGLI OPERATORI TELEVISIVI ALTA DEFINIZIONE E SERVIZI EPG E IDENTITÀ DELLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE I CANALI DIGITALI TERRESTRI TIPOLOGIA DEI CANALI E FORMATI ANALISI DELL'AUDIENCE E DEI DATI DI ASCOLTO RELATIVA AI NUOVI CANALI COSTI E BUDGET DEI NUOVI CANALI DIGITALI RICAVI DEI CANALI DIGITALI E MERCATO PUBBLICITARIO L OFFERTA DI CONTENUTI E SERVIZI A LIVELLO LOCALE E IL RUOLO DELL EMITTENZA LOCALE CASE STUDY: TEACHERS TV CASE STUDY: ITV CAPITOLO 7: SPAGNA INTRODUZIONE STRUTTURA DELLE OFFERTE FREE TO AIR E PAY ALTA DEFINIZIONE E SERVIZI STRATEGIE DEGLI OPERATORI TELEVISIVI EPG E IDENTITÀ DELLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE I CANALI DIGITALI TERRESTRI TIPOLOGIA DI CANALI E FORMATI ANALISI DELL'AUDIENCE E DEI DATI DI ASCOLTO RELATIVA AI NUOVI CANALI RICAVI DEI CANALI DIGITALI E MERCATO PUBBLICITARIO L OFFERTA DI CONTENUTI E SERVIZI A LIVELLO LOCALE E/O REGIONALE E RUOLO DELL EMITTENZA LOCALE CASE STUDY: SET EN VEO CONCLUSIONI

5 PARTE III: IL RUOLO DEL SERVIZIO PUBBLICO INTRODUZIONE CAPITOLO 8: IL QUADRO NORMATIVO CAPITOLO 9: MISSION DELL'OPERATORE DEL SERVIZIO PUBBLICO..185 CAPITOLO 10: TELEVIONE DIGITALE TERRESTRE: L OFFERTA GRATUITA CAPITOLO 11: COPERTURA CAPITOLO 12: RISORSE DEDICATE E AGGIUNTIVE PER LA TDT CAPITOLO 13: COMUNICAZIONE E VISIBILITÀ PARTE IV: POLITICHE, PIANI E SUSSIDI PER LO SWITCH OFF INTRODUZIONE 215 CAPITOLO 14: APPROCCIO NORMATIVO E POLITICHE DI SWITCH OVER E SWITCH OFF CAPITOLO 15: FINANZIAMENTI E SUSSIDI CAPITOLO 16: OBIETTIVI DEL GOVERNO E SCELTE INDUSTRIALI CONCLUSIONI

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7 PREFAZIONE Anche quest anno, in occasione della nostra Conferenza, pubblichiamo uno studio sulla televisione digitale terrestre in Italia e in Europa, commissionato da tutte le principali imprese televisive italiane e realizzato da quattro tra i principali istituti di ricerca specializzati. Come è facile immaginare questo metodo di ricerca costringe le imprese e i ricercatori a un faticoso lavoro di confronto di dati, di opinioni e di interessi. Il risultato di questo lavoro è un rapporto che consente tre livelli di lettura. Il primo livello è quello dei dati. In Europa il 2007 è stato un anno di svolta. E l anno del doppio sorpasso: del digitale sull analogico e del terrestre sul cavo; mentre il sorpasso del terrestre sul satellite è previsto per l anno prossimo. La direzione è univoca in tutti i principali Paesi, ma diversi sono i punti di partenza e la velocità di marcia, con oggettivi problemi in Italia e Spagna. Il secondo livello di lettura è quello delle opinioni. L obiettivo dell abbandono dell analogico entro il 2012, che l anno scorso poteva ancora sembrare un azzardo politico della Commissione europea, è oggi largamente condiviso da tutti i governi e dalle imprese. In passato gli istituti che hanno collaborato a questa ricerca avevano opinioni diverse sui tempi del passaggio al digitale e sull importanza delle diverse piattaforme diffusive. Oggi tutti riconoscono che la transizione necessita del concorso di tutte le piattaforme digitali, ma che quella terrestre ha il compito speciale di coinvolgere tutte le famiglie, anche quelle che non vogliono o non possono passare a un consumo televisivo a pagamento. Diversamente da altre grandi migrazioni di successo, quali la telefonia mobile o internet, la televisione digitale non può permettersi che nessuno resti indietro, con lo schermo nero perché non ha potuto o saputo adattarsi al cambiamento. Il terzo livello di lettura è quello degli interessi delle imprese e dell interesse pubblico. Qui le differenze sono più rilevanti. I servizi pubblici vedono nel passaggio al digitale un occasione storica per rifondare la loro missione e rilegittimare l istituto tipicamente europeo del canone, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di una più ampia scelta di canali gratuiti, ma chiedono risorse adeguate per svolgere questa missione. I principali operatori commerciali, anche quelli che hanno ottimi rendimenti nell analogico, hanno abbandonato ogni illusione conservatrice: il digitale terrestre è lo strumento che consente di rallentare l inevitabile flessione degli ascolti delle reti generaliste e di sostituirli, almeno in parte, con l offerta di nuovi canali. 7

8 Per gli editori minori già presenti, per i nuovi entranti e per le emittenti locali, invece, il digitale terrestre è l ambiente in cui è possibile investire con soglie di ingresso meno proibitive e quote di mercato meno rigide di quelle che si sono cristallizzate nel mondo analogico; ma questa occasione si realizza solo con lo switch off, mentre un prolungato periodo di simulcast costituisce per loro un costo e un rischio. Gli obiettivi delle imprese non si realizzano senza politiche pubbliche. Le politiche pubbliche sono efficaci se riescono a bilanciare, coordinare e indirizzare questi interessi delle imprese. Da sole o contrapposte le imprese e le istituzioni non vanno da nessuna parte. Si tratta, inutile nasconderlo, di politiche nazionali. L Unione europea si è limitata a fissare una data e a porsi l obiettivo della liberazione di porzioni di spettro, per ottenere un dividendo digitale. Strumento e obiettivo giusti, ma davvero minimali in confronto al significato sociale e culturale della più profonda trasformazione della televisione dai tempi della fine dei monopoli. Dalla varietà e qualità del consumo televisivo dipende parte della salute della cultura e della società, se è vero che il tempo che dedichiamo alla televisione viene al terzo posto, dopo il lavoro e il sonno. La dinamica spontanea degli ultimi anni è allarmante: il trasferimento a pagamento dei contenuti migliori, una televisione gratuita sempre più povera e volgare, il declino dei servizi pubblici, un consumo tribalizzato su internet e su satellite. Anche a causa di questa deriva televisiva l Europa sta vivendo una inedita frattura sociale e generazionale. Tutte le vecchie ricette si rivelano sempre meno efficaci: riforme della governance dei servizi pubblici, quote di programmazione, quote di investimento, affollamenti pubblicitari. Solo un cambiamento profondo della struttura dell offerta gratuita, possibile grazie al digitale terrestre, può consentire di mantenere due caratteristiche tipiche del modello europeo: un luogo dove si riuniscono le mille sfaccettature della pubblica opinione e un rapporto intenso tra industria televisiva e industria culturale. Nessuno ha nostalgia del passato. Quel luogo e quel rapporto vanno rifondati, ma nessun Paese europeo può rinunciarci. Questa ricerca è quindi rivolta innanzitutto ai decisori politici e ai giornalisti. Di televisione si discute in tutta Europa. La animosità della discussione italiana è unica al mondo, si tratti di Rai o di Mediaset, e i risultati in termini di riforme realizzate o solo annunciate sono sconfortanti. D altronde solo da noi un imprenditore televisivo è il capo di una coalizione politica che per due volte ha vinto le elezioni e per due volte le ha perse; solo da noi ogni settimana le decisioni del Consiglio di amministrazione della Rai sono lette come laboratorio delle 8

9 formule politiche. In queste condizioni è forse troppo sperare che l Italia affronti il passaggio al digitale come un grande progetto di modernizzazione, di interesse nazionale e di respiro europeo. Sarebbe già qualcosa se le decisioni, pur nell alternarsi delle maggioranze parlamentari, fossero fondate sui dati e tenessero conto, anche, delle analisi dei ricercatori. Le pagine che seguono sono un contributo modesto e ostinato in questa direzione. Piero De Chiara 9

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11 EXECUTIVE SUMMARY Evoluzione della televisione digitale in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna - La migrazione alla televisione digitale nei 5 grandi paesi dell Europa occidentale si realizza grazie al concorso di tutte le piattaforme: satellite, digitale terrestre, cavo e Iptv. Nel Regno Unito a fine 2007 le abitazioni digitali saranno più del 90%, in Francia quasi il 60%, mentre Italia e Spagna si avvicineranno al 50%. La Germania si attesta a poco più del 40% per la forte presenza del cavo analogico (circa il 45% delle abitazioni tedesche). - L analisi dei trend di diffusione delle piattaforme televisive dal 2003 ad oggi evidenzia che nel processo di migrazione la televisione digitale terrestre (Tdt) ha assunto un ruolo di traino nell ultimo biennio, con tassi di crescita superiori a ogni altra piattaforma. Il fenomeno, anche se con specificità diverse per i singoli Paesi, è qualitativamente lo stesso nei 5 Paesi esaminati. - Nel Regno Unito, la diffusione della Tdt nelle famiglie è del 36%; in Francia, Italia e Spagna si avvicina al 20%; in Germania è quasi al 10%. - Nel Regno Unito e in Francia le abitazioni Tdt hanno superato le abitazioni satellitari (primo televisore); si stima che questo possa già avvenire in Italia e Spagna nel prossimo anno. La Germania fa eccezione per il ruolo marginale della ricezione terrestre e per la diffusione del cavo analogico che già consente l accesso a una multicanalità comparabile a quella Tdt (circa 30 canali). - La diffusione della Tdt nelle famiglie è caratterizzata nell ultimo anno dal ruolo crescente dei televisori integrati di tuner digitale terrestre (Idtv). Francia e Italia hanno previsto obblighi normativi per la vendita di televisori integrati a partire dal 2008 (nel caso francese l obbligo prevede anche che il televisore integrato debba ricevere l Alta Definizione). La Francia si distingue anche per la presenza di altri device integrati con tuner Tdt, primi fra tutti i decoder ibridi per la ricezione dell Iptv e della Tdt. 11

12 Modello gratuito, valore aggiunto e identità di piattaforma - In Francia, Italia, Regno Unito e Spagna la televisione digitale terrestre è la piattaforma che consente a tutti di accedere ad una multicanalità gratuita con una spesa una tantum per l acquisto del ricevitore. - L offerta gratuita in Tdt si compone di un numero minimo di 20 canali (per la Spagna) e di un massimo di 41 canali (per il Regno Unito), con una varietà di generi diversa per ciascun Paese anche in ragione dell offerta analogica esistente e delle dinamiche del mercato pubblicitario. La nuova offerta in Francia, Regno Unito e Spagna vede la presenza di canali generalisti e di intrattenimento, mentre in Italia la nuova offerta si concentra per ora su canali tematici e a target specifico. - La Tdt ha trovato il suo modello di business nell offerta in chiaro, anche se in quasi tutti i Paesi è presente un offerta pay a costi contenuti. E il caso del Regno Unito e della Francia che offrono mini-bouquet a pagamento, e dell Italia che si distingue per l offerta di contenuti ed eventi in pay per view, attraverso carte prepagate. - Oltre alla multicanalità e alla migliore qualità, il valore aggiunto della Tdt risiede nella possibilità di ricevere servizi aggiuntivi e contenuti ad alta definizione. - L Italia è l unico paese con un parco di ricevitori Tdt che consentono un interattività avanzata (82% dei ricevitori sono Mhp). Gli altri paesi hanno ad oggi privilegiato i ricevitori di tipo zapper, scelta che in fase di avvio si è basata sul costo contenuto del device. - La Francia sta promuovendo attivamente l Alta Definizione in Tdt. Negli altri paesi i principali operatori stanno sperimentando, ma la piena implementazione è rinviata a dopo lo switch off per l attuale insufficienza di capacità trasmissiva. - La rapida affermazione della Tdt nel Regno Unito e Francia è stata possibile grazie ad una forte identità di piattaforma, realizzata attraverso l assegnazione di una numerazione certa ai canali Tdt, l esistenza di una guida programmi di sistema ed un logo comune (Freeview e TNT). - Sull assegnazione della numerazione ai canali, il caso francese dimostra che un numero certo, stabile e omogeneo sul territorio nazionale è un importante asset per un canale. 2 canali hanno cambiato nome per valorizzare il numero loro assegnato. 12

13 Contenuti, ascolti, costi e ricavi dei canali digitali terrestri in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna - Sulla piattaforma Tdt le reti generaliste perdono ascolti a favore dei nuovi canali. La perdita è però più contenuta di quella che si realizza sul satellite grazie a un minor affollamento della piattaforma. Nel Regno Unito il paese più digitalizzato - la perdita su Tdt è del 12% contro il 35% su satellite. I canali in simulcast francese perdono il 9% su Tdt e il 21% sul satellite. Con riferimento agli ascolti dei canali non simulcast presenti anche su Tdt diversi dei quali con share superiore all 1% - l ascolto su Tdt è maggiore dell ascolto di analoghi canali presenti solo su satellite. - Alcuni canali presenti su Tdt stanno riscuotendo un certo successo in termini di audience share (riferito alle abitazioni Tdt): Gulli e W9 in Francia (3,7% e 3,2% rispettivamente), Itv3 (2,4%) in Uk, Boing in Italia (1,8%) e SET en VEO (1%) in Spagna. - L analisi dei ricavi dei canali digitali terrestri evidenzia che nel Regno Unito e in Francia i canali Tdt raggiungono un audience sufficiente ad attrarre gli investimenti pubblicitari e a sostenere investimenti crescenti per i programmi. In Uk il bilancio di Itv per i 5 canali digitali è in attivo (144 mln di ricavi a fronte di 111 mln di costi), mentre Channel 4 si avvicina al break even. In Francia, pur essendo ancora in passivo, il pareggio per diversi canali Tdt è previsto nei prossimi 2/3 anni. - Spagna e Italia non dispongono di dati ufficiali sui nuovi canali digitali terrestri, ma le stime indicano, con poche eccezioni, costi e ricavi ancora non ancora significativi, in linea con un audience share contenuta. - In Spagna e ancor più in Italia gli ascolti sulla piattaforma Tdt (incluso quindi il simulcast) sono ancora bassi (8,1% e 2,7% rispettivamente) in relazione alla penetrazione della Tdt che raggiunge quasi il 20% delle abitazioni. Ciò denota che anche le famiglie dotate di Tdt continuano a guardare la televisione prevalentemente in analogico. - Le motivazioni del gap tra ascolti sulla piattaforma e dotazione Tdt delle abitazioni sono da ricercare nell offerta ancora debole di nuovi contenuti, nell assenza di una identità della piattaforma e nella disomogeneità della copertura dei Mux digitali. L offerta non è forte, non è percepita come un bouquet e non tutta è disponibile sul territorio. 13

14 - La Germania rappresenta un modello consolidato di realtà multicanale gratuita e di distribuzione multipiattaforma per la storica presenza del cavo analogico. La frammentazione degli ascolti su un ampio numero di canali è una realtà da molti anni. Anche i canali con audience share al di sotto del 1%, riescono a raccogliere quote di mercato pubblicitario in linea o superiori alla loro percentuale di ascolto. Questo risultato è favorito anche dalla sostanziale assenza delle imprese di servizio pubblico dalla raccolta pubblicitaria. Strategie degli editori sulla televisione digitale terrestre - Protagonisti della migrazione al digitale terrestre sono in primis gli editori già attivi in analogico, che operano una strategia diretta a compensare le perdite di audience e ricavi delle reti generaliste in un ambiente multicanale. - - Dopo le iniziali esitazioni in particolare in Francia e Spagna- in tutti i paesi gli editori commerciali analogici sono in diversa misura impegnati nella transizione al digitale. In Uk, Itv offre cinque canali su Tdt, Channel4 quattro e Five - ultima a entrare nella Tdt due. In Spagna, Telecinco e Antena3 offrono due canali Tdt ciascuno, e La Sexta uno. In Francia - per legge - gli operatori commerciali (Tf1 e M6) offrono un solo canale su Tdt. In Italia, Mediaset offre 1 nuovo canale gratuito (Boing) e si prevede a breve l annuncio del lancio di due ulteriori canali. TIMedia edita solo in digitale QOOB. - - La Tdt è anche il campo che consente il rafforzamento degli editori presenti su altre piattaforme e l ingresso di editori del tutto nuovi. Significativa in Francia la presenza di imprese provenienti dalla radiofonia e di grandi gruppi industriali già attivi nella carta stampata. In Spagna, Veo Television ha avviato partnership con editori stranieri, a partire da Sony Pictures Television International con cui realizza il canale SET en VEO. Il Regno Unito si caratterizza per la presenza di grandi gruppi quali Virgin Media e il gruppo francese Tf1 (oltre che alla presenza di BSkyB con tre canali gratuiti). - - In generale, fra i nuovi entranti i grandi gruppi, che dispongono di library ampie, si affidano a canali generalisti o di intrattenimento, mentre i nuovi entranti minori si concentrano su canali tematici o generi più specifici. - - Per i canali digitali, il modello di business prevalente in tutti i paesi è quello della distribuzione multipiattaforma, per poter sommare gli ascolti derivanti dalla diffusione dei canali su più piattaforme. 14

15 Il ruolo dell emittenza locale - La situazione dell emittenza regionale e locale è specifica per ciascun paese e non consente un facile confronto. Nel Regno Unito e Francia la Tdt sembra offrire un opportunità di arricchimento di un offerta regionale e locale sinora limitata, mentre in Spagna e Italia, dove esiste una realtà imprenditoriale importante a livello regionale e locale, la transizione al digitate si basa sulle imprese esistenti. - In Italia l offerta a livello locale è ricca, con 580 emittenti televisive. L emittenza locale ha scelto di mantenere il patrimonio frequenziale e punta a svolgere anche l attività di operatore di rete, oltre a quella di editore. - La fase di transizione è onerosa per l emittenza locale a causa dell impossibilità per la grande maggioranza dei canali di trasmettere in simulcast. Gli editori locali non possono abbandonare l analogico senza perdere ascolti e ricavi e trasmettono quindi in Tdt solo nelle ore notturne, non riuscendo così a posizionarsi nel nuovo mercato digitale. - Un piano di switch off scadenzato per aree e con tempi certi può aiutare a minimizzare l onere che le emittenti locali si trovano ad affrontare nelle fase di transizione. Il ruolo degli operatori di servizio pubblico - Nei 5 Paesi analizzati il ruolo assegnato ai servizi pubblici ha seguito approcci diversi: dal ruolo propulsivo sia in termini di offerta di canali che di traino al processo (è il caso di Bbc) alla mera estensione dell offerta multicanale alla Tdt. - I diversi approcci rispecchiano anche le risorse assegnate. Oltre all aumento del canone, per la realizzazione di contenuti ed in genere delle attività proprie del servizio pubblico in ambito Tdt, la Bbc si è vista assegnare 800 mln di, di cui 600 mln per il sostegno alle fasce deboli della popolazione (anziani over 75 e disabili), e 200 mln per le campagne di informazione, in particolare nelle regioni interessate dallo switch off. Di fatto, quindi alla Bbc è stato affidato il ruolo di traino e garante per i cittadini nella migrazione al digitale. - In Francia e in Italia le risorse assegnate hanno riguardato solo gli obblighi di copertura dei Mux digitali, e non anche i contenuti. 15

16 - In Italia, il nuovo piano industriale della Rai, presentato a ottobre 2007, prevede un maggiore impegno dell operatore pubblico sul fronte dell offerta gratuita in Tdt. In particolare per il 2008 si prevede il rafforzamento dei canali già presenti e il lancio di un canale di intrattenimento rivolto al pubblico giovane. Nel 2009 si ipotizza il lancio di un nuovo canale generalista. - In Spagna, il dibattito sull operatore pubblico è incentrato su un nuovo modello di finanziamento e non lascia supporre al momento una previsione specifica per il digitale terrestre. - Infine in Germania, prevale il principio dell universalità del servizio pubblico indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Pertanto nella migrazione al digitale terrestre Ard e Zdf hanno svolto un ruolo chiave fornendo tutti i 13 canali, già presenti su altre piattaforme. - Sul fronte dei contenuti, i servizi pubblici dei paesi analizzati offrono canali tematici dedicati all informazione, alla cultura e all educazione. Tutti hanno predisposto almeno un canale dedicato ai bambini: Cbbc e Cbeebies in Uk, Gulli in Francia, ClanTve in Spagna, Rai Gulp in Italia. Politiche, piani e sussidi per lo switch off - L analisi evidenzia che in tutti paesi il processo di migrazione al digitale terrestre dipende principalmente dal livello di certezza trasmesso ai tre stakeholder coinvolti: gli utenti, i broadcaster e l industry. - I governi di Regno Unito e Germania hanno chiarito fin da subito le regole e le dinamiche della transizione: zone e tempi dello switch off, regole per l assegnazione delle frequenze per i nuovi canali, comunicazione diffusa e mirata, coinvolgimento dei principali attori. In Francia, dove la piattaforma TNT è stata lanciata solo nel luglio del 2005, il governo e le istituzioni hanno assunto un ruolo forte stabilendo le regole nell assegnazione delle frequenze, e dotando fin da subito la piattaforma di un identità chiara. Anche la Francia seguirà un approccio regionale allo switch off anche se tempi e zone non sono ancora stati definiti nel dettaglio. - In Spagna esiste un piano per aree tecniche la cui implementazione, però, è ancora da definire. - In Italia la deadline per lo switch off è stata prima fissata al 2006, e poi spostata due volte al 2008 e al 2012, creando incertezza per gli operatori. Sono poi state scelte due Regioni pilota, la Sardegna 16

17 e la Valle d Aosta dove si prevede lo S/O a marzo 2008 e a ottobre 2008 rispettivamente. Tuttavia, non è stato ancora pianificato il calendario successivo. - Per quanto concerne il dividendo digitale, la situazione varia a seconda dei paesi e delle loro specificità: in Francia verrà data priorità ai servizi audiovisivi per consentire la diversificazione dei servizi, l alta definizione e l ampliamento della copertura; in Germania parte del dividendo verrà assegnato al Dvb-h; nel Regno Unito l assegnazione dello spettro liberato da parte del regolatore (Ofcom) avverrà attraverso un asta e riguarderà tutti i servizi (audiovisi e telecomunicazioni); in Spagna lo spettro verrà riallocato prima su base regionale (assegnando due Mux a ciascuna Comunità Autonoma). - In Italia, il Comitato Nazionale Italia Digitale (Cnid) ha stilato un elenco di aree tecniche per la Sardegna. La pianificazione delle frequenze è assegnata ad Agcom che renderà nota la pianificazione in tempo utile per lo S/O di marzo Un contributo importante per la diffusione della Tdt è stato dato in Italia dalla normativa che - sul modello francese - prevede per legge l obbligo di munire i televisori analogici di un etichetta che precisi la non abilitazione alla ricezione della Tdt entro febbraio 2008 e la cessazione della commercializzazione dei televisori analogici entro aprile

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19 PARTE I DIFFUSIONE DELLA TELEVISIONE DIGITALE IN EUROPA 19

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21 Introduzione Negli ultimi 18 mesi il digitale ha compiuto passi decisivi in Europa. Quasi la metà delle abitazioni televisive in Europa occidentale 1 pari a 80 milioni di famiglie - ha accesso alla Tv digitale rispetto a un terzo di fine A livello europeo, il satellite rimane la modalità di accesso più diffusa, ma la televisione digitale terrestre (Tdt) registra i tassi di crescita più elevati, grazie al successo della nuova offerta in alcuni grandi paesi. Piattaforme come l Adsl e le reti mobili, si stanno affermando come nuovi canali di distribuzione per la fornitura di contenuti. L Iptv, dopo un inizio incerto, comincia a presentare dati interessanti: a giugno 2007 gli abbonati a servizi Iptv in Europa occidentale erano circa 3.5 milioni. Solo in Francia - il mercato più vivace le offerte Iptv hanno attratto quasi 2 milioni di abbonati. E certamente la Tdt la piattaforma destinata alla maggiore diffusione a livello europeo. Oggi la Tdt è la seconda piattaforma digitale in Europa. Nel Regno Unito il digitale terrestre ha già superato il satellite, pay e free, diventando in assoluto la prima piattaforma distributiva, davanti al satellite e al terrestre analogico, con 9,1 milioni di accessi primari (oltre 12 milioni se si considerano anche il secondo e terzo televisore). Anche in Francia e Spagna la diffusione del digitale terrestre ha superato il satellite grazie alla rapida crescita dell ultimo biennio. Oltre a una multicanalità gratuita, la Tdt offre anche contenuti e servizi a pagamento. E così in Finlandia, Francia, Italia, Olanda, Regno Unito e Svezia. Alcuni paesi dove però la ricezione terrestre non è la piattaforma televisiva predominante - hanno realizzato lo switch off: Lussemburgo, Olanda, Finlandia e Svezia hanno spento le trasmissioni analogiche terrestri. 1 Per Europa occidentale si intendono i 15 paesi UE più la Norvegia e la Svizzera. 21

22 Il presente Rapporto analizza l evoluzione della televisione digitale ed in particolare della Tdt nei 5 grandi paesi dell Europa occidentale: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. 22

23 CAPITOLO 1: Evoluzione della televisione digitale in Europa In Europa occidentale la penetrazione della televisione digitale presso le famiglie dotate di televisore ha raggiunto a fine giugno il 48%, pari a circa 80 milioni di famiglie. CRESCITA DELLA TELEVISIONE DIGITALE IN EUROPA OCCIDENTALE NEL PERIODO % ,6 mln 67,9 mln 48% 50% mln abitaizoni ,6 mln 21,7% 41,6 mln 27,6% 55,6 mln 33,3% 40,7% 40% 30% 20% % Q2007 0% Fonte: ITMedia Consulting Il satellite è ancora la piattaforma digitale più diffusa e rappresenta il 43% della televisione digitale. La Tdt raggiunge il 32,9%, il cavo il 19,3% e l Iptv il 4,4%. 23

24 CONTRIBUTO DELLE DIVERSE PIATTAFORME ALLA TELEVISIONE DIGITALE IN EUROPA OCCIDENTALE A GIUGNO 2007 Tdt 32,9% Analogico 52,0% Digitale 48,0% Satellite 43,3% IPTV 4,4% Cavo 19,3% Tv digitale sul totale tv Piattaforme su Tv digitale Fonte: ITMedia Consulting Il satellite cresce, +10% dalla fine del 2006, ma il ritmo complessivo di crescita è molto inferiore a quello della televisione digitale terrestre, che nello stesso periodo registra un incremento del +24%. In particolare nel biennio la Tdt cresce dell 87%. Il processo di digitalizzazione del cavo è invece molto lento. Il cavo analogico infatti consente già la fruizione di una multicanalità comparabile a quella della televisione terrestre, mentre gli investimenti richiesti per la conversione al digitale sono molto elevati. Nei Paesi massicciamente cablati, come la Germania, la maggior parte della rete resta analogica. Anche se in crescita, a giugno 2007, in Europa le familgie abbonate a servizi digitali via cavo erano poco più di 15 milioni. Nonostante i primi segnali di crescita, l Iptv resta ancora una piattaforma televisiva marginale a livello europeo, con 3,5 milioni di abitazioni a giugno Solo in alcuni paesi la diffusione è rilevante: in Francia sono otto gli operatori attivi e quasi 2 milioni gli abbonati; in Spagna e Italia gli abbonatoi sono rispettivamente mezzo milione e abbonati. Austria, Olanda, Belgio, Svezia sono gli altri mercati in cui questa piattaforma ha riscosso risultati apprezzabili, e che complessivamente contano oltre abbonati. 24

25 Il processo di transizione verso il digitale è irreversibile: le abitazioni solo analogiche sono in calo passano da 110 milioni alla fine del 2005 a 86 milioni a giugno Rispetto ai 5 paesi presi in considerazione nel presente Rapporto, la penetrazione della televisione digitale raggiunge il 62,3%, mentre la Tdt raggiunge il 23,2% su un totale famiglie televisive di 125 milioni. Nel Regno Unito - il mercato più avanzato - a giugno 2007 l 84% delle famiglie riceve la televisione digitale, mentre in Germania, Francia, Italia e Spagna, la penetrazione della Tv digitale raggiunge, nello stesso periodo, il 40%. L analisi dell evoluzione delle diverse piattaforme in ciascuno dei 5 paesi considerati evidenzia trend qualitativi simili, nonostante le specificità dei singoli paesi. Nel Regno Unito si stima una penetrazione a fine 2007 di oltre il 90%. Satellite e cavo crescono ma in maniera contenuta, mentre è la Tdt a registrare un tasso di crescita di quasi il 20% l anno. Il grafico evidenzia il contributo determinate della piattaforma Tdt alla digitalizzazione della televisione. NEL REGNO UNITO LA TRANSIZIONE È QUASI COMPLETATA 100% 90% 91,6% 80% 70% 60% 54,4% 62,6% 71,8% 78,6% 50% 40% 30% 20% 10% 0% E2007 Cavo digitale/iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Cavo analogico Fonte: ITMedia Consulting 25

26 In termini assoluti la Tdt ha superato il satellite digitale, free e pay. Se si considerano inoltre anche le abitazioni dotate di più di un accesso digitale, la Tdt è presente in 12 milioni di famiglie. A giugno 2007, le abitazioni analogiche terrestri da convertire erano meno di 4 milioni. Il primo over off regionale ha avuto luogo a Whitehaven, in Cumbria, dove il 17 ottobre è stato spento il segnale analogico di Bbc2 per poi procedere dopo 4 settimane allo spegnimento totale dell analogico. Nonostante l elevata digitalizzazione, rimane limitata in Uk la diffusione dell Iptv, anche se nel corso dell ultimo anno Tiscali ha acquistato e ristrutturato l offerta di Homechoice, pioniere dell Iptv nel mercato inglese, e BT ha lanciato nuovi servizi. In Francia la televisione digitale raggiunge, a giugno 2007, il 41.5%, delle famiglie, poco meno di 10 milioni di abitazioni, con tassi di crescita del 36% dalla fine del Anche in Francia, la Tdt lanciata a metà ha già superato il satellite: il 19.5% contro il 18.9% delle abitazioni satellitari free e pay, e il 15% del satellite pay. La Francia si distingue per il successo della Tv via Adsl con 1,8 milioni a giugno 2007: l offerta di base include 100 canali digitali più la possibilità di ricevere i 18 canali in chiaro della Tdt grazie a decoder ibridi. Il costo dei servizi è competitivo, pari a 30 al mese. Nel grafico che segue, le abitazioni con decoder ibrido Iptv/Tdt vengono attribuite per intero all Iptv. Oggi le famiglie da convertire alla tecnologia digitale sono 9,4 milioni, ma con i ritmi di crescita attuali, non è azzardato stimare che alla fine dell anno la penetrazione della Tv digitale si avvicini al 60%. 26

27 IN FRANCIA LA TDT È PARTITA SOLO NEL 2005, MA LO SVILUPPO È MOLTO RAPIDO 100% 90% 80% 70% 60% 58,6 50% 40% 40,8% 30% 20% 17,5% 24,1% 27,7% 10% 0% E2007 Cavo digitale/iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Cavo analogico Fonte: ITMedia Consulting La Germania sta recuperando il ritardo nel processo di digitalizzazione, determinato dalla massiccia presenza di cavo analogico. A giugno 2007, la percentuale di abitazioni digitali è salita al 40%, pari a 14.8 milioni. Circa il 20% delle abitazioni digitali continua ad utilizzare anche la tecnologia analogica per vedere la televisione. Il cavo, la piattaforma televisiva più diffusa, presente nel 54% delle abitazioni, è ancora prevalentemente analogico. Solo il 16% della rete cavo è digitale pari a 3.2 milioni di famiglie comunque in crescita rispetto all anno precedente quando erano 2,5 milioni. Il cavo analogico consente però un offerta multicanale gratuita comparabile a quella digitale terrestre (30/40 canali). Gli investimenti per la digitalizzazione della rete sono ancora molto elevati rispetto al beneficio percepito dagli utenti. Per contro, la maggior parte delle abitazioni con antenna satellitare o terrestre è già convertita al digitale: il 57% delle abitazioni satellitari, equivalenti a 9 milioni di famiglie e l 86% delle abitazioni terrestri, 27

28 pari a 3.6 milioni di famiglie. Sono 3 milioni le abitazioni che utilizzano unicamente la Tdt per la ricezione del segnale televisivo. L introduzione della Tdt in Germania ha portato un aumento nella percentuale di abitazioni che ricevono la televisione terrestre. In Germania l Iptv è ancora poco diffusa, nonostante esistano almeno tre offerte concorrenti. Tuttavia, secondo stime della Commissione per l Accesso Digitale Gsdz, circa 1.6 milioni di persone guardano la televisione attraverso una Tv card inserita nel pc. In questi casi, il segnale televisivo proviene comunque da una delle reti nominate: cavo, satellite, terrestre. IN GERMANIA LA TDT HA UN RUOLO COMPLEMENTARE 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 9,8% 16,8% 25,7% 30,6% 42,8% 30% 20% 10% 0% E2007 Cavo digitale Satellite Tdt Analogico terrestre Cavo analogico Fonte: ItMedia Consulting Le abitazioni analogiche sono ancora molte in Germania, oltre 22 milioni. Cavo e satellite analogici rappresentano comunque un ambiente multicanale. Lo switch off terrestre è quasi completato, mancano circa abitazioni, ed è possibile che esso avvenga in anticipo rispetto alla data pianificata del La Spagna sta recuperando il ritardo nel processo di digitalizzazione grazie alla televisione digitale terrestre e, in misura minore, all Iptv. A metà del 2007 la penetrazione della Tv digitale raggiunge circa il 28

29 40% del totale rispetto al 20,9% di fine del Entro la fine del 2007 tale percentuale potrebbe arrivare quasi al 50% delle abitazioni. La Tdt è diventata la piattaforma digitale più diffusa, dopo essere stata rilanciata come piattaforma in chiaro nel novembre A giugno 2007, 3.1 milioni di abitazioni erano dotate di ricevitori per la Tdt, pari al 19.4% del totale: una crescita del 30% rispetto alla fine del Il satellite digitale invece cresce lentamente: nell ultimo anno il numero di abbonati al bouquet a pagamento Digital+ è sostanzialmente invariato. Interessante è il mercato dell Iptv: la Spagna è il secondo mercato europeo per diffusione di questa piattaforma, grazie ai abbonati di Imagenio. Oltre a Imagenio, sono disponibili altre 3 offerte commerciali da parte di altrettanti operatori. Infine l operatore cavo Ono ha quasi un milione di abbonati a servizi televisivi digitali. Rimangono circa 6.5 milioni di abitazioni da convertire in digitale. IN SPAGNA È LA TDT E IN MISURA MINORE L IPTV A CONTRIBUIRE ALLA CRESCITA DELLA TELEVISIONE DIGITALE 100% 90% 80% 70% 60% 48,5% 50% 40% 34% 30% 20% 10% 12,9% 14,1% 20,9% 0% E2007 Cavo digitale/iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Cavo analogico Fonte ITMedia Consulting 29

30 L Italia ha un livello di penetrazione della televisione digitale di circa il 45% a giugno In Italia il contributo alla digitalizzazione della televisione si distribuisce principalmente tra satellite e televisione digitale terrestre. A giugno 2007 le abitazioni dotate di un ricevitore Tdt erano 4.5 milioni, pari al 19,2% delle abitazioni Tv. Il satellite raccoglie 5.8 milioni di famiglie, di cui 4.2 milioni abbonate a servizi a pagamento. In Italia è inoltre attivo uno dei primi operatori nell ambito dei servizi triple play, Fastweb, che, insieme ad Alice di Telecom Italia, rappresenta l offerta del mercato Iptv in Italia. Complessivamente, le due società hanno circa abbonati a servizi televisivi con protocollo Ip. IN ITALIA LA TELEVISIONE DIGITALE RAGGIUNGE QUASI IL 50% SOLO CON SATELLITE E TDT 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 36,2% 42,4% 49,7% 30% 20% 10% 16,4% 23,7% 0% E2007 Cavo/Iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Fonte ITMedia Consulting 30

31 CAPITOLO 2: Evoluzione della televisione digitale terrestre in Europa A fine 2006, in Europa Occidentale, le abitazioni Tdt erano 21 milioni, pari al 15,8% del totale delle abitazioni televisive e al 32,9% delle abitazioni digitali. A giugno 2007, il numero di abitazioni Tdt era 26 milioni con una crescita dell 87% dalla fine del Nei 5 paesi presi in considerazione la penetrazione della Tdt è del 35,9% nel Regno Unito, di quasi il 20% in Francia, Italia e Spagna e del 9,9% in Germania, dove però la ricezione terrestre è sempre stata marginale. TASSI DI PENETRAZIONE DELLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE A GIUGNO 2007 Francia Germania Italia Regno Unito Spagna 19,5% 9,9% 19,2% 35,9% 19,4% Fonti: Gsdz, Ofcom, ImpulsaTDT, elaborazioni ITMediaConsulting Nel Regno Unito oltre un terzo delle abitazioni televisive 9,1 milioni di famiglie accede alla televisione digitale terrestre con il primo televisore. 31

32 CRESCITA DELLA TDT IN UK DAL 2003 AL 2007 CONFRONTO CON LE ALTRE PIATTAFORME 10 9 Tdt Satellite Analogico terrestre Cavo digitale/iptv Cavo analogico E2007 Fonte: ITMedia Consulting Dal 2002 sono stati venduti 20.6 milioni di ricevitori per la televisione digitale terrestre, di cui 18 milioni sono effettivamente in uso nelle famiglie britanniche. Di questi 6,1 milioni sono televisori digitali integrati e 14.5 milioni di set top box. In Uk, l acquisto dei ricevitori Tdt è oggi destinato per il 40% al secondo televisore e per il 21% alla sostituzione di un vecchio ricevitore. Il 39% dei decoder Tdt venduti rappresenta quindi l incremento netto nel numero di abitazioni Tdt (dati secondo trimestre 2007). Nel Regno Unito la Tdt è indubbiamente il driver della crescita degli accessi digitali, essendo responsabile, nel 2 trimestre 2007, dell 84% della crescita nella penetrazione della Tv digitale. Il numero dei televisori principali che utilizzano la Tdt è più che doppio rispetto a quelli analogici terrestri. Nel corso dell ultimo anno, sono stati venduti 3.3 milioni di televisori integrati (Idtv), di cui nel secondo trimestre del Attualmente, i televisori integrati rappresentano il 49% dei ricevitori Tdt acquistati, e il 52% degli apparecchi televisivi. 32

33 VENDITE DI RICEVITORI TDT NEL REGNO UNITO - MILIONI 2,5 2 1,0 1,5 0,9 0,9 1 0,6 0,5 0,8 1,4 1,1 0,9 0 3Q2006 4Q2006 1Q2007 2Q2007 Stb Idtv Fonte: Ofcom In Francia, invece, sono 4.7 milioni, a giugno 2007, le abitazioni dotate di almeno un ricevitore per la Tdt, che raggiunge così una penetrazione del 19.5% sull insieme delle abitazioni televisive, una crescita media del 34% ogni trimestre dal lancio avvenuto a marzo Gli utenti della televisione digitale terrestre comprendono anche abitazioni abbonate ad uno dei bouquet a pagamento disponibili attraverso la Tdt. Queste rappresentano l 1.6% delle abitazioni televisive francesi. 33

34 CRESCITA DELLA TDT IN FRANCIA CONFRONTO CON LE ALTRE PIATTAFORME Analogico terrestre Tdt 4 Cavo analogico Satellite Cavo digitale/iptv E2007 Fonte: ITMedia Consulting Sul mercato, dal momento del lancio nel marzo 2005, sono stati venduti 8.2 milioni di apparecchi per ricevere la Tdt. Il mercato francese è interessante per la varietà dei dispositivi per la ricezione della televisione digitale terrestre. Oltre ai set top box, peraltro disponibili anche in modelli economici (circa 25 ), ci sono in commercio ricevitori portatili, e device integrati in pc o lettori Dvd. Inoltre, gli operatori Iptv includono nelle loro offerte decoder ibridi che permettono di ricevere anche i canali in chiaro della televisione digitale terrestre. A giugno 2007, le abitazioni francesi dotate di decoder ibridi erano quasi 2.5 milioni. 34

35 VENDITE DI RICEVITORI TDT IN FRANCIA - MIGLIAIA Q2006 2Q2006 3Q2006 4Q2006 1Q2007 Stb Fonte: elaborazioni ItMedia Consulting Altro (Idtv, decoder ibridi ) La nuova legge sull audiovisivo, adottata a maggio 2007, dispone che entro la fine del 2008 tutti i televisori in commercio devono essere in grado di ricevere segnali televisivi ad alta definizione. In Germania la ricezione televisiva su rete terrestre è marginale rispetto ad altre modalità. La Germania ha seguito un approccio regionale allo switch off, lanciando i servizi in momenti diversi secondo il Land. Così, nella regione di Berlino-Brandeburgo lo spegnimento del segnale analogico è avvenuto già nell agosto del La Tdt ha consentito di incrementare la penetrazione di questa modalità di ricezione: se due anni fa il numero complessivo di abitazioni televisive terrestri, analogiche e digitali, era 3.3 milioni, a giugno 2007 erano 3.6 milioni, un incremento del 9.9%. Per 3 milioni di famiglie la televisione terrestre è la modalità principale di accesso alla televisione. Oggi rimangono solo abitazioni analogiche terrestri da convertire, e l operatore del servizio pubblico Ard ha pianificato il completamento dello switch over entro la fine del

36 RUOLO DELLA TDT IN GERMANIA CONFRONTO CON LE ALTRE PIATTAFORME Cavo analogico 16 Satellite Cavo digitale/iptv Tdt Analogico terrestre E2007 Fonte: elaborazioni ItMedia Consulting In Germania, la Tdt è più diffusa del cavo digitale: rappresenta il 23% delle abitazioni digitali contro il 20% del cavo. Nelle zone urbane, dove è disponibile un offerta di 30 canali, si è notato un incremento della ricezione terrestre. Anche nelle regioni in cui lo switch off è già stato realizzato, la penetrazione della Tdt continua ad aumentare, arrivando, nell area di Berlino, fino al 19.4%. Le differenze nel livello di penetrazione dipendono principalmente dalla disponibilità dei contenuti. L incremento nell adozione della Tdt non ha però prodotto grandi perdite per le altre modalità di trasmissione televisiva. La rilevanza della televisione digitale terrestre rimane ancora limitata. In Spagna, dopo il fallimento della piattaforma a pagamento Quiero Tv, il rilancio della Tdt è avvenuto nel novembre 2005, con l offerta simultanea di venti canali in chiaro. A un mese dal lancio, le abitazioni Tdt erano La conversione delle abitazioni terrestri alla tecnologia digitale è continuata a ritmi sostenuti anche nel 2006, tanto che alla fine dell anno il numero di abitazioni dotate di decoder Tdt era salito a 2.3 milioni (14.4%). A giugno 2007 le abitazioni digitali terrestri erano 3.1 milioni, pari a una penetrazione del 19.4%. Dal lancio, la Tdt ha aumentato la propria diffusione presso le famiglie a un tasso medio superiore al 100%. 36

37 CRESCITA DELLA TDT IN SPAGNA CONFRONTO CON LE ALTRE PIATTAFORME Analogico terrestre Tdt Satellite Cavo digitale/iptv Cavo analogico E2007 Fonte: elaborazioni ItMedia Consulting Secondo alcune stime, gli apparecchi Tdt venduti sul mercato spagnolo tra marzo 2003 e giugno 2007 sono 5.8 milioni. Di questi circa 3.6 milioni sono installati, inclusi i secondi televisori. L 82% dei ricevitori sono decoder esterni, anche se sono in aumento le vendite di televisori con decoder integrato. Nei mesi di maggio e giugno 2007 le vendite di Idtv hanno superato quelle dei set top box. Infine una quota piccola ma crescente del mercato riguarda decoder integrati in lettori Dvd e in Pc. 37

38 VENDITE DI RICEVITORI TDT IN SPAGNA - MIGLIAIA Q2006 4Q2006 1Q2007 2Q2007 Stb Altro (Idtv, decoder ibridi ) Fonte: ImpulsaTDT In Italia la Tdt è la seconda piattaforma digitale per diffusione, dopo il satellite. I ricevitori Tdt venduti da febbraio 2004 sono oltre 5,6 milioni. Il 41% dei decoder venduti ha goduto degli incentivi in vigore per il 2004 e 2005, e limitatamente alle Regioni coinvolte nei primi switch off locali, Valle d Aosta e Sardegna, per il CRESCITA DELLA TDT IN ITALIA CONFRONTO CON LE ALTRE PIATTAFORME Analogico terrestre Satellite Tdt 2 0 Cavo digitale/iptv E2007 Fonte: elaborazioni ItMedia Consulting 38

39 In Italia, in linea con quanto accade negli altri paesi, crescono le vendite di televisori digitali integrati, o ricevitori Tdt integrati in altri apparecchi elettronici. Dei 5.6 milioni di ricevitori Tdt venduti fino a giugno 2007, l 11%, pari a unità sono integrati in altri apparecchi. I restanti 4.9 milioni sono decoder esterni, quasi tutti interattivi. Ma il fenomeno è destinato a crescere. Nel secondo trimestre del 2007 le vendite di apparati integrati ha superato quella dei decoder esterni. Nel 2007, per questo tipo di apparati è stato previsto un incentivo all acquisto, sotto forma di detrazione fiscale nella misura del 20% del costo sostenuto. Da febbraio 2009 tutti i televisori venduti dovranno incorporare un sintonizzatore digitale. VENDITE DI RICEVITORI TDT IN ITALIA - MIGLIAIA Q2006 4Q2006 1Q2007 2Q2007 Stb Altro (Idtv, decoder ibridi ) Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting su dati Gfk 39

40 Conclusioni Con l eccezione della Germania, in tutti e cinque i paesi esaminati, la crescita della Tdt sta contribuendo in maniera determinante alla digitalizzazione della televisione. Il Regno Unito si distingue per un livello di penetrazione della Tv digitale decisamente superiore, pari all 84% a giugno Ma anche Francia, Spagna e Italia stanno registrando tassi di crescita molto elevati. La Tdt è già la prima piattaforma digitale in Uk, Francia e Spagna. In Italia la Tdt non ha ancora superato il satellite, ma potrebbe farlo già nel corso del prossimo anno. In Italia, dopo un rapido avvio si nota un rallentamento nella crescita della diffusione della Tdt i cui motivi saranno analizzati nei capitoli successivi. Nei paesi in cui la televisione analogica terrestre era la principale modalità di accesso, la Tdt rappresenta il driver della crescita dell accesso alla tecnologia digitale. Così è stato nel Regno Unito, e altrettanto sta accadendo in Francia, Spagna e Italia. Nei paesi in cui era già disponibile un ampia offerta multicanale a basso costo su altre piattaforme, come ad esempio il cavo in Olanda e in Germania, il lancio dei servizi di televisione digitale terrestre ha comunque incrementato la percentuale di abitazioni equipaggiate per la ricezione terrestre. Il grafico che segue è una proiezione al 2012 della crescita delle diverse piattaforme digitali (il cavo analogico tedesco è compreso nella categoria cavo/iptv). La proiezione tiene conto delle seguenti scadenze: obbligo di vendita di televisori integrati di tuner digitali terrestri in Francia e Italia; S/O in Germania e Spagna (anche se per quest ultima la data non sembra realistica); S/O in Francia; S/O in Italia e Regno Unito. 40

41 PROIEZIONI AL 2012: CONTRIBUTO DELLE PIATTAFORME TELEVISIVE DIGITALI IN FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, REGNO UNITO E SPAGNA. IL TOTALE FAMIGLIE TELEVISIVE AL 2012 È STIMATO IN 127 MILIONI. 100% 90% analogico terrestre 80% 70% Tdt 60% 50% 40% Satellite 30% 20% 10% Cavo/Iptv 0% Tdt Satellite 30 Cavo/Iptv Analogico terrestre Nota: i dati successivi al 2007 costituiscono previsioni e sono elaborati sull ipotesi del mantenimento delle attuali tendenze di mercato e di fatti rilevanti prevedibili. Non sono presi in considerazione cambiamenti o shock che dovessero eventualmente intervenire a modificare tale scenario. Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting. 41

42 42

43 PARTE II ANALISI DEI CONTENUTI E DEL MERCATO DELLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE IN FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, REGNO UNITO E SPAGNA 43

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