9 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2011

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1 Bologna, 26 novembre 2012 LA NASCITA IN EMILIA-ROMAGNA 9 rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) Anno 2011 Camilla Lupi Regione Emilia-Romagna, Servizio Sistema informativo sanità e politiche sociali

2 La rilevazione CedAP e la qualità dei dati La rilevazione CedAP in Emilia-Romagna è partita nel Sono ormai 4 anni che le schede scartate risultano inferiori allo 0.5% e la copertura della rilevazione (rispetto alle SDO) è superiore al 99% (nel 2011 è del 99.7%). La qualità dei dati è in generale molto buona, ma per alcune variabili risente di criticità specifiche (e spesso croniche) di alcune Aziende. Alcuni esempi: personale in sala parto per le due Aziende di Modena, riferimento alla SDO neonato per l AOSPU di Bologna e l ospedale del Delta, stato civile e presenza malformazioni per l AUSL di Ferrara. Per l AUSL di Rimini permangono nel 2011 numerose criticità (dati mancanti o con distribuzione anomala) ma la situazione è decisamente migliorata dal 2 semestre 2011, grazie alla modifica dell applicativo utilizzato.

3 Contesto demografico

4 La popolazione residente in Emilia-Romagna La popolazione residente ( unità al ) prosegue il trend in crescita che caratterizza la nostra regione da metà degli anni 90. Di questa popolazione l 11.9% è costituito da cittadini stranieri; il dato è in costante crescita negli anni (erano il 3.6% dieci anni fa). A livello nazionale la quota di residenti stranieri è del 7.5% (dato 2011). Circa il 40% della popolazione straniera residente nella nostra regione proviene da soli 3 Paesi: Marocco, Romania e Albania. Le donne costituiscono il 51.7% dei residenti stranieri. Secondo l ultimo rapporto Caritas, gli stranieri regolarmente presenti nella nostra regione al sono circa 555 mila. Fonte dati: Regione Emilia-Romagna, rilevazione popolazione residente e popolazione residente straniera

5 La popolazione residente in Emilia-Romagna Piramide di età - Emilia-Romagna, Maschi Popolazione straniera Femmine Fonte dati: Regione Emilia-Romagna, rilevazione popolazione residente e popolazione residente straniera

6 Quota di stranieri nella popolazione residente Percentuale di popolazione straniera sulla popolazione residente 14,1% 13,1% 13,5% 13,4% per Azienda USL (dati al ) 11,2% 9,3% 8,1% 11,7% 11,7% 10,6% 10,5% 11,9% Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Imola Ferrara Ravenna Forli' Cesena Rimini media E-R Fonte dati: Regione Emilia-Romagna, rilevazione popolazione residente e popolazione residente straniera

7 Le nascite in Emilia-Romagna negli ultimi 20 anni (residenti) : nati residenti, 1369 in meno dell anno precedente Fonte dati: ISTAT Bilancio demografico

8 Variazioni percentuali delle nascite per regione. Periodi e Fonte dati: ISTAT Report: Natalità e fecondità della popolazione residente. Anno 2011

9 2011 Tasso di natalità ER e Italia negli ultimi 20 anni (nati per 1000 residenti) ITALIA tasso ER 2010: EMILIA-ROMAGNA Fonte dati: ISTAT

10 Dove calano i nati? residenza Se tra il 2009 e il 2010 il calo complessivo dei nati residenti era di 300 nati e qualche provincia era ancora in leggero aumento, tra il 2010 e il 2011 si assiste ad un calo in tutte le provincie e il calo complessivo è di 1369 unità. Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Fonte dati: ISTAT Nati residenti in E-R (ISTAT) - differenza tra 2011 e

11 Dove calano i nati? luogo di nascita Complessivamente, nel 2011, sono stati assistiti nelle strutture della nostra regione 1351 nati in meno dell anno precedente. AUSL Piacenza AUSL Parma AOSPU Parma AUSL Reggio Emilia AOSP Reggio Emilia AUSL Modena AOSPU Modena AUSL Bologna AOSPU Bologna AUSL Imola AUSL Ferrara AOSPU Ferrara AUSL Ravenna AUSL Forlì AUSL Cesena AUSL Rim ini Nati in Emilia-Romagna (CedAP) - differenza tra 2011 e Se guardiamo i dati CedAP del 1 semestre 2012 risulta un ulteriore calo di oltre 440 nati rispetto al 1 semestre 2011.

12 Dove calano i nati? Il calo tra i parti avvenuti in regione riguarda solo le cittadine italiane (-1676), mentre i parti di cittadine straniere, a differenza dello scorso anno, crescono leggermente (+366). Considerando però che la popolazione femminile straniera (in età feconda) è cresciuta, il calo in termini di tassi pesa più sulla popolazione straniera che su quella italiana, che invece sta calando. TFT delle residenti in Emilia-Romagna per cittadinanza 3,0 2,5 2,46 2,47 2,30 2,17 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Fonte dati: ISTAT 1,26 1,25 1,27 1, italiane straniere

13 I tassi di fecondità variano a seconda dell origine TFT per area di provenienza delle cittadine straniere residenti nei comuni capoluogo dell Emilia Romagna al (elaborazione del Servizio Statistica della Regione E-R)

14 Dati CedAP 2011: le caratteristiche socio-demografiche dei genitori

15 Residenza della madre e mobilità attiva 9,8% 4,3% 2,5% stessa Azienda altra Azienda RER altra regione 83,4% estero Pressoché stabile rispetto allo scorso anno il dato sia delle residenti in altre regioni (4.3%) che quello delle residenti all estero (2.5%). Confrontando le diverse etnie, tra le madri di cittadinanza cinese risulta maggiore la quota di residenti all estero (20%). 4,4% 4,5% 4,3% 4,4% 4,4% 4,1% 4,1% 4,2% 4,3% 2,1% 2,2% 2,3% 2,5% 2,6% 2,8% 2,7% 2,5% 2,5% altre regioni estero

16 Cittadinanza e luogo di nascita della madre Il 29.8% delle madri ha cittadinanza straniera, una madre su tre (33%) è nata all estero. 20,3% 22,4% 24,3% 21,8% 27,9% 26,3% 24,6% 23,1% 30,0% 26,5% 32,0% 27,9% 32,6% 33,0% 29,3% 29,8% Oltre il 40% delle madri straniere proviene da 3 Paesi: Marocco (19%), Albania (12%) e Romania (11%). 19,9% 17,1% cittadinanza straniera nascita all'estero

17 Cittadinanza e luogo di nascita della madre 40% 35% 30% 25% 20% 15% 32,8% 36,5% 29,7% 30,4% 27,4% 27,3% La quota di partorienti straniere è più elevata nell Area Vasta Emilia Nord (in particolare nell AUSL di Piacenza). 10% 5% 0% Area Vasta Emilia Nord Area Vasta Emilia Centro Area Vasta Romagna cittadinanza straniera Paese origine estero I genitori sono per il 67.5% entrambi italiani, per il 24.2% entrambi stranieri, per l 8,3% coppie miste (sul totale dei casi valutabili). 24,2% entrambi italiani coppie miste entrambi stranieri 8,3% 67,5% Elaborazione sull 86% dei casi per dati mancanti o non attendibili

18 Età della madre L età media delle madri al parto è 31.8 anni (30.7 per le donne al primo parto). Il dato è in aumento negli anni, nonostante l aumento di madri straniere (che partoriscono più precocemente) aa. 26,7% > 39 aa. 7,1% <20 aa. 1,3% aa. 9,6% aa. 22,1% % madri >= 35 anni aa. 33,1% 30,0% 30,9% 28,6% 27,7% 26,3% 25,5% 31,7% 32,6% 33,8% Il 33.8% delle donne che hanno partorito nel 2011 ha un età uguale o superiore a 35 anni. Il dato è in deciso aumento negli anni (soprattutto per l aumento tra le italiane)

19 Età della madre e cittadinanza cittadinanza italiana cittadinanza straniera 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < > 39 classi di età materna (anni) L età media al parto per le madri con cittadinanza straniera è 28.9 anni, per madri italiane è 33 anni. Entrambi i dati sono in lieve crescita.

20 Stato civile della madre 2,4% coniugata 31,7% nubile altro 65,9% Sono oltre il 34% le donne non coniugate. In particolare è in aumento negli anni la quota di madri nubili (31.7% nel 2011). % madri nubili 31,7% 30,2% 28,6% 27,2% 25,9% 24,7% 22,1% 22,3% 19,7% Elaborazione sul 94.2% dei casi per dati mancanti (stato civile non dichiarato).

21 Stato civile della madre 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% Frequenza di madri nubili, secondo la cittadinanza 35,4% 36,9% 33,2% 30,7% 28,6% 26,7% 23,0% 24,0% 20,1% 17,0% 16,5% 16,8% 17,9% 17,4% 17,6% 16,8% 17,4% 19,4% 5% 0% cittadinanza italiana cittadinanza straniera Le madri nubili sono il 36.9% tra le italiane e il 19.4% tra le straniere, in crescita nell ultimo anno in entrambe le popolazioni.

22 Scolarità della madre e del padre Il 28% delle madri ha una scolarità che non supera la licenza media inferiore. 24,9% 3,1% 27,9% laurea media superiore media inferiore elementari o meno Il dato è in calo negli anni. 44,1% % madri con scolarità medio-bassa 33,1% 33,4% 32,5% 31,6% 31,1% 30,8% 31,0% 29,3% 27,9% La scolarità paterna è mediamente inferiore a quella materna (scolarità medio-bassa 36.7%). Circa il 20% dei nati hanno entrambi i genitori con una scolarità medio-bassa.

23 Scolarità della madre La frequenza di scolarità medio-bassa tra le donne italiane è del 18.4%, mentre tra le donne con cittadinanza straniera è del 50.3%. 70% Frequenza scolarità medio-bassa 60% 54,5% 57,3% 56,7% 55,5% 54,5% 54,7% 54,8% 52,7% 50,3% 50% 40% 30% 28,3% 27,2% 26,0% 24,4% 23,4% 22,2% 21,6% 19,5% 18,4% 20% 10% 0% cittadinanza italiana cittadinanza straniera Il dato è in calo per entrambe le popolazioni.

24 Condizione professionale della madre e del padre 24,7% 1,4% occupata disoccupata 5,5% 68,4% casalinga studentessa o altro Il 68.4% delle madri ha un occupazione lavorativa (24.7% casalinga, 5.5% disoccupata o in cerca di prima occupazione). Notevole la differenza in base alla cittadinanza (occupate l 82.9% delle italiane e il 34.5% delle straniere). Tra i padri risulta occupato il 96.3%. Elaborazione sul 95% delle madri e sul 92% dei padri per dati mancanti

25 Condizione professionale della madre % madri occupate 72,1% 71,9% 70,8% 70,0% 70,2% 70,6% 69,1% La quota di madri occupate è in calo, in particolare negli ultimi 3 anni. 68,6% 68,4% Il calo è attribuibile, più che al calo dei tassi di occupazione delle madri, all aumento della quota di madri straniere (che hanno tassi di occupazione molto inferiori). Frequenza nati con entrambi i genitori non occupati % 1.1% 1.0% 1.2% 2.0% 2.3% 2.0%

26 Precedenti gravidanze Il 42.1% delle donne è alla prima gravidanza; il 52.9% è al primo parto. Dati leggero tendenziale calo negli anni analizzati. 19,1% 4,3% 1,5% 1 figlio 2 figli 3 figli Il 18.6% delle donne ha avuto una o più esperienze di aborto spontaneo (32.2% delle multigravide). 75,1% 4 figli o più La quota di pluripare è maggiore tra le cittadine straniere (55.4%) che tra quelle italiane (43.5%). Tra le pluripare, il 5.9% delle donne ha avuto il parto precedente meno di 18 mesi prima; nel 34% dei casi sono passati almeno 5 anni.* * Un intervallo di tempo inferiore ai 18 mesi e superiore ai 5 anni è significativamente associato a rischio di nascita pretermine, basso peso e basso peso per età gestazionale.

27 Dal 2012 qualche informazione in più sulla madre. Dal 2012 è iniziata la raccolta dei dati su altezza e peso pre-gravidico della madre, dai quali sarà possibile calcolare l indice di massa corporea delle donne ed aggiungere quindi un importante indicatore di rischio. Un ulteriore nuovo quesito riguarda l effettuazione del test combinato in gravidanza, che permetterà un analisi più completa del ricorso alle diagnosi prenatali. Invitiamo tutte le aziende ad una raccolta accurata e completa di queste informazioni.

28 Grazie a tutti

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