Laboratorio del 16/05/2014

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Laboratorio del 16/05/2014"

Transcript

1 Laboratorio del 16/05/2014 Esercizio 1. Obiettivo: Saper distinguere tra la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. Nucleo teorico: la motivazione intrinseca è una delle chiavi per sviluppare un apprendimento significativo. Può divenire sia la molla di sviluppo di un apprendimento significativo sapendo riconoscere gli ambiti esperenziali ed esplorativi sottesi dalla motivazione intrinseca sia nel senso di saper sviluppare una motivazione facendo leva sulle rappresentazioni e gli schemi mentali dell allievo. Verrà quindi spiegata alle insegnanti la distinzione tra la motivazione estrinseca ed intrinseca. Consegna: Completare le seguenti frasi in modo che descrivano una azione a motivazione intrinseca ed una a motivazione estrinseca: 1. L insegnante aiutò l alunno a terminare il compito 2. Pietro ascoltò con attenzione la lezione 3. Giuseppe rispose prontamente alla domanda 4. Raffaele divenne amico di Luigi 5. Lo studente terminò prontamente i compiti a casa 6. Lo studente terminò il compito con la massima cura. 1. Intrinseca: Estrinseca: 2. Intrinseca: Estrinseca: 3. Intrinseca: 4. Intrinseca: 5. Intrinseca: 6. Intrinseca:

2 Esercizio n. 2 Obiettivo: Allenare le insegnanti nell individuare il tipo di motivazione e decidere su quali bisogni far leva per far crescere la personalità dello studente utilizzando il modello della piramide motivazionale di Maslow. Consegna: Analizzate seguendo il modello della piramide motivazionale di Maslow i seguenti resoconti. Evidenziando il tipo di bisogni implicati e le strategie didattiche funzionali al mantenimento ed alla saturazione dello stato motivazionale del soggetto. Suggerire alcuni orientamenti per l apprendimento. 1 Luigi è un bambino di cinque anni che passa tutto il tempo ad interessarsi del gioco e si distrae al punto da non partecipare alle attività che sono previste dal gruppo sezione; osservandolo attentamente l insegnante si accorge che i suoi giochi preferiti sono quelli di costruzione e che passa molto tempo a parlare da solo mentre gioca. Sembra non ascoltare quando viene chiamato, tuttavia se sollecitato non mostra problemi significativi nella comunicazione. Luca è un bambino di quattro anni che rimane sempre vicino all insegnante, osservando i compagni di sezione mentre svolgono i lavori, a volte utilizza il gioco simbolico, si muove poco e presenta una certa lentezza nel movimento. E poco esplorativo e poco attento. Inoltre parla poco. 2 3 Uno studente di sette anni si comporta sempre in modo da trovarsi immerso in situazioni di conflittualità; è costantemente disattento e interviene nella comunicazione senza rispettare i turni. Ha una grande passione per le macchine e passa parte del tempo scolastico a giocarci mentalmente. 4

3 Adolescente: Ho sempre cercato di perfezionarmi in tutto ciò che mi veniva offerto, mi alleno per molto tempo cercando di riuscire in tutto ciò che devo esporre, mi piace essere considerato il migliore e cerco sempre di verificare che vi sia riuscito. 5 Adolescente: Da un anno non ho più alcun desiderio di essere compreso e tendo a non prestare alcuna attenzione a quanto mi viene detto. So solo che intendo affermare il mio io e sostenere le mie ragioni. Non intendo più ascoltare, né condividere ma affermare il mio punto di vista. Esercizio n. 3 Obiettivo: allenare gli insegnanti a giocare nella propria pratica didattica i concetti di aspettativa al successo, a saper individuare gli ambiti che incrementano il sentimento di efficacia dagli ambiti disciplinari o dai campi esperenziali che producono un basso sentimento di autostima o la sindrome di impotenza appresa. Valorizzare un tipo di apprendimento che lasci allo studente la possibilità di realizzarsi nello scuola. Consegna: Analizzare le seguenti situazioni e condizioni didattiche e commentarle alla luce delle teorie dell autoefficacia, mettendo in evidenza dove il fattore successo incida sulla modalità di apprendimento dello studente e in che modo lo stile di insegnamento stia condizionando (sia positivamente sia negativamente). 1 Un professore di scuola media interroga ripetutamente un allievo su un argomento. L allievo ha ripetutamente spiegato che non ha compreso il significato dell argomento che risulta particolarmente difficile. Sottolinea che l ultimo mese si è dedicato in modo intensivo alla preparazione dell argomento. L insegnante insiste che l allievo non si applica adeguatamente e quest ultimo inizia a provocarlo sottolineando che non è in grado di spiegare adeguatamente la lezione. Dopo alcuni mesi l allievo rinuncia a dedicarsi alle lezioni del professore e ad intervenire alle stesse. 2

4 Un allievo comunica all insegnante che vuole dedicarsi ad un determinato argomento e la professoressa gli comunica che da solo non può dedicarvisi e che necessita della guida dell insegnante. Lentamente lo studente abbandona l interesse per la materia e la professoressa rimane stupita dell accaduto. Che spiegazione fornite del processo che ha portato lo studente dall entusiasmo verso l argomento al progressivo disinteresse verso lo stesso? 3 Un adolescente si rifiuta di impegnarsi in qualsiasi forma di attività scolastica. A casa studia poco e a quanto riferisce non viene seguito. Il ragazzo riferisce che in famiglia si è parlato sempre poco della scuola. Il ragazzo non fa altro che parlare con gli altri compagni e mette in atto condotte provocatorie. Date una spiegazione del perché della condotta scolastica. 4. Un bambino di 7 anni viene segnalato per una disarmonia nella condotta di apprendimento. In alcuni campi esperenziali si mostra sereno e partecipe anche se sempre estremamente veloce e irrequieto nella risposta, in altri è totalmente disattento e non mostra alcuna partecipazione attiva. Fate ipotesi ed indicate gli interventi sulla didattica in senso orientativo. 5. Un bambino di 5 anni sta mostrando una crescente irritazione ed instabilità motoria. Si muove continuamente nel gruppo sezione. Si rifiuta di applicarsi, anzi nell ultimo mese ha aumentato i comportamenti coercitivi (piange e urla). L insegnante ha provato a rassicurarlo ma nonostante questo il bambino continua a rifiutarsi in modo imperioso. Fate una ipotesi in ordine al comportamento del bambino e la possibile soluzione. 6 Consegna: Analizzare i seguenti argomenti e trasformare la proposizione in modo che solleciti lo studente ad autodeterminarsi ad apprendere. 1. Oggi vi spiegherò 2. Ricordatevi i seguenti concetti 3. Dovete memorizzare non tutta la lezione 4. Tralasciate le seguenti parti

5 Esercizio n. 4 Obiettivo: sensibilizzare l insegnante alla distinzione tra l apprendimento incidentale e quello intenzionale. 1. Quali di questi apprendimenti sono intenzionali e quali incidentali?: a) Mi sono ricordato dove ti ho incontrato. b) Ho appena terminato di ripetere l argomento sul quale verrò interrogato domani. c) Ho riconosciuto la strada dove è il ristorante che cerchiamo. d) Ho appena finito di memorizzare il numero telefonico.

DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Allegato n.1 DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Nome e cognome del bambino.. Nato/a il. Scuola dell infanzia di provenienza. Anno scolastico 2013

Dettagli

Curricolo Verticale Scuola dell Infanzia - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) TRE ANNI

Curricolo Verticale Scuola dell Infanzia - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) TRE ANNI TRE ANNI S.A. 1 S.A. 2 S.A. 3 S.A. 4 S.A. 5 TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI IL BAMBINO GIOCA IN MODO COSTRUTTIVO E CREATIVO CON GLI ALTRI, SA ARGOMENTARE,

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell Infanzia

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell Infanzia SCUOLA DELL INFANZIA Campi di esperienza coinvolti: IL SÉ E L ALTRO, TUTTI Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell Infanzia Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo

Dettagli

Il bilancio di competenze iniziale

Il bilancio di competenze iniziale Il bilancio di competenze iniziale GIUSEPPE SABAINI - Codice Fiscale : SBNGPP73C28E884N Data invio 07/03/2016 14:12:24 Profilatura In quale ordine di scuola insegni? Scuola Secondaria di II grado [A4]

Dettagli

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI

Dettagli

REQUISITI FONDAMENTALI DELL ALLENATORE

REQUISITI FONDAMENTALI DELL ALLENATORE L ALLENATORE Chi decide di allenare i ragazzi deve disporre di una forte passione per il calcio giovanile, poiché spesso ci si trova ad operare in condizioni di disagio quali, esempio: la gestione di un

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE

SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE MACRO COMPETENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI DESCRITTORI I ANNO SCUOLA PRIMARIA DESCRITTORI II ANNO PRIMARIA DESCRITTORI III ANNO PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

Dettagli

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali:

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali: Nell osservazione degli alunni ho cercato di mettere in evidenza quattro caratteristiche principali: 1. i rapporti tra gli alunni all interno dell aula; 2. i rapporti tra gli alunni e l insegnante; 3.

Dettagli

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom Il termine propriamente significa «Classe capovolta» e indica un moderno metodo di insegnamento, appunto «capovolto»

Dettagli

STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO. Maurizio Muraglia IC Valderice,

STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO. Maurizio Muraglia IC Valderice, STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO Maurizio Muraglia IC Valderice, 3.5.2017 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA

Dettagli

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Allegato A Istituto paritario di Istruzione Secondaria Superiore Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo Istituto Tecnico settore Economico indirizzo Turismo RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA... 4 PERCORSI FORMATIVI... 4 ATTIVITA SPECIFICHE... 5 DESCRITTORI DI VERIFICA...

Dettagli

Scheda per la pianificazione dell ' attività in Cooperative Learning. Anno scol. 2007/08 Costruire un gioco dell'oca seguendo precise regole

Scheda per la pianificazione dell ' attività in Cooperative Learning. Anno scol. 2007/08 Costruire un gioco dell'oca seguendo precise regole Il lavoro dovrà essere svolto in gruppo. UN GIOCO DELL'OCA CON LE AZIONI DELLA GIORNATA Scheda per la pianificazione dell ' attività in Cooperative Learning Allegato 4 Classe seconda 14 alunni Obiettivo

Dettagli

Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:

Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;

Dettagli

PROGETTO CREO CON LA NATURA. a.s 2018/19 LE COSE PIU BELLE CON LE PIU SEMPLICI

PROGETTO CREO CON LA NATURA. a.s 2018/19 LE COSE PIU BELLE CON LE PIU SEMPLICI PROGETTO CREO CON LA NATURA a.s 2018/19 LE COSE PIU BELLE CON LE PIU SEMPLICI MOTIVAZIONE La curiosità dei bambini è una delle caratteristiche che alimentano la nostra voglia di scoprire, studiare, sperimentare

Dettagli

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica

Dettagli

ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA

ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA Maurizio Muraglia Comenius Regio 2013 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA GRUPPO

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE INGLESE

SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE INGLESE - L alunno comprende brevi messaggi e semplici istruzioni orali legati alla sua esperienza. - Interagisce nel gioco utilizzando il lessico appreso. - Esegue compiti secondo le indicazioni date in lingua

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli

Dettagli

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016 MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Accoglienza La nostra scuola come un ponte Conoscere, esprimersi, comunicare Progettualità educativa

Dettagli

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento

Dettagli

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE INTRODUZIONE Il Curricolo nasce dall esigenza di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO - FRANCESE

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO - FRANCESE SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO - FRANCESE CLASSE PRIMA COMPETENZE DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione COMPETENZE DISCIPLINARI:

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Inventa gioco

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Inventa gioco UNITÀ DI APPRENDIMENTO Inventa gioco UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Scuola dell Infanzia / Scuola primaria Inventa-gioco Prodotti Cartellone con simboli e parole chiave Cartellone con immagini (foto

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente PICCHI MARIA LETIZIA Plesso Scuola dell'infanzia Giuseppe Giusti Classe.. Sezione A e B (anni 5) Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza I DISCORSI E LE PAROLE Tavola

Dettagli

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri U.d A.DI ITALIANO: ASCOLTARE 1 COINVOLTE ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri Prestare attenzione in situazioni comunicative orali diverse, formali e informali, in contesti conosciuti

Dettagli

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente:

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO PRODOTTI RUBRICHE VALUTATIVE RELAZIONE INDIVIDUALE E GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ SVOLTA UDA UNITA

Dettagli

MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO

MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO MATEMATICA CHE PASSIONE! MATEMATICA CHE PASSIONE!? Stelle sulla terra MATEMATICA CHE INCUBO! ARTIGIANI DELLA MATEMATICA www.ritabartole.it Progetto

Dettagli

Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA. della

Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA. della Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA della Prof.ssa Daniela Adham 1^ FASE LAVORO INDIVIDUALE Ogni alunno ha un testo che deve leggere, comprendere e sintetizzare su un foglio Dire CHIARAMENTE che, nella

Dettagli

IL SE E L ALTRO (STORIA)

IL SE E L ALTRO (STORIA) IL SE E L ALTRO (STORIA) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE FONTI DI LEGITTIMAZIONE: - RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO 18/12/2006 - INDICAZIONI NAZIONALI PER

Dettagli

Ministero Istruzione Università Ricerca. Ufficio Scolastico Regionale Lazio. Istituto Comprensivo D. Cambellotti

Ministero Istruzione Università Ricerca. Ufficio Scolastico Regionale Lazio. Istituto Comprensivo D. Cambellotti Allegato 2 SCUOLA DELL INFANZIA RACCOLTA INFORMAZIONI SUL PERCORSO SCOLASTICO DAI 3 AI 6 ANNI STRUMENTO DI OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI E RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PER I BAMBINI DI TRE/ QUATTRO

Dettagli

La didattica per task. Elena Nuzzo Bergamo, 8 aprile 2011

La didattica per task. Elena Nuzzo Bergamo, 8 aprile 2011 La didattica per task Elena Nuzzo Bergamo, 8 aprile 2011 Task o compito?! compito a casa :-(! compito in classe :-(! task :-) Perché la didattica per task? Il task nell insegnamento delle lingue non è

Dettagli

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA USCITA SC. INFANZIA USCITA SC. PRIMARIA USCITA SC. SECONDARIA 1 GRADO SA CHI E : come si chiama, sesso, quanti anni ha, mese di nascita,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO " ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Via Umberto I, 12-09070 San Vero Milis (OR) tel. 0783-53670 Fax 0783-558128 C. F. 90027760959 cod. Min. ORIC81200V-

Dettagli

INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA

INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Dettagli

Introduzione. privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Lo Stato provvede alla rimozione degli ostacoli materiali.

Introduzione. privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Lo Stato provvede alla rimozione degli ostacoli materiali. Il problema affrontato in questo lavoro riguarda gli aspetti motivazionali connessi all apprendimento. La scelta di questo tema è legata alla rilevanza che l insuccesso scolastico ha acquisito, non solo

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI IMPARARE A IMPARARE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI IMPARARE A IMPARARE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per potere acquisire, organizzare e recuperare l. Va perseguita con sistematicità e intenzionalità fin dai primi anni di scuola, affinché le abilità

Dettagli

Istituto Comprensivo 1 Ortona A.S /20.. DOCUMENTO DI PASSAGGIO SCUOLA DELL INFANZIA- SCUOLA PRIMARIA

Istituto Comprensivo 1 Ortona A.S /20.. DOCUMENTO DI PASSAGGIO SCUOLA DELL INFANZIA- SCUOLA PRIMARIA Istituto Comprensivo 1 Ortona A.S. 20.. /20.. DOCUMENTO DI PASSAGGIO SCUOLA DELL INFANZIA- SCUOLA PRIMARIA ALUNNO: NATO A: IL: PROFILO DELL ALUNNO AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Nella compilazione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nella madrelingua. Competenza digitale. Imparare ad imparare. COMPETENZE TRASVERSALI Comprendere e comunicare;

Dettagli

RALLY MATEMATICO TRANSALPINO PRESENTAZIONE INIZIALE SEZIONE ARMT - ROZZANO

RALLY MATEMATICO TRANSALPINO PRESENTAZIONE INIZIALE SEZIONE ARMT - ROZZANO RALLY MATEMATICO TRANSALPINO PRESENTAZIONE INIZIALE SEZIONE ARMT - ROZZANO Il Rally matematico transalpino (RMT) è un confronto fra classi, dalla terza elementare al secondo anno di scuola secondaria di

Dettagli

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato Format per la progettazione Nome docente Polenta Pennacchini Magni Gasbarri-Luciani-Riggio Titolo EAS Target (Classe, alunni) Competenza/e che EAS

Dettagli

Il mio stile di apprendimento

Il mio stile di apprendimento Il mio stile di apprendimento 2009 Diffusione Scolastica Srl - Novara. Pagina fotocopiabile e scaricabile dal sito: www.scuola.com Riduzione e adattamento a cura del Prof. Walter Galli GLI STILI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI TOLFA Curricolo di cittadinanza e costituzione

ISTITUTO COMPRENSIVO DI TOLFA Curricolo di cittadinanza e costituzione ISTITUTO COMPRENSIVO DI TOLFA Curricolo di cittadinanza e costituzione Scuola dell Infanzia Competenza Nucleo tematico Obiettivi d apprendimento Imparare ad imparare Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE AUTONOMIE

EVOLUZIONE DELLE AUTONOMIE 1 Organizzare il proprio tempo Essere in grado di svolgere attività legate alla vita quotidiana Esprimere interessi personali Conoscere le attività e le discipline scolastiche collegandole agli insegnanti

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI

SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI INDICE Le Competenze essenziali Descrittori generali Esempio di strutturazione I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Linguaggi,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N 1 ORTONA

ISTITUTO COMPRENSIVO N 1 ORTONA ISTITUTO COMPRENSIVO N 1 ORTONA Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia Per una Efficace Alleanza Educativa Il Patto Educativo di Corresponsabilità è stato redatto tenendo conto di:

Dettagli

MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO

MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO MATEMATICA CHE PASSIONE! UNIVERSITA DI MATEMATICA MILANO MATEMATICA CHE PASSIONE! MATEMATICA CHE PASSIONE!? MATEMATICA CHE INCUBO! ARTIGIANI DELLA MATEMATICA www.ritabartole.it Progetto Dislessici alla

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico 2017 2018 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2017/18 M-PSI/01 Psicologia generale Il settore si interessa all attività scientifica e didattico

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nella madrelingua. Competenza digitale. Imparare ad imparare. COMPETENZE TRASVERSALI Comprendere e comunicare;

Dettagli

C1 - MATEMATICA (Questionario per il tutor del modulo)

C1 - MATEMATICA (Questionario per il tutor del modulo) C - MATEMATICA (Questionario per il tutor del modulo) Sezione A Il contesto. Quale, fra le seguenti alternative, descrive meglio la zona in cui è situata la sua scuola? Un paese, una frazione o una comunità

Dettagli

Progetto di un compito di realtà

Progetto di un compito di realtà Progetto di un compito di realtà Informazioni di base Titolo: FIND THE OBJECT Scuola: Scuola primaria Disciplina: inglese Classe: 3^ Argomento curricolare: lessico e linguistiche relative agli oggetti

Dettagli

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti DSA e ricadute emotive-motivazionali Elena Bortolotti Alta percentuale di bambini (stima dell 80%) con difficoltà di apprendimento presenta anche disturbi emotivi e/o sociali Insuccesso scolastico spesso

Dettagli

Immaginare per andare a segno

Immaginare per andare a segno Immaginare per andare a segno L immaginazione motoria come tecnica di insegnamento nella scuola secondaria AGILE TEAM Alida Accardo, Cristina Barbera, Antonio Dipace, Paolo Sala, Antonella Sbragi Immagina

Dettagli

PROGETTO INGLESE MOTIVAZIONE:

PROGETTO INGLESE MOTIVAZIONE: MOTIVAZIONE: PROGETTO INGLESE E di fondamentale importanza favorire un approccio alla lingua straniera già durante il 1 percorso scolastico, quello nella scuola dell Infanzia. Sin dalla più tenera età,

Dettagli

Progettazione scuola dell infanzia

Progettazione scuola dell infanzia Progettazione scuola dell infanzia Istituto comprensivo A. Manzoni Sezioni A B C D E 1^ Unità di Apprendimento UN BAGAGLIO DI EMOZIONI Tempi di realizzazione: 13 settembre 6 ottobre PROGETTAZIONE DI SEZIONE

Dettagli

DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA E IN ENTRATA ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA E IN ENTRATA ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA CIRCOLO DIDATTICO DI VIDIGULFO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA DELL INFANZIA (anni 5) E IN ENTRATA ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA L osservazione è un processo che

Dettagli

INTERVENTO IN UNA TERZA. Problematiche: metodo di studio, motivazione e coesione della classe

INTERVENTO IN UNA TERZA. Problematiche: metodo di studio, motivazione e coesione della classe INTERVENTO IN UNA TERZA Problematiche: metodo di studio, motivazione e coesione della classe OBIETTIVI DELL INTERVENTO Problematiche riferite dagli insegnanti: metodo di studio carente, calo di rendimento

Dettagli

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.

Dettagli

IL GIOCO IN CHIAVE METACOGNITIVA. Monza, 23 marzo 2013

IL GIOCO IN CHIAVE METACOGNITIVA. Monza, 23 marzo 2013 IL GIOCO IN CHIAVE METACOGNITIVA Monza, 23 marzo 2013 MARINA STICCA COOPERATIVA MULTIPROPOSTA LA QUESTIONE EDUCATIVA I BAMBINI SONO IN COSTANTE «STATO DI APPRENDIMENTO» L ADULTO E MODELLO, GUIDA, TRADUTTORE

Dettagli

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI FORMATIVI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE ASCOLTO-PARLATO Intuire che

Dettagli

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 2^A De Amicis a.s FILONE: Comunicazione in lingua italiana

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 2^A De Amicis a.s FILONE: Comunicazione in lingua italiana Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 2^A De Amicis a.s. 2018-2019 FILONE: Comunicazione in lingua italiana INDICATORE: ASCOLTARE E PARLARE COMPETENZA Ascolta e comprende

Dettagli

DEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI

DEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI Gruppo: Pappalardo, Banaudi, Gatti, Schembri DEFINIZIONE DI 2. FUNZIONI CORPOREE (Es. Funzioni mentali; abilità cognitive e metacognitive come: attenzione, memoria, relazioni visuo-spazio-temporali, logica,

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. CLASSE II e III C/D. Insegnanti: Vincenza Palermo /Rosa Uccellatore

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. CLASSE II e III C/D. Insegnanti: Vincenza Palermo /Rosa Uccellatore II C.D. Don A. La Mela Adrano ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE II e III C/D Insegnanti: Vincenza Palermo /Rosa Uccellatore PREMESSA L insegnante, dopo aver testato, negli anni precedenti, l efficacia delle

Dettagli

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: C O MPETENZE SOCI AL I E CIVICHE C OMPETENZA SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRE N DENZA C OMPETENZA IMPARA RE AD IMP ARA RE Fonti di legittimazione:

Dettagli

Progetto di un compito esperto

Progetto di un compito esperto Informazioni di base Progetto di un compito esperto Titolo: COSTRUZIONE DI UN SITO WEB A SCELTA Scuola: Scuola Secondaria di Primo grado Disciplina: tecnologia Classe: 3^ Argomento curricolare: I media,

Dettagli

Gestire classi difficili

Gestire classi difficili Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE TRE ANNI. Il bambino e la società in cui vive L'ambiente fisico, socioculturale

SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE TRE ANNI. Il bambino e la società in cui vive L'ambiente fisico, socioculturale COMPETENZE Comprensione Ascolta e comprende brevi narrazioni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ascoltare e comprendere brevi storie Individuare il personaggio principale e l azione in una storia. SCUOLA DELL

Dettagli

Progetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno

Progetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno Progetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno Attività di gioco- sport per i bambini di scuola Primaria. Anno Scolastico 2015-2016 Premessa Il presente progetto vuole essere riproposto nella

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia SCUOLA DELL INFANZIA (Campi di esperienza coinvolti: I DISCORSI E LE PAROLE) Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia Il bambino comprende brevi messaggi orali, precedentemente

Dettagli

FINESTRE RITMATE. Acquisire e interpretare informazioni. Progettare e risolvere problemi. Individuare collegamenti e relazioni.

FINESTRE RITMATE. Acquisire e interpretare informazioni. Progettare e risolvere problemi. Individuare collegamenti e relazioni. MATEMATICA CLASSE 1 Comprendere le consegne e agire adeguatamente di conseguenza. Usare le conoscenze apprese per pianificare efficaci strategie d azione da impiegare. FINESTRE RITMATE lavora correttamente

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Scuola dell Infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Scuola dell Infanzia Istituto Comprensivo di Fontanellato e Fontevivo Via Barabaschi, 1 43012 - Fontanellato (PR) tel. (0521) 821150 - fax. (0521) 829034 Cod. Fisc. 80012110344 E-mail: pric813002@istruzione.it PIANO DIDATTICO

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CLASSI QUINTE A.S. 2017/18 INGLESE

PROGRAMMAZIONE CLASSI QUINTE A.S. 2017/18 INGLESE PROGRAMMAZIONE CLASSI QUINTE A.S. 2017/18 INGLESE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA Comunicazione nelle lingue straniere. Competenza digitale. Imparare ad imparare. COMPETENZE TRASVERSALI Comprendere testi. Saper

Dettagli

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre ABILITÀ a. Ascoltare attivamente e comprendere vari tipi di testo. b. Intervenire appropriatamente ed esprimere attraverso il parlato pensieri e stati d animo.

Dettagli

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 SCHEDA DI RILEVAZIONE PER L INSEGNANTE ESPERTO (Da riempire al termine dell anno scolastico) Ambito o disciplina di insegnamento 1. Attività

Dettagli

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi;

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi; VERIFICHE INIZIALI: 17% insufficiente; PROGRAMMAZIONE A.S. 2016-2017 Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi 36% sufficiente o quasi sufficiente; 48% buono o ottimo. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscenza

Dettagli

I.C. BASILIANO E SEDEGLIANO SCUOLA PRIMARIA CRISTOFORO COLOMBO DI PANTIANICCO

I.C. BASILIANO E SEDEGLIANO SCUOLA PRIMARIA CRISTOFORO COLOMBO DI PANTIANICCO I.C. BASILIANO E SEDEGLIANO SCUOLA PRIMARIA CRISTOFORO COLOMBO DI PANTIANICCO DISCIPLINA : STORIA classi SECONDE Insegnante : La Mattina Enza ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROGRAMMAZIONE DI STORIA ED EDUCAZIONE

Dettagli

SEMINARIO DI LAVORO. Dai risultati della fase esplorativa agli ambiti della ricerca: strategie e strumenti per una ricerca partecipata

SEMINARIO DI LAVORO. Dai risultati della fase esplorativa agli ambiti della ricerca: strategie e strumenti per una ricerca partecipata SEMINARIO DI LAVORO Frascati, 1-2 dicembre 2005 Dai risultati della fase esplorativa agli ambiti della ricerca: strategie e strumenti per una ricerca partecipata M. Elvira Pistoresi - Silvana Serra La

Dettagli

Corso di perfezionamento in:

Corso di perfezionamento in: Corso di perfezionamento in: Strategie didattiche per promuovere un atteggiamento positivo verso la matematica e la fisica Relazione laboratori 1 e 2 atteggiamento degli studenti e atteggiamento degli

Dettagli

ASCOLTARE ATTIVAMENTE E DARE RISCONTRI VERBALI E NON VERBALI

ASCOLTARE ATTIVAMENTE E DARE RISCONTRI VERBALI E NON VERBALI Titolo Autrici Destinatari Dimensione Obiettivi ASCOLTARE ATTIVAMENTE E DARE RISCONTRI VERBALI E NON VERBALI Barbieri Monica e Bucci Ayesha Classi quarta e quinta Scuola Primaria Comunicare Saper ascoltare

Dettagli

ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE

ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE DOCENTE: ZUCCA CRISTIANA INTRODUZIONE L insegnante è partita dall argomento previsto dal programma

Dettagli

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3 Corso Sacchirone, 26-10022 Carmagnola (To) E-MAIL: toic8am009@istruzione.it toic8am009@pec.istruzione.it Tel. 011 9773325 Fax 011 9727757 C.F. 94067020019 CURRICOLO DI

Dettagli

ANNO SCOLASTICO

ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 QUESTIONARIO CONOSCITIVO Rispondi alle domande in modo sereno, non preoccuparti del giudizio, non è un compito ma un modo per conoscere le tue abitudini di studio, cosa ti crea

Dettagli

CONFRONTO ESITI QUESTIONARI STUDENTI TRA L A.S E

CONFRONTO ESITI QUESTIONARI STUDENTI TRA L A.S E CONFRONTO ESITI QUESTIONARI STUDENTI TRA L A.S. 2013-2014 E 2014-2015 (1) Le lezioni mi interessano (2) Sono soddisfatto della preparazione ricevuta 7 2013-14 3,3% 19,6% 65,7% 11,4% 2014-15 2,9% 15,1%

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE CLASSE TERZA PROFESSIONALE PROGRAMMAZIONE PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 2017/2018 FINALITA Sensibilizzare l alunno alla consapevolezza della complessità della persona umana, sotto l aspetto funzionale

Dettagli

L apprendimento è per definizione un atto creativo Jean Piaget. Arte in gioco

L apprendimento è per definizione un atto creativo Jean Piaget. Arte in gioco L apprendimento è per definizione un atto creativo Jean Piaget Arte in gioco 1 Circolo Didattico Umbertide Scuole dell infanzia Garibaldi e Pierantonio Anno scolastico 2014 2015 Introduzione Il progetto

Dettagli

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE CLASSE I SKILLS TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITA COMPETENZA CHIAVE E DI CITTADINANZA LISTENING L alunno comprende brevi

Dettagli

ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI

ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 ASPETTI DEI PROCESSI FORMATIVI ---------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco

ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco IRSEF/IRFED-CISL scuola ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco Maurizio Muraglia 14 ottobre 2016 TRASMISSIONE E COSTRUZIONE

Dettagli

LA DIDATTICA E IL METODO DI STUDIO

LA DIDATTICA E IL METODO DI STUDIO LA DIDATTICA E IL METODO DI STUDIO Canteri Gilberto Insegnante e Psicologo Trieste La nuova scuola Un nuovo ruolo degli insegnati per l inclusione Il metodo di studio Contesto della didattica La scuola!

Dettagli

RELAZIONE FINALE BENVENUTI A LONDRA CON UN CLICK

RELAZIONE FINALE BENVENUTI A LONDRA CON UN CLICK RELAZIONE FINALE BENVENUTI A LONDRA CON UN CLICK Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti Progetto multidisciplinare che ha coinvolto gli alunni delle classi 5

Dettagli

Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016

Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO n. 19 Santa Croce - VERONA Via S. Felice Extra 15/a 37131 Verona Tel. 045526583 Fax 045 8402228 vric89100p@istruzione.it www.ic19verona.gov.it Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016

Dettagli

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Istituto paritario di Istruzione Secondaria Superiore Ivo de Carneri Civezzano Istituto Tecnico settore Tecnologico articolazione Biotecnologie Sanitarie RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE

Dettagli