TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Tommaso LECCISOTTI TORREMAGGIORE (FG) ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SETTORE SERVIZI COMMERCIALI TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI DISPENSA PER IL BIENNIO Prof. Marco Cervino 1

2 Introduzione Comincia un nuovo anno scolastico all insegna delle incertezze e dei tagli. Soppressioni di dirigenze, nuovo massiccio dimensionamento delle rete scolastica, immissione nei profili del personale di segreteria dei docenti inidonei per motivi di salute, organizzazione degli uffici e del lavoro del personale, incertezze interpretative delle norme, class action contro il sovraffollamento delle aule scolastiche. Tutto questo ed altro è vivere la scuola oggi con le tante richieste sociali rivolte alla scuola e con i tanti interrogativi anche sulla identità professionale. Bisogna poi dare un significato al valore del insegnamento, alla sua ricaduta sugli studenti fino agli strumenti da utilizzare per la didattica. Insomma, per tutte le scuole, molti problemi, tante domande e pochi tentativi di risposte. Ecco, quindi, che ogni istituto cerca una qualche soluzione al proprio interno per risolvere problematiche scolastiche di vario genere. Il nostro istituto, nell anno scolastico 2010/2011, ha stipulato con le famiglie degli alunni delle classi prime un contratto di comodato per il libri di testo, fornendo gratuitamente i libri in uso in quelle classi. E stata una iniziativa senza precedenti valutata molto positivamente e che continuerà anche quest anno relativamente ai testi da utilizzare nelle classi seconde. Per ampliare tale progetto, nel prossimo anno scolastico 2011/2012, verranno consegnati agli alunni delle classi prime libri realizzati dal corpo docente. Tale iniziativa ha un evidente obiettivo: abbassare il tetto di spesa delle famiglie con una forte incidenza positiva sui propri bilanci rendendo così compatibile il diritto allo studio con i redditi delle famiglie. Sotto il profilo didattico, tale esperienza premia i docenti che si sono messi in discussione per offrire ai propri studenti materiale utile dal punto di vista dell apprendimento. Sempre nella convinzione che, all interno della scuola dell autonomia, è fondamentale stabilire relazioni tra docenti e famiglie e che ogni iniziativa che va in tale direzione deve essere condivisa e vissuta soprattutto per dare un significato al proprio insegnamento, ringrazio per la condivisione di tale progetto il Consiglio di Istituto, il Collegio dei Docenti, il D.S.G.A. e tutto il personale dell I.S.I.S.S. T. Leccisotti di Torremaggiore. Torremaggiore, 2 giugno 2011 ILDIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Nazario Angelo Manduzio 2

3 MODULO 1 L AZIENDA COME SISTEMA E GLI ELEMENTI CHE LA COMPONGONO IL SISTEMA AZIENDA L azienda può essere definita come una un organizzazione economica stabile, istituita e retta dall imprenditore, per lo svolgimento di un attività di produzione di beni e/o servizi destinati al soddisfacimento dei bisogni umani e con lo scopo di realizzare un profitto per l imprenditore. Prima di affrontare le problematiche legate all azienda e opportuno fare chiarezza su alcuni termini: Con AZIENDA si intende l insieme degli strumenti (capannoni, impianti, attrezzature, uffici, etc), delle persone (titolare, impiegati, operai, etc) e dei capitali (i soldi) che servono ad avviare e fare l impresa. Con IMPRESA si intende l azione svolta dall imprenditore (cioè il proprietario dell azienda) per far funzionare l azienda affinché se ne ricavi un profitto. Con IMPRENDITORE si intende Il proprietario dell azienda che organizza i vari fattori produttivi a sua disposizione, ossia che decide le modalità con le quali gli strumenti, le persone e i capitali vengono utilizzati per generare il profitto. Con PROFITTO si intende che il ricavato della vendita sia superiore al costo sostenuto per l acquisto dei fattori produttivi necessari alla produzione del bene o servizio venduto. Come l uomo e gli altri organismi viventi costituiscono un sistema, anche l azienda è un sistema, ossia un insieme di elementi collegati, coordinati in modo organico tra loro in modo da raggiungere alcuni obiettivi comuni : la produzione e la vendita sul mercato di beni e servizi, il conseguimento del profitto e la durata dell azienda nel tempo. Il sistema azienda è un sistema aperto e dinamico. 3

4 È un sistema aperto perché ha continui scambi con il mercato : riceve input dall ambiente esterno (acquisto dei fattori produttivi necessari a alla produzione) e restituisce al mercato output ( vendita dei beni e servizi prodotti) INPUT Azienda Processo produttivo OUTPUT Fattori produttivi: Vendita dei beni e servizi Acquisto macchinari e altri beni strumentali Acquisto materie prime e merci Acquisto di servizi Assunzione di lavoratori dipendenti Reperimento capitali E un sistema dinamico perché si adatta alle mutevoli condizioni dell ambiente esterno. L ambiente esterno si può suddividere in microambiente e macroambiente. Il microambiente è quello con cui l azienda ogni giorno viene a contatto ( fornitori, clienti, mercato, concorrenti). Il macroambiente e tutto ciò che circonda l azienda e con il quale entra in contatto solo indirettamente.( fattori economici, legislativi,tecnologici,demografici, socio-culturali, politici). Il mutamento delle tecnologie o delle abitudini di acquisto dei clienti o delle condizioni economiche, politiche e sociali dell ambiente esterno obbligano l azienda a modificare la propria organizzazione e struttura per adeguarsi a tali evoluzioni, per poter sopravvivere e continuare la propria attività stabilmente. 4

5 MACROAMBIENTE fattori economici, legislativi, tecnologici,demografici, socio-culturali, politici MICROAMBIENTE fornitori, clienti, mercato, concorrenti GLI ELEMENTI CHE COMPONGONO L AZIENDA L azienda è un sistema costituito dai seguenti elementi collegati tra di loro in modo organico al fine di assicurare il soddisfacimento dei bisogni umani: insieme di persone che lavorano all interno dell azienda svolgendo diverse mansioni che potremmo classificare in imprenditore o soci ( titolari), dirigenti, impiegati (lavoro intellettuale), operai ( lavoro manuale). organizzazione che coordina uomini e mezzi a disposizione e che consente una gestione efficace ( raggiungimento degli obiettivi aziendali) ed efficiente ( con il minor spreco possibile di risorse). insieme di beni economici che servono per lo svolgimento dell attività e costituiscono il patrimonio aziendale e che potremmo classificare in beni strumentali ( fabbricati, brevetti, automezzi, impianti e macchinari, attrezzature), materie prime e merci. le operazioni compiute per svolgere l attività economica e che potremmo classificare in acquisti, vendite, produzione, pagamenti, riscossioni e attività amministrativa. Il fine ossia il raggiungimento dello scopo aziendale consistente nel soddisfacimento dei bisogni umani, nel conseguimento del profitto e nella continuazione dell attività aziendale nel tempo. Consideriamo ad esempio una cantina vinicola di Torremaggiore. In essa saranno presenti : 5

6 1. le persone : i soci, l enologo e gli operai addetti alla produzione del vino, gli impiegati del settore amministrativo e vendite. 2. l organizzazione: ogni soggetto svolge precisi compiti e mansioni ed ha determinati poteri decisionali e responsabilità all interno dell azienda. 3. i beni: il capannone industriale, l impianto di trasformazione del vino, l impianto di imbottigliamento, le cisterne, i camion, l ufficio vendite, l ufficio amministrativo, l uva da trasformare, il mosto, le bottiglie di vino, i lieviti, i tappi, etc. 4. le operazioni: l acquisto dell uva dai fornitori, il pagamento dei fornitori, la lavorazione del vino, l imbottigliamento, la vendita ai clienti, la riscossione dai clienti, il trasporto, la contabilità aziendale. 5. il fine: la produzione di vino per soddisfare i gusti, le preferenze e le abitudini di acquisto dei clienti. Esercizio di comprensione 1. Individua e formalizza per iscritto gli elementi aziendali di un negozio di scarpe con vendita al dettaglio 2. Individua e formalizza per iscritto gli elementi aziendali di un bar ristorante. LA CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE Le aziende si possono classificare in base a diversi criteri: fine natura del soggetto giuridico forma giuridica settore di attività dimensioni luogo 6

7 LE AZIENDE SECONDO IL FINE Secondo il fine le aziende si distinguono in aziende di produzione e aziende di consumo. Le aziende di consumo o erogazione possono essere: aziende di consumo come le famiglie, i circoli ricreativi e sportivi, i club, piu' in generale sono aziende che hanno per scopo il soddisfacimento dei bisogni delle persone che ne fanno parte. aziende di erogazione come quelle di assistenza, beneficienza, ricerca, piu' in generale sono aziende che hanno per scopo il soddisfacimento dei bisogni di persone esterne senza scopo di lucro. (ONLUS, enti Non Profit). I destinatari non pagano i beni o le prestazioni ricevute. Le aziende di produzione sono quelle che, attraverso un processo di produzione di beni o di servizi da mettere a disposizione di terzi mediante lo scambio sul mercato, hanno come fine il conseguimento di un utile (profitto). Le aziende di produzione si chiamano anche Imprese Le aziende di produzione possono essere: aziende di produzione diretta, se attuano processi di trasformazione di materie prime ed altri fattori produttivi in prodotti finiti o servizi. Sono aziende di produzione diretta le imprese industriali, siderurgiche, alimentari, manifatturiere, le imprese che producono servizi ( trasporti, telefono, energia elettrica, etc.) aziende di produzione indiretta, se attuano una funzione di distribuzione e di trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio, senza far subire agli stessi modificazioni materiali (le imprese mercantili, che commerciano all ingrosso e al minuto, svolgono un attività di intermediazione negli scambi, le aziende bancarie, quelle di trasporto, etc.) DI CONSUNMO DI EROGAZIONE DI EROGAZIONE PURA AZIENDE DI PRODUZIONE PER IL MERCATO o IMPRESE 7

8 LE AZIENDE SECONDO LA NATURA DEL SOGGETTO GIURIDICO Secondo la natura del soggetto giuridico è necessario distinguere due tipi di aziende: Aziende private Aziende pubbliche Il soggetto giuridico e' la persona o il gruppo di persone ( proprietari ) a cui fanno capo diritti e obblighi derivanti dall attività compiuta in azienda e che apportano il capitale dell azienda. Le varie operazioni aziendali portano la stessa azienda a contatto con operatori esterni verso i quali sorgono diritti e obblighi: ad esempio l acquisto da terzi di materie necessarie all attività aziendale comporta il diritto di poterne disporre ma anche l obbligo di pagare il prezzo convenuto. Vi sono aziende in cui il soggetto giuridico è costituito da persone fisiche e altre il cui soggetto giuridico è costituito da persone giuridiche ( società di capitali: società per azioni o a responsabilità limitata). Le aziende private hanno come soggetto giuridico una persona fisica oppure una persona giuridica con fini privati ( sono tali alcune aziende di erogazione o consumo, associazioni sportive, ricreative, culturali, e molte aziende di produzione) Le aziende pubbliche hanno come soggetto giuridico un Ente pubblico, che persegue interessi di tutta la collettività (sono tali: lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni) Per esempio lo Stato controlla sia la gestione delle scuole che degli ospedali, ma queste aziende pubbliche non hanno scopo di lucro e non sono quindi societa' commerciali. LE AZIENDE SECONDO LA FORMA GIURIDICA Le aziende private si classificano in : individuali collettive Fanno parte delle aziende individuali quelle il cui soggetto giuridico è una persona fisica. In questo caso il proprietario dell azienda incentra su di sé i compiti di direttore, amministratore ed organizzatore; se invece l attività d impresa è esercitata da due o più persone che esercitino in comune un attività operativa, dietro l apporto di capitali, al fine di 8

9 dividere il rischio d impresa, abbiamo un impresa collettiva o società. Le aziende collettive, dette anche società hanno dunque come soggetto giuridico più persone fisiche o una persona giuridica Le aziende collettive possono essere Società di persone, nelle quali il soggetto giuridico è rappresentato dai singoli soci, titolari di diritti e obblighi derivanti dall attività aziendale. Tutti i soci rispondono per i debiti della società con il proprio patrimonio personale. Esempio: la Società in nome collettivo (S.n.c.) Nelle Società di capitali invece il soggetto giuridico è rappresentato dalla stessa società, che risulta titolare di diritti e obblighi. Per i debiti della società risponde solo la società con il proprio patrimonio. I soci rispondono, invece, solo della quota conferita. Appartengono alle società di capitali: le Società per azioni (S.p.A.), le Societa' in accomandita per azioni (S.a.p.a.) e le Società a responsabilità limitata (S.r.l.) SECONDO IL SETTORE DI ATTIVITA' I settori di attivita' sono: primario secondario terziario Il settore primario raggruppa l'insieme delle attivita' la cui finalita' consiste in uno sfruttamento delle risorse naturali: agricoltura, pesca, foreste. Il settore secondario raggruppa l'insieme delle attivita' che consistono in una trasformazione piu' o meno complessa dei prodotti materiali. Fanno parte del settore secondario le aziende artigiane e industriali. Il settore terziario raggruppa l'insieme delle attivita' che hanno per oggetto la fornitura di servizi immateriali. Il settore terziario comprende imprese commerciali e di servizi( attività commerciali, assicurative, bancarie, turistiche e alberghiere, pubblicitarie,ecc.). A volte si distingue un quarto settore relativo alla telecomunicazione e all'informatica. SECONDO LE DIMENSIONI Un azienda può essere più o meno grande. I criteri piu' utilizzati per determinare le dimensioni di un azienda sono: 9

10 volume d affari numero di dipendenti Il volume d affari e' il totale delle vendite di beni o servizi realizzato in un periodo annuale di normale attivita'. Si misura moltiplicando le quantita' dei beni o servizi venduti * il prezzo unitario Ma, quando si considera l impatto sociale della chiusura di una azienda, non interessa tanto il volume d'affari, quanto piuttosto il numero di dipendenti che si troveranno disoccupati. Per questo motivo, un altro criterio che consente di valutare le dimensioni consiste nel calcolare il numero di dipendenti. In base a questi due criteri si possono distinguere: Grandi imprese Medie imprese Piccole imprese Grandi imprese Le grandi imprese occupano piu' di 250 dipendenti Medie imprese. Le medie imprese occupano da 50 a 250 dipendenti. Il loro fatturato deve essere inferiore a 40 milioni di euro o il loro bilancio annuo inferiore a 27 milioni di euro. Piccole imprese. Le piccole imprese occupano da 10 a 49 dipendenti. Il loro fatturato annuo deve essere inferiore a 7 milioni di euro o il loro bilancio non superare i 5 milioni di euro. SECONDO IN LUOGO Secondo il luogo in cui svolgono l attività le aziende si dividono in: aziende divise aziende indivise. Sono indivise le aziende che svolgono la loro attività in un unica sede in cui sono ospitati i reparti di produzioni e gli uffici. Sono esempi di aziende indivise le aziende mercantili all ingrosso o al dettaglio, nelle quali nell unica sede hanno luogo sia gli uffici amministrativi e commerciali, sia i locali adibiti alla vendita che i magazzini di deposito della merce. Le aziende divise invece operano in più zone attraverso filiali o succursali decentrate sul territorio, in un certo senso autonome, ma facenti parte di un unico sistema aziendale. 10

11 Generalmente la forma divisa la troviamo in aziende di grosse dimensioni che esercitano una particolare attività. Ne sono esempi le aziende bancarie che hanno filiali sparse in tutto il territorio per favorire le operazioni di raccolta fondi o altre grosse aziende mercantili di grosse dimensioni che si espandono su nuovi mercati creando varie succursali e filiali decentrate rispetto alla sede principale. Esercizio di comprensione 1. Individua, apponendo una crocetta, la risposta esatta Settore primario Settore secondario Settore terziairo Quarto settore Produzione cucine Produzione grano Vendita al dettaglio di alimentari Allevamento di ovini albergo Produzione di scarpe dentista bar Consulenza informatica banche assicurazioni Agenzia di pubblicità Emittente televisiva idraulico pescatore Produttore di olio 11

12 2. riconoscere la tipologia di impresa in base ai seguenti dati: l impresa svolge l attività di costruzione di edifici, ha un volume di affari di euro e 25 dipendenti. La forma giuridica è quella di una società in cui tutti i soci hanno la responsabilità illimitata e solidale per i debiti sociali. L impresa svolge attività di coltivazione di grano, ha un volume di affari euro e 5 addetti. La forma giuridica e quella di un unico soggetto proprietario. L impresa svolge l attività alberghiera, ha un volume di affari di di euro e 60 addetti. Per i debiti della società risponde solo la società con il proprio patrimonio. L impresa è costituita da 5 alberghi localizzati nelle principali città italiane. 12

13 MODULO 2 LA GESTIONE AZIENDALE La gestione dell azienda è l insieme unitario di operazioni che l impresa compie per realizzare gli obiettivi ( ad esempio il profitto) perseguiti dal soggetto economico (imprenditore, soci o azionisti che hanno il governo dell impresa). La gestione aziendale sviluppa un continuo e sistematico susseguirsi di scambi con l ambiente-mercato (microambiente). I principali aspetti che riguardano la gestione dell impresa sono: I fatti esterni ed interni di gestione le diverse fasi dell attività gestionale gli aspetti economici, monetari e finanziari nella gestione dell impresa I FATTI INTERNI ED ESTERNI DI GESTIONE I fatti esterni di gestione sono quelli che mettono in contatto l impresa con soggetti economici esterni. Essi sono, ad esempio: l acquisto dei fattori produttivi dai fornitori, la vendita dei prodotti o dei servizi ai clienti. Questi scambi generano dei movimenti di denaro (incassi e pagamenti). I fatti interni di gestione sono legati alla trasformazione economico-tecnica all interno dell azienda e non portano a scambi con l esterno: la produzione del bene o del servizio. Le operazioni di gestione si possono dividere in 4 gruppi: Operazioni di finanziamento: tramite queste l impresa acquisisce i mezzi finanziari da immettere nell attività d azienda. Quando un finanziatore apporta in azienda denaro proprio diventa proprietario o socio e il suo denaro rappresenta il capitale proprio. Quando invece il finanziatore ( ad esempio le banche) concede un prestito all azienda diventa creditore e questo denaro rappresenta il capitale di debito. Le imprese per poter svolgere la loro attività devono necessariamente anticipare somme di denaro ( fabbisogno finanziario) per effettuare gli investimenti aziendali. 13

14 RACCOLTA DEI FINANZIAMENTI CAPITALE PROPRIO Apporti di denaro del proprietario/soci CAPITALE DI DEBITO prestiti concessi dai finanziatori all impresa (banche) Operazioni d investimento: l impresa acquisisce i fattori produttivi rappresentati da beni, lavoro e servizi. Essi sono ad esempio: l acquisto di merci, di materie di consumo, che vengono acquistate più volte in un anno per essere impiegati nel processo produttivo (attivo circolante). Procede anche all acquisto dei beni strumentali necessari alla produzione come ad esempio: fabbricati, macchinari, impianti, attrezzature. immobilizzazioni perché destinate a essere utilizzate per più anni nell azienda). Procede, inoltre al pagamento degli stipendi dei dipendenti, delle spese di energia elettrica, gas, telefono e all acquisto di servizi forniti da altre imprese ( fattori produttivi immateriali che non sono immagazzinabili). Il patrimonio aziendale: è l insieme di beni monetari e non a disposizione del soggetto aziendale in un certo momento. La situazione patrimoniale è un prospetto suddiviso in due sezioni, quella a sinistra chiamata Attivo con gli impieghi e quella a destra chiamata Passivo con le fonti di finanziamento. ACQUISTO DEI FATTORI PRODUTTIVI FATTORI PRODUTTIVI DI BREVE DURATA Merci, materie di consumo ATTIVO CIRCOLANTE FATTORI PRODUTTIVI DI MEDIA/LUNGA DURATA fabbricati, macchinari, impianti, attrezzature IMMOBILIZZAZIONI FATTORI PRODUTTIVI IMMATERIALI stipendi dei dipendenti, spese di energia elettrica, gas, telefono, acquisto di servizi forniti da altre imprese 14

15 Operazioni di trasformazione economico tecnica: consistono nella realizzazione dei processi di produzione diretta, distribuzione e conservazione. Sono fatti interni di gestione e non danno luogo a flussi monetari o reali. Le aziende industriali effettuano una produzione diretta, ossia trasformano le materie prime in prodotti finiti. Le imprese mercantili all ingrosso e al dettaglio effettuano una produzione indiretta, ossia non trasformano in senso fisico e tecnico dei beni in altri beni o servizi, ma si occupano del trasferimento dei beni nello spazio ( ossia dal luogo di produzione al luogo di consumo), del trasferimento nel tempo ( ossia conservano i beni in magazzino e li rendono disponibili al momento del consumo), dell adattamento quantitativo ( frazionando grossi quantitativi di merci in piccoli quantitativi richiesti quotidianamente dai consumatori finali). Le aziende di servizi effettuano, invece, una trasformazione immateriale : Un servizio è un attività venduta che produce benefici e soddisfazione senza condurre a un cambiamento fisico sotto forma di un bene (Blois, 1974). Esempio di imprese di servizi sono le imprese alberghiere e pubblicitarie. Operazioni di disinvestimento: l impresa vende i beni e i servizi prodotti recuperando i mezzi finanziari investiti e che verranno riutilizzati per l acquisto di altri fattori produttivi. Le operazioni di disinvestimento determinano un uscita di beni e servizi ed un entrata di denaro. Esercizi di comprensione 3. Individua, apponendo una crocetta, la risposta esatta Fatti interni di gestione Fatti esterni di gestione Acquisto di merci Passaggio alla lavorazione Carico di magazzino Vendita merci Pagamento stipendi 15

16 4. Individua, apponendo una crocetta, la risposta esatta Attivo circolante immobilizzazioni merci attrezzature prodotti fabbricati automezzi 5. Individua, apponendo una crocetta, la risposta esatta Operazione di investimento Operazione di disinvestimento Operazione di finanziamento Operazione di trasformazione economico tecnica Acquisto fabbricati di Ottenimento prestito bancario Acquisto merci Apporto di denaro da parte dell imprenditore Vendita di beni strumentali Gestione magazzino del Acquisto di servizi Produzione beni dei Vendita di prodotti 16

17 Operazione di investimento Operazione di disinvestimento Operazione di finanziamento Operazione di trasformazione economico tecnica Pagamento fornitori dei Stipulato contratto di mutuo Vendita attrezzature Ciclo lavorazione di di Vendita di servizi LE DIVERSE FASI DELLA GESTIONE AZIENDALE La Fase di Costituzione: Quando un azienda nasce (start up) le operazioni di costituzione riguardano l acquisizione delle risorse finanziarie utili per iniziare l attività aziendale, l acquisto dei beni strumentali necessari ad avviare la produzione ( fabbricati, impianti, macchinari, automezzi, attrezzature) la scelta della forma giuridica ( impresa individuale o società), la localizzazione dell attività ( il luogo dove sorgerà l impresa). La Fase di Funzionamento: si sviluppa ogni anno (esercizio) con le operazioni di gestione esterna e interna di acquisizione dei fattori produttivi (costi), vendita di prodotti e servizi (ricavi), incasso di crediti, pagamento di debiti, accensione di finanziamenti e rimborso di finanziamenti. La Fase di Cessazione: si verifica quando l azienda cessa di esistere e si scioglie il sistema aziendale per volontà del soggetto economico o per sopravvenute difficoltà di funzionamento dell azienda (crisi aziendale o default). In questa fase le attività riguarderanno il pagamento di tutti i debiti, la vendita dei beni aziendali, l incasso dei crediti residui. 17

18 Esercizi di comprensione Formalizza per iscritto quali operazioni di gestione vengono compiute da un impresa di nuova costituzione che svolge attività alberghiera. Formalizza per iscritto quali operazioni di gestione vengono compiute da un impresa che svolge attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari costituita già da tre anni. Formalizza per iscritto quali operazioni di gestione vengono compiute da un impresa che svolge attività di comunicazione pubblicitaria in fase di crisi aziendale. GLI ASPETTI ECONOMICI, MONETARI E FINANZIARI NELLA GESTIONE DELL IMPRESA L aspetto economico riguarda il sostenimento dei costi per l acquisto dei fattori produttivi ( acquisto di merci ad esempio) e il conseguimento dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti e servizi( la vendita di merci ad esempio). L azienda per entrare in possesso dei fattori produttivi sostiene un sacrificio denominato costo. Quando vende i beni prodotti perde il possesso degli stessi per conseguire un vantaggio economico definito ricavo. Il ciclo economico è l intervallo di tempo che si ha da quando si sostengono i costi d acquisto a quando si ottengono i ricavi di vendita. La durata del ciclo economico dipende dal ciclo tecnico e dalla domanda di mercato. Il ciclo tecnico è la durata del processo produttivo, inizia con la combinazione dei fattori produttivi e finisce con i prodotti finiti o con i servizi. La domanda di mercato consiste nella richiesta di quello specifico prodotto o servizio da parte degli acquirenti ( altre imprese o consumatori finali). COSTI Acquisto fattori produttivi RICAVI Vendita beni e servizi 18

19 L azienda è in equilibrio economico quando può ottenere ricavi che permettono di coprire i costi di gestione. Il reddito d esercizio è il risultato economico della gestione che si determina come differenza tra ricavi e costi. REDDITO DI ESERCIZIO = RICAVI COSTI La determinazione del reddito d esercizio: il risultato economico della gestione può essere positivo se i ricavi sono maggiori dei costi e negativo se i costi sono maggiori dei ricavi. L aspetto finanziario riguarda l insorgere di debiti e crediti di regolamento. I debiti di regolamento sorgono nei confronti dei fornitori e misurano il costo del bene o servizio acquistato. I crediti di regolamento sorgono nei confronti dei clienti e misurano il ricavo del bene o prodotto venduto. Il ciclo finanziario inizia con il sorgere dei debiti di regolamento e termina con il sorgere dei crediti di regolamento. L aspetto finanziario riguarda anche l insorgere di debiti di finanziamento per i capitali di terzi presi a prestito ed eventualmente di crediti di finanziamento per i capitali propri prestati a terzi. debiti di regolamento FORNITORI crediti di regolamento CLIENTI L aspetto monetario riguarda le uscite e le entrate di denaro derivanti dal pagamento dei fornitori e l incasso dai clienti, generati dalle operazioni di acquisto e vendita. Il ciclo monetario è l intervallo di tempo intercorrente tra l uscita monetaria e l entrata monetaria. abbreviando il ciclo monetario le imprese tornano rapidamente in possesso dei mezzi monetari per effettuare nuovi investimenti e riducono il loro fabbisogno finanziario. pagamento fornitori incasso clienti USCITA MONETARIA CASSA ENTRATA MONETARIA 19

20 L aspetto monetario può non coincidere con l aspetto economico e quello finanziario. Ad esempio se si acquistano merci con pagamento dilazionato l uscita monetaria sarà differita di 30 o 60 giorni rispetto al sostenimento del costo e l insorgere del debito verso il fornitore. Lo stesso succede quando si vendono merci con incasso dilazionato. Il ciclo operativo aziendale può in sintesi essere così rappresentato: acquisto fattori produttivi trasformazione fisico-economica vendita beni e servizi stoccaggio, distribuzione costo di acquisto ricavo di vendita debito di regolamento credito di regolamento uscita monetaria (pagamento fornitore) entrata monetaria (incasso cliente) Esercizi di comprensione 1.Individua, apponendo una crocetta, la risposta esatta Aspetto monetario Aspetto finanziario Aspetto economico Costo di acquisto Pagamento fornitore Debito fornitore verso Aspetto monetario Aspetto finanziario Aspetto economico 20

21 Uscita di denaro Incasso da cliente Credito verso cliente Entrata denaro Ricavo di vendita 2. Individua inizio e fine del ciclo economico, del ciclo finanziario e del ciclo monetario in base ai seguenti dati e indica quale ciclo ha una durata superiore e rappresentali graficamente sulle seguenti linea del tempo: in data 16/01 si acquistano materi prime per euro 1.000; in data 20/05 si vendono i prodotti ottenuti dalle materie prime trasformate per euro 2.000; in data 15/03 si paga in contanti il fornitore delle materie prime per euro 1.000; in data 02/09 si incassa in contanti il credito verso il cliente per la vendita dei prodotti per euro Data inizio Ciclo economico data fine Data inizio Ciclo finanziario data fine Data inizio Ciclo monetario data fine IL PATRIMONIO AZIENDALE Il patrimonio è l insieme coordinato dei beni e dei finanziamenti a disposizione dell azienda in un determinato momento. Esso è rappresentato in un prospetto, detto Situazione patrimoniale, diviso in due sezioni: a sinistra si indicano gli impieghi, rappresentati dagli investimenti a lungo ciclo di utilizzo, dai crediti verso terzi e dalle disponibilità liquide; 21

22 a destra si indicano le fonti di finanziamento, costituite dal capitale proprio e dal capitale di debito. L ASPETTO QUALITATIVO DEL PATRIMONIO Sotto il profilo qualitativo, il patrimonio è un insieme eterogeneo di beni a disposizione dell azienda in un determinato momento, acquisiti con finanziamenti di diversa origine. In base alla destinazione nel processo produttivo, gli impieghi si classificano in: attivo immobilizzato; attivo circolante. L attivo immobilizzato è formato dalle attività di media o lunga durata, suddivise in: immobilizzazioni immateriali, elementi del patrimonio privi di consistenza fisica, che l azienda utilizza per più anni; ne sono un esempio l avviamento e i beni immateriali, quali i brevetti, le licenze, i marchi, le concessioni, i diritti di utilizzo delle opere dell ingegno; le immobilizzazioni materiali, beni dotati della caratteristica della materialità, che vengono utilizzati per più processi produttivi, quali i fabbricati, gli impianti, i macchinari, le attrezzature; le immobilizzazioni finanziarie, rappresentate da investimenti duraturi nel capitale di altre imprese, quali le partecipazioni, o di prestiti a medio - lungo termine concessi a terzi. L attivo circolante è costituito dagli impieghi di breve durata e dalle disponibilità liquide e comprende: le rimanenze di magazzino, cioè le scorte di materie prime, semilavorati, merci, prodotti finiti, imballaggi ecc.; i crediti a breve termine con scadenza non superiore all anno, quali i crediti verso clienti e le cambiali attive; le disponibilità liquide, quali il denaro esistente in cassa e depositato sui conti correnti bancari e postali. Esercizi di comprensione 22

23 1. apporre una crocetta nel riquadro corrispondente alla risposta esatta: immobilizzazioni Immateriali Materiali finanziarie impianti brevetti attrezzature marchi macchinari partecipazioni automezzi terreni fabbricati 2. apporre una crocetta nel riquadro corrispondente alla risposta esatta: ATTIVO CIRCOLANTE RIMANENZE CREDITI A BREVE TERMINE DISPONIBILITA LIQUIDE Crediti verso clienti Denaro in cassa Cambiali attive Scorte di merci ATTIVO CIRCOLANTE RIMANENZE CREDITI A BREVE TERMINE DISPONIBILITA LIQUIDE Conto corrente postale imballaggi 23

24 Conto corrente bancario Scorte di prodotti finiti 3. apporre una crocetta nel riquadro corrispondente alla risposta esatta: FINANZIAMENTI CAPITALE PROPRIO CAPITALE DI DEBITO Conferimenti in denaro dei soci Mutui passivi Debiti verso banche Debiti verso fornitori autofinanziamento Apporti dell imprenditore Utile di esercizio Le fonti di finanziamento si suddividono innanzitutto tra fonti interne e fonti esterne. I finanziamenti di origine interna prendono anche il nome di autofinanziamento e consistono in utili conseguiti e non prelevati dal proprietario o distribuiti ai soci. I finanziamenti esterni possono essere contratti a titolo di capitale proprio o di capitale di debito. I finanziamenti di capitale proprio corrispondono ai conferimenti in denaro o in natura effettuati dall imprenditore o dai soci al momento della costituzione dell azienda o in momenti successivi. Quelli a titolo di capitale di debito possono avere differente natura e/o durata. A seconda della natura si classificano in : debiti di regolamento, contratti con in fornitori in seguito ad acquisti con pagamento dilazionato; 24

25 debiti di finanziamento, ottenuti da banche e altri enti finanziatori. Esercizio di comprensione apporre una crocetta nel riquadro corrispondente alla risposta esatta: FINANZIAMENTI CAPITALE PROPRIO CAPITALE DI DEBITO Conferimenti in denaro dei soci Mutui passivi Debiti verso banche Debiti verso fornitori FINANZIAMENTI CAPITALE PROPRIO CAPITALE DI DEBITO autofinanziamento Apporti dell imprenditore Utile di esercizio A seconda della durata, si distinguono: i debiti a breve termine, con scadenza non superiore all anno, contratti per finanziare gli impieghi dell attivo circolante; i debiti a medio termine, con scadenza compresa tra uno e cinque anni, utilizzati per finanziare gli investimenti in immobilizzazioni di media durata; i debiti a lungo termine con scadenza superiore ai cinque anni, accesi per coprire gli investimenti di lunga durata. Il totale degli impieghi è sempre uguale al totale delle fonti di finanziamento. 25

26 Prospetto del patrimonio al 31/12/2010 IMPIEGHI FINANZIAMENTI IMMOBILIZZAZIONI: CAPITALE PROPRIO Attrezzature fabbricati CAPITALE DI PRESTITO automezzi Debiti di regolamento macchinari Debiti di finanziamento a breve termine ATTIVO CIRCOLANTE: rimanenze crediti Disponibilità liquide Debiti di finanziamento a m/lungo termine TOTALE IMPIEGHI TOTALE FINANZIAMENTI Prospetto del patrimonio di costituzione dell azienda IMPIEGHI FINANZIAMENTI IMMOBILIZZAZIONI: CAPITALE PROPRIO Attrezzature ATTIVO CIRCOLANTE: Disponibilità liquide TOTALE IMPIEGHI TOTALE FINANZIAMENTI

27 Esercizio di comprensione: 1. redigere il prospetto del patrimonio aziendale al 31/12/2010 in base ai seguenti dati e inseguire i dati mancanti: attrezzature , fabbricati, , automezzi , macchinari , debiti di regolamento , debiti di finanziamento , capitale proprio, rimanenze , crediti , disponibilità liquide redigete il prospetto del patrimonio aziendale di costituzione di un impresa dove l imprenditore apporta euro in contanti. 3. redigete il prospetto del patrimonio aziendale al 31/12/2010 in base ai seguenti dati: fabbricati , attrezzature , automezzi , brevetti , partecipazioni , marchi e licenze , crediti verso clienti , cambiali attive , rimanenze di prodotti finiti , scorte di merci , conto corrente bancario attivo , denaro in cassa euro , Conferimenti in denaro dei soci , utile di esercizio , debiti verso banche , debiti verso fornitori , autofinanziamento , mutui passivi L ASPETTO QUANTITATIVO DEL PATRIMONIO Sotto il profilo quantitativo, il patrimonio è formato dal valore monetario dei beni e dei finanziamenti a disposizione dell azienda in un determinato momento. Alcuni elementi del patrimonio, come il denaro, i crediti e i debiti, sono già espressi in moneta; altri, quali le immobilizzazioni materiali e immateriali o le merci, non sono di per se espressi in moneta e quindi devono essere valutati. I valori che formano il patrimonio si classificano in: attività, che sono valori di segno positivo, attribuiti agli impieghi nell attivo immobilizzato e nell attivo circolante; la somma delle attività è anche definita patrimonio lordo; passività, che sono valori di segno negativo attribuiti ai finanziamenti di capitale di debito. 27

28 RELAZIONI TRA ATTIVITA, PASSIVITA E PATRIMONIO NETTO Indicando con A le attività, con P le passività e con N il patrimonio netto, valgono le seguenti relazioni: A = N le attività sono uguali al patrimonio netto; A > P le attività sono maggiori delle passività; A = P le attività sono uguali alle passività; P > A le passività sono maggiori delle attività. Nel caso in cui valga la relazione A = N l azienda non ha debiti e finanzia tutte le attività solo con il capitale proprio. E una situazione ideale piuttosto rara a verificarsi nella realtà. Quando A > P l azienda ha contratto dei debiti e quindi gli impieghi sono finanziati sia con capitale proprio sia con capitale di debito. Se A = P si verifica una situazione negativa per la quale il capitale proprio è stato azzerato dalle perdite e tutte le attività sono coperte con finanziamenti di terzi. Infine se P > A l azienda è priva di capitale proprio e inoltre i debiti superano le attività, per cui l azienda si trova in una situazione di deficit patrimoniale. LE PARTI IDEALI DEL PATRIMONIO NETTO In un azienda individuale, se nel corso dell anno il proprietario non ha effettuato nuovi versamenti, nè prelevamenti, il patrimonio netto finale si ottiene dalla somma algebrica tra il patrimonio netto iniziale e il risultato economico dell esercizio, che in caso positivo è un utile, mentre in caso negativo è una perdita. Se sono stati effettuati nuovi conferimenti, questi andranno a incrementare il valore del patrimonio netto, mentre gli eventuali prelevamenti lo diminuiranno. Le voci indicate, che contribuiscono ad aumentare o diminuire il valore del patrimonio, prendono il nome di parti ideali del patrimonio netto. Nelle aziende collettive (società), le parti ideali del patrimonio netto sono: il capitale sociale, corrispondente al valore nominale delle quote o delle azioni sottoscritte dai soci; le riserve, rappresentate da utili conseguiti e non distribuiti ai soci; gli utili da destinare ai soci; 28

29 le perdite in sospeso da coprire secondo le modalità stabilite dai soci. L EQUILIBRIO PATRIMONIALE La durata degli impieghi deve essere correlata alla scadenza delle fonti di finanziamento. Ciò significa che gli impieghi in immobilizzazioni devono essere coperti da finanziamenti di capitale proprio o con debiti a medio lungo termine, mentre gli impieghi dell attivo circolante devono essere finanziati con il capitale proprio o con debiti a breve termine. I debiti a medio e lungo termine sono anche detti passività consolidate, quelli a breve termine passività correnti; la somma del capitale proprio e dei debiti di media o lunga durata prende il nome di capitale permanente (finanziamenti permanenti) perché destinati a rimanere investiti nell azienda per lungo tempo. Affinché un impresa possa essere definita capitalizzata, il capitale proprio deve essere maggiore o uguale al capitale di debito; se invece i finanziamenti di terzi prevalgono sul capitale proprio, l impresa è sottocapitalizzata. Si può dire che un azienda opera in situazione di equilibrio patrimoniale quando sono soddisfatte le seguenti relazioni: attivo immobilizzato < = finanziamenti permanenti EQUILIBRIO PATRIMONALE attivo circolante > = passività correnti capitale proprio > = capitale di debito STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2010 ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni immateriali PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto al 1/1/2010 PASSIVO brevetti Utile di esercizio

30 software Totale patrimonio netto Immobilizzazioni materiali DEBITI fabbricati Debiti a m/l. termine attrezzature Mutui passivi Impianti e macchinari Altri debiti a m/l. termine automezzi Debiti a breve termine Mobili e macchine di ufficio Immobilizzazioni finanziarie Debiti verso fornitori c/c bancari PASSIVI partecipazioni Altri debiti a breve termine Totale immobilizzazioni Totale debiti ATTIVO CIRCOLANTE rimanenze Merci in magazzino imballaggi crediti Crediti verso clienti Cambiali attive Altri crediti a breve Disponibilità liquide 30

31 C/ bancari attivi cassa Totale attivo circolante Totale attivo Totale passivo Esercizi di comprensione 1. Nello stato patrimoniale suindicato verificate se l azienda si trova in equilibrio patrimoniale seguendo il seguente schema: attivo immobilizzato < = finanziamenti permanenti EQUILIBRIO PATRIMONALE attivo circolante capitale proprio > = passività correnti > = capitale di debito 2. completate lo stato patrimoniale con i dati mancanti evidenziando un disequilibrio patrimoniale Immobilizzazioni immateriali ATTIVO Patrimonio netto al 1/1/2010 PASSIVO brevetti Utile di esercizio software Totale patrimonio netto Immobilizzazioni materiali DEBITI fabbricati.. Debiti a m/l. termine attrezzature Mutui passivi Impianti e macchinari Altri debiti a m/l

32 termine automezzi Debiti a breve termine Mobili e macchine di ufficio.. Debiti verso fornitori Immobilizzazioni finanziarie c/c bancari PASSIVI partecipazioni Altri debiti a breve termine. Totale immobilizzazioni.. Totale debiti. ATTIVO CIRCOLANTE rimanenze Merci in magazzino imballaggi crediti Crediti verso clienti Cambiali attive.. Altri crediti a breve Disponibilità liquide C/ bancari attivi cassa Totale attivo circolante.. Totale attivo.. Totale passivo 32

33 3. L azienda XXXX a fine anno comprendeva i seguenti elementi; presentate lo stato patrimoniale Attrezzature commerciali Debiti v/fornitori Crediti v/clienti Fabbricati Brevetti Partecipazioni Cambiali attive c/ bancari passivi c/c bancari attivi patrimonio netto al 1 gennaio mutui passivi altri debiti a breve termine perdita di esercizio scorte di merci automezzi software altri crediti a breve termine mobili e macchine di ufficio debiti verso l erario

34 Reddito d esercizio e patrimonio di funzionamento IL REDDITO GLOBALE E detto reddito globale il risultato economico conseguito dall azienda durante tutta la sua esistenza, da quando viene costituita a quando cessa la sua attività. Se il totale dei ricavi supera il totale dei costi, il reddito globale è positivo (utile); se invece il totale dei ricavi è minore rispetto al totale dei costi, il reddito globale è negativo (perdita). RICAVI > COSTI >UTILE RICAVI < COSTI >PERDITA IL REDDITO D ESERCIZIO Per ragioni di carattere pratico, giuridico e fiscale la gestione è divisa in intervalli di tempo, ciascuno dei quali è detto periodo amministrativo. Prende il nome di esercizio l insieme delle operazioni di gestione svolte in un determinato periodo amministrativo. La suddivisione della vita dell azienda in intervalli di tempo è effettuata allo scopo di determinare il reddito d esercizio. Il reddito d esercizio è il risultato economico conseguito con la gestione svolta in un periodo amministrativo. Esso può essere determinato con il metodo sintetico o con il metodo analitico. Con il metodo sintetico, il reddito d esercizio si calcola come incremento o decremento subito dal patrimonio netto in un periodo amministrativo per effetto della gestione. Reddito d esercizio = Patrimonio netto finale - Patrimonio netto iniziale Tale differenza può essere: positiva e in tal caso il patrimonio netto finale è maggiore rispetto al patrimonio netto iniziale; ciò significa che la gestione ha originato un utile (risultato positivo); 34

35 negativa se il patrimonio netto finale è inferiore a quello iniziale e la gestione ha originato una perdita (risultato negativo). Se nel periodo considerato sono stati effettuati nuovi apporti o prelevamenti da parte dell imprenditore o dei soci, l incremento o il decremento del patrimonio è influenzato anche da tali variazioni estranee alla gestione. In tal caso vale la seguente formula: Reddito d esercizio = Patr. netto finale Patri. netto iniziale + nuovi apporti prel. extragestione Con il metodo analitico, il reddito d esercizio si determina come differenza tra il totale dei ricavi e il totale dei costi derivanti dalle operazioni di gestione riferibili a u determinato periodo amministrativo. Reddito d esercizio = Tot. ricavi del periodo amministrativo Tot. costi del periodo amministrativo Quando si calcola il reddito d esercizio con il metodo analitico, si compila un prospetto a due sezione, detto Situazione economica, nel quale si indicano: i costi a sinistra; i ricavi a destra; il reddito d esercizio, a pareggio, nella sezione in cui il risultato è minore. In caso di utile, l importo si scrive a sinistra, in caso di perdita a destra. IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA Per determinare il redito d esercizio è necessario individuare e separare i ricavi e i costi riferibili al periodo amministrativo da quelli riferibili ad altri periodi, ad esempio quello successivo, ed effettuare la differenza tra i soli ricavi e i soli costi del periodo amministrativo oggetto d esame. Un ricavo si considera di competenza dell esercizio se è stato sostenuto nel corrispondente periodo amministrativo e se è correlato ai costi sostenuti nello stesso periodo. Un costo si considera di competenza dell esercizio se è stato sostenuto nel corrispondente periodo amministrativo e se, nello stesso periodo, ha trovato copertura nel correlativo ricavo o ha dato la sua utilità. Secondo il principio della competenza economica, le operazioni d esercizio originano costi e ricavi che partecipano alla formazione del reddito al quale si riferiscono economicamente, 35

36 indipendentemente dall esercizio in cui si verificano le manifestazioni finanziarie che li misurano. LEGAMI TRA REDDITO E PATRIMONIO Il patrimonio di funzionamento è un fondo di valori determinato alla fine di ogni periodo amministrativo per poter calcolare il reddito d esercizio. Al termine di ciascun periodo amministrativo, i valori determinati dalle operazioni aziendali sono divisi in due gruppi: valori che partecipano alla formazione del reddito d esercizio, come i costi e i ricavi di competenza che affluiscono nella Situazione economica; valori che partecipano alla determinazione del patrimonio di funzionamento, costituiti dai costi e dai ricavi che non hanno concorso alla formazione del reddito d esercizio, in quanto non di competenza, dai crediti, dai debiti e dalle disponibilità liquide. Questi valori sono rappresentati nella Situazione patrimoniale. Reddito d esercizio e patrimonio di funzionamento sono concetti diversi, ma strettamente legati tra loro. Il reddito è un concetto dinamico e corrisponde a un flusso di valori riferito a un determinato periodo di tempo; il patrimonio è un concetto statico e rappresenta un fondo di valori riferito a un momento preciso della vita dell azienda. Esercizi di comprensione 1. Apporre una crocetta nel riquadro corrispondente alla risposta esatta: COSTI RICAVI Acquisto di merci Vendita di merci Salari e stipendi Consumi energia elettrica Acquisto di immobilizzazioni Affitti attivi Vendite di beni strumentali 36

37 2. Determinare il risultato economico globale in base ai seguenti dati. Capitale iniziale proprio Versamenti dell imprenditore Prelevamenti dell imprenditore Capitale finale proprio Determinare il risultato economico con il metodo analitico: COSTI di competenza RICAVI di competenza Acquisto di merci vendita di merci Costi per i servizi Affitti attivi Salari e stipendi imposte Totale costi.. Totale ricavi.. Utile di esercizio. 4. Redigete il prospetto del conto economico e determinate il risultato di esercizio con il metodo analitico in base ai seguenti dati: Acquisto di merci Costi per i servizi Salari e stipendi imposte vendita di merci Affitti attivi

38 5. Determinate il reddito di esercizio in base al seguente prospetto: COSTI Acquisto di merci Premi di assicurazione Salari e stipendi Spese di trasporto RICAVI Vendita di merci Ricavi vari Affitti attivi Interessi attivi Spese varie di gestione Interessi passivi 6. Inserite i dati mancanti calcolando prima il reddito di esercizio e collegando lo stato patrimoniale e il conto economico dei seguenti schemi di bilancio: STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2010 ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni immateriali PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto al 1/1/2010 PASSIVO brevetti Utile di esercizio software Totale patrimonio netto ATTIVO PASSIVO Immobilizzazioni materiali DEBITI fabbricati Debiti a m/l. termine attrezzature Mutui passivi

39 Impianti e macchinari Altri debiti a m/l. termine automezzi Debiti a breve termine Mobili e macchine di ufficio Immobilizzazioni finanziarie Debiti verso fornitori c/c bancari PASSIVI partecipazioni Altri debiti a breve termine Totale immobilizzazioni Totale debiti ATTIVO CIRCOLANTE rimanenze Merci in magazzino imballaggi crediti Crediti verso clienti Cambiali attive Altri crediti a breve Disponibilità liquide C/ bancari attivi cassa Totale attivo circolante Totale attivo Totale passivo.. 39

40 CONTO ECONOMICO AL 31/12/2010 COSTI di competenza RICAVI di competenza Acquisto di merci vendita di merci Costi per i servizi Affitti attivi Salari e stipendi imposte Totale costi.. Totale ricavi.. Utile di esercizio. 40

41 MODULO 3 Il termine organizzazione ha tre significati: L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE il processo attraverso il quale l'insieme di persone che, con il loro lavoro partecipano direttamente allo svolgimento dell'attività dell'azienda, viene strutturato secondo i principi di divisione del lavoro e coordinamento, sicché tale insieme acquisisce una struttura e diventa un sistema; la funzione aziendale che svolge detto processo; il risultato di detto processo. In questo senso il termine organizzazione può essere considerato sinonimo di azienda (il termine "organizzazione" è particolarmente usato nella letteratura aziendalistica di area anglosassone, laddove nella tradizione italiana si preferisce "azienda"). l'azienda può essere considerata un sistema socio-tecnico, ossia costituito da persone (le risorse umane che costituiscono l organismo personale dell'azienda); tecnologie (mezzi strumentali e know how ). (fonte Wilkipedia) LE FUNZIONI AZIENDALI Nelle aziende possiamo trovare più reparti organizzativi, ognuno con una funzione essenziale per il raggiungimento del fine aziendale. Tra queste funzioni fondamentali troviamo: - Direzione generale: si occupa della previsione, della pianificazione, l'organizzazione e il comando dell'azienda. I dirigenti aziendali programmano la gestione aziendale prevedendo per gli anni successivi quali saranno le vendite, gli acquisti di fattori produttivi e i profitti attesi, ecc. Controllano quello che è stato programmato con i risultati effettivamente ottenuti dalla gestione aziendale, analizzando le differenze tra dati previsti e dati effettivi, risalendo alle cause che le hanno generate e ponendo in essere azioni correttive per rimuovere le cause stesse. I dirigenti sono detti anche manager e possiedono una ottima cultura di impresa. 41

42 - Reparto acquisti e logistica : acquista i materiali dai fornitori che propongono i migliori rapporti qualità/prezzo, gestisce il magazzino, programma la produzione e il trasporto dei prodotti ai clienti( (distribuzione). La figura principale è il buyer che acquista i materiali selezionando i fornitori più affidabili. A causa degli elevati costi di gestione del magazzino e dei costi di trasporto dei beni acquistati e venduti questa funzione tende ad allineare gli acquisti in base alle richieste dei clienti, effettuando gli acquisti solo quando sono necessari ( just in time ). Per aumentare l affidabilità delle consegne e per dare all impresa una immagine di serietà con i propri clienti è necessario coordinare, con l ausilio di tecnologie informatiche, le operazioni di acquisto di materiali, produzione e consegna dei prodotti ai clienti. - Produzione: è il cuore dell'organizzazione atta a produrre i prodotti finali cercando di sfruttare le risorse. Nella produzione, è fondamentale il ruolo del caporeparto, o responsabile di linea di produzione. Importanti sono anche i servizi tecnici, o engineering, che assicurano l efficienza degli impianti e la manutenzione necessari nello stabilimento. Oggi la produzione vive una fase particolarmente critica a causa delle delocalizzazioni degli impianti produttivi ( la produzione si trasferisce all estero nei paesi in via di sviluppo, dove la manodopera costa molto meno) e dell l automazione ( utilizzo dei macchinari al posto degli operai) che hanno rivoluzionato il modo di produrre, riducendo organici e tempi di lavorazione e migliorando la qualità dei prodotti. Dall interno della produzione è nata, infatti, un altra funzione : la qualità del prodotto e del processo produttivo. In questa funzione è fondamentale il ruolo dell analista di laboratorio, che effettua studi e verifiche chimiche e fisiche sui prodotti o le materie prime, e dell ispettore qualità, che esegue controlli sui prodotti. - Reparto vendite: vende i prodotti sul mercato grazie a mirate campagne di marketing per soddisfare la domanda. Oggi la funzione Vendite è forse la più importante per la maggioranza delle aziende a causa della concorrenza spietata e dei mercati freddi ( riduzione dei consumi da parte dei consumatori). E proprio la bravura della forza vendita che può assicurare il successo del prodotto a scapito di quelli della concorrenza. Appartengono al settore vendite: i venditori, i commessi, i rappresentanti, ecc. Affiancata alla funzione vendite troviamo il Marketing. È la funzione incaricata di trovare il modo di soddisfare i bisogni, i gusti e le esigenze dei consumatori, dando profitto all azienda. Deve curare lo studio ed il lancio di nuovi prodotti, la comunicazione pubblicitaria, la definizione dei prezzi di vendita, le iniziative promozionali, formati e confezioni. - Risorse umane: si occupa della gestione del personale: delle nuove assunzioni, della formazione del personale, della determinazione del costo del lavoro ( redazione buste paga), 42

43 dei rapporti con gli enti previdenziali e assicurativi e fiscali ( INPS, INAIL, Agenzia entrate), della valutazione del personale e del sistema di motivazione (avanzamento di carriera, gratificazioni e premi, compensi in natura) delle relazioni sindacali, della cessazione del rapporto di lavoro e della contabilità del lavoro ( registri paghe e matricola). - Amministrazione e finanza: si occupa della contabilità generale, della redazione dei bilanci, del sistema informativo aziendale e di altre attività contabili ( budget e controllo di gestione), del reperimento di nuove risorse finanziarie ( di fonti di finanziamento necessarie alla realizzazione delle operazioni di investimento) -Ricerca e sviluppo: si occupa dell innovazione del prodotto e della ricerca scientifica per utilizzo di nuovi materiali e nuove tecnologie per creare nuovi prodotti che soddisfino sempre di più le esigenze dei consumatori o nuovi processi produttivi che riducano i costi e miglorino la qualità del prodotto. Sono passati i tempi del ricercatore/scienziato/inventore che, chiuso nel suo laboratorio, effettuava rivoluzionarie scoperte. Oggi il ricercatore è costantemente affiancato da un lato dall uomo di marketing, che suggerisce e verifica le attese del mercato rispetto alle nuove scoperte o agli sviluppi dei prodotti esistenti, e dall altro dall uomo di produzione che controlla costi, fattibilità, concretezza delle sue analisi, che devono essere trasformabili in modo efficace in un prodotto vendibile Le funzioni così come qui suddivise si riferiscono ad un azienda industriale strutturata secondo criteri classici. Nel settore dei servizi, che producono beni immateriali, nomi e definizioni di ruoli e funzioni non corrispondono a questo modello. Nelle imprese ricettive ( alberghi ad esempio) avremo la distinzione nel settore camere e nel settore ristorazione, dal front office al back office ; distingueremo figure tipiche come : capo ricevimento, governante, chef, maitre, camerieri, ecc. In particolari tipologie di società di servizi es. ricerche di mercato, agenzie di pubblicità si identificheranno solo poche funzioni iperspecializzate. LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE I dipendenti per l azienda rappresentano una risorsa strategica, capace di vincere la concorrenza sui mercati globalizzati, dove la domanda è in continua evoluzione. I dipendenti riescono a creare in azienda prodotti innovativi, capaci di rispondere sempre meglio alle esigenze dei consumatori ( vantaggio competitivo del fattore lavoro). 43

44 Nelle imprese di servizi ad alta intensità di lavoro ( labour intensive), come le imprese turistiche e quelle nel settore della pubblicità, i dipendenti diventano l interfaccia tra i clienti e l impresa; soddisfacendo le esigenze dei clienti curano gli interessi dell impresa. Le prime teorie organizzative del lavoro, nate con le rivoluzioni industriali, consideravano il lavoro come un fattore produttivo assimilabile ai beni e ai macchinari. Basti ricordare la catena di montaggio di Taylor e il Fordismo. Il lavoro era organizzato per ottenere il numero maggiore di prodotti tutti uguali e con un basso costo della manodopera. L organizzazione del lavoro era basata su una eccessiva divisione del lavoro, per cui ogni operaio svolgeva solo piccole fasi della produzione e sempre le stesse, creando anche alienazione sul lavoro. Nel tempo le teorie organizzative del lavoro hanno considerato le risorse umane sotto l aspetto motivazionale e sotto l aspetto delle relazione umane che fanno emergere la creatività dei dipendenti, il loro contributo nella risoluzione dei problemi aziendali, il loro desiderio di stima, autorealizzazione, sicurezza. In questo modo si ottiene il pieno coinvolgimento dei dipendenti nelle scelte e decisioni aziendali e la creazione di una forte identità e di una filosofia aziendale (mission). Nelle aziende possiamo suddividere il personale in tre livelli gerarchici: I dirigenti: sono i manager che si trovano al vertice con posizione di comando ed elevati poteri decisionali e di responsabilità. I quadri intermedi: sono i direttori delle varie funzioni aziendali e si trovano in una posizione intermedia e sono subordinati ai dirigenti, ma con discreto potere discrezionale e delega di responsabilità. I dipendenti esecutivi: sono gli impiegati (lavoro di ufficio) e gli operai ( lavoro manuale) che svolgono in modo operativo la gestione aziendale sotto la direzione dei dirigenti e dei quadri intermedi e sono dotati di scarso potere decisionale e delega di responsabilità, trovandosi nella posizione gerarchica più bassa. 44

45 LO STILE DI DIREZIONE AZIENDALE Esistono diverse modalità di gestione dei rapporti di potere e direzione tra i vari livelli gerarchici in azienda. I principali sono: lo stile autoritario: tipico delle piccole imprese in cui il potere decisionale e le responsabilità sono tutte accentrate nelle mani dell imprenditore e i dipendenti eseguono solo gli ordini ricevuti, senza essere coinvolti nelle scelte aziendali e sono soggetti al costante controllo dell imprenditore durante la loro esecuzione. Simile a questo sistema è lo stile paternalistico, del buon padre di famiglia, diffuso nelle nostre zone. L imprenditore instaura un rapporto molto confidenziale con i dipendenti, pur restando l unico soggetto a decidere e dirigere l azienda. lo stile partecipativo: consente ai dipendenti a tutti i livelli gerarchici di partecipare alle scelte decisionali aziendali con precise deleghe di responsabilità e di discrezionalità. Questo sistema viene utilizzate nelle grandi imprese e tende a valorizzare la creatività, la motivazione e il pieno coinvolgimento del personale dipendente nella vita aziendale. LA SELEZIONE DEL PERSONALE Il personale dipendente, necessario allo svolgimento dell attività aziendale,viene ricercato dall azienda dopo aver individuato con precisione le competenze necessarie allo svolgimento dei compiti e delle mansioni. 45

46 All interno dell azienda quando, per esempio un capo ricevimento va via dall albergo, ci si accerta che tra il personale già esistente ci sia qualcuno capace di sostituirlo. All esterno dell azienda: si effettua una ricerca sul mercato attraverso l esame dei curriculum di coloro che aspirano ad essere assunti, attraverso le banche dati del lavoro su internet, attraverso, gli elenchi forniti dalle scuole dei ragazzi più meritevoli, ecc. la selezione avviene dopo aver accertato le competenze professionali e le doti morali dei candidati. Gli strumenti utilizzati per l accertamento di tali abilità sono i seguenti: test, prove pratiche, colloqui individuali e di gruppo. I candidati scelti vengono assunti dall impresa ed immessi gradualmente nel processo gestionale dopo un periodo di formazione per far acquisire loro piena autonomia e consapevolezza del ruolo e dei compiti loro affidati. Nelle grandi imprese viene nominato un tutor che viene affiancato al nuovo lavoratore nel periodo di formazione. La formazione del personale è un elemento strategico per l impresa, non solo nella fase di assunzione, ma anche durante l intera vita aziendale. I dipendenti vengono sottoposti periodicamente a dei corsi di aggiornamento ( formazione continua) per acquisire informazioni su nuove tecnologie e nuovi processi di gestione aziendale. LA VALUTAZIONE E L INCENTIVAZIONE DEL PERSONALE Per motivare il personale a svolgere sempre meglio il proprio lavoro è necessario utilizzare una strategia retributiva che consenta di valorizzare i dipendenti che hanno delle performance brillanti. A tale proposito gli strumenti di incentivazione più utilizzati sono monetari e non monetari. Strumenti di incentivazione monetaria sono: gli avanzamenti di carriera, i premi di produzione, le gratifiche natalizie, ecc. Strumenti di incentivazione non monetaria sono: gli encomi, l utilizzo gratuito dell auto, del cellulare e della carta di credito aziendale ( fringe benefit). I CONTRATTI DI LAVORO Carattere essenziale del contratto di lavoro è la subordinazione del dipendente, ossia l esecuzione degli ordini impartiti dal datore di lavoro, dietro corresponsione della retribuzione. Il personale dipendente viene assunto con contratti a tempo indeterminato o determinato, a seconda della durata del contratto. 46

47 I contratti collettivi nazionali di lavoro, che disciplinano tutti i contratti di lavoro prevedono generalmente i contratti a tempo indeterminato, ossia senza scadenza. La cessazione del contratto avverrà solo quando il dipendente avrà maturato i requisiti per il pensionamento o volontariamente deciderà di cambiare lavoro o nel caso di crisi aziendale. Solo nel settore del turismo è prevista la possibilità di assunzioni stagionali, considerate le caratteristiche specifiche del settore. La legge Biagi ha riformato il mercato del lavoro, introducendo da qualche anno strumenti di flessibilità del lavoro, rendendo possibili le assunzioni a tempo determinato, ossia a scadenza, per far fronte a particolari esigenze temporanee delle imprese. Gli strumenti più utilizzati sono: la somministrazione del lavoro: ossia le imprese possono, attraverso agenzie del lavoro, utilizzare, per breve tempo, lavoratori assunti a tempo determinato dalle stesse agenzie, che effettuano così un attività di intermediazione nel lavoro. la collaborazione a progetto: le imprese possono avvalersi della collaborazione di lavoratori, senza vincolo di subordinazione, per la realizzazione di determinati progetti aziendali. GLI ORGANIGRAMMI La struttura organizzativa aziendale definisce la suddivisione del lavoro, dei compiti, delle decisioni e delle responsabilità tra le varie mansioni, funzioni e livelli gerarchici all interno dell azienda. La struttura organizzativa aziendale viene formalizzata attraverso i mansionari o Job description: documento che per ogni mansione stabilisce con precisione i compiti, le competenze tecniche e il livello gerarchico. La rappresentazione grafica della struttura aziendale avviene attraverso gli organigrammi: un grafico formato da tanti rettangoli e linee che mette in evidenza visivamente i rapporti e i gradi di autorità tra i vari soggetti aziendali. Gli organigrammi presentano una dimensione verticale e una dimensione orizzontale. La dimensione verticale esprime i rapporti di subordinazione ai vari livelli gerarchici tra direzione, quadri intermedi e personale operativo. La dimensione orizzontale mette in risalto la suddivisione dei compiti, di responsabilità e di decisionalità tra le varie funzioni aziendali. 47

48 MODELLI ORGANIZZATIVI A seconda delle dimensioni dell azienda e del settore di attività sono stati definiti vari modelli organizzativi tra cui i più importanti sono: modello elementare, modello funzionale, modello divisionale. Il modello elementare si adatta alle imprese di piccole dimensione, in cui il potere si accentra nelle mani dell imprenditore e non esistono i quadri intermedi, per cui l organigramma si sviluppa verticalmente su due sole linee. Il modello funzionale si addice alle imprese di medie dimensioni in cui il potere e le responsabilità vengono delegate dai proprietari ai manager, che si occupano delle singole funzioni aziendali. Le singole direzioni funzionali sono coordinate tra loro e il poter decisionale strategico resta comunque in mano ai proprietari dell azienda. L organigramma, quindi, si articola su tre livelli verticali e si sviluppa orizzontalmente in base alla divisione dei compiti tra le varie funzioni aziendali. 48

49 Il modello divisionale si utilizza nelle grandi imprese dove avviene una ulteriore suddivisione dell attività aziendale in base a determinati criteri che possono essere ad esempio: diverse linee di prodotti, diverse aree geografica per le aziende divise con più sedi e stabilimenti, diverse tipologie di clienti. Le strutture organizzative per adeguarsi ai veloci mutamenti di mercato, per sfruttare al meglio il vantaggio competitivo, rappresentato dalle risorse umane, si stanno appiattendo negli ultimi tempi, ossia gli organi direzionali si stanno sempre più avvicinando agli organi operativi per rendere più veloce e meno burocratizzato lo scambio delle informazioni e le nuove proposte di cambiamento e di innovazione. Si assiste, inoltre, alla costituzione del team, ossia del lavoro di squadra, nella quale partecipano insieme componenti dei vari settori funzionali nonchè appartenenti a diversi livelli gerarchici. Queste moderne strutture organizzative consentono di realizzare la massima efficienza produttiva (riduzione dei costi a parità di produzione, con eliminazione degli sprechi) e la massima efficacia gestionale ( raggiungimento degli obiettivi aziendali). 49

50 Esercizi di comprensione: 1. apporre una crocetta sulla risposta esatta: settori aziendali Acquis ti e logisti ca Produzio ne Vendi te Risor se uman e Marketi ng Amm. finan za Ricerc a e svilup po Direzio ne general e Ciclo di lavorazione Gestione del personale Contabilità aziendale Comunicazi one pubblicitaria Vendita prodotti Gestione magazzino Acquisto fattori produttivi Pianificazio ne aziendale Consegna prodotti clienti ai Redazione buste paga Reperimento finanziament 50

51 i Innovazione prodotto Lancio nuovi prodotti Qualità prodotto del Risposte aperte: descrivete l evoluzione delle teorie economiche sull organizzazione del lavoro da Taylor fino ai nostri giorni. Indicate le differenze tra lo stile autoritario e quello partecipativo. Elencate gli strumenti utilizzati per la selezione del personale. Indicate le differenze tra i tre livelli gerarchici del personale. Descrivete gli strumenti di incentivazione del personale. Indicate la differenze tra imprese labour intensive e capital intensive con opportuni esempi. Spiegate il concetto di subordinazione del dipendente. Descrivete gli strumenti di flessibilità del lavoro introdotte con la riforma del mercato del lavoro. 3. Rappresentate l organigramma di una impresa individuale di produzione mobili 4. Rappresentate l organigramma con il modello funzionale di una società di capitali di medie dimensioni che produce abbigliamento 5. Rappresentate l organigramma di una multinazionale che opera nel settore dell informatica utilizzando il modello divisionale. 51

52 MODULO 4 IL TURISMO Il turismo produce reddito e occupazione è rappresenta uno dei settori economici più importanti per l economia dell Italia ( 10% del PIL) e di altri paesi del mondo. Come abbiamo già visto possiamo distinguere vari settori economici (primario, secondario, terziario e terziario avanzato). Il turismo non rientra solo nel settore terziario con i servizi turistici, lo shopping nei negozi e i trasporti ma investe anche il settore primario, secondario e terziario avanzato (enogastronomia e prodotti tipici, artigianato locale, produzione di souvenir, sistemi di prenotazione turistica su internet, ecc.). Il turismo parte dal concetto di viaggio. Il turista è colui che si sposta dalla propria dimora verso un altro luogo per un periodo di tempo di almeno 24 ore e non superiore ad un anno. Lo spostamento può avvenire per motivi di piacere, divertimento e svago ( turismo leasure), per motivi di affari ( turismo business), per motivi di studio, religiosi o di cura o per altri motivi senza remunerazione. LA DOMANDA TURISTICA Il turista ha determinati bisogni da soddisfare che si possono così sintetizzare: bisogni di carattere soggettivo psichico e intellettuale: necessità di riposo, svago, di scaricare le tensioni e lo stress lavorativo. Esigenza di conoscere luoghi diversi, gente e costumi diversi, esigenze culturali, ecc. servizi di alloggio: esigenza di pernottare ed essere ospitato presso una struttura ricettiva ( hotel, agriturismo,ecc). servizi di ristorazione: riguardano la necessità di rifocillarsi ( bar, ristoranti,ecc). servizi di trasporto: esigenza di utilizzare mezzi e vie di comunicazione per spostarsi nel luogo di destinazione del viaggio ( aereo, treno, autobus, nave, ecc.). servizi di accesso: esigenza di informazioni turistiche, visite guidate ( a musei, centri storici, ecc), escursioni ( visita nei dintorni della località turistica prescelta ). 52

53 servizi di accoglienza:necessità di transfer ( accompagnamento in albergo o all aeroporto), meeting ( ritrovo e accoglienza all arrivo in aeroporto, in un paese straniero per assistenza e disbrigo pratiche, traduzione, ecc.) servizi di intrattenimento: parchi divertimento (Mirabilandia), discoteche, teatri casinò, cinema, piscine, campo da golf,ecc. altri servizi : servizi alla persona ( massaggi, estetista, parrucchiera) shopping, souvenir, servizi sanitari, servizi bancari, ecc). La domanda turistica è elastica perchè è condizionata e influenzata da diversi elementi: Stagionalità: i flussi turistici sono discontinui durante l anno. In estate, ad esempio, la domanda turistica aumenta, nel resto dell anno la domanda turistica diminuisce. Durante i week-end i flussi turistici registrano un aumento rispetto al resto della settimana. Tale discontinuità dipende dal clima, dalla disponibilità di tempo libero e dalle ferie lavorative. Il reddito e l andamento congiunturale dell economia: i consumi turistici dipendono dalla possibilità di poter destinare parte del reddito per l effettuazione del viaggio. A maggiori redditi corrispondono maggiori risorse disponibili per soddisfare i bisogni turistici. In questi ultimi anni si sta assistendo ad una crisi economica mondiale che influisce negativamente sul turismo, riducendo la domanda turistica nazionale e internazionale. Altri fattori incontrollabili: le condizioni politiche, la moda, le condizioni sanitarie e climatiche influenzano la domanda turistica. Ad esempio la guerra nei paesi dell Africa settentrionale ( Egitto, Tunisia e Marocco) hanno ridotto sensibilmente i viaggi verso quelle mete turistiche. I disastri ambientali provocati da terremoti e tsunami in Indonesia e Giappone hanno portato a conseguenze disastrose anche nel settore turistico. LE DIVERSE TIPOLOGIE DI TURISTA Esistono diversi criteri per classificare il turista in base a diversi comportamenti e abitudini di consumo nel fare vacanza. In base al reddito distinguiamo: turista basso o di massa: Concentra le ferie nei mesi estivi, in cui la domanda turistica è molto elevata, è molto attento a contenere la spesa turistica, utilizzando strutture ricettive economiche ( alberghi a 2 stelle ad esempio). 53

54 turista medio: Alloggia in strutture ricettive con maggiori confort e servizi ( alberghi 3 o 4 stelle), riesce a ritagliarsi le ferie anche in periodi diversi dall estate. turista alto: Frequenta località e strutture ricettive esclusive ( turismo di elitè) e viaggia in qualsiasi periodo dell anno. Ha forti capacità di spesa e non ama confondersi con la gente comune. in base all età distinguiamo: turista giovane: normalmente studente con esigenze culturali, utilizza strutture ricettive (ostelli della gioventù) e mezzi di trasporto economici. Famiglie: coppia di adulti con figli, richiedono particolari servizi per la presenza di bambini e possono godere di agevolazioni e riduzioni (piani famiglia, riduzione bambini). Anziani: hanno molto tempo libero e si muovono in genere in gruppo nei periodi in cui la domanda turistica è bassa. In base alle motivazione del viaggio distinguiamo: Turismo business: il turista si sposta per motivi di lavoro ( fiere, congressi, ecc) Turismo leasure: il turista si sposta per piacere, divertimento, svago. Il turista leasure si può distinguere a sua volta in: Turista balneare: pratica questo tipo di turismo in estate o nei paesi tropicali anche nelle stagioni fredde. Richiede il mare e una spiaggia attrezzata. Turista montano: pratica questo tipo di turismo due volte all anno, in estate e in inverno. Richiede la presenza di impianti di risalita per poter praticare gli sport invernali o le escursioni in montagna. Turista culturale: visita località che presentano risorse culturali artistiche e storiche: musei, chiese, palazzi, centri medioevali monumenti. Richiede guide e accompagnatori turistici. Le maggiori città d arte in Italia sono Roma, Venezia, Firenze. Turista naturalista: ama l ambiente naturale pratica il Trekking ed evita il turismo di massa. Si adatta a strutture ricettive con pochi comfort ( campeggi, agriturismi). Turista religioso: visita i luoghi della fede religiosa per vivere una esperienza spirituale. (San Giovanni Rotondo). 54

55 Turista termale: cura la salute, il benessere psico-fisico e la bellezza in centri termali. In base all area geografica di provenienza si possono distinguere: Turismo incoming: i turisti che provengono dall estero e che soggiornano in Italia. L Italia è in quinta posizione nella classifica dei paesi con più turisti internazionali e risulta essere al quarto posto per ricavi dal turismo internazionale. Davanti al nostro paese ci sono nell ordine, Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. Turismo outgoing: i turisti italiano che effettuano viaggi all estero. Turismo interno: i turisti italiani che effettuano le vacanze in Italia La domanda di turismo interno in Italia è rilevante, infatti, la spesa dei residenti in consumi turistici è superiore a quella degli stranieri. I flussi turistici indicano quali sono le destinazioni turistiche più gettonate nel mondo, là dove si registrano più arrivi. Sono legati alla moda, ma sopratutto, e non bisogna dimenticarlo, avvengono nei paesi più ricchi del pianeta: - l'europa è il bacino principale che rappresenta con i suoi 60% dell'intero flusso mondiale, il principale centro emittente di turisti del mondo. - l'america anglosassone - l'asia orientale/pacifico Le persone si spostano sopratutto fra i paesi maggiormente sviluppati. Questo lo dice la statistica fornita dal UNWTO* (OMT Organizzazione Mondiale del Turismo). In effetti, un abitante dell'europa occidentale sceglierà tra le destinazioni più somiglianti al suo bacino d'origine, cercherà la tranquillità e i confort che possiede a casa propria. I flussi turistici hanno come meta paesi economicamente avanzati e sono spesso conseguenti a quelli commerciali. Che cosa ancora alimenta i principali flussi turistici? Il sentimento del viaggiatore chiamato "ci sono stato". Visitando i siti più famosi di un territorio di cui tutti parlano (media, pubblicità), il traveller potrà raccontare il suo viaggio, lo potrà condividere anche tramite social network, e sarà corrisposta la sua esperienza dalla "massa. L'Italia, paese a forte propensione turistica, illustra bene questo concetto. L'italiano in più di 80% dei casi, effettua viaggi all'interno del proprio territorio. Le regione più visitate, una volta ancora, sono allo stesso tempo i più grandi bacini di origine dei viaggiatori, con in testa (turismo interno): 55

56 - la Toscana - l'emilia-romagna - la Lombardia - il Lazio - il Veneto Quando l'italiano sceglie di uscire dalle frontiere (outgoing), va in Europa e visita i paesi più vicini (geograficamente e culturalmente) con: - Francia - Spagna - Germania - Grecia In fine, va oltre, nei paesi extraeuropei (circa 18%) e continua a ragionare con la stessa testa, scegliendo paesi come: - l'egitto - il Nord Africa - Stati Uniti - Messico - Repubblica Domenicana - Maldive Nella stessa logica, l'incoming italiano consiste nell'accogliere principalmente europei comunitari (70% dei suoi pernottamenti) e non (10%), americani (14%). L OFFERTA TURISTICA L offerta turistica è definibile come l insieme di una pluralità di fattori ambientali e strutturali. I fattori ambientali sono dati dall insieme di: Fattori naturali: il clima, il paesaggio, spiagge, montagne, ecc. Fattori socio-culturali: la storia, la religione, l arte, il folklore, ecc. Fattori politico-economici: il regime politico, i rapporti con i paesi di origine dei turisti, il costo della vita, i livelli dei cambi, ecc. I fattori strutturali sono dati dall insieme di: Presenza e qualità delle infrastrutture ( vie di comunicazione, urbanizzazione, ecc) 56

57 Qualità dei trasporti Qualità dell igiene pubblica Presenza e qualità di servizi sanitari Accessibilità dai paesi di origine dei turisti in termini di economicità, sicurezza e frequenza Possibilità di comunicare con i paesi di origine Disponibilità di strutture turistiche come alberghi, agenzie di viaggi, ecc. La capacità di attrarre turisti, da parte di una determinata località turistica, dipende non solo dalla qualità dei servizi offerti dalle imprese turistiche ma necessariamente dall attività di promozione e di valorizzazione delle risorse naturali e culturali degli enti pubblici locali. Le regioni, le provincie e i comuni devono promuovere il territorio e farlo conoscere attraverso l organizzazione di eventi culturali, sportivi e la partecipazione alle borse internazionali del turismo. Gli Enti locali, inoltre, devono rendere accessibili, fruibili e valorizzare le risorse naturali e culturali (apertura dei musei anche di domenica, pulizia delle spiaggie, restauro di monumenti e dei centri storici, arredo urbano, illuminazione notturna, ecc.). Le imprese turistiche offrono servizi turistici di alloggio, di ristorazione, di informazione turistica, di trasporto, di accoglienza capaci di soddisfare i bisogni, i gusti e le preferenze dei turisti. Il prodotto turistico è composito, ossia formato da una pluralità di servizi turistici, offerti da diversi operatori ma che il turista considera e valuta nel loro insieme. Il prodotto turistico non è immagazzinabile, perché il consumo del servizio deve avvenire nello stesso momento in cui viene erogato. Trattandosi di un prodotto immateriale un servizio di alloggio in albergo non può essere immagazzinato, quando manca la domanda, per essere rivenduto in un momento successivo. L offerta turistica è rigida, sia perché non riesce nel breve periodo ad adeguarsi al mutamento del mercato, sia perché i costi fissi ( investimenti in immobilizzazioni) sono superiori ai costi variabili ( investimenti in capitale circolante). LE IMPRESE RICETTIVE Le imprese ricettive offrono servizi di ospitalità ( alloggio, ristorazione ed altri servizi accessori) dietro il pagamento di un determinato prezzo. 57

58 L offerta delle imprese ricettive è rigida, perché e impossibile aumentare il numero delle camere di un albergo in alta stagione, per esempio, o offrire il servizio in località turistiche diverse da quella in cui la struttura è ubicata o immagazzinare il servizio nei periodi di bassa domanda turistica. Per ovviare a questo problema una impresa ricettiva può applicare politiche di vendita ( offerte promozionali, pubblicità, last minute) per attirare la clientela in modo da spalmarla in modo più omogeneo nell arco dell anno (destagionalizzazione della domanda turistica ). LE TIPOLOGIA DELLE IMPRESE RICETTIVE Le imprese ricettive sono disciplinate da due Leggi quadro sul turismo emanate rispettivamente nel 1983 e nel Alle Regioni è stato demandato il potere legislativo in campo turistico che, con Leggi regionali provvedono e distinguere le imprese ricettive in strutture alberghiere ed extralberghiere e a classificarle in base a un certo numero di stelle. Le imprese ricettive si suddividono in strutture alberghiere, strutture ricettive all aria aperta e strutture extralberghiere. Le aziende alberghiere si distinguono in: ALBERGHI RESIDENZE TURISTICO ALBERGHIERE Sono alberghi quando offrono alloggio prevalentemente in camere; Sono residenze turistico alberghiere quando offrono alloggio in appartamenti costituiti da uno o più locali, dotati di servizio autonomo di cucina. Le aziende ricettive all aria aperta, in aree recintate ed attrezzate, forniscono alloggio in propri allestimenti o mettono a disposizione spazi atti ad ospitare clienti muniti di mezzi di pernottamento. Le aziende ricettive all aria aperta, in relazione alle caratteristiche strutturali ed ai servizi che offrono, si distinguono in villaggi turistici, campeggi ed aree di sosta. Sono villaggi turistici gli esercizi attrezzati per la sosta ed il soggiorno, in allestimenti minimi (bungalow), di turisti sprovvisti di mezzi autonomi di pernottamento. Sono campeggi gli esercizi attrezzati per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti di tende. 58

59 Sono aree di sosta gli esercizi riservati esclusivamente alla sosta ed al parcheggio di autocaravan e di caravan. Sono classificate come "attività ricettive non alberghiere" le seguenti strutture ricettive: Sono CASE PER FERIE le strutture per il soggiorno prevalentemente di gruppi di persone, gestite da soggetti pubblici o privati per il conseguimento di finalità sociali, culturali ed educative. Sono OSTELLI PER LA GIOVENTÙ le strutture attrezzate per il soggiorno prevalentemente di giovani, gestite da soggetti pubblici o privati per il conseguimento di finalità sociali, culturali, educative. I RIFUGI ALPINISTICI sono strutture idonee a offrire ospitalità e ristoro, gestite e poste a quota non inferiore a metri di altitudine in zone isolate di montagna. Sono esercizi di AFFITTACAMERE le strutture composte da non più di sei camere, con una capacità ricettiva non superiore a dodici posti letto, ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile, nelle quali sono forniti alloggio ed eventualmente servizi complementari ai clienti. Sono definite case ed CASE E APPARTAMENTI PER VACANZE le strutture per fornire alloggio e servizi, in unità abitative composte da uno o più locali arredati e dotati di servizi igienici e di cucina. E' denominata BED & BREAKFAST l'attività svolta da privati che utilizzano parte della loro abitazione di residenza per offrire un servizio a conduzione familiare di alloggio e prima colazione. Si definisce AGRITURISMO l'attività di un imprenditore agricolo che offre ai turisti, nei propri fondi, vitto e alloggio, utilizzando prodotti propri e organizzando talvolta attività ricreative o culturali. L'articolo 2 della legge quadro sull'agriturismo 730/1985 definisce l'agriturismo come "ogni attività di ricezione e ospitalità esercitata dagli imprenditori agricoli [...] attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarità rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono comunque rimanere principali". Per quanto riguarda le strutture, possono essere utilizzati come alloggi solamente i fabbricati rurali già impiegati per l'attività agricola o come abitazione dell'agricoltore che non abbiano più di trenta posti letto. La tendenza degli ultimi anni è quella di preferire le strutture ricettive non alberghiere e all aperto come case e appartamenti per vacanze, Bed e Breakfast, agriturismi e villaggi turistici. Gli alberghi stanno perdendo consistenti flussi di clientela a causa del costo elevato, rispetto alle altre strutture ricettive, e alla impossibilità di far sentire gli ospiti proprio come a casa loro. 59

60 LA CATEGORIA DELLE STRUTTURE RICETTIVE Le regioni, in seguito ad autocertificazione delle imprese ricettive, attribuiscono la categoria con delle stelle in ordine crescente: 1 stella, 2 stelle, 3 stelle, 4 stelle, 5 stelle. Per gli alberghi dotati di uno standard internazionale e una cucina elaborata vengono assegnate 5 stelle lusso. * ** *** **** ***** ***** L Le strutture alberghiere vengono classificate sulla base dei servizi prestati, delle dotazioni di impianti e attrezzature e dall ubicazione e dal aspetto. I servizi prestati sono: servizio di ricevimento e portineria, servizio di custodia valori, servizio di notte, trasporto interno dei bagagli, servizio di prima colazione e servizio ristorante, servizio bar, servizio in camera, cambio biancheria, servizio lavanderia, riassetto delle camere, frigo bar, internet wi-fi, cambio valuta. Le dotazioni, impianti e attrezzature sono: bagno in camera, riscaldamento, aria condizionata, ascensore, dotazione di arredi nelle camere, televisione, telefono, sala ristorante, sala tv, sala lettura, piscina ( coperta e scoperta), campo da golf, campo da tennis, attrezzature per giochi dei bambini, sauna, beauty farm, sala convegni, palestra, navetta, garage. L ubicazione e l aspetto riguardano: la posizione (centrale, periferica),la vicinanza alle fermate dei mezzi pubblici (autobus, metropolitana), la vista (panoramica), l aspetto esterno, il parcheggio, il parco, la insonorizzazione delle camere). I requisiti minimi obbligatori per un albergo quattro stelle sono ad esempio il servizio di ricevimento 24 ore su 24, il trasporto dei bagagli, il cambio giornaliero della biancheria, la pulizia delle camere 2 volte al giorno, ecc. LE TARIFFE DELLE IMPRESE RICETTIVE Le tariffe alberghiere sono: PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE (B. & B.) include il soggiorno e la prima colazione a buffet 60

61 MEZZA PENSIONE ( Half Board) include il soggiorno, la colazione e un pasto (pranzo o cena) PENSIONE COMPLETA (Full board) include il soggiorno, la colazione pranzo e cena CAMERA ( Only Room) include solo il prezzo della camera. Sono previsti supplementi per soggiorno in camera singola e riduzioni ( sconti per bambini). ONLY ROOM B & B H.B F.B. pernottamento Pernottamento e colazione Pernottamento, colazione, cena Pernottamento, colazione, pranzo, cena Le tariffe alberghiere variano nell anno per effetto della stagionalità del turismo. In bassa stagione le tariffe sono più basse rispetto a quelle dell alta stagione. IL CONTRATTO DI ALBERGO Il contratto d'albergo è l'accordo in base al quale l'albergatore si impegna a fornire al cliente, dietro un predeterminato compenso, alloggio, eventualmente vitto e altri servizi complementari. Le fasi del contratto sono: la domanda (la richiesta di disponibilità di una camera), la verifica, la risposta e l'accettazione del cliente (prenotazione). Il contratto di albergo si perfeziona con l accettazione da parte del cliente della proposta dell albergatore. Quando avviene una prenotazione da parte del cliente l'albergatore può richiedere una caparra,che verrà imputata alla prestazione dovuta, oppure richiedere gli estremi della carta di credito a garanzia della prenotazione avvenuta. IL PERSONALE DELLE IMPRESE RICETTIVE La gestione dell albergo si divide in due settori tipici: 61

62 settore camere (Room division ): si occupa delle prenotazioni, dell accoglienza del cliente all arrivo in albergo, dell assegnazione della camera, della pulizia delle camere, del servizio ai piani, del conto finale, della fatturazione, dei contratti con i fornitori e le a.d.v. Le figure tipiche del settore camere sono: il capo ricevimento, la governante ( per la pulizia delle camere), le cameriere, gli addetti al front office ( segretari di ricevimento a contatto con i clienti), e addetti al back office (attività amministrativa di ufficio non a contatto con la clientela), il portiere ( consegna chiavi delle camere, vigilanza), il facchino, ecc. settore ristorazione ( food & beverag division): si occupa della ristorazione, del bar, della cucina,della sala ristorante, degli acquisiti di alimenti e bevande. Le figure professionali tipiche sono il maitre (caposala del ristorante), lo chef ( cuoco) i camerieri, i commis (aiutanti di sala e cucina) e il barman. 62

63 LE IMPRESE DI VIAGGI La legge quadro sul turismo definisce le agenzie di viaggi come imprese che esercitano attività di produzione, organizzazione di viaggi e soggiorni e attività di intermediazione nei predetti servizi. Le agenzie di viaggio sono imprese commerciali di fondamentale importanza per lo sviluppo del turismo e si dividono in agenzie dettaglianti, tour operator e tour organizer. LE AGENZIE DI VIAGGI DETTAGLIANTI Le ADV dettaglianti fanno da tramite tra consumatori finali e imprese fornitrici di servizi turistici. Le ADV si occupano: della vendita di biglietteria aerea, ferroviaria, marittima della vendita dei pacchetti turistici organizzati dai tour operator, della prenotazione di singoli servizi alberghieri, di accesso e di accoglienza. della vendita di biglietti di concerti, eventi sportivi, ecc. Oltre all attività di vendita le ADV svolgono una funzione informativa e di consulenza. Il cliente che si reca in agenzia cerca personale esperto che sappia aiutarlo a scegliere la combinazione più soddisfacente e con il miglior rapporto qualità-prezzo. I servizi di accesso riguardano: le visite guidate della città con accompagnamento di una guida turistica le escursioni nelle località limitrofe che presentano determinate attrattive turistiche. I servizi di accoglienza riguardano: il trasferimento dall aeroporto in albergo ( trasfer) l accoglienza in aeroporto per le pratiche doganali e il servizio interpretariato. (meeting). 63

64 Per la loro attività di intermediazione le ADV percepiscono le provvigioni e i diritti di agenzia. Le ADV svolgono un azione di intermediazione tra i Tour Operator e i clienti (di solito sono i punti vendita dei grossisti tour operator). Possono offrire anche servizi isolati (biglietti ferroviari, aerei, prenotazioni ecc) o congiunti (biglietti + prenotazione + servizio autonoleggio). Svolgono anche servizi di assistenza turistica per visitatori incoming (interpretariato, transfer ecc) sulla base di contatti con tour operator o altre agenzie. Il loro aspetto fondamentale comunque resta il contatto diretto con il pubblico Solo nel 1977 la legge italiana ha recepito la Convenzione internazionale sui contratti di viaggio CCV (1970), per cui si ha una distinzione tra Intermediario e organizzatore di viaggi. Solo con la legge del 1983 si ha una distinzione tra le attività svolte dai tour operator e le agenzie dettaglianti. ATTIVITÀ ORGANIZZATE DALLE AGENZIE DI VIAGGIO Quando le agenzie dettaglianti effettuano un attività a favore di viaggiatori in Outgoing vendono un servizio o più forniti da un azienda terza. Se chi viaggia ha acquistato un servizio di trasporto la prova dell avvenuto pagamento è nel biglietto, se invece non c è biglietto o non si è prenotato tramite canali telematici appositi, le agenzie sono solite emettere documenti chiamati Voucher strumento con 64

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