PROTOCOLLO D INTESA PROGETTO CITTA SOSTENIBILI E AMICHE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI
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- Daniella Nobile
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1 Inserire il Logo del Comune PROTOCOLLO D INTESA PROGETTO CITTA SOSTENIBILI E AMICHE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI Seconda annualità 2014/15 Premesso che i diritti dell Infanzia e dell Adolescenza sono sanciti da: - Convenzione internazionale dei diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, promulgata dall Assemblea delle Nazioni Unite in data 20 novembre 1989 e ratificata dallo Stato Italiano con la L. n. 176 del 1991; - Convenzione Europea sull Esercizio dei diritti dei Fanciulli, approvata dal Consiglio d Europa a Strasburgo il 25 gennaio 1996 e ratificata dallo Stato Italiano con la L. n. 77 del 2003; VISTA la L. 285/97 Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l Infanzia e l Adolescenza ; VISTA la Convenzione tra Garante regionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza Ombudsman delle Marche, Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Unicef Italia e Legambiente, per l'attuazione e la diffusione del Programma Città sostenibili e amiche dei Bambini e degli Adolescenti 2014 nel territorio regionale; VISTO che con Delibera di Consiglio Comunale n... del.. il Comune di. aderisce al Progetto di cui all oggetto, sottoscrivendo l apposito accordo stipulato tra Garante Regionale per l Infanzia e l Adolescenza, Ufficio Scolastico Regionale, Unicef Italia e Legambiente; PRESO ATTO che il presente Protocollo avrà la durata a partire dalla firma del legale rappresentante dell Ente, che la scadenza delle iniziative riportate è prevista al 30 giugno 2015 e che sono possibili proroghe annuali, con eventuali modifiche e integrazioni dei passaggi delle presenti intese, che fisseranno le modalità per la prosecuzione del progetto stesso; Il Comune di.. SI IMPEGNA a 1) Rispettare l art. 2 della Convenzione Internazionale sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza Diritti garantiti per tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua e religione, con l impegno a:
2 1.1 Porre in atto o incrementare iniziative e azioni concrete per l integrazione dei bambini immigrati e di seconda generazione, quali il diffuso sostegno linguistico e scolastico. 1.2 Creare spazi extrascolastici di mediazione, anche finalizzati allo scambio interculturale, per bambini, ragazzi e famiglie. 1.3 Previa Delibera di Consiglio Comunale, concedere ogni anno la cittadinanza onoraria ai bambini di seconda generazione, nati in Italia da genitori di altre nazionalità, quale segno politico di accoglienza e di parità di diritti. 2) Rispettare il diritto del Superiore interesse del Bambino e dell Adolescente, sancito dall art. 3 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, costruendo un sistema di governo locale impegnato ad attuare i diritti dei bambini e degli adolescenti, che preveda la valutazione e l analisi sistematica delle condizioni di vita dei medesimi e l impatto reale delle iniziative poste in essere o che abbiano ricadute nei loro confronti, le risorse presenti e le criticità che si evidenziano nelle comunità locali sulla qualità della loro vita socio-relazionale e ambientale e delle nuove povertà. A tal fine si prevede: 2.1 La costituzione, la prosecuzione e la promozione di un Osservatorio Permanente Comunale sulle qualità della vita dei bambini e degli adolescenti nella città, in particolare sui diritti famiglia, scuola, salute, partecipazione, ascolto, gioco con ruolo consultivo e propositivo, che operi per la diffusione di una cultura dei diritti dei medesimi, attraverso lo studio, la ricerca, la documentazione, l esperienza e l osservazione riportata all interno dell organismo da tutti i componenti dell Osservatorio stesso, che operano e sono a contatto col mondo dell infanzia e dell adolescenza. L Osservatorio Permanente Comunale dovrà essere istituito o confermato nel caso di istituzione già avvenuta e regolamentato, laddove non sia stato fatto, mediante approvazione di un apposito disciplinare di funzionamento, che richiami il presente Protocollo e nel quale andranno riportati componenti, ruoli e funzioni e modalità di raccordo e collegamento con l Amministrazione Comunale. Finalità: - promozione e consulenza al Comune medesimo sulle politiche a favore dei cittadini 0-18 anni; - analisi e studio della condizione e delle problematiche relative all infanzia e all adolescenza e alle famiglie di quel territorio, con attenzione anche verso le condizioni delle nuove povertà ; - promuovere iniziative di ogni dimensione e rilievo rivolte ai bambini e agli adolescenti e diffondere le buone pratiche, attraverso lo scambio di esperienze; - ogni Osservatorio potrà darsi degli obiettivi temporanei specifici da raggiungere e delle modalità operative apposite, in collegamento sistematico con l Amministrazione Comunale. Composizione: - Un rappresentante e un eventuale supplente delle Onlus e di Associazioni di volontariato che operano e dedicano la loro attività ai bisogni dell Infanzia e dell Adolescenza; - Un rappresentante e un eventuale supplente dei genitori eletti negli organi collegiali delle scuole di ogni ordine e grado, compresi i rappresentanti di genitori degli utenti del servizio nidi; - Un rappresentante e un eventuale supplente delle società e associazioni sportive locali che operano principalmente con i minori; Coordinamento: L Osservatorio Permanente Comunale dovrà essere presieduto da un Coordinatore, eletto dal tavolo stesso o nominato dal Comune (secondo quanto riportato nel disciplinare di funzionamento); tale Coordinatore dovrà essere una figura della comunità esperta sui temi in
3 questione e avrà il ruolo di guida del gruppo di lavoro e di riferimento per il Garante regionale per i Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, che convocherà una Conferenza regionale dei Coordinatori degli Osservatori almeno due volte l anno. Il nominativo del Coordinatore scelto va per tale ragione comunicato, a cura del Comune, all Autorità di Garanzia in seguito alla nomina. 2.2 Nel caso esista la Consulta del Volontariato tra gli organismi di partecipazione del Comune, è opportuno individuare, nell ambito della medesima, un Tavolo di lavoro che si occupi in particolare di infanzia e adolescenza e che operi in favore dell esigibilità dei loro diritti, con la stessa forma e le stesse finalità degli Osservatori costituiti ex novo, come da punto Nel caso a livello comunale o di ambito sociale territoriale esistano già molteplici organismi di partecipazione, Tavoli di lavoro, Comitati o Consulte, che si occupano di problemi specifici di infanzia e adolescenza, si propone di istituire un Coordinamento Permanente Comunale formato da uno o più rappresentanti di tali organismi già esistenti, che avrà la stessa forma e le stesse finalità degli Osservatori costituiti ex novo, come da punto Si propone ai Comuni aderenti la creazione di un Tavolo Tecnico Trasversale che coordini azioni e tempi di tutti gli Assessorati, Responsabili e Servizi che lavorano su infanzia e adolescenza in modo diretto o indiretto, che si raccordi con l attività dell Osservatorio medesimo o degli altri organismi di partecipazione sopra proposti. 3) Rispettare il diritto di ogni bambino e adolescente alla vita, alla sopravvivenza e al pieno sviluppo, sancito dall art. 6 della Convenzione Internazionale sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, in questa direzione si propone di orientare il proprio impegno verso: 3.1 Azioni che sviluppino la cultura del rispetto dei talenti e degli interessi di ogni soggetto minorenne e promuovano il diritto ad avere un futuro e a perseguire un proprio progetto di vita. Ciò avverrà promuovendo iniziative, in stretta collaborazione con le scuole, per il collegamento tra gli adolescenti, il territorio, le forze sociali e il mondo imprenditoriale locale, permeato di cultura innovativa, caratterizzato dalla sostenibilità, ancorché legata alla tradizione. 3.2 Incentivare la cultura e la formazione permanente, rivolte ai minori e alle loro famiglie, sui temi della salvaguardia delle risorse del pianeta, sui diritti sociali, sulla legalità, sull intercultura e sulla cittadinanza attiva. In particolare si ritiene fondamentale la riscoperta della lettura e la promozione delle biblioteche comunali, tramite l adesione al Premio Nazionale Libro per l Ambiente e promuovano percorsi di progettazione partecipata di contenuti e iniziative, con i ragazzi stessi, in stretto accordo e collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. 3.3 Organizzare, in collaborazione con le scuole e con le famiglie, almeno due delle campagne di Legambiente, rivolte tradizionalmente ai ragazzi per la promozione dei diritti dell infanzia e l adolescenza, con la finalità specifica di promuovere città meno inquinate, per la valorizzazione di una politica della mobilità sostenibile, dell energia e di un urbanistica anche in termini di sostenibilità più attenta ai bisogni dei bambini e di ogni cittadino. 3.4 Promuovere alcune delle campagne e delle iniziative Unicef tese particolarmente allo sviluppo della solidarietà, dell accoglienza e dell intercultura. 4) Rispettare il diritto di ogni bambino e di ogni adolescente all ascolto, al rispetto delle sue opinioni e alla partecipazione, sanciti dagli artt. 12 e 31 della Convenzione Internazionale sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, in questa direzione si propone di orientare il
4 proprio impegno a: 4.1 Confermare o istituire un organismo di partecipazione, con apposito Regolamento di funzionamento, che potrà essere il Consiglio Comunale dei Ragazzi, con l elezione diretta da parte degli alunni o studenti delle scuole. 4.2 Istituire, in alternativa, una Consulta con rappresentanti di ragazzi minori designati dalle scuole e dalle associazioni di volontariato e/o del privato sociale; si possono favorire la creazione di consulte con partecipazione degli adolescenti su base volontaria. Nell ambito dell organismo di partecipazione si promuova un'esperienza di Bilancio comunale partecipato, ed inoltre si promuovano progetti, percorsi e iniziative rivolti alla sensibilizzazione e alla salvaguardia dell ambiente nella città, come le campagne di Legambiente e alla cura di un bene comune del proprio territorio, come proposto da UNICEF. 4.3 Al fine del perseguimento di un principio di città a misura di bambino e adolescente, si proceda ad una consultazione dei ragazzi in fase di discussione ed approvazione di Varianti al Piano Regolatore comunale. Si avviino inoltre percorsi di Progettazione urbanistica partecipata da parte dei bambini e adolescenti come spazi dedicati al gioco, all incontro, alla conoscenza, in collaborazione con le scuole o tramite i servizi del tempo libero comunali, fatti propri e sostenuti dagli organismi di partecipazione dei ragazzi. 5) Rispettare il diritto di ogni bambino e di ogni adolescente al godimento dei più alti livelli raggiungibili di salute fisica e mentale, sancito dall art. 24 della Convenzione Internazionale dell Infanzia e dell Adolescenza; a tal fine ci si impegna a: 5.1 Diffondere la cultura e nozioni per una sana e corretta educazione alimentare nelle scuole e tra le famiglie, anche attraverso la diffusione della dieta mediterranea, patrimonio Unesco. 5.2 Avviare una revisione educativa dello sport, tramite corsi e riflessioni sulle problematiche psico-pedagogiche della crescita, rivolti agli istruttori. 5.3 Promuovere un servizio psicologico scolastico a disposizione dei ragazzi e dei genitori, ivi comprese iniziative di sostegno alla genitorialità. 5.4 Prendere atto del fenomeno della ludopatia e delle dipendenze tra gli adolescenti, contrastandole con ogni mezzo possibile. 6) Ai sensi dell art. 42 della Convenzione Internazionale dell Infanzia e dell Adolescenza che assicura la diffusione di una conoscenza sui diritti dell Infanzia, in modo attivo e adeguato, tanto agli adulti che ai minori, ci si impegna a: 6.1 Organizzazione di una manifestazione pubblica centrata sulle azioni e sulle politiche avviate con il progetto Città Sostenibili e Amiche dei Bambini e degli Adolescenti in occasione della Giornata Internazionale dell Infanzia per una puntuale diffusione della cultura dei diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, tra i quali il diritto all ascolto, alla partecipazione, alla famiglia, alla scuola, alla salute, al gioco. 6.2 Diffondere una buona pratica di organizzazione delle manifestazioni dedicate ai bambini nella quale sia in evidenza la sostenibilità delle medesime e il rispetto dei diritti, in particolare la partecipazione e il gioco, che otterrà, dopo attento esame preventivo da parte dei firmatari
5 del presente Protocollo, il marchio di qualità e di sostenibilità da parte dei medesimi. Il comune di per l adesione al progetto, dovrà, prima di deliberare, modificare il presente protocollo, effettuando specifiche scelte, tenendo conto che, per l ottenimento dello status di Città sostenibile e amica dei bambini e degli adolescenti, dovrà aver scelto e quindi realizzato, entro la scadenza del Protocollo stesso, almeno una delle azioni contenute in ognuno dei diritti sovra citati. l Ombudsman Regionale si impegna a: - Consultare e orientare i lavori degli Osservatori istituiti nei Comuni aderenti e a convocare, almeno due volte all anno, i coordinatori nominati; - Offrire la collaborazione del suo staff tecnico e in particolare promuovere l iniziativa nel territorio regionale, in collaborazione con Legambiente e Unicef Italia; - Istituire uno speciale elenco regionale delle Città Sostenibili e Amiche dei Bambini e degli Adolescenti, che verrà aggiornato ogni anno con le nuove adesioni. Tale elenco verrà presentato al Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale e all Autorità Nazionale di Garanzia dei Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza; - Concedere, dopo attenta verifica, il marchio di qualità e sostenibilità, alle manifestazioni pubbliche rivolte a bambini e ragazzi, come da punto 6.2. Legambiente Marche e UNICEF si impegnano a: - Diffondere i progressi del progetto e le singole iniziative nei canali di comunicazione e nei loro siti istituzionali; - Offrire la collaborazione dei propri volontari per l organizzazione delle campagne e delle iniziative previste dalla presente convenzione; - Verificare preventivamente che il marchio di qualità e sostenibilità da concedere alle manifestazioni pubbliche rivolte a bambini e ragazzi, come da punto 6.2, risponda al rispetto dell'ambiente e dei diritti sopra citati; - Monitorare lo svolgimento del progetto tramite rapporti con il referente individuato dal singolo Comune; - Proporre e organizzare momenti periodici di riflessione e formazione, con approfondimenti tematici condotti da esperti, sui temi verificati di maggiore complessità, concordati con l'ombudsman e l'ufficio scolastico Regionale. L ufficio Scolastico Regionale si impegna a: - Diffondere la presente Convenzione negli Istituti Scolastici dei Comuni aderenti, curarne e promuoverne il coinvolgimento nell'attuazione del Progetto e del relativo Protocollo d'intesa tra Comune, Unicef, Legambiente Marche e Ombudsman Regionale;
6 - Proporre l'inserimento delle iniziative concordate con il Comune, previste nel Protocollo d'intesa e che gli Istituti Scolastici decidono di attuare, all'interno dei Piani dell'offerta Formativa P.O.F. annuali dei singoli istituti partecipanti; - Promuovere il progetto, proposto da UNICEF Italia e Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, nell ambito del Programma Scuola amica dei bambini e dei ragazzi. Gli Istituti Scolastici Comprensivi e gli Istituti Secondari di secondo grado si impegnano a: - Concordare con l'amministrazione Comunale le iniziative e le attività, previste nel presente Protocollo, alle quali intendono aderire; - Diffondere e illustrare il Progetto nel Collegio dei Docenti al fine di inserirlo nel P.O.F. dell'anno scolastico 2014/15; - Unitamente agli amministratori e funzionari comunali, a far partecipare i docenti interessati ai focus tematici che verranno promossi. Data.. Il Sindaco Il Garante Regionale per l Infanzia e l Adolescenza Il Presidente Unicef Italia Il Presidente Legambiente Marche Il Dirigente/Reggente dell Ufficio Scolastico Regionale Collaborano alla realizzazione del progetto i seguenti Istituti Scolastici:
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