Toxoplasmosi Malattia infettiva causata da Toxoplasma gondii. L infezione è usualmente asintomatica; persiste tutta la vita senza segni di malattia.
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- Agnella Lucrezia Pandolfi
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1 Toxoplasmosi Malattia infettiva causata da Toxoplasma gondii. L infezione è usualmente asintomatica; persiste tutta la vita senza segni di malattia. In soggetti immunocompromessi l infezione si può riattivare e dare quadri neurologici o, più raramente, manifestazioni a carico di altri organi. L acquisizione dell infezione durante la gravidanza è frequentemente associata a malattia grave nel neonato
2 Eziologia Protozoo a parassitismo endocellulare obbligato, largamente diffuso in natura, con serbatoio in molti animali. Classe Sporozoi, Sottoclasse Coccidia Genere Toxoplasma gondii Ospite definitivo/serbatoio: gatto
3 Toxoplasma gondii I parassiti in forma proliferativa sono detti tachizoiti o cistozoiti, hanno una forma a mezzaluna, lunghi 4-6 micron, diametro di 2-3 micron. Presenta una estremità anteriore contrattile che è deputata alla penetrazione (poro apicale). Al m.e. si osserva: un Conoide, anello polare Toxonemi (10-15 tubuli) Rhoptrie (organi secretivi) Microporo (che ha funzione di cistostoma)
4 I tachizoiti si differenziano dai bradizoiti su base immunitaria e per minore resistenza alla pepsina. I tachizoiti sono le forme invasive, proliferanti e di distruzione cellulare. Resiste all azione dei fagociti.
5 a) fase intestinale nel gatto. Pseudocisti Bradizoiti o cistozoiti trofozoiti schizonti merozoiti (11-29) microgametocita --> microgamete Macrogametocita---> macrogamete Fecondazione del macrogamete da parte del microgamete = Zigote---> oocisti
6 Ciclo vitale di Toxoplasma gondii
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9 Toxoplasma gondii b) fase esogena: L oocisti immatura viene liberata con le feci del gatto. Oocisti (matura) con 2 sporocisti e con 4 sporozoiti in ogni sporocisti. Le oocisti sopravvivono per mesi nel suolo umido, nelle feci. La sporulazione cioè la maturazione si ha dopo 2-21 giorni, dipende dalla T (24 C).
10 Toxoplasma gondii c) fase endogena: Avviene negli ospiti intermedi come l uomo. Uomo: sporozoiti (intestino tenue) Macrofagi (SRE) Sangue Nel macrofago si formano i tachizoiti o cistozoiti o endozoiti all interno di una cisti (SNC, occhio, muscolatura liscia) che si forma come reazione alla risposta immune dell ospite.
11 Forme del parassita TACHIZOITI: rapidamente crescono a meronti o zoita osservati negli stadi precoci dell infezione BRADIZOITI : zoita a lenta crescita all interno delle cisti tissutali CISTI TISSUTALE : Presente nei tessuti contiene bradizoiti. OOCISTI: Si forma dallo zigote. Forma altamente resistente Sporocisti Sporozoiti
12 Le cisti con i bradizoiti sono altamente infettanti se ingerite. I bradizoiti sono prodotti all inizio della fase cronica dell infezione. Le cisti tissutali mostrano poca infiammazione e pochi infiltrati di cellule immuni. I bradizoiti resistono al basso ph ed enzimi digestivi durante il passaggio attraverso lo stomaco. La parete protettiva della cisti alla fine è disciolta e i bradizoiti presenti nei tessuti infetti si trasformano in tachizoiti.
13 CISTI TISSUTALE diametro di micron
14 L OOCISTI L oocisti non è infettante prima della sporulazione Le oocisti non sporulate sono semisferiche a sferiche e sono di µm di diametro. Le oocisti sporulate sono ellissoidali e sono del diametro di µm. Ogni oocisti ha 2 sporocisti La sporocisti misura dai 6-8 µm. Ogni sporocisti contiene 4 sporozoiti. L eliminazione avviene dopo 3-5 gg dall ingestione della cisti tissutale e gg dopo l ingestione dell oocisti
15 Oocisti immatura Oocisti matura
16 Patogenesi Una infezione primaria acuta seguita da una cronica è caratterizzata da cisti extracellulari. Acuta: I tachizoiti si localizzano nei vacuoli parassitofori e ne inibiscono la fusione con i lisosomi e attivano la cellula ospite. All interno del citoplasma si dividono per endoduogenia che è una forma di gemmazione interna. Inizia la formazione di nuovi conoidi Le 2 cellule figlie si differenziano longitudinalmente all interno del corpo che poi si decompone liberando le nuove cellule. Rottura ed invasione di altri macrofagi.
17 Patogenesi Cronica: L attivazione della risposta immune determina una lentezza nella riproduzione del T. gondii con formazione di cistozoiti o di bradizoiti. I bradizoiti si trovano all interno di una cisti del diametro di micron, protetti da una membrana elastica che si trova nei muscoli e nel cervello di molti mammiferi. Nella cisti i bradizoiti possono sopravvivere per anni in condizioni di vita latente, al riparo degli anticorpi.
18 L ingestione di questa cisti da parte del gatto inizia il ciclo sessuato. Le cisti tissutali sono un serbatoio dei tachizoiti e sono responsabili della trasmissione e della infezione latente. La cisti rilascia dai tachizoiti. Invasione intestinale --> Sangue I tachizoiti del T.gondii sono presenti nel latte, saliva, secreto vaginale.
19 Toxoplasma gondii Modalità di contagio: a) consumatori di carne cruda (bradizoiti nella cisti, tachizoiti nelle pseudocisti); b) con le oocisti disseminate con le feci del gatto, dall escrezione con le feci; c) trasfusione di sangue infetto (tachizoiti in pseudocisti nei macrofagi) d) trasmissione transplacentare (tachizoiti)
20 Epidemiologia Fonti di infezione il consumo di carne cruda e semicruda: per esempio carpaccio, prosciutto crudo, capocollo, tartara, salsicce, carne salata ed essiccata. Dai risultati emerge infatti che i fattori di rischio principali sono legati all alimentazione (dal 30 al 63% dei casi dovuti all assunzione di carne di maiale e d agnello poco cotta). È quindi necessario evitare di assaggiare la carne mentre la si prepara e lavarsi molto bene le mani sotto acqua corrente dopo averla toccata.
21 Toxoplasma gondii Epidemiologia: Nei paesi Occidentali il 50% degli adulti presenta sieropositività In paesi dove le condizioni igieniche sono scarse il 90% La sieropositività aumenta con l età Cottura dei cibi Bollire l acqua Controllo dei gatti
22 Clinica del Toxoplasma gondii La Toxo acquisita decorre in stadi: a) Fase asintomatica (soggetti immunocompetenti) b) Fase acuta sintomatica (nel 10%) dei casi) c) Fase subacuta d) Fase cronica (persistenza del parassita) e) Toxo congenita
23 a) Fase asintomatica b) Fase sintomatica presenta un periodo d incubazione di 10-20gg. I sintomi sono simili alla mononucleosi: brividi mialgia astenia ingrossamento delle linfoghiandole mal di testa mal di gola senso di "ossa rotte" febbre ingrossamento di fegato e milza. Guarigione dopo 4-6 settimane
24 c) Fase subacuta: la comparsa degli anticorpi NT blocca la parassitemia, persistenza del protozoo nel SNC e negli occhi (toxoplasmosi oculare).
25 d) Fase cronica: Persistenza del parassita nelle cisti. In pazienti ID o con AIDS si ha una riattivazione dei bradizoiti presenti nella cisti e si hanno manifestazioni cliniche come: rash maculo papulare epatiti meningoencefaliti polmoniti miocarditi.
26 Esistono poi casi di toxoplasmosi primaria complicati da sintomi gravi, quali l'infiammazione della zona visiva dell occhio (corioretinite, che può compromettere la vista) e dell encefalo, oltre a sintomi attribuibili a una malattia autoimmune. Questa ultima eventualità è frequente nei malati di Aids o nei soggetti trapiantati, per i quali spesso l evoluzione è drammatica, perché la risposta alla terapia è insufficiente.
27 Il soggetto che contrae una toxoplasmosi resta protetto per tutto l arco della vita da recidive, perché risponde all infezione con produzione di anticorpi e linfociti specifici. La risposta del soggetto al Toxoplasma gondii determina il passaggio alla seconda fase della toxoplasmosi (toxoplasmosi postprimaria), caratterizzata dall assenza di segni clinici e di laboratorio dell infezione acuta, ma con la persistenza del parassita nell organismo, "incistato" nei muscoli e nel cervello. Se le difese immunitarie vengono meno (sia per malattia, sia per trattamenti medici), il microrganismo può tornare aggressivo, riprodursi e indurre nuovi danni.
28 La toxoplasmosi è ad alto rischio nel caso in cui venga contratta in gravidanza: l'infezione può infatti passare al bambino attraverso la placenta, provocando in determinate circostanze malformazioni o addirittura l'aborto o la morte in utero. La toxoplasmosi rappresenta dunque un importante elemento di cui tenere conto nell'ambito della salute maternoinfantile.
29 Toxoplasma gondii e) Toxo congenita: si ha quando una gestante non immunizzata s infetta durante la gravidanza e la placenta viene invasa in seguito alla parassitemia che caratterizza la fase acuta dell infezione. Il risultato che si ha nel neonato: - dipende dall epoca gestazionale in cui è stata contratta l infezione. - dallo stadio di maturazione raggiunto in quel momento dal feto - fattori inerenti al toxoplasma
30 Toxo congenita: 1 trimestre aborto spontaneo Dopo il primo trimestre le manifestazioni nel bambino infetto sono: epilessia encefaliti microcefalia calcificazioni cerebrali idrocefalo corioretiniti ritardo mentale.
31 Nel 2 trimestre è asintomatica per il 75% dei casi Nel 3 trimestre l infezione acquisita dal neonato può essere asintomatica (nel 95% dei casi) alla nascita e svilupparsi in seguito. La gravità della toxoplasmosi congenita (maggiore nei primi mesi di gravidanza) e la frequenza di trasmissione transplacentare (maggiore nel terzo trimestre di gestazione) sono inversamente correlati.
32 Toxoplasmosi lesioni oculari Corioretiniti
33 Toxoplasmosi congenita Idrocefalo
34 Diagnosi Ricerca diretta: Ricerca microscopica dal paziente del protozoo da fluidi biologici, nei tessuti, biopsie linfonodali, BAL, CSF, Fluido amniotico. Colorazioni di MGG, Wright Esame colturale Prova biologica nel topolino per via ip Dye test Sabin-Feldmann E importante dimostrare l aumento del TA (sieroconversione), per differenziare : una infezione attiva, acuta da una infezione pregressa asintomatica o da una infezione cronica.
35 Diagnosi sierologica: Nella donna in gravidanza Esame sierologico prima del concepimento o subito dopo l inizio della gravidanza con ricerca di IgM e IgG. a) donna sieronegativa: soggetto a rischio di contrarre l infezione (durante la gravidanza = controllo sierologico ogni mese) b) donna sieropositiva con IgG stabili ed assenza di IgM (soggetto non a rischio = infezione pregressa) c) donna sieropositiva con presenza di IgM e IgG (importante stabilire la data dell inizio dell infezione).
36 Le IgM da sole non indicano l infezione in atto (durata 1 anno), ricerca di nuovi marcatori d infezione recente: IgA e avidità delle IgG. Avidity IgG: - avidità bassa: fase acuta o recente - avidità alta: settimane dall infezione acuta alta avidità nel I trimestre è tranquillizzante Valutazione complessiva dei dati clinici ed epidemiologici. In caso di sospetta infezione congenita si esegue la ricerca di IgM e IgA nel sangue cordale, nel siero del neonato. Test sierologici : IFA, EAI, ELISA, ISAGA. PCR per ricercare sequenze geniche specifiche per toxo nei campioni di fluido amniotico.
37 Profilassi per le gestanti: a) cuocere la carne prima di consumarla,assicurandosi che sia ben cotta, anche la parte interna dei tagli grossi e lavarsi le mani dopo aver toccato carni crude. b) nutrire i gatti solo con cibi bolliti o in scatola ed impedire che vadano liberamente a caccia c) svuotare le feci del gatto nel WC e lavare con acqua bollente ogni giorno il luogo dove vengono deposte d) indossare guanti quando si maneggiano le feci, i contenitori e) evitare il contatto con gatti la cui fonte di nutrimento è sconosciuta f) distruggere topi, scarafaggi, mosche, lombrichi, lumache che diffondono il parassita nell ambiente.
38 Non esiste vaccino. Terapia: I farmaci sono attivi sui tachizoiti, nessun chemioterapico si è dimostrato efficace nei confronti delle forme cistiche. Pirimetamina (inibitore della diidrofolato reduttasi) combinata con la Sulfadiossina, più volte al giorno per 3-4 settimane alternate a pausa. Nella pausa somministrare spiramicina (4 volte al giorno). La Spiramicina e la Clindamicina sono i farmaci elettivi da somministrare nei primi 3 mesi di gravidanza.
TOXOPLASMOSI SIAV ASL NO - NOVARA 1
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