MOSTRA AZIONE VISTI DA VICINO Un viaggio per conoscere l autismo. Roberta Sala Psicopedagogista Cooperativa Sociale ZORBA
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- Raimondo Repetto
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1 MOSTRA AZIONE VISTI DA VICINO Un viaggio per conoscere l autismo Roberta Sala Psicopedagogista Cooperativa Sociale ZORBA
2 Una mostra, una storia
3 All interno del progetto Il Bazar di Zorba nasce l idea di creare una mostra che aiuti i partecipanti a vedere l autismo con uno sguardo diverso e più spostato verso l interno Questa idea è stata condivisa nel 2014 nell ambito di un percorso con un gruppo di genitori promosso dal CTI Monza Ovest ed è stata poi realizzata nel 2015
4 I presupposti di fondo che hanno ispirato questo progetto:
5 1. L autismo dentro l autismo Questa mostra/evento è stata creata con l'intento di far conoscere le varie forme di autismo attraverso un percorso di immedesimazione e di sperimentazione diretta e attiva.
6 Quando ero molto piccola, mia madre mi ha insegnato l'importanza di capire come si sente un'altra persona, e ancora una volta l'ha fatto usando esempi visivi. Quando avevo circa 8 anni mangiavo con la bocca aperta e mia madre continuava a dirmi di chiudere la bocca mentre masticavo. Nonostante continuasse a ripeterlo, io continuavo a masticare a bocca aperta, perché per me l'importanza di tenere la bocca chiusa non aveva senso. Poi, un giorno, sono tornata a casa da scuola e ho detto a mia madre che vedere Billy mangiare a bocca aperta mi ha fatto venire la nausea,perchè sembrava di guardare dentro un camion della'immondizia.mia madre ha risposto con calma :" la tua bocca sembra l'interno di un camion dell'immondizia quando è aperta, e fa venire a me la nausea". Ora capisco che mia madre aveva la stessa reazione che avevo io vedendo Billy masticare a bocca aperta. Per capire come si sente un'altra persona in una certa situazione, devo fare io stessa quell'esperienza. (Temple Grandin Visti da Vicino)
7 2. Il sapere di ognuno e il sapere di tutti Genitori, insegnanti e specialisti hanno collaborato alla pari in tutte le fasi del percorso, dall ideazione, alla progettazione e alla realizzazione pratica del materiale espositivo, dando luogo ad una vitale interdipendenza di risorse, di mezzi e di saperi (comunità di pratiche)
8 2. Un cantiere sempre aperto La mostra è un work in progress, un libro aperto destinato ad arricchirsi di nuovi stimoli e di nuove possibilità (sapere in divenire)
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10 La mostra è articolata su quattro stanze tematiche: - Esposizione informativa ad opera del Gruppo Collage (genitori del Centro La Nostra Famiglia di Carate) - La stanza della conoscenza (l autismo tra mito e realtà) - La stanza della sensorialità (esperienze di overload sensoriale e di iperfocus sul dettaglio) - La stanza della comunicazione e delle emozioni (riconoscimento delle emozioni e TOM) - La stanza delle azioni, ovvero tutto il materiale autoprodotto a casa e a scuola (agende, libri, giocattoli )
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12 - Estensione e generalizzazione dell esperienze a diverse realtà territoriali (dalla logica dell evento alla logica dell intervento) - Ampliamento e arricchimento di contenuti e di stimoli - Riflessioni su possibili nuove applicazioni (apertura alla cittadinanza, proposta nelle scuole nell ambito di percorsi di inclusione per alunni e genitori, diverso modello di formazione )
13 RIFLESSIONI CONCLUSIVE - Cambiamento di prospettiva culturale, come base indispensabile per avviare e sviluppare buone pratiche di inclusione - Necessità di andare oltre alla propria realtà (autoreferenzialità inclusiva), per promuovere scambi intensi e vitali che coinvolgano i diversi soggetti che si occupano della crescita del minore - Nuovo approccio alla formazione, basato sul learning by doing, dove non sono i contenuti che vanno verso le persone, ma le persone che si muovono verso i contenuti
14 GRAZIE!!! RIFERIMENTI: Roberta Sala psicopedagogista - Cooperativa Zorba - roberta.sala@coopzorba.org Roberta Cuzzolin Referente gruppo autismo CAA - CTI Monza Ovest - robi.cuzzolin@alice.it
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