ZONA P.I.P. N 14 SCARTAZZA - EX FORNACE
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1 ZONA P.I.P. N 14 SCARTAZZA - EX FORNACE Prescrizioni Urbanistiche L accesso al comparto è da prevedersi esclusivamente da Via Scartazza. La previsione di aree per Servizi di Quartiere è stabilita nei limiti di soddisfacimento dello standard. Al contorno del comparto dovranno essere previste cortine alberate di marginatura con filari di alberature autoctone (di profondità minima di m 15), su tutti i lati dell area all interno di zone verdi di standard o di comparto. Lungo la Fossa Bernadi, identificata come preesistenza della centuriazione romana, deve essere mantenuta una organizzazione dello spazio verde e dei percorsi che ne valorizzi il tracciato e nel rispetto delle prescrizioni e dei vincoli ambientali. Indirizzi di Progettazione La posizione dell area industriale, all interno di un Polo estrattivo n. 16 (PAE), impone un impianto edilizio di tipo compatto e seriale, con i fronti unitari, che si integri, attraverso le forme, il colore e i materiali impiegati, con il paesaggio circostante, il quale sarà oggetto di risistemazione ambientale in attuazione delle prescrizioni definite dalle norme del Piano Particolareggiato di attuazione del PAE. L assetto planimetrico dell area dovrà prevedere una specifica viabilità interna, nell area Nord del comparto, per il transito dei mezzi pesanti legati alla attività estrattiva e nell area Est del comparto per l eventuale discarica di cui si prevede l esercizio. L area e stata oggetto nel passato di un attività produttiva, attualmente dismessa, ed essendo presenti edifici esistenti, nell ambito della definizione del Piano particolareggiato, dovranno essere redatte relazioni sullo stato di conservazione del suolo e qualora risultasse una contaminazione dello stesso dovranno essere attivate le procedure per la bonifica o la messa in sicurezza ai sensi dell art.17 del D. Lgs. 22/97. In particolare si segnala l attenzione all eventuale presenza di cisterne interrate di carburanti anche ad uso riscaldamento, pozzi neri, fognature di collettamento reflui produttivi, residui di lavorazione di varia natura. In relazione agli edifici esistenti dovrà essere indicata la presenza di parti contenenti amianto che dovranno essere rimosse preventivamente presentando lo specifico piano di bonifica. Gli eventuali pozzi dovranno essere messi in sicurezza. Le fognature di comparto dovranno essere separate anche come recapito finale; la rete acque nere dovrà essere collegata ad impianto di depurazione frazionale, consentendo anche la raccolta dei reflui domestici non ancora collettati al trattamento. Sul lato Sud-Est si dove porre particolare attenzione alle attività che verranno consentite vista la presenza degli edifici residenziali esistenti, evitando in prossimità di questi attività e impianti rumorosi in particolare se a ciclo continuo. Deve essere effettuata, preventivamente, la verifica della compatibilita ambientale delle attivita produttive che si insediano attraverso la presentazione della Valutazione di Impatto Acustico redatta ai sensi dell art.8 L.447/95, firmata da tecnico competente, che verifichi il rispetto dei limiti acustici di immissione assoluti e differenziali presso i ricettori maggiormente esposti.
2 A1 A4
3 foglio 211 foglio 227 foglio 227 foglio 212
4 ZONA P.I.P. N 14 SCARTAZZA EX FORNACE FOGLIO MAPPALE PARTITA PROPRIETA' DATA NATO A COD. FISC. RESIDENZA 227 parte di SEL srl MODENA 227 parte di Betonjet Service Spa GUBBIO 227 parte di COLABETON SRL MODENA
5 Zona Elementare n :2270 Sottozona n.: Denominazione: PIP 14 Scartazza ex Fornace: Destinazione d uso: Aree per funzioni o insediamenti complessi. DESCRIZIONE SINTETICA DELLA VARIANTE: GIUDIZIO, EVENTUALI CRITICITA' ORIZZONTI VALUTATIVI Subsidenza Capacità portante Condizione di carico idraulico Protezione degli acquiferi Rischio di inquinamento delle acque sotterranee Esposizione al rumore Vincoli ambientali Abbassamento del suolo inferiore ai 3 cm. Non si richiedono particolari interventi di cautela La capacità portante è classificata buona sull intera superficie. Sull intera superficie di accoglienza delle acque è il Torrente Tiepido. Il sottobacino di accoglienza delle acque è la F. Bernarda con un carico idraulico medio. LA protezione degli acquiferi è classificata buona sull intera superficie. Il rischio di inquinamento delle acque sotterranee è classificato basso. La sottozona è classificata secondo la zonizzazione acustica, in classe 5. I vicoli presenti sull area sono relativi a Cave individuate dal P.A.E., e sul 10 %, aree di rispetto stradale. I vincoli paesaggistici sono di tutela di tipo polo od ambito individuate dal P.A.E. e per l 1% in zona di tutela d acqua. GIUDIZIO COMPLESSIVO: Nulla osta del Settore Ambiente, nel rispetto delle prescrizioni e dei Vincoli Ambientali evidenziati. VINCOLI, PRESCRIZIONI, RACCOMANDAZIONI Dovrà essere prevista la separazione delle acque bianche dalle nere. I ricettori finali degli scarichi, dovranno essere individuati con il Settore Ambiente. Dovrà essere prevista una fascia di raccordo a destinazione servizi, fra la zona produttiva al in classe 5 e la zona agricola in classe 3. Si dovrà tenere conto della fascia minima di tutela idraulica della Fossa Bernarda ai sensi dell art. 8.4 del testo coordinato delle norme di PSC-POC- RUE. nonché della fascia di tutela archeologica a4 del P.R.G. Il piano particolareggiato dovrà tenere conto delle attività estrattive in essere e previste sui lati a sud ed est. Il piano particolareggiato dovrà individuare una viabilità interna nella porzione nord del comparto utile, anche per il transito dei mezzi pesanti delle attività estrattive e della eventuale discarica di cui si prevede l esercizio ad est del comparto.
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