Unione comunale Milano

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1 Unione comunale Milano A cura di Antonello Boatti responsabile Ambiente e Territorio

2 IL VERDE ESISTENTE A MILANO Milano è una città poverissima di verde: complessivamente 9,13 milioni m di mq cioè 1,68 mq/abitante di verde di quartiere e 5,35 mq/abitante di parchi urbani, complessivamente poco più di 7 mq per abitante a confronto dei 19 metri quadri di Copenhagen,, dei 20 di Varsavia, dei 24 di Londra e dei 32 di Berlino

3 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO Non è vero che a Milano ci siano 18,5 milioni di mq di verde come dichiarato dal Vice Sindaco De Corato a meno che non si intenda come verde i parcheggi, le scuole, i cimiteri, le scarpate, gli svincoli autostradali, ecc. I dati reali danno il seguente quadro Totale delle aree con presenza di alberi prati o arbusti Aree non appartenenti alla categoria del verde pubblico (parcheggi, gi, scuole, cimiteri, scarpate, ecc) Aree sportive (palestre, piscine, ecc) Vere aree di verde pubblico L analisi dettagliata zona per zona mette in luce, anche accettando come verde pubblico le aree destinate ad attrezzature sportive l entità e in alcuni casi la scandalosità delle aree impropriamente definite come verdi.

4 ZONA 1 ZONA 2 ZONA 1 ZONA 2 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

5 ZONA 3 ZONA 4 ZONA 3 ZONA 4 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

6 ZONA 5 ZONA 6 ZONA 6 ZONA 5 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

7 ZONA 7 ZONA 7 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

8 ZONA 8 ZONA 8 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

9 ZONA 9 ZONA 9 IL VERDE INESISTENTE DI DE CORATO

10 L OBIETTIVO STRATEGICO DEL PROGETTO DEI DS Il progetto si propone di rilanciare il tema di un piano strategico per Milano a partire dalla questione ambientale. Ciò non significa che il piano ambientale possa essere separato da un piano strategico tendente alla formazione di una città multipolare estesa a un area urbana vasta. Significa piuttosto delineare le componenti di sostenibilità ambientale di uno sviluppo possibile della città centrale e della sua area urbana. Un esempio per tutti quello di Lione che somma al piano strategico dello sviluppo una decina di piani tematici sull ambiente. Schema Direttore Master Plan I poli dello sviluppo Piano della luce Piano del verde Piano protezione patrimonio arch. paesaggistico Piano sistemazione spazi pubblici Piano blu

11 L OBIETTIVO STRATEGICO DEL PROGETTO DEI DS Sistema del verde esistente a Milano Oltre all indiscutibile dato numerico negativo si deve notare l estrema frammentarietà delle aree verdi e l assenza di un sistema portante appena mitigato dalla presenza di un consistente trama di viali e piazze alberate costruite tutte nei primi trenta anni del novecento e oggi diventati impropri spazi di parcheggio per autoveicoli

12 Il progetto individua per il recupero di quantità rilevanti di aree da destinare a verde nella città di Milano alcuni elementi fondamentali: La realizzazione del verde pubblico su aree già di proprietà del Comune o di enti pubblici Parco Forlanini Parco Lambro La realizzazione di aree verdi con il concorso dei privati nelle grandi aree di trasformazione urbana Progetto Parco Maserati Innocenti Il pieno utilizzo delle aree vincolate dal P.R.G. e ancora di proprietà privata

13 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO FASE 1 La realizzazione del verde pubblico su aree già di proprietà del Comune o di enti pubblici fase 1a (2 anni da oggi) spesa prevista: ,00 Intervento di immediata attuabilità e senza di costi di acquisizione. I costi di realizzazione potrebbero essere ridotti con il metodo della forestazione urbana. Si potrebbero recuperare altri 9,3 milioni di mq,, pari ad uno standard di 7,16 mq/abitante; inoltre il procedere della forestazione in luoghi veramente strategici per lo sviluppo della città consentirebbe di porre un'argine difficilmente superabile a nuovi possibili interventi edificatori ascrivibili a qualche titolo alla categoria della deregulation urbanistica. Aree demaniale vincolate a verde pubblico Aree demaniale vincolate a verde agricolo +9,3 milioni di mq +7,16 mq/abitante

14 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO FASE 1 La realizzazione di aree verdi con il concorso dei privati nelle grandi aree di trasformazione urbana e nei piani attuativi in fase di realizzazione fase 1b (5 anni da oggi) spesa prevista: totalmente a carico di operatori privati Tale operazione, se assumesse indirizzi differenti da quelli praticati dal Comune di Milano(Garibaldi Repubblica, Montecity, Fiera) potrebbe comportare un recupero di ulteriori 4,6 milioni di mq pari a uno standard di 3,54 mq/ab. E' questo il campo nuovo in cui possono confluire le esigenze di sviluppo delle attività economiche e anche edilizie della città di Milano e la difesa dell'ambiente con la ricerca di soluzioni ecologicamente sostenibili. Le sole aree di trasformazione urbana +4,6 milioni di mq +3,54 mq/abitante

15 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO FASI 2 E 3 Il pieno utilizzo delle aree vincolate dal P.R.G. a verde pubblico e agricolo di proprietà privata fasi 2-3 (13 anni dalla fine della fase 1a) Aree vincolate a verde pubblico Aree vincolate a verde agricolo

16 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO FASI 2 E 3 Il pieno utilizzo delle aree vincolate dal P.R.G. a verde pubblico e agricolo di proprietà privata fasi 2-3 (13 anni dalla fine della fase 1a) Questa azione appare risolutiva per creare un nuovo sistema verde a Milano. Essa comporta tempi di esecuzione più lunghi e deve essere realizzata per fasi Consentirebbe un incremento di 19,3 milioni di mq pari a 15,44 mq/abitante. Per realizzare tale progetto vanno affrontati in modo nuovo, da un lato il problema dell'autonomia finanziaria dei comuni e dall'altro quello degli espropri e dei relativi indennizzi. Naturalmente una politica correttamente impostata di piani attuativi convenzionati può portare alla cessione gratuita di buona parte di queste aree. +19,3 milioni di mq +15,44 mq/abitante

17 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO FASI 2 E 3 Il pieno utilizzo delle aree vincolate dal P.R.G. a verde pubblico e agricolo e ancora di proprietà privata divisione in fasi Aree vincolate a verde pubblico Aree vincolate a verde agricolo Fase 2: + 5,5 milioni di mq + 4,23 mq / abitante 6 anni spesa prevista: ,00 Fase 3: + 13,8 milioni di mq + 10,62 mq / abitante 7 anni spesa prevista: ,00

18 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO PIANO FINANZIARIO Fase 3 Verde esistente Fase 1a 1b Fase 2 7,03 mq/ab 17,73 mq/ab 21,96 mq/ab 32,58 mq/ab

19 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL NUOVO SCENARIO DEL VERDE A MILANO

20 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO LA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA L'effetto disegnato nella città sarebbe quello di una grande cintura verde che si presenterebbe senza soluzione di continuità soprattutto sul versante ovest-sud; Parco Nord, Parco Agricolo Sud e rafforzamento dell'apparato esistente di parchi urbani nel versante est completerebbero un sistema del verde che dovrebbe essere inoltre caratterizzato da circuiti alternativi pedonali e ciclabili, che consentirebbero ai cittadini di uscire dalla città attraverso percorsi piacevoli e significativi. Spine e cunei di verde si inoltrerebbero dalla periferia verso il centro; così ad esempio sarebbero realizzabili il sistema Quarto-Oggiaro, Gasometri, Bovisa, Scalo Farini e Garibaldi, il sistema Marinai d'italia, Porta Vittoria, Forlanini, Montedison e Redaelli e quello Baggio, Lorenteggio, Navigli avvicinando così i quartieri più abbandonati ai valori urbani concentrati nel nucleo storico. Sistema Marinai d'italia, Porta Vittoria, Forlanini, Montedison e Redaelli Sistema Baggio, Lorenteggio, Navigli

21 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO LA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA La ricerca affronta inoltre il tema del riordino, del recupero e del rilancio del sistema delle piazze e dei viali alberati della città costruita. Sono state elaborate ipotesi progettuali a diverse scale puntuali e di sistema: a) Intervento puntuale, principalmente effettuato sulle piazze tendente a rompere il concetto di rotatoria veicolare e a introdurre nuovi valori nelle piazze. La maggior parte degli interventi cerca di spezzare l'accerchiamento veicolare mediante parziali chiusure al traffico che rendono possibile l'accesso alle "isole" verdi delle piazze trasformandole in "penisole" pedonali. b) Progetti di sistemi. I sistemi di viali e piazze sono analizzati mettendo in luce carreggiate, sezioni e caratteristiche d'uso (presenza del verde, occupazione abusiva da parte dei veicoli,...). Il progetto tende a valorizzare il sistema esistente offrendo continuità eliminando la sosta ed elevando la qualità urbana attraverso parziali pedonalizzazioni. Il sistema Sempione, Pallavicino, Dezza, Solari

22 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO LO SCENARIO TERRITORIALE Il sistema del verde così disegnato dialoga con il sistema dei parchi e scala metropolitana e regionale ricreando le condizioni per favorire la formazione di varchi e corridoi ecologici nel nord milanese sino a giungere ai parchi regionali e il mantenimento e lo sviluppo della grande area di riequilibrio ecologico e ambientale costituita dal Parco Sud che si riconferma cerniera strategica tra il Parco dell Adda e il Parco del Ticino. Il sistema verde tra l Adda e il Ticino Il sistema verde nella prima cintura milanese

23 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL RITORNO DELLA NATURA L acqua e il verde disegnano nuovi scenari per vivere a Milano Il contesto del progetto L ambito di studio comprende un area di circa 500 m per lato rispetto alle aste del Seveso, del Naviglio Martesana e della Vettabia cui aggiungere l area centrale di Milano sostanzialmente corrispondente alla cerchia delle mura spagnole dilatata verso est. Gli obbiettivi del progetto sono: 1. rivitalizzare i corsi d acqua esistenti diminuendo gli inquinanti; 2. realizzare un sistema di bacini di laminazione per il Seveso, per r diminuire e in prospettiva risolvere i problema delle esondazione; 3. valorizzare il Seveso e i Navigli con il recupero dei tracciati storici che escono nuovamente allo scoperto; 4. ottimizzare l acqua di prima falda per realizzare una rete integrata di canali specchi d acqua e fontane. Lungo il nuovo tracciato gli indicatori della qualità ambientale (uso del suolo, aree verdi, piste ciclabili, beni storico ambientali, isole pedonali) determinano il percorso progettuale verso gli esiti finali.

24 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL RITORNO DELLA NATURA L acqua e il verde disegnano nuovi scenari per vivere a Milano I bacini di laminazione del Seveso nella costruzione del paesaggio urbano Per quanto concerne il Seveso è maggiormente rilevante l aspetto idrogeologico e la messa in sicurezza di un intero quartiere di Milano, quello di Niguarda dalle ricorrenti inondazioni del fiume attraverso bacini naturalizzati di laminazione che dovrebbero essere localizzati nel territorio del Parco Nord. Proprio la natura del luogo destinato a ricevere i bacini di laminazione rappresenta una sfida per il progetto. Si tratta di immaginare questo manufatto artificiale non come un corpo estraneo al disegno del Parco, ma come una necessità sociale che è anche motore della trasformazione del paesaggio esattamente come i sistemi irrigui dell inizio del Medioevo hanno disegnato le forme del paesaggio agrario della Bassa pianura irrigua.

25 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL RITORNO DELLA NATURA L acqua e il verde disegnano nuovi scenari per vivere a Milano Per i Navigli l ossatura del progetto è costituita da un canale di sezione variabile continuo, riconoscibile che si snoda per oltre undici chilometri e ha il compito di tramandare la memoria storica di questi canali in modo chiaro e dichiarato. Il primo elemento di forza è costituito da un sistema rilevantissimo e cioè quello di Ponte Delle Gabelle, Conca dell Incoronata e San Marco. L occasione è importante e l acqua, prelevata dalla prima falda, riconquista il tracciato originario del Martesana, miracolosamente intatto insieme alle storiche paratie della conca, testimonianze essenziali dei primi passi dell ingegneria Idraulica. oggi. domani Il Naviglio Martesana riconquista la Conca dell Incoronata

26 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL RITORNO DELLA NATURA L acqua e il verde disegnano nuovi scenari per vivere a Milano Davanti al Palazzo del Senato il progetto suggerisce la riproposizione della storica Conca. Simbolicamente l obbiettivo di rintracciare la memoria storica della città unito alla necessità di valorizzare il patrimonio storico monumentale si coniuga con la particolarità del luogo. Il paesaggio dei boschetti, di via Marina e del prestigioso giardino della Villa Reale viene arricchito dal corso d acqua che nascendo dal canale perimetrale del giardino (anch esso valorizzato) confluisce simbolicamente nella nuova conca. Via Senato e via Marina: un sito in equilibrio tra natura e monumentalità

27 L ATTUAZIONE DEL PROGETTO IL RITORNO DELLA NATURA L acqua e il verde disegnano nuovi scenari per vivere a Milano La Darsena è il fulcro del progetto: l interramento di via Gabriele D Annunzio (conservando due corsie una per senso di marcia e molti dei parcheggi esistenti bordo strada) regala decine di metri al Water Front. Completano il progetto un ponte pedonale che consente di attraversare il Naviglio, spalti per manifestazioni sull acqua sulla sponda di via Gorizia e un imbarcadero per la navigazione collettiva, una banchina per piccole imbarcazioni, una piazza per traguardare l imbocco del Naviglio grande, la trasformazione del vecchio mercato in mercato multietnico.

28 UNA NUOVA POLITICA PER LA QUALITA DEL VERDE PARCHI STORICI PARCHI DIDATTICI PARCHI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE PARCHI RICREATIVI PARCHI DELL INFANZIA PARCHI DEL BENESSERE PARCHI SENSORIALI PARCHI PER PICNIC PARCHI SPORTIVI PARCHI CULTURALI PARCO PER GRANDI EVENTI PARCO PER MANIFESTAZIONI PARCHI PORTA AL PARCO SUD PARCO DEL MONDO AGRICOLO PARCO DELLE ACQUE PARCO DELLE ZONE UMIDE PARCO PANORAMICO ORTO BOTANICO

29 UNA NUOVA POLITICA PER LA QUALITA DEL VERDE Per raggiungere un buon livello del sistema verde a Milano è indispensabile dare ai parchi, ad elevata componente naturale, una caratterizzazione che possa distinguerli divenendo significativi poli di attrazione per il tempo libero e lo svago. Il progetto pensa a delle tematizzazioni dei parchi urbani della città che da un lato tengano conto della vocazione che alcuni luoghi già possiedono e dall altro cerchi di soddisfare le richieste di una variegata domanda di utenza. I parchi possono in questo senso essere classificati in diverse tipologie in base alle attività che vi si svolgono, agli elementi naturali che li caratterizzano, ai fruitori delle strutture quali anziani, bambini, giovani e famiglie PARCHI STORICI Parco Sempione, Giardini Pubblici, Giardini di Villa Reale, Giardini della Guastalla PARCHI DIDATTICI Parco delle Cave, Parco di Baggio, Parco delle Basiliche, Parco Monluè PARCHI DELL ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE Parco di via Palizzi, Parco area ex Marelli PARCHI RICREATIVI Parco Nord, Bosco di Bruzzano, Parco area ex Maserati, Parco area scalo Farini PARCHI DELL INFANZIA Parco Trotter, Parco di Baravalle, Parco Berna Ciclamini, Parco di Villa Litta PARCHI DEL BENESSERE Parco di Villa Finzi

30 UNA NUOVA POLITICA PER LA QUALITA DEL VERDE PARCHI SENSORIALI Parco Martesana, Parco Solari PARCHI PER PICNIC Parco Lambro, Bosco in Città, Parco ex Campo dei Fiori PARCHI SPORTIVI Parco Forlanini, Parco Trenno PARCHI CULTURALI Parco Largo Marinai d Italia, Parco Ravizza, Parco Pallavicino, Parco vecchio recinto fieristico PARCO PER GRANDI EVENTI Parco area ex albergo mondiali (a confine con S. Donato) PARCHI PORTA AL PARCO SUD Parco Cassinis, Parco Teramo PARCO DELLE ACQUE Parco dei Fontanili, Parco Ticinello PARCO PANORAMICO Montestella ORTO BOTANICO Parco di Quarto Oggiaro

31 UN PIANO STRATEGICO PER L AMBIENTE A MILANO Conclusioni Il progetto indica quindi la strada per recuperare il gap che la separa dalle altre grandi città europee, per la qualità e la quantità del suo verde urbano. Il risultato è possibile solo con una grande svolta politico - culturale che consideri la necessità di interventi pubblici di grande rilievo indipendenti dalla stretta connessione con operazioni immobiliari private. Solo in questo modo è possibile uscire da una logica del giardino condominiale così ricorrente in tutti gli interventi sperimentati negli ultimi 10 anni a Milano. E necessario quindi privilegiare il disegno generale e strategico del sistema verde a livello urbano e metropolitano e quindi gli interessi collettivi rispetto alle esigenze della rendita urbana.

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