Che cos è e a cosa serve l educazione allo sviluppo? giordano golinelli
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- Angelo Mattei
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1 Che cos è e a cosa serve l educazione allo sviluppo?
2 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO alla pace, alla mondialità, all intercultura, all ambiente, allo sviluppo sostenibile, ai diritti umani
3 Un po di storia... Prima dei 60: carità e assistenza Anni 60: educazione pro sviluppo Anni 70: sviluppo critico e solidale Anni 80: sviluppo umano sostenibile Anni 90: cittadinanza globale attiva Anni 00: advocacy e cosviluppo Anni 10:???
4 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Prima dei 60: compassione, eurocentrismo, generosità, fund raising (ong umanitarie, chiese, missioni) Anni 60: empatia, altruismo, cooperazione, informazione vs fund raising (ong di sviluppo, chiese di base) Anni 70: solidarietà, giustizia, neocolonialismo, critica imperialismo, cooperazione allo 0,7% (ong di sviluppo, movimenti internazionali, sistema Nazioni unite) Anni 80: rispetto (uomo, ambiente), multiculturalismo, complessità, diritti umani, mobilitazione sociale, commercio equo, gemellaggi ecc. (ong di sviluppo, enti educativi, sindacati, amministrazioni locali, società civile)
5 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Anni 90: cittadinanza attiva, uguaglianza dei diritti, responsabilità globale, interdipendenza, globalizzazione, protagonismo di base, lobbying, reti internazionali Anni 00: advocacy, cosviluppo, decrescita, economia solidale e sociale, intercultura e nuove cittadinanze Anni 10:???
6 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Gli obiettivi sono: informare / sensibilizzare / mobilitare
7 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO x le ONG L educazione allo sviluppo incoraggia la piena partecipazione di tutti i cittadini allo sradicamento della povertà nel mondo e alla lotta contro l esclusione. L educazione allo sviluppo promuove politiche nazionali e internazionali più giuste e sostenibili a livello economico, sociale, ambientale o in materia di diritti umani. Questa definizione è stata approvata dal Forum DE nel corso dell incontro annuale del 2004 e approvato da Concord durante l assemblea generale del novembre 2004
8 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO x la Unione europea La commissione europea cofinanzia ong per azioni di sensibilizzazione del pubblico ai problemi incontrati nei Pvs, in particolare nelle loro relazioni col mondo industrializzato. Queste azioni sono finalizzate alla mobilitazione positiva dell opinione pubblica europea verso gli sforzi per lo sviluppo, per le strategie e le politiche di lotta alla povertà e verso le azioni rivolte alle categorie più povere delle popolazioni dei PVS. Priorità Ue (esempio) azioni che mettano l accento sull interdipendenza tra Ue e PVS azioni rivolte a sostenere relazioni Nord Sud più egualitarie azioni che favoriscano la collaborazione tra ong azioni che permettano una partecipazione attiva dei partner dei PVS azioni che comportino una dimensione europea allargata
9 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO x il Ministero Affari esteri Collegato con esperienze di cooperazione italiana nei Paesi in via di sviluppo (PVS) e contribuisce a divulgare il contributo dato dall Italia ai processi di sviluppo e alla lotta alla povertà; Tiene conto di aspetti qualificanti dello sviluppo, e in particolare degli Obiettivi di sviluppo del millennio, con particolare attenzione ai paesi più poveri, o di altri temi legati ad iniziative di particolare rilevanza internazionale... Necessario approfondire gli aspetti connessi con l'efficacia dei progetti, assicurando una maggiore concretezza e visibilità all'azione delle Ong nel campo delle iniziative di INFO-EAS. Si tratta nella sostanza di promuovere un approccio che punti a valorizzare iniziative ben selezionate, significative, importanti
10 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Tre piani di lavoro CULTURALE OPERATIVO POLITICO
11 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO CULTURALE Importanza di diffondere conoscenze sulle problematiche internazionali Interlocutori - tutti, in primis le scuole, le università, gli istituti di ricerca e formazione, i centri educativi...
12 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO OPERATIVO Costruzione competenze, capacità e strumenti concreti necessari per l attivazione di iniziative di cambiamento (cittadinanza globale attiva) Interlocutori - società civile organizzata, ossia l insieme degli attori dello sviluppo locale, incluse scuole ed enti locali
13 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO POLITICO Advocacy, che si fonda sulla pressione esercitata dalla società civile sul mondo politico e istituzionale a livello locale, nazionale e soprannazionale Interlocutori: le istituzioni che, a diversi livelli, possono essere coinvolte in analisi e riflessioni volte al miglioramento delle proprie politiche di sviluppo locale in senso sostenibile e partecipativo
14 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO PAROLE CHIAVE: partecipazione, partenariato, territorio EAS crea l humus dove può crescere la cooperazione (decentrata)
15 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO ATTIVITÀ Formazione e educazione formale e no Studio e ricerca Conferenze e seminari Editoria (cartacea, audiovisiva ecc.) Capacity building Eventi (artistici, culturali ecc.) Networking Campaigning Advocacy
16 FONDAZIONI 4 AFRICA SENEGAL
17 COOPERAZIONE DECENTRATA Partenariati internazionali multilivello per il co-sviluppo
18 DA DOVE NASCE? Crisi del concetto di sviluppo Avvento della globalizzazione economica Mutamenti politici ed economici Crisi della cooperazione Indebolimento dello Stato nazionale Emergere dei localismi Successo dello sviluppo locale (agenda 21, bilancio partecipativo, patti territoriali, nuovo municipio, contratti di quartiere ecc.)
19 LA LINEA EX B La linea di finanziamento sulla cooperazione decentrata si propone di sostenere operazioni e iniziative, centrate sulla riduzione della povertà e sullo sviluppo sostenibile, promosse da un ampia gamma di attori comunitari e dei Pvs quali: autorità locali, ong, sindacati, attori economici e organizzazioni sociali ecc.
20 IMPORTANTE Caratteristica della CD è un approccio più partecipativo nello sviluppo, che risponde e favorisce i bisogni e le iniziative delle popolazioni locali dei Pvs e che contribuisce alla diversificazione e al rafforzamento della società civile e della democrazia di base nei Pvs
21 QUADRI DI RIFERIMENTO Definizione MODELLO UE / FRANCIA / ITALIA Quadro storico GEMELLAGGI TRA CITTA (VEDI FRANCIA) Quadro legislativo REGOLAMENTO EU 1659/98 ACCORDI DI LOME E COTONOU LA COMUNICAZIONE N.598/02 - ANS LEGGE 49/87 DECRETO LEGGE 18 GENNAIO 1993, N. 8
22 QUADRI DI RIFERIMENTO Quadro istituzionale AGENZIE ONU (UNDP-UNOPS) SVILUPPO UMANO BANCA MONDIALE (GEMELLAGGI CITTA ) UNIONE EUROPEA (TACIS, URB AL, ASIA ECC.) REGIONI (MODELLI TEMATICO/GEOGRAFICO/MISTO) PROVINCE (TAVOLI DI COORDINAMENTO) COMUNI (AZIONE DIRETTA?)
23 ATTORI enti locali (regioni, province, comuni, comunità montane) associazioni (Ong, associazioni d immigrati, organizzazioni di categoria con o senza scopo di lucro) enti di formazione e ricerca (scuole primarie e secondarie, università, scuole di specializzazione, istituti di ricerca, enti culturali ed artistici) istituti religiosi (istituti, diocesi, parrocchie, gruppi missionari, caritas) cooperative sociali (produttive, di servizio o di altro genere, in particolare cooperative di commercio equo e solidale) sindacati (di livello nazionale, locale e settoriale) enti territoriali (ospedali, parchi, aree protette, agenzie partecipate) aziende (CSR e marketing sociale e verde)
24 PAROLE CHIAVE Territorialità e localizzazione dei saperi Reciprocità e circolarità Protagonismo, partecipazione ed empowerment Dinamiche di processo e di progetto Partenariati internazionali multilivello per il co-sviluppo
25 IL COSVILUPPO FONDAZIONE CARIPLO Promuovere la realizzazione di progetti che - da un lato - contribuiscano allo sviluppo locale grazie a partnership tra più organizzazioni (italiane ed estere) di cooperazione internazionale e organizzazioni autoctone e - dall altro - agiscano in Italia per sostenere l associazionismo dei migranti al fine di promuoverne il ruolo nella realizzazione di attività di sviluppo nei paesi d origine...
26 IL COSVILUPPO COMUNE DI MILANO Interventi di sviluppo (no emergenza o pura ricerca) Prevedere interventi sia in Italia che nei Paesi terzi (cosviluppo) Valorizzazione del capitale umano e sociale dei migranti Creazione e sviluppo di partenariati in Italia e nei Paesi terzi, con inserimento nei Piani di sviluppo locale
27 IL COSVILUPPO COMUNE DI MILANO Sviluppo sociale economico e culturale della comunità di origine (alimentazione, educazione, sanità, donne e infanzia, diritti umani, infrastrutture, agricoltura...) Sviluppo di iniziative produttive/generatrici di reddito tra il territorio lombardo e il Paese di origine (imprenditoria,formazione, produzione e commercio artigianale e agroalimentare...) Canalizzazione delle rimesse(individuali e collettive) Accompagnamento ed orientamento psicosociale alle famiglie migranti (ricongiungimenti familiari, genitorialità a distanza...) Rafforzamento delle capacità delle associazioni dei migranti
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