PATTO PER UNA POLITICA INDUSTRIALE LOCALE E PER UN TERRITORIO ATTRATTIVO
|
|
- Bonaventura Tedesco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Addì 1 ottobre 2014, in Pavia, tra CONFINDUSTRIA PAVIA, rappresentata da Alberto Cazzani, in qualità di Presidente, Giulio Bergaglio, in qualità di Delegato alle Relazioni Industriali, Francesco Caracciolo, in qualità di Direttore, Andrea Viola, in qualità di Responsabile Area Relazioni Industriali. C.G.I.L. PAVIA, rappresentata da Renato Losio, in qualità di Segretario Provinciale C.I.S.L. PAVIA rappresentata da Carlo Gerla, in qualità di Segretario Provinciale U.I.L. PAVIA rappresentata da Carlo Barbieri, in qualità di Segretario Provinciale è stato stipulato il PATTO PER UNA POLITICA INDUSTRIALE LOCALE E PER UN TERRITORIO ATTRATTIVO La situazione economica della provincia di Pavia è critica e preoccupante. Il sistema industriale della provincia sta soffrendo in particolare misura i colpi della
2 crisi. Dopo anni di sostanziale uniformità con l andamento congiunturale lombardo, dagli inizi del 2010, si è aperta una profonda divaricazione, con l industria pavese costantemente al di sotto del dato medio lombardo. Fatto 100 il 2005, a metà 2014 la produzione industriale lombarda è a quota 97 mentre quella pavese è ancora a quota 89,5. Secondo il centro per l impiego i non occupati hanno superato quota alla fine del 2013, il doppio del L utilizzo degli ammortizzatori sociali sia in Lombardia sia in particolare nella provincia di Pavia nell anno 2013 è stato elevato, con un aumento percentuale del 5,5% in Lombardia e un incremento più consistente in provincia di Pavia pari al 14,34% rispetto all anno Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate nel 2012 sono state e nel 2013 sono state Per quanto riguarda le autorizzazioni della cassa integrazione straordinaria nel 2012, le ore complessive sono state , mentre nel 2013 sono state Nel primo trimestre 2014 la CIG si è ridotta del 23,4% ma la CIGS è aumentata ancora del 10,2% e la cassa in deroga del 14,6%. Queste difficoltà economiche vengono tuttavia da lontano, da quando è entrato in crisi, già negli anni 80, il modello di sviluppo centrato sulla presenza di grandi imprese industriali soprattutto a Pavia, sul distretto calzaturiero di Vigevano e su quello dei laterizi in Oltrepo. Quel modello di sviluppo non è stato sostituito da un nuovo modello che consentisse di esprimere dinamismo e capacità di crescita e che ora appare invece indispensabile ridefinire. L evoluzione economica di questi anni ci insegna che occorre rilanciare l industria. Questa provincia ha indubbi punti di forza nell economia agraria e nel terziario di qualità, segnatamente nell università e nell offerta sanitaria, ma lo sviluppo di questi settori non ha consentito di compensare l indebolimento dell industria. L industria è una vocazione antica di questo territorio, che oggi va recuperata e riscoperta. Cinque anni consecutivi di profonda crisi ci consegnano invece un sistema industriale provato e molto ridimensionato. Questo impoverimento del tessuto produttivo locale può aver ridotto il potenziale di crescita e dunque le capacità di riprendere a crescere a ritmo sostenuto. Appare dunque indispensabile uno sforzo straordinario per recuperare la
3 competitività del territorio e rilanciare lo sviluppo industriale e creare occupazione La Commissione dell Unione Europea ha varato una nuova politica industriale che riconosce la centralità del manifatturiero e si pone l obiettivo di portarne il peso sul PIL totale dall attuale 15,1% al 20% entro il Anche nella Provincia di Pavia occorre rimettere il manifatturiero al centro del modello di sviluppo. Con questo accordo, le parti sociali pavesi condividono la volontà di reagire alla crisi, difendendo il patrimonio industriale esistente e al contempo guardando avanti e creando le condizioni per il rilancio e per l attrazione di nuovi insediamenti industriali. Le parti ritengono che: un moderno sistema di relazioni industriali è risorsa strategica di competitività e sviluppo e che, è altresì importante porre al centro il lavoro, che è in grado di generare opportunità e ottimizzare le risorse disponibili e che contribuisce alla prevenzione e soluzione di problemi economici e sociali; la flessibilità concordata, la formazione e la contrattazione aziendale sono strumenti strategici per affrontare in modo competitivo le mutate dinamiche dei mercati e per nuovi investimenti; la contrattazione di secondo livello finalizzata al miglioramento dei risultati aziendali e attuata nel rispetto delle regole, valorizza il lavoro come risorsa sociale ed economica in quanto strumento di crescita della competitività d impresa e di incremento di reddito per i lavoratori; sia da affrontare il tema del welfare locale attraverso l utilizzo della contrattazione aziendale territoriale valorizzando le forme di bilateralità e mutualità. A tal fine, concordano l istituzione di un Laboratorio per le relazioni industriali territoriali, organismo bilaterale che strutturerà il proprio operato in modo permanente, attraverso sessioni periodiche e tematiche. Tale laboratorio perseguirà l obiettivo della competitività e attrattività del territorio, promuovendo le condizioni per rilanciare lo sviluppo economico, gli investimenti e l occupazione. Il Laboratorio favorirà l accesso nel settore industriale dei giovani, disoccupati, inoccupati, in particolare delle persone espulse a causa della crisi; opererà inoltre nella coesione sociale, nel costruire un sistema di protezione sociale, idoneo a tutelare i lavoratori nell ambito delle mutate condizioni economiche e sociali, anche attraverso nuovi strumenti di Welfare integrativo; opererà inoltre secondo principi di responsabilità sociale e di sostenibilità ambientale e attraverso l utilizzo condiviso degli ammortizzatori sociali per la gestione delle crisi aziendali orientate al mantenimento occupazionale e l applicazione in primis dei contratti di solidarietà, partendo da un confronto stretto con le categorie sindacali del comparto industriale
4 che porti a una gestione delle crisi aperte e future, con l obiettivo di trovare le soluzioni più idonee alla tenuta occupazionale. Il Laboratorio per le relazioni industriali territoriali nella provincia di Pavia si costituirà come osservatorio della competitività del territorio, dell evoluzione del sistema industriale e della contrattazione decentrata. Esso sarà anche luogo di dialogo sociale, di progettualità e di sperimentazione di pratiche condivise di innovazione nelle relazioni industriali. Infine, il laboratorio definirà proposte di sviluppo del territorio, da presentare congiuntamente alle istituzioni pubbliche del territorio. Il Laboratorio si baserà sul presente accordo, che individua linee condivise e temi di lavoro comuni su: attrattività del territorio e politiche industriali contrattazione e mercato del lavoro *** ATTRATTIVITA DEL TERRITORIO E POLITICHE INDUSTRIALI Il documento comune di proposte al Governo di Confindustria, CGIL, CISL e UIL siglato a Genova il 2 settembre 2013 richiede e prospetta una nuova politica industriale, avanzando concrete proposte. Questo accordo si pone all interno della logica del documento condiviso a livello nazionale, di cui assume i contenuti, e si propone di condividere azioni e proposte di politica industriale a livello locale. La politica industriale deve infatti essere uno strumento fondamentale e praticato anche a livello locale. Non più, come nel passato, una politica dirigistica e programmatoria, quanto una
5 politica capace di accelerare l adattamento dell industria alle trasformazioni strutturali, a promuovere un ambiente favorevole all iniziativa e allo sviluppo delle imprese, a promuovere la cooperazione delle imprese e a favorire un miglior sfruttamento del potenziale industriale delle politiche di innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico, come previsto dal Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea. La provincia di Pavia deve collocarsi entro l orizzonte delle politiche europee di rilancio dell industria e delle politiche industriali regionali che sono chiamate a darle attuazione, in particolare col nuovo strumento della Smart Specialization Strategy definita dalla Regione Lombardia, che individua sette aree di sviluppo, in base alle competenze e alle specializzazioni esistenti: aerospazio, agroalimentare, ecoindustria, industrie creative e culturali, industria della salute, manifatturiero avanzato, mobilità. Condivisione degli scenari e allineamento delle strategie sono le azioni base delle nuove politiche industriali. Appare dunque urgente una rilettura dello sviluppo economico locale, che consenta di capire meglio gli effetti negativi di questi anni di crisi e di mettere a fuoco le potenzialità di sviluppo e gli strumenti migliori per agevolare la crescita. L obiettivo è individuare i punti di forza presenti sul territorio, in termini di imprese e di conoscenze presenti nell università e nel sistema della ricerca, tali da costituire filiere produttive connesse alle aree della Smart Specialization Strategy della Regione Lombardia e dei nove clusters tecnologici regionali nazionali e regionali: chimica verde, agrifood, aerospazio, scienze della vita, energia, tecnologie per smart communities, mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, tecnologie per gli ambienti di vita, fabbrica intelligente. I firmatari del presente accordo convengono dunque sull opportunità di lavorare ad un piano industriale di area che progetti lo sviluppo complessivo della provincia di Pavia a partire dalla risorse produttive esistenti e dal contributo e dai singoli progetti delle imprese. Le parti si impegnano a cooperare nella predisposizione di questo piano, in collaborazione anche con le istituzioni pubbliche e gli altri soggetti economici rilevanti. Il piano dovrà puntare sull innovazione e sulla qualificazione delle risorse umane, favorendo la costituzione di reti di imprese e di collaborazioni con le università, le scuole e gli istituti di ricerca. Si ritiene di grande rilevanza puntare sulla formazione continua dei Lavoratori anche utilizzando i fondi bilaterali. I firmatari considerano l università un prezioso punto di forza per il territorio ed esprimono unanimemente la convinzione che essa si debba sempre di più adoperare
6 per trasferire le conoscenze al sistema produttivo locale e per favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità sul territorio pavese. Sul credito occorre che si rafforzi il sistema delle garanzie, attraverso aggregazioni tra i consorzi, che Confindustria Pavia si impegna a promuovere ed adeguate politiche regionali di sostegno, in un quadro di razionalizzazione dei soggetti, e rapporti collaborativi col sistema bancario. L internazionalizzazione offre opportunità di crescita che occorre rendere più accessibili alle PMI, razionalizzando e rendendo più efficace il supporto degli organismi pubblici e consortili, semplificando, unendo le forze ed eliminando sovrapposizioni. Expo 2015 è una grande opportunità di sviluppo, da cogliere attraverso una partecipazione attiva del territorio, in particolare della filiera agroalimentare e delle tecnologie alimentari e del sistema dell offerta turisticoculturale-paesaggistica. L attrattività di un territorio è strettamente legata all infrastrutturazione. A dispetto di una collocazione geografica di grande interesse dal punto di vista economico, vicina alla città metropolitana milanese, ai porti liguri e agli aeroporti lombardi, la provincia di Pavia ha una infrastrutturazione inadeguata e risente di lunghi anni di investimenti insufficienti. Le parti concordano sulla costituzione di un osservatorio congiunto sugli investimenti infrastrutturali e si impegnano ad operare in modo sinergico per favorire lo sblocco delle opere infrastrutturali prioritarie. Occorre intervenire sia sulle infrastrutture informatiche, in quanto la dispersione del sistema imprenditoriale sul territorio lascia ancora vuoti nei collegamenti con la banda larga ed ultralarga, sia sul sistema complessivo della viabilità, che presenta vere e proprie emergenze, risultato di anni di mancate scelte: - la superstrada Vigevano-Malpensa, necessario collegamento con l aeroporto e con la città metropolitana milanese; - il sistema dei ponti, che è al collasso, con conseguenti divieti di circolazione per il traffico merci. Occorre inoltre modernizzare e adeguare alle migliori performances europee il sistema del trasporto pubblico locale, anche per far fronte al forte incremento della mobilità che si verificherà in occasione di Expo Le oggettive situazioni di difficoltà dell economia provinciale suggeriscono che siano esplorate tutte le possibilità di utilizzare gli strumenti disponibili delle politiche industriali europee, nazionali e regionali, in particolare: - la nuova legge LR 11/2014, Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività, che prevede accordi di programma cui partecipino
7 anche le parti sociali. La LR prevede inoltre che tali accordi possano prevedere la valorizzazione del capitale umano, sulla base di accordi sindacali e territoriali anche ai sensi delle leggi regionali 22/2006 (il mercato del lavoro in Lombardia) e 21/2013 (Misure a favore dei contratti e degli accordi sindacali di solidarietà), finalizzati anche al consolidamento della presenza di insediamenti produttivi, attivando gli strumenti delle politiche di formazione e politiche attive del lavoro e di politiche industriali. - le situazioni di crisi industriale complessa previste dall art. 27 del decreto legge 83/2012, la cui individuazione è demandata alle Regioni. - il nuovo POR 2014/2020 in via di predisposizione da parte della Regione Lombardia. Le parti si impegnano a promuovere e stipulare accordi sindacali e territoriali che consentano di cogliere le opportunità previste dalla LR 11/2014, a stimolare e sostenere la progettualità del territorio e ad intervenire congiuntamente presso le istituzioni pubbliche nazionali e regionali al fine di ottenere interventi pubblici che tengano conto della difficile situazione e dell urgenza di un processo di reindustrializzazione. Le parti convengono di valorizzare il recente strumento Garanzia Giovani a sostegno di politiche attive del lavoro per agevolare l ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. CONTRATTAZIONE E MERCATO DEL LAVORO Le persone e le loro competenze costituiscono patrimonio fondamentale del territorio e ne determinano in buona misura competitività e attrattività. L evoluzione del sistema produttivo si orienta in misura crescente verso competenze tecnologiche e manageriali che richiedono un elevata qualificazione delle risorse umane e, nel contempo, modelli organizzativi efficienti e flessibili. La competizione internazionale richiede alle imprese il raggiungimento di performances di innovazione e produttività sempre maggiori. In questi anni difficili, le parti sociali hanno gestito in modo responsabile e con un corretto sistema di relazioni industriali le situazioni di crisi ed il ricorso agli ammortizzatori sociali, esercitando un ruolo prezioso per la coesione sociale. Le parti sociali condividono l opportunità di innovare il sistema delle relazioni industriali sul territorio e della contrattazione decentrata, in modo da ulteriormente sostenere lo sviluppo economico ed il rilancio industriale, accrescere la capacità di attrazione di nuovi investimenti e promuovere la crescita dell occupazione, auspicando che l apprendistato diventi la forma d ingresso privilegiata nel mercato
8 del lavoro, anche attraverso modifiche normative che ne incentivino ulteriormente l utilizzo. A tali scopi, il Laboratorio dovrà in particolare: Elaborare suggerimenti e proposte di piani per l attrazione di investimenti nel territorio della Provincia di Pavia. Individuare possibili linee guida e/o strumenti che possano agire sul fronte del mantenimento e recupero della produttività con l obiettivo di favorire l ottenimento dei seguenti risultati: riposizionamento, quanto meno rispetto al dato lombardo, del totale delle ore lavorate. i livelli anomali di assenze sono tra le cause che incidono negativamente sull organizzazione produttiva, sull efficienza e sulla competitività delle aziende e, di conseguenza, sulla stessa occupazione. Pertanto si conferma che la diminuzione del fenomeno rientra tra gli obiettivi comuni. Ciò vuol dire costruire un quadro di riferimento provinciale. A fronte di eventuali situazioni anomale, avviare un confronto tra le singole aziende, le RSU e le OO.SS di categoria di riferimento, per individuarne le cause e ricercare soluzioni condivise intervenendo sui modelli organizzativi, sui carichi e orari di lavoro, sui comportamenti individuali anche nei confronti delle autorità preposte ritenute più opportune. facilitare un diverso impiego delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione/riorganizzazione verso sbocchi diversi elaborare periodicamente un censimento delle situazioni di crisi, nel rispetto dei dati riservati e/o sensibili, al fine di costituire un archivio comune delle soluzioni e dei percorsi adottati; la maggiore conoscenza e consapevolezza trasversale dei processi può costituire la base per condividere percorsi replicabili o individuare strumenti diversi o innovativi. monitorare l andamento degli ammortizzatori sociali (e possibilmente del loro effettivo utilizzo) con particolare attenzione alla gestione condivisa anche in un ottica R.S.I. individuare e proporre la programmazione di interventi di formazione continua adeguati alle specifiche esigenze delle imprese e dei lavoratori coinvolti dal ricorso ad ammortizzatori sociali. Al fine di favorire i percorsi formativi e la loro efficacia, si dovrà valutare anche
9 l'utilizzo dei fondi Inter professionali, cosi come attivare nei confronti del sistema scolastico e universitario, delle Istituzioni locali, un percorso che ci consenta di individuare i fabbisogni professionali di cui il nostro sistema produttivo avrà bisogno nei prossimi anni Monitorare l andamento delle misure adottabili in via sperimentale di cui alla successiva lettera B Il Laboratorio ricercherà il coinvolgimento di INPS, Camera di Commercio, DTL, Dipartimenti competenti della Facoltà di Economia e di tutti i soggetti che dispongono dei dati necessari. Con particolare riferimento alla composizione dell occupazione ed alle forme di utilizzo della forza lavoro si riconosce la necessità di uno stretto raccordo con il Centro per l Impiego della Provincia al quale sarà richiesta una collaborazione attiva sia nella lettura dei dati sia nella individuazione di proposte e iniziative tese a migliorare la delicata fase dell incontro domanda/offerta. In coerenza con gli strumenti interconfederali e legali vigenti, in forza del presente accordo, potranno essere aziendalmente adottate le seguenti soluzioni: A) Lavoro stagionale. Fatti salve eventuali modifiche legislative, le parti si impegnano a individuare le realtà dove esistono lavorazioni connesse ad esigenze di carattere stagionale, proprie o indotte dall attività di altri settori collegati e/o connessi all'attività produttiva e promuoveranno incontri a livello aziendale con le RSU e le OO.SS di categoria al fine di ricercare soluzioni adeguate. Congiuntamente le parti attiveranno confronti con l'ispettorato del lavoro per verificare la rispondenza degli accordi con la legislazione vigente e i relativi C.C.N.L B) Appetibilità del territorio della Provincia di Pavia nei casi di START-UP e REINDUSTRIALIZZAZIONE B 1) Le parti si impegnano a valutare i progetti aziendali per l'avvio di nuovi insediamenti industriali, con particolare attenzione agli investimenti resi disponibili, alla qualità della produzione, alla sua collocazione sul mercato interno e estero, ai livelli occupazionale previsti. B2) A seguito di queste iniziative le parti si attiveranno nei confronti delle Istituzioni locali per attivare politiche fiscali che favoriscono i nuovi insediamenti produttivi.
10 B3) le parti favoriranno accordi aziendali che intervengano sull'organizzazione del lavoro funzionale a un miglior utilizzo degli impianti, sul salario di produttività favorendo il contenimento dei costi aziendali nella fase d'avvio della nuova impresa. B4) L'insieme di queste misure trovano una loro collocazione all'interno della legge Regionale 11/2014 sul nostro territorio. CONFINDUSTRIA PAVIA CGIL CISL UIL
Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliWorkshop. multi-stakeholder 19 ottobre 2015 Liceo Siotto, Cagliari, 14.30-18.30. Graziella Pisu
Workshop multi-stakeholder 19 ottobre 015 Liceo Siotto, Cagliari, 14.30-18.30 Graziella Pisu Riflessioni e agenda dell incontro di oggi Quadro di riferimento della S3 Processo di definizione e condivisione
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliDirezione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali Area per il manifatturiero
Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali Area per il manifatturiero FVG regione a vocazione manifatturiera Settori di specializzazione FVG Principali
DettagliLAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA
LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA ALLEGATO 2 Premessa Le Valli Brembana e Imagna sono oggi tra le aree più problematiche in Provincia di Bergamo, per quanto riguarda l occupazione. La crisi della
Dettaglisul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra
, - Protocollo d'intesa sul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra Conferenza dei Presidenti delle Ree:ionie delle Province autonome CGIL, CISL UIL, CONFINDUSTRIA Premesso che i risultati
DettagliLa nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro
La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliPolitiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi
Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera
DettagliDistretti agricoli in Regione Lombardia
Distretti agricoli in Regione Lombardia Attività dei distretti (finalità, ruolo, opportunità), meccanismo di accreditamento in Regione Lombardia Roberto Daffonchio Distretti agricoli Distretti rurali >
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliBERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013
BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliNota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007
DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliPiattaforma per il rinnovo del contratto autoscuole e agenzie automobilistiche 2012-2015
Piattaforma per il rinnovo del contratto autoscuole e agenzie automobilistiche 2012-2015 Premessa Il contesto nel quale avviene il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle autoscuole e agenzie è
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra
PROTOCOLLO D INTESA tra la Regione Piemonte la Regione Sardegna il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali VISTA la legge 17 maggio 1999 n.144,
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliCGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25
Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliACCORDO ATTUATIVO PREVENZIONE INAIL-CGIL-CISL-UIL. Intervento: Dr. Francesco PICCI Responsabile Sede INAIL di Brindisi Lunedì 22 Giugno 2015
ACCORDO ATTUATIVO PREVENZIONE INAIL-CGIL-CISL-UIL Intervento: Dr. Francesco PICCI Responsabile Sede INAIL di Brindisi Lunedì 22 Giugno 2015 Infortuni sul lavoro 2 INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI NEGLI
DettagliCOMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA
Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliAuto Mutuo Aiuto Lavoro
Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliALLEGATO A TRA. la Regione Liguria UNIVERSITÀ DI GENOVA ASSOCIAZIONI SINDACALI ASSOCIAZIONI DATORIALI. di seguito denominate Parti.
ALLEGATO A Apprendistato 2013 2015 PERCORSI DI ALTA FORMAZIONE (art. 5 D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167 ) (art. 41 della Legge regionale 11 maggio 2009 n. 18) PROTOCOLLO DI INTESA TRA la Regione Liguria
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliROADSHOW PMI TURISMO E PMI
ROADSHOW PMI TURISMO E PMI Cagliari, 29 maggio 2009 Per il 67,2% delle Pmi del turismo la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi cinque mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008.
DettagliPremessa. Relazioni Industriali
Piattaforma per il rinnovo contrattuale del CCNL Trasporti e Onoranze Funebri private (FENIOF) 2012 2014 1 Premessa Il settore delle imprese esercenti attività di servizi e trasporto funebre composto da
DettagliPadova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Padova st innovazione Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA INTRODUZIONE La ZIP di Padova, ha rappresentato e certamente ancora rappresenta una
DettagliPatto politiche attive del 16 giugno 2009
Patto politiche attive del 16 giugno 2009 1 Premessa: per il lavoro oltre la crisi L'Accordo sottoscritto in Lombardia il 4 maggio 2009 prevede uno stretto rapporto tra le politiche passive, attraverso
DettagliLA LOMBARDIA PER LE IMPRESE
LA LOMBARDIA PER LE IMPRESE LA LOMBARDIA PER LE IMPRESE 1. Linee guida per il Progetto di legge per il rilancio della competitività lombarda 2. Aggiornamento dei criteri attuativi di Credito Adesso: 3.
DettagliIncontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013
Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto
DettagliForIndLog. Miglioramento della capacità di ricerca ed innovazione delle risorse umane nell ambito della Logistica e del Trasporto
ForIndLog Miglioramento della capacità di ricerca ed innovazione delle risorse umane nell ambito della Logistica e del Trasporto Fondo Sociale Europeo Misura D.4 Miglioramento delle risorse umane nel settore
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliPROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte
PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,
DettagliPOLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE
POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
Dettagliampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51
ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.
DettagliCOMPLESSITA TERRITORIALI
PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,
DettagliSezione Industria del Turismo e del Tempo Libero
Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Programma di Attività 2011-2015 2015 ROBERTO N. RAJATA 12 maggio 2011 Introduzione Il turismo nella Regione Lazio è profondamente mutato nel corso degli
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliUnioncamere Calabria - Lamezia Terme - 2 aprile 2015. L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020
L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020 Programmazione 2014-2020 In un mondo oramai globalizzato le PMI devono essere in grado di affrontare la sempre più crescente concorrenza
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliREGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE
REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE FOGGIA - 28 DICEMBRE 2006 1 Protocollo d Intesa Tra La Regione Puglia,
DettagliIL SEGNO SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE
COOPERATIVA SOCIALE IL SEGNO PIANO STRATEGICO 2009-2012 INDICE Premessa 1) BASE SOCIALE Partecipazione Capitalizzazione 2) SEDE 3) BILANCIO SOCIALE 4) COMUNICAZIONE 5) SOSTENIBILITA E SVILUPPO PIANO STRATEGICO
Dettaglitra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del
DettagliPROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167
PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 Tra LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO e LE ASSOCIAZIONI DEI
DettagliAlcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale
Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici
DettagliAZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento
AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo
DettagliLa cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.
La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliVISTI. Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ;
PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA PROMOZIONE DI PROGETTI DI INSERIMENTO LAVORATIVO E STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO DI PERSONE IN STATO DI DISAGIO SOCIALE (PROGRAMMA PARI) VISTI Il Decreto Legislativo
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020
Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona
DettagliDichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA
Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliHOW CLUSTERS CONTRIBUTE TO THE SMART SPECIALIZATION STRATEGIES
HOW CLUSTERS CONTRIBUTE TO THE SMART SPECIALIZATION STRATEGIES Dr. Giorgio Martini New cluster concepts for cluster policies in Europe 18th September 2014 Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Venice
DettagliDalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese
Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche Sardegna Ricerche: dove la ricerca diventa
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliScuola di formazione permanente per delegati, dirigenti sindacali e operatori delle relazioni industriali promossa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino
Scuola di formazione permanente per delegati, dirigenti sindacali e operatori delle relazioni industriali promossa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino Contesto Obiettivi Il buon funzionamento del sistema
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliDOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA
DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA " " CONTINUIAMO A DOTARCI CONTRO LA CRISI Per il quarto anno consecutivo La Regione del Veneto ha promosso attraverso lo strumento della Dote Lavoro, percorsi
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
Dettagli07. Valorizzazione delle Risorse Umane e delle Politiche per l Occupazione
07. Valorizzazione delle Risorse Umane e delle Politiche per l Occupazione Sostegno alle Università 1. Finanziamento del Corso di Laurea Specialistica in Comunicazioni Visive e Multimediali (IUAV) La Camera
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE
PROTOCOLLO D INTESA PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE Comune di Pistoia Assessorato alle Politiche Sociali Piazza S. Lorenzo n.3, PT le organizzazioni sindacali CGIL Via Puccini
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliProtocollo d intesa. Il Comune di Rimini. la Provincia di Rimini. l Ufficio Scolastico XVII Ambito territoriale per la provincia di Rimini
Protocollo d intesa per lo sviluppo di azioni finalizzate ad informare e sensibilizzare gli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, ossia i lavoratori di domani, sulle tematiche della legalità
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliLe azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ
Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014 Asse 1 - Ricerca ed innovazione Le azioni previste in questo asse riguardano lo sviluppo di temi di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo,
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio
PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio VISTO l accordo regionale (delibera della Giunta Regionale n. 1789/2006) stipulato
DettagliSmart Specialisation Strategy e forme aggregative
Smart Specialisation Strategy e forme aggregative Nuovi strumenti a supporto dell innovazione e la competitività Piazzola sul Brenta, 23 maggio 2015 Dipartimento Sviluppo Economico Sezione Ricerca e Innovazione
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliManifesto dei Giovani a confronto sulla riforma delle autonomie in Lombardia
Manifesto dei Giovani a confronto sulla riforma delle autonomie in Lombardia Lo scenario Il contesto istituzionale, in seguito alla Legge Del Rio ed alla revisione Costituzionale e in forte mutamento.
Dettagli